biancospino
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- Rue -
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Classe ‘99, scrivo poesie, studio e ascolto troppa musica. (L)GBT. Amo Bologna, i fiori e i libri. Puoi chiamarmi Rue. IG: ghirigor0 || ♌️ • she/they
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biancospino · 15 days ago
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Che sia forse questo il momento del tuo rifiuto? E di nuovo si ripalesa il mio atteggiamento del folle, dell’innamorato logorato dal suo Immaginario e dalle infinite congetture. Paranoiche parabole solcano le mie tempie crucciate: e ti penso e ti scrivo, forse, solo fiumi di parole senza sosta nè ragione, poiché il fine non è quello di donare un senso alla mia narrazione, ma solo versare come lacrime opache questa mistura che ribolle nel mio ventre in attesa.
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biancospino · 22 days ago
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Vorrei disegnarti come il più bello dei fiori, lasciarmi andare al tuo respiro e alla tua fantasia. Vorrei confondermi con una tua sincera carezza, trasformarmi nel tocco che lieve sfrega la tua pelle morbida. Vorrei perdermi nelle tue iridi grandi, che sono l’erba ridente in cui vorrei poter riposare serena. Che sei un sole dormiente quando sei fra le mie mani, i tuoi tiepidi raggi non scottano mai le mie piccole dita ed io mi rimpicciolisco - divento di nuovo bambina - se sono al tuo fianco. Vorrei potermi nascondere negli angoli dolci del tuo sorriso, farci lì una piccola tana, rifugiarmi al suono leggero del tuo sorriso, sentirmi splendere alla musica del tuo riso. Vorrei baciare con delicatezza ogni tuo frammento, cullare le tue ombre la notte e sentirti realizzare la pace della quiete. Vorrei donarti i ricordi felici, abbracciarti come la brezza del mare d’estate e restarti vicino con silente dolcezza, perché con te - io che non faccio altro che ciarlare mille versi da poeticulo perso - sento finalmente di non dover parlare e lasciarmi andare al vento leggero del tuo verde giardino, che se tu lo volessi potrei porre con rispetto e lentezza le radici dei miei boccioli dischiusi, per vederli sbocciare al canto quieto della tua poesia.
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biancospino · 23 days ago
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La vita sembra sorridermi un po’, ma allora cos’è che mi spaventa?
Il lavoro sta ingranando, l’uni ce la possiamo fare. Posso essere una studentessa lavoratrice. Alla fine tutte le ore vuote le riempio con il lavoro, cos’è che mi spaventa? Il senso di responsabilità si fa macigno sulle mie tempie. Il mio sogno d’essere una persona economicamente indipendente s’è realizzato: e adesso cos’è che genera timore nel mio petto confuso?
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biancospino · 24 days ago
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mi lascio andare alla dolce fantasia che sei e che è l'emozione che mi si divincola in petto: un premuroso affetto e dolce apprensione. Ma poi - reduce o forse solita al disinganno - mi ridesto e penso a quanto tu possa essere, forse, l'ennesima mano pronta a non cogliere il mio bocciolo acerbo. Essere, forse, l'ennesimo fiore mai sbocciato
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biancospino · 1 month ago
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Perché sembra sempre tutto così difficile?
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biancospino · 1 month ago
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se la mia anima potesse esprimersi in musica, sarebbe certamente questo brano.
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biancospino · 1 month ago
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Se solo mi permettessi di amarti… so per certo che non ne rimarresti delusa… perché io ti sceglierei, ancora e ancora, giorno dopo giorno, con immensa lealtà. Ti offrirei il mio cuore e la tenerezza di cui dispongo, con premura e responsabilità…
Ma sono forse solo fantasie le mie? Sei solo l’ennesima anima che non vede, il fantasma d’un riflesso conosciuto. Sei solo l’ennesima vita che si dimena nella sua rete?
Non so che darei per riempire il tuo orecchio di dolce consiglio, di cura e belle parole. Non so cosa darei per cessare di sentirmi un corvo che posa sulle tue spalle, per trasformarmi in maestoso airone pronto a venerarti e a portarti immensa felicità.
Che vorrei solo tenerti le mani e sentirti leggerà fra i pesi di questo mondo. Vorrei che tu fossi e che io fossi, che fossimo noi: l’essenziale invisibile agli occhi.
Ma sono solo uno scaltro poetucolo da quattro soldi, alla vana ricerca d’amore nel fogliame di questa realtà.
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biancospino · 1 month ago
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Comincio a respingerti, con nervosismo e frustrazione… è solo una perdita di tempo, non è vero?
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biancospino · 1 month ago
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Che io stia facendo di te solo una proiezione? Una dolce astrazione di cui fare tenero diletto la notte, quando sono lontana dall’umano brulicare del mondo?
È la vigilia di Natale e c’è un bellissimo sole ad accarezzare le strade fredde di questa rossa città e ti penso ma ti respingo. Che ad ogni Natale io penso con amore a qualcuno, ma tu? Sei reale? Vado in perenne negazione quando si tratta d’amore. Adesso, io non riesco a parlare la lingua del disinganno. Ho cominciato a farneticare come un Innamorato e il mio Immaginario non sta facendo altro che avvelenare le mie giornate.
