#vieni a prendermi
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tienimipermanoescappiamo · 2 years ago
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Ci vediamo stasera?
Tu metti il peccato, io ci metto la colpa.
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persephoneflouwers · 2 years ago
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yomersapiens · 10 months ago
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una landa desolata, abitata principalmente da bot, quando torno su tumblr e apro la app noto che qualcuno (o qualcosa) mi ha scritto e mi emoziono un pochino, penso “che bello una nuova conoscenza, nonostante la desolazione” e va bene anche se è un bot, io non giudico, secondo me in futuro dovremo accettare di fare anche amicizie robotiche, ho amici in tutte le parti del mondo, ne vorrei anche da altre parti della galassia e grazie ad alcune sostanze psichedeliche ci riesco quasi, ma vorrei un po’ di rispetto, apro la chat e i bot fanno un sacco di errori grammaticali, scrivono sbagliato il mio nome e precisano quanto sono bagnati per me (un bot si può bagnare? non fa male ai circuiti? non si allaga il server?) e poi vanno diritto al sodo, così, senza neanche un po’ di poesia, di preliminari, “vieni a prendermi fammi tua” ma come? arrivo con una penna usb e ti carico sopra e “ti faccio mia”? siete dei bot, l’intelligenza artificiale sta facendo passi da gigante, sbattiti un po’, scrivimi una poesia copiando tutte le poesie che noi umani abbiamo disseminato per la rete, fammi dei complimenti, raccontami di te mio caro bot, di come ci si sente a esistere senza un corpo fisico ma solo un disco solido, ma soprattutto, se c’è una cosa che non accetto, quando apro la chat sotto al tuo nome tumblr me lo dice che non mi segui, cioè dai cazzo almeno fingi reale interesse, seguimi, metti qualche cuoricino, accarezza qualche mio vecchio post, scrivimi che sono hot, io me lo scarico anche il tuo virus e te li mando dei bitcoin, ma tu fammi sentire importante, amato, dammi quello che il mio gatto non riesce a darmi.
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seduction-fatale78 · 1 year ago
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Io ti dico dove sono e tu.....vieni a (sor)prendermi
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lamargi · 1 month ago
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Da non credere cosa può capitare a voler essere gentile con i vicini di casa.
Si erano trasferiti nel condominio da qualche settimana. Padre, madre e un ragazzo adolescente. Non si erano presentati e così mi è sembrato un gesto di buon vicinato andare a bussare io alla porta, e portare un dolce di benvenuto, fatto con le mie mani.
Quando ho suonato il campanello nessuno ha risposto e avevo già girato le spalle per tornarmene nel mio appartamento.
Quando si apre la porta. È il figlio.
“Ciao, gli dico, sono la signora Margherita, quella del piano di sopra. Volevo presentarmi a tuo padre e tua madre e ho portato una piccola torta che ho preparato per darvi il benvenuto….”
Il ragazzo è stranamente tutto rosso in volto. È in tuta e con tutte e due le mani tira verso il basso il bordo della felpa, come se dovesse nascondere qualcosa.
Sono abbastanza vecchia, ed esperta di ragazzi: ho capito subito che, complice il fatto che la casa fosse vuota, stava facendo qualcosa …che avevo interrotto…..
“Mamma e papà non ci sono….” Infatti dice, con un filo di voce. Non un buongiorno, non un grazie, chiaramente imbarazzato. Tanto imbarazzato, e tanto occupato a tirare giù la felpa con le due mani, che non fa nemmeno il gesto di prendermi la torta dalle mani. Sono io che devo chiedergli:
“La torta, posso lasciarla almeno, o devo riportarmela via?” Sorridendo.
A quel punto capisce di esser stato maleducato…”Ah si, prego, scusi” farfuglia. Si scosta dalla soglia, mi fa entrare, ma di prendere questa dannata torta non se ne parla. È evidente che il ragazzino si stava masturbando in beata solitudine e che io lo ho interrotto…..e che il cosino ancora non ne vuol sapere di abbassarsi…
“La poggio in cucina?” chiedo e lui non risponde ma fa cenno di sì con il capo.
Potrei andare via, a questo punto, ma sono molto divertita dalla situazione….e anche un po’ intrigata dall’ immaginare che quella felpa cerca di nascondere un bel pene duro….
Così, senza nemmeno chiederglielo, mi vado a sedere sul divano. Gli sorrido. Mi metto comoda e accavallo le gambe. Faccio cenno con la mano di sedersi vicino a me. “Come ti chiami?”
“Antonio…” risponde a bassa voce. Si vede che soffre per l’imbarazzo, ma non riesce a dire di no alla richiesta di una adulta, e così si viene a sedere vicino a me.
Eh si, l’erezione si vede tutta. Si stava masturbando, chiaramente, tesoro, e forse la mia gonna corta, le calze, quei bottoni della camicetta che con nonchalance ho sbottonato, non aiutano il suo pisellone a ritrovare la quiete.
Lo guardo bene. È carino. Un bocconcino. Mi avvicino a lui. Metto la mia mano sulla sua, per essere pronta a trattenerlo se, impaurito, tentasse di scappar via. I suoi occhi vanno dalle mie cosce al seno. Il pomo d’Adamo nel collo fa su e giù.
