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Notizie di Calcio Serie A su Italiani News
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Laura Boldrini
A quanto apprendiamo dalla stampa, in questo momento la nave Libra della Marina Militare è in acque internazionali, ma a poche miglia da Lampedusa, con otto migranti a bordo. Sarebbe in attesa di intercettare altre imbarcazioni per selezionare persone da portare in Albania.
Siamo al paradosso più assoluto: il governo spera che arrivino delle barche (le stesse che vorrebbe non fare partire dalle coste nordafricane) pur di fare i trasferimenti e dirigersi verso l'Albania solo per assecondare un'operazione di becera propaganda che nulla ha a che fare con la gestione dei flussi migratori.
Nel frattempo, da più di 15 giorni, gli ormai famigerati centri sono vuoti. In Albania ci sono solo gli agenti della polizia penitenziaria e della polizia di Stato: un altro spreco di risorse pubbliche.
Diritti violati, leggi scritte male e soldi, tanti soldi, buttati solo perché Meloni possa dire che lei aveva trovato la soluzione, che i migranti non sarebbero più arrivati in Italia, ma che i giudici cattivi le mettono i bastoni tra le ruote.
Una storiella a cui non crede più nessuno.
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Purtroppo la Signora Boldrini è fin troppo ottimista.
La storiella che i nazifascisti di governo ci difendono dalle invasioni dei ne*ri è vangelo nelle menti del 40% dei nazifascisti italiani che votano la matrigna bugiarda e fascista...
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La Politica, la Scienza e il cambiamento climatico
"L'obiettivo dichiarato e necessario del catastrofismo sul cambiamento climatico è la riduzione della crescita economica.
Le élite globali al World Economic Forum (WEF) suggeriscono regolarmente che uno dei loro obiettivi è quello di raggiungere "l'equità" per le persone nei paesi sottosviluppati.
Ad oggi, questa "equità" ha comportato trasferimenti di denaro dal mondo sviluppato a quello in via di sviluppo che sono state utilizzate come tangenti per arginare un ulteriore sviluppo.
Il catastrofismo climatico si riduce alla rinuncia e all'eliminazione di energia economica e affidabile e all'arricchimento di allarmisti climatici come Al Gore, tutto nell'interesse di promuovere un'agenda politica globalista.
Il catastrofismo sul cambiamento climatico ha a che fare parole come “solidarietà”, “inclusività” e “cooperazione internazionale”, i mezzi che il WEF, le Nazioni Unite, le corporazioni privilegiate e i loro rappresentanti nel governo ritengono necessari per mitigare la presunta crisi. Queste parole in codice promuovono un regime totalitario sotto il quale un collettivismo rinnovato abrogherà i diritti individuali e limiterà enormemente la libertà umana.
In sostanza, i mezzi per mitigare il cambiamento climatico sono i veri fini perseguiti dai catastrofisti climatici."
(Prof. Michael Rectenwald NY University)
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NO NON CI PAGHERANNO LE PENSIONI - il basso livello dei redditi medi degli stranieri (13.000€ anno) comporta che non versano imposte e non contribuiscono al sostegno della fiscalità generale.
Inoltre, avendo tipicamente nuclei familiari numerosi (con la possibilità di autocertificare i figli che vivono all’estero, circostanza molto difficile da verificare), ciò consente detrazioni fiscali e la percezione di assegni familiari, l’accesso prioritario rispetto agli italiani a molte integrazioni al reddito, quali i contributi all’affitto, gli alloggi popolari, gli asili nido.
Il che significa una differenza tra quanto versano e quanto usufruiscono per titoli di sanità e di altri servizi e assistenze, con uscite di circa 16 miliardi a carico del bilancio pubblico (...). Da ciò si evince quanto sia falsa e infondata la tesi che “gli immigrati ci pagano le pensioni”, semmai sono un onere rilevante.
Tra l’altro, gli immigrati si avvalgono del diritto di inviare nei loro Paesi di provenienza parte dei guadagni: sono circa 5 miliardi l’anno che non vengono spesi nel territorio italiano e nella sua economia. (...) Inoltre, l’immigrato che fa ritorno nel proprio Paese (...) chiede i trasferimenti dei contributi versati in tale Stato. (...)
