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Villa Fogazzaro Roi a Oria, Valsolda, Como, Italia.
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Fugaci strepiti corron le fronde; ombre si spandono lievi sull'onde. (Antonio Fogazzaro, Valsolda, Sesto san Giovanni, Casa Editrice Madella, 1917).
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Google dice Valsolda
Jeanne Damas
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Villa Fogazzaro, nel borgo di Oria, nella Valsolda, sulle rive del Lago di Lugano
Villa Fogazzaro Roi si trova nel pittoresco borgo di Oria, nella Valsolda, sulle rive del Lago di Lugano. Questa villa è un’importante testimonianza della vita e dell’opera dello scrittore Antonio Fogazzaro, che qui trascorse lunghi periodi e trasse ispirazione per il suo romanzo più celebre, Piccolo mondo antico, pubblicato nel 1896[1][2]. Storia e Architettura La villa è caratterizzata da…
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Inside the abandoned Santa Margherita - Lanzo d'Intelvi funicolar
The funicular railway that connected Lanzo with Santa Margherita di Valsolda, and therefore the Intelvi Valley with Lake Lugano, Switzerland, was designed and built by the Santa Margherita Funicular Company with the aim of facilitating tourism. The corresponding project was drawn up by engineer Pfaltz, perfected by specialist engineer Bucher and finally approved by the Higher Council of Public…
#abandoned#Abandoned Places#Europe#human#international#local history#news#people#stories#tourism#urban exploration#urbex#world
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Presentano il piano "100 parchi per Roma". 35 milionidi euro per i primi 16 progetti.
Presentano il piano "100 parchi per Roma". 35 milionidi euro per i primi 16 progetti. Roma, 22 febbraio 2024. Questo pomeriggio il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri e l'Assessora all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi hanno presentato il Piano "100 Parchi per Roma", l'ambizioso progetto che ha come obiettivo il recupero, la riqualificazione e la valorizzazione di 100 parchi e aree verdi della città in 10 anni restituendole alla piena fruibilità pubblica. Ad essere presentati sono stati i primi 21 interventi per un importo complessivo stimato in circa 63 milioni di euro. 16 i progetti già finanziati con uno stanziamento in bilancio di oltre 35 milioni di euro. Entro il 2024 al via i cantieri di riqualificazione del Parco delle Tre Fontane e Villa Flora e, sempre entro il 2024, verranno espletate le procedure di gara per l'affidamento dei lavori degli altri 14 progetti finanziati. Il Piano "100 parchi per Roma" nasce come un masterplan per realizzare una vera e propria infrastruttura verde della città privilegiando le connessioni tra i parchi e le aree verdi. Tutti i progetti si collocano fuori dalle Mura Aureliane, su parchi e giardini già esistenti o recuperando aree degradate che tornano fruibili. "Siamo al lavoro per rigenerare intere aree della città con la partenza dei cantieri relativi ai PUI e ai PINQuA, ma anche con lo sblocco di interventi fondamentali in tante altre zone che reclamavano attenzione da decenni, sulle strade, nelle case popolari, recuperando strutture abbandonate, creando nuovi parchi fluviali" ha ricordato il Sindaco Roberto Gualtieri. "La prima tranche di interventi fa parte del grande investimento sui parchi e le aree verdi che abbiamo già avviato per circa 142 milioni di euro, con i 20 progetti già realizzati e in corso, e i 21 presentati oggi. L'obiettivo è realizzare 50 interventi per la fine della legislatura e ulteriori 50 nella prossima, un tassello fondamentale dello sforzo ciclopico per cambiare il volto di tante piccole e grandi realtà, migliorandole e trasformandole in nuovi spazi pubblici e polmoni verdi per decine di quartieri, ricucendo territori, creando connessioni, valorizzando ricchezze ambientali e storiche, favorendo la socialità. Roma è già la città più verde d'Europa ma occupa un territorio vastissimo, ricco di spazi che aspettavano solamente di essere resi davvero fruibili dai cittadini. L'attesa sta finendo - ha concluso il primo cittadino - quel tempo è ora arrivato". L'Assessora Sabrina Alfonsi ha spiegato: "Il Piano "100 