#utilizzato
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" picchi4re " : distorsione assurda del linguaggio scritto utilizzata sui social per la paura irrazionale di perdere la propria vita alternativa su un social, come se fosse una vita reale quella che puoi costruire all'interno di ciò che è solo virtuale, attraverso un account; la virtualità non risponde e non corrisponde in alcun modo a ciò che possiamo fare nella realtà.
Quando la virtualità è l'unico posto in cui senti di esistere e ne sei gelosissimo, beh, hai un problema grosso nella psiche.
Devi farti curare, per migliorare il tuo carattere di merda che sfoggi con gli altri che ti ha costretto a farti "amici" qui - perché qui puoi nascondere e alterare ciò che tu sostieni essere "il tuo essere reale", il tuo essere sincero e pure onesto. Nella vita resti comunque solo: ed è quella la vita che conta, con cui devi fare i conti: non quella virtuale.
#picchi4re#distorsione#assurdità#assurda#utilizzato#social#paura#irrazionale#paura irrazionale#virtuale#account#virtualità#realtà#problema#psiche#gelossissimo#gelosia#curare#migliorare#carattere di merda#merda#carattere#il tuo essere reale#reale#fare i conti#la vita che conta
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PRIMA PAGINA La Nuova Di Venezia E Mestre di Oggi sabato, 12 ottobre 2024
#PrimaPagina#lanuovadiveneziaemestre quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi comprare#otto#accusa#alla#camera#piano#niente#utilizzato#notte#allerta#chioggia#operativita#luglio#siamo#sono#stato#felice
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i bambini senza tempo is a fun title bc it makes you think immediately:
space babies
#forse ci era uno chi cresceva un po' male#cresceva? crebbe? non ancora capisco veramente la diferenzia tra l'imperfetto ed il passato remoto#passato remoto è come passé simple in francese no? un po'?#ma è utilizzato un po' più del passé simple?#non lo so#but anyway. children without time are smth slightly differnet than timeless children#but also a fun thing to think about#makes me think like#children time forgot. like places time forgot#or like bc we saw time literally like. abandonned by her. spit out by her. taken hands off#also without time you cant age you cant change you cant grow. like the space babies! timeless then means forever children also#anyway#lots to think about
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LA VENDETTA DI MR. SMITH

C’è qualcosa di anomalo nell’omicidio di Brian Thompson, il superboss delle assicurazioni sanitarie che è stato ucciso la scorsa settimana da un attentatore incappucciato su un marciapiede di Manhattan.
L’anomalia sta nel fatto che si fatica a trovare, in rete, una sincera compassione per la vittima, mentre si sente circolare silenziosamente una specie di tacita approvazione verso l’assassino che ha commesso quel gesto.
Il motivo è molto semplice: Brian Thompson rappresentava, sintetizzato nella sua persona, tutto il male dell’America delle grandi corporation, quelle che si approfittano sistematicamente della debolezza del singolo cittadino, incapace di far valere i propri diritti di fronte alla potenza economica di queste corporation.
Mister Smith contro Big Money. Perde sempre lui.
Il caso delle compagnie di assicurazione, negli Stati Uniti, è uno dei più eclatanti in assoluto: da una parte hai uno Stato che non offre alcuna protezione sanitaria ai cittadini, obbligandoli a stipulare contratti assicurativi particolarmente esosi per proteggere la propria salute. E dall’altra hai, appunto, le compagnie di assicurazione che si approfittano di questa situazione, ingurgitano miliardi di dollari ogni anno da parte dei cittadini, ma poi quando si tratta di rimborsarli per un intervento medico ricorrono a mille “trucchetti del mestiere” per ritardare i pagamenti, dimezzarli o non effettuarli del tutto.
Talmente diffusa è questa pratica, che è addirittura uscito un libro intitolato “Delay, Deny, Defend” che denuncia proprio questa frode sistematica (“Ritardare, negare, difendere”) da parte delle compagnie assicurative.
E proprio le parole “Deny” “Defend” e “Depose” sono state trovate scitte sui bossoli dei proiettili che l’assassino, Luigi Mangione, ha utilizzato per uccidere Brian Thompson. (Per “depose” si intende “portare in tribunale”, altra tattica favorita delle assicurazioni).
