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#vedere infinito
crazy-so-na-sega · 23 days
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I paradossi nacquero nel momento in cui qualcuno si accorse che c'era qualcosa di "anomalo" nel linguaggio a partire dalla nozione di "essere" (to on). Eraclito e Parmenide che avevano "scoperto" (o inventato?) questa nozione, si erano subito accorti che entrava in collisione con altre nozioni, e in particolare con quelle di "movimento" e "pluralità". Come sappiamo Eraclito accettò semplicemente la contraddizione che ne derivava, mentre Parmenide volle sbarazzarsene.
Il discepolo di Parmenide, Zenone escogitò a sostegno della sua tesi i noti "argomenti dialettici" di Achille e la tartaruga, dello stadio, della freccia, i quali servivano sostanzialmente a mostrare che, se si mantiene che l'essere è unico, ed è identico a sé stesso, ogni concessione fatta al movimento e alla pluralità diventa contraddittoria. Per esempio:
"Un segmento di retta si può dividere all'infinito: lo si dimezza, poi si dimezza la metà che si è ottenuta, e così via, senza fine. Dunque il segmento deve essere formato da un numero infinito di parti. Ma quale è la lunghezza di queste parti? Se è zero, allora il segmento non ha lunghezza, dunque non esiste; se la lunghezza è superiore a zero, per quanto piccola sia, il segmento avrà una lunghezza infinita, dunque non sarà un segmento. Di conseguenza: il segmento sarà inesistente, o non sarà un segmento".
La C (contraddizione) per Zenone si eliminava, molto semplicemente, eliminando una premessa (RAA)* cioè suggerendo che il segmento non ha parti, poiché l'essere è unico e indivisibile.
Sembra che Eubulide, l'inventore dei più classici paradossi della nostra tradizione, avesse gli stessi obiettivi: il suo scopo però non era mostrare che solo certi concetti, come il movimento o la pluralità erano difettosi; si trattava invece di far vedere che tutto il linguaggio comune, espressione della doxa, doveva essere ridotto all'assurdo.
Certo, se non si vuole stabilire che nozioni così utili come il movimento e la pluralità o in generale tutto il nostro modo normale di lavorare con il linguaggio debbano essere eliminati, la contraddizione rimane, e richiede interventi di tipo diverso.
* reductio ad absurdum
-F.D'Agostini (Paradossi)
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francesca-70 · 4 months
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Una forza e una generosità straordinarie sono il dono di ogni madre, e sono la base di quell’amore incondizionato che solo una madre sa offrire e che tutti dovremmo avere la possibilità di assaporare. Un vecchio proverbio napoletano recita: «Chi tene ‘a mamma, nun chiagne» (chi ha la mamma, non piange), ed è vero. Le madri sono scudo pronto a difenderci da ogni dolore, a volte persino esagerando.
La verità è che l’amore può tutto, che un sorriso, uno sguardo sincero, una carezza sono sorsi di eternità, che nel dolore la fiducia nel domani può soltanto diventare più grande.
Una terribile battaglia da combattere “un lungo addio”.. “un addio rubato..un addio mancato.. un addio finto”.
Perché tra di noi, mamma, non può esserci addio.
La mia persona più amata si dissolve lentamente in piccoli pezzi, ed è impossibile andare a ripescare quale sia stata l’ultima conversazione. Struggente ed emozionante, «il segreto della vita».
Tutto ruota intorno ai ricordi e alla memoria, al loro disperdersi e riemergere continuo e imprevedibile, trasportando tutti in una sorta di infinito presente. Una storia di cui non conosco né l’inizio né la fine, ma di cui ho vissuto e vivo intensamente ogni giorno con dolore, paura, rabbia, fatica, solitudine, curiosità, ostinazione. Facile perdersi in questo guazzabuglio di emozioni. Non so dire con precisione quando quel processo abbia avuto inizio. Sono stata incapace di cogliere i primi segnali quotidiani. E mi sono trovata direttamente a decidere quanti scatoloni avrebbero occupato i ricordi della mia infanzia e della mia adolescenza, riempiendoli ad una velocità molto superiore a quella delle mie emozioni, che mi soffocavano la gola. “Questo è il momento più difficile”, mi racconto ma intanto sto tatuando il mio cuore. In maniera indelebile.
