#trilogia della città di k
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intotheclash · 8 months ago
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Un uomo dice: - Tu chiudi il becco! Le donne non sanno niente della guerra. La donna dice: - Non sanno niente? Coglione! Abbiamo tutto il lavoro, tutte le preoccupazioni: i bambini da sfamare, i feriti da curare. Voi, una volta finita la guerra siete tutti degli eroi. Morti: eroi. Sopravvissuti: eroi. Mutilati: eroi. E' per questo che avete inventato la guerra, voi uomini. E' la vostra guerra. L'avete voluta voi, fatela allora, eroi dei miei stivali! Ágota Kristóf - Trilogia della città di K
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ypsilonzeta1 · 4 months ago
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Sono convinto, Lucas, che ogni essere umano è nato per scrivere un libro, e per nient'altro. Un libro geniale o un libro mediocre, non importa, ma colui che non scriverà niente è un essere perduto, non ha fatto altro che passare sulla terra senza lasciare traccia
Agota Kristof Triulogia della città di K
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so-spiri · 2 years ago
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[…] per decidere se è Bene o non Bene, abbiamo una regola molto semplice: il tema deve essere vero. Dobbiamo descrivere ciò che vediamo, ciò che sentiamo, ciò che facciamo. Ad esempio, è proibito scrivere<< Nonna somiglia a una strega>> ma è permesso scrivere<<La gente chiama nonna la Strega>> È proibito scrivere<<La piccola Cittá è bella>> perché la piccola Città può essere bella per noi e brutta per qualcun altro. Allo stesso modo, se scriviamo: <<L’attendente è gentile>>, non è una verità, perché l’attendente può essere capace di cattiverie che noi ignoriamo. Quindi scriveremo semplicemente: <<l’attendente ci regala delle coperte>>. Scriveremo<<noi mangiamo molte noci>> e non:<<Amiamo le noci>> perché il verbo amare non è un verbo sicuro, manca di precisione e di obiettività. <<Amare le noci>> e <<amare nostra Madre>> non può voler dire la stessa cosa. La prima formula designa un gusto gradevole in bocca, e la seconda un sentimento. Le parole che definiscono i sentimenti sono molto vaghe; è meglio evitare il loro impiego e attenersi alla descrizione degli oggetti, degli esseri umani e di se stessi, vale a dire alla descrizione fedele dei fatti
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memesncuddles · 2 years ago
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al-sapore-di-sigarette · 9 months ago
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"A forza di ripeterle, le parole a poco a poco perdono il loro significato e il dolore che portano si attenua."
Trilogia della città di K. — Agota Kristof
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princessofmistake · 7 months ago
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Le ferite fisiche non hanno importanza quando le ricevo. Ma se dovessi infliggerne una, diventerebbe un altro tipo di ferita per me, e non potrei sopportarla.
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boldlymagnificentperson · 4 months ago
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Libri: A. Kristof, La Trilogia della città di K., Einaudi
Dopo averci consigliato due romanzi americani (Damon Copperhead e Americanah) Micol Cittone torna in Europa e lo fa con una trilogia che ormai è un classico specie tra i lettori e le lettrici più giovani. In verità l’aveva già consigliato già Roberto Cornetta nel 2015 scrivendo “La scrittrice ha una rara produzione letteraria, essenzialmente altre tre brevissime novelle ed una piece teatrale.…
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momentidicri · 2 years ago
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Ho iniziato trilogia della città di K di Agota Kristof, ma faccio veramente fatica a leggere libri così crudi soprattuto quando protagonisti sono bambini.
Lo abbandonerò.
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carmenvicinanza · 1 year ago
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Ágota Kristóf
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Ágota Kristóf, scrittrice e drammaturga ungherese passata alla storia della letteratura mondiale col suo capolavoro La trilogia della città di K. che ha ricevuto numerosi premi letterari ed è stato tradotto in oltre trenta lingue.
