#un grido nel buio
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weirdlookindog · 1 year ago
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Walter Molino - Un grido nel buio (A Scream in the Dark), 1965
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solosepensi · 22 days ago
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Voglio te, solo te! Lascia che il mio cuore lo ripeta senza fine. Tutti i desideri che mi distraggono di giorno e di notte in sostanza sono fasulli e vani. Come la notte tiene nascosta nel buio l’ansia di luce così nel profondo del mio cuore senza ch’io me ne renda conto un grido risuona: Voglio te, solo te! Come la tempesta cerca la quiete mentre ancora lotta contro la quiete con tutte le sue forze così io mi ribello e lotto contro il tuo amore ma grido che voglio te, solo te.
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stregamorganablog · 26 days ago
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Nel mio silenzio si agitano i venti,
e ogni parola mai detta
è un grido che lacera la notte.
Oh, anima mia, fragile e forte,
ti cerco nei frammenti di sogni
che non vogliono svanire.
Ti ho trovato nel buio di una stanza vuota,
dove la luce filtra appena
e accarezza il volto dei ricordi.
Sei l’eco di una risata lontana,
un soffio di vita che non si spegne,
un bacio che non si consuma.
La mia follia danza con la tua ombra,
e insieme tessiamo tele invisibili
dove ogni filo è una promessa,
ogni nodo un rimpianto.
Oh, amore, che bruci come il fuoco
e poi lasci solo cenere,
sei la ferita e la cura,
sei il mio eterno ritorno
Alda Merini
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neversoulless · 1 month ago
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Sto bene?
No, non è questo il punto. Sono un mosaico in frantumi, un paesaggio interiore dove le ombre danzano tra le crepe dell'essere.
Non so cosa mi stia succedendo. È come essere sospesi in un neutro infinito, dove i pensieri scivolano come acqua tra le dita, sfuggenti .La vita è un sussurro , un fremito che non riesce a prendere forma.
Ho perso la voglia.
Come la marea che abbandona la riva, lasciando solo sabbia umida e conchiglie vuote.
Sono arrabbiata con me stessa. Un conflitto interno che rode. Ogni pensiero è una lama sottile che incide nel profondo, giudicando, condannando.
Non mi ascoltano. Il silenzio è diventato la mia più fedele compagnia. Grido dentro di me con una voce che non attraversa le pareti, che non scavalca i silenzi degli altri.
Non è sufficiente. Mai abbastanza. Il confronto costante con un'idea di perfezione irraggiungibile mi consuma, mi svuota, in una forma che non riesco a riconoscere.
Non dormo bene. La notte è un campo di battaglia dove i pensieri combattono battaglie silenziose. Gli incubi non hanno bisogno di mostri, bastano i ricordi, i dubbi, le aspettative illuse disattese.
Sono stanca. Stanca di fingere, di nascondere, di combattere. La stanchezza è più profonda delle ossa, penetra nell'anima, si radica nell'essenza più intima del mio essere.
Non sono abbastanza. Un mantra che si ripete, martellante. Non abbastanza brava, non abbastanza forte, non abbastanza amata. Un vuoto che si allarga, inghiottendo ogni briciolo di autostima.
Niente mi va bene. Il mondo è diventato una scala grigia, dove ogni gradino sembra uguale all'altro, dove la speranza è un ricordo sbiadito.
Sono triste. Non è una tristezza che si può raccontare, non è una lacrima che scende. È un mare interno, profondo, immobile. Un'assenza che diventa presenza.
Eppure, in questo buio, c'è ancora una luce fioca. Un respiro appena percettibile. Una possibilità. Perché l'anima, anche quando sembra spezzata, conserva sempre un nucleo di resilienza, un seme di rinascita.
Un giorno, questi frammenti torneranno a ricongiungersi. Un giorno, la voce tornerà a risuonare. Un giorno, mi ritroverò.
Integra. Intera. Viva.
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piccolavolpesblog · 5 days ago
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C’è un cassetto, avvolto nel gelo,
custode di un mondo sospeso nel cielo.