Figlia unica di un genitore non autosufficiente, come la definisce la USL.
Il muro che ho dovuto attraversare per trovare il mio binario è fatto di rifiuto, disoriento.
Dovevo combattere con i fantasmi del mio passato, guardare negli occhi una persone che non mi riconosceva piu e specchiarmi nelle sue paure. Una micidiale danza di emozioni contrastanti: l’eterno presente senza ieri e senza domani il passato remoto improvvisamente prende vita catapultandoti in una dimensione surreale e spiazzante. Mi trito il cuore cercando di cogliere un’espressione diversa sul volto, un lampo negli occhi, un gesto, ma lei ė in un'altra dimensione e questo fa male. Come tenere tutto dentro.
Ecco come vedo, assisto e vivo questo lento perdersi. Un lento svanire. Spegnersi poco a poco, spettatore di questa surreale esibizione della vita. Dove il regista è il tempo e la trama è composta dalla memoria, dai ricordi, che a tratti riemergono da quel luogo fuori dallo spazio e dal tempo. Sono sempre lì. Sono sempre loro. Solo nascosti in qualche angolino. Basta aspettare il momento giusto... ed eccoli.
Un viaggio nei legami affettivi più forti, nelle nostre paure e nei nostri bisogni di amare, alla ricerca della felicità anche nelle situazioni apparentemente più avverse.
A 52 anni proprio non me lo aspettavo. Di figli ne avevo già uno, ormai grande, proiettato verso un futuro luminoso insieme alla famiglia che si era creato.
Ed io, invece, ecco che mi ritrovo, inaspettatamente, a dover fare i conti con la dolorosa esperienza di diventare “madre di mia madre", nel suo lento declino fisico e mentale.
Eppure il suo sguardo, di tanto in tanto, torna per un fugace momento (tanto fugace che, a volte mi chiedo se sia veramente successo) a fissarsi su di me, limpido e cosciente. Come se davvero fosse tornata a vederMi...tornata ad essere mia madre. Quella che si preoccupava per me. E si prendeva cura di me, sempre con un sorriso sulle labbra. Non so bene come spiegarmi. C’è da non trovare le parole quando hai a che fare con una persona che se ne sta andando lontano, sempre più, suo malgrado. C’è da augurarselo di non trovarle, mettere in fila i pensieri richiederebbe di voler vedere quello che si ha davanti e io non voglio.
“Mamma, sono io, sono Francesca”. Te lo ricordo, te lo ripeto, non perderlo il mio nome. Non lasciarmi andare. Nei tuoi pensieri troncati, assillanti, confusi non sei persa, perché non si può affogare in una pozzanghera, e non sei rinchiusa finché fai di tutto per stare a galla. Attaccati a me, aggrappati all'amo, salda più che puoi, con le mani e con lo sguardo, che ti tiro verso di me, non smettere di respirare.
Quanto fa male trasformarsi. “Sono io, mamma, sono Francesca”. “Lo so,” mi rispondi. Sei arrabbiata. In te c’è ancora forza...non molli, non cedi, ti ribelli. Mi prenderesti a schiaffi. Ti vedo, seduta sul divano. Ti stringi, ti rimpicciolisci, scompari, eppure io ti trovo sempre. So dove cercarti. So dove trovarmi. Anche se potremmo essere il gioco dei contrari io e te. Tu, che sei tanto diversa da me eppure ti assomiglio. Ho paura..e nello stesso tempo ho Il bisogno di non far vedere agli altri che sto male.
Ho tanti sensi di colpa: sono una mamma, come te. Quanta malinconia c’è, quanto mi ricordo di te..ricordi che si diluiscono. All’inizio mi concentro sul come fare per catturarti e quando ti ho catturata penso a come trattenerti; quando sto per perderti cerco di invogliarti a restare con un nuovo stratagemma; quando ti ho persa iniziano i propositi per fare meglio la volta dopo. Ricomincio, riprovo, non mollo mai. I tentativi si susseguono senza sosta. Non c’è fine, non c’è pausa. Ci pensi anche quando non lo fai. Ci deve essere da qualche parte una linea di confine che, se oltrepassata, è un cambio perenne di stato. E ci pensi mentre fai la spesa o sei in fila dal dottore, mentre parli al telefono con un’amica e perfino mentre ti fai la doccia. Quando sei sotto il getto dell’acqua tiepida piangi per il fallimento: non importa quanto poco ti consoli l’esserci per accudirla. L’acqua si miscela alle lacrime nel gorgo dello scarico e dovrebbe andare giù, lasciarti, non tornare, giusto? No, non va giù. La lacrima stagna, imputridisce. Si deposita. È l’acqua delle pozzanghere. Non conosce colore, non conosce fine. Non riflette tutto il cielo, non è nemmeno una finestra. Non bisogna scoraggiarsi.. ma mi mancano le forze o forse il coraggio. A volte ricordo i tempi piu felici che sono anche i più taglienti.“Eccomi! Ciao, come stai oggi? Hai visto che è arrivata l'estate???....
