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#zuffanti
yesterdaysanswers · 2 years
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Tagged by @wanderinstar to post my fave first listens of 2022 🤩Thank you!!
Ivano Fossati/Oscar Prudente - Poco prima dell’aurora Il Baricentro - Sconcerto Picchio dal Pozzo - Picchio dal Pozzo Fabio Zuffanti - La foce del ladrone Diaframma - Siberia Gabor Szabo - Live in Cleveland Maffy Falay/Sevda - Jazz I Sverige ’72 Musicanova - Festa Festa Morgan - Canzoni dell’appartamento
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burlveneer-music · 2 years
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Scherani - Everything's changing - really lovely meeting of prog rock and chamber music, with dashes of synthpop
For any self-respecting Italian prog enthusiast, Luca Scherani’s name is by no means new: he has always been part of La Coscienza di Zeno, he also collaborated several times with Fabio Zuffanti in the projects Höstsonaten, Finisterre, Aries and Merlin, and recently spared his creativity to Stefano “Lupo” Galifi, voice of legendary Museo Rosenbach, for the realization of his solo album “Dei ricordi, un museo” (AMS329CD). Unstoppable music composer and arranger, Luca Scherani returns at the beginning of 2023 with a third solo album, after ten years – his previous album, “Everybody’s Waiting”, was released by AMS Records in 2012 (AMS207CD) – spent on numerous other musical adventures. In “Everything’s Changing” Luca, here being able to express his uncompromising talent, shows his infinite love for classical and symphonic music without any limits (and also opera in the closing track!) and, as in the golden era of progressive rock, he builds his songs with those two main ingredients, with occasional electronic and jazz-rock interventions. The result is a varied and almost completely instrumental album that shows no particular flaws, to be listened to in one go from start to finish. This work’s various guests almost all come from the Ligurian scene, and among them we find once again Martin Grice on saxophone, Paolo Tixi on drums, Joanne Roan on flute and a string quartet composed by Sylvia Trabucco, Alice Nappi, Ilaria Bruzzone and Chiara Alberti. An excellent comeback! 
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koufax73 · 5 years
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Fabio Zuffanti, "In/Out": la recensione
Fabio Zuffanti, “In/Out”: la recensione
Ricco di ospiti, fra i quali Fabio Cinti (Targa Tenco 2018), Livio Magnini (Bluvertigo), Piergiorgio Pardo (Egokid), Nicola Manzan (Bologna Violenta), e con l’artwork di Enrico Gabrielli (Calibro 35) , In/Out è il nuovo disco di Fabio Zuffanti.
Zuffanti, con una robustissima carriera che lo ha visto coinvolto in una quarantina di album suoi o altrui, è anche produttore, organizzatore di…
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stilouniverse · 3 years
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Giorgio Battisti e Germana Zuffanti "Fuga da Kabul. Il ritorno dei talebani in Afghanistan" Paesi Edizioni
Giorgio Battisti e Germana Zuffanti “Fuga da Kabul. Il ritorno dei talebani in Afghanistan” Paesi Edizioni
 ‘Fuga da Kabul. Il ritorno dei Talebani in Afghanistan’, il racconto crudo di prima mano del generale di corpo d’Armata italiano Giorgio Battisti, il quale ha servito «boots on the ground» nel teatro di guerra afghano contro il terrorismo islamico. Scritto a quattro mani con la giornalista Germana Zuffanti, che da tempo si occupa di questioni sociali e delle problematiche legate all’Afghanistan.…