Ti metto da parte, ti strappo con forza perché ho imparato ciò quest’anno: a strappare la bellezza dalla mia pelle.
Ho perso un occhio, ho perso la fiducia e la speranza nel prossimo, mi sento triste e sola. Ma poi mi ridesto, rammento con veemenza che voglio brillare e così, di nuovo, sorrido ancora una volta: il loop infinito della mia persona, da sole sono trasfigurata in satellite e s’è fatto questo il mio ciclo lunare.
Forse non sono pronta, ho ancora il cuore troppo malato eppure… non riesco a far altro ed è diventata incomprensibile la mia lingua: sono il pazzo dei fiori, il werther deluso, ma
Sorrido, dissimulo, mento con occhio bugiardo
Sono un attore perfetto, sono il burattino di me stessa
Sono…?
Chi sono?
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biancospino · 2 months ago
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Megan Nolan, from her novel titled "Acts of Desperation," originally published in March 2021
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biancospino · 2 months ago
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Ho il terrore di innamorarmi di te… ho il terrore di ricevere la delusione del tuo rifiuto. Sento le onde agitarsi adesso che non ci sei, sento il mare chiamarmi e chiedermi di nuotare ancora. Cerco, ad ogni bracciata, di non affannarmi, di lasciarmi semplicemente cullare da questo ritmo confuso dell’onda che sei. T’ho bugiardamente confessato il mio cuore, ma non abbastanza, ho dissimulato la pienezza della mia tenerezza. Ti ho lasciata passare sulle mie spiagge e ti ho vista piangere con dolcezza. Ma mi terrorizza, quel meraviglioso inganno che sei.
Mi è stato detto, suggerito, che manifestare al nuovo anno ciò che si desidera ardentemente può realizzare i sogni più grandi: basta volerlo davvero.
E se io volessi te? E se io ti volessi davvero?
Mi tremano le labbra alla pronuncia fugace di tale desiderio. Mi piange il cuore al solo pensiero: la paura domina questo mio animo pavido d’essere spezzato ancora.
La verità è che, molto lentamente, io ti sto già amando. Non oso pronunciare oltre ma è questo un germoglio d’Amore sul mio seno che nasce.
Un germoglio così puro che rifiuto d’essere toccata da mani che non siano le tue.
Passo alcune delle notti della nostra separazione a frugare altri corpi, a provocare piacere a qualcuno che non sei tu. Mi assento mentre lo faccio, è un piacere meccanico, non ha la poesia, la musica che risuona quando è la tua pelle a comandare la mia mano.
Oh povera anima mia… così in pena nel riempirsi di quel dolce tormento che muove stelle e sole ad ogni rinnovar del giorno…
Ma se osassi? Se lo dicessi ad alta voce? Voglio amarti… vorrei che mi ricambiassi
Ma sono solo un poeta rarefatto fra i cristalli dei tuoi ricordi, che la verità è una sola: mi rintano nel tuo sorriso ogni notte, che solo così il sopire si fa più dolce in queste freddi notti di dicembre…
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biancospino · 2 months ago
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È possibile che sia solo solitudine la nostra? Una coccola bugiarda? Una maschera di dolcezza per proteggerci dal dolore? Oppure è tutto vero, così reale da sembrare assurdo? Da sfociare quasi nell’irrealtà?
Quando sono con te mi sembra di sperimentare quella dimensione altra che è l’amorosa quiete, tale la definisco. Spesso si associa la tenerezza del cuore alla tempesta, ma con te, i miei venti, le mie acque, riposano silenti sotto un cielo sereno. Sei un firmamento limpido e stellato nelle mie notti insonni. Quando sono con te sento di vedere una luce fra le tue iridi ridenti e la poesia torna a sussurrarmi quando il sapore delle tue labbra si mescola al mio. Nego alla mia mano di scriverti, nego alla mia gola di cantare, ma nel mio silenzio rinnegato non faccio altro che lodarti e tessere di te una fitta trama di luci. Lentamente sento di star cristallizzando i ricordi, di star custodendo senza accorgermene momenti di felicità. E di questo ho terrore: che del mio amore io possa costruire per te una gabbia.
Ho il timore irrimediabile di farti fuggire, di incatenarti ai miei polsi, di negarti ciò che tu mi fai sentire: la pace e la libertà.
Preferisco cavarmi gli occhi dalle orbite piuttosto di vedere la verità. Ho paura che tu non possa mai ricambiarmi. Ma io vorrei solo amarti così: disinteressata. È la sfida più difficile smembrare da me il desiderio di legarti, ma non voglio farlo… ho troppa paura di soffocarti. Non siamo pronte per quel passo, tu non lo sei e forse non lo sono nemmeno io… tuttavia… il pensiero che il tuo sguardo si spenga, si distolga dal mio sorriso irrefrenabile, mi distrugge.
Ho giurato che con te avrei imparato a vivere il presente e sento che lo sto facendo, ma non posso negare che l’alveare che nel mio petto si dimena quando ti vedo, quando mi baci, quando mi stringi nel tuo dolce abbraccio, mi sta facendo ronzare e che qualche pungiglione a volte s’incastri nella mia gola.
