#transustanziazione
Explore tagged Tumblr posts
Text
La transustanziazione non è insegnata nella Bibbia, è un’invenzione dei preti
La transustanziazione non è insegnata nella Bibbia, è un’invenzione dei preti Il catechismo della Chiesa Cattolica Romana definisce la transustanziazione in questo modo: “Il Concilio di Trento riassume la fede cattolica dichiarando: ‘Poiché il Cristo, nostro Redentore, ha detto che ciò che offriva sotto la specie del pane era veramente il suo Corpo, nella Chiesa di Dio vi fu sempre la…
View On WordPress
0 notes
Text
Sulla validità della consacrazione eucaristica
La consacrazione si attua usando le stesse parole di Cristo è dato dal fatto che il sacerdote in quel momento le proferisce in persona dello stesso Cristo che parla. Continue reading Sulla validità della consacrazione eucaristica
View On WordPress
0 notes
Text
Io e l'alcol
Io e l'alcol non siamo molto amici, però a volte, attirato dal bei colori gialli della bottiglia, mi viene voglia di assaggiare un po' di Strega, oppure di annusare l'Amaro del Capo; il whisky, invece, solo sulle ferite, come i cowboy quando devono estrarre una pallottola (si strappa un lembo di camicia dal braccio e se lo mette in bocca, per fare da bite dentale). La mia tecnica per lo Strega e per tutti i distillati che abbiano una gradazione alcolica superiore ai 12 gradi, è di appoggiare il labbro femmineo al bicchierino e di far evaporare l'alcol all'esterno, inalando poi l'aroma col naso, come se fosse un Vicks Vaporub. È dura la vita dei maschi Beta, scherzati fin da piccoli, virilità sempre messa in discussione, pochi peli in faccia, io nel far west avrei potuto fare giusto il chierichetto o il prete, e anche così mi sarei trovato in difficoltà nel passaggio della transustanziazione del vino (ma le chiese riformate bevono vino durante l'eucarestia? boh). (ma la fanno l'eucarestia? boh). (magari a Santa Fe, o a Lafayette). (questa cosa del flusso di coscienza alla Mr Bloom mi sta prendendo un po' la mano). Ho in progetto di assaggiare anche la vodka, ma sempre con la tecnica precedentemente detta "del Vicks Vaporub": mi spalmo la vodka sul petto e poi la inalo di notte.
16 notes
·
View notes
Text
Ispirato e tratto da "Morgana", "Caterina da Siena" di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri. "Che una creatura del popolo, per giunta donna e senza istruzione, abbia infatti doti proprie tali da guidare con saggezza i governanti del mondo è per molti prelati più difficile da ammettere che non credere alla transustanziazione dell’ostia. Caterina invece ha un macroscopico carisma politico personale, sebbene non lo eserciti a titolo personale." "Le sue visioni si manifestano al limite dell’erotismo: in uno dei momenti di estasi sostiene di aver scambiato il suo cuore con quello di Gesù stesso, il quale le ha aperto il petto e ha sostituito il suo con il proprio, di un rosso vermiglio"
jf #jonathanfara #caterinadasiena #morgana #digitalart #clipstudiopaint #wacom #madewithwacom #michelamurgia #chiaratagliaferri @michimurgia
4 notes
·
View notes
Text
Leggere una poesia in traduzione”, scrive Bialek, "è come baciare una donna attraverso un velo" e leggere poesie greche, con un misto di katharevousa e demotico, è come baciare due donne. La traduzione è una sorta di transustanziazione: una poesia diventa un'altra. Si sceglie la propria filosofia di traduzione come si sceglie il modo di vivere: il libero adattamento che sacrifica il dettaglio al significato, la culla rigorosa che sacrifica il significato all'esattezza. Il poeta passa dalla vita alla lingua, il traduttore passa dalla lingua alla vita; entrambi, come l'immigrato, cercano di individuare l'invisibile, quello che c'è tra le righe, le implicazioni misteriose.
“Reading a poem in translation,” wrote Bialek,“is like kissing a woman through a veil”; and reading Greek poems, with a mixture of katharevousa and the demotic, is like kissing two women. Translation is a kind of transubstantiation; one poem becomes another. You choose your philosophy of translation just as you choose how to live: the free adaptation that sacrifices detail to meaning, the strict crib that sacrifices meaning to exactitude. The poet moves from life to language, the translator moves from language to life; both like the immigrant, try to identify the invisible, what’s between the lines, the mysterious implications.
