#the maze runner il labirinto
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The Maze Runner - Il Labirinto (2014)
E’ arrivata su Netflix una saga letteraria young adult di successo, con elementi che rimandano in maniera più o meno diretta al mondo delle serie TV e dei videogame.
Quando Thomas si sveglia all'interno dell'ascensore che lo porta in superficie verso la Radura non ricorda ancora il suo nome, non sa chi è, dove si trova e perché è lì. Nulla del proprio passato, come tutti gli altri ragazzi che trova ad aspettarlo: la comunità vive senza memoria e secondo le proprie regole in questa valle selvaggia, circondata dalla mura di un misterioso labirinto le cui porte si aprono di giorno e si chiudono di notte.
Nessuno è mai riuscito ad attraversarlo, e nessuno è mai riuscito a vedere i misteriosi Dolenti che lo popolano e a restare vivo. Thomas è l'unico che sembra voler provare a capire, frammenti di ricordi affiorano durante i sogni, una sigla, una voce… "WCKD è buono". Ma le domande non sembrano avere una risposta, fino a che un giorno dall'ascensore sale una ragazza, Teresa: anche lei non ricorda nulla, tranne il nome di Thomas.
Lost in the maze

Maze Runner - Il labirinto: una scena tratta dal film fantascientifico
nel suo anno di uscita, IL 2014, c’era da parte dei produttori una ricerca compulsiva di un nuovo franchise rivolto al pubblico young adult, ma poco importava quale sia la derivazione del genere, da quello sci-fiction al soprannaturale o urban fantasy, quello che contava era creare il fenomeno trovando la storia giusta che riuscisse a diventare un successo cinematografico oltre che letterario.
Presentato come il nuovo Hunger Games (come del resto era stato per Divergent) Maze Runner - Il labirinto, dai romanzi di James Dashner (ovviamente una trilogia, più un prequel), si differenzia dagli altri sci fiction distopici essenzialmente per tre ragioni: un inconsueto approccio sostanzialmente più dark e meno patinato, la mancanza della descrizione, di solito posta come assunto iniziale, del nuovo ordine sociale distopico che ha portato allo svolgersi degli eventi, e soprattutto (almeno per questo film) si fa a meno dell'imprescindibile componente romantica.

Maze Runner - Il labirinto: una suggestiva scena del film
Già di per se questi tre fattori sarebbero sufficienti a conferire una certa dignità al film dell'esordiente Wes Ball, che nonostante vari difetti ha avuto il pregio di riuscire bene o male a mantenere desta l'attenzione dello spettatore fino alla fine, ma soprattutto di suscitare la curiosità di vedere come prosegue la storia. Se non fosse però per la durata eccessiva, potremmo trovarci davanti al perfetto pilot di un serial tv, sul cui impianto il film è costruito: in puro stile Lost, che ne costituisce il riferimento seriale più evidente, è scritto in maniera intelligente, dissemina enigmi e rimanda qualsiasi tipo di spiegazione: perché i protagonisti sono lì e chi ce li ha messi? Perché fanno quello che fanno? Bisogna arrivare alla fine del labirinto per avere le risposte, ma sono comunque parziali e (volutamente) insoddisfacenti, perché aprono le porte a nuovi scenari e nuovi quesiti che verranno chiariti nella prossima puntata.
Al livello successivo

Maze Runner - Il labirinto: una delle prime foto ufficiali del film post apocalittico
Nobili echi letterari che rimandano a Il Signore delle Mosche, la comunità di ragazzi isolata in un contesto selvaggio, la società adulta fatta di gerarchie e regole a volte brutali, il tentativo di ritrovare l'identità perduta e di far fronte alla paura che spinge a sentire la propria prigione come l'unico luogo sicuro: temi da sociologia di gruppo reinterpretati in chiave young adult, riproposti dunque in ottica da serial tv (dai quali infatti provengono i due interpreti Dylan O'Brien e Kaya Scodelario) e non ultimo contaminati da una forte estetica da videogame.
Non a caso, insieme alle serie televisive, l'altra forma di intrattenimento che è più tributaria nei confronti del cinema è proprio quella dei videogiochi, sia a livello creativo che di produzione. Al di là delle scene di inseguimento nel labirinto, con salti e scivolate, le porte che si chiudono e i mostri che inseguono in perfetto stile runner game, anche in questo caso ritroviamo soprattutto la filosofia multilivello: si è spinti ad andare avanti e a finire lo schema per sbloccare quello successivo, cambiare scenario e vedere quali sorprese riserva. La fine non è la fine, ma è un nuovo inizio, e in questo senso il film non potrebbe essere più esplicito: "La fase uno è finita, ora comincia la fase due".