Tutte le nazioni del mondo, circa l’ingresso degli immigrati, pretendono il possesso preventivo di un contratto di lavoro: ad esempio Regno Unito, Canada, Usa, Australia (...). Si può aderire online e partecipare a un’intervista o a un colloquio da remoto in videoconferenza. Anche l’Italia ha simili liste quantificate in quote. Come mai coloro che giungono sui barconi, tutti dotati di cellulare, invece di farsi traghettare dalle Ong non accedono alle liste del Ministero Interno e si mettono in contatto con i datori di lavoro, per un colloquio online? Non hanno i requisiti? Allora non possono entrare.
Evidentemente (...) ci sono interessi per favorire l’ingresso illegale di migranti, (...) un sistema di fondi e contributi che arricchiscono organizzazioni e soggetti coinvolti nel miliardario affare della cosiddetta accoglienza (il famoso "business più lucroso del traffico di droga", cit. un protagonista della prima ora, Buzzi)
Solo in Italia si consente l’ingresso di stranieri che non sono in grado di mantenersi ed entrano senza alcun reddito o patrimonio. (...)
(G)li altri Paesi (...) intendono attrarre immigrati che vogliono scambiare lavoro in cambio di una retribuzione, non una immigrazione finalizzata allo sfruttamento dello Stato sociale (...). Senza questa clausola di salvaguardia il Paese si sta trasformando in una sorta di bancomat al servizio delle popolazioni mondiali bisognose, rendendo insostenibile la spesa pubblica, il welfare e l’equilibrio dei conti pubblici.
da https://opinione.it/politica/2023/09/28/elena-vigliano_migranti-pensioni-welfare-contribuenti-reddito/
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🗞️ ANSA: "Negli ultimi due anni 722 tra le più grandi imprese del mondo hanno realizzato quasi mille miliardi di extra-profitti all'anno".
Mentre si fatica a pagare le bollette, il carrello della spesa si svuota e si fa più caro, le piccole imprese chiudono e i risparmi evaporano, l'aspettativa di benessere precipita e la spesa pubblica finisce per rimpolpare nuovi ordini per Pfizer e carri Leopard in dote a Zelensky... Qualcuno intanto si strofina le mani.
👉 "45 aziende del settore energetico - segnala Euronews - hanno ottenuto in media 217 miliardi di euro all'anno di profitti inaspettati, mentre le aziende di altri settori, tra cui quello alimentare e delle bevande, quello bancario e quello farmaceutico, hanno registrato un'impennata dei guadagni."
👉 È il caso di "Google, Microsoft e Apple" ad esempio, come conferma SkyTg24. "Risultati economici ancora alle stelle: 57 miliardi di profitti".
👉 Scrive invece il Fatto che "L’italiana Leonardo, la francese Thales e la tedesca Hensoldt hanno registrato un più 50%, mentre Bae Systems un più 30%". Introiti enormi anche per le americane Lockheed Martin, Boeing e Raytheon, che il mese scorso sfilavano spensierate in piazza alle parate del Pride.
Per dirla alla Pippo ("è strano come una discesa, vista dal basso, somigli tanto a una salita"): le emergenze, le crisi e i sacrifici di qualcuno sono opportunità golose per qualcun'altro, e in questo caso sono veri e propri trasferimenti fiscali.
⚠️ I ceti medi e bassi vengono impoveriti, divenendo nuovo amalgama precario e ricattabile, mentre la super-classe finanziaria consolida il primato e indirizza e guida governi e parlamenti a proprio vantaggio.
Un vantaggio che, vale la pena rifletterci su, non può essere misurato solo in termini di sperequazione delle risorse e di finanze accumulate, ma anche di potere, di esercizio del potere, di potere trasformativo sulla società e di controllo della stessa.
https://t.me/canalemiracolomilano
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Tumblr Domains: quella cosa che fai nel posto che già conoscono
Ciao [tumblr].