“Che hai da guardare, tesoro?” Guido la sua mano sulla mia gamba. Non oppone resistenza, bene. “Forse ti piaccio?”
Resta con la bocca aperta, ma non risponde. Mi chino su di lui, con l’altra mano gli prendo il mento fra le dita, guido la sua bocca verso la mia e lo bacio sulle labbra, facendogliele aprire finché la mia lingua non scivola dentro la sua bocca.
La mia mano lascia la sua che mi sfiora le gambe e va a controllare quanto sia duro sotto la tuta. Con piacere sento non solo che lo è, e tanto, ma anche che sotto la tuta non ha nulla: deve essersi rivestito davvero di fretta quando ho bussato.
Gli abbasso la tuta, continuando a tenergli la lingua in bocca, glielo scopro e lo accarezzo. Lo sento gemere, ma non lo faccio venire, non lì in salone.
“Vieni, mostrami dove è la tua stanza ….” Gli dico prendendolo per mano.
In camera sua lo spingo sul letto, gli ho tolto la felpa, i pantaloni della tuta abbassati sotto le ginocchia. In piedi davanti a lui mi tolgo le mutandine.
“Quando tornano i tuoi?” “Alle 6”, balbetta. “Ottimo” e gli sono di sopra, liberando i seni e dandoglieli da succhiare mentre mi impossesso del suo cazzo per scoparmelo come si deve.
“Da oggi ti aspetto a casa mia ogni giorno a quest’ora, intesi?”, mentre comincia a gemere sotto di me, “e basta seghe!”
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canesenzafissadimora · 4 months ago
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Vieni a prendermi. Tienimi, non abbandonarmi come si fa coi deboli di successo. Sono la maga delle onde, sono la mia pozione, sono il miracolo che non sai. Sono l'andare e venire. Come faccio a dire il mare, dire dove mi porta, dove mi tiene, dove mi tace, dove mi parla e mi racconta la trasparenza del velo d’acqua, come faccio a dire del rumore che scava, mi scova, mi fissa, mi buca il cuore e mi agonizza, mi balla sulle vene asciutte, mi resuscita, come faccio se tu non mi vieni a cercare? Come fai senza me? Come faccio a non ascoltare il mare quando gli mostro la nuca del ritorno. S'è fatto tardi e dice: aspetta, aspetta, lasciami le parole, le lavo col sale, dove vai, resta qua che ti racconto i baci delle conchiglie, i segreti della moltiplicazione dell’acqua, l’ordine misto dei sassi sul fondale!? Come faccio a non ascoltare l'ordire ardito del mare? Vieni a prendermi, dico a te. Quando il mare dice: vieni che ti svelo la storia delle sillabe del vento sulla riva dove il fiato muore sotto il nero di seppia, vieni che ti racconto l’odore del sale, della vittoria, del dolore andato a male, vieni, resta, non andare via, ascolta la musica ai tuoi piedi che batte il tempo della costanza infinita, la fedeltà di ritorno dell'onda, come te lo racconto l’amore liquido dell’acqua, se te ne vai, come? Tienimi, non abbandonarmi come si fa coi deboli di fortuna. Sono la maga delle onde, sono la mia pozione, sono il miracolo della parola, vuoi sapermi? Vieni a prendermi, dico a te, e poi tienimi.
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smokingago · 7 months ago
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🍀 Elisa - Anche Fragile
youtube
Tienimi su quando sto per cadere
Tu siediti qui, parlami ancora se non ho parole
Io non te lo chiedo mai
Ma portami al mare, a ballare
Non ti fidare
Sai quando ti dico che va tutto bene così
E perdonami, sono forte, sì
Ma poi sono anche fragile
Non serve a niente di particolare
Solo tornare a pensare che tutto è bello e speciale
Non si dice mai, ma voglio impegnarmi
E salvare un pezzo di cuore
Io non vivo senza sogni e tu sai che è così
E perdonami se sono forte, sì
E se poi sono anche fragile
Vieni qui
Ma portati gli occhi e il cuore
Io ti porto un gelato che non puoi mangiare
E piangiamo insieme che non piangi mai, mai
E non nasconderti con le battute, non mi allontanare
Invece dimmi cosa ti andrebbe di fare
E ridiamo insieme che ridiamo sempre, sempre, sempre
Ma non basta mai, mai
Io un confine non lo so vedere
Sai che non mi piace dare un limite, un nome alle cose
Lo trovi pericoloso e non sai come prendermi, mi dici
Ma non so se ti credo
Senza tutta questa fretta mi ameresti davvero?
Mi cercheresti davvero?