Maze Runner - Il labirinto: una scena corale del film
Conclusione
Non è alla fine risultato essere il nuovo Hunger Games, ma è un passo avanti rispetto a Divergent. Strutturato come il pilota di una serie tv induce alla serialità, contaminandola con l'estetica e la filosofia del videogame: magari non così riuscito ed avvincente da rigiocarlo da capo, ma tutto sommato la voglia di vedere cosa c'è al livello successivo rimane.
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Maze Runner. Il labirinto della trinità. Maze Cutter (Vol. 2) | James Dashner
Durante la traversata verso l’Alaska, gli isolani si scontrano sia con l’uomo che con la natura. Incerti su ciò che separa il mito da quello che è vero sperano di incontrare la misteriosa Trinità. Ma la Trinità, ora guidata da Alexandra, non è più unita e tra le crepe della sua sacralità affiorano segreti che annullano i confini tra bene e male. Acquista su Amazon Dopo una scoperta devastante,…

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Il film d'autore stasera in TV: "MAZE RUNNER - IL LABIRINTO" martedì 15 ottobre 2019
Il film d’autore stasera in TV: “MAZE RUNNER – IL LABIRINTO” martedì 15 ottobre 2019
Il film d’autore stasera in TV: “MAZE RUNNER – IL LABIRINTO” martedì 15 ottobre 2019 alle 21:10 su RAI 4

Maze Runner – Il labirinto (The Maze Runner) è un film del 2014 diretto da��Wes Ball. È una pellicola di fantascienza ambientata in un futuro distopico,adattamento cinematografico del romanzo Il labirinto (2009), scritto da James Dashner.
Thomas si sveglia in un ascensore metallico, che…
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Trama:
Un ascensore buio, un breve tragitto verso l'alto, porte che si aprono e poi la luce: i portelloni sputano fuori un ragazzino, confuso e parzialmente privo di memoria, consegnandolo alla stessa struttura artificiale in cui, da due anni a quella parte, molti altri adolescenti come lui vengono abbandonati senza spiegazioni. Thomas, questo il nome dello sventurato protagonista, si ritrova così nella Radura, un ambiente simile in tutto e per tutto a una fattoria in cui i suoi coetanei convivono, dividendosi le varie incombenze, con il solo obiettivo di sopravvivere. C'è chi coltiva la terra, chi alleva animali e li macella, altri ancora che cucinano pasti o costruiscono fortificazioni; tutti hanno un preciso compito da svolgere per fare in modo che l'intero meccanismo funzioni. Nessun incarico, però, è più importante di quello dei Velocisti: un manipolo di ragazzi coraggiosi, atletici e intelligenti che trascorrono l'intera giornata fuori dalla Radura, oltre le mura del labirinto, un immenso quanto intricato enigma costellato di pericolose creature – i Dolenti – che, se risolto, consentirebbe a tutti i Radurai di tornare a casa. Eppure, nonostante mille sforzi e altrettante ricerche, sembra che il labirinto non abbia soluzione...
Fino a quando non arriva Thomas, appunto. E con lui, una serie incalzante di interrogativi: chi li ha mandati nella Radura? Perché i fantomatici Creatori di quel luogo misterioso vogliono che un gruppetto di adolescenti risolva il mistero? Perché nessuno di loro ha memoria del passato? Cosa aspetta Thomas e gli altri ragazzi fuori dalle mura del labirinto?
#libro del giorno#james dashner#il labirinto#the maze runner#maze runner#thomas#newt#dylan o'brien#teresa#libri#libro#fantascienza#survival#distopia#fanucci editore
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Thomas strinse Chuck al petto, lo abbracciò con quanta più forza aveva in corpo, come se in qualche modo quel gesto potesse riportarlo indietro o mostrargli riconoscenza per avergli salvato la vita, per essergli stato amico quando non c’era nessun altro che volesse esserlo.
Maze Runner - Il labirinto - James Dashner
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La scena con Thomas e Teresa sull'albero di vedetta è stata la preferita da girare per Kaya Scodelario #MazeRunner #IlLabirinto
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«All'improvviso mi è crollato tutto addosso. Ma di sicuro mi sono sentito meglio… Non vergognarti di piangere. Mai.» «Un po’ fa sentire meglio davvero, eh? È strano come funziona.»
The Maze Runner (James Dashner)
#citazioni#il labirinto#the maze runner#dylan o'brien#james dashner#maze runner#quote#quotes#piangere#frasi#frasi belle#frasi tumblr#libri#leggere
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quando il protagonista si trova in situazione completamente diversa dalla tua ma avete gli stessi sentimenti. ♡
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Questo è il primo post per la rubrica BOOKYBOOK
In questa rubrica recensisco libri cartacei e online (audiolibri e wattpad)
Il primo libro è... Rullo di tamburi...
Maze Runner: La Mutazione
Il primo libro della saga, se lo leggete in ordine cronologico.
Consiglio: personalmente potete leggere la storia il ordine cronologico, non avete spoiler e non è troppo difficile.
Potete anche leggerla in ordine di uscita quindi:
Prima la trilogia:
Il Labirinto
La Fuga
La Rivelazione
Poi "Il Pallazzo Degli Spaccati" (che io considero un libro a parte)
Concludere con i prequel:
La Mutazione
Il Codice
Tornando a noi
TRAMA:
La storia vede come protagonisti Mark e Trina, loro vivono in un insediamento insieme ad altri sopravvissuti all'apocalisse solare. Un giorno, un enorme aeromobile appare nei cieli sopra l'insediamento e scarica sui superstiti una pioggia di frecce portatrici di un morbo letale. La maggior parte degli sventurati muore all'istante, gli altri, i più sfortunati, sperimenteranno gli effetti della malattia, che porta alla follia e rende aggressivi. Sembra non esserci più scampo per nessuno, ogni esistenza è ormai priva di valore, ma forse Mark e Trina possono far risorgere il mondo dalle proprie ceneri. Dopotutto, la fine è solo l'inizio. Eppure, per poter ricominciare, dovranno prima di ogni altra cosa rimanere in vita...
Potete trovare le prime 30 pagine su Google Book.
Recensione:
Moltissimi lettori hanno criticato questo libro, criticavano la scrittura, i buchi di trama ed in particolare l'inutilità del libro.
Ma personalmente io non ho trovato nessun problema non ho notato buchi nella trama anzi scorreva molto bene, non riesco a leggere un libro in meno di un mese ma questo lo finito in dieci giorni.
Parlando della scrittura di Dashner io la amo, adoro come descrive perché non è mai noioso ho notato forse in qualche combattimento dove lo trovato un po' lento, ma non è facile scrivere un combattimento.
Personalmente in questo libro c'è azione, paura, sospance, un pizzico d'amore come James ci sa dare, c'è ironia quel comico "alla tarantino".
Concludendo leggete questo libro perché merita, soffermati nelle descrizioni perché è così che si descrive un ambientazione post-apocalittica.
#maze runner#dylan o'brien#thomas sangster#bookboost#booktok#book review#movies#quotes#music#sketchbook
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Maze Runner su Netflix: 5 curiosità che forse non sapevate sulla trilogia di Wes Ball