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Guardami,
"sono Francesca, mamma
Mamma❤”.
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occhietti · 6 months
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C’è bisogno di lentezza.
Lo dico prima di tutto a me stessa che sono abituata ai ritmi di una vita frenetica dove riposare è un lusso e “non fare nulla” una sconfitta.
C’è bisogno di lentezza per assaporare il gusto di quello che mangiamo e il bouquet infinito di un calice di vino.
C’è bisogno di lentezza per capire chi siamo e per impedire che siano gli altri ad etichettarci secondo il proprio bisogno.
C’è bisogno di lentezza per non cadere vittima della frenesia che fa nascere stress, che alimenta la rabbia, che favorisce gli scontri, in una catena continua di male che genera male.
C’è bisogno di lentezza per ascoltare il nostro corpo e occuparci di lui, dei suoi bisogni “elementari” che sono però preziosi per permetterci di vivere serenamente… di vivere… di vivere e basta!
C’è bisogno di lentezza per coltivare sogni, alimentare idee, apprezzare Bellezza, "vedere" gli altri al di fuori di ogni nostro malcelato egoismo.
Infine c’è bisogno di lentezza per AMARE. Per SENTIRE l’altro davvero, al di là di ogni ansia di conquista, al di là di ogni cocciuto desiderio che spesso ha poco a che fare con l’incontro VERO tra due anime che si riconoscono.
Lentezza.
Silenzio.
Pace.
Respiro.
Non ho mai incontrato me stessa se non quando mi sono fermata e ho smesso di cercarmi.
- Letizia Cherubino
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poesiablog60 · 1 year
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Il problema è avere gli occhi e non saper vedere,
non guardare le cose che accadono.
Occhi chiusi.
Occhi che non vedono più.
Che non sono più curiosi.
Che non si aspettano che accada più niente.
Forse perché non credono che la bellezza esista.
Ma sul deserto delle nostre strade
Lei passa, rompendo il finito limite e riempiendo i nostri occhi di infinito desiderio.
Pier Paolo Pasolini
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finestradifronte · 7 months
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Grazie Lapini sei l'unico rimasto a fare con le tue foto una narrazione realistica di ciò che accade. Il TG3 regionale fascio leghista doc ha dedicato 30 secondi netti al presidio dopo 5 sulla uno bianca e a seguire altri 5 alle attività nelle case di riposo per anziani per finire con un servizio infinito sulla vittoria del Bologna Ha fatto vedere immagini insensate, ha bollato tutto come "scontri " ha ridotto il comunicato ad un bignami , traslando il nome del comitato promotore ha etichettato il presidio come partecipato da fantomatici giovani palestinesi . Certo una picevole sorpresa che Bologna sia abitata da tanti giovani palestinesi! Ricordiamoci che con un'informazione libera la politica si guarderebbe bene di fare quello che fa. Non bastano i presidi bisogna smettere di guardarla questa RAI e pure il resto della tv. Da liceale ho approfondito molto gli studi e letture sull'Olocausto e spesso mi sono chiesta come il mondo potesse essere stato a guardare pur sapendo ora lo so, l'ho capito anche troppo bene. Il popolo palestinese è sulla coscienza di ognuno di noi. Ricordiamocelo domattina quando ci guardiamo allo specchio. Sentiamocela tutta la responsabilità quando dopo le veline di nonna Mara Venier riaccendiamo la TV e paghiamo il canone.
