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Vi lascio questo video per ridere un po'!!

L'autore rappresenta qui in modo divertente ed esasperato la figura dello scout visto dalla società!

Buona visione!!

Fonte: http://www.youtube.com/watch?v=HDgyk4_ovHs

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In più...formazione cristiana!

Questo quinto punto integra e completa i primi quattro (carattere, salute e forza fisica, abilità manuale e servizio).

E' fondamentale creare già dalla prima branca le condizioni perché le bambine si avvicinino alla pienezza del Vangelo, proponendo loro attività di educazione alla fede e fare l'esperienza di vivere con Gesù come amico e compagno di ogni momento.

Fonte: Norme Direttive.

Fonte foto 1: album personale

Fonte foto 2: http://bit.ly/1qsT7nj

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...e servizio!

L'ideale a cui tende lo scautismo è il servizio al prossimo, inteso, in primo luogo, come rispetto della personalità e delle idee altrui, ma anche come aiuto reale. Nella prima branca, quella delle coccinelle, il servizio è visto come un Favore, e bisogna scoprire la gioia che si può ritrovare nel donare agli altri con spontaneità. Il Favore deve diventare sempre più facile e spontaneo, finché crescendo non diventerà uno stile di vita (ecco qui un esempio della progressione scout).

Fonte: Norme Direttive

Fonte foto: http://bit.ly/Tos6Wg (la foto raffigura la cerimonia dell'apertura ufficiale del Gruppo scout di Riese Pio X di cui faccio parte)

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...abilità manuale...

E' un'educazione al saper fare che diventa mentalità. È uno strumento necessario per esprimere, sviluppare, valorizzare e riscoprire la fantasia e lo spirito creativo. 

Fonte: Norme Direttive

Fonte foto: album personale; nel mio primo anno alle guide abbiamo fatto un'uscita di due giorni a Caorle e abbiamo costruito delle zattere (sotto le assi di legno ci sono dei bidoni per permettere il galleggiamento). Nel processo lavorativo abbiamo collaborato tra di noi, ognuno ha messo le sue idee e ha fatto la propria parte! La fatica non è mancata, ma il divertimento è stato sicuramente maggiore! 

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...salute e forza fisica...

Lo scautismo è scuola attiva che si basa sull'educazione all'aria aperta, a contatto con la natura, per lo sviluppo armonioso della persona. Per mezzo della vita all'aperto, della coscienza delle proprie possibilità fisiche e delle regole di una vita sana, lo Scout diventa consapevole e responsabile della salute e della forza del proprio corpo.

Fonte: Norme Direttive

Fonte foto: album personale (la foto raffigura un momento del Campo Mobile Nazionale del 2012 dove hanno partecipato tutti gli Scout FSE d'Italia)

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Carattere...

Il cammino interiore che si compie nello scautismo è quello dell'autoeducazione e ciò comporta la conoscenza e l'accettazione di se stessi, che si può raggiungere mettendo in luce gli aspetti positivi della propria personalità e cercando di superare quelli negativi attraverso l'apertura nei confronti degli altri.

Fonte: Norme Direttive

Fonte foto 1: album personale

Fonte foto 2: http://bit.ly/1pEBiSU

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Quattro punti fondamentali

Abbiamo visto che ogni branca è composta da ragazzi di diverse età e, di conseguenza, ognuna ha bisogno di un metodo educativo particolare che segua le esigenze di ciascuna. Il nostro fondatore BP ha comunque indicato quattro punti fondamentali comuni a tutte le branche. Ogni punto verrà poi messo in atto di conseguenza all'età di riferimento. 

Carattere

Salute e forza fisica

Abilità manuale

Servizio

C'è poi un quinto punto che integra e completa gli altri: la formazione cristiana.

