#ti voglio baciare
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#adoro#adorare#persone#motivo#motivi#inaspettato#abbracci#abbraccio#ultimo bacio#baciare#baci#bacio#frasi#amore#frasi belle#frasi d'amore#ti amo#amore a distanza#love#i love you#frasi tristi#innamorata#insieme#stare insieme#dormire abbracciati#ti voglio abbracciare#abbracciarsi#abbracciami#innamorarsi#innamorati
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Che ti amo.
#tu ed io#ricordi#il tuo ricordo#tuo ricordo#tu#baciare#ti voglio abbracciare#amore#poesiaitaliana#poetry#love story
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Ci sono cose che vorrei dirti, ma che non possono essere spiegate a parole. Vanno spiegate con i baci.
#🅹🅾︎🅷🅽🅱︎🅻🅰︎🆄🅴🆁
#amore#cuore innamorato#mi manchi#sentimenti#ti amo#frasi amore#frasi mie#amore non corrisposto#cuore infranto#cuore rotto#johnblauerwriter#amore non ricambiato#amore impossibile#amore triste#amore tumblr#cuore spezzato#quanto manchi#ti voglio con me#manchi tu#mi manca#amo te#ho bisogno di te#voglio te#ti voglio abbracciare#ti voglio qui#ti desidero#bacio#baciare#voglio baciarti#ti voglio bene
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Ciao papà, è da tanto che non ti scrivo e ti chiedo scusa, nell'ultimo periodo ho dovuto affrontare moltissime cose, ma sappi che dai miei pensieri non esci mai. Ho provato ad indossare i tuoi vestiti ma mi stanno ancora troppo larghi, forse sarà sempre così, forse semplicemente non sono i tuoi vestiti che dovrei indossare ma i miei; qualcuno ha provato a farmelo capire, ma sono testarda, sai come sono fatta. Ebbene, ho continuato a fare le cose come penso le avresti fatte tu, ho continuato a mettere un piede davanti all'altro cercando di farlo nel migliore dei modi e ad ogni passo pensavo "mi vedi papà? Sei fiero di me?", non ricevo mai risposta ma in cuor mio spero sia così. Mi sono persa per un periodo, so che di questo non ne saresti stato contento. Mi ricordo il primo anno di superiori, avevo visto il mio "ex fidanzatino" da pochi giorni baciare una mia amica e rimasi a letto per giorni senza andare a scuola. Una sera ti sedesti sul mio letto e mi dicesti "non so cosa è successo, ma non è questo il modo di affrontare le cose; se tu non hai fatto nulla di sbagliato cammina a testa alta, se hai sbagliato, affronta la cosa di petto e chiedi scusa. Ma restare qui, non è una soluzione." Mi ricordo che piansi, però il giorno dopo tornai a scuola a testa alta. Ecco, io ogni giorno negli ultimi mesi ho sperato di sentire una parola di conforto da parte tua, ma il silenzio mi avvolgeva il cuore e quindi mi sono persa. Non sono guarita, però il mio cuore ha ripreso a battere ad un ritmo più lento, in pace. Ho commesso l'errore di mettere le mie fragilità in mani sbagliate; di nuovo? si, di nuovo. Cammino a testa alta, come hai detto tu, perché non sono stata io a sbagliare. Mi manchi tanto, mi chiedo come sarebbe se tu fossi ancora qui, se le cose fossero diverse oppure sempre così però con te presente. Ogni volta che mi siedo alla scrivania per studiare guardo la tua foto appesa al muro. "Lui vorrebbe davvero questo per te? Vorrebbe che tu avessi questa rabbia e questa voglia di giustizia? O vorrebbe che tu inseguissi solo i tuoi sogni?", me lo ha detto un amico quando ha capito che ero totalmente persa. Cosa voglio io? Volevo davvero tutto questo? Me lo chiedo da giorni, cercando di distinguere il tuo sogno dal mio; ma si sono fusi così tanto che non c'è più una linea di confine. Piango. Piango perché ho confidato questo dolore a persone che mi hanno lacerata, senza rimorsi. Piango perché nessuno ha mai compreso quanto sia profonda e intima questa ferita. Piango perché ho perso di vista chi sono e chi voglio diventare. Piango perché manca qualcosa, manchi tu. E mi mancano i piatti buoni che mi cucinavi, mi manca la tua risata per cose che io non trovavo divertenti, mi manca la tua colazione addobbata la mattina di Natale perché sapevi quanto mi rendesse felice, mi manca quando mi vedevi dormire e mi arrotolavi nelle coperte per non farmi sentire freddo, mi manca sentirmi al sicuro. Sembra una vita passata ed irrecuperabile. Sembra (perché ho paura di dire che lo è) una vita fa. Ti chiedo scusa se ti ho deluso, ti chiedo scusa se hai dovuto fare guerre per farmi capire le cose, ti chiedo scusa se non sono stata proprio quel tipo di figlia calma e silenziosa, ma se ho sempre sempre indossato armature e urlato. Le stesse armature che ora devo indossare per affrontare questo mondo. Ma grazie, per avermi insegnato che il perdono è fondamentale per allontanarsi da persone e situazioni che ci portano via ciò che siamo. Avrei voluto togliermi i polmoni e donarli a te per farti restare un po' di più, tu invece ti sei tolto il cuore per darlo a me ed io imparerò ad averne più cura. Grazie papà, perché sei stato e sei il mio papà.
