Negozio di running al Parco Nord Milano con docce e spogliatoi
Don't wanna be here? Send us removal request.
Photo
Tecnica di corsa in discesa
Dopo la corsa e l’incontro con Marco Olmo, non potevamo rinunciare a trasmettervi qualche consiglio che il grande Marco ci ha dato sulla corsa in discesa.
“Attenti alle caviglie!”: bella ma vuota raccomandazione prima della corsa di gruppo nei sentieri sterrati del Parco Nord… più concreti sono stati i consigli di Marco:
In pochissime pillole ecco alcuni consigli salva-storte
Guardate avanti, anticipate il terreno
Passi piccoli, non fate frenate brusche
Muscolo tibiale teso, in modo da non lasciare libera la caviglia di ruotare lateralmente.
Se sentite cedere il piede lateralmente, non opponete resistenza: assecondate e piuttosto cadete di lato
Cercate di andare dritti, senza aggiungere forza centrifuga sulla caviglia con troppi zig-zag
Buone discese a tutti!
www.la42.run
0 notes
Photo
Creme riscaldanti e lenitive
Nella borsa degli appassionati di running stanno trovando sempre più spesso un posto importante le creme riscaldanti e lenitive. E’ un passaparola spontaneo che avviene spesso con scene simili a questa: uno spogliatoio invaso da un odore pungente, un runner che si sta spalmando la crema miracolosa e i compagni scettici che, dopo iniziali lamenti e battute, alla fine cedono alla curiosità, si fanno prestare il prodotto e ne rimangono immancabilmente conquistati!
Ma a cosa servono e che cosa contengono queste creme?
Ci sono grosso modo due categorie di prodotti: quelle riscaldanti da utilizzare prima dell’allenamento o della gara e quelle lenitive per il recupero.
Le creme riscaldanti contengono normalmente canfora o salicilato di metile, sostanze che hanno l’effetto di indurre una vasodilatazione superficiale e un conseguente maggiore afflusso di sangue nella zona trattata. Entrambe le sostanze hanno anche un effetto lenitivo e danno quindi una sensazione di sollievo in caso di tendini o muscoli contratti a causa di sforzi precedenti. Bisogna tuttavia fare attenzione a non scambiare la sensazione di caldo per un sostituto della fase di riscaldamento. La crema riscaldante è sicuramente un valido aiuto, soprattutto quando si parte leggeri in previsione di un aumento delle temperature nel corso della gara, ma non bisogna scordare che l’effetto riscaldante è soprattutto superficiale e il muscolo va comunque preparato con una fase di riscaldamento prima di compiere uno sforzo intenso.
Le creme lenitive contengono invece sostante antiinfiammatorie: tra quelle naturali più comuni c’e’ sicuramente l’Arnica, ma è comune trovare nelle ricette anche erbe come la calendula o l’artiglio del diavolo, oppure derivati della liquirizia e della camomilla. Sono indicate per il trattamento di indolenzimenti, contratture, dolori muscolari e tendinei. L’effetto lenitivo è importante e aiuta a velocizzare il recupero. Tuttavia al persistere di segnali di dolore e malessere è opportuno non sottovalutare la situazione e rivolgersi ad uno specialista.
Presso La42 Runstation puoi trovare i prodotti della Leviten: Fast per il pre allenamento/gara e Arnica+ per il post. Sono prodotti specifici per il running, a base di sostanze naturali e di provata efficacia: vieni a provarle!
www.la42.run
0 notes
Photo
Le ripetute: a cosa servono, quando e come farle
Le ripetute sono tra gli allenamenti considerati fondamentali per un corridore.
E’ un allenamento di “qualità” nel senso che mira a migliorare una caratteristica specifica del fisico: in questo caso principalmente la cosiddetta Soglia Anaerobica.
La Soglia Anaerobica è il massimo carico di lavoro che può essere sostenuto da un atleta per tempi prolungati senza che ciò comporti l’accumulo di acido lattico e il conseguente affaticamento muscolare.
La Soglia Anaerobica può essere espressa in vari modi: ad esempio come una data velocità di corsa, come una Frequenza Cardiaca (FC di soglia) oppure come percentuale della VO2max.