Maze Runner - Il labirinto, Maze Runner: La fuga e Maze Runner - La rivelazione sono tutti e tre disponibili su Netflix e hanno scalato velocemente la Top 10. Siamo andati a scovare qualche aneddoto sui film diretti da Wes Ball.
Stiamo diventando davvero vecchi? Sono passati 10 anni da Maze Runner - Il labirinto, primo film della fortunata trilogia cinematografica tratta dall'omonima saga di romanzi sci-fi per ragazzi di James Dashner, seguito da Maze Runner: La fuga e Maze Runner - La rivelazione. Ora che tutte e tre le pellicole sono disponibili sul servizio streaming per antonomasia, ci sembra l'occasione perfetta per fare un recap sul dietro le quinte della realizzazione dei film.

Maze Runner - Il labirinto: una scena corale del film
Ma di cosa parla Maze Runner? Narrata in ordine non cronologico, la trama della trilogia racconta come la Terra sia stata devastata da una serie di Eruzioni Solari che hanno portato con loro l''epidemia di una grave malattia contagiosa, chiamata l'Eruzione, che porta alla totale follia e morte di chi viene infettato. All'inizio della storia facciamo la conoscenza del protagonista Thomas, imprigionato nella Radura, da cui dovrà cercare di uscire.
1. Punto di partenza… e di arrivo