Fonte: album personale

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Il capo che ci sa fare non spinge, guida

Baden Powell

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La Legge

1. Lo Scout considera suo onore il meritare fiducia

2. Lo Scout è leale

3. Lo Scout è amico di tutti e fratello di ogni altro Scout

4. Lo Scout è cortese e cavalleresco

5. Lo Scout vede nella natura l'Opera di Dio: ama le piante e gli animali

6. Lo Scout obbedisce prontamente

7. Lo Scout sorride e canta anche nelle difficoltà

8. Lo Scout è laborioso ed economo

9. Lo Scout è puro di pensieri, parole e azioni

La Legge è l'insieme di norme di comportamento necessarie per inserirsi nel piano della Provvidenza, realizzando se stessi nell'incontro fraterno con gli altri. Contribuisce al buon andamento della vita comunitaria; è perciò importante che tali norme vengano acquisite e vissute a livello personale traducendole sempre in atti concreti. Esse rappresentano un cammino che corrisponde pienamente al Vangelo. Tutti gli articoli della Legge sono in positivo e lo Scout deve essere aiutato a considerarli come un modello cui ispirarsi, unito in questo impegno a tutti gli altri Scout.

Fonte: Norme Direttive e Cerimoniale (le norme direttive sono dei manualetti che servono a noi capi scout per seguire al meglio il metodo scout previsto per le branche)

Fonte foto: album personale

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Questo è un video realizzato dall'Associazione Italiana Guide e Scout d'Europa Cattolici (FSE) per mostrare la progressione del cammino scout nelle tre branche femminili! 

Lascio qui anche il link per vedere un video simile solo che della branca maschile!

Fonte: http://www.youtube.com/watch?v=pWW4_KcbJps

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"Con l'aiuto di Dio prometto..."

“Con l'aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio per servire Dio, la Chiesa, la Patria e l'Europa, per aiutare il prossimo in ogni circostanza e per osservare la Legge Scout”

Ogni scout per diventare tale ha un percorso da seguire: non si è scout al momento dell'iscrizione annuale o facendo un'attività e basta. Essere scout vuol dire aver scoperto i valori che vengono condivisi e farli propri, imparare a collaborare con gli altri, ad essere responsabili, conoscere la Legge scout e rispettarla,… E quando si è pronti a volersi incamminare in questo percorso di crescita e scoperta allora si è pronti anche a recitare questo impegno attraverso la Promessa scout.

“Con l'aiuto di Dio...”: chiedo aiuto a Dio perché da solo non ce la faccio;

“prometto sul mio onore...”: mi impegno a far parte di questa famiglia, a rispettarla e a condividere i suoi principi e valori;

“di fare del mio meglio...”: metto in gioco tutto me stesso, tutte le mie capacità e, anche se le cose non andranno come speravo, saprò che ho fatto il meglio che potevo;

“per servire Dio, la Chiesa, la Patria e l'Europa...”: mi impegno a diventare un buon cristiano e un buon cittadino;

“per aiutare il prossimo in ogni circostanza...”: prometto di mettere l'egoismo e la pigrizia da parte e di aiutare chi sta intorno a me;

“per osservare la Legge scout”: questa legge indica il cammino che mi sto impegnando a percorrere.

Fonte foto: album personale (quella raffigurata è la mia Promessa Scout)

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L'ultimo pensiero di B.P...

B.P., prima della sua morte scrive questa lettera rivolta a tutti i giovani che hanno deciso di intraprendere questo cammino formativo. Penso che chiunque, anche chi scout non è, possa ritrovare nelle parole del nostro fondatore una via per la ricerca del bene comune e del creato...

Cari Scout, [...] Io ho trascorso una vita felicissima e desidero che ciascuno di voi abbia una vita altrettanto felice. Credo che il Signore ci abbia messo in questo mondo meraviglioso per essere felici e godere la vita. La felicità non dipende dalle ricchezze né dal successo, né dalla carriera, né dal cedere alle nostre voglie. Un passo verso la felicità lo farete conquistandovi salute e robustezza finché siete ragazzi, per poter essere utili e godere la vita pienamente una volta fatti uomini. Lo studio della natura vi mostrerà di quante cose belle e meravigliose Dio ha riempito il mondoper la vostra felicità. Contentatevi di quello che avete e cercate di trarne tutto il profitto che potete. Guardate al lato bello delle cose e non al lato brutto. Ma il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri. Preoccupatevi di lasciare questo mondo un po’ migliore di come lo avete trovato e, quando suonerà la vostra ora di morire, potrete morire felici nella coscienza di non aver sprecato il vostro tempo, ma di avere fatto "del vostro meglio". "Siate preparati" così, a vivere felici e a morire felici: mantenete la vostra promessa di esploratori, anche quando non sarete più ragazzi, e Dio vi aiuti in questo.