parchi per Roma" è stato concepito come un masterplan strategico che ha l'obiettivo di costruire una vera e propria infrastruttura verde della città adottando criteri di progettazione mirati a creare quanto più possibile elementi di connessione tra i parchi e le aree verdi oggetto degli interventi di riqualificazione. Tutti i progetti vanno ad intervenire al di fuori delle Mura Aureliane, individuando parchi e giardini già esistenti e recuperando aree inutilizzate o degradate per renderli verde pubblico fruibile. Potenziare il sistema dei parchi significa anche creare corridoi ecologici che costituiscono un fattore determinante nella sfida della sostenibilità, per il contrasto ai cambiamenti climatici e per la qualità ambientale della città. Si tratta di rimettere al centro lo straordinario patrimonio naturale di Roma e di intendere il Verde quale elemento chiave per una sfida mirata alla sostenibilità, alla crescita sociale e alla promozione del benessere delle persone". QUESTI I PROGETTI PRESENTATI: 1 Via Valsolda – Municipio III L'intervento prevede la riqualificazione generale e la creazione di connessioni dell'area lungo il fiume Aniene e delle aree di slargo quale nuovo parco lineare a servizio degli abitanti del quartiere. Il progetto, attraverso la riqualificazione non solo della ciclabile ma anche degli spazi adiacenti – marciapiede e sponda da una parte e spazi di sosta dall'altra – crea un sistema connettivo con ampi spazi di sosta e di incontro e fruizione per gli abitanti. 2 Parco Caio Sicinio Belluto – Municipio III L'obiettivo è la valorizzazione di elementi storici e il rafforzamento delle connessioni ecologiche e fisiche fra le varie parti del parco della Riserva dell'Aniene e il quartiere Montesacro. La riqualificazione del giardino ne preserva il carattere storico valorizzando i mausolei presenti, saranno sistemate la piazzetta su Via Nomentana e la fontana. 3 Parco Via degli Alberini – Municipio IV L'intervento prevede la riqualificazione generale dell'area lungo il fiume e anche di quella tra via Palmiro Togliatti e via Francesco Compagna. Il progetto prevede il completamento di percorsi per la mobilità lenta e la realizzazione di un percorso lungo il fiume. 4 Parco Madre Teresa di Calcutta – Municipio V Per migliorare la fruizione in sicurezza del parco il progetto prevede l'allargamento del marciapiede su via Togliatti, per costruire una piazza rettangolare con un chiosco e una struttura sportiva polivalente che abbia funzioni di presidio sociale. 5 Area Verde Via M. Candia – Municipio VI L'intervento prevede la riqualificazione dell'area esistente quale ampia piazza/giardino alberata, con una serie successiva di spazi con funzioni diverse. Il focus della progettazione è lo spazio giochi per bambini, connesso al "Punto Luce" Save the Children e la trasformazione dello spazio centrale in una piazza. 6 Parco degli Acquedotti – Municipio VII L'intervento prevede la riqualificazione dell'area, al fine di valorizzare le preesistenze archeologiche di notevole interesse storico. Il parco concentra quindi le funzioni principali (piazze, aree ludiche sportive, attrezzature) nella fascia filtro tra la via Lemonia e il percorso principale di progetto, lasciando invece maggiore respiro alle aree verdi più prossime agli acquedotti. 7 Parco della Romanina – Municipio VII Il progetto prevede la creazione di un percorso ciclopedonale di connessione, chiamato "il Km della legalità", tema cui è intitolato il parco, di un'ampia area sportiva con skate park e aree gioco e spazi per orti urbani. 8 Giardino Pisino – Municipio VIII Il progetto del nuovo giardino lo caratterizza come uno spazio dedicato ai bambini con aree gioco. Saranno realizzati collegamenti con il sistema ciclopedonale, con le reti ecologiche verso il Tevere e con le aree storico archeologiche del sistema delle Mura Aureliane. 9 Parco Tre Fontane – Municipio VIII L'area del parco, legata storicamente alla presenza del complesso dell'Abbazia, è un territorio caratterizzato dalla compresenza di zone edificate e aree semi-agricole. Il progetto intende valorizzare il parco come cerniera tra verde urbano e spazi agricoli potenziando anche la rete ciclopedonale. 