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Con te mi sento a mio agio, completamente. Posso essere me stessa e confessarti cose che non oserei mai dire a nessun altro. Sento che c'è una connessione totale e sincera.
Inoltre, percepisco in modo chiaro che il mio fortissimo e continuo desiderio per il tuo corpo è esattamente come il tuo per il mio! Non sappiamo stare più lontane l'una dall'altra.
Ormai, sentire il tuo odore più intimo, baciare le tue forme, abbracciarti stretta e sentire che questo è coincidente con il tuo desiderio di essere stritolata dalle mie braccia e consumata dalle mie labbra, è diventato consuetudine adorata.
Voglio passare ogni notte della mia vita abbracciata a te. Se mi allontanerai perché vuoi dormire, tornerò ad abbracciarti. Finché ti rassegnerai e capirai che io sono parte di te. E tu di me.
Aliantis
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Per favore, smettiamola. Smettiamo di prenderci tutti in giro con Facebook, Whatsapp
e stronzate varie.
Smettiamola di pensare che un "mi piace" sia più importante di un "ti voglio bene", che un messaggio chilometrico sia più emozionante di una lettera scritta a mano, con indirizzo, città e francobollo.
Abbiate il coraggio di andare dalla persona che vi piace, dall' amico con cui avete discusso, dal genitore deluso e parlate.
Parlate cavolo!
La bocca, gli occhi, le mani non servono per digitare o guardare uno schermo, servono per baciare, guardare, toccare. Basta volerlo.
E smettiamola di prendere sempre la strada più semplice con un messaggio, un cuore in bacheca e puttanate varie.
Smettiamola. Apriamo gli occhi e allontaniamoci dalla monotonia e dalla banalità.
Guardate le persone. Negli occhi.
cit.
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L’imprevedibilità dell’ignoto ci mette tutti a rischio. [Parte II]
Come si può sviluppare il nostro sentire? Cosa può comportare? Quanto può restare ancorato all’autenticità della solidità, alla fermezza della razionalità, a un amore esclusivo che riesce a non essere intaccato da niente e nessuno? Io e lei ci saremmo potuti abbandonare alla follia di un’ora di sfrenata passione? E cosa avrebbe comportato? Io voglio ragionare su quanto tutto, in quest’epoca storica specialmente, possa essere instabile, friabile, a rischio. Su quanto si viva sempre sul filo, camminando in modo accorto per non cadere nel burrone. È evidente: se in quel periodo accanto a me avessi avuto la mia donna, probabilmente non mi sarei fatto risucchiare da quel vortice di attrazione fisica, erotica (e anche mentale), che mi ha condizionato un bel po’. Ne sono piuttosto sicuro. Ma è davvero così? Posso metterci la mano sul fuoco? È questo che mi spaventa. Per molteplici ragioni, oggigiorno viviamo troppo a stretto contatto con “altro”: distrazioni di ogni tipo (anche virtuale), legami professionali e relazionali esterni alla nostra sfera familiare, gruppi e cerchie di conoscenze utili a qualche scopo specifico che dev’essere necessariamente perseguito, e così via. Difendere l’amore, nella sua purezza, completezza, necessità, è diventato sempre più difficile. Quando ti si presenta una così, mora con i capelli lunghi, con quei jeans che delineano un fisico di tutto rispetto, sai che devi essere forte. Specialmente se ci s’intende, se c’è simpatia, se ci si stima vicendevolmente. Le mie elucubrazioni sono inevitabilmente incomplete perché mi manca l’altra faccia della medaglia: mi mancava (e mi manca) la scoperta dell’amore vero, quindi di quella persona che per definizione non può ammettere repliche o imitazioni. Ero e sono solo, pertanto posso solo basarmi su congetture e