Questa sera, questa mondanità con te vissuta, mi ha fatta commuovere. Avrei voluto lasciarmi andare alle lacrime per la bellezza del quadro in cui eravamo. Ma la mia perenne lotta contro il tempo mi ha strappata di nuovo via da quel frammento di vita e adesso, che sono di nuovo lontana da te, a casa mia… mi sfioro le labbra con le dita ricordando il dolce tocco delle tue, la fame della tua bocca, assaporo la mia stessa lingua alla ricerca della tua.
Che mi intimidisco ancora a guardarti, continuo a rubare dalla tua visione parti di te come se fossi una ladra, come se profanassi la tua bellezza magistrale. Sei bellissima e non riesco a dirti altro, sei bellissima in quello che sei, dentro, fuori, la tua energia, la tua dolcezza e tranquillità. E vorrei solo poterti guardare sempre… ma non voglio renderti un Endimione dormiente, non voglio imprigionarti nella mia notte: voglio vederti splendere quando sei con me.
Ho solo paura di starmi innamorando ma non voglio fermarmi.
I miei sentimenti sono così mutevoli, ho già amato molto quest’anno e ho già distrutto quel legame, strappato via con violenza quella illusione che mi ha trafitta per mesi… poi sei arrivata tu nella mia vita e dal primo momento hai affascinato il mio cuore. Hai gittato enormi frecce dagli occhi e adesso, come un poeta volgare non riesco a far altro che cantarti in silenzio e di nascosto, con la vergogna che mi fa da nome.
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biancospino · 2 months ago
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È normale avere paura dell’amore?
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biancospino · 2 months ago
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Ero giovane e anche se voi non lo vedete, mi sento invecchiare. Provavo una cosi forte passione, il dolore aveva un’intensità lancinante e la profondità d’ogni emozione mi stracciava il petto, mi lacerava con beccate di corvo. Oggi - adesso - invece - non sapete quanta calma si cela dietro ad ogni mia lacrima. Quel mare impetuoso, così come lo solevo chiamare, s’è placato fra le sue stesse onde. Il tempo mi scorre sulla retina, come un rapido riflesso. Sono ancora giovane, è vero, e il mio corpo tende a non invecchiare, tuttavia il peso dei primi anni di vita si fa sentire sulle mie orecchie distratte. Posso vedermi mutare e trasfigurare nell’età adulta. Ma ho imparato a dissimulare ogni verità e - come un attore - sono qui a danzare con la più bella delle mie maschere.
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biancospino · 2 months ago
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Quelle scosse che penetravano la mia mente sconvolta, adesso non fanno altro che ribaltare il mio petto. Sento un immenso terremoto travolgermi, scossa dopo scossa… 1… 2… 3… correte ai ripari, anime ferite!
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biancospino · 2 months ago
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Voi vedete in me il dolce nido dell calma, mi definite fiera monarca della stabilità. Non sapete, però, quante tempeste reprime questo cuore bugiardo, quanto forte grava in me il peso dell’umanità. Devo farmi carico, peso, fardello immane di commettere un reato d’amore: abbandonare chi amo, per salvare chi è per me l’essenziale. È stata la mia fragilità a portarmi a questo fatale risultato, responsabile d’ogni mio errore devo trascinare per l’eterno questa croce sulle mie spalle. Ho già sfregiato un occhio per questo dolore, già soppresso parte della mia onestà. Ho già tramutato in freddo granito parte del mio cuore, sento il petto irrigidirsi, contrarsi per la guerra che soccombe: la lotta per reprimere questa sensibilità. Devo essere forte: devo essere donna di ghiaccio. Che sia questa la sfida del nuovo anno?
Ho perso metà del mio volto, ho perso parte della mia nota personalità: non so più chi sono. Ma non posso continuare a scappare, devo essere forte. È questo che destino, universo o grande entità stai cercando di dirmi? La vita è percorso assai oscuro, fatto di privilegi o di terribili realtà. E io, sebbene sia nata dalla parte giusta del globo, non posso sfuggirne. Non posso sfuggire alla sofferenza che carica di terrore ed odio il mondo.
Qual è la metamorfosi ch’attende il mio petto stravolto?
Solitudine amara, so che a te devo arrendermi e supplicare la pace. Sono inetta dopo tutto, sono uguale ad ogni persona, sono umilmente umana. Non sono destinata a grandi cose, non ho la personalità d’una valchiria, d’una politica, d’una forza motrice del globo. Sono solo una sciocca ragazzina un po’ cresciuta che adesso deve imparare a fare i conti con quel grande mostro che si chiama casualità. È tutto così aleatorio e non c’è altro se non piccoli frammenti di felicità.
Siamo così banali noi esseri umani, non facciamo altro che vivere per piccoli frammenti di tempo, per surreali attimi di sollievo: solleviamo guerre per un briciolo secondo di piacere. E cosa sono io se non questo? L’eterno ripetersi d’una storia mortale, ingabbiata nelle ceneri e nel ferro del suo linguaggio.
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biancospino · 3 months ago
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