I suoi romanzi, dalla scrittura asciutta e incisiva, la prosa austera e la narrazione senza fronzoli, esplorano, in maniera cruda e provocatoria, temi universali come la violenza, la guerra, l’infanzia e la natura umana. I personaggi dei suoi racconti sono spesso segnati dalla condizione esistenziale dell’erranza, di chi è costrettə ad abbandonare la propria terra per cercare rifugio in un paese straniero
Nata il 30 ottobre 1935 a Csikvánd, un piccolo villaggio in Ungheria, a quattordici anni scriveva le sue prime poesie mentre studiava in un collegio di sole ragazze.
Nel 1956, dopo l’intervento dell’Armata Rossa per soffocare la rivolta popolare contro l’invasione sovietica, è fuggita con il marito e la figlia in Svizzera stabilendosi a Neuchâtel, dove ha vissuto fino alla morte, avvenuta il 27 luglio 2011.
Quando è scappata aveva poco più di vent’anni e una bambina di undici mesi avvolta alla schiena. Ha dovuto imparare a ricostruirsi una nuova vita, una nuova lingua, che ha adoperato per scrivere sentendosi sempre analfabeta perché non la padroneggiava abbastanza. Ha lavorato come operaia in una fabbrica, poi è stata insegnante e traduttrice, ha divorziato e avuto altri due figli. 
La sua fuga è stato un trauma da cui non si è mai ripresa, allontanata dagli affetti in un mondo totalmente diverso da quello a cui apparteneva. La condizione inesorabile della persona migrante che deve adattarsi a una realtà da cui si sente estranea.
Ha raggiunto il successo internazionale nel 1987, con la pubblicazione de Le grand cahier che, insieme a La preuve e Le troisième mensonge è confluito in quel grande capolavoro che è stato la Trilogie (Trilogia della città di K.). I tre libri ripercorrono il tema del distacco, la separazione di due gemelli, Klaus e Lucas, e il ritrovamento dopo la guerra.
La sua scrittura è scarna, crudele, reale. Un pugno nello stomaco di chi la legge. Quello che racconta non ha bisogno di fronzoli o abbellimenti, è il ritratto di una realtà dura che molto coincide con la sua biografia. Ha rappresentato le tragedie della guerra con una disperazione fredda e sorda, come se scrivesse attraverso gli occhi di un bambino che non giudica mai niente, che si limita a registrare quello che accade con spietata ingenuità.
Vari i romanzi e le opere teatrali che ha scritto consumando, con parole dure, la lotta per integrarsi in una nuova cultura, la continua guerra di chi ha perso la propria terra e non potrà mai più tornare indietro.
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forzadiavoloale · 1 year ago
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☕️ libri in generale. Consigliaci qualcosa, parlaci dei tuoi preferiti, o di quelli che pensi non leggerai mai insomma carta bianca!
Uno dei miei argomenti preferiti!
Allora i libri che preferisco sono quelli che anche dopo che li ho finiti continuano a farmi pensare. Esempi di questo tipo che ho letto recentemente sono La trilogia della città di K di Agota Kristof, Verso il paradiso di Hanya Yanagihara, Piranesi di Susanna Clarke e Espiazione di Ian McEwan.
Una saga YA che è molto sottovalutata secondo me è quella di Hunger Games, perché spesso viene ridotta alle ship, team Peeta o team Gale. (E se si è letta e capita la saga la risposta non può che essere team Peeta).
Una scrittrice italiana fantastica di cui sento parlare troppo poco è Alice Basso, che è anche la persona più divertente del mondo e ha scritto due saghe spassosissome (una ambientata ai giorni nostri nel mondo dell'editoria e l'altra ambientata durante il fascismo).
Ah, e ultima cosa. Se tu che stai leggendo il post non hai ancora letto L'ombra del vento di Zafon, è il momento di farlo.
send me ☕️ + [topic] and i’ll tell you my opinion on it!