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bru111271 · 3 days
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Il problema è avere occhi e non saper vedere, non guardare le cose che accadono, nemmeno l’ordito minimo della realtà. Occhi chiusi. Occhi che non vedono più. Che non sono più curiosi. Che non si aspettano che accada più niente. Forse perché non credono che la bellezza esista. Ma sul deserto delle nostre strade Lei passa, rompendo il finito limite e riempiendo i nostri occhi di infinito desiderio.
P.P. Pasolini
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shyphantomdonut · 5 months
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Guardandoci indietro, possiamo vedere quanto abbiamo passato insieme - gli alti e bassi, le risate e le lacrime. Siamo come due fiumi che talvolta si scontrano con violenza, ma alla fine troviamo sempre un modo per fluire insieme di nuovo. I nostri litigi non sono stati facili da affrontare, ma ogni volta che ci siamo riavvicinati, ho sentito il calore del nostro legame. Quando ci siamo baciati, ho capito ancora una volta quanto sia profondo il mio amore per te.
Anche se abbiamo avuto momenti difficili, credo ancora fermamente in noi. Credo nel potere del nostro amore per superare ogni ostacolo. Voglio che tu sappia quanto sei importante per me, quanto conti nella mia vita.
Quando ti guardo, vedo il mio futuro. Voglio continuare a lottare per noi, voglio costruire insieme un futuro pieno di amore, rispetto e felicità. Non voglio perderti, perché sei la mia anima gemella, la mia compagna di vita.
Accetto che ci saranno sfide lungo la strada, ma voglio affrontarle con te al mio fianco. Sei la mia forza, la mia ispirazione. Mi hai insegnato tanto, più di quanto tu possa immaginare. Mi hai insegnato ad amare incondizionatamente, a perdonare con il cuore aperto. Mi hai mostrato l'importanza di avere valori forti e di non scendere a compromessi su ciò in cui crediamo.
Sei come una luce brillante nella mia vita, illuminando il cammino davanti a me. Ogni giorno mi spingi a essere una persona migliore, a raggiungere i miei obiettivi, a superare le mie paure. Guardandoti, vedo tutto ciò che posso diventare, e mi impegno ogni giorno a essere all'altezza della persona che tu vedi in me.
Ti ringrazio per tutto ciò che hai fatto per me, per il tuo amore infinito, la tua pazienza e la tua gentilezza. Non smetterò mai di essere grato per il dono di averti nella mia vita. Voglio continuare a crescere con te, ad imparare da te, ad amarti sempre di più. Sei la mia musa, il mio faro, il mio tutto. Ti amo con tutto il mio cuore, e non vedo l'ora di affrontare il futuro insieme, mano nella mano, come due anime unite in un'unica avventura straordinaria
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missviolet1847 · 4 months
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... "Il legislatore che si fa costituente è chiamato a cimentarsi in un’impresa ardua: elevarsi, librarsi al di sopra di tutto ciò che – per usare le parole del Leopardi – “dall’ultimo orizzonte il guardo esclude”. Sollevarsi dunque idealmente tanto in alto da perdere di vista l’equilibrio politico dell’oggi, le convenienze, le discipline di partito, tutto ciò che sta nella realtà contingente, per tentare di scrutare quell’ “Infinito” nel quale devono collocarsi le Costituzioni. Solo da quest’altezza si potrà vedere come meglio garantire una convivenza libera e sicura ai cittadini di domani, anche in scenari ignoti e imprevedibili."...
Estratto dal discorso di Liliana Segre a Palazzo Madama durante la discussione sul ddl costituzionale che introduce la riforma del premierato.
Mi ha emozionato questo passaggio leopardiano perché delinea un modello idealmente perfetto di Stato.
Sorge però innegabile la domanda : una concezione della politica di questo tipo è pura e semplice utopia?
Purtroppo sì perché siamo scesi così in basso che non riusciamo più a pensare al bene comune e di " sapienti" al governo non c' è ombra.
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#Liliana Segre
#premierato
#costituzione
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generalevannacci · 11 months
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Paola Ronco
Ma la grande, enorme stanchezza di vivere in un paese in cui crollano ponti, si alluvionano città e si ammucchiano barelle nei corridoi esausti degli ospedali, mentre l'intera opinione pubblica si lascia distrarre dai giochi di prestigio, oppure si rassegna al fatto di non poter restare incazzata per ventiquattr'ore al giorno e quindi la prende sul ridere, oppure si dedica a fare la punta alle metafore e alle sue opinioni che non incidono su nulla di nulla, generando un rumore di fondo assordante che non arriva mai a una sintesi.