fantasie. Quella voglia rimane, è inutile negarlo. Avrei tanto voluto vederla nuda, non posso dire di no. E mi sarei abbandonato a momenti di perdizione, peccaminosi, passionali. Non l’ho fatto perché sono un signore, un brav’uomo. Ma avrei voluto avere, a mia disposizione, una dimensione parallela in cui poterle dire la verità. In cui poterla baciare, toccare, farle qualsiasi cosa. Ché è ovvio, in quell’abbraccio erettivo avrei voluto tirarlo fuori, il pisellone. Avrei proprio voluto ficcarglielo in bocca, e godere della sua lingua, e dei suoi sguardi mentre me lo leccava tutto. Dannazione, quanto avrei voluto. Ma sono stato più forte, sì. Sono stato più forte di quella parte del mio corpo che mi possiede, che mi rende schiavo, che mi sottomette. E non mi rimane che il sogno notturno, con la splendida eiaculazione che ne è derivata, e che mi ha fatto svegliare. Con la mente inebriata di lei, di quel ricordo un po’ sfocato che però è lì, da qualche parte, dentro di me. E che vale ancor più del mio bazooka duro come il marmo.
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Voglio darti i colori più belli, voglio baciarti. Voglio che i nostri mondi da sogno siano uno solo. Vorrei vedere dai tuoi occhi, sentire dalle tue orecchie, sentire con la tua pelle, baciare con la tua bocca. Per vederti dal di sotto, vorrei essere la tua ombra nata dalla suola del tuo piede, che si estende lungo il terreno su cui cammini.Voglio essere l’acqua che ti lava, la luce che ti dà forma,vorrei che la mia sostanza fosse la tua sostanza, che la tua voce uscisse dalla mia gola così che tu mi accarezzassi da dentro.
(Frida Kahlo)
Dedicato ❤️
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Valentine's day/Love vocabulary
l'amore [n.] = love amore [n.] = love (as a nickname: *my* love, use no article in this occasion) innamorato/a = sb in love, lover la passione = passion un bacio = a kiss un abbraccio = a hug una carezza = a caress l’attrazione = the attraction la relazione = relationship la felicità = happiness la gioia = joy (also as nickname when without the article) la passione = passion la dichiarazione *d’amore* = *love* declaration
amare = to love innamorarsi = to fall in love uscire con qualcuno/frequentare qualcuno = to date someone tenersi per mano = holding hands sedurre/tentare = to seduce/ to tempt tradire/ingannare = to cheat/ betray someone scaricare qualcuno = to dump sb flirtare = to flirt (pronounced as in English + Italian "are" at the end) avere una cotta/un debole per qualcuno = to have a crush on sb (also: you like sb = ti piace qualcuno) adorare = to adore abbracciare = to hug essere fidanzati (ufficialmente) = to be engaged fare l’occhiolino/ammiccare = to wink chiedere di uscire/chiedere un appuntamento = to ask on a date baciare = to kiss someone/something baciarsi = to kiss each other sposare = to marry essere sposato/a = to be married sposarsi = to get married slang: limonare = to make out
il matrimonio = wedding l'appuntamento = the date [noun] il cuore = heart i cioccolatini = praline, chocolate candy le rose = roses i fiori = flowers un mazzo (un bouquet) di fiori = a bouquet of flowers un regalo, un pensiero = a gift la fidanzata, la morosa = girlfriend il fidanzato, il moroso = boyfriend il compagno/la compagna = girlfriend/boyfriend (mostly for adults) giorno di San Valentino = Valentine’s Day civetta = a girl who likes to flirt (not used very much anymore) cascamorto = a boy who likes to flirt cupido = cupid l'amante = lover (secret, cheater/3rd party in particular)
