I'm not an important person, I'm just a girl with long brown hair always untidy and the desire to be herself.
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se sono abbastanza brava riuscirò ad andarmene di casa
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Il voto di maturità è la prima dimostrazione di come in Italia vadano avanti i più furbi e non i più meritevoli.
Italia e meritocrazia come due linee parallele che non si incontrano mai.
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mi sento come se tutto stesse per andare a rotoli
-01.08.2020 11.11pm
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Ho scoperto perché sto male e forse tu non lo saprai mai. Tu che sei stato il primo a starmi vicino e anche l'ultimo che se n'è andato. Forse non mi sta bene, ma non credo che a te importi. Comunque, se mai un giorno venissi da me e mi chiedessi di raccontare come sono andate le cose da quando te ne sei andato ti parlerei di come prima ho toccato il fondo e poi ho ricominciato a salire consapevole che, alla prossima discesa, sarò in grado di cavarmela da sola.
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A volte penso che le cose abbiano semplicemente fatto il loro corso. Che, giorno dopo giorno, ogni pezzo della mia vita si sia spostato dove doveva andare per creare il quadro che doveva essere il mio futuro. Alcuni pezzi hanno preferito cadere dal tavolo anziché fare parte del puzzle. Magari un giorno li ritroverò quando andrò a pulire sotto il divano, oppure non li ritroverò mai e resteranno persi per sempre lasciando in me solo il ricordo della loro esistenza. Mi affascina come la vita ci strattoni come marionette, annodandoci e strattonandoci senza alcun contegno. Mi affascina anche come alcune marionette che prima era quasi impossibile dividere ora vivano l'uno senza l'altra, sconosciuti come prima. Quello che so è che nel mio quadro prima grigio ora regnano i colori. Si dice che un buon pittore non debba mai usare il nero, ora nel mio quadro ce n'è davvero poco, giusto qualche punta dove ancora non sono in grado di usare altri colori per rendere le ombre. Tutti questi colori probabilmente sono sempre stati lì, nascosti in bella vista, solo che non si può imporre a un cieco di iniziare a vedere. Ha bisogno del suo tempo, forse non ce la farà mai. Io ci sono riuscita. Sono rinata dalle ceneri delle brutte giornate innestando il mio futuro sulle fondamenta di ricordi tristi. Sono riuscita ad alzarmi dal letto, a uscire dalla caverna, a imparare a non considerare più inutilizzabili le cose danneggiate ma ad apprezzarle proprio per le loro crepe. Sono tornata a ridere per la paura di un ragno e per la lacca brillantinata di una recluta inadatta alla guerra, sono tornata a sorridere e a sentire il canto degli uccelli. Tutto deve fare il suo corso, non si può sacrificare un lieto fine per la paura degli imprevisti che ci porteranno fino a lì. Bisogna vivere, accettare l'ergastolo a una vita parzialmente felice cui siamo condannati dal nostro primo respiro. Dobbiamo solo credere di poterlo fare, il resto verrà da sé.
-11.51 pm 06.06.2022
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per la serie "se mi tengo impegnata non penso e se non penso non sono triste" ecco le cose che ho fatto oggi:
1. sono andata a scuola
2. ho dato ripetizioni di matematica
3. ho terminato un lavoro di gruppo di letteratura
4. ho dato ripetizioni di chimica
5. ho seguito un corso di 3 ore per il tesseramento come tecnico societario
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il fatto è che io sto facendo qualcosa della mia vita, ma una parte di me è ancora bloccata lì
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Non è amore, ma non è nemmeno nulla. E forse si tratta solo di sguardi rubati nei lunghi corridoi e di ridere un po' troppo alle ridicole battute dell'altro. Forse sono solo farfalle nello stomaco quando le nostre ginocchia si scontrano sotto il tavolo. So che non è amore, ma potrebbe esserlo. Sono sicura che in un altro momento, in un altro luogo, potrebbe esserlo. Ci scriviamo ininterrottamente tutti i giorni da settembre. Ogni volta che ci vediamo sembra che la chimica tra noi aumenti. L'ultima volta hai cercato di prendermi la mano o me lo sono immaginata? Se vuoi puoi farlo. Se vuoi puoi anche baciarmi. Era questo che volevi fare quando mi hai invitata ad uscire dal ristorante mentre nevicava e i nostri genitori pagavano?
Non è amore, ma non è nemmeno nulla.