Un paese in cui è possibile guardare i fuori onda di un giornalista messo lì grazie all'influenza della sua relazione senza vedere davvero il substrato di molestia sul posto di lavoro, familismo, delirio di onnipotenza - per non parlare del consumo di stupefacenti, che sulla carta sarebbero illegali ma vengono utilizzati e soprattutto acquistati da gente che sempre sulla carta e per ovvi motivi non dovrebbe avere legami con chi produce e smercia illegalmente sostanze illegali - gente che poi toh, la trovi sempre a sbraitare contro la legalizzazione.
Un paese in cui a decidere quali siano i fuori onda che puoi guardare e quelli che no è una televisione privata posseduta dalla famiglia di un uomo politico che ha governato per vent'anni, il cui partito politico sta attualmente governando, autorizzandoti a pensare che forse, tra dossieraggi e ricatti più o meno evidenti, forse c'è un grosso problema di opportunità, di equilibri e gestione del potere, di senso delle istituzioni totalmente scomparso e soprattutto di decenza.
Un paese che non solo è devastato dalle mafie, dalla corruzione e dal disprezzo per la cosa pubblica, ma che inoltre non riesce a levarsi di dosso questo estenuante e infinito modo becero e laido di vedere e trattare le donne e il femminile: la molestia sul luogo di lavoro da deplorare sempre, certo, ma insieme la domanda allusiva sul perché chi ne è vittima non reagisca, e che ci vorrà mai, in fondo se non lo fai forse sei d'accordo, forse in realtà ti piace, di certo ti lusinga; e poi, sempre, la maniera squallida e deprimente con la quale si parla di sesso in questo paese, tra risate e gomitate, quello castiga le femmine, quella viene invitata perché è una sua 'amica' con le virgolette, e le corna che ridere, e mo vedi dove gliela mette la pesca; e un preciso sistema di potere che esiste da decenni, nel quale gli affari migliori e le spartizioni si fanno a cena, oliando i meccanismi con favori che includono regali costosi, cocaina - sempre quella roba illegale che dicevamo sopra, prodotta e venduta dalle mafie più potenti del mondo - e donne da cedere come fossero dei rolex quando non degli swatch, oggetti di bell'aspetto che poi si possono sempre disprezzare, lamentandosi che 'certe donne' si prestino a tanto senza vedere il marcio sovrastante, facendone una questione moralistica stucchevole, inutile e perfettamente innocua.
Un paese in cui parecchie persone in perfetta buona fede credono sinceramente che il capo di un paese occidentale stamattina si sia svegliato e abbia deciso di troncare la sua relazione con un tweet così, esattamente come farebbero loro. Un paese che si avvita sul gossip, sul battutismo a ogni costo, sull'opinionismo d'accatto di chi si indigna a targhe alterne, chi si scoccia per l'indignazione altrui, chi preme sul moralismo e chi lo disprezza platealmente, in un tripudio di bandierine, cori da stadio, altre battute, allusioni e filippiche inutili come questa qui, mentre sullo sfondo di questo posto devastato dalle mafie in cui le infrastrutture crollano e la gente lavora dodici ore - e a volte ci muore - per quattro spicci vivendo disperata e rabbiosa sull'orlo perenne della resa, sullo sfondo di questo posto qui, dicevo, un vecchio sistema di potere va avanti per inerzia, calpestando le vite e l'ambiente, cieco e sordo a tutto quello che non sia il suo interesse personale.
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veritanascoste · 8 months
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Geova è uno dei tanti nomi e inganni dei divini impostori assetati di potere e adorazione.
Tutte le religioni nascono con buone intenzioni ma vengono rilevate e distorte per un unico obiettivo: dividere,annullare il principio di ogni custode dello spirito.
Il demiurgo nella sua gerarchia come Geova o Yahvé sono entità egoiste i cui sfoghi di megalomania e crudeltà si possono vedere chiaramente nell'Antico Testamento della sacra Bibbia....che di sacro purtroppo non ha più nulla.