Maze Runner - Il labirinto: Dylan O'Brien in una scena del film
La saga letteraria di Maze Runner sembra non avere fine oltre ad essere il punto di partenza dei film di Wes Ball. James Dashner infatti oltre alla trilogia principale composta dai romanzi omonimi, Il labirinto (2009), La fuga (2010) e La rivelazione (2011), ha scritto due prequel, La mutazione (2012) e Il codice (2016). Ci sono anche un libro complementare, The Maze Runner Files (2013), e uno spin-off, The Crack Palace, ambientato durante gli eventi del terzo libro ed incentrato sulle vicissitudini di Newt in seguito alla separazione dai compagni. Esiste anche un sequel, Il veliero del labirinto (2021), che dovrebbe formare il primo capitolo di una nuova trilogia sequel, ambientata 73 anni dopo La rivelazione.
2. Promising Young Cast

Maze Runner - Il labirinto: una scena tratta dal film fantascientifico
La trilogia cinematografica di Maze Runner ha avuto davvero parecchio successo rispetto ad altre storie ambientate in un futuro distopico sul grande schermo degli anni 2000. I numeri al botteghino mondiale infatti parlano di 348 milioni di dollari per il primo film, 312 milioni per il secondo e 288 milioni per il terzo. Grazie al successo, i suoi giovani e promettenti interpreti sono stati lanciati insieme alle proprie carriere: il poker protagonista, composto da Dylan O'Brien, Kaya Scodelario, Thomas Brodie-Sangster e Will Poulter, fu trionfatore all'epoca ai Teen Choice e agli MTV Movie Awards, i premi più vicini alle produzioni audiovisive per target giovane. Eppure proprio Dylan O'Brien inizialmente venne scartato dal regista Wes Ball poiché la sua folta chioma gli ricordava troppo lo stile di Teen Wolf, la serie di cui era co-protagonista in quegli anni. Una foto del ragazzo coi capelli corti fu galeotta quando finì per caso nelle mani del cineasta, che tornò sui propri passi a patto che il giovane attore leggesse in solamente quattro giorni il primo romanzo per prepararsi al ruolo. Oggi possiamo vedere l'interprete in Love and Monsters su Netflix ma non nel film sequel di Teen Wolf, al quale non ha preso parte.

Maze Runner - Il labirinto: Kaya Scodelario in una scena nei panni di Teresa
Sempre sulla piattaforma, Kaya Scodelario (Teresa) è invece divenuta co-protagonista accanto a Theo James di The Gentlemen, la serie di Guy Ritchie tratta dal suo omonimo film dl 2019 - oltre che nel quinto capitolo della saga di Pirati dei Caraibi - mentre all'epoca venne presa grazie alla propria interpretazione in Skins. Thomas Brodie-Sangster, visibile su Netflix anche ne La regina degli scacchi accanto ad Anya Taylor-Joy, è anche nel cast della miniserie Pistol nei panni dell'anarchico agente della band e protagonista del serial The Artful Dodger nel ruolo del personaggio titolare, il Jack Dawkins di Oliver Twist di cui è sequel e spin-off: lui si propose sia per il ruolo di Gally che per quello di Newt, ma ottenne alla fine quest'ultimo e, a differenza del co-star, non ha mai letto i libri originari.

Will Poulter in Maze Runner - Il labirinto
Il ruolo di Gally andò invece a Will Poulter, protagonista di un'altra saga fantasy per ragazzi, Le cronache di Narnia, molto più sfortunata al cinema e che potrebbe avere una seconda vita in streaming proprio su Netflix nei prossimi anni. Oltre che come protagonista dell'esperimento interattivo di Black Mirror sulla piattaforma, Bandersnatch, Poulter è in Midsommar, è diventato Adam Warlock nel Marvel Cinematic Universe e figura nel cast di Dopesick e come special guest star della seconda stagione di The Bear. C'è infine chi è arrivato al limite dello stalking: Blake Cooper riempì di messaggi il profilo Twitter di Wes Ball per convincerlo a dargli il ruolo di Chuck, e alla fine lo ottenne.
3. Special Training… o forse no

Maze Runner: La fuga, una scena d'azione tratta dal film
Il giovane cast venne scelto senza accertarsi delle loro capacità fisiche da parte della produzione. Vennero quindi mandati in una vera e propria sfida di sopravvivenza in mezzo alla natura: costruirsi strumenti utili a cavarsela e per ripararsi dalla pioggia, insomma entrare in un vero e proprio survival mood, anche se supervisionati. Tra i potenziali pericoli, ben 25 specie di serpenti velenosi e addirittura letali. I produttori scoprirono così che gli interpreti non necessitavano di ulteriore training fisico per iniziare le riprese. Nonostante questo, Kaya Scodelario che voleva immergersi completamente nel ruolo di Teresa, prese lezioni per conto proprio, senza voler utilizzare controfigure nelle pellicole. A Thomas Brodie-Sangster invece serviva l'abilità di zoppicare con naturalezza per Newt e gli venne un'idea geniale, degna dello scienziato che ha ispirato il nome del suo personaggio: mettersi dei sassolini nella scarpa.
4. In Nomen Omen

