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I soliti ignoti 1958
Mario Monicelli.
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Si ride ancora ❤️
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Carlo Piscane, Tiberio Murgia, unidentified baby, Marcello Mastroianni, and Renato Salvatori in Big Deal on Madonna Street (Mario Monicelli, 1958)
Cast: Vittorio Gassman, Renato Salvatori, Memmo Carotenuto, Rossana Rory, Carla Gravina, Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Carlo Piscane, Tiberio Murgia, Totò. Screenplay: Agenore Incrocci, Furio Scarpelli, Suso Cecchi D'Amico, Mario Monicelli. Cinematography: Gianni Di Venanzo. Production design: Piero Gherardi. Film editing: Adriana Novelli. Music: Piero Umiliani.
According to director Mario Monicelli, Big Deal on Madonna Street was intended not just as a parody of heist thrillers like Jules Dassin's Rififi (1955) but also of neorealism as a genre. We may get a glimpse of that when Tiberio (Marcello Mastroianni) hears that the target of the heist is a pawn shop: "My sheets are there," he says, perhaps reminding the audience of the scene in Bicycle Thieves (Vittorio De Sica, 1948) when the couple pawn their sheets so the husband can buy a bicycle. Whatever the target, Big Deal stands on its own as an Italian comedy classic, revealing the comic gifts of actors like Mastroianni and Vittorio Gassman, and providing a small but important role in the budding career of Claudia Cardinale. It's a tale of screw-ups, as everything possible goes wrong in the attempts of a crew of ne'er-do-wells to pull off a burglary that involves extensive planning, surveillance, and other feats that are just beyond their abilities. The comedy ranges from small ironies to broad slapstick, all set to a lively jazz score by Piero Umiliani.
#Big Deal on Madonna Street#Mario Monicelli#Carlo Piscane#Tiberio Murgia#Marcello Mastroianni#Renato Salvatori
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Le cinque stagioni, sceneggiato natalizio della Rai
Alla fine del 1976 la Rai, per il periodo del Natale, trasmise lo sceneggiato in quattro puntate, diretto da Gianni Amico, che ne fu anche lo sceneggiatore con Enzo Ungari e Arnaldo Bagnasco, Le cinque stagioni. Nella storia, ambientata in un ospizio, sono cinque sono le stagioni meteorologiche narrate, inverno, con una lunga descrizione delle giornate che gli anziani ospiti trascorrono nell’ospizio, c’è poi la primavera che racconta la gioia, l’energia, la vitalità ritrovate nel momento stesso in cui uno di loro ha l’idea di partecipare a un concorso per il più bel presepe, l’estate è invece la fatica che costa la costruzione del presepe, con debolezze e scoramenti da parte degli anziani, poi l’autunno e ancora l’inverno con il gran finale della notte di Natale e la conclusione delle storie private che si sono sviluppate parallelamente alla costruzione del presepe, con attori come Tino Carraro, Gianni Santuccio, Tino Scotti, Elsa Merlini, Carlo Romano e Tiberio Murgia. Gianni Amico, nato a Loano il 27 dicembre 1933, nel 1960 ideò con il padre gesuita Angelo Arpa la Rassegna Internazionale del Cinema Latinoamericano di Santa Margherita Ligure, che ospitò i maggiori esponenti del cinema sudamericano, come Glauber Rocha, Fernando Birri, Nelson Pereira dos Santos, Tomás Gutiérrez Alea, oltre a segnare la fine dell'isolamento diplomatico di Cuba ospitandone le autorità. In seguito Amico si trasferì a Roma, dove continuò a lavorare come organizzatore culturale per la Mostra Internazionale del Cinema Libero di Porretta Terme, ideando nel 1964 una sezione dedicata alla Nouvelle vague, e con la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, di cui fu membro della commissione di selezione nel 1966 e nel 1967. Partecipò alla produzione di Era notte a Roma di Roberto Rossellini e nel 1964 scrisse, assieme a Bernardo Bertolucci, la sceneggiatura di Prima della rivoluzione. Alla fine degli anni Sessanta Amico fece una serie di viaggi in Brasile, dove girò per la Rai i documentari Giovani brasiliani e Ah! Vem o samba, collaborò alla sceneggiatura di Partner per Bertolucci e di Il leone a sette teste per Glauber Rocha, oltre ad essere l’aiutoregista di Jean-Luc Godard in Vento dell'est. Negli anni Settanta lavorò a fiction e sceneggiati per la Rai, come Lo specchio rovesciato. Un'esperienza di autogestione operaia, Your Love is like the Sea, L'inchiesta, Ritorno , Le affinità elettive e Giovani, donne, fabbrica. Il regista organizzò nel 1983 a Roma l’evento musicale Bahia de todos os sambas, allestito al Circo Massimo nell'ambito delle iniziative dell'Estate romana, con grandi nomi della musica brasiliana come Gilberto Gil, Caetano Veloso, Gal Costa, Naná Vasconcelos e João Gilberto . Gianni Amico morì a Roma il 2 novembre 1990 e nel 1995 Godard gli dedicò il capitolo sul cinema italiano delle sue Histoire(s) du cinéma. Read the full article
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LA GRANDE GUERRA (1959) - Trailer | Filmauro
LA GRANDE GUERRA - 15- 18
AGE E SCARPELLI - SCENEGGIATORI
Figlio di Poseidone e di Libia e fratello di Belo[2][3], sposò Telefassa[2] (che Igino chiama Argiope[4]) che lo rese padre di Cadmo, Cilice, Fenice ed una sola figlia, Europa[2]. Tra i figli, Pausania aggiunge Taso[5].