Guarda tutti qui che vibrano. Alcuni di voi sono qui fuori a fornire servizi essenziali, come fare arte, e le persone sono felici nel farlo. Forse stai creando PFP per i tuoi follower. O dipingendo gli OC delle persone con dettagli intricati e illuminanti. O scattando bellissime foto di funghi. O condividendo la tua vita in fattoria con il mondo. O inventando interi universi ARG in cui i tuoi follower possano immergersi. Forse stai creando meme per quello spettacolo che è esistito per quindici stagioni e ha smesso di andare in onda anni fa. Forse stai semplicemente soddisfacendo il secolare bisogno della società di rimanere stupido :3. Qualunque cosa tu sia venuto a fare qui, perché non renderlo ufficiale e rivendicare il tuo dominio?
Avere un dominio può aggiungere un tocco professionale alla tua presenza online. Può essere un piccolo scherzo divertente da parte tua. Può anche aggiungere un ulteriore livello di questo-è-ciò-che-sono al tuo personaggio online.
blog.tumblr.com rimarrà gratuito per tutti.
Ecco come ottenere la tua fetta personale di Internet, proprio qui su Tumblr:
Clicca sull'icona del tuo account e seleziona "Domini" dal menu a discesa.
Registra le tue informazioni, inserisci i tuoi dati di pagamento e il gioco è fatto. Ora sei un cittadino ufficiale di Tumblr.
Se hai già un dominio personalizzato acquistato altrove, per ora continuerà a funzionare, ma non sarai più in grado di connettere un nuovo dominio personalizzato acquistato altrove al tuo blog.
Alla fine, implementeremo i trasferimenti di dominio (in uscita e in entrata) e la connessione del dominio a pagamento.
E, per celebrare questo momento storico, abbiamo una piccola offerta per chi è interessato a un dominio .blog:
Primo anno (fino al 31 luglio): $ 3,00 Primo anno (dal 1 agosto al 31 dicembre): $ 5,00 Rinnovo annuale: $ 10,00 Curioso di altri domini disponibili? Dai un'occhiata qui. Altre domande? La pagina di supporto ha tutti i dettagli!
Rendilo ufficiale, unisci le tue case online e porta con te la tua famiglia Tumblr per il viaggio.
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voglio essere chiara: non sto giustificando l’operato di quel coglione alla guida che è cardinale e non sto dicendo che sandro è uno sporco traditore. sono d’accordo sul fatto che doveva essere incedibile, ma voglio anche ricalcare che ascoltare le proposte per un giocatore non è sbagliato e che i trasferimenti vanno fatti con l’accordo di tutte le parti coinvolte, società e giocatore
a me questa cosa ha distrutto particolarmente perché io già lo vedevo ritirato coi nostri colori e io allo stadio coi figli in braccio a raccontare chi era stato, quindi questa botta di cinismo è forse anche dovuta al fatto che il portone che ho ricevuto in faccia è di dimensioni colossali
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Mi ero illuso...
Leggendo il titolo dell’articolo più sotto riportato mi ero illuso che Mr. Sileoni chiedesse ai suoi adepti di difendere il quadro normativo del CCNL (professionalità, autonomia dei quadri direttivi, ferie, pressioni commerciali, trasferimenti coatti…); purtroppo si parla solo di danè (sghèi, palanche, chiamateli come volete, sempre lì andiamo a parare)! Che amarezza! Sileoni (Fabi): «Adesso…
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Il primo “pilastro” riguarda la trasformazione fisica degli ambienti di apprendimento (100.000 aule) grazie a una forzata iniezione di tecnologia di ultima generazione: device informatici personalizzati, schermi multifunzione, intelligenza artificiale, realtà aumentata, stampanti 3D, ecc. È il cespite più consistente dell’iniziativa: circa i ¾ degli investimenti previsti. Entro Natale 2022 tutte le scuole sono state “caldamente invitate” dal Ministero a fare incetta di strumentazioni high tech per il massimo degli stanziamenti virtuali disponibili (cioè a contribuire sconsideratamente al Debito pubblico), indipendentemente dalle dotazioni pregresse, dalla reale capacità di fruizione delle nuove, dalla loro utilità per il tipo di scuola, ecc. Il resto dei finanziamenti servirà per “smontare” le aule tradizionali e riqualificarne l’apertura al mondo attraverso banchi a rotelle, aule-laboratorio, ambienti virtuali, ecc. L’approccio generale sarà work based learning e gli spazi scolastici dovranno essere disegnati “come un continuum fra la scuola e il mondo del lavoro”.