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seoul-italybts · 2 years ago
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[✎ ITA] NME, intervista : Suga dei BTS: “Bisogna trovare ciò che ci rende felici, ciò che ci dà gioia” | 24.04.23⠸
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SUGA | Agust D 💿 D-DAY : Intervista con NME - 24. 04. 2023
Suga dei BTS:
“Bisogna trovare ciò che
ci rende felici, ciò che ci dà gioia”
In prossimità del suo primo tour individuale ed in occasione del rilascio del suo album solista di debutto, D-DAY’, il rapper dei BTS parla con NME del suo alter ego Agust D e dell'importanza di vivere nel presente
__ di RHIAN DALY |  Twitter
❝Se devo essere sincero, mi sentivo un po' una vittima, quando ero più giovane”, dice Suga dei BTS mentre beve un sorso dal grosso cart0ccio tra le sue mani. È una mattina di aprile, sul presto, a Seoul e il rapper, produttore e cantautore parla con NME del suo alter ego, Agust D, in video-chiamata, mentre si prepara a rivestire i panni del suo doppio per l'ultima parte della sua trilogia di album.
“Mi sono creato questo altro nome perché ero pieno d'odio e rabbia […] E non riuscivo a controllarli”.
La prima volta che ci ha presentato Agust D, nel lontano 2016 attraverso la sua prima mixtape omonima, Suga usava l'alias per dar voce a quelle emozioni brucianti. Nonostante tutti gli anni trascorsi a perseguire con passione il suo sogno di far musica, nella sua città natale, Daegu, quando ha debuttato con i BTS, nel 2013, ha sperimentato il rifiuto degli altri artisti e fan al di fuori della sfera K-pop; le sue credenziali da rapper non erano più prese sul serio, ora che era in una boyband. Questo è sfociato nelle sue prime tracce soliste, in quella prima mixtape piena di versi pungenti che l'hanno consacrato come artista molto più potente ed agguerrito di coloro che l'avevano respinto. “Io sono la spina nel fianco di quegli hyung che sono ben lungi dal successo”, sputa in uno dei versi sopramenzionati, nel singolo del suo primo album.
Ma crescendo, maturando e facendo molte più esperienze, tendiamo ad imparare come tenere a bada quel fuoco viscerale e, nei 7 anni successivi ad ‘Agust D’, Suga ha intrapreso un personale viaggio interiore in tal senso. Lo si può vedere nell'evoluzione della sua musica solista, dall'introspettiva mixtape del 2020, ‘D-2’, fino al suo album solista di debutto, ‘D-DAY’. Ma, a volte, quelle fiamme tornano ad ardere –“Fanculo a queste stronzate, credete veramente di conoscermi?”, dichiara nella tenebrosa ‘HUH?!’, featuring J-hope. Ma c'è anche un sottofondo di serenità – ne è riprova, ad esempio, la conclusione dell'album con ‘Life Goes On’, una traccia più tranquilla che si apre con il suo verso dall'omonima canzone dei BTS.
Nonostante ammetta ci sia stata una trasformazione in sé ed Agust D, rispetto al 2016, esclude però che sia perché la sua vita è cambiata – “Vivo ancor sempre come Suga dei BTS e come l'individuo Min Yoongi”, riflette. La spiegazione che ne dà, piuttosto, è che tutto ciò è parte naturale del nostro ciclo di vita: “Le cose cambiano, le circostanze anche – non possiamo fare a meno di cambiare”. Torna su quest'idea anche in seguito, durante la nostra conversazione: “Tutti cambiamo, ma la cosa importante è il come siamo diversi”, dice con un sorrisetto e poi, ridendo, aggiunge: “Io credo d'esser cambiato decisamente in meglio”.
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Parte di questa metamorfosi, affrontata da Suga nel corso degli ultimi anni – che sta alla base, tra l'altro, dell'intero progetto ‘D-DAY’ – ha determinato un diverso approccio da parte del rapper, che ora cerca di concentrarsi sul presente; cogliere e vivere ogni momento, invece di angosciarsi per rimpianti del passato o preoccuparsi delle incognite che ci riserverà il futuro. “Credo sia importante essere i protagonisti della nostra vita presente”, ci spiega. “Ovviamente, ci sta pensare cose tipo ‘In futuro, vivrò in questa casa bellissima, grandissima..’ e, ovviamente, sarebbe fantastico. Ma credo che, nel seguire quel processo mentale, la cosa più importante dobbiamo essere noi, il nostro ‘io’.” Si piega leggermente in avanti e spalanca gli occhi con enfasi, nell'aggiungere: “Quella persona del futuro sarò sempre io, quindi, ciò che voglio dire, è che, ora, è bene concentrarmi sul me stesso del presente”.