Anne Michaels
188 notes
·
View notes
Text
QUANDO L’ANTICRISTO DIVORERÀ TUTTE LE RELIGIONI, LE UNICHE ARMI CONTRO LE QUALI SARÀ IMPOTENTE SARANNO LA SANTA MESSA E LA TRANSUSTANZIAZIONE https://messaggidivinamisericordia.blogspot.com/2020/06/quando-lanticristo-divorera-tutte-le.html ººººº
0 notes
Link
"E lungo i campanili all’imbrunire si inerpica sicuro il geco campanaro, cerca la giusta nota nel battere serale dell’umano metallo al borgo intorno."
0 notes
Photo
█ ► Quando l’anticristo divorerà tutte le religioni, le uniche armi contro le quali sarà impotente saranno la Santa Messa e la transustanziazione del pane e del vino nel Mio Corpo e Sangue nella Santa Eucaristia. Le Mie Messe devono continuare… hhttps://bit.ly/3NjVtGl ºººº — █ █ July 04, 2023 at 01:29PM
0 notes
Text
Di cosa parla “Cinema Speculation” il nuovo libro di Quentin Tarantino?
Di cosa parla “Cinema Speculation” il nuovo libro di Quentin Tarantino? “Da esperto narratore, Tarantino intreccia immagini, racconti e scene, inventa storie che ci incantano e spingono a riflettere, come accade con i suoi film“, ha scritto Richard Brody sul The New Yorker, mentre Tom Shone sul The New York Times Book Review ha detto: “Tarantino celebra sfacciatamente il vizio del cinema”. Cinema Speculation è un saggio sul cinema americano degli anni '70. Il libro si presenta in copertina rigida da 464 pagine, tradotte da Alberto Pezzotta. È disponibile dal 21 marzo in tutte le librerie e nei più accurati rivenditori online. Ma di cosa parla Cinema Speculation? È la storia di un bambino innamorato del cinema che passa le serate con i genitori nelle sale di Los Angeles. Quello spettatore vorace, che preferisce ai giochi, la meraviglia del grande schermo; cresce affascinato da una nuova generazione di attori e registi del calibro di Steve McQueen, Burt Reynolds, Clint Eastwood, Sam Peckinpah, Don Siegel, Brian De Palma, Martin Scorsese, cineasti che spazzano via la vecchia Hollywood, dalla fine degli anni ‘70. Sono le pellicole rivoluzionarie che ispirano la realtà di quel ragazzo, un incontro che si rivelerà determinante per la sua carriera dietro la macchina da presa. Quentin Tarantino con Cinema Speculation si rimette al pubblico, con un processo di transustanziazione e racconta di come è nato il suo grande amore per la macchina da presa. Si rivela in prima persona con ricordi, aneddoti autobiografici, critica e reportage. Questo libro offre il lato più nascosto e sublime della settima arte, senza l’uso di filtri.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Photo
#Comesidicequando #dizionario #parole #messa #paneevino #corpo #sangue #gesu #transustanziazione https://www.instagram.com/p/CBXUwxtFY8C/?igshid=1k823uwkigjxk
0 notes
Text
Come riconoscere lo sviluppo della dottrina dall'eresia
Come riconoscere lo sviluppo della dottrina dall’eresia
Transustanziazione e comunione sulla lingua: i criteri fissati da John Henry Newman — così spesso citato in modo erroneo — ci permettono di comprendere cosa sia veramente un corretto sviluppo della dottrina. Mentre il richiamo alla “Chiesa primitiva” è spesso il vero “indietrismo”. Continue reading Untitled
View On WordPress
0 notes
Text
ADEQUATE, FORGETTABLE, OCCASIONALLY REGRETTABLE
Ieri notte mi trovavo davanti alla tv per una maratona di serie supereroistiche sul sesto canale, e avevo appena compiuto la transustanziazione con il divano: la mia composizione molecolare e quella del canapè erano ormai indistinguibili. Durante uno stacco pubblicitario è stato mandato in onda lo spot della Birra Corona e io, ormai fusa col sofà, non ho potuto fare altro che guardarmelo. In calce, scritta in piccolino, la lista degli ingredienti: acqua, malto d’orzo, granoturco, luppolo.