la Scuola sarà svilita a componente della riforma del lavoro, sollevando le aziende dall’onere di selezionare e formare il proprio personale. La riforma introduce infatti nella Scuola superiore di primo e secondo grado due nuove figure di insegnanti (la seconda grande novità): il docente Orientatore e il docente Tutor. Con compiti, l’uno, di aiutare lo studente nella scelta precoce della futura professione e, l’altro, di consigliarlo nei percorsi di apprendimento liberi ad essa più adeguati. Nella nuova Scuola, infatti, non tutti studieranno ancora le stesse materie o nello stesso modo, ma ciascuno studente seguirà un iter di apprendimento personalizzato volto a fargli conseguire le conoscenze e le abilità specifiche per la sua futura professione.
La difesa del merito – di studenti e insegnanti – è in effetti il terzo pilastro della riforma, come del resto propagandisticamente annunciato dal Governo Meloni fin dal nuovo nome del Ministero dell’Istruzione, divenuto pure “del Merito”. Si tratta della pretesa non nuova di misurare la capacità didattica dei docenti, fingendo di non sapere che ad insegnare si arriva vincendo concorsi per titoli ed esami. In realtà, è fin troppo chiaro quale siano le vere finalità di questo sbandierato progetto di valorizzazione del merito. In primo luogo, acquisire un’arma di ricatto contro quella libertà professionale dei docenti (art. 33 Cost.), che nel quadro attuale costituisce un ostacolo insormontabile alla rimodulazione indotta del loro insegnamento. Alla condizione di assoggettamento etico e professionale degli insegnanti cui mira la riforma si arriverà probabilmente correlando al merito lo stipendio, il punteggio interno alla scuola e quello esterno per i trasferimenti. In secondo luogo, spingere gli insegnanti a divenire organici alla riforma stessa: con quelli “contrastivi” relegati in fondo alla graduatoria, essere docenti “meritevoli” significherà né più né meno che assecondare in modo acritico la visione sociopedagogica che essa sottende.
Le finalità umanistiche e “liberali” dei tradizionali curricoli scolastici lasceranno il posto a quelle utilitaristiche della formazione tecnologica, funzionale alla creazione di un vasto proletariato di nuova concezione. Anche gli insegnanti dovranno adeguarsi ai tempi, adattando la loro didattica agli strumenti e alle finalità delle nuove onnipresenti tecnologie informatiche, secondo i voleri insindacabili dell’UE (vedi Quadro di riferimento europeo per le competenze digitali dei docenti, il “DigCompEdu”). Inseriti in un sistema europeo di riconoscimento delle competenze digitali, saranno valutati (e domani stipendiati) secondo una precisa scala di bravura, con tanto di titolo distintivo: A1) Novizio; A2) Esploratore; B1) Sperimentatore; B2) Esperto; C1) Leader; C2) Pioniere. In altre parole, non saranno più riconosciuti come professionisti tutti ugualmente “sapienti” nelle loro rispettive materie, ma incardinati in una gerarchia di valore (e di diritti) di natura prettamente tecnica, che confonde i fini del loro lavoro con gli strumenti utilizzati per conseguirli. Ci chiediamo: valeva la pena percorrere tutto il cerchio dell’ideale democratico per tornare al “MinCulPop”, ai Balilla e ai Lupetti da cui proveniamo? – E allora vogliamo pure i Colonnelli!
-Marco Bonsanto, insegnante di Storia e Filosofia
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p.s: testata che si dichiara "ostinatamente laica, dissidente e di sinistra". Lo sconquasso basilare, eppure silenzio.