10 Parco Cesare Pavese – Municipio IX Il progetto prevede la complessiva riqualificazione del patrimonio vegetazionale, del sistema dei percorsi e delle attrezzature. E' prevista la trasformazione della ex pista di pattinaggio in una piazza centrale multifunzionale. 11 Parco dei Ravennati – Municipio X La riqualificazione vuole preservare le caratteristiche di parco storico-archeologico e integrarle con le nuove esigenze di aree funzionali attrezzate. Sono previste le connessioni con il sistema ciclopedonale, con l'area degli scavi archeologici e il borgo antico. E' prevista la realizzazione di una grande piazza attrezzata con area giochi, sedute e illuminazione. 12 Piazza Augusto Lorenzini – Municipio XI L'intervento prevede la riqualificazione dell'area al fine di creare degli spazi di sosta che saranno attrezzati con panchine, tavoli e dehors per migliorare la fruibilità e la sicurezza della piazza. 13 Villa Flora – Municipio XII Obiettivo del progetto è coniugare la valorizzazione del giardino storico con il miglioramento della fruibilità quale parco pubblico. Saranno riqualificate l'area ludica e la vasta area cani. 14 Villa Veschi – Municipio XIII Il progetto mira al recupero dell'originaria continuità tra altura e fondovalle. L'obiettivo è ricollocare l'area all'interno di una rete ecologica e ambientale che comprende la riserva naturale di Monte Mario, l'area di Monte Ciocci e il Parco del Pineto. 15 Parco della Cellulosa – Municipio XIII Il progetto prevede la rigenerazione del patrimonio arboreo, il ripristino dei percorsi e l'allestimento di attrezzature per attività ludiche e fitness. 16 Giardino Lucchina – Municipio XIV Il progetto prevede la riqualificazione dell'area verde con nuovi percorsi in materiale drenante, la realizzazione di un parco giochi e un'area fitness. L'intervento prevede, inoltre, la messa in sicurezza stradale del giardino, la riqualificazione del patrimonio arboreo e la realizzazione di connessioni con il sistema ciclopedonale e le aree verdi circostanti. Oltre ai progetti già finanziati sono in fase di progettazione gli interventi di riqualificazione che riguardano le Mura Aureliane (Municipio I-VII), il Parco Tor Tre Teste (Municipio V), la Collina del Quadraro (Municipio VII), Villa Bonelli (Municipio XI) e Parco Ponderano (Municipio XIV). 17 Mura Aureliane - Municipio I e VII Le Mura costituiscono un importante sistema di connessione ecologica che può essere rafforzato. Il progetto mira a migliorare il sistema delle connessioni con altri spazi verdi e con la rete ciclabile oltre che a valorizzare lo straordinario bene archeologico e monumentale. 18 Parco Tor Tre Teste Municipio V Il progetto punta alla valorizzazione del parco per le attività motorie e all'aria aperta rinnovando i percorsi ciclopedonali. 19 Collina del Quadraro – Municipio VII L'area, sottratta a insediamenti abusivi nel 2018 viene restituita alla fruizione pubblica come connessione tra il Parco di Tor Fiscale e il Parco degli Acquedotti attraverso una rete di percorsi ciclopedonali. 20 Villa Bonelli – Municipio XI Il progetto prevede il recupero delle due aree del giardino e del vigneto mantenendone le destinazioni d'uso. Nel giardino saranno riqualificati gli accessi, i percorsi, recuperate le vasche e rinnovata l'area ludica. Nella valletta esterna sono previsti un frutteto e un vigneto didattici e un'area cani. 21 Parco Ponderano – Municipio XIV Il progetto prevede la riqualificazione dell'area sportiva, del parco giochi, dell'area cani e degli orti urbani.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Piccolo Mondo Antico FILM COMPLETO di Mario Soldati con Alida Valli, ...
Piccolo mondo antico (romanzo)Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
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Piccolo mondo antico
Frontespizio di
Piccolo mondo antico
, 13ma edizione, 1896
Autore
Antonio Fogazzaro
1ª ed. originale
1895
Genere
romanzo
Sottogenereclassico
Lingua originale
italiano
Ambientazione
Regno Lombardo-Veneto
,
anni 1850
Protagonisti
Franco Maironi
CoprotagonistiLuisa Rigey
Antagonisti
Marchesa Maironi
Altri personaggiPietro Ribera, Maria Maironi
Seguito da
Piccolo mondo moderno
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Manuale
Piccolo mondo antico è un romanzo scritto da Antonio Fogazzaro nel 1895.