Mitologia Sua figlia Europa era bellissima, Zeus volle possederla e per questo si celò sotto le sembianze di un toro e la rapì.
Agenore inviò i suoi figli nella sua ricerca[2][5] dicendogli di non tornare senza di lei. Nel corso delle loro peregrinazioni, questi figli fondarono città ovunque e così Fenice divenne il capostipite dei fenici, Cilice quello dei cilici, Cadmo si stabilì in Beozia costruendo Cadmea, la rocca di Tebe. Nessuno di loro però trovò Europa[2].
La stirpe
La grande guerra è una commedia drammatica del 1959 diretta da Mario Monicelli, prodotta da Dino De Laurentiis e interpretata da Alberto Sordi e Vittorio Gassman.
Mario Monicelli, Age & Scarpelli, Luciano Vincenzoni Produttore Dino De Laurentiis Fotografia Leonida Barboni, Roberto Gerardi, Giuseppe Rotunno, Giuseppe Serrandi Montaggio Adriana Novelli Effetti speciali Gatti, Serse Urbisaglia Musiche Nino Rota Scenografia Mario Garbuglia Costumi Danilo Donati Trucco Romolo De Martino, Rino Carboni Interpreti e personaggi Alberto Sordi: Oreste Jacovacci Vittorio Gassman: Giovanni Busacca Silvana Mangano: Costantina Romolo Valli: tenente Gallina Folco Lulli: Giuseppe Bordin Bernard Blier: capitano Castelli Vittorio Sanipoli: maggiore Segre Nicola Arigliano: Giardino Geronimo Meynier: portaordini Mario Valdemarin: sottotenente Loquenzi Elsa Vazzoler: moglie di Bordin Tiberio Murgia: Rosario Nicotra Livio Lorenzon: sergente Battiferri Ferruccio Amendola: De Concini Gianni Baghino: un soldato Carlo D'Angelo: capitano Ferri Achille Compagnoni: cappellano Luigi Fainelli: Giacomazzi Marcello Giorda: il generale Tiberio Mitri: Mandich Gérard Herter: capitano austriaco Guido Celano: maggiore italiano Leandro Punturi: bambino Mario Feliciani Mario Mazza Mario Colli Mario Frera Gian Luigi Polidoro: attendente del capitano austriaco Edda Ferronao Doppiatori originali Nino Dal Fabbro: capitano Castelli Mario Colli: cappellano Turi Ferro: Rosario Nicotra Riccardo Cucciolla: Giardino Gastone Moschin: sergente Battiferri
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Genialate: Tiberio Murgia prima di Nino Manfredi
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Sarnano, conclusa la Sarnano-Sassotetto: Peroni e Faggioli i vincitori che si aggiudicano il Trofeo Scarfiotti
Sarnano, conclusa la Sarnano-Sassotetto: Peroni e Faggioli i vincitori che si aggiudicano il Trofeo Scarfiotti. Le difficoltà meteo che hanno caratterizzato il sabato di prove ufficiali hanno finito per condizionare anche la giornata di gara del Trofeo Lodovico Scarfiotti, seconda prova del Campionato Italiano Montagna moderne e seconda del Campionato Italiano Auto Storiche. In tarda mattinata, visto l’irrisolto problema nebbia nella parte alta del tracciato, la Direzione gara si è trovata costretta a decidere di accorciare il percorso per permettere di poter almeno disputare la manifestazione, utilizzandone circa metà fino alla zona dell’ex-funivia all’altezza della postazione 26 dopo 4150 metri. Il via alle auto storiche, che hanno aperto la giornata, è stato posticipato dalle ore 9:00 alle 12:30, con la rivoluzione di tutte le fasi dell’evento. Anche su questo percorso più breve non ha smentito i favori del pronostico il fiorentino Stefano Peroni che