La VO2max è il massimo volume (V) di Ossigeno (O2) che il nostro organismo è in grado di utilizzare per produrre energia. E’ una sorta di “cilindrata” dell’individuo: alti valori di VO2max sono indicativi di potenziali elevate prestazioni. La VO2 max di una persona è difficilmente incrementabile con l’allenamento ed è più dipendente da fattori genetici. Con l’allenamento è possibile invece portare la Soglia Anaerobica da valori di circa 60% della VO2 max per un individuo poco allenato, fino a valori intorno al 90% per atleti di punta.
Gli allenamenti con le ripetute di solito seguono la fase di costruzione e potenziamento e si situano a ridosso della “finestra” agonistica, nella fase di preparazione specifica.
Le ripetute sono sostanzialmente allenamenti basati sulla variazione di velocità tra un tratto veloce ed uno più lento di recupero, a seconda della lunghezza del tratto veloce si possono distinguere le ripetute lunghe, medie o brevi.
Le ripetute lunghe prevedono tratti veloci di 2-3 km (fino a max 5 km). La velocità a cui vanno percorsi è quella del proprio “record” sui 10 km, indicativo della velocità che riusciamo a tenere restando al limite della Soglia Aerobica. Il tratto lento deve essere di circa 3-5 minuti, percorso comunque in modo attivo, correndo ad una velocità che ci consenta di smaltire velocemente l’eventuale acido lattico cumulato. Il numero di ripetute varia a seconda della gara che stiamo preparando. Per una maratona potrebbero essere circa 8-10; per una mezza maratona circa 4-6.
Le ripetute medie prevedono distanze di circa 500/1000 m per il tratto veloce e circa 1000/1500 m per il tratto di recupero. In questo caso nel tratto veloce si dovrà tenere una velocità tale da portare all'accumulo di acido lattico (quindi sopra il nostro valore di Soglia Anaerobica) e nel tratto di recupero alleneremo la capacità di smaltirlo. Anche in questo caso il numero di ripetute dipende dalla distanza che si vuole preparare ed è quindi possibile programmare allenamenti da 4 fino a 8 ripetute.
Le ripetute brevi prevedono distanze inferiori a 500 m per il tratto veloce. L’obiettivo dell’allenamento è quello di allenare la muscolatura a lavorare in presenza di acido lattico. Il recupero può durare circa il doppio della distanza del tratto veloce.
Man mano che la velocità aumenta e la distanza diminuisce, andiamo ad allenare meno la Soglia Anaerobica, ottenendo per contro un miglioramento della potenza dei muscoli, soprattutto di polpacci e piedi che vengono sollecitati dalla fase di spinta della corsa veloce, e un miglioramento della tecnica di corsa.
E’ importante ricordare che una fase preliminare di riscaldamento è sempre opportuna prima delle ripetute, in particolare per quelle più brevi ed intense.
www.la42.run
0 notes
Photo
ACQUA E CORSA
Perché è importante bere acqua? Quando e quanto bere?
Con l’aumento degli appassionati abbiamo assistito alla nascita di una sempre più grande varietà di integratori dedicati a chi corre: pre, durante, post… il livello di specializzazione è davvero elevato! Ma in questa moltitudine di prodotti, sicuramente utili ed efficaci, rischiamo di non prestare attenzione all’elemento più semplice e fondamentale: l’acqua!
Il corpo di un adulto è fatto per circa il 60% di acqua, ma la percentuale varia da individuo a individuo e con l’età. Nei muscoli l’acqua è presente per il 75%, nei tessuti grassi invece è presente nella misura del 10-15%. Un individuo magro e muscoloso presenterà quindi una percentuale di acqua più elevata.
Quando facciamo attività fisica tendiamo a perdere acqua attraverso il meccanismo della sudorazione. Se non beviamo abbastanza il corpo si difende risparmiando acqua ma così facendo tende ad aumentare la temperatura interna e tutti i processi da cui ricaviamo energia tendono a perdere di efficienza. Inoltre in carenza di acqua anche il sangue tenderà a concentrarsi di più rendendo più oneroso il lavoro del cuore con conseguente maggior affaticamento.