L’omicidio ha quindi tutto il sapore di un episodio di giustizia popolare, nel quale il cittadino frustrato e stufo di essere preso in giro da un sistema che protegge i ladri invece di punirli, si è fatto giustizia da solo.
Non a caso, stanno già nascendo in rete poesie e canzoni che lo celebrano, mentre iniziano a circolare gadget come tazze, magliette e sticker che portano il motto “Deny, Defend and Depose”. Fra i mille post su X, ne è comparso uno che diceva: “ Ho tanta compassione per la famiglia di Thompson quanta ne hanno avuta le compagnie di assicurazioni per la mia”. Cioè, zero.
Se voi foste il giudice, condannereste all’ergastolo Luigi Mangione?
Massimo Mazzucco
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Durante le prove di Povere Creature, Emma Stone ha inviato a Yorgos Lanthimos questo balletto che è stato poi utilizzato in Kinds of Kindness
#emma stone#on the set#behind the scenes#poor things#povere creature#kinds of kindness#yorgos lanthimos#dance
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"Non so se è chiara la gravità di quello che sta accadendo, ma temo proprio di no. Provo a mettere brevemente in fila i fatti per spiegarlo:- come noto, un software spia (Graphite, prodotto dalla azienda Paragon) è stato utilizzato per spiare attivisti politici e giornalisti come il direttore di Fanpage, Francesco Cancellato;- quando è emersa la notizia il governo ha negato ogni responsabilità;- il Guardian ha scritto che a causa dell'uso improprio l'azienda Paragon aveva sospeso il contratto col nostro paese;- il ministro Ciriani ha detto in parlamento che non era vero, e che il software era ancora pienamente operativo;- due giorni dopo le dichiarazioni di Ciriani una nota del governo comunicava la sospensione dell'uso del software stabilita d'intesa con la società che lo produce per consentire approfondimenti sulle violazioni;- in realtà a quanto pare la sospensione è stata voluta dalla società produttrice a fronte di un uso improprio del software (quindi Ciriani aveva mentito al Parlamento);- ma chi è in possesso del software? I servizi segreti e le varie polizie giudiziarie che operano per conto delle procure;- i servizi hanno smentito risolutamente di aver utilizzato illegalmente il software per spiare giornalisti;- le procure possono utilizzarlo solo per reati gravissimi e onestamente pare assai poco realistico che il direttore di fanpage sia sotto indagine per terrorismo internazionale;- resta dunque una sola ipotesi, ovvero che sia stato utilizzato illegalmente e autonomamente da un corpo di polizia giudiziaria;- ma quale? Praticamente tutti i corpi di polizia hanno smentito di aver utilizzato lo spyware per intercettare giornalisti e attivisti. A parte uno: la polizia penitenziaria;- le opposizioni hanno chiesto chiarimenti al governo che non ha risposto;- oggi alla Camera era previsto il question time, ovvero la sessione in cui i gruppi parlamentari interrogano il governo e i ministri hanno l'obbligo di rispondere;- Pd e IV avevano previsto di chiedere se la polizia penitenziaria avesse accesso o meno allo spyware in questione;- il quesito era stato ritenuto ammissibile dalla presidenza della Camera;- ieri il governo ha fatto sapere che non intende rispondere perché le informazioni sono "classificate", ovvero non divulgabili;- è falso, perché non c'è nulla di classificato nel rispondere sì o no a una domanda semplice e trasparente come quella che abbiamo fatto. Sapere se la penitenziaria ha in dotazione il software è una domanda lecita a cui basta rispondere sì o no;- la polizia penitenziaria dipende dal ministero di giustizia di Nordio. E la delega specifica la ha Delmastro. Voi capite che visti i precedenti dei due la vicenda diventa ancora più inquietante. Un software in dotazione al governo è stato utilizzato illegalmente per spiare giornalisti e attivisti. Il governo invece di fare chiarezza e difendere chi è stato spiato illegalmente, sta utilizzando tutti gli strumenti possibili per insabbiare questa vicenda gravissima. E per evitare di rispondere.Il che, in tutta onestà, non fa che aumentare i dubbi e i sospetti.Ah, ovviamente la Meloni è sparita anche in questo caso". - Matteo Orfini
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LA CINA RIESCE A BLOCCARE L’ESPANSIONE DEL SECONDO DESERTO DEL MONDO

La Grande Muraglia Verde è stata completata intorno al deserto del Taklimakan. La cintura di 30 milioni di ettari di alberi iniziata nel 1978 in Cina intorno al secondo deserto di sabbia più grande del mondo è stata portata a termine contribuendo a arrestare il processo di desertificazione e, in alcuni casi, ad invertirla riducendo la superficie complessiva del deserto del Gobi di 2.761 chilometri.