Generalmente considerato il suo capolavoro, è il quarto dei suoi romanzi; ne seguiranno altri tre, con il seguito della vicenda: Piccolo mondo moderno, Il santo, Leila.
Il racconto è diviso in tre parti, così suddivise:
sei capitoli nella prima parte
tredici capitoli nella seconda parte
due capitoli nella terza parte.
Oltre alla trasposizione cinematografica di Mario Soldati del 1941, è stato uno dei primi romanzi italiani adattato in sceneggiato televisivo (vedi Piccolo mondo antico, regia di Silverio Blasi, 1957). Della fiction televisiva sono stati realizzati poi due remake nel 1983 e nel 2001.
Indice
1Ambientazione
2Trama
3Personaggi
4Edizioni
5Altri progetti
6Collegamenti esterni
Ambientazione[modifica | modifica wikitesto]
Il racconto è ambientato in Valsolda, una località in provincia di Como, posta sulle sponde del lago di Lugano, un luogo in cui Fogazzaro trascorse parte della sua vita. Molti passaggi del romanzo sono quindi autobiografici, a cominciare dalla descrizione della casa dello zio Piero ad Oria, che in realtà è quella materna dello scrittore, per finire con quelle dei personaggi, molti dei quali sono stati ispirati da figure veramente esistite, non necessariamente in quel periodo.
Chiaro il periodo storico nel quale si sviluppa la vicenda, cioè la seconda metà dell'Ottocento, sullo sfondo della lotta dei patrioti del Lombardo-Veneto contro il dominio austriaco. La vicenda prende piede nel 1850, quando non si sono ancora spenti gli echi delle rivolte del 1848 e della loro repressione, e si conclude nel febbraio 1859, alla vigilia della seconda guerra di indipendenza che darà il via al compimento dell'unità d'Italia.
Dai riferimenti temporali è possibile stabilire che la storia si sviluppa in un arco temporale di circa dieci anni, dalla cena del risotto e tartufi in casa della Marchesa alla morte dello zio Piero. Vi sono però dei salti temporali; per esempio lo scrittore, dopo aver narrato il matrimonio di Franco e Luisa, introduce la loro figlia, Maria, che ha già tre anni.
Lo sfondo storico è sempre presente e si trovano quindi notevoli contrasti fra liberali e "austriacanti", come in effetti doveva essere nella realtà. D'altra parte anche il contesto sociale è molto ben centrato nelle descrizioni dei personaggi, dei loro pensieri e delle loro preoccupazioni.
Trama[modifica | modifica wikitesto]
Il romanzo si apre con la descrizione di una cena in casa della Marchesa Orsola Maironi, durante la quale il nipote Franco mostra il suo temperamento acceso, polemizzando con foga contro chi difende il governo austriaco. Luisa Rigey è una popolana valsoldese che abita a Castello. I due giovani si innamorano, ma la nonna di Franco è contraria all'unione, a causa della condizione plebea di Luisa. Per questo minaccia il nipote di non lasciargli l'eredità se deciderà di sposarla. Il ragazzo, di animo forte, idealista (scrive poesie e musiche), reagisce ai divieti della Marchesa con orgoglio: aiutato da alcuni uomini fidati, tra cui lo zio di Luisa, Piero, impiegato del governo austriaco, organizza un matrimonio in segreto, con la benedizione della madre di Luisa, Teresa Rigey, ammalata e prossima alla morte.
Venuta a sapere del matrimonio, la nonna disereda il nipote. Tuttavia il professor Gilardoni svela a Franco che non è vero che suo nonno sia morto senza lasciare testamento: gli mostra infatti una copia autentica del documento nel quale Franco è nominato erede universale. La Marchesa, a suo tempo, aveva creduto di distruggere tutte le copie ed è ignara dell'esistenza di quest'ultima. Franco però non se la sente di intentare una causa contro la potente nonna e prega il professore di distruggere il testamento, senza rivelare l'accaduto a Luisa.
Il matrimonio nei primi tempi procede bene, nonostante le difficoltà economiche: i giovani possono contare sull'aiuto dello zio Piero, nella cui casa di vacanza vanno a vivere. Nel 1852 nasce loro una bambina, Maria, che sarà soprannominata "Ombretta", perché così si chiama l'eroina di una arietta d'opera (tratta da La pietra del paragone di Gioachino Rossini) che lo zio le canta spesso.