Il calo di peso dopo l’attività fisica è dovuto in buona parte alla perdita di liquidi che è importante reintegrare. Non per questo dobbiamo pensare che si riduca l’effetto di dimagrimento: buona parte della riduzione del peso indotto dall'attività fisica avviene in realtà nei momenti di riposo, addirittura nel sonno, quando, per reintegrare il carburante utilizzato durante lo sforzo fisico, il corpo attinge alla riserva di grassi, bruciandoli.
Un individuo che non svolge intensa attività fisica consuma circa 2 litri di acqua al giorno. Per mantenere il bilancio idrico dobbiamo fornirne la stessa quantità attraverso l’alimentazione. La metà circa viene assunta attraverso il cibo, soprattutto se si tratta di frutta o verdura; è quindi opportuno pensare di bere circa 1 litro di acqua al giorno.
Durante l’attività fisica il consumo aumenta. E’ importante non aspettare di avere sete prima di iniziare a bere perché vuol dire che il corpo è già in deficit ed è difficile recuperare l’equilibrio durante lo sforzo fisico. Sarebbe quindi opportuno bere circa ½ litro d’acqua 1-2 ore prima dello sforzo fisico.
L’apporto di acqua da garantire durante lo sforzo fisico varia molto da persona a persona e dalle condizioni di temperatura e umidità. In generale per allenamenti di durata inferiore all'ora, in condizioni climatiche normali, si può anche evitare di bere. Per attività più prolungate e all'aumentare della sudorazione la regola generale è bere poco e frequentemente: un buon riferimento è circa 250 ml di acqua ogni 10-15 minuti.
Se ci siamo idratati bene, a fine allenamento non avremo una grande sensazione di sete e potremo ancora bere senza però la preoccupazione di dover reintegrare subito la totalità dei liquidi persi.
www.la42.run
0 notes
Photo
ABBIGLIAMENTO A COMPRESSIONE
Perché serve, quando serve.
Molti tra i capi più tecnici dedicati alla corsa sono del tipo “a compressione”: la maglia primo strato (cosiddetto intimo tecnico), i pantaloncini, le calze o i “booster” per i polpacci, i manicotti per le braccia… davvero ci si può vestire “a compressione” dalla testa ai piedi!
Ma in che cosa consiste la compressione e perché dovrebbe essere d’aiuto?
Innanzitutto chiariamo che la compressione corretta è sempre graduata. In particolare dovrebbe tendere a comprimere maggiormente le parti del muscolo più lontane dal cuore e in misura minore quelle più vicine allo stesso.
In questo modo si crea una specie di massaggio in continuo che favorisce la circolazione del sangue, migliora l’ossigenazione del muscolo ed aiuta a smaltire l’acido lattico.
Inoltre l’abbigliamento a compressione, essendo aderente, aiuta anche a diminuire le vibrazioni del muscolo e lo sfregamento cutaneo.
I vantaggi sulla carta sono davvero tanti: diminuisce la probabilità di indurimento del muscolo, si prevengono i crampi e si accelera il recupero dopo uno sforzo prolungato.
La reale efficacia dell’abbigliamento a compressione dipende ovviamente dalla qualità del capo che acquistiamo: la compressione, come già detto, deve essere graduata e i materiali utilizzati, per non procurare inconvenienti, devono essere traspiranti e leggeri.
Il prezzo di un buon capo a compressione può sembrare elevato, ma i benefici che ne derivano giustificano l’investimento.
www.la42.run
0 notes
Photo
LE SCARPE PER I “CAMMINI”
In questi ultimi anni i cosiddetti “CAMMINI”, tra i più conosciuti quello di Santiago o la via Francigena, stanno vivendo un vero boom.
Sempre più spesso cerchiamo momenti, luoghi o situazioni che ci aiutino a ritrovare noi stessi, a riflettere o semplicemente ci offrano il piacere di un lungo tragitto a tappe, magari in compagnia.
Il cammino generalmente prevede molte ore al giorno di attività e qui le scarpe diventano fondamentali con tutte le loro caratteristiche: alte, basse, in Goretex o no?