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Oggi è la festa del papà e quindi per ovvie ragioni tendo a essere un po suscettibile.
Sono cresciuta in casa con i miei nonni e mia madre, e nonostante io e mamma siamo andate in contro a diversi trasferimenti per motivi di lavoro e/o di amore, alla fine ci siamo sempre ritrovate a dover tornare a casa dai miei nonni perché le cose, inevitabilmente, si mettevano sempre male.
E siamo sempre state accolte. Io per prima, più come figlia che come nipote.
Mi sono sentita dire cose come:"no guarda, forse è meglio se non vieni a trovarci..." o "non puoi fare come ti pare, questa non è casa tua" da mio padre e la sua famiglia, fin da piccolissima. Ho visto mio cugino essere cresciuto come un figlio dai miei nonni paterni, che per altro, a me hanno sempre fatto capire di NON essere la benvenuta, in quanto troppo somigliante a mia madre e non disponibile a farmi manipolare.
Il mio augurio più grande va a nonno. Nonno e basta. Non "nonno materno". Nonno. L'unico che mi ritrovo, che ha accettato di fare veramente il suo dovere è anche a farmi da padre.
Nonno che ha cresciuto 3 nipoti in casa sua. Una delle quali senza una effettiva figura paterna. Nonno che mi ha trasmesso la passione per il tennis. Nonno che ha comprato l'ennesima edizione di un vecchio album dei Pink Floyd, facendo finta di essersi dimenticato di averne già 3 copie.
Nonno che oggi, al mio augurio di buona festa del papà, sapendo che lo avessi detto a lui e non a mio padre, ha sorriso, e con gli occhi lucidi ha detto:"eh, un po ho fatto da papà anche a te, dai.", poi si è alzato gli occhiali e si è asciugato le lacrime con la manica.
Auguri nonno ❤️
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“ Quando Maometto II s'impadronì di Costantinopoli, la città non era più da diversi decenni la grande metropoli del passato; già prima del 1453 numerosi abitanti l'avevano abbandonata, e ancorché non si possa stabilire esattamente l'ammontare della popolazione nel momento della conquista, essa era molto probabilmente inferiore ai 100.000 abitanti. Questi, beninteso, erano greci nella quasi totalità, anche se esisteva già un piccolo nucleo di musulmani, la cui presenza risaliva almeno alla seconda metà del XIV secolo. Subito dopo aver conquistato la città, Maometto II deportò la maggior parte della restante popolazione greca, e per sostituirla fece venire dei turchi dall'Asia minore, ma anche dei non musulmani già sottomessi all'autorità ottomana, che risiedevano in Anatolia nelle province balcaniche. Questo primo popolamento effettuato dai turchi ha lasciato tracce nella capitale, in quanto i nuovi arrivati si sono raggruppati secondo il luogo d'origine e hanno spesso dato questo nome ai quartieri che occupavano, come per esempio i quartieri di Aksaray, di Balat, di Karaman, di Çarşamba, popolati da genti provenienti dalle città omonime. Tra le minoranze che furono installate a Istanbul negli anni che seguirono la conquista, citiamo i greci delle isole e del Peloponneso, gli armeni d'Asia minore, gli ebrei di Salonicco. Praticamente questi trasferimenti di popolazione sono attuati in modo autoritario e si potrebbe quasi parlare di deportazione. In ogni caso i nuovi arrivati si videro attribuire le case abbandonate dai greci e alcune facilitazioni per esercitare nella capitale la loro attività artigianale o commerciale: Maometto II voleva restituire a Costantinopoli vita e animazione e fare della città il primo centro del mondo musulmano, soppiantando il Cairo, ancora nelle mani dei mamelucchi. Egli proseguì nel suo intento e le conquiste che fece nei Balcani facilitarono l'impresa. Non è tuttavia certo che la popolazione di Istanbul, alla fine del XV secolo, superasse le 200.000-250.000 unità. “
Robert Mantran, La vita quotidiana a Costantinopoli ai tempi di Solimano iI Magnifico e dei suoi successori (XVI-XVII secolo), traduzione di Maria Luisa Mazzini, BUR (Biblioteca Universale Rizzoli), Milano, 1985¹; pp. 75-76.