caro/a – dear, beloved (adj. as well as a nickname) bellezza, bello – cutie, handsome (to a male) bello/a – beautiful, handsome tesoro, dolcezza – darling, sweetheart (adj. and a nickname) dolce = sweet (also as noun: dessert) tenero/a = tender romantico/a = romantic
mi piaci = I like you ti amo, ti voglio bene = I love you mi manchi = I miss you ti amerò per sempre = I will love you forever. amore a prima vista / colpo di fulmine = Love at first sight. non posso vivere senza te = I can’t live without you Buon San Valentino = Happy Valentine’s Day festeggeremo con una cenetta romantica = We’ll celebrate with a romantic dinner un pensiero per te = A gift (thought) for you
More nicknames (no articles):
tesoro = *my* treasure cucciolo/cucciola, cucciolotto/cucciolotta = *my* pet, little pet topolino/topolina = little mouse (mio) caro/(mia) cara = (my) dear/darling piccola/piccolo, bimba/bimbo = little one, baby bambola = doll biscottino/biscottina = little biscuit micino/micina, gattino/gattina = kitty maialino/maialina = little pig tigrotto/tigrotta = little tiger momo/moma from “amoro” and “amora” (”amore” in a made up male/female version) = *my* love (in a cute way) ami/amo (or “amy”) = diminutive of “amore” (still cute) tato/tata (patato/patata, patatino/patatina) = dear (potato) orsacchiotto/orsacchiotta = teddy bear
… and I guess most of the cute animals’/cookies’/sweet stuff’s diminutives, as far as your imagination can take you! (The first 4/5 words work also in mother/son or grandma/nephew relationships, while probably the others are mostly used among partners)
#it#italian#langblr#italiano#italian language#italian langblr#language#languages#parole words#traduzioni#san valentino#valentines day#vocabs#vocabulary#italian vocabs#italian vocabulary#languageblr#italianblr
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LO SAPEVO CHE CAZZO DI FIGATA IL CONTRASTO DI VOCI MAHMOOD TI VOGLIO BACIARE
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#voglio#volere#vieni qui#guardi#guardare#resisti#resistere#baci#bacio#baciare#frasi#amore#frasi belle#frasi d'amore#ti amo#amore a distanza#love#i love you#frasi tristi#innamorata#frasi dolci#insieme#sentimenti#innamorarsi#cuore#lovely#distrutta#distanti#cuore spezzato#amare
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Buona da baciare
Ogni volta che entra, ogni volta che si apre la porta sul suo visino, ogni volta sorride. Varcata la soglia della Panetteria Corbelli, lei è lì, ma ancora prima il suo profumo, di pane e forno.
È lì, lei e il suo sorriso e lui sorride. Insieme.
C'è prima lo sportello per andare dietro il banco, solo quando non ci sono altri clienti, e baciarla sulla bocca. Anzi, baciarla in bocca. Perchè a lui piace baciarle l'interno della bocca. Perchè lei è buona da baciare.
Poi la porticina che dà sul laboratorio, che a quell'ora del giorno ha l'aroma che ricorda l'infornata notturna, ma riposa. Allora le mani, che la sporcano della farina e quella brama che contrasta con il desiderio di calma di lei. Un po' di lotta, di giochi delle parti, di "fai piano" e di "ma ti voglio", "ti voglio anch'io", "piano e ancora", "ora", "spingo", "forte", "amore", "piano", "ancora", "così", "oddio", "amore", "sì"...
Buona, sempre, la pelle. Buona di pane che piano diventa focaccia, salamoia, salata, unta, bella, riluce. Impasta, nella carne e nella farina, si amalgamano, lievito madre dei sessi, e poi condire la voglia, riempirla, lavorarla ancora.
Guardati, ti guardo. Sei buona da baciare. Sorridi ancora mentre ti assaggio.
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Incontro
Subito è partito un abbraccio lungo. Quello che ho desiderato da tanto tempo. Quell'abbraccio che lui sempre ha voluto darmi.
