#treccani
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libriaco · 6 months ago
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Eṡòtico
eṡòtico agg. [dal lat. exotĭcus, gr. ἐξωτικός, der. di ἔξω «fuori»] (pl. m. -ci). – 1. (anche s. m.) Che proviene, che è importato da altre regioni, forestiero, straniero.
Vocabolario Treccani. Online.
Esotico, come certe cose dell'infanzia.
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machiavellli · 1 year ago
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The Italian word of the year is "femicide"
This is the noun chosen by the Italian encyclopedia Treccani. Long live the 21st century, where just being alive is considered lucky.
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La parola dell’anno italiana è “femminicidio”.
È questo il sostantivo scelto dall’enciclopedia italiana Treccani. Viva il 21esimo secolo, dove anche solo stare ancora al mondo è da considerarsi una fortuna.
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forgottenbones · 2 years ago
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marcogiovenale · 9 months ago
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giuseppe garrera su mirella bentivoglio, in 'treccani/magazine'
https://www.treccani.it/magazine/atlante/cultura/arte-collettiva-collezionare-la-rivolta-di-mirella-bentivoglio.html “[…] Tra i materiali che Mirella Bentivoglio decide di esporre si contano soprattutto fogli, fotocopie e libri: una scelta elettiva, di strumenti militanti, tascabili, domestici e casalinghi nel senso anche di materiale occultabile e personale, segreto o clandestino, ma…
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carmenvicinanza · 1 year ago
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Valeria Della Valle
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Ci sosterrà la speranza che fra qualche anno, una donna che abbia deciso di professare l’architettura, l’avvocatura o la medicina, o che veda nel suo futuro la direzione di un’orchestra, o infine che intenda arruolarsi nell’esercito, dopo aver sfogliato le pagine di questo dizionario, scelga di chiamare se stessa architetta, avvocata, medica, direttrice, soldata anche perché “lo dice il Dizionario Treccani”.
Valeria Della Valle, importante linguista, è la prima donna che ha diretto un dizionario della lingua italiana, per Treccani, dove è entrata, negli anni Settanta da giovane redattrice e oggi è nel consiglio scientifico dell’Enciclopedia Italiana.
Nell’edizione del 2022, co-diretta con Giuseppe Patota, ha messo in atto una rivoluzione. Sfidando regole e convenzioni, per la prima volta, il testo registra aggettivi e sostantivi, prima al femminile e poi al maschile, in successione alfabetica: “Non c’era nessuna motivazione scientifica perché questo non accadesse, solo il prevalere storico della cultura maschile“.
Nata a Roma nel 1944 è cresciuta nell’ambiente artistico e culturale di via Margutta. Sua madre dipingeva e restaurava quadri antichi, suo padre lavorava nell’editoria. Da bambina ha assistito alle dissertazioni di adulti come Renato Guttuso, Alfonso Gatto, Sibilla Aleramo, Giorgio De Chirico, Alberto Burri, Carlo Mazzacurati, Enrico Galassi.
Si è laureata alla Sapienza con Arrigo Castellani, che le ha aperto la strada a una spiegazione razionale al processo di cambiamento della lingua.
Ha pubblicato saggi su antichi testi toscani, sulla storia della lessicografia, sulla terminologia dell’arte, sulla lingua della narrativa contemporanea e sui neologismi.
È stata professoressa associata di Linguistica italiana alla Sapienza Università di Roma fino al 2014.
Ha diretto la terza edizione del Vocabolario Treccani dell’Istituto della Enciclopedia Italiana in cinque volumi (1986-1994) e contribuito ad apportare un cambiamento nella definizione della voce “donna”, nel passato sempre definita come “femmina dell’uomo” e in quell’edizione diventata “Nella specie umana, individuo di sesso femminile, soprattutto dal momento in cui abbia raggiunto la maturità anatomica e quindi l’età adulta”.
È autrice di Dizionari italiani: storia, tipi, struttura (2005) e, con Giovanni Adamo, di Le parole del lessico italiano (2008). Insieme a Giuseppe Patota ha pubblicato tredici manuali di divulgazione dedicati alla lingua italiana.
È protagonista di rubriche giornalistiche, radiofoniche e televisive riguardanti dubbi e curiosità sulla nostra lingua, e consulente scientifica di Rai Educational per la realizzazione di programmi dedicati all’insegnamento della lingua italiana.
È socia corrispondente dell’Accademia della Crusca e socia ordinaria dell’Accademia dell’Arcadia. Fa parte del consiglio di amministrazione e del comitato scientifico della Fondazione Bellonci e del comitato direttivo del Premio Strega, del comitato scientifico del Bollettino di italianistica e del consiglio scientifico del PLIDA (Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri) della Società Dante Alighieri.
Presso l’Istituto per il lessico intellettuale europeo e storia delle idee del CNR ha coordinato con Giovanni Adamo, fino al 2019, il progetto di ricerca Osservatorio neologico della lingua italiana (Onli).
Ha scritto soggetto e testo del documentario Me ne frego! Il Fascismo e la lingua italiana, prodotto dall’Istituto Luce Cinecittà, diretto da Vanni Gandolfo e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2014. Nel 2016 ha realizzato il documentario L’arma più forte. L’uomo che inventò Cinecittà, presentato in anteprima alla Festa del cinema di Roma nel 2016, che ha vinto il premio al miglior documentario di cinema Diari di Cineclub 2017.