Sicuramente il periodo dell’anno e di conseguenza il clima possono condizionare la nostra scelta ma il primo requisito è il comfort! Inutile avere scarpe impermeabili, magari non traspiranti, che stringono troppo il piede con le conseguenze del caso; meglio una tomaia tradizionale e traspirante ma confortevole e che ci permetta di arrivare a fine giornata senza troppe seccature.
Affidiamoci comunque sempre a marchi tecnici e non facciamo MAI l’errore di comprare le scarpe nuove e partire!!! Consigliamo di usare a lungo scarpe (e calze senza cuciture) prima di coprire un chilometraggio impegnativi. Compriamole sempre abbondanti, mai giuste sul piede! Con le tante ore di cammino, le discese e le temperature, i piedi possono gonfiarsi e spianarsi, motivo per il quale uno o due numeri in più non ci devono spaventare, anzi!
Vi aspettiamo per consigliarvi al meglio.
Buon cammino!
www.la42.it
0 notes
Photo
QUANDO CAMBIARE LE SCARPE DA RUNNING
La scarpa per un runner è come la bici per un ciclista o la racchetta per un tennista: lo strumento principe del gesto atletico con cui deve esserci sintonia totale.
Putroppo, anche la scarpa migliore, quella con cui abbiamo trovato l’alchimia perfetta, è destinata al deterioramento e a perdere nel tempo le caratteristiche che ce l’hanno fatta amare.
Per amore (o per pigrizia) non dobbiamo però commettere l’errore di portare al limite il nostro paio di scarpe: con l’usura si riducono sia le caratteristiche di elasticità, sia quelle di ammortizzazione. Perderemo quindi in velocità (anche 2-3 sec./km) e, soprattutto, aumenteremo la probabilità di incorrere in un infortunio.
I segnali esterni di degrado di una scarpa potrebbero essere:
una tomaia dove iniziano a comparire buchi, parti scucite, fuoriuscite di imbottiture;
una suola usurata al punto da mostrare l’intersuola bianca in alcuni punti;
una intersuola troppo cedevole alla pressione o che mostra pieghe longitudinali.
Tuttavia, anche se esternamente la scarpa dovesse sembrare ancora integra, dobbiamo tenere a mente che oltre un certo numero di chilometri una scarpa avrà perso le sue caratteristiche. Quanti chilometri?
In realtà dipende da molti fattori: una persona più pesante consuma la scarpa prima, l’utilizzo su asfalto è più impegnativo di quello su sentiero, le temperature estreme accorciano la vita utile dell’intersuola (in particolare il freddo per la schiuma e il caldo per il gel), ma anche il solo passare del tempo, senza utilizzo, indurisce i materiali di cui le scarpe sono composte.
In generale, al variare di questi fattori, una scarpa può durare dai 500 agli 800 km.
Potrebbero sembrare tanti, ma chi ha iniziato a correre da un po’ sa che non è così. Facciamo un esempio. Un podista amatoriale che si allena 3-4 volte alla settimana, corre facilmente circa 40-50 km/settimana (3 uscite da circa 10 km, più una uscita nel weekend più lunga o una gara da 20 km). Consideriamo anche la diminuzione di attività nei mesi invernali ed estivi e togliamo 10 settimane nell’arco dell’anno. Rimangono comunque 43 settimane, cioè circa 1.800-2.200 km/anno, che richiedono l’utilizzo di circa 3-4 paia di scarpe all’anno.
Per i fattori di usura sopra esposti è inoltre importante prestare attenzione nelle seguenti situazioni:
evitare di lavare le scarpe in lavatrice e/o metterle in asciugatrice; meglio, se proprio necessario, lavarle a mano a bassa temperatura e farle asciugare lentamente con la carta di giornale all’interno;
in fase d’acquisto, stare attenti a non farsi tentare troppo dagli sconti sui modelli passati. Un paio di scarpe, anche se non utilizzato, potrebbe aver perso le sue caratteristiche, soprattutto se conservato in un magazzino esposto a variazioni di temperatura.
