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Oggi ho smesso.
Nella mia vita ho sempre avuto questa paura assurda di restare indietro,così bruciavo i tempi,le tappe. Non mi è mai andata bene, forse sarò più matura, ma in quei momenti in cui la voglia di correre anziché camminare era così forte, ho sofferto. Perché sarebbe molto meglio dire che le cose devono seguire il loro ciclo e non affrettarlo. Oggi ho smesso. Oggi ho smesso di affrettare le cose, quindi se ti va di dirmi che mi ami fallo tu per favore perché io ho troppa paura.
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Non posso più aspettare.

Vorrei poter correre adesso, vorrei avere la forza per camminare. Mi serve in questo maledetto preciso momento. No fra 2,3 mesi,no! Io la voglio ora.
Ci sono cose nella vita che non possono aspettare, e io non voglio perdere quel qualcosa solo perché c'è di mezzo una caviglia malandata.
E’ vero forse non ne varrà nemmeno la pena rischiare di farsi ancora più male per i sentimenti ma sentimi un po’: fa più male sentirsi vuoti e avere i rimorsi, che correre lì per poterti dire tutto quello che provo, perché tramite messaggi posso scriverti che ti odio ma tu non ti accorgeresti che lo dico piangendo.
Io verrei da te e ti stamperei uno di quei baci che non ti dimentichi, quelli che se non riesci a provare nemmeno mezzo brivido sei un deficiente perché ti passerei tutti i miei brividi attraverso il mio respiro. Uno di quei baci del cazzo che ti restano impressi e non vanno via facilmente che ti inseguono, ti si infilano nella testa come un vizio e ti fanno sentire in astinenza se non provi ancora a baciarmi.
Io voglio essere la tua droga alla quale ti lasci andare, quella nella quale ti rifugi quando tutto il mondo ti fa schifo e ti pugnala, quando ti senti solo. Voglio essere quel riflesso buono che la mattina ti fa svegliare e che ti indica che la notte e finita e che ti rassicura pensando che dopo ogni tremenda notte c'è sempre un alba, un altro giorno.
Voglio essere quel muro al quale tiri tutti i pugni o lo specchio con cui sfoghi tutte le tue frustrazioni, anzi voglio essere di più. Voglio essere quell'amica che non riesci a trovare perché nessuna è così sincera, schietta,dolce, romantica, nessuna si preoccupa dei tuoi problemi e non pensa solo a portarti al letto.
Io non voglio portarti al letto solo perché sei un bel ragazzo con un sorriso da perdere il fiato e un fisico da invidiare.
Certo l'amore con te ce lo farei, ma a me importa tutto il pacchetto e questo vale a dire il tuo sorriso, i tuoi occhi, le tue labbra, il tuo fisico, le tue insicurezze, la tua timidezza, il tuo tremare mentre mi baci e i tuoi problemi; portati appresso tutti quelli che vuoi, che insieme ai miei non potranno sentirsi soli, come finalmente non potranno sentirsi sole le nostre anime,
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Cazzo,mi manchi.

Mi manca quel giorno dove tutto sembrava perfetto. Un giorno e poi dopo esserci salutati è tornato tutto come prima. Come se non fosse successo niente,come se quei baci fossero stati un errore.
Oggi è ancora così come se io avessi dimenticato di bussare alla porta e fossi entrata senza chiedere il permesso e a quanto pare non hai gradito.
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Era proprio una gran bella maschera.
A volte penso che non sia necessario farsi piacere qualcosa che non riesci a sopportare,magari solo perché in caso contrario non saresti ben accetta. Eppure a volte è così; è tutta una grande farsa con quella realistica maschera che oscura la verità. La tua era una gran bella maschera direi. Di quelle che solo quando uno è innamorato le vede. Brividi alla schiena e poca stoffa per coprirmi dal freddo. Le tue braccia basterebbero. - themanufacturerofillusions.
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I seasoned your absence with the salt of my tears.
- themanufacturerofillusions.
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Perché mi hai preso la mano e poi mi hai baciata lentamente?
Per quale cazzo di motivo l'hai fatto?
Come ti sei permesso?
E io che ormai mi ero disintossicata, e io che avevo costruito il muro dell'indifferenza, e io che da te volevo andare soltanto via.
Dimmi, che cosa faccio adesso?!
- themanufacturerofillusions.
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Blu cobalto.
I tuoi occhi no, quelli non vorrei dimenticarli mai. I tuoi occhi come il mare, come diamanti blu, blu cobalto e i miei pensieri si tingono di questo meraviglioso colore che mi calma e mi rilassa.
Dio quanto vorrei vederli adesso nei miei e dirti che non voglio dirti niente. Ma prenderti il viso tra le mani e baciarti ancora, ancora una volta. Ti prego, solo una. E fare l’amore con te e farti salire su dove non si vede il mondo sotto di noi, e solo dopo essere scesi per terra; col sudore sui nostri corpi come lacrime verso l’addio del nostro contatto; lì, proprio lì, ti chiederei se vuoi tornarci in alto con me o vuoi lasciarci marcire qui, per terra, dove nulla ha più senso senza di noi due, insieme.