Dopo una perquisizione della loro casa, Franco viene arrestato dalla polizia austriaca, ma è subito rilasciato, in quanto si è trattato di un'azione puramente intimidatoria. In effetti, durante la perquisizione non si trova nulla di compromettente, se non alcune monete del governo provvisorio di Lombardia (1849) e uno scudo di Carlo Alberto, oltre al fodero di una sciabola della famiglia Ribera, risalente al periodo napoleonico. Tuttavia questo materiale è sufficiente per un'incriminazione: su richiesta della nonna, Franco non subisce conseguenze, mentre lo zio Piero viene licenziato dal governo in quanto funzionario infedele all'Austria.
Il licenziamento dello zio causa un peggioramento delle condizioni economiche; ciò è fonte di preoccupazioni tra gli sposi, i quali ogni tanto si trovano in disaccordo in virtù del loro carattere diverso: passionale, idealista e tendenzialmente ottimista quello di Franco, più riflessivo e cupo quello di Luisa, che è credente e fiduciosa nella giustizia divina anche se sempre meno convinta della sua fede in Dio. Ella vorrebbe che il marito si impegnasse maggiormente nel mettere in pratica le proprie idee "liberali", mentre Franco ritiene che il suo dovere primario sia quello di rimanere accanto alla famiglia.
Questi lievi contrasti sono destinati ad accrescersi allorché il professor Gilardoni, che si reca dalla Marchesa mostrandole la copia del testamento che non ha distrutto, contrariamente al volere di Franco, svela a Luisa dell'esistenza di questo documento: Luisa vorrebbe servirsi del testamento, mentre Franco è contrario, ritenendolo disonorevole per la nonna.
Per mostrare a Luisa il suo attaccamento alla famiglia ma anche il suo amore per l'Italia, Franco nel 1855 parte per Torino, dove trova lavoro in un giornale ed entra in stretto contatto con gruppi di patrioti. In autunno una tragedia colpisce duramente la coppia: la figlioletta Maria "Ombretta" annega nel lago. La morte della bimba, avvenuta quando Luisa non è in casa perché corsa ad affrontare a muso duro la Marchesa, rischia di spezzare il legame tra i due. Luisa si ritiene responsabile, appare fuori di sé, sembra non riconoscere Franco, tornato precipitosamente da Torino. Luisa non sembra più amarlo, presa solo dal ricordo della sua Ombretta: si reca anche tre volte al giorno al cimitero, perde definitivamente la fede in Dio e chiede al professor Gilardoni (che nel frattempo si è sposato) di fare delle sedute spiritiche per evocare lo spirito della bimba.
Franco dal canto suo, benché molto addolorato, non comprende appieno il silenzio della moglie, il distacco da lui e si prepara a tornare a Torino, anche perché è ormai ricercato dalla polizia austriaca. Nel frattempo la Marchesa, avendo sognato Maria Ombretta che la incolpa della propria morte e pentita per la tentata distruzione del testamento, fa sapere al nipote di volerlo risarcire. Ma Franco rifiuta ogni riconciliazione quando si accorge che la nonna non è mossa da generosità verso lui, ma dalla paura della dannazione eterna e dunque mira soprattutto a salvare se stessa.
La lontananza tra Franco e Luisa dura vari anni, anche perché Franco è braccato dalla polizia austriaca, in quanto considerato un pericoloso patriota. I due si rivedono infine nel febbraio 1859 all'Isola Bella, sul lago Maggiore quando Franco, arruolato nell'esercito piemontese, si prepara a partire per la guerra contro l'Austria (sarà la seconda guerra d'indipendenza, nella quale il Regno di Sardegna avrà come alleata la Francia). Luisa però è stata a lungo indecisa se incontrare il marito: dopo quasi quattro anni è ancora sconvolta dalla morte della figlia e crede che nel suo cuore non possa esistere spazio per l'amore. Ma lo zio le rimprovera il suo atteggiamento assurdo e la sprona a pensare ad un'altra Ombretta. Luisa, sebbene scandalizzata da queste parole, capisce che è suo dovere andare da Franco. Anche lo zio, ormai malato, partecipa all'incontro, volendo rivedere il nipote forse per l'ultima volta.