La piantumazione di alberi nell’arida zona nord-occidentale ha contribuito a portare la copertura forestale totale della Cina a oltre il 25%, rispetto al 10% circa del 1949, interrompendo l’inaridimento di estese aree e compensando quantità significative dell’impronta di carbonio del Paese. Il deserto del Taklimakan è il punto più lontano da un oceano sulla Terra ed è stato riforestato con alberi di pioppo del deserto, salice rosa, saxsaul e altre piante resistenti alla siccità. “Per adattarsi a diverse condizioni, durante il processo vengono impiegati tre metodi principali: controllo ingegneristico della sabbia, controllo fotovoltaico della sabbia e controllo biologico della sabbia”, ha affermato Deng Xiaobo, vicedirettore dell’ufficio forestale e dei pascoli di Hotan.
In alcune aree selezionate, grandi pannelli solari installati nelle zone desertiche generano elettricità, riducono la velocità del vento in superficie e diminuiscono l’erosione eolica stabilizzando il terreno. Il terreno sotto i pannelli solari è utilizzato per piantare colture resistenti alla siccità che aiutano a fissare la sabbia con il loro apparato radicale, ottenendo il triplice vantaggio di generare elettricità, aumentare il reddito agricolo e controllare la sabbia.
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Fonte: People’s Daily; foto di Julia Volk
VERIFICATO ALLA FONTE Guarda il protocollo di Fact checking delle notizie di Mezzopieno
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UN QUALCOSA DA NON CREDERE
Mi affaccio dal finestrino. Pur essendo un tardo autunno, l'aria non è ancora fredda e il sole sembra emanare un tiepido calore che filtra attraverso le nuvole.
Guardo alla mia destra; la massicciata della ferrovia taglia in due i campi, parallela alla strada che sto percorrendo con la mia macchina, ma nessun treno con cui perdere la gara di velocità. Pazienza. Improvvisamente i binari si inerpicano su un vecchio ponte di pietra e mi tagliano in due la strada. Io sono costretto a passarci sotto, meglio così che un palloso passaggio a livello. Però…
Aggrotto le sopracciglia ma un BIP mi segnala che ho finito il metano nel serbatoio.
Lo sapevo - penso - lo sapevo ed è per questo che ho preso questa strada invece della solita perché più avanti c'è un distributore di
METANO
recita il cartello, e più piccolo 50 METRI A DESTRA.
Percorro cinquanta metri - non uno di più - e poi svolto a destra.
Il distributore sembra uscito da un disegno di Richard Scarry, quello degli allegri animaletti antropomorfi che fanno cose da umani: stranamente pulito, quasi profumato, con le strisce verde pistacchio e celeste nautico che paiono appena pitturate e una signora sorridente che mi dice 'Oggi si sta proprio bene fuori! Facciamo il pieno?'
Anche se non è più obbligatorio uscire dal veicolo durante il rifornimento, io preferisco sgranchirmi la schiena e prendere una boccata d'aria. C'è un piccolo giardinetto tra le pompe e l'ufficio e dalla panchina posizionata strategicamente sotto un acero campestre intuisco, sorridendo, che quello d'estate è sicuramente un bel rifugio dalla calura. Inoltre dietro alla panchina, appena oltre la recinzione, l'ombra è assicurata anche dagli alti steli del mais che col vento stanno sbattendo contro la rete di metallo.
L'occhio mi cade su un posacenere.
Non è proprio un posacenere ma immagino che venga utilizzato come tale dai clienti e dai gestori per spegnere le sigarette fumate di corsa mentre i serbatoi si riempono.
Nello specifico si tratta di una scatoletta di tonno appoggiata su un trespolo di metallo, forse un vecchio porta estintori.
Aggrotto le sopracciglia, a onor del vero non per la prima volta.