In conclusione, se dopo averle ben sfruttate, le vostre scarpe da running vi sembra facciano ancora bella figura, meglio convertirle in comode e fascinose scarpe da passeggio!
www.la42.run
0 notes
Photo
CORSA e YOGA
Corsa e Yoga possono sembrare due discipline lontane per movimenti e impegno fisico. In realtà molti runners stanno scoprendo i benefici che la pratica dello Yoga può portare alle loro prestazioni. E tu? Vuoi scoprire perchè lo Yoga fa bene alla corsa?
Dal punto di vista fisico lo Yoga svolge una funzione complementare alla corsa, mentre da un punto di vista mentale, lo Yoga allena quella capacità di concentrazione che risulta fondamentale nelle gare di corsa prolungate come le maratone, le ultramaratone o gli ultratrail.
Correre fa sicuramente bene, al corpo e alla mente, ma di certo non aiuta a sentirsi più flessibili e sciolti. Lo stesso movimento, ripetuto per decine di chilometri, mette a dura prova le articolazioni, soprattutto la colonna vertebrale, e può provocare sovraccarichi dei fasci muscolari più sollecitati.
Quanti runners non si sono mai dovuti fermare per un infortunio?
Alcuni semplici esercizi yoga, prima e dopo la corsa, aiutano a mantenere muscoli, tendini e articolazioni in efficienza, riducendo drasticamente le probabilità di infortunio e accelerando i tempi di recupero.
Il consiglio degli esperti è di seguire due principi base:
Meglio imparare pochi esercizi ma eseguirli bene;
Meglio dedicare anche pochi minuti, ma farli sempre prima e dopo la seduta di allenamento.
Un esercizio Yoga è fatto bene quando si raggiunge la sincronia tra movimento e respiro; in questo modo si sviluppa quell’equilibrio tra mente e corpo che sappiamo essere fondamentale anche nella corsa, specialmente nelle discipline di endurance.
Se sei interessato a scoprire come lo Yoga può aiutarti nel tuo sport preferito puoi partecipare al livello intermedio di #impariAMOlacorsa organizzato dai Northern Runners (iscrizioni qui) oppure, fino ad esaurimento posti, prenotarti per la lezione specifica con Sara Lavino Zona il prossimo 20 maggio (per maggiori informazioni fai click qui)
www.la42.run
0 notes
Photo
Caldo e Integrazione
Cominciano le prime giornate calde e il fisico ne risente.
E l’allenamento?
Spesso i problemi sorgono nei primi giorni in cui le temperature cominciano ad alzarsi.
E’ normale, perché il nostro organismo ha bisogno di un po’ di tempo per adattarsi.
Dobbiamo avere un po’ di pazienza e lasciare il tempo al nostro corpo di prendere le misure al nuovo clima: un paio di settimane sono di solito sufficienti.
Passato questo tempo non ci sono particolari controindicazioni e potremo continuare a correre ed allenarci; anche intensamente.
E’ bene però tenere presente alcuni fattori.
A livello di prestazione, è normale che con l’aumento della temperatura e dell’umidità ci sia un calo; il nostro corpo infatti è come una macchina la cui efficienza dipende dalla possibilità di disperdere il calore prodotto durante lo sforzo fisico.
Per disperdere il calore l’uomo usa sostanzialmente il sudore, che, evaporando, sottrae calore all'organismo. La sudorazione è un processo complesso che implica perdita di liquidi e un grande impegno dell’apparato circolatorio.
E’ quindi importante ricalibrare le aspettative e prestare attenzione all’integrazione dei liquidi. Vale la regola: “Se bevi quando hai sete è già troppo tardi.”. Non sempre è possibile fornire liquidi durante lo sforzo fisico e, per allenamenti non troppo prolungati, non è neanche necessario; meglio piuttosto partire già idratati e ricordarsi di bere successivamente. L’ideale sono soluzioni isotoniche di sali minerali.
Naturalmente è anche opportuno cercare le condizioni più favorevoli: indossare capi tecnici leggeri che non trattengano i liquidi (no cotone!), e correre possibilmente al parco, lontano da edifici che rilasciano calore, e all’ombra di qualche viale alberato.