Lì dorme il silenzio, intrecciato al dolore,
un grido che tace, un rifugio d’amore.
Le sue mura di ferro respingono il tempo,
le chiavi si spezzano contro quel vento.
Nessuna mano, nessuna preghiera,
può varcare l’ombra che lo avvolge intera.
E poi sei arrivata, sussurro di fiamma,
un lampo nel buio, una forza che chiama.
Non hai forzato, né violato il confine,
eri l’essenza che sfida e redime.
Le catene si sono dissolte al tuo sguardo,
il sigillo ha ceduto, tremante e codardo.
Il cassetto si è aperto, riversando il suo canto,
un’anima nuda, che si dona soltanto.
Sei la chiave che non sapevo esistesse,
il varco proibito che il cuore concedesse.
Non sei forza, ma luce che arde immortale,
sei il caos e la pace, il mio bene fatale.
~Piccola Volpe
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canesenzafissadimora · 19 days ago
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C’è un luogo in ciascuno di noi
che aspetta di essere visto.
È buio, come un abisso nascosto
silenzioso e immenso.
Lì dormono le paure
le ambizioni che abbiamo seppellito
le parole che non abbiamo detto
per paura di romperci.
Guardarlo fa paura.
Abitarlo, ancora di più.
La realtà ci spinge fuori
dove il rumore è più forte
dove i gesti si affrettano
dove il cielo sembra sempre più alto
e la terra sempre più lontana.
E noi, lì, a rincorrere ombre
a costruire muri
mentre la voce dentro sussurra:
“Vieni, fermati. Guarda.”
La vita non è pubblicità di emozioni
ma improvvisazione di anima.
Ma guardare dentro è un lavoro difficile.
È come spogliarsi con dita fragili.
È come ascoltare un vecchio canto
fatto di cose dimenticate
di dolore che non ha avuto parole
di luci mai accese.
Eppure, lì dentro
nell’oscurità che temiamo
c’è la radice di ogni nostro sogno
c’è il seme che aspetta solo
di essere portato alla luce.
Perché non si cresce con le illusioni
ma con il coraggio di guardarsi interi:
le crepe, i vuoti
i piccoli miracoli nascosti.
Anche il mondo – il nostro mondo –
ha bisogno di questo sguardo.
Non più occhi distratti
che si posano solo dove il vento luccica
ma mani che scavano
nelle pieghe profonde della terra
nelle storie che nessuno ascolta.
La coscienza non è un grido
è un sussurro che cresce.
È il tocco leggero
di chi sa che ogni gesto
anche il più piccolo
cambia la forma del tempo.
E allora impariamo ad abitare
questa profondità che chiama
questa bellezza che non grida
questo silenzio che insegna.
Perché solo chi sa guardarsi dentro
può davvero svegliarsi.
E quando ci svegliamo
noi, come alberi
portiamo alla luce
un’intera foresta.
E in quella foresta
nel bosco infinito dell’essere
il ramo si spacca e fiorisce
il canto del buio diventa luce
e la vita intera
finalmente ringrazia.