È una concezione della vita cui Suga si è dovuto acclimatare durante la pandemia, quando ci siamo dolorosamente resi conto di non aver effettivamente controllo sui nostri giorni, mesi ed anni a venire. Per i BTS, questo si è tradotto – tra le altre cose – nella cancellazione del loro tour mondiale ‘Map Of The Soul’, per cui avevano già venduto i biglietti ed iniziato i preparativi. “Mi son detto, beh, e ora che faccio?”, commenta. E dopo aver passato in rassegna, tra sé e sé, tutte le sue preoccupazioni, nonché “ciò per cui soffrivo”, ha deciso di fare qualcosa per la sua vecchia lesione alla spalla – risalente ad un incidente in motorino di quando era un trainee – e si è sottoposto ad un'operazione, una decisione del momento ed una delle poche cose di cui ancora lui e lui solo poteva avere il controllo e su cui agire di sua iniziativa.
Concentrarsi sul presente può sembrare, in un certo senso, un meccanismo di sopravvivenza; uno stile di vita che rende un goccio più sopportabili lo stress e le fatiche del mondo d'oggi. Secondo Suga, anche l'amore rientra in questo piccolo manuale di resistenza, in quanto antidoto alla solitudine di cui parla in ‘People Pt.2’, una collaborazione con IU. “Vorrei semplicemente che la gente amasse”, spiega, aggiungendo che non dev'essere necessariamente amore per un'altra persona. “Può essere anche una cosa molto più semplice, come l'amore per il caffè o magari persino per la tua comunità di amici online. Però, sì, spero la gente ami il prossimo – cerchiamo di odiare meno, di essere meno arrabbiatə, perché la solitudine è qualcosa che proviamo tuttə.”
Il delicato e confortante ritmo boom-bap di ‘People Pt.2’ - sorella, dal punto di vista tematico, di ‘People’, che troviamo in “D-2’’ - offre consolazione e solidarietà a chiunque si senta isolatə, come quando Suga rappa: “Se non riesci a trattenere le lacrime, puoi piangere, miə carə / Sei già più che abbastanza per essere amatə”. Ci cita questi versi mentre si massaggia la nuca con un sospiro, “Sto semplicemente cercando di dire che andate bene già così, per quellə che siete, e che vi meritate amore. È qualcosa che dico anche a me stesso. Spero soltanto che tuttə quantə possano essere amatə dal momento della loro nascita fino all'ultimo giorno.”
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Sono parole potenti, in un mondo in cui sembra la tossicità regni sovrana e, data la natura delle nostre vite spese cronicamente online - a spulciare tra controversie, disinformazione e a paragonarci al prossimo sui social media -, sia facile lasciarsi buttar giù. Il singolo principale di ‘D-DAY’, l'incalzante ‘Haegeum’, è un grido di mobilitazione che esorta a liberare noi stessə e la nostra esistenza dall'essere “Schiavə del capitalismo, schiavə del denaro / Schiavə dell'odio e del pregiudizio / Schiavə di YouTube, schiavə del vanto”. “Questa canzone è un haegeum”, rappa Suga nel ritornello, sfruttando il termine coreano che fa riferimento sia alla liberazione che allo strumento a corde tradizionale usato nella traccia. “Unitevi a me, su”.
Anche questa canzone, rimarca l'artista, è tanto un messaggio per se stesso che per il resto del mondo: “Io stesso sono schiavo del capitalismo, di YouTube, del denaro e ho bisogno di ricordare tutto ciò a me stesso così da non cadere in quei comportamenti”, confida.
Crede davvero che, oggigiorno, la musica possa ancora ispirare grandi cambiamenti nella nostra società? Sorride con ironica e risponde: “Sicuramente la musica ne sarebbe in grado, ma siamo noi che non riusciamo a liberarci.” C'è ancora speranza, però. Possiamo ancora trovare un minimo di emancipazione, cercando di “prestare meno attenzione alle opinioni altrui e trovando modi d'essere felici”.