28.12.2021
#amore#adolescenti#farfalle nello stomaco#brividi#i like you#diciotto anni#sentimenti#we should not be afraid of our feelings#feelings#vita#viva#mi fai sentire viva#sogni#futuro
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Adesso è iniziato il periodo in cui sento ancora di più il peso di ciò che non va. Vedo tutti entusiasti per il Natale, mentre a me viene solo voglia di piangere. Perché proprio in questo momento dell'anno in cui tutti sono, o fingono, di essere felici io mi sento uno schifo perché non so se lo sono. Forse un po' lo sono. Forse per qualche istante, qualche ora, forse addirittura per qualche giorno sono davvero felice. Ma poi torna l'ansia. Torna l'ansia e mi ricordo che nonostante tutto io sono ancora malata, io sto ancora male. Che nonostante i tre anni di farmaci questo mostro ancora non se n'è andato. Forse non se ne andrà mai. Fatto sta che ora siamo nelle vacanze di Natale e io dovrei essere felice, riposarmi dopo un trimestre difficile, invece no. L'ansia è qui, che mi guarda da un angolo buio della mia stanza, pronta a saltarmi addosso. Magari non la vedo, ma percepisco il suo fiato sul mio collo. Penso "il pentamestre andrà male" penso "passerai un'altra orribile estate con i debiti o, peggio, verrai bocciata" penso "tanto anche se ti diplomi non riuscirai ad entrare a medicina" penso "forse medicina non è la tua strada" penso "se medicina non è la mia strada allora cosa farò?" penso "non hai nessun amico. nessuno ti scrive se non sei tu la prima a farlo, nessuno ti invita a uscire o è realmente interessato a come stai e questo è solo colpa tua" penso "al lavoro fallirai, ti allontaneranno, non sei abbastanza brava". Abbastanza brava. Che concetto stupido. Per chi devo essere abbastanza brava? Per me o per gli altri? E perché dovrei esserlo per gli altri se alla fine la mia vita la dovrò vivere con me? Non so più dove sto andando e credo di non aver mai avuto così tanta paura della mia ansia. Ha preso il controllo lei e questa cosa non mi piace.
Cosa faccio a riprendere il controllo?
27.12.2021
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Okay
Forse un po' mi piace
Mi piace quando parliamo e lui mi fa ridere
Mi piace quando mi racconta dei libri, dei film, delle serie che gli sono piaciute
Mi piace quando parla dello sport che ama
Mi piace quando a cena fa scontrare le nostre gambe e sfiorare le nostre mani
Mi piace quando cerca il contatto fisico
Mi piace quando parla di noi usando il futuro
Mi piace
E forse un futuro con lui lo vorrei
Anzi, niente forse
Credo proprio di volerlo
E mi piace anche questo nostro andare lenti
Perché Zerocalcare ha ragione, siamo giovani e abbiamo tutto il tempo del mondo
Tutto il tempo del mondo da passare insieme
Giusto?
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la vita deve essere più che studiare per avere un buon lavoro che ci permetta di comprarci una bara
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oggi a scuola ho avuto uno dei miei soliti attacchi di panico e sono uscita in corridoio per calmarmi. è passata una prof che avevo l'anno scorso e che mi ha fatto passare l'inferno sottovalutando me e il mio problema. mi ha preso la mano e mi ha chiesto come stessi. le ho risposto che stavo male. mi ha detto "resisti che sei grande, più grande di me".
dire che sono confusa è poco
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Sto leggendo la saga dell'attraversaspecchi e ho un paio di cose da dire
Numero uno: secondo me Ofelia non è mai stata solo un paio di mani per Thorn. Non è assolutamente possibile. Magari prima di conoscerla, ma quando l'ha vista per la prima volta su Anima, quando ha capito il genere di persona che era, lei è diventata molto di più.
Numero due: quei due si completano a vicenda. Thorn è la precisione che nella vita di lei è sempre mancata, Ofelia è quella variabile imprevedibile dell'equazione che non fa tornare i conti, è quel "anche un po' di più" che non può essere definito ma solo percepito. Lei è l'imprevisto che nella vita di lui non c'era mai stato
Numero tre: il Cavaliere voleva solo essere amato. Sbagliava i modi, ma voleva solo qualcuno che tenesse davvero a lui e la sua insicurezza sfociava nella possessività verso Berenilde
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Reblogga se in questo momento vorresti abbracciare qualcuno, ma non puoi.
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ragazzi dimenticati
In questo momento siamo la parte della società dimenticata da tutti. Sì, perchè gli adulti pensano solo al lavoro, al fatto che le cose vanno male; poi si pensa ai bambini, poverini, che stanno crescendo chiusi in casa, e poi si pensa agli anziani che sono la categoria più a rischio. Ma chi pensa a noi? Se ci lamentiamo ci viene detto che ci sono problemi più grandi, che stiamo ingigantendo le cose. In questo momento della nostra vita dovremmo venir sgridati perchè torniamo a casa in ritardo dopo essere stati ad una festa e aver bevuto e aver baciato sconosciuti. E non essere rimproverati perchè semplicemente siamo completamente esauriti. Stai mangiando troppo, mangi troppo poco, studia di più, ma impegnati. E poi staccati da quel telefono! Perchè mai dovrei staccarmi dai social quando sono l’unico posto in cui qualcuno mi capisce? Perchè il problema non siamo noi giovani che non abbiamo voce, noi urliamo con tutto il fiato che abbiamo in corpo, siete voi che non avete voglia di ascoltarci. Siamo soli, non sappiamo quando e se potremo tornare a vivere la nostra adolescenza, ma in tutto questo la cosa importante è andare bene a scuola, no?
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