A La42 Runstation c’è tutto il necessario per continuare ad allenarsi anche nella stagione estiva: venite a trovarci in negozio per approfondimenti e consigli sull’allenamento o semplicemente per correre insieme al Parco Nord!
www.la42.run
Allenamenti di gruppo al mercoledì e giovedì ore 19.00 o sabato mattina ore 8.15
0 notes
Video
tumblr
ASICS GEL CUMULUS 18
Potenza e ammortizzazione in una sola scarpa. Il tuo piede riceverà grande spinta in fase di stacco grazie alla nuova intersuola FluidRide 2.0 della GEL-CUMULUS 18, più leggera ed elastica. Questa scarpa da corsa per uomo è un aiuto extra per le tue spinte.
Giorno o notte, otterrai sempre le stesse performance di massimo livello da questa scarpa ammortizzata.
L'ammortizzazione extra sfrutta la soletta SpEVA, in modo che le tue spinte ottengano un po' di potenza in più grazie a una piattaforma più dritta sotto l'alluce.
Corri avvertendo una maggiore sensazione di ammortizzazione grazie all'intersuola FluidRide 2.0.
Corri con la massima efficacia grazie alle scanalature flessibili che contribuiscono a guidare il piede mentre corri
Rendi ogni appoggio più leggero con l'ammortizzazione GEL sulla parte anteriore e posteriore
Peso 305 gr.
Drop 10 mm.
Visita lo shop online al http://www.la42.it/negozio/scarpe-da-uomo
Spedizione gratuita sulla Cumulus 18!
0 notes
Photo
Un gruppo di amici de La42 Runstation ha fondato una nuova associazione sportiva: ve la presentiamo con una intervista al presidente Giacomo Lopopolo!
Come e quando è nata Impossible Target?
Impossible Target è nata dalla corsa, dagli allenamenti e dai relativi sacrifici, sveglie assurde, chilometraggi importanti, sempre con un obiettivo atletico, di amicizia o di solidarietà.
Impossible Target è anche nata dalla TANTA voglia di fare. Non a caso il progetto si apre su molte verticali, che sono:
l’Organizzazione gare (siamo organizzatori di Ultra Milano Sanremo, FlashMobMarathon42k e presto se ne aggiungeranno altre)
gli Allenamenti personalizzati (Fabbrica del Maratoneta) con Simone Leo il nostro coach che ha all’attivo oltre 60 esordi in Maratone e Ultra allenati da lui
il Fund Raising con la nostra Valeria Silipo che coordina tutte le attività di sostegno alle Onlus che periodicamente promuoviamo
la Nutrizione naturale e l’integrazione specifica per lo sport con il nostro Partner Meetab
l’Apparel, la nostra divisione Fashion che propone capi di abbigliamento tecnici cool per tutti i nostri atleti e fan
Qual è lo spirito che vi contraddistingue?
Lo spirito è quello di voler perseguire e vivere un obiettivo personale, magari anche ambizioso, appunto... apparentemente “Impossible”, e infondere tenacia per raggiungerlo, dargli un nome (#roadtosparta ad esempio), conoscerlo a fondo (meet the Impossible) e andare a prenderlo (reach the Target). Altro punto importante è la solidarietà perché un obiettivo può anche essere benefico e noi vogliamo trasformare uno sport essenzialmente individuale (benché vissuto in gruppo, le energie e la testa per raggiungerlo sono individuali!) in un’iniziativa altruistica. Abbiamo sempre una iniziativa di fund raising attiva che scegliamo di comune accordo in sede di direttivo con una frequenza di almeno due o tre mesi.
Dove e come vi allenate normalmente? Avete degli appuntamenti fissi?
L'appuntamento fisso è il sabato ma poi ci sono tanti modi e occasioni per incrociarci anche per gli allenamenti infrasettimanali. La nostra base è La42 RunStation in Viale Suzzani 283, Milano è la nostra città ma tutta l'Italia è il nostro territorio e perché no, anche il mondo perché con la divisione Travel organizziamo viaggi sportivi a New York, Berlino, Honolulu etc…
Organizzate trasferte di gruppo per partecipare tutti insieme a determinate gare? Avete già degli obiettivi per questa stagione?
