#tiepido lamento
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Sindacato dei falsi ereditieri si indigna: noi sempre maltrattati
Una protesta singolare, quella dei falsi ereditieri che si presentano su Facebook per offrire la loro eredità in quanto prossimi alla fine. La lamentela riguarda più che altro il fatto che spesso vengano trattati male da chi li sgama alla prima occasione. “Non è possibile continuare a lavorare così” dice Carlos Dos Cantos De Guistas Caroppales, nome d’arte, che si presenta come ereditiera con un…

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#notiZZieèNotizia#asini che volano#fanzine faziose#naso#pareti di cristiano#Porri Gemelli#rutto libero#succhiacervelli#tiepido lamento
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Giovedì 20 febbraio 2025
Ore 17.15, esco da lavoro correndo verso la mia bicicletta elettrica. Ha smesso di piovere, c’è qualche stralcio di azzurro nel cielo grigio della Svizzera tedesca. L’aria è frizzante, si sta avvicinando la primavera. Decido con un po’ di timore di non indossare i guanti per guidare, so quanto patisco il freddo ma mi sento che oggi sarà più tiepido degli altri giorni. C’è un venticello che mi spinge e faccio meno fatica del solito in salita. Respiro e mi riempio i polmoni di questo preludio di profumi e raggi di sole che illuminano le giornate sempre di più. Sono le 17.25, entro in casa. Come sempre faccio entrare i miei gatti, li saluto uno a uno. Pukka, Iside, Loki. Fenrir non arriva ma lui torna sempre verso le 18.30/19. Mi svesto e inizio a fare le mie cose con una serenità diversa dal solito. Mi sento rigenerata da questo viaggio in bicicletta. Penso che oggi sarà una bellissima serata perché il cielo si è aperto completamente e rimarrà chiaro fino alle 18.30 circa. Mi metto a preparare il pranzo per il giorno dopo e ad ascoltare un podcast. I gatti giocano. Si fanno le 18.15, Fenrir entra e corre alla sua ciotola di croccantini. Sgranocchia. Tutto va bene. Devo però abbassar il volume del telefono perché i versi nella camera non mi piacciono, sicuramente si stanno mordendo, ma sempre per gioco. Vado a controllare e a fare magari un video da mandare al mio compagno, ci piace vederli giocare. Infatti ecco Pukka che sta tutta arrotolata sopra sua sorella Iside. Loki è nella sua casetta fatta di peluche e spunta soltanto col sedere. Gli scatto una foto che mando a mia madre e al mio compagno. È proprio buffo. Mi giro per tornare alle mie faccende. Un lamento squarcia il silenzio di tensione tra le due gatte. Non veniva da loro. Chi ha un animale sa che riconoscerebbe subito il significato di quel lamento. Chi ha un animale capisce subito se qualcosa non va in quel lamento. Mi avvicino a Loki. Gli tocco il sederone che spunta dal buco della casetta. Un altro lamento. Lo chiamo, lui si gira e cerca di uscire dalla casetta. Spunta la testa e gli do un bacio sul naso, umido come sempre. Allunga le zampe anteriori verso l’esterno ma non si muove oltre. Le zampe scivolano in avanti. Magari è appena svegliato, colpa mia oltretutto. Un altro lamento. È lui. Inizio a chiedermi cosa potrebbe essere. Cerco di tirarlo fuori ma lui è pesante e mi servono due mani. Il suo peso però è aggravato dal fatto che non si muove. È paralizzato. Le zampe non gli reggono. Sono le 18.30 Scrivo subito un messaggio al compagno che sarebbe dovuto arrivare nel giro di 15/20 minuti. “Loki sta male” io, lui :”in che senso?”