#toto schillaci
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Forever Shining 永遠に輝く
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addio notti magiche
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Toto Schillaci 1964-2024
Toto Schillaci 1964-2024 Sad to hear of the death of Toto Schillaci who was part of a successful Juventus team before being top scorer at Italia 90. I think I was one of those fans of football that was a sort of a fan in my childhood without a understanding of the game. I think the Italia 90 tournament reignited my interest in football. I think in some ways with Toto was a player that sort of…
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i have a theory that toto got his nickname proly during his time in italy. no cuz there's a italian footballer salvatore schillaci but ppl called him "totò" and italians looooves to give ppl cute nicknames
what were they thinking tho? giving 6ft tall austrian man a cute nickname?
Thanks for your theory Anon🤭
I think the nickname comes from his childhood, only his family called him that, there are some articles where he talks about his life where he mentions this🤔
However, we cannot know when he started using it for social interaction and his career and business. Until it became the most normal thing and his personal brand.
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HASTA SIEMPRE, ‘TOTO’🕊️
Salvatore Schillaci, el icónico delantero italiano que deslumbró al planeta en el Mundial de 1990, falleció a los 59 años tras luchar contra el cáncer de colon.
DESCANSE EN PAZ🙏🏾
#Deportes #Futbol #QEPD #MásClaroQueNunca
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Remembering Toto Schillaci and a Summer That Changed Soccer
For one month in 1990, Schillaci was the most beloved player in Italy, and one of the most famous players in the world. source https://www.nytimes.com/2024/09/20/world/europe/toto-schillaci-italy.html
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È morto Totò Schillaci: occhi spalancati, gol e quelle notti magiche di Italia '90
18 settembre 2024 articolo: https://www.today.it/sport/calcio/morto-toto-schillaci.html Totò Schillaci in una foto recente e l’iconica immagine con la maglia della nazionale italiana di calcio Cresciuto ed esploso nel Messina, consacratosi con la Juventus e capocannoniere della rassegna iridata italiana che vide la Nazionale uscire in semifinale: la storia del bomber siciliano, iconica figura…
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BOOK REVIEW: ECHOES OF AN ITALIAN SUMMER by Paul Grech (2023)
A well-written interesting look back of an Italian Summer, out on PITCH, 16 October, 2023.
We begin with:
“If there’s one abiding image from Italia 90, it’s of Toto Schillaci’s face.
THOSE WILD , crazy eyes.”
Crazy days & nights were to follow during the 14th World Cup tournament held in Italy - INCLUDING - Gazza's tears, Houghton's looping goal (against Italy for the Republic Of Ireland) and Roger Milla's goal celebrations (versus Columbia).
*Italia '90 - such an exciting Finals, Nessun Dorma...let no one sleep...*
So, the BBC won the battle (with ITV) of the soundtracks and it only cost three tenors: Jose Carreras, Placido Domingo, & Luciano Pavarotti.
We end with:
“When the match went to penalties , you could sense what was going to happen. As the home team wilted under pressure , the Italians kept their cool to deliver an expected triumph.
"The redemption of ‘Notti Magiche’ was complete as it was blasted out during the team’s return home as heroes.
"The echoes of an Italian summer in 1990 could be heard once more.”
Italy, despite losing the semi on pens (misses by Donadoni and Serena) against eventual runners-up, Argentina, they did at least finish 3rd in the competition overall, beating England 2-1 with goals from Baggio and that man again, Schillaci.
Schillaci - the man with the golden boot and golden ball!
Rating: 8/10
Echoes of an Italian Summer | Pitch Publishing
Mark Watkins, Dare radio, 19 October, 2023.
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12 mag 2023 17:37
FORZA TOTO’ – DOPO “PECHINO EXPRESS” TOTO’ SCHILLACI E’ DI NUOVO ALLE PRESE CON IL CANCRO: "STO FACENDO UNA CHEMIOTERAPIA MOLTO PESANTE, OGNI TANTO MI VENGONO I BRUTTI PENSIERI E PENSO A VIALLI, A MIHAJLOVIC, MA NON SONO QUI PER PIANGERE. SE UNO HA UN CANCRO, NON VUOL DIRE CHE SIA FINITO" - L’ATTUALE MOGLIE CON CUI E’ STATO A LUNGO AMICO, L’OPERAZIONE PER IL TUMORE NEL 2020 E IL DECORSO (“IL MIO CORPO NON ERA PIÙ MIO. ERO DEPRESSO”), LA "RIVINCITA" DI "PECHINO EXPRESS" E L’ARRESTO IN DIRETTA DI MESSINA DENARO: “ERO IN CLINICA QUANDO...”