Così come la sua idea d'amore, la felicità non deve necessariamente essere qualcosa di grandioso e complesso. “Se mangiare è ciò che ti rende felice, mangia”, ci spiega. “Se è fare musica che ti rende felice, continua semplicemente a scriverla. Non c'è bisogno di chissà quale significato o ragione superiore”. Forse se, fin dall'infanzia, ci insegnassero ad individuare e comprendere questa “emozione così effimera, sarebbe tutto molto più semplice”, suggerisce: “È importante imparare a cercare la felicità fin da piccolə, così come impariamo l'alfabeto, ma non ci è stato mai insegnato. Le persone intelligenti trovano molto più facilmente e rapidamente un modo, quindi è importante essere scaltri – se ci limitiamo a dire alle persone d'essere felici, non serve a niente. Dobbiamo trovare ciò che ci rende felici, ciò che ci dà gioia.”
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E, a questo proposito, a partire dalla prossima settimana, Suga porterà tanta gioia alle/gli ARMY statunitensi ed asiatiche/ci dando inizio al suo primo tour solista. È il primo dei BTS ad imbarcarsi in un'impresa simile e per alcune date tornerà in location in cui si è precedentemente esibito col gruppo. “Al di là del fatto d'essere il primo tra i membri a fare un tour solista, ciò che mi entusiasma di più è il poter tornare, dopo tanto, a girare il mondo, facendo tante tappe in molti paesi diversi”, dice.
Il poster del tour mostra il suo volto diviso in due – una metà è blu, l'altra prevalentemente rossa-arancione. Nell'angolo in alto a sinistra, troviamo sia il suo nome d'arte Suga che quello del suo alter ego, Agust D e, tutto insieme, questo sembra suggerire che i suoi saranno concerti composti da due parti distinte e molto diverse tra loro. Nonostante non sia ancora pronto a sbottonarsi sui dettagli (“Con troppi spoiler, che gusto ci sarebbe poi?”), ci dice, però, che ci sarà anche una terza parte. “In questo tour vedrete gli artisti Suga ed Agust D, nonché l'individuo Min Yoongi”, ci spiega. “Diro solo questo, sia Suga che Agust D che Min Yoongi faranno fuoco e fiamme’. Oserei dire che sarà un tour totalmente diverso da quelli dei BTS e andrà ben oltre le aspettative del pubblico”.
Mentre, dunque, l'artista si prepara a dare il via alla sua tournée in America, il documentario Suga: Road To D-DAY – in onda su Disney+ e Weverse – cattura un altro tipo di tour, più personale. Le riprese lo seguono, infatti, in un viaggio attraverso l'America, la Corea ed il Giappone alla ricerca di nuova ispirazione per il suo album solista. Nonostante lui sia il primo ad ammettere – sia a NME che nel documentario – di non essere mai stato veramente un fan dei viaggi, questa traversata è stata fonte di nuove rivelazioni ed esperienze, per lui. “La gioia del viaggio è una nuova scoperta, per me”, ci spiega. “Inoltre, ho imparato molto dall'incontro e gli scambi genuini ed autentici con altrə grandə artistə internazionali [nel documentario vediamo che Suga è andato a trovare Halsey, Steve Aoki, Anderson .Paak e Ryuichi Sakamoto, da poco venuto a mancare], con cui ho avuto l'opportunità di collaborare o con cui sono in confidenza. È stata una lezione davvero preziosa sia dal punto di vista artistico che umano.” Crede dunque, in questo viaggio, di aver raggiunto il suo obiettivo – trovare tanta “nuova ispirazione e nuovi spunti”.
Nonostante i suoi prossimi mesi sembrino piuttosto pieni, e a dispetto del servizio militare obbligatorio che incombe - più avanti, nel corso di quest'anno, Suga continua a prestar fede al messaggio contenuto in ‘D-DAY’, concentrandosi sul presente. “Mi tengo occupato con i preparativi per il mio album e tour solisti, ultimamente”, dice. “Credo sarò impegnato con queste cose fino almeno alla conclusione del tour. Farò del mio meglio su ognuno dei palchi che calcherò per incontrare le/gli ARMY, continuando, contestualmente, ad avere buona cura della mia salute.”
ita : © Seoul_ItalyBTS
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anocturnalanimal · 2 years ago
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[ Stia attento! L'amore a volte è mortale.]