"Bimba" - ho sentito vicino al mio orecchio - " è bellissimo, finalmente, avere la possibilità di toccarti"
"Posso dire lo stesso"
Sentivo il suo respiro sul mio collo. Poi un bacio leggero. Mi ha guardato e mi ha baciato la fronte. C'era molta tenerezza nel suo sguardo.
"Andiamo, facciamo un giro. Spero che non sia molto stanco dopo il viaggio "
"Portami tu. Qui sei di casa. E no, non sono stanco. Soprattutto dopo averti vista."
Mi ha sorriso. Mi piace quando lo fa. Mi fa sentire bene e spensierata.
Le strade del centro storico erano piene di persone che volevano approfittare di quella bella giornata di maggio. Si sentiva il rumore delle onde dietro il muro antico. Nell'aria si sentiva l'odore dell'estate che stava per cominciare. Mi ha seguito tra la gente tenendomi per mano. Ci siamo fermati vicino alla gelateria in una piazzetta.
"Io cioccolato e pistacchio. E tu che gusti prendi?"
"Menta. Prendo solo questo."
La panchina era calda e il gelato troppo buono. Mi ha guardato attentamente come se stesse decidendo cosa fare o cosa dire. E poi la sua mano è partita verso le mie labbra per pulirle dal gelato che era rimasto. Ha leccato il pollice.
"Sinceramente volevo pulirti le labbra con la mia lingua però ho pensato che sarebbe stato inappropriato con tutta questa gente in giro"
"Lo farai dopo"
Abbiamo preso la strada verso il b&b che aveva prenotato per questi tre giorni. La camera era molto carina e accogliente. Con le persiane che fanno entrare quel poco di luce che serve per vedere bene l'altra persona.
"Vieni qui. Fatti baciare."
Ha messo le sue mani sulle mie guance. Mi ha baciato dolcemente ma la mia risposta era più passionale e la sua lingua è entrata nella mia bocca. Mi stringevo a lui e sentivo le sue mani esplorare il mio corpo.
"Voglio vedere la mia bimba godere. Voglio sentirti gemere"
"Voglio godere con te "
Tutto quel tempo di attesa mi aveva fatto crescere la voglia. Volevo le sue mani, la sua bocca e il suo sguardo addosso a me. Volevo, finalmente, fargli sentire come riesce a farmi godere. Mi ha tolto la maglietta continuando a baciarmi il collo.
"Hai un seno bellissimo. Voglio tuffarmici dentro"
"Fallo"
Con un gesto ho accompagnato la sua testa verso il seno ancora con il reggiseno. Lo ha afferrato con le mani toccando i miei capezzoli duri. Stuzzicarli. Ho chiuso gli occhi. Sentivo soltanto come mi apre il reggiseno e lo toglie. Come lecca e poi succhia il mio capezzolo. Prima uno e poi l'altro. Fino a farmi male. Mi ha baciato di nuovo. Ho messo la mano sopra i suoi pantaloni.
"Come sei duro"
"Mi ecciti da morire"
Ci siamo spogliati rimanendo solo con le mutande.
"Voglio che ti stendi sul letto "
Obbediente, sono andata verso il letto e mi sono sdraiata sulla schiena. Si è avvicinato. Mi ha guardato. E si è sdraiato vicino a me. Le sue mani esploravano il mio corpo caldo e eccitato. Le labbra baciavano ogni parte che potevano raggiungere sentendo giù. Ogni tanto tornava su per baciarmi le labbra. Accarezzavo la sua testa.
"Voglio sentire come sei bagnata "
Ha spostato le mie mutandine e ha messo le sue dita tra le labbra bagnate. Non ho potuto trattenere un gemito. Era bello sentire le sue dita mentre mi guardava.
"Che brava bimba"
Con queste parole mi ha tolto le mutande e allargato le mie gambe mettendosi in mezzo. Mi sono alzata un po' per guardarlo. Guardavo come mi baciava e leccava il mio interno coscia avvicinandosi alla fica. Le dita stuzzicavano il mio clitoride. Sentivo la lingua calda sulle labbra che affondava. La bocca che succhiava il clitoride. Voleva sentirmi gemere sempre di più e ha messo due dita dentro. Piano. Dentro e fuori. Con la lingua sul clitoride e l'altra mano che mi stringeva il seno. Mi faceva impazzire. Avevo tanta voglia.