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Andrew Faber
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vento-del-nord · 11 months ago
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Sono la strega in cima al rogo
Una farfalla che imbraccia il fucile
Una regina senza trono
Una corona di arancio e di spine
Sono una fiamma tra le onde del mare
Sono una sposa sopra l’altare
Un grido nel silenzio che si perde nell’universo
Sono il coraggio che genera il mondo
Sono uno specchio che si è rotto
Sono l’amore, un canto, il corpo
Un vestito troppo corto
Una voglia un desiderio
Sono le quinte di un palcoscenico
Una città, un impero
Una metà sono l’intero
Ahia ia ia ia ia iai
Ahia ia ia ia ia iai
Mi chiamano con tutti i nomi
Tutti quelli che mi hanno dato
E nel profondo sono libera, orgogliosa e canto
Ho vissuto in un diario, in un poema e poi in un campo
Ho amato in un bordello e mentito non sai quanto
Sono sincera sono bugiarda
Sono volubile, sono testarda
L’illusione che ti incanta
La risposta e la domanda
Sono la moda, l’amore e il vanto
Sono una madonna e il pianto
Sono stupore e meraviglia,
Sono negazione e orgasmo
Nascosta dietro a un velo
Profonda come un mistero
Sono la terra, sono il cielo
Valgo oro e meno di zero
Ahia ia ia ia ia iai
Ahia ia ia ia ia iai
Mi chiamano con tutti i nomi
Tutti quelli che mi hanno dato
E anche nel buio sono libera, orgogliosa e canto
Sono stata tua e di tutti di nessuno e di nessun altro
Con le scarpe e a piedi nudi
Nel deserto e anche nel fango
Una nessuna centomila
Madre figlia, luna nuova sorella, amica mia Io ti do la mia parola
Ahia ia ia ia ia iai
Ahia ia ia ia ia iai
Mi chiamano con tutti i nomi
Tutti quelli che mi hanno dato
Ma nel profondo sono libera, orgogliosa e canto
Mi chiamano con tutti i nomi
Con tutti quelli che mi hanno dato
E per sempre sarò libera, e orgogliosa 🎶
f. mannoia🎶
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greenbor · 5 months ago
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Questo amore Così violento Così fragile Così tenero Così disperato Questo amore Bello come il giorno E cattivo come il tempo Quando il tempo è cattivo Questo amore così vero Questo amore così bello Così felice Così gaio E così beffardo Tremante di paura come un bambino al buio E così sicuro di sé Come un uomo tranquillo nel cuore della notte Questo amore che impauriva gli altri Che li faceva parlare Che li faceva impallidire Questo amore spiato Perché noi lo spiavamo Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato Questo amore tutto intero Ancora così vivo E tutto soleggiato E' tuo E' mio E' stato quel che è stato Questa cosa sempre nuova E che non è mai cambiata Vera come una pianta Tremante come un uccello Calda e viva come l'estate Noi possiamo tutti e due Andare e ritornare Noi possiamo dimenticare E quindi riaddormentarci Risvegliarci soffrire invecchiare Addormentarci ancora Sognare la morte Svegliarci sorridere e ridere E ringiovanire il nostro amore è là Testardo come un asino Vivo come il desiderio Crudele come la memoria Sciocco come i rimpianti Tenero come il ricordo Freddo come il marmo Bello come il giorno Fragile come un bambino Ci guarda sorridendo E ci parla senza dir nulla E io tremante l'ascolto E grido Grido per te Grido per me Ti supplico Per te per me per tutti coloro che si amano E che si sono amati Sì io gli grido Per te per me e per tutti gli altri Che non conosco Fermati là Là dove sei Là dove sei stato altre volte Fermati Non muoverti
Jacques Prévert
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kon-igi · 2 years ago
Note
Sei la persona che è stata ufficialmente designata per scrivere il "MESSAGGIO nella bottiglia", non quello classico del naufrago sull'isola deserta, bensì quello concepito dall'essere umano e diretto agli altri abitanti del sistema solare.
Devi spiegare cos'è la Terra e com'è l'uomo, ciò che veramente noi siamo, perché dovrebbero venire a trovarci o non piuttosto evitarci come la peste.
Un discorso fiume, o anche poche, significative parole. Come ritieni più opportuno. Grazie a nome del pianeta.
Benritrovato, Viaggiatore.
Tu non conservi memoria di me e nemmeno io di te ma entrambi veniamo da un luogo distante nello spazio e nel tempo, dove lo spazio e il tempo, allora, non avevano significato.
Ci siamo mossi lungo un palcoscenico di desiderio di conoscenza e di connessione, calpestato da individui che oggi non sono più e su cui noi lasceremo spazio a coloro che non sono ancora.
Chissà se il ciclo delle stagioni del tuo pianeta vi restituisca la metafora della nascita, della crescita e della dissoluzione o se luce e tenebra vi risveglino nel cuore le stesse gioie e gli stessi timori di noi abitanti del pianeta Terra.