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- “Ti odio!” - “Pensa che io invece ti amo, ma a modo mio.”
Dio solo sa’ quanto ti odio!
Perché non mi hai dato la tua pelle stanotte!?
Penso a quello che staremmo facendo adesso io e te. Staresti scivolando sul mio corpo come solo tu riesci a fare.
Sei la persona più sbagliata che io possa desiderare. Sì! Perché io ti desidero!
E il desiderio di te, spacca tutti i muri di quello che la gente crede sia giusto.
Tu sei sbagliato.
Tu sei maledetto.
Tu sei bastardo.
Tu sei il diavolo.
Tu sei il cattivo.
Tu sei quello da cui scappare.
Tu sei desiderio.
Tu sei vizio.
Tu sei dipendenza.
Tu sei maledettamente padrone.
Tu sei voglia.
Tu sei forza.
Tu sei l’unico.
Tu sei quello che mi tiene inchiodata qui.
A te.
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Non mi sono innamorata di te.
Giuro, non mi sono innamorata di te.
Giuro!
Non mi sono innamorata di te quando mi hai stretto i fianchi e mi hai baciata lentamente a casa tua, diventando ossessivo, rendendo la luce su di noi sempre più fioca e soffusa.
Non mi sono innamorata di te quando eri sopra di me e mi baciavi la schiena, cercando ogni minimo angolo che potesse procurarmi un brivido.
Non mi sono innamorata di te quando fumavamo alla finestra guardando il mondo che ci scorreva sotto i piedi.
Non l’ho fatto perdendomi nei tuoi occhi.
Non mi sono innamorata di te quando volevo salutarti, davanti a tutti, con un bacio sulla guancia e tu m’hai detto “Tranquilla!”, e m’hai baciato sulle labbra.
Te lo prometto, non mi sono innamorata di te!
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Sono al buio e penso a te, chiudo gli occhi e penso a te. IO NON DORMO E PENSO A TE.
No, non riesco a dormire,non riesco a farlo. Nemmeno stanotte.
Sei qui in questo angolino della mente e in questo maledetto tassello del cuore.
Al buio in questa stanza vuota. Disordinata, ma vuota. Immersa di vestiti, ma vuota. Annegata in cose inutili, ma vuota. Si, perché qualsiasi cosa che non riguarda te è inutile e rende questa stanza sempre più vuota.

Ti ho già dato la “Buonanotte” con un bacio tramite un messaggio e questa è la dimostrazione che dietro un telefono posso anche dirti qualsiasi bugia e tu potresti crederci e questo vale anche per te.
E quanto cazzo la so sta cosa, quanto so che tu mi puoi aver risposto e invece dopo appena venti minuti sei ancora sveglio.
Sei ancora sveglio e anche se è tardi avrei voglia di chiamarti adesso,solo per sentire la tua voce, e poi riattaccare e ripromettere a me stessa che questa è l'ultima volta che ti penso,che è l'ultima volta che decido di fare l'ennesima cazzata per te.
Mi distrugge questo. Mi distrugge il fatto di poter, tutte le volte sentirmi un peso, un disagio. Mi distrugge pensare che tu non abbia voglia di sentirmi ma sono io che lo faccio perché ne ho un disperato bisogno.
Mi rende sempre più insicura quella sicurezza che tu non abbia voglia di quella storia che ci stavo costruendo attorno.
Quella storia che ogni maledettissima notte ripercorro con i flashback delle nostre uscite, dei nostri messaggi, dei nostri discorsi strani che mandavamo a puttane baciandoci e pensando a quante cazzate sparavamo pur di allentare l'emozione, delle nostre risate, dei nostri silenzi, dei nostri sorrisi, del tuo sorriso e del MIO sorriso.
Del mio sorriso che non è facile stamparmi in faccia, eppure tutte le volte che mi capiti a tiro,lo vedo magicamente comparire tra le mie labbra.
E anche adesso mi sta comparendo, quel bastardo.
Una volta ho letto una citazione che diceva che tutto girava intorno all'umore con cui decidevi di svegliarti la mattina.
Sì, che tu decidevi.
Allora adesso sono proprio nella merda caro il mio pensatore perché ho perso la capacità di intendere e di volere.
E’ lui che ormai decide per me.
Shit!
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Domenica.
E’ stata solo una fottutissima domenica mattina. Ci siamo incontrati così per un caffè. Giusto il tempo di restare lì dietro il bancone di un bar,in piedi con le mani che tremano e con la paura di sbagliare, con la paura dei silenzi. Dovevi innamorati di me in quell'esatto momento, quando ho iniziato a essere talmente impacciata per per poco non mi rovesciavo il caffè sul vestito. Volevo ti innamorassi del mio essere buffa, ti innamorassi del fatto che non sono perfetta, perché fingere di esserlo non sarebbe stato assolutamente facile. Non ti sei innamorato di me in quel momento e forse nemmeno un minuto, un'ora, una settimana, un mese dopo. - themanufacturerofillusion
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Lei verrà,io ne ho già sete.