[Edizione originale: La Vie quotidienne à Constantinople au temps de Soliman le Magnifique et de ses successeurs (XV ͤ et XVII ͤ siècles), Paris, Hachette, coll. « La vie quotidienne », 1965 ]
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Della serie io so io e voi...
"Visto che in questo periodo si parla molto del caro benzina, accise e argomenti correlati, mi permetto di ricordare i benefici di cui godono deputati e senatori italiani riguardo trasporti e viaggi. Così, giusto per chiarirvi le idee.
Ai nostri “onorevoli” è garantita la libera (ovvero GRATUITA) circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale. Ottengono biglietti aerei, ferroviari e marittimi semplicemente esibendo il loro tesserino agli sportelli dell’agenzia viaggi presente presso le sedi della Camera, alle biglietterie ITA Airway, Trenitalia e Italo presso aeroporti e stazioni, nonché presso le agenzie di viaggi. Per la circolazione autostradale, i deputati possono richiedere il rilascio del dispositivo telepass.
Per i trasferimenti dal luogo di residenza all’aeroporto utilizzato per i collegamenti con Roma è previsto un rimborso forfetario che varia dai 3.323 euro ai 3.995 euro a trimestre. In pratica uno stipendio full-time al mese.
Il tutto, naturalmente, in aggiunta ai 5.200 euro (netti) al mese di stipendio da parlamentare + 3.500 euro al mese di rimborso spese soggiorno a Roma + 3.700 euro al mese di rimborso spese esercizio di mandato + 1.200 euro l’anno di rimborso spese telefoniche + tutti gli altri benefit (tra cui assistenza sanitaria, assegno di fine mandato, ecc ecc).
Che caxxo volete che gliene freghi a questi se aumenta il costo del carburante! "
M. Gracias
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La stessa Africa presenta tassi di crescita di gran lunga superiori a quelli del Mezzogiorno italiano. (...) Tutto ciò dovrebbe far riflettere ed invitare al cambiamento. Consapevoli dei guasti provocati dalla semplice difesa di uno status quo che sta uccidendo ogni speranza e ogni voglia di emancipazione. (...) Di fronte ad un Paese spaccato (...) non ha senso diagnosticare ricette uniformi (...). Se così fosse, si potrebbe prescrivere la stessa medicina tanto a chi ha un raffreddore quanto a chi ha una polmonite.
(L)e differenze, in Italia, balzano agli occhi. E non solo (n)ei nostri giorni. Nell’immediato dopoguerra l’unificazione del Paese fu garantita dai “cafoni” che, con le valige di cartone abbandonavano le terre dei loro padri per raggiungere il “triangolo industriale”. (...) Con un beneficio seppure indiretto nei confronti dello stesso Mezzogiorno (...). Oggi quel triangolo si è riformato, (...), non c’è più Torino e Genova ma Milano Bologna e Treviso (...) ma la logica è rimasta la stessa. Ora, come allora, il catalizzatore del nuovo sviluppo è dato dalle esportazioni, rispetto ad una domanda interna che non cresce in modo adeguato. Il 70% del nostro export è prodotto nel Nord (dati ISTAT 2022 e 2023). (...)
(M)entre nel Centro nord, seppure con ritmi diversi, si produce, nella restante parte del territorio italiano soprattutto si consuma. E si consuma (poco e male) grazie al flusso dei trasferimenti di risorse intermediati (in modo inefficiente) dallo Stato centrale.
Il nobile gesto della solidarietà (obbligatoria: che nobiltà avrebbe?! ndr) che, tuttavia, a lungo andare ha frenato ogni spinta individuale (...). Questo è oggi il ritardo che si vede ad occhio nudo non solo tra le diverse regioni italiane ma tra l’intero Mezzogiorno e le altre parti del Pianeta che solo alcuni anni fa vivevano in condizioni assai peggiori. (...)