Cosa posso dirti di questo nostro pallido puntino blu perso nell'avvolgente buio cosmico?
Su di esso, per un breve respiro dell'universo, sono state racchiuse tutte le speranze di ogni madre e di ogni padre che hanno osservato i piccoli passi tremanti dei loro figli, tutti gli amori appassionati e le guerre sanguinose in nome di un dio o di un ideale oramai dimenticati.
Se tu sommassi la voce urlata di ogni proclama, di ogni grido di battaglia, dichiarazione di fedeltà, movimento di odio, giubilo o pianto, essi verrebbero inghiottiti dal nulla che separa il nostro e il tuo tutto.
Eppure noi siamo la somma millenaria di morte e rinascita, sempre pronti a conoscere e connetterci, non appena la paura dell'ignoto viene dissolta.
Stai forse tentando di analizzare la fiala di liquido trasparente che era nella capsula di stasi insieme a questo messaggio?
Ti risparmio la fatica. È acqua.
Quello è stato l'inizio di noi esseri umani e in essa ci siamo mossi e siamo cresciuti finché non l'abbiamo abbandonata, ma mai del tutto.
Quell'acqua racchiude la memoria della siccità, la paura della tempesta, l'ardore di chi l'ha solcata e la tristezza di chi ha visto il proprio sangue diluirvisi. Ma racchiude anche la gioia del primo raccolto, il fresco di una baia sicura e la pioggia lasciata fuori.
Tu stai tenendo in mano il cuore pulsante di tutta la razza umana.
Non analizzarla... non servirebbe a conoscerci.
Ma vieni, o Viaggiatore, e scopri coi tuoi occhi come su questo pallido puntino blu la nostra capacità di distruggere è forse grande e rumorosa ma mai potente come il nostro desiderio di creare, conoscere e condividere.
Ti aspettiamo.
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onewithnoname · 6 months ago
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12/07/2024
La crudeltà umana, ha di nuovo lasciato traccia nel mondo. E sempre maggiore sfiducia cresce dentro di me, nei confronti del genere umano, e della società tutta. Il mio cuore si riempie di terrore, angoscia e disperazione. perché mai e poi mai ci sarà fine alla crudeltà umana: e in questi ultimi tempi ho avuto sempre maggiore conferma, al timore e alla tenebra che abita il mio cuore, seppellito ogni giorno sempre più in profondità. Per poterlo proteggere dal dolore, e dalla sofferenza che circonda tutto. Quando ho letto la notizia del piccolo gattino, scaraventato giù da un ponte, ho pianto tutto quello che avevo in corpo, ma non c'era nessuno che ascoltasse (nessuno ascolta mai un cuore che urla di dolore, per una povera anima innocente persa per sempre). Poi mi sono tagliato, come non facevo da tanto tempo. Perché del resto questa società riconosce solo il ferreo sapore del sangue, fatto sgorgare da occhi plumbei, che nascondono il vuoto, nel quale nessuna anima troverà mai rifugio.
Ombra spezzata
In un volo di sogni,
cade l'innocenza,
tra risate
di un buio crudele.
Il tempo si ferma,
goccia di vita
svanita nel nulla.
Un grido muto,
eco nell'abbandono,
cuore fragile
infranto.
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lareginadelmondomarcio · 9 months ago
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2.
Usciamo da questo dannato quadro prima pieno ed ora privo di vita. Tu sei in piedi davanti alla porta spalancata, io ai piedi del tavolo di un marrone quasi rossiccio. Cerco di alzarmi, di ricomporre le parti di me che tanto brutalmente hai spezzato, vivisezionato a forza di colpi alla rinfusa per la tua rabbia, il tuo odio e forse un po' d'amore. 
Non vedo, mi strappo gli occhi alla ricerca del buio completo, alla ricerca di qualcosa che mi protegga da te. Forse le tenebre. Forse l'inconscio. Forse il nulla. 
Mi strappo i capelli. È questa la disperazione o la pazzia? È forse la fine di tutto? 