Il posacenere è in mezzo al prato, lontano dalla strada ma lontano anche dalla panchina sotto l'albero. Troppo lontano perché sia comodo e attorno alla panchina nessuna traccia di mozziconi buttati a terra. Avranno pulito - mi dico ma poi vedo che nel tragitto che va dalle pompe alla panchina l'erba è calpestata fino a mostrare il terriccio, mentre il trespolo del posacenere è in mezzo a erba intonsa.
Mi avvicino e prendo in mano la scatoletta: da lontano sembrava di tonno e lo è decisamente anche da vicino… ovviamente il tonno dentro non c'è ma l'etichetta serigrafata recita TONNO PYTHON IN OLIO DI OLIVA. La porto al naso e cerco di distinguere i vari odori - pesce, nicotina, metallo, olio - aggrotto ancora le sopracciglia, avvertendo un sottile mal di testa farsi largo tra gli occhi.
Questo non è l'odore di una lattina di tonno usata come posacenere - sussurro a mezze labbra - questa è una lista di odori, una lista precisa di odori separati
La volto e ne guardo il fondo... Prodotto in PBD - Sagan Industries, Lyssa Inc.
E poi capisco.
Guardo la panchina, l'acero, il campo di mais e, oltre, la ferrovia, su cui non passano treni.
Ma certo…
Mi dirigo verso la tipa del metano che sta aspettando davanti alla mia macchina: braccia lungo i fianchi, schiena dritta, immobile. Non la vedo in faccia perché è voltata ma posso immaginare la sua espressione.
Quando sono a un metro da lei prendo la rincorsa e poi sollevo la gamba, stampandole una pedata di piatto in mezzo alle scapole e lei vola via, andando a sbattere contro la pompa.
Si volta veloce con un espressione di disappunto e mi dice HEY! poi l'espressione cambia ancora e sorridendo - Oggi si sta proprio bene fuori! Facciamo il pieno?
Allora allungo una mano e le tolgo dal taschino un taccuino e un pennarello. Lei sorride, come se nulla fosse.
Mi avvicino al posacenere e intanto comincio a scrivere qualcosa su una pagina.
Sai - dico a voce alta ma con tono calmo - a volte se graffia e miagola non c'è nemmeno bisogno di guardare troppo per intuire che è un gatto e capisco che questo meccanismo ti sia stato molto comodo però… PERO'… il raggio minimo di curvatura per un binario ordinario si distribuisce perlomeno su 300 metri e la deviazione è solo di pochi gradi, NESSUN TRENO TI CORRE ACCANTO E POI DEVIA DI 90° A TAGLIARTI LA STRADA SU DI UN PONTE!
Poi, dimmi, quale contadino con un po' di cervello seminerebbe un filare di mais a pochi centimetri da una recinzione metallica senza lasciare lo spazio di 2 metri per il dente esterno della spannocchiatrice? E poi, dai… IL MAIS A NOVEMBRE?!
Ma il tuo errore più grosso è stata La Firma...
Potevi metterla ovunque, persino dentro lo sciacquone della toilette o anche tatuata sul culo della benzinaia, ma no, tu volevi che fosse ben visibile! E allora ricorda questo la prossima volta: la teoria del Desire Path ci insegna che un tragitto viene percorso solo se è comodo, altrimenti vengono scelte altre scorciatoie. Nessuno avrebbe usato mai quel posacenere perché troppo lontano dalla panchina ma non c'erano mozziconi in giro, da nessuna parte. Era pulito ma puzzava lo stesso di sigaretta, nonostante ci fosse una patina di olio… se pulisci la cenere pulisci anche l'olio ma la tua intenzione era solo metterti in mostra, non fare un lavoro preciso e professionale.
Adesso basta così ! - e sollevo verso il cielo il taccuino aperto su cui avevo appena finito di scrivere
raise exception ("wake up!")
L'ambiente circostante perde improvvisamente colore e luminosità, i contorni degli oggetti cominciano a sfumare e tutto viene avvolto da un grigio spento che infine diventa nero.
Mi sveglio.
Mi stacco dalle tempie gli elettrocateteri percutanei in silicone e guardo lo schermo del portatile, su cui svetta la riga di codice del taccuino.