Sì, abbiamo delle gare di gruppo decise dal direttivo e in particolare dal nostro Coach Simone Leo. Ovviamente abbiamo degli obiettivi (Target) :-) che sono tutte le singole aspirazioni dei nostri atleti. Chi vuole fare la sua prima mezza maratona come Davide Tota, chi vuole raggiungere le 100 Maratone come Simone Leo e chi vuole portare a termine e magari vincere la Badwater Ultramarathon come Marco Bonfiglio. Nel mezzo ci sono gli allenamenti per raggiungerli e la passione nel crederci.
C’è un episodio, un evento speciale, un episodio divertente capitato al gruppo che vale la pena raccontare?
Gli episodi più divertenti o anche più appassionanti sono quelli legati alle nostre imprese. Mentre corriamo non facciamo altro che ricordare quello che abbiamo provato nel raggiungere i nostri target e giusto per fare un esempio abbiamo sempre il nostro Coach Simone Leo che è prodigo di aneddoti vissuti durante la sua recente Spartathlon.
Durante una delle nostre webcronache live in diretta, in occasione della Spartathlon, proprio quando mancavano 10km a Sparta per Simone e io ero in diretta live a raccontare l’evento, abbiamo raggiunto un picco di visualizzazioni e interazioni su Facebook tale per cui si sono bloccati tutti i devices, la pagina si autoalimentava e ricaricava da sola, non riuscivo a fare post per via del delirio generale di fan che volevano sapere, mettevano like, mandavano messaggi. La RoadtoSparta è stato l’avvenimento più coinvolgente e pregnante del 2016, tutto quello che facevamo era orientato a Sparta: una sera a Firenze, proprio la sera prima della partenza per il mio primo Passatore, in piazza del duomo, mio suocero mi chiede, davanti alla cattedrale…:”Ma, Giacomo…(indicando la chiesa) questa è…?” e io: “Sparta!”. Tutto era Sparta nel primo semestre del 2016! Abbiamo organizzato anche un allenamento collettivo benefico da Milano a Novara e ritorno per 100km raccogliendo oltre 50 partecipanti e destinando 1.600 Euro in beneficenza in soli 10 giorni di organizzazione scapicollata ☺
Avete un sito internet, una pagina facebook dove seguirvi ed essere sempre aggiornati sugli eventi che organizzate?
Sì, il nostro sito è quasi ultimato e sarà presto a disposizione di tutti. La nostra pagina Facebook è sempre aggiornata in particolare con le nostre iniziative e le foto di tutti nostri momenti oppure le pubblicazioni spontanea dei nostri atleti. https://www.facebook.com/imp0ssibletarget/?fref=ts
Avete un motto, un hashtag che vi contraddistingue?
I nostri motti sono famosi, almeno fra di noi, e sono sempre ispirati con simpatia alla resilienza oppure alla fatto di fare gruppo ed essere sempre uniti. Ad esempio #perdiretuttiinsieme, #SimoNonMollare #Roadtosparta #unadellegaresimbolo #lellacialdini ma sopra a tutti ricordo “meet the Impossible, reach the Target”
0 notes
Photo
PELLEGRINI DAL PAPA
Tanti km a piedi per i 700.000 fedeli attesi!
Un aspetto curioso, certamente secondario ma non trascurabile, della visita di Papa Francesco a Milano questo sabato 25 marzo, è la quantità di chilometri a piedi che i pellegrini faranno per raggiungere il Papa al Parco di Monza.
Infatti l’intera area è interdetta al traffico e l’organizzazione logistica prevede che, dalle stazioni del treno o dei bus fino al luogo della Messa, quasi tutti dovranno affrontare un percorso di circa 8-10 km tra andata e ritorno: una distanza davvero impegnativa se pensiamo che per molti “runners” rappresenta già un bel punto di arrivo.
Sommando tutti i km che verranno percorsi dai circa 700.000 fedeli attesi, anche tenendo conto che non tutti arriveranno a piedi, arriviamo a circa 6.000.000: 150 volte la circonferenza della terra o, se vogliamo, quasi 3 volte tanto i Km percorsi alla Maratona di New York, l’evento podistico più frequentato del mondo!
Auguri allora a tutti i pellegrini! Sicuri che la fatica del loro percorso sarà ampiamente ripagata dall���incontro con Papa Francesco.
www.la42.run
0 notes
Photo
ALLENAMENTO LUNGO
In preparazione della maratona il classico allenamento è il cosiddetto lungo o lunghissimo. Con questo termine si indica normalmente una distanza di almeno 25 km fino a circa 35-36 km.