. Non rispondo perché sono troppo concentrata su di lui. Provo a chiamarlo ma lui non muove nemmeno la testa. Non si gira seguendo la mia voce. Le zampe continuano a scivolare in avanti come se si trovasse su uno strato di burro. Loki sta male. Il compagno arriva e si precipita da lui e gli tocca la pancia gli osserva le orecchie, sono tiepide ma non calde. Eppure non si muove. Poi dopo qualche minuto Loki si alza con fatica e inizia a dondolare. Non si regge bene in piedi. Fa qualche passo cercando di stabilizzarsi ma casca sul lato destro. Miagola cercando un punto di riferimento. Sembra che non ci veda. Iniziamo a preoccuparci e chiamiamo la clinica che ha seguito altri casi di emergenza dei nostri bambini. Ci danno appuntamento per le 20. Mancano 50 minuti e ne servono 25 per arrivare. Nel frattempo Loki si è rialzato e striscia sulle zampe posteriori verso il muro, arriva a pochi cm di distanza e si blocca così. Come a fissare un punto preciso. Siamo abbastanza sotto shock. Lo mettiamo su una coperta e lo avvolgiamo per spostarlo più facilmente all’interno della gabbietta. Partiamo con anticipo perché presi dall’ansia e dall’angoscia. Arriviamo alle 19.45 e ci accolgono subito per fortuna. Lo mettiamo sul tavolino della dottoressa, la quale subito si accorge che qualcosa non va ma non sa dire nemmeno lei cosa. Gli sente il battito, gli misura la febbre, gli preleva 4 fiale di sangue, gli fa una tac.
Continua pt.2
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La leggenda di San Martino
San Martino sul destiero
galoppava, galoppava,
tutto avvolto nel mantello,
tutto assorto nel pensiero.
Nero il cielo, freddo il vento
ed un turbine di foglie…
Era autunno. San Martino
galoppando udì un lamento.
“Muoio”, un poverello
ripeteva irrigidito.
San Martino con la spada
tagliò a mezzo il suo mantello.
Che tepore! Al poverino
gli ritorna sangue e vita,
or ch’è avvolto nel mantello
del pietoso San Martino.
Ricomincia a galoppare
nel grigiore il cavaliere
quando tiepido il bel sole,
per prodigio, ecco riappare!
D’un azzurro intenerito
che ricorda primavera
si sinnova tutto il cielo,
pare il mondo rifiorito.
Olga Siniscalchi🖋
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Pensavo che alla gabbia non ci si abitua mai. Cresco, maturo, invecchio qui. Fa ancora freddo. I numeri parlano di tiepido calore vivace, mentre la pelle rabbrividisce ai sussurri del vento. I muri si restringono, anche la cassa toracica mi stringe e mi manca il respiro nelle mie stesse ossa. Anche quelle hanno la forma d’una gabbia. I ricordi si confondono con illusioni e musica. Le voci s’assottigliano e cambiano volume, cambiano le parole. La lingua si deforma in un lamento sterile. Anche l’occhio s’appanna. Il capo duole sotto il peso dello sguardo, non più in grado di sorreggere le immagini che si posano sulla retina. Tira un ago dietro le mie pupille. Profuma di vita quest’amara stasi in cui il mio corpo si aggroviglia. Il timore d’esser viva s’insinua sulle mie dita, sotto le palpebre al mattino. Le lacrime hanno il sapore della salsedine estiva. E piango il ricordo del mare o forse divento io stessa l’onda che si infrange sulla sabbia morbida. Continuo a scarabocchiare pagine su pagine, rimugino sui capelli il colore che cambia. Solo la musica fatica ad arrestarsi e soggioga il timpano con la dolce poesia. Ho visto un ape morire all’ombra, sul pavimento, e ho pensato a quanto volessi ricordarmi di lei quando avrebbe ceduto sotto il peso del giorno. Chi ricorderà le sue ali spente dopo essersi assopita in solitudine? Solo il mio sguardo accompagnava il suo perir lento. Solo io testimoniavo l’amaro cerchio che si chiude. Una vita per una vita: un’ape per i pollini. Tanta fatica solo per rubare un ultimo bacio a un altro fiore sconosciuto. Poi la morte giunge funesta e bacia le ali del misero insetto mentre osserva le mie ossa sorreggersi ancora.