Per terra una pozza di sangue e grido amore con le mani ricoperte del mio stesso scuro e denso sangue. Mi avvento su di te, belva assettata di morte, è una supplica. Uccidimi, non sono ancora morta e sento l'aria riempirmi i polmoni in fiamme, stanchi. Il petto mi esplode, i muscoli riprendono a funzionare fin troppo bene. Sono incontrollabile. Sono qualcosa di mai visto e ho paura di me stessa mentre cerco di strapparti il viso, il cranio ricoperto di muscoli minuscoli, carne, vene, nervi e null'altro. Sei nella mia testa, mi controlli, mi manipoli i pensieri. È successo o è stata un'altra illusione. 
Un colpo fisso al petto e due nella schiena. Ti chini e mi baci sulle labbra secche, assettate, sporche ma calde. Siamo una guerra. Io che mi aggrappo con le unghie alla tua schiena. Al mio tocco la carne si scioglie, si strappa in maniera perfetta, gocce di vivo sangue caldo ricoprono le mie dita fredde.
Corro. 
Scappo da te. 
Il buio della notte mi culla. 
Chiudo gli occhi grandi. 
Ti sembro una bambina persa e disperata, una tua creatura progettata per la sofferenza e la distruzione pura. 
Ti sento piangere, o forse stai ridendo, chi lo sa, le mie spalle sono l'unica cosa che vedi di me ed io una distesa di scuro, buio, inferno. 
Guardaci. 
Amore, caro amore mio. 
Noi siamo morti. 
Tu prima ed io dopo. 
Ricado sul riccone cazzuto e svanisco.
Sono io ad avermi ammazzata e sono io che la vita l'ho poi continuata. 
Tu muori sul pavimento freddo e guardami con gli occhi che supplicano amore. 
Io non ti vedo. 
Non ho più gli occhi e strappami dai miei incubi e paure. 
Portami all'inferno che la mia anima come la tua sia dannata in eterno. 
Amore, caro amore mio. 
Porta i miei occhi con te nel più profondo buio che io non possa mai più guardare nessuno, che l'ultimo a vedere, guardare, amare, sia stato tu. 
Amore, dannato amore mio. 
Esco dalla casa buia a piedi scalzi, calpesto i frammenti di vetro sparsi sul pavimento sporco. I piedi mi si attaccano al suolo ed ogni passo è una doppia fatica. 
Il quadro resta sul muro in attesa di essere accolto o distrutto. Nel cammino il fuoco è alto. Potrei prendere una matita, disegnare su un foglio bianco il calore che sento sul corpo nudo. Stringo le mani a pugni e conficco le unghie nella tenera carne, poi mischio, il tuo sangue con il mio e siamo un tutt'uno che vivi in me e vivo in te. Avvolgo le braccia intorno al corpo e il mio sguardo si perde. Ti sento freddo alle mie spalle, un tocco leggero sulla mia pelle fredda. Mi abbracci da dietro, le braccia sotto le mie, è una promessa di protezione e ci siamo uccisi, distrutti, massacrati.
Mi marchi il corpo con il tuo calore e ricomponi parte dopo parte di me con le tue lacrime, vedo di nuovo ed il calore delle fiamme non è calore, è il nostro Inferno.
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sergiodb · 10 months ago
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Heart Attack (Attacco di cuore)
Editors
I couldn't look at you Non potevo guardarti Orbit my life like a satellite Orbita la mia vita come un satellite Let out a battle cry Lancia un grido di battaglia Angels are lost in the black and white Gli angeli si perdono nel bianco e nero
We were always meant for this Siamo sempre stati fatti per questo Shot through the dark, my reason to exist Sparato nel buio, la mia ragione di esistere Why? Come mai?
My baby don’t wanna be Il mio bambino non vuole esserlo Near anyone when shit gets tight Vicino a chiunque quando la merda si fa stretta Love is on fire again L'amore è di nuovo in fiamme Burn a cause in my arm and fight Brucia una causa nel mio braccio e combatti
We were always meant for this Siamo sempre stati fatti per questo Shot through the dark, my reason to exist Sparato nel buio, la mia ragione di esistere Why? Come mai?