Il vostro amico,

Fonte: http://digilander.libero.it/humadielea/testo-pagina7.htm

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Gli scout in Italia

Gli scout in Italia si dividono principalmente in due associazioni: FSE e AGESCI. Non sono molte le differenze tra l'una e l'altra: generalmente le uniformi sono diverse e se nella prima maschi e femmine lavorano separati nella seconda lavorano insieme. Il metodo però è praticamente lo stesso e si basa sugli insegnamenti lasciatici da B.P..

Io, essendo capo scout del FSE mi baserò di più sulla sua organizzazione.

Qui di seguito vi mostrerò come sono divisi i ragazzi in base a sesso ed età:

Dopo i 21 anni si diventa RS (“Rendere Servizio”).

Ogni unità lavora per conto suo, in ciascuna ci sono dei capi responsabili dei bambini/ragazzi del proprio gruppo e ognuno ha un metodo educativo da seguire adatto all'età e alle capacità dei componenti.

Io, ad esempio, sono Capo Cerchio, sono cioè responsabile di un'unità di Coccinelle!

Per approfondire: http://www.fse.it/associazione/chi%20siamo/

fonte: http://bit.ly/1m8ugAG

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Il metodo prevede...

Il Metodo Scout è un sistema di autoeducazione progressiva che si sviluppa attraverso dei concetti fondamentali:

Adesione alla Promessa e alla Legge, strumenti basilari per la comprensione degli scopi e dei principi fondamentali dello scautismo.

Imparare facendo, con cui ogni ragazzo/a apprende attraverso un coinvolgimento diretto che passa attraverso l'osservazione, la creatività, la sperimentazione e l'attività personale, imparando sia dalla riuscita che dai propri eventuali errori.

Appartenenza a piccoli gruppi, l'ambiente ideale per l'integrazione nella vita sociale. Essi portano, sotto la guida degli adulti, alla progressiva scoperta ed all'accettazione delle responsabilità che allenano all'indipendenza, diretta verso lo sviluppo del carattere e l'acquisizione di capacità, la fiducia in se stessi, insieme alla lealtà e capacità di cooperare e guidare.

Fonte: http://it.scoutwiki.org/Metodo_scout

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Il fondatore dello scautismo: B.P.

fonte: http://bit.ly/1jI7aPT

Robert Stephenson Smyth Baden Powell, Lord of Gilwell, chiamato da tutti gli scout più semplicemente B.P., nacque nei dintorni di Londra, il 22 febbraio 1857.

Nell'esercito inglese era molto abile nella tecnica dello "scouting" che interessava l'arte della ricognizione.Durante la monotonia della vita di guarnigione in campo, pensò di far diventare esperti in questo anche i suoi uomini.

Insegnò loro a seguire le tracce, a osservare e a interpretare gli indizi lasciati sul terreno, a vedere senza essere visti, ad affrontare la dura e difficile vita nelle foreste e nelle zone sperdute ai confini della civiltà

Alcuni anni dopo, durante la guerra in sud Africa, Baden Powell si trovò assediato da preponderanti forze avversarie nella cittadina di Mafeking. 

Scarseggiando gli uomini nella città assediata, Baden-Powell pensò di utilizzare dei ragazzi per compiti ausiliari di staffette, postini, piantoni, ovunque la loro presenza e il loro ardore potessero rendere liberi degli uomini validi per il combattimento. La serietà con cui questi ragazzi assolsero il loro compito e l'entusiasmo con cui si impegnavano, malgrado il pericolo al quale si esponevano, aprirono nella mente di Baden-Powell un orizzonte nuovo e lo fece riflettere sulle capacità che hanno i ragazzi quando si sa fare appello al loro impegno, al loro spirito di sacrificio, alla loro lealtà.

Tornato in patria, egli fu molto meravigliato nel vedere i giovani inglesi dedicarsi a divertimenti tutt'altro che buoni: oziare, perdere tempo nei bar o giocare a carte, fare il "tifo" per guardare dei giocatori pagati invece di praticare personalmente uno sport, ecc.. Facendo tesoro dell'esperienza con i ragazzi di Mafeking pensò allora di suggerire ai giovani le attività dello "scouting", trasformando quella che fino ad allora era stata un'arte utilizzata per scopi di guerra, in uno strumento di pace e di fraternità. 

fonte: web.tiscali.it 

fonte: http://digilander.libero.it/humadielea/testo-pagina7.htm