Sul lago Maggiore, la freddezza di Luisa contrasta con l'amore di Franco e il suo entusiasmo patriottico; la presenza dello zio, inoltre, rende il ragazzo felice. Passeggiando, gli sposi rievocano i bei momenti dell'inizio del loro amore e Franco riesce a fare sentire alla moglie l'autenticità del suo sentimento. Luisa allora, come tornata di colpo alla realtà, si rende conto di amarlo ancora e di non poter essere fredda con un uomo che forse presto morirà in battaglia (cosa che succederà, come si scoprirà in Piccolo mondo moderno). I due passano la notte assieme e al mattino si salutano: Franco parte per raggiungere il suo reggimento, cantando con i suoi commilitoni, mentre Luisa, commossa, sente cominciare in sé una nuova vita. Più tardi lo zio, dopo aver assistito alla riconciliazione tra i due, muore serenamente ammirando il paesaggio del lago Maggiore.
Personaggi[modifica | modifica wikitesto]
Franco MaironiÈ di famiglia nobile e vive con sua nonna, la Marchesa Maironi, in una villa sul
lago di Lugano
. Di lui si descrivono solo il fisico alto e magro, i capelli fulvi e gli occhi chiari, ma si sa che è di idee liberali, molto religioso e facile all'ira ma disposto al perdono; infatti nonostante i torti subiti dalla nonna, avrà sempre grande rispetto per lei.Franco, pur non sopportando i suoi pari rango, ne ha comunque i vizi, se è vero che per anni, nonostante le ristrettezze economiche, vive di
musica
, di
poesia
e di
giardinaggio
invece di trovarsi un impiego che gli permetta l'indipendenza dallo zio della moglie.Quando la situazione diventa insostenibile, solo allora si cercherà un impiego a
Torino
.Luisa Rigey (moglie di Franco)Luisa non è nobile, ciononostante finché il padre è stato in vita ha potuto condurre una vita dignitosa. Dopo la morte del genitore, lei e la madre (cagionevole di salute) verranno mantenute dallo zio Piero.Anche di Luisa non abbiamo una precisa descrizione fisica, ma sappiamo che è di carattere deciso con un forte senso della giustizia.Cresciuta fra contrasti religiosi (il padre
ateo
e la madre molto devota), Luisa ha una concezione molto personale della religione, tanto che è praticante solo per convenienza.Forse proprio a causa di questa scarsità di fede, non saprà affrontare con la forza di Franco la morte della figlioletta Maria, e ne uscirà così provata da rasentare la pazzia.Solo all'ultimo tornerà a provare dei sentimenti positivi nei confronti del marito.Piero Ribera (zio di Luisa)È un uomo ultrasessantenne, impiegato di un
governo
che serve senza troppi rimorsi, in quanto ciò che fa è utile soprattutto per la sua patria.Mantiene la sorella e la nipote, e, dopo il
matrimonio
, anche Franco. È di animo buono e aiuta in tutto ciò che può senza chiedere niente in cambio. Sopporta anche i cambiamenti apportati da Franco nella sua casa di Oria.Morirà serenamente su una panchina dell'
Isola Bella
.Maria Maironi (figlia di Franco e Luisa)Spesso erroneamente conosciuta come Ombretta (in realtà Ombretta è il personaggio di una canzoncina che lo zio Piero le cantava spesso), ha vita breve ma la sua presenza è molto importante nel contesto del romanzo. Rappresenta l'unica gioia dello zio Piero e l'unica ragione di vita per Luisa, dopo la partenza di Franco per il Piemonte.Morirà affogata nel lago a causa della distrazione della sua bambinaia e soprattutto a causa della assenza da casa di Luisa, andata ad incontrare la Marchesa per gridarle in faccia il suo disprezzo. Di questo Luisa non saprà mai darsi pace.Pur non avendo mai avuto incontri con la Marchesa, riuscirà a far breccia nel duro cuore della nobile solo dopo la disgrazia.Marchesa Orsola Maironi (nonna di Franco)La nobile è austriacante per convinzione, a differenza di altri personaggi che frequentano la sua casa che lo sono per convenienza. Fredda, impassibile e di carattere duro, dopo che Franco si è sposato contro la sua volontà, con le sue oscure trame renderà la vita dura al nipote e alla sua famiglia.Emerge la sua voglia di vendetta e solo alla fine del romanzo pare disposta a porgere un ramoscello d'ulivo al nipote, ma non per serio pentimento, quanto per la paura della morte e del giudizio divino.