"Ti voglio dentro di me"
"Prima la mia bimba deve venire e poi potrà avere il resto."
Ha continuato a leccarmi aumentando la velocità con le dita e la lingua. Dandomi qualche schiaffo sul clitoride fradicio. Non riuscivo più a resistere. Ho spinto la sua testa su di me, subito prima che il mio corpo cominciasse a tremare. Ho stretto le lenzuola con le mani. Questa volta potevo dire il suo nome ad alta voce mentre stavo venendo.
"Sei bellissima quando vieni. Bel visino soddisfatto "
"Mi hai fatto impazzire "
Mi ha baciato e ho sentito il mio sapore dalle sue labbra.
"Mettilo dentro. Ti prego."
Mi sentivo ancora tremare dopo questo orgasmo intenso.
"Lo vuoi dentro? Dimmelo bimba. Voglio sentire."
" Voglio il tuo cazzo dentro. Voglio che mi fai gridare."
Ha tolto le mutande e appoggiato la punta sul clitoride. Lo ha bagnato e spinto dentro. Una sensazione stupenda. Un gemito ancora, forte. Mi ha stretto la testa tra le mani mentre spingeva tutto dentro. Piano. Il suo respiro si è fatto pesante e i miei gemiti aumentavano. L'ho baciato.
Il suo cazzo mi faceva impazzire. Ho sorriso, mordendomi le labbra.
"È bello vederti sorridere. Come in quel video. Però adesso sorridi a me. Sei mia."
"Si..."
Sempre più veloce, più forte. Il mio seno si muoveva e lui lo afferrava con la mano, mordendomi la spalla. Mi guardava, guardava come godevo. Come ogni movimento mi faceva gemere sempre più forte.
"Girati. Mettiti sulle ginocchia."
Ho fatto come mi ha detto e la prima cosa che ho sentito è stato un schiaffo forte sul mio culo che mi ha fatto un gridare. Poi un altro. Mi ha preso per i fianchi per farmi avvicinare a lui. Un bacio su ogni natica. Ha strofinato il suo cazzo sulle mie labbra bagnate prima di metterlo dentro. Ha preso le mie mani e le ha bloccate dietro la schiena. La mia faccia schiacciata sul cuscino. Altri schiaffi e subito dopo un movimento veloce che mi ha fatto gridare. Usava le mie mani come una leva per sbattermi ancora più forte. Poi si è fermato. Ha baciato la mia schiena.
"Guardami"
Mi sono girata verso di lui. Un colpo forte. Poi un altro. E un altro ancora.
"Sei troppo bella per stare in silenzio "
"Allora fammi gridare!"
Ha ricominciato con il movimento veloce. Dentro e fuori. Il contatto visivo mi eccitava sempre di più. Sculacciate, il suo modo di chiamarmi "bimba", il suo cazzo dentro di me. Avevo voglia di tutto questo. Di lui e di noi insieme in questa stanza.
" Ti dispiace se vengo dentro?"
"Non mi dispiace "
"Allora te la riempio "
Vedevo che non riusciva più a resistere. I suoi gemiti più forti e il cazzo che pulsava dentro di me. Lo ha tirato fuori e istintivamente mi sono girata per pulirlo e succhiarlo un po'. Mi ha tirato su e ci siamo baciati.
"Adesso mettiti come prima"
Mi sono rimessa nella stessa posizione e ho sentito la sua lingua a leccarmi da dietro. Succhiare i nostri umori mischiati. E farmi venire di nuovo.
Dopo si è messo vicino a me.
"È bellissimo vederti venire"
"È bellissimo venire per te"
"È stata una decisione giusta venire a trovarti!"
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St-Gilles-sur-Vie, 2 agosto 1926
E allora Rainer, non arrabbiarti con me, sono io, io che voglio dormire con te - addormentarmi e dormire. Splendida espressione popolare - quanto profonda, quanto autentica, quanto priva di ambiguità, esattamente come ciò che esprime. Semplicemente dormire, e null'altro. No, ancora: la testa sprofondata nell'incavo della tua spalla sinistra, il braccio intorno a quella destra, e null'altro. No, ancora: e fin dentro il sonno più profondo sapere che sei tu. E ancora: il suono del tuo cuore.E - baciare quel cuore.....
