Siamo la sigaretta la mattina fuori da scuola. Siamo quelli che si innamorano di sconosciuti in autobus. Siamo i lobi allargati. Siamo i tatuaggi. Siamo la musica come unica salvezza. Siamo i 5 e ½. Siamo il cappuccino alla macchinetta di scuola. Siamo le versioni di latino. Siamo gli abbracci. Siamo la solitudine. Siamo il vuoto. Siamo la passione. Siamo i motorini che sfrecciano sul cavalcavia. Siamo le manifestazioni in piazza. Siamo Facebook, Twitter, Ask e Whatsapp. Siamo i capelli colorati. Siamo i film. Siamo i gelati. Siamo i viaggi. Siamo i libri. Siamo la neve. Siamo i coriandoli. Siamo il cioccolato. Siamo le incertezze. Siamo i pettegolezzi. Siamo le parolaccie. Siamo i primi baci. Siamo le goccie di acqua salata sulla pelle ambrata in estate. Siamo la rabbia. Siamo l’amore. Siamo i fiori che nascono a primavera. Siamo adolescenti. Siamo la vita.
Non so quante bottiglie di birra ho consumato aspettando che le cose migliorassero non so quanto vino e whisky e birra soprattutto birra ho consumato dopo aver rotto con le donne. aspettando che il telefono squilli aspettando il rumore dei passi, e il telefono non suona mai fino a molto tardi. quando lo stomaco sta uscendo dalla Crisi mia bocca “come cazzo ti sei ridotto?”
A scuola mi domandarono come volessi essere da grande. Io scrissi: “felice”. Mi dissero che non avevo capito il compito, io risposi che loro non avevano capito la vita.
Esiste una cosa, una cosa chiamata “elegant dress” che non vuol dire solo “vestiti eleganti”. Io lo interpreto in modo diverso, io lo interpreto ad esempio: io non mi vesto quasi mai elegante, solo per le cene importanti, o i compleanni e il Natale. Vabbè fatto sta che, io non sono una persona che si veste elegante anzi, tutt’altro, io penso di essere una persona elegante dentro. Come posso dire. Per me “elegant dress” significa “io mi vesto internamente in modo elegante e significativo”. Sarò scema io ma sono così. Tutta mezza scema e mezza pazza. Ma alla fin fine, se non lo sono adesso a 15 anni quando lo sono?