Nel corso dei secoli è stata riscritta, aggiustata e interpretata male...e oggi i vari traduttori ne hanno testimoniato abbastanza per sollevare dubbi e sollecitare i cuori impavidi di vera saggezza, a riscrivere i veri concetti d'amore incondizionato e crescita spirituale per poter aprire la porta allo spirito. Uno spirito chiuso in una gabbia illusoria di nebbia fitta che non permette il risveglio, non accende la coscienza addormentata.
Il demiurgo è allo stesso tempo quella forza mentale che crea il suo mondo illusorio solo grazie alla pura energia pensante della vera creazione originale... le vere essenze divine - che provengono dalla Sorgente.
I figli amati sono solo ostaggi, spiriti infiniti, immortali che sono stati intrappolati nei corpi umani eoni fa, per soddisfare la fame di energia di coloro che sono stati ingannati da un dio genetista che si spaccio' per la Fonte.
La loro predazione è basata sulla paura, il dolore, la sofferenza, la crudeltà, il male e i desideri che il demiurgo e le sue gerarchie provocano, si deve comprendere che, le polarità hanno istinti diversi, c'è chi sfrutta e provoca appunto basse energie vibrazionali e chi invece le fa' elevare perché si nutre di quelle sottili. La guerra è loro e usano noi come pedine.
Finisce un ciclo dove hanno governato gli oscuri e passano la palla ai nordici corrotti che la new age spinge ignorantemente dichiarandoli benevoli.
Richiedono la nostra energia per sopravvivere...e per tanto inganneranno attraverso la quinta dimensione,la nuova trappola soprannominata " il paradiso in terra, la Gerusalemme celeste".
I canalizzatori che riportano messaggi angelici non hanno compreso che sono messaggi ingannatori del basso astrale. Sono parassiti energetici, tanti sono esseri demoniaci e gli egregori mentali.
In altre parole è il demiurgo che come strategia di potere ci ha messo la mente per il controllo, la manipolazione e la predazione energetica.
La cosa più grave è che per mancanza di conoscenza, crediamo che sia la "nostra mente" e che tutti i pensieri siano nostri.
Abbiamo una mente superiore e una mente inferiore.
Così ci sottomettiamo e crediamo che questa realtà di limitazione imposta, accettando il dolore, la limitazione e la sofferenza sia parte obbligatoria della vita, come presunto "apprendimento" per "crescere" ed "evolvere" ciò che non è vero. Lo spirito infinito È per sempre libero senza limiti❗
Solo la connessione con il tuo interiore può farti uscire da questa prigione distruggendo le mura di Alcatraz.
Sarà la forza del tuo cuore, quella scintilla divina o Spirito che è il tuo vero Essere, che determinerà la tua scelta.
Si batterà  in un  duello contro il demiurgo, per poter riottenere il controllo di se stessi. Lui  esercita sulla nostra mente con infinite trappole astutamente pianificate dove ti fa credere di aver trovato, in qualcuno, in qualcosa, nel denaro, nel potere, in una professione o in qualsiasi cosa, la tua forza, volontà e verità.
L'energia del corpo mentale nell'essere umano è il territorio dell' OPPRESSORE : il demiurgo.
Per spegnere il suo potere va fatta presenza della luce non è altro che il tuo spirito  infinito che non  è altri che  il vero portatore di un'essenza pura e indistruttibile.
Non cercare fuori ciò che è solo dentro di te.
Una volta che avrai capito come distruggere il sistema operativo mentale che il demiurgo controlla, potrai dire di aver corretto la matrice. Non potranno agganciarti perché sei solo un  Hacker.
Riflettiamo....... ❤
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Il problema è avere occhi e non saper vedere, non guardare le cose che accadono, nemmeno l’ordito minimo della realtà.
Occhi chiusi.
Occhi che non vedono più.
Che non sono più curiosi.
Che non si aspettano che accada più niente.
Forse perché non credono che la bellezza esista.
Ma sul deserto delle nostre strade Lei passa, rompendo il finito limite e riempiendo i nostri occhi di infinito desiderio.
- Pier Paolo Pasolini
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occhietti · 2 years
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Avendo un quantitativo infinito di sogni in ottimo stato, usati e lavati con cura, li abbandono per farne di nuovi e veder se è possibile convertirli in realtá. Non offro garanzia ne affidabilità... sono sogni.