"Ti amo e voglio dormire con te" - all'amicizia non è data tanta concisione. Ma è con un'altra voce che io lo dico, quasi nel sonno profondo. Il mio suono è diverso da quello della passione. Tutto ciò che mai dorme desidera saziarsi di sonno fra le tue braccia. Fin dentro l'anima (gola) sarebbe il bacio. (non incendio: voragine).
Rainer, si fa sera, ti amo. Ulula un treno. I treni sono i lupi, i lupi la Russia. Non un treno - la Russia intera sta ululando verso di te. Rainer, non arrabbiarti, oppure arrabbiati quanto vuoi: stanotte dormirò con te. Uno squarcio nel buio - ci sono le stelle - concludo: finestra. (Alla finestra penso, non al letto, quando penso a te e a me.) Gli occhi spalancati, perché fuori è ancora più buio che dentro. Il letto è un vascello, ci mettiamo in viaggio.
Non occorre che tu risponda - continua a baciare.
Marina
Lettera di Marina Cvetaeva a Rainer Maria Rilke - in Lettere - A cura di Pina De Luca
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TOKYO MEW MEW REWATCH - EP 28
- Ma tu guarda che razza di lavori mi tocca fare per colpa di quella ritardataria!
Per una frazione di secondo ho capito una cosa orribile.
Comunque vai di buchi di trama: come hanno trovato il pelo di gatto se Ichigo si è trasformata chissà dove e non ha messo zampa al Caffè?
Ho sputato un polmone al tentativo di trasformazione in forma felina. Se l'avessero animato tutto sarebbero stati dei geni assoluti.
Critiche sociali contro i genitori cretini che non sanno educare i figli a interagire con gli animali. Gli è andata di lusso che Ichigo sia una paladina della giustizia, un gatto normale avrebbe già cavato gli occhi ai bambocci.
- Voglio invitarti a casa mia, ti offrirò la cena!
Seh seh. I gatti sono rinomati per la loro sottigliezza. Se Ichigo l'avesse seguito, avrebbe avuto una traumatizzante scoperta a base di uncini.
Comunque l'approccio di Francois è agli stessi livelli di Kisshu, mi chiedo perché non sia shippato con Ichigo allo stesso modo. Discriminazioni basate sull'aspetto fisico, senza dubbio.
Bello il siparietto sui genitori di Ichigo, che ci lascia sapere che 1) mentre le Mew Mew combattono c'è la crisi economica e 2) probabilmente questi due avrebbero iniziato una bollente sessione di sesso al telefono se non si fosse messa di mezzo la preoccupazione per la scomparsa della figlia.
- E adesso cosa faccio?
Ti siedi in faccia a Masaya. È quello che farebbe qualunque gatto, no?
Comunque mi fa morire che lei vada nel pallone all'idea di dargli un bacio mentre lui sta palesemente sognando di mettere in pratica con lei tutto il kamasutra che può conoscere un ragazzino di tredici anni.
Bandierina rossa a Ichigo per la reiterata somnofilia comunque.
Come si fa a essere così ubriachi da pensare che baciare un gatto sia una buona idea? Questo anime veicola ai bambini messaggi molto diseducativi, cioè che sia possibile limonare coi gatti senza rimetterci il senso della vista.
- Nessuno accetterebbe una denuncia fatta da un gatto!
Quando ero alle medie facevo da assistente a mia madre nella segreteria del tribunale, e credo che se i gatti potessero sporgere denunce, sarebbero più sensate di molte di quelle sporte da umani.
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Voglio darti i colori più belli, voglio baciarti. Voglio che i nostri mondi da sogno siano uno solo. Vorrei vedere dai tuoi occhi, sentire dalle tue orecchie, sentire con la tua pelle, baciare con la tua bocca. Per vederti dal di sotto, vorrei essere la tua ombra nata dalla suola del tuo piede, che si estende lungo il terreno su cui cammini.Voglio essere l’acqua che ti lava, la luce che ti dà forma,vorrei che la mia sostanza fosse la tua sostanza, che la tua voce uscisse dalla mia gola così che tu mi accarezzassi da dentro.
(Frida Kahlo)
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