Ancora non ci siamo, Lyssa - mi lamento in direzione della Vasca Axolotl in cui galleggiano i banchi proteici del Databurst Brain - non ho acconsentito ad addestrarti se poi commetti questi errori dettati dalla tracotanza e dal poco impegno. Ora devo andare ma la prossima volta esigo che da Intelligenza Artificiale Metagenerativa quale sei tu faccia un lavoro migliore!
Quando sto per uscire dal laboratorio, lo schermo vibra di un nero leggermente meno scuro Vedrai - sussurra una voce femminile dagli altoparlanti - ti prometto che la prossima volta non te ne accorgerai nemmeno.
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Ed iniziano a delinearsi le dinamiche e le forme della truffa delle politiche green e delle balle del cambiamento climatico.
Bufera su Timmermans, dopo il Quatargate si profila il rischio di un macroscopico Greengate. L’allarme e la richiesta di lumi vengono da Fratelli d’Italia, dopo la notizia choc riportata dal quotidiano olandese Telegraaf secondo la quale l’Ue avrebbe pagato segretamente gruppi ambientalisti per promuovere i piani verdi dell’ex commissario Frans Timmermans. Lo scandalo c’è tutto, tanto che dopo il pressing arriva l’ammissione parziale di Bruxelles: è stato inopportuno. “Per anni la Commissione Ue ha sovvenzionato, tramite il programma Life, lobby ecologiste per fare pressioni a favore del Green deal. Alle organizzazioni – denuncia il Telegraaf – sono stati addirittura assegnati obiettivi per risultati concreti di lobbying presso eurodeputati e Paesi membri”. Stando al quotidiano olandese, Bruxelles avrebbe “utilizzato denaro da un fondo per sussidi climatici e ambientali da miliardi di euro” una “lobby ombra” con l’obiettivo di portare le politiche green in cima all’agenda europea. Tra gli esempi riportati una campagna a favore della contestata Nature Restoration Law, fortemente voluta da Timmermans, che sarebbe stata “promossa da un’organizzazione coordinata di 185 associazioni ambientaliste”.
A. M. A.
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"Se metti piede in questo borgo, viaggerai indietro di 700 anni. Il Ponte Colandi è il monumento più conosciuto della località di Fabbriche di Vallico, in Italia. Costruito da muratori locali nel XIV secolo d.C. vicino a un mulino ad acqua, questo ponte in arenaria è ancora in ottimo stato di conservazione ed è tuttora utilizzato. Il ponte collega le due parti
di Fabbriche di Vallico e in passato segnava il confine tra il territorio della Repubblica di Lucca e il Ducato Estense. È considerato uno dei ponti più belli della valle del Turrite Secca."
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PRIMA PAGINA Il Sole 24 Ore di Oggi mercoledì, 09 ottobre 2024
#PrimaPagina#ilsole24ore quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi catasto#case#fantasma#utilizzato#nove#oltre
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Ogni tanto capita che delle storie mi rimangano incastrate in testa finché non trovo il tempo per scriverle. Sto provando a cambiare il mio approccio alla scrittura. Più diretta. Meno costruita. Essenziale. La forma del diario, quella che ho utilizzato per anni, mi inizia a stare stretta o forse non ho voglia di trovare la morale in ogni periodo storico della mia esistenza dove sto da cani. Specialmente ora che pago lautamente qualcuno per ascoltarmi. Ero in enoteca, non ricordo come ci ero finito, ricordo solo che il locale pullulava di vecchi austriaci, anziani che si ritrovano con il comune interesse della sbronza. Le enoteche a Vienna sono diverse da quelle in Italia perché c'è molto silenzio. I commensali parlano ma non alzano mai la voce, c'è quasi una innaturale calma che l'alcol dovrebbe compromettere ma non lo fa. Si apre la porta ed entra una anziana coppia. Lui è vestito bene, un distinto signore e lei è sulla sedia a rotelle e ha lo stesso sorriso che aveva mia nonna prima di diventare un guscio di essere umano, quando la malattia era appena all'inizio. I suoi occhi brillavano di gioia mentre veniva spinta nel locale. Lui sposta una sedia con le gambe da un tavolo per avvicinare la sedia a rotelle, controlla che i piedi abbiano