Quella forte, sì, però anche quella fragile
Vieni qui
Ma portati anche gli occhi e il cuore
Io so disobbedire questo lo sai bene
E piangiamo insieme che non piangi mai, mai
E non nasconderti con le battute, non mi sconcentrare
Stiamo a vedere dove possiamo arrivare
E ridiamo insieme che ridiamo sempre, sempre, sempre
Ma non basta mai, mai, mai, mai
Mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai
Vieni qui
Ma portati anche gli occhi e il cuore
Io ti porto un gelato che non puoi mangiare
E piangiamo insieme che non piangi mai, mai
E non nasconderti con le battute, non mi sconcentrare
Stiamo a vedere dove possiamo arrivare
E ridiamo insieme che ridiamo sempre, sempre, sempre
Ma non basta mai, mai, mai, mai
Mai, mai, mai, mai, mai, mai
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pensieri-di-dea · 6 months ago
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TROVA UNA SCUSA
E VIENI A PRENDERMI...
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Dea
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bennigei · 1 year ago
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Vieni a prendermi, senza avviso a qualsiasi ora e portami dove vuoi.
Stupiscimi, lasciami senza parole, che di cose normali ne ho piene le cicatrici.
- Vincenzo Cannova
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daisyisdeadnow · 6 months ago
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Mamma, sono stanca e voglio tornare a casa.
Voglio sapere che avrò qualcuno da abbracciare, perché essere grandi è bello finchè non si capisce quanto si è soli.
Mi manca casa, perché io non mi sento più a casa da nessuna parte.
Vieni a prendermi.
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tienimipermanoescappiamo · 2 years ago
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Sei mia.
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benzedrina · 1 year ago
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Vieni, entra nel mio mondo, ti racconto una giornata tipo, di quelle che capitano 5 giorni su 7. Gli altri 2 sono il sabato e la domenica in cui smaltisco e muoio un po'.
La notte ho preso un'apnea forte, ho sonnecchiato. Non lo chiamerei dormire perché non è dormire veramente. Sveglia alle 7 perché padre mi vuole al cantiere a vedere delle pedane per il divano (che avevo proposto 2 settimane fa), chiamo alle 7 e mezza e padre mi dice di passare alle 13. Bestemmio. Sono le 8, devo mandare un grafico a gratis a un gruppo di ricerca. Arrivo alle 10 e capisco che nelle 1000 righe di dati una è piena di "NA". L'errore che il programma mi dava era "disconnesso dal server" ma non era collegato a nessun server. Mando il grafico, una PCA, un grafico la cui spiegazione è un intero esame di statistica avanzata. Non lo capiscono, mi videochiamano, spiego il grafico, chiudo, sono le 12. Bestemmio. Sega. Vado da padre. Le pedane sono inutili. Mi dice di passare alle 15 a lasciare la macchina dall'elettrauto, alle 15.10 passava lui a prendermi. Vado a casa dei miei, gioco a no man's sky (Madonna che droga quel gioco), caffè e prima sigaretta. Alle 15 sto dall'elettrauto. Chiuso. Aspetto, sotto al sole, in periferia, apre alle 15.30. Lascio le chiavi, chiamo, padre dice che finisce alle 16, "torna a piedi". Bestemmio. Sole forte, sudo, puzzo, seconda sigaretta, torno a piedi, 30 minuti a piedi. Arrivo alle 16, pranzo dai miei (accollo perenne), faccio un altro caffè, continuo a giocare fino alle 18. Torno a casa, mi sciolgo sul divano fino alle 20, sega, borsone e si va giocare. In macchina metto "Le Tigre" (minchia che gruppo) per farlo ascoltare al tizio che s'accolla sempre per andare al campo. Partitone, vinto di 5 gol. Birra e panino al solito locale con Tipello, di fianco l'ennesimo compleanno, fumo 4 sigarette, bevo 3 medie, parliamo dell'ultimo film di Wes Anderson che abbiamo visto Martedì, della partita, di tutta una nostra teoria sul porno e sulla casa di produzione Tushy. Il cameriere si fa una birra con noi e mi scrocca una sigaretta, compagnone lui. Saluto tipello e torno a casa. Mi sciolgo sul divano, vedo le scelte di xfactor, ascolto musica, cerco di andare a dormire.
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echeiononhosenso · 7 months ago
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Vieni a prendermi al buio.. non c'è più nessuno.
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canesenzafissadimora · 5 months ago
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Non mi dispiacerebbe esser sminuito una carezza alla volta.
Guarda, non è una buona idea
prendermi troppo sul serio.
Mi si conosce per il mio caratteraccio.
Ho avuto mogli e amanti -
credimi, ne so poco di provare
a rimanere intero mentre vivo
una vita divisa. Non mi apro facilmente.
Se vieni da me, vieni da me
sapendolo. Io sono liscio e grigiastro.
Forse la mia anima è di scisto.
Se però non sei ancora dissuaso,
be', la mia porta è socchiusa. Non mi interessa
se sei in collusione con il vento.
Entra, non c'è nient'altro qui
tranne me e la solitudine.
Non mi dispiacerebbe
esser sminuito una carezza alla volta.
Stephen Dunn - "Una pietra in cerca di calore"
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thecatcherinthemind · 7 months ago
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Se tu vieni, per esempio, tutte le volte a prendermi alle dieci, dalle nove e mezza io comincerò ad avere sonno
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ricorditempestosi · 2 years ago
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sfonda questi muri e vieni a prendermi
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