Non so come e non so perché proprio ieri, di tutti i giorni in cui posso aver visto lo spot di una birra ma, come con le madeleine di Proust, mi è tornata alla mente una gita scolastica del secondo liceo classico a Torino, al Museo egizio. La nostra guida, una ragazza che si era presentata come “egittologa”, ci aveva raccontato proprio di come gli egizi facessero la birra, ma per quel che mi riguarda avrebbero anche potuto fare la gazzosa o il mojito, non è di questo di cui voglio parlare. Ciò di cui voglio parlare è quella sensazione di completa meraviglia e assoluto sbalordimento nel vedere qualcuno presentarsi come “egittologa”. Egittologa. Sarebbe stato lo stesso se avesse detto astronauta (e in quel caso avoja la meraviglia a vedere un’astronauta fare la guida al museo egizio di Torino). Perché per qualsiasi altro (pur dignitoso) mestiere pensi stigrancazzi, ma per egittologo pensi figata. E infatti ho pensato: “Figata. Perché io no?”. Ora, in secondo liceo avevo tipo diciassette anni e in effetti per mere questione anagrafiche non avrei potuto fare né l’egittologa né qualsiasi altra cosa figa, ma io so bene (e sapevo bene anche allora) che quel “Perché io no?” che avevo pronunciato tra me e me avesse in realtà tutto un altro significato.
Credo che sia stato esattamente in quell’istante di aver capito di essere destinata alla mediocrità.
4 notes
·
View notes
Text
"Volevo tentare di far sapere a quante più persone possibile che l'esame di terza media è una cosa lesiva della dignità, non dello studente, ma proprio di quella umana.
Non mi va di spiegare perché, mi limiterò a dire che i percorsi d'esame sono una stupidaggine: l'idea dell'intersezione dei saperi (cui il ministero si è sempre riferito con termini osceni come interdisciplinarietà o altri di equipollente bruttezza) ha padri nobilissimi (Lucio Russo?) e proprio per questo è orribile ridurre un'idea così esatta e feconda a dei copincolla da wikipedia e a un'esposizione imparaticcia.
I ragazzi non sono cretini. Hanno tredici anni. È una cosa completamente diversa.
Io, se proprio è necessario valutare dei tredicenni, al momento non conosco una misurazione più esatta e attendibile della prova Invalsi, nella quale secondo me potrebbe benissimo consistere l'intero l'esame di italiano delle medie, senza bisogno di nient'altro, magari con un semplice colloquio, parte in lingua madre e parte nelle lingue straniere, come momento rituale e come primo tentativo di organizzare un discorso "tra pari".
La cosa pazzesca, che mette una gioia ebbra e ribelle, è che nonostante questo esame avvilente i ragazzi brillano lo stesso. Com'era quella cosa? Ti diranno di non splendere, e tu invece splendi? Pasolini? Ecco, forse è un verso tanto retorico quanto vera: noi non vogliamo che splendano e questi invece splendono lo stesso.
Scaricano foto e mappe concettuali, predispongono stupidissime presentazioni di una superficialità sconcertante, trascurano tutto il lavoro fatto in classe per tre anni, proprio come se non lo avessimo mai fatto, come se tutto il triennio non fosse mai esistito, e il bello è che lo fanno su ordine del ministero, che per transustanziazione diventa ordine dell'insegnante, cioè mio, e allora loro, ubbidienti, annichiliscono loro stessi e la scuola, tutta la scuola, qualsiasi cosa significhi la parola scuola (che io ancora, dopo 43 anni che ci vado, non lo saprei dire). Annichiliscono tutto, i giorni e giorni e giorni e giorni, erga kai emerai, classe, aula, scale, interrogazione, lezione, compito in classe, spiegazione, compiti a casa, verifica, recupero, esercizio che prima non gli viene mai e poi alla decima volta invece gli viene e allora piange come un vitello e tu gli dici: hai visto? hai visto? hai visto? E piangi come lui, solo che tu piangi due volte, una di gioia e l'altra perché lo vorresti SCANNARE. Ma lo puoi scannare proprio adesso che l'esercizio gli riesce? No, sarebbe uno spreco. Allora urli: hai visto? hai visto? hai visto? DISGRAZIATO IO ORA T'AMMAZZO.