Perché è importante? Per correre una maratona non sono sufficienti le scorte di glicogeno del nostro corpo, nè quanto è possibile integrare durante la corsa. E’ quindi fondamentale che il corpo si abitui a bruciare una miscela di grassi e zuccheri.
L’allenamento lungo si corre ad un ritmo di circa 7-15 sec/km più lento di quello che si vuole tenere in maratona e vanno poi tenuti in conto almeno 2-3 gg di recupero.
Il lungo offre inoltre questi benefici:
abitua la mente alla distanza
è ideale per perdere peso
si può testare l’integrazione da usare in gara
si può fare bene in compagnia!
Il sabato mattina alle 8.15 a La42 Runstation corriamo insieme 21 km o più al Parco Nord: vuoi allenarti anche tu con noi?
www.la42.run
0 notes
Photo
Con Racer l’integrazione raggiunge un nuovo livello di evoluzione!
Da noi trovi tutta la gamma di integratori Racer. Tra quelli adatti per il pre-gara trovi: lo “Shot Detox” utile per contrastare e prevenire l’accumulo di ammoniaca e sostanze tossiche; il “Mineral Gel” che previene la sensazione di affaticamento e fornisce una scorta di ferro che aiuta il trasporto dell’ossigeno; il “Citr-Arg” che aiuta la circolazione del sangue ottimizzando l’afflusso di ossigeno ai muscoli.
Durante la gara, soprattutto se di lungo chilometraggio, è invece possibile fornire combustibile ai nostri muscoli con il “Fit Drink”, ricco di carnitina e caffeina.
Infine, per il recupero post-gara, è a disposizione l’”Amino Pool”, miscela di aminoacidi che aiuta a ricostruire il muscolo.
Ricordiamo che una attenta integrazione è fondamentale anche in allenamento, per abituare il corpo e per ricavare il massimo dalle nostre sedute.
Per scoprire di più riguarda il video dell’incontro che Giandomenico Foletto ha tenuto presso La42 su “DNA, alimentazione e integrazione Endurance
Visita il nostro sito www.la42.run
0 notes
Video
tumblr
BROOKS ADRENALINE GTS 17
La scarpa più venduta al mondo di Brooks !
La corsa è una navigazione tranquilla con la Adrenaline GTS 17. Il suo comprovato equilibrio di ammortizzazione, stabilità e calzata garantisce una corsa fluida per chi ha bisogno di sostegno. Questa nuova versione risulta più morbida sotto i piedi ma offre ancora la calzata sicura e confortevole che rende questa scarpa affidabile una delle preferite dai corridori.
Visita il sito www.la42.run
0 notes
Photo
ADIDAS SUPERNOVA La scarpa da running Adidas Supernova, è dotata di tecnologie STABLEFRAME e Boost, che garantisce stabilità e ritorno di energia durante la corsa. Molto adatta a chi possiede un appoggio con pronazione. Il sistema STABLEFRAME aiuta a correggere la pronazione assicurando una stabilità superiore durante la corsa. La mescola Boost assicura un incredibile ritorno di energia, rendendo ogni passo leggero e veloce. Abbiamo queste scarpe in negozio DISPONIBILI PER PROVA: le prendi e ci vai a correre. Se ti piacciono abbiamo il modello in vendita in negozio.
0 notes
Photo
NUTRIENT TIMING È un approccio nutrizionale utilizzato dai runners che punta a determinare con parametri scientifici "QUANTO, COSA, e QUANDO" è opportuno mangiare prima, durante e dopo l'allenamento o la competizione al fine di massimizzare gli stimoli allenanti e ridurre il rischio di infortuni. Questo sistema di alimentazione prevede pasti e spuntini strutturati in base all'orario di allenamento, permettendo di modulare scientemente la composizione BROMATOLOGICA della dieta, basata sulla tempistica di assunzione dei cibi in modo da mettervi nella condizione ottimale per affrontare l'allenamento o la competizione. Voi cosa ne pensate?
0 notes