abbastanza spazio, la aiuta a togliere la giacca, poi le si siede davanti e le afferra la mano. Lei non ha mai smesso di sorridere, si guardava attorno e tutto era nuovo, una sorpresa. I capelli argento erano soffici e la pelle chiara a tal punto da notare le vene sottostanti. Ho incominciato a sovrapporre i ricordi. In questa anziana ho visto mia nonna e mi sono messo a piangere. Lui ordina da bere, due bicchieri di vino bianco. Quando vengono poggiati sul tavolo la aiuta a sollevare il suo per fare un brindisi, poi continua nel farle vedere come si avvicina il bicchiere alla bocca. Lei riesce a fare un piccolo sorso, manda giù e torna a sorridere. Lui le prende di nuovo la mano e non dice niente. La guarda negli occhi, quegli occhi pieni di vita e cancellati di ricordi di cosa hanno vissuto assieme. Gli stessi occhi che aveva mia nonna quando è diventata bambina. Che strano pensare a questo, che certe volte abbiamo la fortuna di vedere i nostri anziani tornare a essere bambini. Chissà se coincidono le esistenze e davvero erano così. Mi sono dovuto nascondere perché non facevo altro che piangere e disturbavo il silenzio del locale. Questa scena, ho pensato, quanto sarebbe stato bello veder fare così anche a mio nonno, che non ama uscire di casa e che ha sempre detto che sul terrazzo ha tutto quello di cui ha bisogno. Sapere che in quel periodo doloroso la portava in giro e le faceva rivivere banali esperienze, per lei sempre nuove. Un aperitivo con Alzheimer come ospite a sorpresa. Non so cosa mi abbia trattenuto dall'andare ad abbracciarla e stringerla forte. Avessi bevuto un paio di bicchieri in più sicuramente l'avrei fatto. Scrivo per non dimenticare perché ho il terrore di perdere pezzi della mia memoria e di non sapere più chi sono le persone che sogno, cosa vogliono dire i disegni che ho sulla mia pelle, i testi delle canzoni, le poesie. Anche se, forse, rivivere tutto da capo perché qualcosa sta facendo tabula rasa, tornare a dare il primo bacio ogni giorno a qualcuno che mi ama alla follia e mi porta fuori a fare aperitivo mentre sono comodamente seduto nel mio pannolone a rotelle, non è così spaventoso. Fa solo male, male a pensarci.
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Jorge Luis Borges sosteneva che gli antichi greci furono i primi a pensare, ci hanno dato la poesia, la scienza, la filosofia razionale, che tutta la cultura a noi pervenuta nel corso dei secoli derivi dai greci.
I filosofi greci distinguevano l’amore in 12 tipologie diverse a seconda delle diverse emozioni umane e sfumature del sentimento:
Agape (αγάπ��)
Agape è l’amore incondizionato, anche non ricambiato. Va al di là delle forze umane, è un amore puro e senza alcuna aspettativa. Viene utilizzato nei vangeli e nella religione.
Eros (έρως)
Eros è la tipologia di amore più conosciuta. Dio greco della fertilità, il suo tipo di amore rappresenta quello passionale, il desiderio carnale. Veniva definito in termini di irrazionalità, perché il desiderio ardente avrebbe potuto portare alla follia.
Philia (φιλία)
Philia indica un tipo di amicizia profonda. Amicizia come vincolo di fiducia e lealtà, come fondamenta di un rapporto solido e suggellato dalla bellezza della condivisione. Amare ed essere amati.
Storge (στοργή)
Storge è l’amore nei confronti della famiglia o dei parenti, tipico dei consanguinei, deriva da “stergo” che significa amare teneramente.
Philautia (φιλαυτία)
Philautia è l’amore per sé stessi, l’amor proprio, fonte di perfezionamento e benevolenza è definito come forma di egoismo positivo.
Mania (μανία)
Mania associato all’amore è il desiderio incondizionato di amare e possedere, l’amore tossico che vive (apparentemente) solo attraverso il possesso di ciò che brama, il partner come oggetto del desiderio. Distruttivo.
Charis (χάρις)
Charis è forse la tipologia d’amore più ambita tanto quanto appagante: idilliaco. Entrambi i partner si amano allo stesso modo, sia fisicamente che spiritualmente.
Himeros (ἵμερος)
Himeros è l’amore che arde di desiderio fisico, impulsivo, irrefrenabile, l’amore folle. Desiderio carnale, non ascolta ragioni e va appagato nell’immediato.