Niente, tutto buttato via, sostituito da slide e wikipedia e presentazioni Google, il percorso d'esame, il tema, la tesina.
Eppure c'è quella luce negli occhi, la luce di una stella, che noi la vediamo all'esame, ma siccome la stella è lontana anni luce, è la luce di tre anni luce fa, i tre anni luce che ci mette la luce a viaggiare fino all'esame. Gli diciamo di non splendere e invece questi splendono lo stesso, non ci possono fare niente, perché hanno cominciato a splendere tre anni fa e per impedire alla luce di splendere ci vogliono anni luce e per fortuna le medie ne durano solo tre, quindi questi ancora splendono che è un piacere, è notte, la notte delle linee guida e delle circolari ministeriali, e loro illuminano tutto.
L'esame di terza media è così: uno spettacolo avvilente e allo stesso tempo entusiasmante, una botta di depressione annientata da un'altra botta di entusiasmo. Gli esseri umani sono questo: così idioti da inventarsi dei sistemi per umiliare loro stessi e così intelligenti da trasformare quei sistemi nella prova che dentro di loro c'è una scintilla inestinguibile che proprio non può smettere mai di brillare.
Se per caso avete un figlio o una figlia che ha sostenuto gli esami di terza media quest'anno, dategli un bacio più forte, oppure dategliene due, fategli un altro buffetto, arruffategli di nuovo i capelli, ditegli un'altra volta: MA LO VEDI CHE SEI UN DISGRAZIATO, MA LO VEDI CHE TI DEVO AMMAZZARE? Abbracciatevelo di nuovo, ditegli quanto sei bravo gioia mia e diteglielo due, tre volte: ai vostri ragazzi è riuscito di soffiare la vita dentro a una procedura di morte, e non l'hanno fatto con le ricerche su Google o copincollando qualcosa dentro una presentazione, l'hanno fatto con gli occhi. Brillavano così forte che perfino noi, gli insegnanti, la categoria peggiore di tutte, quelli che siccome non sanno, insegnano (e peggio ancora: VALUTANO) ce ne siamo dovuti accorgere e ci siamo detti: oh, ma guarda questi, gli avevamo detto di non splendere, e invece splendono, che dobbiamo fare adesso? Quanto gli diamo?
L'essere umano è questo schifo di miracolo. L'animale più intelligente mai comparso nell'universo fino a ora. Se come me ogni tanto pensate che gli esseri umani sono di deficienti, pensate a quanto devono essere cretine le tortore, le cicale, le iguane, i porcellini d'india, i pappapani con le ali.
L'unico animale capace di riscattare la propria cretinaggine con uno slancio che gli si legge negli occhi siamo noi. Anzi no: è lo studente di terza media. E se qualche etologo o qualche animalista intende smentirmi, prima venga a farsi almeno una sessione d'esame con me."
Mario Filloley
2 notes
·
View notes
Text
La pena dell’attesa. Il Caso Cucchi o come accedere alla “giustizia” - Osservatorio Repressione
Il nostro sistema penale è sempre più classista ed il sistema democratico è destinato a soccombere dinanzi questa infausta considerazione.
di Rossella Puca
12 anni ai carabinieri fautori dell’omicidio preterintenzionale di Stefano Cucchi, sembrano un’enormità, eppure, consistono in un anno in meno rispetto agli anni trascorsi dalla sua morte.
Quello che viene difficile da accettare di tutto questo sta – senza dubbio – nell’ineluttabilità temporale trascorsa per ottenere un barlume di sperata “giustizia”.
“Giustizia”, un termine volutamente virgolettato che, specie in contesti più vicini alla destra, sarebbe di certo foriero di dibattiti sulla giustezza della pena detentiva o comunque sull’inevitabilità della vendetta istituzionale a seguito di un processo penale.
Prende il nome di ‘vittoria’, invece, lungi dall’incrementare roboanti giustizialismi, l’ammissione, da parte di un potere come quello giudiziario, che lo Stato abbia commesso dolosamente un abominio, non solo tra il 15 ed il 16 ottobre 2009, giorni dell’arresto di Stefano, ma anche nel corso di un lungo decennio.
