thephilosopherofnonsense
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thephilosopherofnonsense · 1 year ago
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How come?
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thephilosopherofnonsense · 1 year ago
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“I hope one day we can forgive each other for not being what we wanted each other to be”
— Kriti G.
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thephilosopherofnonsense · 1 year ago
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Breaking Bad
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thephilosopherofnonsense · 1 year ago
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Il mio psichiatra ha deciso di sospendermi i farmaci. Ha fiducia in me, crede che adesso io mi sia ripresa. In effetti non ho più i sintomi tipici della depressione e della psicosi: non trascorro più intere giornate a dormire, adesso mi prendo cura della mia igiene personale quotidianamente, non sono più costantemente torturata dalle voci, la mia percezione del mondo è cambiata perché non credo più che tutte le persone intorno a me siano minacciose, che mi detestino e che vogliano farmi del male. Tuttavia non sento di essere guarita del tutto. Dopotutto da un disturbo mentale non si guarisce mai davvero, è qualcosa di insidioso che lascia delle ferite scoperte e basta poco per ricadere nella malattia. I pensieri suicidari non mi hanno mai abbandonato, l'unica differenza è che adesso ho degli obiettivi che mi trattengono dal farlo. Proprio per questo è aumentata la mia paura per il futuro, di un eventuale fallimento, perché sono consapevole del fatto che rischierei di perdere nuovamente quello stimolo che mi aiuta ad andare avanti. A livello relazionale non vedo miglioramenti, semplicemente ho iniziato ad evitare il contatto con gli altri quando possibile, perché resto una persona troppo vulnerabile ed eccessivamente paranoica, il che mi porta a temere fin troppo il giudizio altrui, ad interpretare ogni minima cosa come un attacco nei miei confronti, a notare ogni minimo cambiamento nell'espressione facciale, nel tono, nella postura e nei gesti dell'altro con la convinzione che se c'è qualcosa che non va allora dipende da me. La mia autostima poggia soltanto su quello che riesco a fare (ed è anche ben poco a dirla tutta) e se provo a focalizzare l'attenzione su me stessa, su chi sono realmente, be' sinceramente non trovo assolutamente nulla degno di lode e fin troppo da biasimare. Non credo che tutto questo sia dovuto semplicemente al mio disturbo, ma che molto dipenda anche dal mio temperamento, dalle pessime esperienze che ho avuto e dalle innumerevoli scelte sbagliate che ho fatto. Per fortuna, anche se la terapia farmacologica è ormai terminata, proseguirò con la psicoterapia e questo mi fa ancora sperare. Ma, a dirla tutta, credo che non mi libererò mai da questo senso di inadeguatezza, da questa sensazione di vuoto incolmabile, da questi sensi di colpa, da questa infelicità intervallata da rari istanti di gioia. Sono davvero stanca.
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thephilosopherofnonsense · 1 year ago
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I wish I wasn't, such a dreamer. I've ruined this life for myself.
— N.M. Sanchez
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thephilosopherofnonsense · 1 year ago
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Apologise to kids
Everyone who spends any time at all around children is going to eventually do something that requires an apology. You might be snappish to a kid, or forget something important to them, or trip and bump into them. No one is perfect, and when these things do happen, it’s important that adults – parents, especially – be able, willing, and ready to apologise to children.
It shows them that they are important to you, their feelings are important to you and that you care enough to try not to hurt them. (Everyone needs this knowledge in order to feel safe in a relationship.)
It models healthy ways to deal with conflict - how to keep a relationship a happy and safe place even after something bad happens.
It models for them how to take responsibility for actions you regret, instead of just pretending those things didn’t happen.
It teaches them that even authority figures can be held accountable for harming less powerful people.
It shows them that the thing you did that requires the apology is a wrong thing to do and that they should not mimic that behaviour.
It teaches them to expect the people around them to be accountable for their own behaviour, and it teaches them not to internalize blame for how other people treat them.
When adults routinely fail to apologise to children, children notice. They learn that the function of an apology is to pacify an authority figure, because that’s the only example they get. They learn that they are not respected or heard and that their feelings won’t matter to others until they, too, have control over someone less powerful.
Children learn from your example even more than they learn from your words. Teach your kids how loving and respectful relationships feel, so they can take that knowledge with them into the rest of their life and make better choices because of what you taught them.