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Covid-19: il virus muta per sfuggire a Chuck Norris
Covid-19: il virus muta per sfuggire a Chuck Norris
Per mesi i ricercatori dipendenti da Big Pharma hanno cercato di capire come mai il virus mutasse in continuazione. Oggi, finalmente, grazie a una ricerca scientifica dell’Università di Sgruntford in Maracalagonis dell’est, è stato risolto il misterioso mistero. Noi di NotiZZie siamo arrivati al capo ricercatore Ademillo Culodifuori, noto sconosciuto del campo medico-virologico-gommistico, di…

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#ariani#burro di arachidi#orecchio interno#piccoli uomini#pleonastico#pulegge#salsamenta#salsapariglia#salutami stocazzo#scarsi#tiepido lamento
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Si finge nullatenente per conquistare una donna e diventa nullatenente
Si finge nullatenente per conquistare una donna e diventa nullatenente
Si è finto percettore di reddito di cittadinanza per conquistare una ragazza di cui era innamorato, ma alle volte il destino è cieco e la sfiga bastarda. Scoperta miniere di sfere del drago, il sindacato draghi si indigna Giancuello Maribotto, noto sconosciuto miliardario (ex) di Ranaspoli, in provincia di Peraltro, aveva detto a Pierfelicianza Ostentapalle di vivere del reddito di cittadinanza…

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#aggiunte#ansia repressa#ostenzione#parafrasi#piego di libri#porcavacca#salumi#strutture micellari#tiepido lamento
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La leggenda di San Martino
San Martino sul destiero
galoppava, galoppava,
tutto avvolto nel mantello,
tutto assorto nel pensiero.
Nero il cielo, freddo il vento
ed un turbine di foglie…
Era autunno. San Martino
galoppando udì un lamento.
“Muoio”, un poverello
ripeteva irrigidito.
San Martino con la spada
tagliò a mezzo il suo mantello.
Che tepore! Al poverino
gli ritorna sangue e vita,
or ch’è avvolto nel mantello
del pietoso San Martino.
Ricomincia a galoppare
nel grigiore il cavaliere
quando tiepido il bel sole,
per prodigio, ecco riappare!
D’un azzurro intenerito
che ricorda primavera
si sinnova tutto il cielo,
pare il mondo rifiorito.
Olga Siniscalchi 🖋
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Clamoroso: i semafori usati per il condizionamento mentale!
Clamoroso: i semafori usati per il condizionamento mentale!
Sempre con te.
Era sotto gli occhi di tutti, ma è solo grazie agli studi di Quaquareo Marciainpiù che oggi possiamo dire di aver scoperto un’evidenza nascosta abilmente con tecniche di condizionamento mentale al di fuori del comune. Anzi, per lo più all’interno dei comuni, nei centri urbani.
Infatti il ricercatore indipendente Marciainpiù, dopo anni di osservazione in vari incroci di varie…
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#ascoltare con il naso#asini volanti#drenanti#epatite#fluoro#ostentare ostensione#piumaggio#puericultura#purezza sporca#rotta per casa di Dio#tiepido lamento
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Disegno di legge per promuovere la lettura: è rissa in parlamento "Che cazzo ce ne facciamo di un disegno, serve un testo", queste le parole dell'onorevole Rassi prima che prendesse un iPad e lo spaccasse in testa al collega Pierluigi Franco Giotto, autore di un disegno di legge per promuovere la lettura.
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Restituisce yogurt acido: nominato portavoce M5S
Restituisce yogurt acido: nominato portavoce M5S
Giorgio Cantapuppi, noto astemio alcolizzato anonimo, ieri mattina ha acquistato una confezione doppia di yogurt intero di una nota marca nazionale di origini oriunde. Lo yogurt, stando alla scritta nell’etichetta, era magro ma prodotto secondo la migliore tradizione greca. Indispettito dall’idea che il prodotto fosse effettivamente molto acido, l’ha riportato indietro nonostante l’avesse…
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