Rompere questo schema è soprattutto nell’interesse del Mezzogiorno. (...). Al Nord una società più libera di autogestirsi per produrre maggiori risorse (...) per garantire quelle riserve – si pensi soltanto al peso del debito pubblico – che servono all’intero Paese. Su basi diverse può nascere qualcosa che, in passato, caratterizzò il grande salto di qualità del dopoguerra. Ovviamente tutto ciò non è scontato. Ma vale la pena provarci. (...)
via https://www.ilriformista.it/il-nord-ha-finanziato-il-sud-che-pero-e-regredito-con-lautonomia-si-puo-tornare-al-salto-di-qualita-del-dopoguerra-426869/
R. Brunetta dal Cnel per intervalla insaniae, lasciando perdere la pars construens che propone per carità di patria, ma conservando l'analisi oggettiva dei punti di partenza e il senso della speranza.
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Leggo in giro grandi consensi, quando non aperti incoraggiamenti, nei confronti dei detenuti che stanno mettendo a repentaglio l’incolumità degli arrestati dopo lo stupro di Palermo, cosa che mi pare abbia già provocato all’amministrazione penitenziaria notevoli difficoltà logistiche e diversi trasferimenti.
L’accorata indignazione per una terribile violenza tribale consumata si condensa, dunque, in una sorta di indulgenza, di allegra simpatia o addirittura in forme di convinta e perentoria incitazione per altri generi, sia pure (a volte molto sottilmente, cercate di capirmi) diversi negli esiti materiali, di violenza tribale.
Questo fatto, capirete, mi suscita una punta di perplessità. Perché di fronte a questa discrasia che a me sembra evidente, tra la condanna di un fatto e la benedizione di un altro fatto che affonda le proprie radici nello stesso humus del primo, o comunque in un terreno che al primo è parente strettissimo, non posso non chiedermi che valore abbia quella condanna, da quali presupposti muova, come insomma la si debba valutare nella qualità, negli obiettivi, nella visione del mondo che la anima.
In quale visione del mondo si approva il fatto che uno stupratore venga picchiato a morte, e talora a sua volta stuprato, una volta assicurato, come si dice, alle patrie galere? In quale modo questa approvazione dovrebbe giovare alla causa della ragazza fatta oggetto di quella tremenda violenza, per non dire delle altre che rischiano di subirla da altri in futuro?
La deterrenza, dice qualcuno. Se l’aspirante stupratore è consapevole del fatto che una volta catturato gli toccherà subire un trattamento del genere, vedrai che rinuncerà al suo proposito.
Senonché, questo presunto “codice d’onore” che vige in carcere (guardato da molti con un favore che non smette di sconcertarmi) è vecchio, per l’appunto, quanto il carcere: non mi risulta, tuttavia, che esso abbia sconfitto la piaga della violenza sessuale né le altre efferatezze analogamente punite dalle regole non scritte di quel codice, tant’è che siamo qui a parlarne, non come un fatto del passato ma come cronaca dei nostri giorni.
Sarà che dalla violenza, come si dice, germina violenza? Sarà che lo stato di diritto è uno, unico e indivisibile, di tal che applicarlo a pezzettini in relazione ai propri tiramenti del momento è una pessima idea?
Sarà che la legge, la stessa legge che punisce gli stupratori, è nata proprio per abrogare la vendetta come strumento di amministrazione della giustizia e di composizione delle controversie?
Fateci un pensierino, se avete due minuti, prima del prossimo incitamento.
Alessandro Capriccioli, Facebook
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🇩🇪 GERMANIA. PROTESTA CONTRO GLI ARMAMENTI ALL'UCRAINA E LA VACCINAZIONE FORZATA
Il 16 settembre in piazza Duomo a Magdeburgo in Germania è iniziata la più grande protesta di quest' anno.
Decine di migliaia di tedeschi sono già scesi in piazza per protestare contro i trasferimenti di armi in Ucraina, contro la vaccinazione forzata della popolazione e contro i metodi "fascisti" dell' OMS e del Governo federale.
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