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Buonanotte...🌙
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lanymphedaphne · 1 year
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Giorno 93 - 100
ho ricevuto un regalo molto bello nel quale c'era scritto che sono la migliore nel mio ambito lavorativo (si tratta di gentilezza ma mi ha strappato un sorriso enorme)
vedere il sole sorgere a milano rho mentre mi dirigo in toscana
le chiacchiere frivole sul tempo l'attualità dopo pranzo con rosy distinta ed elegantissima signora della crocetta
ascoltare mozart con a. e t. guardarli sorridere felici
fare moltissima fatica a prendere una posizione e portarla avanti in generale fare moltissima fatica su circa ogni cosa di rilevante
individuare un modo per impiegare il tempo in modo proficuo
sabato sera ho mangiato una pizza margherita buonissima preparata dalla pizzeria napoletana di fiducia
le ore di luce in più sono un dono infinito
ho messo l'intero guardaroba online in vendita (se potessi mi libererei di qualsiasi cosa incluso bagaglio immateriale)
menzione speciale per i bigné e le peschine al cioccolato
rinascita /ri'naʃita/ s. f. [der. di rinascere, sul modello di nascita]. - 1. [ripresa di vitalità da parte di un organismo e sim.: la r. di un virus] ≈ ‖ riapparizione, ricomparsa, ritorno, [di persona] resurrezione, [di pianta] rifioritura
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gcorvetti · 3 months
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Il dito.
Oggi mi sono affettato il dito, un taglio sul dorso del medio tra la prima e la seconda falange mentre aprivo una busta con due petti di anatra, questo perché il tizio, il collega, mi ha consigliato di usare il suo coltello "Perché la lama è diversa e ti viene meglio". Non penso che sia stato il coltello oppure il fatto che andavamo di fretta, cosa che è successa anche ieri, ma semplicemente che in questo lavoro capita. Mi è successo tante altre volte, ho messo il cerotto il guanto in lattice nuovo e ho continuato come se niente era successo, ogni tanto mi dava fastidio, cambiato il cerotto la prima volta era bello zuppo di sange, la seconda neanche una goccia, idem la terza. Ora gli lascio prendere aria e domani si vedrà.
E' strana la vita, l'altroieri non avevo chiuso occhio e nonostante ieri c'è stao più lavoro non mi è successo niente, mentre oggi, strano. Ero inquieto ieri, avevo avuto un lieve battibecco con lei ma mi aveva lasciato come in sospeso e sta cosa non mi piaceva, non vedevo l'ora di tornare a casa la sera per concludere la discussione. La sera infatti lei mi ha detto "Secondo me sei nervoso perché non hai un obiettivo, qualcosa a cui punti". In effetti non sembra avere torto, ci stavo proprio pensando mentre mi affettavo il dito, ecco infatti il perché della distrazione, dicevo, in effetti con sto studio musicale oramai infinito non sto concludendo niente, allora? Non so riflettevo sul fatto che il one-man band blues non mi va più di farlo anche se in realtà mi sono fermato proprio in quel modo durante la pandemia, poi non ho ripreso più. Ok ok, avevo il progetto col pianista, era un duo di swing lui suonava e io cantavo e battevo il tempo sul hi-hat (charleston per gli italiani) ma sapete com'è andata, in parole povere a lui non andava di farla sta cosa, non so il perché, fatto sta che dopo alcune serate l'ho mandato a fanQ. Da li ho intrapreso sto percorso musico-sonoro. Per stringere il discorso mi andrebbe di salire su un palco va, cosa che mi manca molto e che per me è quasi vitale. Domani ho un'altra giornata di lavoro pesante, il fine settimana è sempre pesante, ma la prossima settimana sono libero 5 gg e vedrò di fare una riunione con me stesso per vedere se la cosa è fattibile, è comunque da quando sono tornato qua che mi esercito anche dopo aver iniziato a lavorare. Quindi è possibile che a breve sentirete qualcosa oppure no.
Nel frattempo beccatevi sta composizione che ascoltavo mentre scrivevo.