Questi sono i personaggi principali, ma dietro ad essi si muovono tante altre figure molto caratteristiche, che rappresentano appieno la vita valsoldese di quei tempi. Tra i tanti, i più significativi sono: il sior Zacomo, Giacomo Puttini, celibatario di Albogasio che sarà testimone di nozze di Franco e Luisa e poi protagonista di tante esilaranti scene. C'è poi il Pasotti, soprannominato “Tartufo”, impiegato del governo a riposo, austriacante: sarà il confidente della Marchesa e intermediario nei rapporti fra Franco e la nonna, senza peraltro mai piegare Franco al suo volere (o meglio al volere della Marchesa). Infine il professor Gilardoni, amico di Franco anche se molto più vecchio, depositario di un documento che sarà fonte di grattacapi per lui e di litigi fra Franco e Luisa. Dopo la morte di Maria, si darà da fare, con Luisa, in sedute spiritiche per richiamare lo spirito della bambina con grande disappunto dello zio Piero
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FMP Research Blog
Points of interest-architecture,spatial design,social impact\interaction with the space (+democratising spaces through architecture) OR relocation\ time within architecture (eg temporary architecture)
water urbanism-architecture that interacts with water levels (ebb and flow)\relationship between build environment and water in a city
I would like to potentially explore architecture that interacts with water as a constantly changing body
Venice-
a city on water-i am interested in the way that urban spaces adapt to the natural environment, rather than the other way round
East River New York- City Waterfalls-
I am interested in this project as it public art project emphasising importance of natural resources and contrasts natural with urban
AntiRoom II Malta-
a floating structure-changing perspective and experience of space and time through water and light
more points of interest about nature - rewilding in a city environment
“Urban rewilding looks to restore natural processes and reintroduce nature on a city scale and has a wide range of benefits, from improving health to helping to tackle the biodiversity and climate crises. It aims to balance the needs of humans and wildlife to create better urban landscapes for all’’
l
Where have all the butterflies gone?
St. Paul’s hanging garden interested me as it encourage London’s wildlife and connect people to nature. This project promotes an elevated green space for the grow of butterflies.
The proposed garden is a combination of native plants and quick-growing annual flower to bring to the centre of the City a sense of autochthonous nature while improving the air quality and biodiversity.
The new Valsolda Philharmonic hall
has been designed in relation to hits natural context: the mountains surrounding the valley are protagonists. The new multi-purpose centre will host cultural, artistic and educational activities, The new architecture is designed as a continuous element of the landscape, the green roof integrates the volume within the section of the hearth, and it will be a collection different species of plants typical of the site.
Patio House, Geneva,
is designed around a central open patio as a natural element generating the project. From each room there is a view to the patio and to the garden so that each interior space faces, on two sides, natural spaces of different scales and characters; sightlines are therefore particularly important in this project. The building is slightly raised off the ground, to create space underneath that will allow a free environment for small animals and invertebrates to move around.
Tiny forest Netherlands-
creating small ecosystems within city landscape -exploring achievable rewilding propositions and reflecting on self-driven rewilding during Covid lockdown,when lack of urban activity promoted urban plan growth
point for research “green gentrification’
rewilding as a means of representation for ethnic minorities;
Qunli National Urban Wetland
by Turenscape Landscape Architecture /
east outskirt of Haerbin City of North China. More than one third of a million population are expected to live here.
Flood and water log were frequent in history for this area. Turenscape was commissioned to design a park of 34.2 Hectares, a former wetland but been surrounded at four side by roads and dense development. Water sources for this former wetland has been cut, and the wetland is under the threat of disappear. Turenscape’s strategy is to transform the dying wetland into an urban stormwater park, which will provide multiple ecosystems services for the new community.
The design solutions include the use of simple cut-and-fill technique to create a necklace of ponds-and-mounds surrounding the former wetland. While leaving a major core of the wetland untouched and left alone for natural evolution and transforming, the pond-and-mound ring surrounding the periphery of the wetland creates a stormwater filtrating and cleansing buffer zone for the core wetland, Native wetland grasses and meadow are grown in the ponds of various depths and the natural evolution process is initiated. Groves of native silver birch trees grown on the mounds of various heights and a network of paths allow visitor to have a walking-through-forest experience.