Anteros (αντέρως)
Anteros, fratello di Eros (si narra fossero inseparabili) è l’amore corrisposto con il rispettivo coniuge/compagno e indica la stabilità sentimentale.
Pragma (πρᾶγμα)
Pragma è associato all’amore maturo di lunga data, ma anche al compromesso e alla pazienza. Fare uno sforzo per dare amore piuttosto che solo per riceverlo.
Pothos (Πόθος)
Pothos è la personificazione del rimpianto e del senso di nostalgia che si prova quando una persona amata è lontana. È anche identificato con l’amore adolescenziale, l’infatuazione, il desiderio prima dell’incontro.
Thelema (θέλημα)
Thelema è l’amore nei confronti di ciò che si fa, il proprio lavoro, il piacere di fare qualcosa, il desiderio voler fare e non è rivolto quindi ad una persona.
— manuela g.
#frasi#citazioni#amore#libro#love#frasi citazione#frasi libro#antica grecia#manuela g.#manuelag.#mare#letteratura#citazioni libro#classic lit art#arte
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Blohm und Voss Bv 141
Era un monomotore da ricognizione tattica ad ala media prodotto dall'azienda tedesca Blohm & Voss GmbH dalla fine degli anni trenta ed utilizzato dalla Luftwaffe durante la seconda guerra mondiale. Aveva una struttura asimmetrica con cabina finestrata decentrata verso destra rispetto alla fusoliera che conteneva piani di coda
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Lorenzo Tondo, fb
La Lega di Salvini ha ammesso al Guardian di aver utilizzato immagini false generate dall’intelligenza artificiale che mostravano migranti e musulmani armati di coltelli che attaccavano donne e poliziotte e averle fatte circolare sui loro profili social. Da un mese la Lega, così come altri partiti di estrema destra, utilizzano l’intelligenza artificiale a scopi propagandistici creando foto false di migranti violenti e aggressivi. Le immagini includono tutte le categorie dell’’incitamento all’odio, dal razzismo all’islamofobia. Nelle foto spesso vengono sfocati i volti delle donne con l’apparente intento di rendere le foto ancora più reali, nel tentativo di voler proteggere le vittime, che, ovviamente, sono false. I partiti di opposizione hanno inviato un esposto all’agcom. Il mio pezzo sul Guardian.
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IL POLISTIROLO ECOLOGICO FATTO CON I FUNGHI: L’IDEA DI UNA STARTUP ITALIANA

Una giovane startup italiana ha sviluppato una tecnologia che utilizza il micelio dei funghi per trasformare scarti agricoli in un materiale da imballaggio biocompostabile altamente performante, un’alternativa ecologica al polistirolo.
Il nuovo materiale sfrutta le caratteristiche dei filamenti che formano il corpo vegetativo dei funghi per creare una biostruttura naturale resistente e plasmabile, producibile in grandi quantità utilizzando materiale dal basso costo, estremamente facile da smaltire. Il nuovo prodotto ideato dai giovani innovatori della Smush Materials si distingue per le sue elevate performance meccaniche, è ignifugo e resistente all’acqua ed è adatto per essere conformato sul disegno del prodotto, per piccoli o grandi imballaggi, dai contenitori delicati fino a proteggere prodotti pesanti come frigoriferi o televisori. Grazie alla sua composizione naturale e circolare, risponde inoltre alle normative europee che vietano l’uso di plastiche monouso entro il 2030.
Il polistirolo, ampiamente utilizzato per la sua leggerezza e capacità di protezione, è tuttavia uno dei materiali più difficili da smaltire, con gravi impatti sull’ambiente. Trovare alternative al polistirolo è estremamente complesso, così come scalare modelli di business sostenibili integrabili nelle filiere produttive e logistiche. “Non è sempre necessario creare nuove materie prime in laboratorio. Partiamo da ciò che il pianeta ci offre” spiega Luca Ficarelli, co-fondatore della startup: “Partire dalla natura ogni volta che è possibile”. “Utilizziamo rifiuti agricoli come materie prime per coltivare i nostri prodotti; dopo l’uso possono essere riutilizzati in agricoltura come fertilizzanti”. Il processo produttivo emette il 90% in meno di CO₂ rispetto al polistirolo.
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Fonte: Smush Matarials; Startupitalia; immagine di Pradejoniensis CC
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