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lunamagicablu · 8 months
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……….oltre ti porto e più oltre del tempo…… ….con ME vedrai l’immobile eterno…… abbracciata d’immensa e chiara presenza l’universo intero sarà la tua stanza e scioglierai il gelo di tutti gli addii e luce sarà….. sui giorni più bui……. con ME sarai volo che penetra il volo battito d’ala che espande nell’eco….. nota che torna al suo diapason perso parola vivente che saprà infine il suo verso…. lascia che l’acqua ti scorra ovunque più dentro e più fuori delle membra e la mente……………. al di là delle ore che ti fanno più male e dentro i sentieri che non vuoi vedere ………….lascia che il fuoco sia il solo padrone brucerà le torri le reti le notti vane un pulsare lieve sarà il tuo respiro solo un cuore infinito cosciente del vero….. sciolto in ascesa che va al sole estremo dimora di pace e bene supremo………. e poi canta con gli occhi la gioia improvvisa portala ovunque il tuo viaggio la chieda………. ……………………e non temere se ancora sentirai il vento è solo il ricordo che cerca il suo centro…… chiede a TE la via per tornare perché ora sei VITA e puoi solo dare…….. perché il dono è potente e non perde la forza perché la fonte è eterna e sempre trabocca……. potrà inondare i deserti più ostili e danzare la LUCE nei templi più chiusi………. alzerà nuove e lucenti bandiere sopra gli altari di pietra e le vecchie frontiere…….. …….ora afferra quel cielo che in palmo ti porgo e riavrai tutto l’AMORE che credevi perso Faireliza art _by_charismaenigmaart ***************************** ……….I will take you beyond and beyond time…… ….with ME you will see the eternal immobile…… embraced by immense and clear presence the whole universe will be your room and you will melt the frost of all goodbyes and there will be light... on the darkest days... with ME you will be flight that penetrates flight beating of a wing that expands in the echo….. notice that he returns to his lost tuning fork living word that will finally know its verse…. let the water flow everywhere more inside and outside of the limbs and the mind……………. beyond the hours that hurt you the most and into the paths you don't want to see ………….let the fire be the sole master it will burn the towers, the nets and the vain nights a slight pulsation will be your breathing only an infinite heart aware of the truth….. loose in the ascendant going to the extreme sun abode of peace and supreme good………. and then sings with his eyes the sudden joy take it wherever your trip requires it………. ……………………and don't be afraid if you still feel the wind it is only the memory that seeks its center... asks YOU for the way back because now you are LIFE and you can only give…….. because the gift is powerful and does not lose strength because the source is eternal and always overflows……. will be able to flood the most hostile deserts and dance the LIGHT in the most closed temples………. will raise new and shiny flags above the stone altars and the old borders…….. …… .now she grasps that sky that I offer you in her palm and you will get back all the LOVE you thought you lost Faireliza art _by_charismaenigmaart 
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graceandfamily · 6 days
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E’ durata circa un'ora la visita del Principe Alberto II di Monaco al Santuario della Verna. Il sovrano ha vistato in forma strettamente privata la Cappella delle Stimmate e il refettorio, dove ha potuto vedere le foto della madre, la principessa Grace, he nel 1968 visitò il Santuario assieme alla figlia Caroline, allora undicenne.
Al termine si è intrattenuto con i giornalisti e ha raccontato la sua emozione nel visitare questo luogo sacro. “E’ molto emozionante per me vedere questo luogo in questo importante anniversario degli 800 anni delle stimmate - ha detto il Principe - e vedere anche le tracce della visita della mia mamma e di mia sorella. Oggi viviamo in un’epoca difficile, dobbiamo trovare l’ispirazione da esempi come quello di San Francesco. Oggi la responsabilità è enorme anche per i piccoli paesi”.
A La Verna ad accogliere il Principe, anche il presidente di Rondine, Franco Vaccari che nel 1968 era presente a La Verna durante la visita della Principessa Grace. “Io c’ero in quel 1968 - ha detto Vaccari - ero un ragazzo molto emozionato. Non ricordo le sue parole, ma ricordo il suo infinito garbo. Ho quindi raccontato al Principe, nei nostri incontri, di questa visita ed è stata indubbiamente un’ulteriore spinta affinché oggi la visita in terra aretina partisse proprio da La Verna. Con il Principato di Monaco abbiamo un rapporto ormai da alcuni anni, loro fanno tante azioni di cooperazione e di sostegno per la pace e per l’ambiente”.
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