No one will love you more than I do Nessuno ti amerà più di me I can promise you that Te lo posso promettere And when your love breaks I'm inside you E quando il tuo amore si rompe io sono dentro di te Like a heart attack Come un infarto No one will love you more than I do Nessuno ti amerà più di me I can promise you that Te lo posso promettere And when your love breaks I'm inside you E quando il tuo amore si rompe io sono dentro di te Like a heart attack Come un infarto
I wouldn’t answer straight Non risponderei direttamente Mould my words till they sound alright Modella le mie parole finché non suonano bene Who listens to us anyway? Chi ci ascolta comunque? My audience is you tonight Il mio pubblico sei tu stasera
We were always meant for this Siamo sempre stati fatti per questo Shot through the dark, my reason to exist Sparato nel buio, la mia ragione di esistere Why? Come mai?
No one will love you more than I do Nessuno ti amerà più di me I can promise you that Te lo posso promettere And when your love breaks I'm inside you E quando il tuo amore si rompe io sono dentro di te Like a heart attack Come un infarto No one will love you more than I do Nessuno ti amerà più di me I can promise you that Te lo posso promettere And when your love breaks up inside you E quando il tuo amore si rompe dentro di te Like a heart attack Come un infarto
We were always meant for this Siamo sempre stati fatti per questo Shot through the dark, my reason to exist, why Sparato nel buio, la mia ragione di esistere, perché
No one will love you more than I do Nessuno ti amerà più di me I can promise you that Te lo posso promettere And when your love breaks I'm inside you E quando il tuo amore si rompe io sono dentro di te Like a heart attack Come un infarto No one will love you more than I do Nessuno ti amerà più di me I can promise you that Te lo posso promettere And when your love breaks I'm inside you E quando il tuo amore si rompe io sono dentro di te Like a heart attack Come un infarto
No one will love you more than I do Nessuno ti amerà più di me No one will love you more than I do Nessuno ti amerà più di me No one will love you more than I do Nessuno ti amerà più di me No one will love you more than I do Nessuno ti amerà più di me No one will love you more than I do Nessuno ti amerà più di me No one will love you more than I do Nessuno ti amerà più di me No one will love you more than I do Nessuno ti amerà più di me No one will love you more than I do Nessuno ti amerà più di me No one will love you more than I do Nessuno ti amerà più di me No one will love you more than I do Nessuno ti amerà più di me No one will love you more than I do Nessuno ti amerà più di me No one will love you more than I do Nessuno ti amerà più di me
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ambrenoir · 10 months ago
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Non mi tolga tutto il lutto, dottoressa,
me ne lasci la metà;
io non voglio che il mio cuore
sia sgombro per intero,
mi lasci la mancanza:
faccia male di notte,
se non dormo, ma se dormo,
se possibile, vorrei
non svegliarmi nel buio,
come se
non potessi respirare.
Mi tolga
l’impossibile che è che non si possa
più ascoltare la sua voce
e lo squillo del telefono mai suo
quando compio un altro anno
e non vorrei.
Mi lasci continuare
a guardare fissamente
se qualcuno beve
il caffè nel vetro
e faccia che io pianga
sulla torta di riso;
mi tolga il grido, se può,
la testa che sbatte,
il nero che fa
la fine.
Non mi resta che
la mancanza che è:
e se è il dolore che riempie
come un corpo
il mio corpo,
me lo lasci per metà.
Non voglio perdere
che ferisca come un taglio
la lama che non taglia dei suoi occhi;
Tolga il lutto che inginocchia,
che non crede, che mi chiude
in casa.
Mi lasci che mi facciano
male i fiori,
ma non tutti,
solo quelli arancioni.
Beatrice Zerbini, da:“In comode rate- Poesie ed Eventuali"
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emz26 · 10 months ago
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L’agente Vinnie, Fox e l’ispettore Greco.