Dall’ottobre 2020 ha condotto la trasmissione di Raitre Le parole per dirlo.
Nel 2022 ha pubblicato la sua prima opera di narrativa, La strada sognata, una raccolta di racconti ambientati nella comunità artistica che nella prima metà del ‘900 animava Via Margutta a Roma, che le è valso il Premio Settembrini.
C’è una sproporzione tra gli epiteti offensivi presenti accanto a “donna” e quelli che possono essere riferiti a un uomo. I primi hanno a che fare soprattutto con offese scagliate contro la donna  riferite  alla sua  vita sessuale, di donna che vende il proprio corpo dietro pagamento. Ma è la nostra storia, non solo quella italiana, a mancare di parole a proposito dell’uomo, corrispondenti a quelle usate per indicare un costume al quale è stata obbligata per secoli solo la donna. Anche per l’uomo abbiamo insulti che alludono alle sue abitudini sessuali e certamente in misura non paragonabile, ma qui entriamo in questioni che non hanno a che fare con la rappresentazione linguistica, bensì con la copertura eufemistica di tabù millenari. Sono convinta che non sarà invocando un falò (non solo simbolico) per bruciare le parole che ci offendono che riusciremo a difendere  la nostra immagine e il nostro ruolo. Anzi, vorrei che le espressioni più detestabili e superate continuassero ad avere spazio nei dizionari, naturalmente precedute dal doveroso avvertimento che segnala al lettore quando le espressioni o le frasi proverbiali citate corrispondono a un pregiudizio o a un luogo comune tramandato dal passato ma non più condivisibile. Secondo qualcuno i dizionari sono “cimiteri di parole”: credo, al contrario, che il nostro sforzo comune debba essere quello di fare in modo che la lingua del disprezzo esaurisca il suo corso, rimanendo come testimonianza sociale, storica, letteraria, del passato. Con la speranza, questo è il mio augurio, non solo da lessicografa, che la realtà (e poi la lingua) cambi, perché le parole non siano più solo femmine, i fatti non più solo maschi.
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signorinajulie · 2 years ago
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Nella cultura balinese, una spia significativa della teatralizzazione della vita collettiva è costituita dalla centralità dello stato emotivo lek, nel quale si esprime il timore che un comportamento inadeguato possa dissolvere l'illusione estetica della messinscena sociale e far affiorare la personalità individuale dietro la maschera dell'identità pubblica standardizzata.
Riflettendo sullo stile balinese, Geertz osserva che le maschere che gli individui indossano, lo spettacolo e le parti in cui si impegnano "costituiscono non la facciata ma la sostanza delle cose non meno che del sé". In altri termini, sarebbe un errore interpretare i comportamenti dei balinesi attribuendo loro l'idea di una frattura fra Io sociale e Io interiore.
– La prospettiva antropologica, Carmela Pignato
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filippotravani · 2 years ago
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#librodore #book #codice #treccani (presso Lugano, Switzerland) https://www.instagram.com/p/CmxLA0NsvBi/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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marlocandeea · 27 days ago
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Sophisticated performer of ambiguous elegance, oscillating between aristocratic emptiness and secret melancholy.
Treccani Encyclopedia on Anton Walbrook
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canesenzafissadimora · 6 months ago
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Desiderio, etimologia: “un sentimento intenso che spinge a cercare il possesso, il conseguimento o l'attuazione di quanto possa appagare un proprio bisogno fisico o spirituale.”
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pollyna · 2 years ago
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When you're writing about something and you do so much research that you want to write to sites that have the wrong info to ask them to please correct your mistakes because I can't sleep if you don't.
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s-memorando · 4 months ago
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Osservare un dipinto
Cosa c’è di più semplice che guardare un’opera d’arte? Ci passi davanti, in un museo, o ti capita in una pagina web che stai sfogliando e la vedi. La guardi, ti piace o non ti piace, non importa, è passata, per quanto? Un minuto? Davanti ai tuoi occhi, Potrai ricordarla o dimenticartene, questo dipende da tanti fattori che in quel, momento stanno accanto a te. Ma guardare veramente un’opera…
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forgottenbones · 1 year ago
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marcogiovenale · 2 years ago
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su 'il tascabile', oggi, un articolo su "esiste la ricerca" (milano, marzo 2023), resoconto e analisi di antonio francesco perozzi
https://www.iltascabile.com/letterature/poesia-postpoesia-sperimentazione-scrittura-di-ricerca/ _
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affascinailtuocuore · 2 years ago
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AFFASCINAILTUOCUORE AD ALTA VOCE approda su Spotify. Episodio introduttivo: cosa, come e perché.
Benvenuti! Un po’ giocando e un pò sperimentando Affascinailtuocuore inizia una nuova avventura: creare un podcast su Spotify. Secondo l‘Enciclopedia Treccani online un podcast è un “file audio digitale distribuito attraverso Internet e fruibile su un computer o su un lettore MP3. Il termine proviene da una libera fusione di iPod (➔ Apple) e broadcasting («radiodiffusione»). Mi piace leggere ad…
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segretecose · 2 years ago
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looking up a word on treccani with shaking hands to check whether it's italian or dialect top 10 most silently humiliating things that can happen to a girl
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filippotravani · 2 years ago
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#librodore #codice #treccani #book (presso Lugano, Switzerland) https://www.instagram.com/p/CmxK0l2s_rP/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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