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metalby · 3 years
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Sintonia Distorta “Solo un sogno (...dimmi che ti basta)” from [A Piedi Nudi Sull' Arcobaleno] 2020 イタリアのフルート/サックス入りプログレバンドの2ndアルバムから.本作はHostsonatenなどで活躍するFabio Zuffantiによるプロデュースで,メンバー構成は以下のような5人組. Vo : Simone Pesatori Gt : Claudio Marchiori Key : Giampiero Manenti Ba : Fabio Tavazzi Ds : Giovanni Zeffiro Flu/Sax : Marco Miceli
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Sintonia Distorta [A Piedi Nudi Sull' Arcobaleno] 2020 (Spotify) 1曲目"Solo un sogno (...dimmi che ti basta)"にはLabyrinthのRoberto Tirantiがゲスト参加. 1stのレビューが悶絶メタルさんのページに掲載されていてビックリ.1stも聴いてみたけど確かに2ndよりメタル色が濃いめでイタリアのクサメタル風.しかし,本2ndではフルートの導入,ファビオ・ズッファンティのプロデュースなどプログレ色を纏っていてクサさが哀愁感を醸し出してる.ドライブ感がある歌もの系のイタリアらしいプログレ. アートワークはAfterSpellStudiosが担当. ----- 2020 [A Piedi Nudi Sull' Arcobaleno] 2015 [Frammenti D'Incanto] ----- http://www.sintoniadistorta.it/ https://www.facebook.com/SintoniaDistorta
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Sintonia Distorta [A Piedi Nudi Sull' Arcobaleno]
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cmpstr · 7 years
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Il 2017 è l’anno del suo ambizioso esordio, che viene realizzato come un’opera prop, dove per questo termine si intende la fusione delle parole prog e pop.
Stefano Agnini - Il cerchio medianico (un'opera prop) :: Le recensioni di OndaRock
Il debutto solista di Stefano Agnini (con in copertina un’opera di Serenza Zanardi)
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telodogratis · 2 years
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Confessioni di un malandrino, l'autobiografia di Angelo Branduardi
Confessioni di un malandrino, l’autobiografia di Angelo Branduardi
Allo scoccare dei settant’anni, Angelo Branduardi ha deciso di svelarsi per la prima volta in questa autobiografia, che è il… Allo scoccare dei settant’anni, Angelo Branduardi ha deciso di svelarsi per la prima volta in questa autobiografia, che è il racconto autentico che il critico musicale Fabio Zuffanti ha provveduto a raccogliere ed elaborare. Dall&rsquo… Read MoreLibriToday
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E stiamo per tagliare (l'incredibile) traguardo delle 100 dico 100 (CENTO) puntate di Le interviste di MaLo - "Leggere per capire Scrivere per capirsi" !!!! Un percorso lungo e ricco di soddisfazioni, di risate ma anche di riflessioni attente che vogliamo festeggiare insieme al direttore dell'emittente (l'esimio Fabio Conti) e ovviamente a tutti gli OSPITI che si sono alternati ai microfoni di Pienneradio sottoponendosi al mio "ormai noto" fuoco di domande incrociate (molte delle quali assolutamente folli!) e ai radioascoltatori che ci hanno seguito e ci continuano a seguire da DUE ANNI a questa parte! Ovviamente domenica andrà in onda una puntata SPECIALE con un ospite MISTERIOSO che ci racconterà il MAESTRO del giallo italiano, lo scrittore da cui tutto (o quasi) nacque nel nostro PAESE. Restate sintonizzati! Intanto grazie a Roberto Centazzo Valerio Varesi Oliviero Toscani Studio Tiziana Leone Monia Gabaldo Fulvio Abbate Mariano Sabatini Roberto Robert Francesco Curreri Daniele Pierumberto Cellamare Antonio Vastarelli Giancarlo Caselli Alessandro Bertante Alfonso Sabella Jacopo De Michelis Enrico Fovanna Cinzia Tani Gianluca Morozzi Roby