Lei verrà nel tempo che verrà e scenderà giù per la collina da nuove città.
Stai qui con me, stanotte piove e piove su noi che non ci incontriamo mai. [...]
Per noi avrò strane parole, quelle che non riesco a dire mai, parole di cui ti vergogni.
Ah, e ci sarà il sole nella stanza in fondo agli occhi tuoi.
- Lei verrà, Mango.
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Ti vorrei, ti vorrei, come sempre ti vorrei, notte farà mi penserai?!
Ma tu che ne sai dei sogni, quelli son miei, non li vendo.
Che ne sai, che ne sai, chissà cosa mi scriverai?! Forse un addio o forse no.
Ma tu che ne sai dei sogni...
Nonostante tu sia la mia rondine andata via, sei il mio volo a metà, sei il mio passo ne vuoto. Dove sei?
Unico amore che rivivrei..
Sai di vento del nord, sai di buono ma non di noi, e stessa luna a metà, sei nel cielo sbagliato.
Non lo so, non lo so, quanto tempo ammazzerò?
Mio libro non ti leggerò. Baciandoti sulla bocca, lo scriverò un’altra volta.
- La rondine, Mango.
#seinelcielosbagliato#distanza#mango#rondine#stessalunaametà#matuchenesaideisogni#ilmiovoloametà#tivorrei#bacio
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Stupida Io.
Oggi è andata così.
Una penna fra le mani, un foglio bianco davanti agli occhi, nelle orecchie una lezione universitaria, eppure l’unica cosa a cui riuscivo a pensare eri tu.
Avevo quella sensazione, hai presente?
La conosci quella sensazione di ottimismo senza una ragione, quella di ansia mista ad emozione?
Quella sensazione della tua presenza, sentivo la tua presenza così vicina, il mio pensiero era convinto che tu eri su un meraviglioso treno che ti portava qui da me. Ne ero certa!
Io non sbaglio quando succede, lo sento.
Così, finita la lezione, ho preso la bici e sono tornata in fretta a casa, e pedalando sempre più velocemente pensavo a quanto avrei pianto di gioia se ti avrei visto lì.
Ma lì dove? In cucina? Davanti alla porta? Mmmh no. In camera da letto? Si! Magari lasciandomi un bellissimo mazzo di rose sul mobiletto, quello del corridoio.
Ho pensato che avrei potuto girare il palazzo e vedere se dalla mia finestra c’era la luce accesa. L’ho fatto.
La luce era spenta.
Allora sono entrata, ho fatto le scale a due a due. Sono arrivata sul portone di casa. Ho preso le chiavi. Le ho infilate nella serratura. Ho aperto.
Non c’era quel mazzo di rose sul mobiletto. Era tutto spento e silenzioso.
Come l’avevo lasciato.
Ho aperto la porta della mia stanza, ma c’era il vuoto.
Il disordine lasciato stamattina, la stanza immersa nelle cose, ma buia e maledettamente vuota.
Mi sono abbandonata sul letto con le cuffie nelle orecchie e ho pianto. Dio quanto ho pianto.
Poi..
Il telefono ha squillato, ed eri tu.
Avevo il cuore che batteva a mille, ho risposto e tu mi hai chiesto dove ero.
Il mio cuore ha accelerato il battito, quasi non riuscivo a parlare, avevo il fiatone. Ti ho risposto che ero a casa sul letto.
Ti ho fatto la stessa domanda.
E...
Dio quanto avrei desiderato che eri sotto casa pronto per suonare al mio campanello.
E invece no, non era vero.
Eppure io ne ero così convinta, maledettamente convinta.
Stupida Io.
- Themanufacturerofillusions.
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Tutti gli altri...
Mi stavo chiedendo...
Un minuto fa mi hai detto che io sono come tutti gli altri.
Ecco.
Ma se io sono come tutti gli altri: come i tuoi colleghi, come i tuoi parenti, come i tuoi amici, allora che cosa provi per me?
“Quello che provi per tutti gli altri.” Questa mi sembra l’unica risposta giusta e logica eppure io, però io..
Eppure io pensavo che noi due eravamo qualcosa di diverso, eravamo quelli che si amano tanto da far invidia al mondo intero..
Bè, io pensavo che noi eravamo quelli forti che non si fanno spaventare da 900 Km di distanza, quelli che tanto ci amiamo anche da lontano.
Io pensavo che noi due eravamo, noi due.
Quelli che sognano un futuro lontano da tutto e da tutti..
Quelli che: “ Io e te e tutto il resto del mondo può andare a puttane!”
Credevo che eravamo tutte queste cose e anche di più.
Credevo che mi amavi e che per te ero una cosa completamente diversa da tutto il resto del tuo mondo. Ma evidentemente mi sbagliavo.
Mi dispiace.
Mi sarebbe piaciuto essere l’unica per qualcuno, soprattutto se quel qualcuno eri tu, e non tutti gli altri.
- Themanufacturerofillusions.
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