La strada bagnata scorreva sotto le ruote della sua Shevy d’ordinanza, erano 5 minuti che l’inseguimento era cominciato. L’agente Vinnie aveva notato un movimento sospetto mentre era fermo all’El’s dinner, un tizio coperto da un lungo impermeabile e con in testa un cappellaccio da australiano stava trafficando accanto ad una Chevrolet bianca, scese dalla pattuglia e si avvicinò al soggetto, “hey” grido per farsi notare, e l’uomo lo noto, la reazione era prevista. Il tizio saltò in auto e partì con la fretta di chi aveva qualcosa da nascondere, Vinnie si aspettava una reazione simile, aveva 30 anni d’esperienza, ed era già pronto a raggiungere il volante della pattuglia per dargli dietro, tutto questo con buona pace della voglia di ciambelle del suo collega Josh.
Pioveva quella cazzo di notte, sulla strada bagnata la Shevy era come un pesante rinoceronte con le pattine ai piedi, scivolava ovunque, bisognava guidare in punta di dita, ogni frenata rischiava di diventare un bacio contro il muro, ogni curva sembrava una faticosa virata in mare, e anche in rettilineo non si poteva abbassare la guardia, ogni pozzanghera generava una sbandata, l’unica cosa positiva era che anche il fuggiasco guidava una Chervolet special deluxe del ‘40 di colore bianco, i fari della volante la facevano risaltare nel buio della notte, era un cazzo di inseguimento a rallentatore.
L’Hudson era una spaventosa macchia scura sul lato sinistro della strada, Vinnie era travolto dal desiderio e dalla paura, voleva prendere il fuggiasco ma non voleva saltare dentro al fiume con la macchina, l’immagine di una Shevy zebrata intenta a saltare giù da un ponte lo aggredì, scosse la testa, doveva rimanere concentrato, quel figlio di puttana andava preso, era sicuro di dar dietro al criminale che veniva chiamato Fox, erano mesi che li faceva penare. Sulle prime non ci dettero molto peso, ma nel giro di poco passò dai piccoli furti ad atti sempre più efferati, l’escalation era stata vertiginosa, due mesi fa il primo omicidio a sangue freddo e poi, poi non si era più fermato, i suoi attacchi erano diventati sempre più frequenti e sempre più feroci, ultimamente si era messo a giocare con le lamette da barba.
Vinnie era solo in auto, Josh era rimasto con le ciambelle in mano e la bocca aperta, era ancora dentro l’El’s dinner e poco poteva fare per il collega. Vinnie provò ad allungare la mano verso la radio, ma le luci spente non facevano presagire nulla di buono, la radio era muta. Provò ad accendere la sirena ma anche quella era guasta, era dentro un fottuto rinoceronte incapace di grugnire o qualunque sia il verso di un rinoceronte, era fottutamente solo.
I primi bagliori dell’alba normalmente presagivano la fine del turno di notte e Vinnie li accoglieva sempre con un sorriso, ma oggi significavano solamente un rischioso straordinario mal pagato, e forse, forse una pallottola nel petto.
Vinnie doveva solamente resistere, più riusciva a far durare l’inseguimento e più Fox sarebbe stato nei guai. Fox, lo chiamavano così perché si comportava come una volpe, mimava il carattere della vittima, se la faceva amica, e appena questa abbassava la guardia se la beveva, psicopatico bastardo.
Il segnale dei lavori in corso apparve come una madonna nella notte, normalmente è un segnale indesiderato per chi guida, ma questa sera no, il ponte sul fiume era interrotto e Fox ci stava finendo dentro, dopotutto forse non sarebbe stato Vinnie a saltare nel fiume. L’auto bianca cominciò a rallentare per poi fermarsi, era in trappola e non c’era più nulla da fare, sembrava finita, ma una bestia in trappola è sempre pronta a tutto, non era il momento per abbassare la guardia.