Facchinetti Matteo Monforte Leo Turrini Alessandro Gnocchi Ildo Serantoni Fabio Zuffanti Elisabetta Villaggio Massimiliano Tedesco Ivan Scelsa Fabio Conti Giulia Fagiolino Patrizia Vigiani Gianluca Ferraris ❤️ Bepi and the Prismas Giallormea Gabriele Moroni Festival AG NOIR Fabio Paravisi Dario Galimberti Furio zara Dario Snaidero Bignami Marco Ligabue Patrizia Debicke Alessia Ruspo Raul Montanari Alberto Pezzini Roberto Van Heugten Achille Maccapani Grazia Verasani Maurizio Crosetti Umberto Pellizzari Livia Sambrotta Angelo Maurizio Mapelli Bruno Volpi Giacomo Pilati Pietro Caliceti Cristina Cassar Scalia Alessia Tripaldi Michael Sfaradi Stefano Colnaghi Viola Ardone Gavino Zucca Enrico Pandiani Fabio Guaglione Piera Carlomagno Fabio Geda Letizia Vicidomini Maurizio Blini Divier Nelli Stefano Corsi Massimiliano Rossi Giuseppe Spatola Leonardo Gori Francesco Paolo Oreste Stefania Auci Massimo Carlotto - pagina ufficiale Camilla Bianchi Olimpio Talarico Filippo Tapparelli Roberto Alajmo Antonio Lanzetta Piero Colaprico Vito (presso Bergamo, Italy) https://www.instagram.com/p/Cds5FIbM0D4/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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pangeanews · 7 years
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Battiato 73. Il grande cantautore fa gli anni: perché è così decisivo? “La sua arte cambia in meglio le persone”. Intervista a Fabio Zuffanti
Ci vuole intransigenza. Una oltranza oltre l’osare. Ignifughi alle classifiche, va detto – tanto è ovvio – che Franco Battiato è il cantautore assoluto della musica italiana. Anzi, no. Neppure assoluto lo spiega. È come chi dorme con frattaglie di vetri sotto il cuscino per dare più lucidità e forza di sangue ai sogni. Insomma. 23 marzo 2018. Battiato ne fa 73. Da M.elle le ‘Gladiator’ (alzi la mano chi l’ha ascoltato) a L’imboscata (questo l’hanno ascoltato tutti, per lo meno per La cura), ogni disco di Battiato – che a me è sempre parso il Borges italiano – è un mondo. Orizzonti perduti, Come un cammello in una grondaia e Caffè de la Paix sono dei ‘classici’, un patrimonio dell’immaginario che spero ancora di trovare – così nitido, così innocente e intagliato – nell’opera di un grande poeta o di un grande narratore (ma l’avete sentito il gracile e glaciale Sui giardini della preesistenza?, ma dove sono i poeti capaci di una visione così proteiforme sull’epoca?). Eppure, Battiato si sgomina nei dettagli. In album di generosa psichedelia, come Gommalacca, dove la Kundalini balla il tango con Maria Callas (micidiale Casta diva), ma il cuore di ogni non-ritorno è nell’ultima canzone, Shakleton, immagine della natura pericolosa – letale – del canto. Battiato che compila dèi ignoti sul pentagramma, che anela alla fuga, l’estrema (Nomadi), ed è su tensioni devote che scrive la canzone che massacra le ossa, dandoci alla resa (L’ombra della luce). Fabio Zuffanti, musicista d’avanguardia, indomabile, a Battiato ha dedicato un libro, Franco Battiato: La voce del padrone. 1945-1982: Nascita, ascesa e consacrazione del fenomeno, che sarà edito da Arcana tra un mese. Lo abbiamo intervistato.
Allora. Battiato 73. 73 anni. È ancora lui l’avanguardista della musica italiana?
Lo è, ogni nuovo disco è un tassello ulteriore nella sua sperimentazione. Anche quando sembra faccia canzoni simili in realtà dentro ci sono sempre nuovi spunti e visioni.
Quali sono, a tuo avviso, le caratteristiche peculiari che rendono indelebile al tempo la musica di Battiato?