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TOTO' SCHILLACI
https://m.dagospia.com/sai-qual-e-quel-giocatore-che-era-in-clinica-con-matteo-messina-denaro-toto-schillaci-339344
Estratto dell’articolo di Maria Elena Barnabi per Gente
Questa è la storia di un uomo e una donna che si sono rincorsi per quasi 15 anni prima di sposarsi, nel 2013. È la storia di una coppia che in tutto ha quattro figli (uno lei e tre lui), un cane e una casa con l’orto dove vivono anche i genitori anziani di lei. Ed è la storia di una coppia che insieme ha affrontato il cancro di lui, un cancro brutto, e che ha deciso, a poche settimane dalla fine della chemioterapia, di partire per un’impresa matta: viaggiare zaino in spalla tra India, Borneo e Cambogia partecipando al reality di Sky Pechino Express, arrivando fino alla penultima puntata. Insomma la storia di Totò Schillaci e della moglie Barbara Lombardo, entrambi palermitani doc, è una bella storia.
(...)
Come scopriremo durante questa conversazione, infatti, Totò ha ripreso a fare la chemio perché la partita con il cancro non è finita. Cominciamo dall’inizio. Come vi siete conosciuti?
Barbara: «Ero in un locale con mia cugina, lui era con amici, vollero presentarsi. Io non seguivo il calcio, facevo l’odontoiatra, ero fuori dai suoi giri».
Totò: «L’avevo già notata: bellissima, in Sicilia aveva vinto tutti i concorsi per
Miss Italia. La incontrai di nuovo, la invitai a bere un caffè e poi a cena. Cominciai a chiamarla. Per anni ci sentimmo tutti i giorni, ma eravamo impegnati».
Una corte serrata...
Barbara: «Non mi fidavo, era famoso. Mi dicevo: me lo tengo come amico. Diventammo confidenti. Venne a trovarmi in ospedale quando partorii. Quando partì per L’isola dei Famosi (era il 2004, ndr) mi disse che se avevo bisogno di qualsiasi cosa potevo chiamare un suo amico. A mia madre, quando si ammalò dello stesso tumore di Totò, le disse: “Maria un giorno tua figlia me la sposo”».
Schillaci, fu di parola.
«Da vero siciliano quale sono. Nel 2011 ci ritrovammo single, lasciai Roma per tornare a Palermo con un unico scopo: “Vado lì e me la prendo. Ora o mai più”».
(…)
«Nel 2020. Avevo forti dolori, un medico mi consigliò di fare l’esame del sangue occulto nelle feci. Risultato: cancro al retto. Feci un primo intervento, otto ore di sala operatoria, mi misero la stomia, il sacchetto. Lo portai per due mesi. Fu difficile, i punti fecero infezione».
Barbara: «Per due settimane lo lasciai da solo in ospedale, c’erano ancora le regole del Covid. Quando lo sentivo al telefono cercavo di dargli forza. Mettevo giù e mi consumavo di lacrime a saperlo lì».
Come andò avanti il suo decorso?
«Feci la radio: ti devasta, ti distrugge i tessuti, ma serve per rimpicciolire il cancro. E poi un secondo intervento per eliminare il sacchetto, togliere lo sfintere e ricanalizzare il colon. E poi, a seguire, feci anche la chemioterapia: avevo le vene del braccio in fiamme».
Furono mesi bui?
«Avevo sempre paura di morire, di lasciare mia moglie e i miei figli da soli. Il mio corpo non era più mio. Ero depresso».
Prese dei farmaci?
Totò: «È stata Barbara il mio antidepressivo. Una vera guerriera. Mi diceva: “Che vogliamo fare? Vogliamo combattere o no? Inutile che ti fai abbattere”. Tutti i giorni mi spronava».
Barbara: «Ad agosto del 2022 Totò finì la chemioterapia e arrivò la chiamata del casting di Pechino Express. Una manna dal cielo. I medici ci dissero che poteva, anzi, che doveva andarci. A novembre siamo partiti per riprenderci la nostra vita».