“SCENDI SUBITO DALLA MACCHINA!” urlò Vinnie, nessuna risposta, la luce adesso permetteva di vedere chiaramente, e dentro l’abitacolo non si scorgeva nessuno, non poteva essere fuggito, Vinnie dalla sua posizione vedeva chiaramente le portiere, non poteva essergli scappato. Il peso del ferro lo confortava, decise di agire, uscì dall’auto e percorrendo un lento e ampio raggio e cominciò ad avvicinarsi allo sportello dell’auto, “SCENDI!”, “ALZA LE MANI!” “FATTI VEDERE!”, ad ogni passo ripeteva come un mantra queste parole, ma niente, nulla di nulla, riceveva in cambio solo silenzio, la maniglia era giunta a portata di mano, la bianca portiera era il confine tra la vita e la morte.
Vinnie era in difficoltà sul da farsi, ogni errore sarebbe stato fatale, la soluzione più semplice sarebbe stata quella di sparare alla portiera, il potere distruttivo della magnum avrebbe fatto il resto, ma il codice non lo permetteva, si sollevò dalla posizione di guardia per sbirciare dentro l’abitacolo.
Vuota, era orribilmente vuota, aprì di scatto la portiera, e dentro non c’era nessuno, come cazzo aveva fatto a scappare? Sul divanetto anteriore c’erano solamente l’impermeabile vuoto ed una valigetta aperta contenente un rasoio e delle dita tranciate, e sangue, macchie di sangue ovunque. “Dove cazzo sei finito bastardo?”, si girò verso la strada e la volante era sparita, “Che cazzo succede?” ringhiò Vinnie, si portò le mani alla testa ma il tatto non incontrò i suoi radi capelli ma un cazzo di cappello da australiano, che cazzo stava succedendo!? Cadde a terra in preda alle convulsioni e vomitò, ora le sue mani tremavano e la pistola emetteva un sinistro tintinnio.
L’ispettore Greco era stato buttato giù dal letto alle 5 di mattina, si dirigeva al cantiere sull’Hudson, l’agente Josh aveva dichiarato il furto di una Chervolet special deluxe del ‘40 di colore bianco da parte di Vinnie, la stessa ritrovata poi al cantiere, che cazzo gli era preso a quel mezzo italiano maledetto?
L’ispettore Greco scese dalla macchina e sbottò “che cosa abbiamo qui?”, “ un agente con un buco in testa, una manciata di dita e un rasoio,”, ”sangue?”, ”quanto ne vuoi”, “e nel bagagliaio?”, ”pezzi di carne appartenenti ad un numero imprecisato di persone”, “Il solito cazzo di casino al quale tentare di dare un senso”, L’ispettore si accese una sigaretta bestemmiando.
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canesenzafissadimora · 1 year ago
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Voglio te, solo te!
Lascia che il mio cuore
lo ripeta senza fine.
Tutti i desideri che mi distraggono
di giorno e di notte
in sostanza sono fasulli e vani.
Come la notte tiene nascosta nel buio
l'ansia di luce
così nel profondo del mio cuore
senza ch'io me ne renda conto
un grido risuona:
Voglio te, solo te!
Come la tempesta cerca la quiete
mentre ancora lotta contro la quiete
con tutte le sue forze
così io mi ribello e lotto
contro il tuo amore
ma grido che voglio te, solo te.
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R. Tagore
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mancino · 11 months ago
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La sera spegne le luci al giorno vissuto, il
sipario si abbassa nella profondità
dell'oblio.
Non ho più lacrime da nascondere
con questa pioggia incessante, freddo è il
mio cuore.
Sento un gran freddo, chi mi potrà
amare?
Chi scalderà il mio cuore per quietare la
bramosa sete?
All’infinito inseguirò il tuo ricordo
con sguardo smarrito di sconfitto amore,
crollo nel baratro delle lenzuola, gli occhi
nel buio pronunciano il tuo nome.
E se l'amore è un grido disperato
io voglio rimanere senza fiato
urlando a più non posso tutta notte il
nome di chi il cuore mio si inghiotte.
___@Alma Bigonzoni___
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