Ágota Kristóf, da Trilogia della città di K.
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il-ragazzo-chiamato-corvo · 11 months ago
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Non serve a niente essere intelligenti. Sarebbe meglio essere biondi e belli
Ágota Kristóf - Trilogia della Città di K
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al-sapore-di-sigarette · 9 months ago
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"Ognuno di noi nella vita commette un errore mortale, e quando ce ne rendiamo conto, è già successo l'irreparabile."
Trilogia della città di K. — Agota Kristof
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memesncuddles · 2 years ago
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Pronta a riempire il mio Tumblr di ogni singola citazione che più mi ha colpito della trilogia della città di K
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Milano, ritorna il palinsesto culturale “Milano è Viva”
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Milano, ritorna il palinsesto culturale “Milano è Viva”.   (Ri)Parte “Milano è Viva”, il palinsesto culturale cittadino dedicato allo spettacolo, che fino al 6 gennaio porterà in città oltre 150 appuntamenti live, dal centro ai quartieri oltre la cerchia della 90/91. Promossa e coordinata dal Comune di Milano, “Milano è Viva” vuole diffondere e valorizzare lo spettacolo dal vivo su tutto il territorio cittadino. Il bando promosso dal Comune di Milano la scorsa primavera, grazie al finanziamento di 2,5 milioni di euro stanziati ad hoc dal Ministero della Cultura, ha supportato 47 progetti di spettacolo  con l’obiettivo di aiutare la produzione e la crescita di progetti sul territorio, in modo da coinvolgere attivamente le comunità e da valorizzare il potenziale di inclusione del teatro, della musica, della danza e del cinema, soprattutto nei contesti di marginalità. I progetti vincitori del bando “Milano è Viva” sono stati selezionati dal Comune di Milano anche con una particolare attenzione all’impatto ambientale ed energetico delle attività. Dopo il successo dell’edizione estiva, anche Milano è Viva – Natale 2022 propone dal 1° dicembre al 6 gennaio 2023 un calendario ricco e vario, adatto a tutte le fasce di età, che accompagnerà i cittadini nelle settimane che precedono e seguono il Natale. “Da giugno a ottobre, sono stati più di 50 le rassegne e i festival organizzati sul territorio con 1.150 eventi distribuiti su oltre 80 quartieri dei 9 municipi della città: un bilancio più che positivo per l’edizione estiva di ‘Milano è Viva’, che ha registrato una partecipazione in costante crescita da parte dei cittadini - ha dichiarato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi -. Un’ottima premessa per l’avvio del palinsesto ‘invernale’, che porterà nelle zone meno centrali oltre 150 appuntamenti, offrendo nuovamente ai cittadini spettacoli, concerti e occasioni di socialità ‘a 15 minuti’ da casa”. Anche a dicembre gli eventi si dirameranno in oltre 80 quartieri, tra cui – solo per citarne alcuni – Dergano, Baggio, Casoretto, Forze armate, Quintosole, Stadera, Quarto Oggiaro, Crescenzago, Chiaravalle, Giambellino, Gratosoglio. Sono 19 i progetti vincitori del bando “Milano è Viva” (sui 47 totali) che saranno presentati nel corso di questa edizione. In particolare, saranno protagonisti: Associazione Beatmi con i “La musica dei cieli – Voci e musiche delle religioni del mondo”; DiDstudio con “Le alleanze dei corpi – Walk the (Red) Line”; Muse Solidali Cooperativa Impresa Sociale con la rassegna teatrale “Romeo e Giulietta: un amore di periferia”, ispirata al capolavoro shakespeariano; Associazione