Totò: «Ero distrutto. Gli interventi, la radio, la chemio... Non volevo andarci. È stata Barbara a insistere. L’ho fatto perché c’era lei».
Ha incontrato molte difficoltà?
«È stata dura, lo ammetto. Stancante. E poi senza sfintere, chi ha il mio cancro lo sa, devi sempre andare in bagno. È un disagio. Però ci siamo divertiti, ci siamo distratti e siamo arrivati quasi alla fine. Per me fare Pechino è stata una vera rivincita. Mi ha dato la carica».
E ora come sta?
«Tornato a casa, ho fatto dei controlli e mi hanno trovato tre macchioline di cellule “scappate” sulla cervicale. Ho fatto di nuovo la radio, e due sono andate via. Ora, per giocare d’anticipo, sto facendo una nuova chemioterapia: sei infusioni ogni 15 giorni. Ne ho fatte due. Mi hanno messo un catetere sul petto, così fa meno male e non mi brucia più il braccio. Ma dopo ho vomito, dolori. È una chemio pesante. In ospedale ne ho viste di ogni, cameroni pieni di gente che fa i trattamenti, che soffre molto... Questo è il terzo cancro più diffuso al mondo. Bisogna fare prevenzione».
Ha paura?
«Dopo il cancro non sono più lo stesso. Sono sempre stato uno sorridente, felice. Ora invece ogni tanto mi assento, mi vengono i brutti pensieri. Penso a Vialli, a Mihajlovic...».
È molto sincero. Perché ha deciso di raccontare la sua malattia?
«Per lanciare un messaggio. Ascolti, non sono qui per piangere. Sono qui per dire che con la malattia si può vivere. Se uno ha un cancro, non vuol dire che sia finito. La vita va avanti, bisogna viverla a 360 gradi, facendo quello che si vuole. E io ora sono qui».
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QUELLI CHE IL CALCIO 21/01/2018
Domenica 21 gennaio l’Orchestra i Cormorani è stata ospite della trasmissione Quelli Che Il Calcio su Rai2 in collegamento con Mimmo Magistroni da Milano!
CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO SU RAIPLAY
#news#qcc#quelli che il calcio#rai2#mimmo magistroni#digei angelo#luca e paolo#mia ceran#toto schillaci
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Pechino Express 2023, c’è anche Totò Schillaci: ecco con chi farà coppia
Pechino Express 2023, c’è anche Totò Schillaci: ecco con chi farà coppia
Ufficializzato il cast del programma condotto da Costantino Della Gherardesca ed Enzo Miccio L’articolo Pechino Express 2023, c’è anche Totò Schillaci: ecco con chi farà coppia proviene da PalermoLive.Dirette TV, barbara lombardo, cast pechino express, pechino express 2023, TOTO SCHILLACI Arriva la nuova edizione di Pechino Express! Ufficializzato il cast del programma condotto da Costantino…
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Toto Schillaci https://www.instagram.com/p/CiFxWo6qWTt/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Soccer’s Focus Needs to Be Product, Not Packaging
Soccer’s Focus Needs to Be Product, Not Packaging
Everything started with a letter. In the summer of 1990, Daniel Jeandupeux, a young Swiss coach, was bored. More precisely, he was bored by that year’s men’s World Cup. The romance of Toto Schillaci, the joy of Roger Milla, the swelling aria of Nessun Dorma: None of it could quite dislodge his sensation that it had been, by and large, a deeply “ugly” tournament. That thought inspired Jeandupeux…
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Which footballers won the highest percentage of caps at World Cups? | The Knowledge
Plus: leisurely stadium builds, more sponsors who no longer exist and did the WWE’s owner try to buy Newcastle?
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“I was reading Gabriel Paletta’s Wikipedia page and noticed that he made his competitive international debut against England in World Cup 2014,” notes James Cranford. “He only made three appearances for Italy, meaning 33% of his senior international caps were World Cup games. Seven of Toto Schillaci’s 16 caps came in World Cup games (44%): does anyone have a higher percentage?”
Leaving one-cap wonders to one side, Rob Stevenson has more from 1990. “I went poking around other squads in that World Cup for a candidate, and eventually dug this up. Robert Fleck played four times for Scotland, and two of those appearances were in the 1990 World Cup,” he writes. Another 50% record is suggested by Chai from Atlanta: “Spain’s Albert Celades played four international matches, of which two were substitute appearances at the 1998 World Cup.”
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