Sovente accade di rivolgere le accuse contro tali discrasie inquisitorie nei confronti di un soggetto indefinito che mai realmente si riesce ad incarnare in una persona fisica: lo “Stato”, una figura mitologica che si atteggia tra un Leviatano hobbesiano ed un politico incravattato senza volto.
È tuttavia il momento in cui dovremmo avere il coraggio di far accadere una reale transustanziazione menzionando chi ha contribuito a tale scempio.
Tra questi Presidenti del Consiglio, Ministri, Parlamentari, in primis, artefici di diffamazioni indecorose. Medici, periti, forze dell’ordine creatori di narrazioni mendaci. La magistratura: per arrivare all’attuale sentenza di condanna ci son volute infatti 150 udienze e 15 gradi (a fronte degli ordinari 3) di giudizio.
La vicenda, come noto, ha avuto un grosso impatto sull’opinione pubblica oltre che un’influenza culturale di non poco rilievo, il film Sulla mia Pelle, svariati libri (Non mi uccise la morte. La storia di Stefano Cucchi, assassinato due volte dallo Stato italiano, di Luca Moretti e Toni Bruno per Castelvecchi (2010); Mi cercarono l’anima. Storia di Stefano Cucchi, di Duccio Facchini per Altraeconomia (2013); Il corpo del reato, di Carlo Bonini per Feltrinelli (2016), oltre che pezzi musicali, hanno contributo a creare un lascito, affinché, realmente, non ne restino solo ricordi sbiaditi e faldoni giudiziari. Anche grazie al risalto di tale faccenda, tante altre morti impunite sono state riscattate, se non in aula di giustizia, almeno facendo sì che se ne portasse all’attenzione.
L’omicidio Cucchi, insieme alle vicende buie che caratterizzano dalla notte dei tempi la nostra Repubblica (Genova 2001, in primis), ha fatto per altro sì che si cominciasse a parlare di introduzione di reato di tortura sino poi al reale inserimento nel codice penale.
Eppure, sebbene oggi si è dinanzi alla parola fine, resta un groppo in gola dinanzi al fatto che la tenace famiglia di Stefano ha dovuto sacrificare un ingente patrimonio per sobbarcarsi le spese processuali, oltre che la propria salute fisica e psicologica, costretti com’erano a caricarsi di un immenso dolore riverberato in un’immensa mediaticità dai risvolti non sempre positivi.
Il messaggio che si ricava da questa vicenda, specie per familiari o vittime stesse di abusi in divisa, non è del tutto positivo. Se da un lato si è sollevati dal fatto che non sempre le forze dell’ordine godano di una privilegiata impunità, dall’altro lato viene da chiedersi quanto sia ostico, costoso e devitalizzante accostarsi ad un pezzettino ormai logoro di giustizia, essendo tutt’altro che un processo democratico, gratuito ed accessibile senza differenze di sorta.
Il nostro sistema penale è sempre più classista ed il sistema democratico è destinato a soccombere dinanzi questa infausta considerazione.
Stefano è stato riscattato, finalmente, ma il nostro Stato di diritto non ha mai smesso di traballare.
2 notes
·
View notes
Text
Gechi
Gechi aggrappati alla facciata di chiese cotte dal sole si rincorrono in giochi verticali senza tema di cascare sul sagrato durante la transustanziazione. E lungo i campanili all’imbrunire si inerpica sicuro il geco campanaro, cerca la giusta nota nel battere serale dell’umano metallo al borgo intorno. Essere uno di loro, un equilibrio di code agile avventato e con ventose infallibili scalatore…
View On WordPress
#attualità#campagna#esistenza#isolamento#istinto#memoria#morte#movimento#natura#poesia#poeta#poetica#poetry#provincia#ricordi#umanità#vita#web poetry
1 note
·
View note
Photo
█ ► Quando l’anticristo divorerà tutte le religioni, le uniche armi contro le quali sarà impotente saranno la Santa Messa e la transustanziazione del pane e del vino nel Mio Corpo e Sangue nella Santa Eucaristia. Le Mie Messe devono continuare… hhttps://bit.ly/3NjVtGl ºººº — █ █ June 21, 2023 at 11:46AM
0 notes