Culturale La Dual Band con “Odissee negli spazi”, percorso teatrale dedicato all’Odissea – dalle peripezie del poema omerico ai racconti di sopravvissuti della migrazione – dove troverà spazio “Io ricordo”, un reading ispirato alla biografia di Liliana Segre; Fà. Mé. Associazione Culturale con “Villapizzone – Racconti di ieri e domani”, nel Municipio 8; Opera Liquida Associazione con l’omonima rassegna dal sottotitolo “Dal quartiere Quintosole irradiare e ricevere cultura e bellezza”; Teatro delle Moire con la rassegna “Luminosa”, nel Municipio 3; ZONA K Associazione Culturale con gli spettacoli partecipati di “Stop (Fermata Metropolitana)” nei Municipi 2 e 9; Associazione No Profit Liederiadi con “Milano Est Musica”; Associazione culturale MMT CREATIVE LAB con la rassegna “Antico e futuro: Universo e fantascienza”, all’interno della quale si inserisce la partecipazione speciale della musicista svedese Maria W. Horn; Animanera Teatro con “L’anima delle periferie”- trilogia di spettacoli sul tema della discriminazione razziale; Elsinor Cooperativa Sociale con il progetto “Prove del 9”; Stage Entertainment con il progetto “Il musical nei quartieri di Milano”; Associazione Grupporiani con la rassegna “Con i fili e con le mani”; Associazione Culturale Arti per l’Innovazione Sociale con “La parola fa eguali”; Associazione 4gatti con il progetto “La biblioteca vivente degli artisti” – nell’ambito del quale si terrà uno speciale laboratorio di gamification e un concerto dedicato a Enzo Jannacci; Associazione Culturale Sciami Cromatici con “S’i’ fosse foco”, progetto multidisciplinare di danza, musica, laboratori e installazioni sonore incentrate sul coinvolgimento del pubblico; Ditta Gioco e Fiaba con la rassegna per bambini “Come una barca nel bosco”; e, infine, Teatroxcasa con il Festival “Fuoriluogo”. Tutte le associazioni coinvolte hanno attivato le proprie risorse, facendo rete con altre realtà del loro territorio, per creare un’offerta plurale e molto varia di eventi, con programmi spesso multidisciplinari, a cavallo tra musica, teatro, danza, performance, arti visive e cinema. Uno sforzo comune per una nuova stagione di “Milano è viva”, che accompagnerà i visitatori nelle settimane di dicembre e che desidera rendere vive le periferie attraverso gli strumenti dell’arte e della cultura, con una particolare attenzione al pubblico dell’infanzia, alle comunità delle aree suburbane, alle zone con un elevato indice di fragilità territoriale e a persone appartenenti a contesti sociali caratterizzati da vulnerabilità a rischio. Protagonista dell’edizione invernale di “Milano è Viva” sarà anche la musica di uno dei massimi ambasciatori della cultura italiana nel mondo, Ludovico Einaudi. Il grande pianista e compositore porta al Teatro Dal Verme – oltre alle 15 date del suo tour – due regali per Milano. Mercoledì 21 dicembre alle ore 20 andrà in scena la prima esecuzione assoluta in forma di concerto di “Winter Journey”, opera di Ludovico Einaudi eseguita dall’Orchestra I Pomeriggi Musicali: uno spettacolo straordinario presentato per la prima volta a Milano e offerto gratuitamente alla città. Sempre al Teatro Dal Verme, la rassegna “Climate Space - Sguardi d’autore sulla crisi climatica”, presenterà quindici cortometraggi d’autore provenienti da ogni parte del mondo per raccontare come il cambiamento climatico abbia inciso in diversi angoli del pianeta. Ogni giorno, due proiezioni aperte al pubblico e una riservata alle scuole oltre a incontri, laboratori e alle speciali sonorizzazioni live realizzate da quattordici protagonisti della musica nazionale ed internazionale. Si aggiungono al grande palinsesto di “Milano