ha portato a cinque i successi assoluti consecutivi, con la fedele monoposto Martini Mk32-Bmw. Sul podio anche il torinese Mario Massaglia (Osella Pa9/90) e papà Giuliano Peroni su Osella Pa8/9, rispettivamente vincitori del 4° e del 3° Raggruppamento. Nel 1° ha vinto l’altro fiorentino Tiberio Nocentini (Chevron B19) e nel 2° il modenese Giuliano Palmieri (De Tomaso Pantera). Ottime le prestazioni dei marchigiani Alessandro Rinolfi (Mini Cooper S) e Mario Straffi (Fiat 128) secondi nel 1° e 2° Raggruppamento, di Alessandro Pieroni (Fiat Giannini 650NP), Marco Gentili (Fiat X1/9) e Roberto Pierucci (Bellasi F3) terzi rispettivamente nel 2°, 3° e 5°. A seguire la gara moderne ha espresso il suo verdetto assoluto a favore di Simone Faggioli (Norma M20FC), il sesto sigillo a Sarnano del grande campione toscano che si è imposto anche in questa gara “corta” con i distacchi ridotti al minimo, solo 2”5 tra i primi cinque all’arrivo. Il finale è stato entusiasmante, con il susseguirsi dei miglioramenti dei crono che hanno decretato l’ordine Faggioli, Degasperi, Di Fulvio, Fazzino e Lombardi. Per Faggioli un secondo successo stagionale nel CIVM 2023 dov’è a caccia del 16° titolo tricolore, colto con la sua Norma per soli 36 centesimi sul trentino Diego Degasperi su Osella. “Ci eravamo preparati per una gara diversa - ha detto Faggioli - ma siamo stati fortunati ad avere le Pirelli soft che sono risultate utilissime per questa versione inedita.” Nelle posizioni che contano bellissimo l’exploit del romano Marco Jacoangeli (Bmw Z4) che ha battuto Lucio Peruggini (Ferrari 488) tra le GT, bene il ligure Gianluca Ticci (Fiat X1/9) tra le E2SH, del calabrese Rosario Iaquinta (Osella Pa21S) tra i prototipi CN, il salernitano Alessandro Tortora (Peugeot 106) tra le E1, i fasanesi Francesco Savoia (Peugeot 308) e Giovanni Angelini (Mini Cooper) tra le TCR e le Racing Start. I successi di categoria si completano con Giuseppe Loré (gruppo A), Mario Murgia (gruppo N) e Andrea Currenti (bicilindriche Assominicar). La giornata di grande interesse sportivo è stata penalizzata dal maltempo con i ritardi bypassati dalle efficaci decisioni della Direzione Gara. L’evento anche quest’anno ha potuto usufruire della diretta Acisport in tv e sui social, che ha raggiunto gli appassionati di tutta Italia. La 12^ edizione del Memorial Giovanni Battistelli, riservato ai piloti marchigiani è andata questa volta al pesarese Alessandro Rinolfi, per la sua continuità di presenze alla manifestazione, protagonista tra le storiche con la sua Mini Cooper. Classifica assoluta 32° Trofeo Scarfiotti auto moderne: 1° Faggioli (Norma-Zytek) in 1’47”76; 2° Degasperi (Osella Fa30) 1’48”12; 3° Di Fulvio (Osella Pa30) 1’49”23; 4° Fazzino (Osella Pa2000 Turbo) 1’49”67; 5° Lombardi (Osella Pa21C Turbo) 1’49”76. Classifica assoluta 15° Trofeo Storico Scarfiotti: 1° Peroni S. (Martini Mk32-Bmw) in 2’01”11; 2° Massaglia (Osella Pa9/90) 2’08”89; 3° Peroni G. (Osella Pa8/9) 2’12”75; 4° Gallusi (Porsche 911SC) 2’21”10; 5° Lavieri (Martini Mk32-Bmw) 2’22”43. sarnanosassotetto [email protected] ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Tiberio Murgia-Claudine Auger "El hombre de Marrakech" (L´homme de Marrakech) 1966, de Jacques Deray.