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thephilosopherofnonsense · 1 year ago
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mostri.
quando diciamo "quello lì è un mostro" vogliamo solo distaccarci da lui, crogiolarci nell'illusione che "noi" siamo umani, buoni e privi di difetti, lui non è umano, è diverso da noi.
E invece c'è un potenziale mostro in ciascuno di noi.
Nascosto nei geni, nelle esperienze della vita. E basta che ci siano le giuste condizioni per far emergere il "mostro"
Il desiderio di dominio è parte del nostro istinto, come il desiderio che nasce dalla proibizione.
Il mostro è quello che guardiamo quando ci osserviamo allo specchio, animali senzienti ed autocoscienti destinati a una vita spesso amara.
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thephilosopherofnonsense · 1 year ago
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L'amore abbraccia tutto, anche la morte.
Siamo un esercito di milioni di povere anime invalide che si aggirano per il mondo chiamandosi con parole disperate senza riuscire a comprendersi, suscitando in noi terrore.
Ingmar Bergman, da L'immagine allo specchio - 1976
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thephilosopherofnonsense · 1 year ago
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Serge Gainsbourg and Jane Birkin
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thephilosopherofnonsense · 1 year ago
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Non si tratta mai di dare 50 e 50, piuttosto di dare quel che si può. Perché se io ho 20 tu mi dai 80, se tu hai 30 io do 70 e questo ci concede la possibilità di avere i giorni no, di cadere e aver il tempo di rialzarci. Non c'è mai quella corsa per dare l'esatta metà perché non abbiamo nulla da pareggiare, viviamo alla giornata ma in condizione futura, ci completiamo, ma senza incastrarci mai, senza essere immobili. Come una forza continua che muta secondo per secondo. Come se amassi mille versioni di te. Forse è questo quello che ho sempre cercato, la serenità di essere me stesso anche al 10% senza la paura di strafare per dare la mia metà.
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thephilosopherofnonsense · 1 year ago
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@itsmyecho
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thephilosopherofnonsense · 1 year ago
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Ho detto a mio padre che a settembre ho intenzione di iscrivermi ad un corso di teatro. Lui mi ha risposto che è inutile che io lo faccia, che non riuscirò a conciliare questo impegno con lo studio, che salterò sicuramente molte lezioni e che non fa per me. Ovviamente io ci sono rimasta malissimo, ma il problema è che lui è sempre stato così purtroppo e non posso neanche fargliene una colpa perché non ha avuto neanche lui buoni esempi in famiglia anzi, soltanto che, per quanto io tenda a giustificare il suo comportamento, la verità è che mi ha sempre ferito, ogni decisione che prendevo e ogni desiderio che esprimevo sono stati sempre accompagnati da critiche, non mi ha mai supportato in nulla, anzi non ha fatto altro che mortificarmi ogni volta. E quello che mi rattrista di più è che, pur avendo 24 anni ed essendo in teoria una giovane adulta, sento il bisogno di un padre che mi dica "ma sì, ce la puoi fare, io ho fiducia in te". È da tanto che non piangevo e farlo per una situazione che non cambierà mai è ancora più deprimente.
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thephilosopherofnonsense · 1 year ago
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"Le decisioni giuste vengono dall'esperienza.
L'esperienza viene dalle decisioni sbagliate".
Rita Mae Brown
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thephilosopherofnonsense · 1 year ago
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romanticizing your life is such a powerful tool and it’s a shame that it’s mostly used by people on tiktok to justify the purchase of expensive breakfast smoothies when there are few better ways to force oneself through unpleasant shit than imagining a cinematic backstory for your extremely quotidian suffering
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thephilosopherofnonsense · 1 year ago
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🥲
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thephilosopherofnonsense · 1 year ago
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These little kids at MoMA were trying to recreate this piece of art and it made my life.
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thephilosopherofnonsense · 1 year ago
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“You must cultivate activities that you love. You must discover work that you do, not for its utility, but for itself. Think of something that you love to do for itself, whether it succeeds or not, whether you are praised for it or not, whether you are loved and rewarded for it or not, whether people know about it and are grateful to you for it or not. How many activities can you count in your life that you engage in simply because they delight you and grip your soul? Find them out, cultivate them, for they are your passport to freedom and to love.”
— Anthony De Mello, The Way to Love (via ramsesprashad)
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