Proprio questo non essersi mai fermato. Battiato ha trascorso lunghi anni a mettersi in gioco con le più ardite sperimentazioni, ha poi trovato il successo ma presto ha deviato da quella strada per cercarne altre, senza mai sedersi sugli allori, per asservire realmente alla sua funzione di artista che cerca sempre nuovi stimoli per sfamare la sua fame di conoscenza e accrescere quella di chi lo ascolta. Interfacciarsi con il percorso artistico di Battiato vuole dire crescere interiormente, evolversi. L’arte di Battiato è un qualcosa che penetra a fondo e cambia – in meglio – le persone. Un caso unico nel nostro paese dove una volta raggiunto il successo si rimane immobili sulle proprie posizioni per tutta la vita.
Domande spot: il disco più bello di Battiato (con giustificazione).
La musica di Battiato ha subito molti cambiamenti negli anni, proprio per il discorso che si faceva poc’anzi, segnalare quindi solo un disco è realmente arduo tanto è frastagliata la sua produzione. Ne citerei quattro; Sulle corde di Aries (1973) per il periodo sperimentale, La voce del padrone (1981) per quello pop, Fisiognomica (1988) per la successiva fase più intima e mistica e Genesi (1986) per il lavoro sulla composizione operistica.
La canzone più bella (con giustificazione).
Anche qui quasi impossibile sceglierne solo una, ci sono troppi mondi, tutti troppo interessanti, per potere isolare una sola scelta. Ne segnalerò di nuovo quattro che a mio avviso concentrano in pochi minuti tutta l’essenza (ma anche le varie sfaccettature) della sua arte; Prospettiva Nevski, Gli uccelli, L’ombra della luce e la classica La cura.
La canzone musicalmente più bella (con giustificazione).
Gli uccelli, senza dubbio, con quelle volute (e volate) di orchestra che la rendono un piccolo sogno a occhi aperti.
Ma tu ci hai lavorato insieme?
Purtroppo mai, ci conosciamo sommariamente, ci siamo parlati alcune volte ma mai collaborato.
Chi ha imitato di più l’inimitabile Battiato?
‘Imitare’ non è esatto, diciamo che ci sono artisti che hanno fatto tesoro della sua arte traslandola in un percorso personale, come ad esempio Max Gazze, Fabio Cinti, i Bluvertigo…
…ma come si fa rendere pop Sgalambro? O Battiato è un taumaturgo musicale oppure il mondo non è mai come ce lo figuriamo.
Franco ha la capacità unica di plasmare e rendere fruibili anche i materiali più ostici, ecco spiegato come sia riuscito a piegare le elucubrazioni filosofiche di Sgalambro e a inserirle nel suo tappeto musicale con grande perizia, ma soprattutto spontaneità. Tutto quello che fa Battito è spontaneo, è pura arte che scaturisce dal cuore, e come tale ha la capacità di toccare le anime di tutti.
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yesterdaysanswers · 3 years
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groovin2019 · 4 years
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Groovin' @ Spotify: la playlist di luglio 2020
Groovin’ @ Spotify: la playlist di luglio 2020
https://open.spotify.com/playlist/3Shik9n19eHFlY1sB6mU5c?si=0wLMDsqxQ–xRuSTtl6lLQ
Dopo alcune playlist bimestrali, da questo mese ritorna la frequenza mensile per il nostro appuntamento dedicato alla musica pinerolese su Spotify, con la speranza ottimistica di poter mantenere la medesima cadenza anche nel futuro prossimo. Per l’occasione, abbiamo stilato una compilationall’apparenza…
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Amori elusivi dI Fabio Zuffanti
L’amore relazionale, l’amore di coppia, l’amore unitivo – come lo chiamano all’interno dei corsi prematrimoniali – tende , specie nei tempi correnti, ad apparirci anacronistico, patetico, non di rado squallido. Una perdita di tempo che serve unicamente a riempire delle vite il più delle volte... from in Your Eyes ezine | Amori elusivi dI Fabio Zuffanti https://ift.tt/2V6tlx9 via recensione / post
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fuckyeahmotorik · 7 years
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#1531
Höstsonaten - Open Windows to Autumn
“Autumnsymphony”, 2009
Moody italo-prog-fusion
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elshowmagazine · 8 years
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BIOGRAFIA Cellar Noise nació en Milán en 2013 cuando Nicholas Gallani y Alessandro Palmisano se unieron para compartir su pasión por el rock progresivo, aunar fuerzas y talento para componer canciones y darle vida al proyecto que remembra la música de los 70’s con sonidos modernos e instrumentos de orquesta. Otro miembro importante de la banda es el tecladista y guitarrista Francesco Lovari, quién se encarga de componer las letras y finalmente en 2015 la banda sumó a Loris en los bajos y al joven Eric en la batería. Luego de varios shows y críticas muy positivas conocieron a Fabio Zuffanti quien, fascinado con la música, decidió sumarse como director artístico de la banda para el primer álbum “Alight” grabado en Genoa y publicado por AMS Records en 2017.