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20 agosto … ricordiamo …
20 agosto … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic #felicementechic #lynda
2017: Jerry Lewis, pseudonimo di Joseph Levitch, è stato un comico, attore, regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e cantante, nonché autore, produttore e conduttore televisivo statunitense. Fra i più importanti e noti comici del panorama internazionale, ha formato con Dean Martin un sodalizio artistico di grande successo. Forte è stato il suo impegno umanitario fondando nel 1966…
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#20 agosto#20 agosto morti#Federico Boido#Ilona Hajmássy#Ilona Massey#Jerry Lewis#Joseph Levitch#Kim Stanley#Margot Hielscher#Patricia Kimberley Reid#Rich Boyd#Rick Boyd#Rico Boido#Ricordiamo#Rik Boyd#Ryck Boyd#Tiberio Murgia#Ulla Jacobsson#Walter Reed#Walter Reed Smith
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I soliti ignoti (1958), Mario Monicelli
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i soliti ignoti (1958)
#mario monicelli#marcello mastroianni#totò#vittorio gassman#renato salvatori#claudia cardinale#carla gravina#tiberio murgia#capannelle#sora lella
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#claudia cardinale#i soliti ignoti#tiberio murgia#ferribotte#film#mario monicelli#capolavoro#commedia italiana
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Claudia Cardinale and Tiberio Murgia in Big Deal on Madonna Street (Mario Monicelli, 1958)
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1966 (International Posters)
Il Santo prende la mira
Data di uscita: 26 ottobre 1966
Regista: Christian-Jaque
Paese di produzione: 🇫🇷 / 🇮🇹
Sceneggiatura: Christian-Jaque, Leslie Charteris, Henri Jeanson, Jean Ferry, Marcel Jullian
Interpreti e personaggi
Jean Marais: Simon Templar, il Santo
Raffaella Carrà: Anita Pavone
Claudio Gora: Joe Colosimo
Carlo Pisacane: Agatino Camaleonte
Tiberio Murgia: Tonio Catoni
Darío Moreno: Slimane
Nerio Bernardi: Cesare Pavone
Ettore Bevilacqua: Gringo
Jess Hahn: Ignazio
Jean Yanne: Mueller-Strasse
Danièle Evenou: Sofia Chartier
Henri Virlojeux: Oscar Chartier
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Marcello Mastroianni e Tiberio Murgia, “I soliti ignoti” (Mario Monicelli, 1958).
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I soliti ignoti - Mario Monicelli (1958)
Una de las mejores películas de comedia en la historia del cine, I soliti ignoti (Los desconocidos de siempre) filmada en 1958, trata sobre un grupo de amigos y compañeros de robo, que están buscando hacer un gran robo de una casa de empeños, el único problema es que no están listos para un robo de tal magnitud, lo que vuelve toda la historia un enredo extremadamente interesante y divertida. Mario Monicelli crea una película excepcionalmente bien escrita, con un sentido del humor muy fino que mantiene tu atención durante toda la película. Con personajes interpretados por las estrellas de la época, Vittorio Gassman -considerado uno de los mejores actores italianos por su larga carrera- , Renato Salvatori, Carlo Pisacane, Tiberio Murgia y el gran Marcello Mastroianni -uno de los mejores actores de la historia del cine, quien trabajo con grandes directores como Federico Fellini, en sus mejores películas como, La Dolce Vita, 8 1/2 y La Notte, entre otras.
El director Mario Monicelli cambia el curso de la comedia en el cine con este largometraje, creando un nuevo subgénero dentro de la comedia, una mezcla entre los finales del neorrealismo italiano y la nueva ola francesa, con algo extremadamente ameno y divertido. Con un tema en común con estos movimientos, la búsqueda de una vida mejor a causa de la pobreza. Convierte un tema que podría verse desde un punto de vista crítico y realista -como en el neorrealismo italiano, con “Ladrón de Bicicletas” por ejemplo- en algo alegre y entretenido, una sátira que te mantiene interesado por lo que les sucederá con estos ingeniosos personajes a lo largo de la narrativa, se ha convertido en una de mis comedias favoritas de todos los tiempos, quedo extremadamente fascinado cada vez que la vuelvo a ver.
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