Through the transformation of this dying wetland, stormwater that frequently causes flood in the city become a positive environmental amenity for the city. This project demonstrate an ecosystem services oriented approach to urban park design, and showcase an water urbanism approach.
Landscape Rewilding Programme
initiated in Finland in 2017, to provide a mechanism for restoration, conservation, and ultimately equitable community- maintained biodiversity hotspots. It combines the action of rewilding in practice with Indigenous-, traditional knowledge- and community-relevant conservation
communal gardening-the social impact of connecting with nature
Social and political impact through architectural projects-
Harbor city
Addressing underrepresented social groups- USA project that provided a permanent space for one day labour workers who would seek employment daily on the streets and previously did not have a designed space
A different point of interest-the experience of immigration\relocation through spaces and physical objects
link to a Belorusian photo project exploring emotional difficulties of forced immigration through personal meaningful objects
The Suitcase Project
focuses on the items contained in immigrants’ and migrants’ suitcases as an examination of the cultural and social landscape of the city Cleveland.
Temporary architecture
Model of Temporary Housing
Belgrade energy spot
The main idea / tendency is the use of alternative forms of housing in different situations / contexts and their (complete in every sence) implementation in existing urban continent. The basic element to be used within the set of models is the basic unit. The basic unit is a module for the accommodation of a single family, whose multiplications is further formed as structure. Unpretentious and very cost-effective, this project has all the characteristics that can be categorized as sustainable systems. At the same time, it can be one of the answers to the chronic problem of vulnerable groups of the population to which towns are increasingly faced throughout the world. This is what we consider important and what should be sought in the architecture of the future.
The Sky Shelter.zip- Foldable Skyscraper
The foldable skyscraper is an initiative by Polish designers to avail of a mobile, zipped, and solar-powered shelter that is easily deployable and transportable. Apart from a temporary residence, the structure avails a rainwater harvesting system, a vertical farm, an infirmary, and a reception. The structure is made from nanomaterial that is then used to produce clean energy in case of emergencies.
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Il #Buongiorno odierno, ve lo diamo con questo bellissimo scatto che ci invia Kri Berisha del #tramonto di ieri sera da #Valsolda #sunset #sunrise_sunset_photogroup #sunset_greatshot #photooftheday #followme #like4likes #segui #instagood #travel #sole #montagna https://www.instagram.com/p/CH9w6CFL3ji/?igshid=1utmm2c0jyjke
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Casa Fogazzaro - Valsolda (CO) #valsolda #piccolomondoantico #lagodilugano #luganolake #instalake (presso Valsolda) https://www.instagram.com/p/CC3Rbq1Cxdh/?igshid=yx8a3g4zx7q
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#nature #naturephotography #soulful #lake #picoftheday #beautiful #beautiful #italy #lugano #valsolda #sunday #wow #samsung (presso Lago Ceresio) https://www.instagram.com/p/CBJZz_2h--w/?igshid=r5neazq7guqh
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#valsolda #lombardia #italia #italy https://www.instagram.com/p/B2JNol6iTFl/?igshid=1n03kezl2mn9k
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Il "piccolo mondo" di Valsolda. Soldati gira nei luoghi del libro di Fogazzaro con la comasca Alida Valli. Articolo di Pietro Berra in La Provincia/Stendhal, 4 marzo 2024
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@fondoambiente • • • • • • In un appartato angolo del Lago di Lugano, racchiusa in un’incantevole atmosfera domestica, @villafogazzaroroi (CO) conserva libri e memorabilia dello scrittore Antonio Fogazzaro, che qui scrisse e ambientò il suo romanzo Piccolo mondo antico. Visitarla procura la sensazione di un piccolo viaggio nel passato, capace di trasportare il visitatore tra storia, letteratura, arte e intima quotidianità. Ph S. Mezzanotte . . . #villafogazzaroroi #lagodilugano #fondoambiente #piccolomondoantico #villafogazzaroroi #valsolda #seguilabellezza #etistupirai https://www.instagram.com/p/B1xxfmTnv-Q/?igshid=1n2xp6yd75osb
#villafogazzaroroi#lagodilugano#fondoambiente#piccolomondoantico#valsolda#seguilabellezza#etistupirai
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