è Viva”, come nel programma estivo, iniziative di spettacolo realizzate in autonomia dalle realtà culturali cittadine, come il “Noir in Festival” dal 3 all’8 dicembre dedicato al cinema e alla letteratura noir, la rassegna per grandi e piccini “Natale al Teatro Delfino” con eventi dedicata al teatro ragazzi dal 2 al 17 dicembre, la serata dedicata a Giorgio Gaber al Teatro Menotti (il 13 dicembre) con la partecipazione speciale di Gioele Dix; e ancora, dal 12 al 18 dicembre alla Fabbrica del Vapore, un festival cinematografico internazionale dedicato al calcio. Il programma completo di “Milano è Viva – Natale22” è su live.yesmilano.it e sui siti degli operatori coinvolti. Tutti gli aggiornamenti sono anche sulle pagine Facebook e Instagram “Milano è Viva”. Di seguito l’elenco dei progetti promossi dal Comune di Milano grazie al finanziamento del MIC - Ministero della Cultura. I progetti di “Milano è viva” – Natale 2022: 1. Associazione BEATMI LA MUSICA DEI CIELI – VOCI E MUSICHE DELLE RELIGIONI DEL MONDO https://live.yesmilano.it/listing/la-musica-dei-cieli/ ; https://lamusicadeicieli.it/ 2. DiDstudio LE ALLEANZE DEI CORPI – WALK THE (RED) LINE https://live.yesmilano.it/listing/le-alleanze-dei-corpi-walk-the-red-line/; https://www.lealleanzedeicorpi.org/ 3. Muse Solidali Cooperativa Impresa Sociale ROMEO E GIULIETTA: UN AMORE DI PERIFERIA https://live.yesmilano.it/listing/romeo-e-giulietta-un-amore-di-periferia/ ; http://www.ecoteatro.it/ 4. Associazione Culturale La Dual Band ODISSEE NEGLI SPAZI https://www.ladualband.com/spettacolo-in-scena 5. Fà. Mé. Associazione Cultural VILLAPIZZONE – RACCONTI DI IERI E DOMANI https://www.campoverdeottolini.org/ 6. Opera Liquida Associazione OPERA LIQUIDA: DAL QUARTIERE QUINTOSOLE IRRADIARE E RICEVERE CULTURA E BELLEZZA https://live.yesmilano.it/listing/opera-liquida-dal-quartiere-quintosole-irradiare-e-ricevere-cultura-e-bellezza/; https://www.operaliquida.org/ 7. Teatro delle Moire LUMINOSA http://www.teatrodellemoire.it/luminosa/ 8. ZONA K Associazione Culturale STOP (FERMATA METROPOLITANA) https://www.zonak.it/ ; https://live.yesmilano.it/listing/stop-fermata-metropolitana/ 9. TEATROXCASA FUORILUOGO FESTIVAL https://teatroxcasa.it/fuoriluogofestival 10. Associazione No Profit Liederiadi MILANO EST MUSICA https://www.festival-liederiadi.it/ 11. Associazione culturale MMT CREATIVE LAB ANTICO E FUTURO: UNIVERSO E FANTASCIENZA https://live.yesmilano.it/listing/antico-futuro/; http://www.mmt.it/ 12. Animanera Teatro L’ANIMA DELLE PERIFERIE https://live.yesmilano.it/listing/lanima-delle-periferie-2/ 13. Elsinor Cooperativa sociale PROVE DEL 9 https://live.yesmilano.it/listing/prove-del-9/; https://teatrofontana.it/prove-del-9/ 14. Stage Entertainment IL MUSICAL NEI QUARTIERI DI MILANO https://live.yesmilano.it/listing/il-musical-nei-quartieri-di-milano/; https://teatronazionale.it/ 15. Associazione Grupporiani CON I FILI E CON LE MANI https://live.yesmilano.it/listing/con-i-fili-e-con-le-mani-2/; https://marionettecolla.org/ 16. Associazione Culturale Arti per l’innovazione Sociale “LA PAROLA FA EGUALI” https://live.yesmilano.it/listing/don-milani-e-per-tutti-e-per-tutti/ 17. Associazione 4gatti BIBLIOTECA VIVENTE DEGLI ARTISTI https://www.4gatti.it/; https://live.yesmilano.it/listing/biblioteca-vivente-degli-artisti/ 18. Associazione Culturale Sciami Cromatici S’I’ FOSSE FOCO https://live.yesmilano.it/listing/si-fosse-foco/ 19. Ditta Gioco Fiaba COME UNA BARCA NEL BOSCO http://www.dittagiocofiaba.com/  https://live.yesmilano.it/listing/come-una-barca-nel-bosco/    ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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