ALIGHT (2017) Desde su estructura, Alight propone canciones con duraciones contrastantes, de tres a diez minutos. “Dive With Me” es la primera canción instrumental y ya nos introduce con un arpegio y un manojo de sensaciones en progresiva, combinando el poder de la electrónica sobre los instrumentos de orquesta. En “Underground Ride” se hace presente la voz del grupo CANTANTE detrás de un órgano de tubos, mientras una voz en off durante la canción nos recuerda algo de Pink Floyd y en el cierre a las grandes canciones de Queen. “Monument”, es un concierto en sí. La tímida entrada con una melodía que viaja por un sinnúmero de efectos sonoros y melodías espiraladas, pero que se detienen y vuelven durante los más de ocho minutos que dura la canción. Realmente una pieza maestra de rock sinfónico de Cellar Noise. Alight denota una gran composición musical en las todas las canciones y aunque por momentos se refugia en la música clásica, el rock, lo electrónico y la música de cámara se fusionan formando un impresionante conjunto musical.
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BIOGRAPHY The Cellar Noise band born in Milan, in 2013, when Nicholas Gallani and Alessandro Palmisano met each other to share passion for progressive rock. They decided to join forces and their compositional talents to give life to an original project, inspire on the “classics” of the 70’s with modern sounds and orchestral instruments. The core of the group is completed with keyboardist and guitarist Francesco Lovari, who will give his personal contribution by writing the lyrics. After several lineup changes, in 2015 Loris on bass and a very young Eric on drums joined the band and the line-up was finally complete. The Cellar Noise carry on writing songs, offering concerts, receiving positive comments and getting the victory in a contest between bands of their city. In 2016 the group meets Fabio Zuffanti, who, fascinated by their music, he decided to work as artistic director for their first album, recorded in Genoa and published by Records AMS.
ALIGHT (2017) From its structure, Alight’s songs goes from three to ten minutes. “Dive With Me” is the first instrumental song and it introduce us with an arpeggio and many progressive sensations, combining electronic power over orchestral instruments. “Underground Ride” evokes Nicholas Gallani’s voice below a organ tube. Then voice-over remember us some Pink Floyd’s music and some of best songs from Queen. “Monument” it’s a concert itself. Since a shy entrance the song goes up and down and spiraling once again during more than eight minutes. It is really a Cellar Noise’s symphonic rock masterpiece. From the beginning to the end, Alight delights a selective music composition. Although classical music sometimes goes so far, album is a great musical ensemble that combines rock, electronic and chamber’s music from an impressive way.
(Album) Cellar Noise – Alight BIOGRAFIA Cellar Noise nació en Milán en 2013 cuando Nicholas Gallani y Alessandro Palmisano se unieron para compartir su pasión por el…
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cmpstr · 7 years
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(via FABIO ZUFFANTI · SE C'È LEI · Videos · BalconyTV)
Fabio Zuffanti su Balcony TV
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aormetalrock · 7 years
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Cellar Noise - Alight 2017
Cellar Noise – Alight 2017
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Produced by Fabio Zuffanti, Cellar Noise are authors of a symphonic prog full of nuances in balance between tradition and modernity. (more…)
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