Maze Runner - La rivelazione: Dylan O'Brien, Thomas Brodie-Sangster e Ki Hong Lee in una scena del film
A proposito di ispirazioni, In Nomen Omen dice il detto, ed effettivamente i nomi dei protagonisti della saga letteraria (e quindi del franchise cinematografico) non sono stati scelti a caso ma intendono omaggiare personaggi storici realmente esistiti e divenuti celebri per aver portato delle importanti innovazioni e scoperte all'interno del proprio campo, come la scienza, la matematica, la fisica e la filosofia. Tra questi citiamo: l'inventore Thomas Edison per il protagonista maschile, Madre Teresa per la protagonista femminile, Isaac Newton per Newt, il nostro Galileo per Gally, l'evoluzionista Charles Darwin per Chuck, Albert Einstein per Alby, il Primo Ministro inglese Winston Churchill per Winston e il Padre Fondatore Benjamin Franklin per Ben.
5. Ispirazione cinematografica

Dylan O'Brien con il regista Wes Ball sul set di Maze Runner - Il labirinto
Quali film hanno ispirato Wes Ball tanto per il primo capitolo quanto per i suoi sequel Maze Runner: La Fuga e Maze Runner - La rivelazione? Due sono le ispirazioni cinematografiche solo apparentemente antitetiche, ma forse complementari. Da un lato Steven Spielberg che ha cresciuto molti di noi con i suoi film di formazione e d'avventura, principalmente col suo cult Jurassic Park, che ha avuto sequel e spin-off a sua volta. Dall'altro Terrence Malick, legato nella sua filmografia alla natura e una visione di cinema tra il naturalistico e l'ancestrale e forse proprio per questo legato alle tematiche di Maze Runner. Ball dichiarò che si fece una maratona di tutte le pellicole di Malick prima di iniziare a girare.
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Prima di tutto è necessario fare una premessa: non difendo James Dashner in quanto persona - sono perfettamente consapevole delle accuse che sono state mosse nei suoi confronti e, per tal ragione, non parlo dell'uomo; certo è che la situazione non si è più mossa, non sono stati presi altri provvedimenti, né la questione è finita in tribunale. Prendo tutto con le pinze, perché internet - twitter in particolare - è un posto strano and I have trust issues, quindi niente. Ribadisco: mi riferisco al Dashner-autore, non alla persona.
TW: si parlerà di suicidio, quindi be careful guys.
Ora, io non so voi cosa vi aspettiate dalla rappresentazione lgbt+ nei libri, nei film, nelle serie tv e in qualsiasi altra forma di intrattenimento. Pensate che i personaggi queer debbano essere esclusivamente buoni, carini e coccolosi, tenuti sotto una campana di vetro per proteggerli dai mali del mondo? Fatemelo dire: non funziona così. E' VERISSIMO che abbiamo un serio problema di rappresentazione - basta citare il fenomeno del "bury your gays", secondo il quale i personaggi lgbt+ sono inevitabilmente destinati, come dice il nome, ad essere seppelliti - e che spesso i personaggi queer siano relegati ad essere a. semplici comparse; b. personaggi secondari, spesso la spalla comica o stuff like that. E' il caso di Newt e di The Maze Runner? NO. Seguo la trilogia da molti anni, so come si evoluta la cosa e come, di conseguenza, si sia evoluto Newt: Newt non nasce per essere gay, non muore perché è gay. Dashner ha sempre detto, citando quasi testuali parole: il mio personaggio è questo, leggo i commenti dei fan e se vedete Newt in questo modo non c'è assolutamente nessun problema; evidentemente c'è qualcosa e va bene così. Come potete vedere, nessuna erasure alla J. Terf Rowling, né si è mai strappato i capelli dalla disperazione perché NeWt NoN è GaY, nOn PoTeTe VeDeRlO cOsI'. No, anzi. E' un autore che si è reso conto che i personaggi diventano inevitabilmente dei fan. La sua morte rientra nel trope "bury your gays"? Di nuovo: no. Dato che Dashner, per l'appunto, ha dichiarato solamente l'altro giorno che Newt è gay e che non era stato concepito così, non è morto in quanto tale. La sua morte, per quanto mi abbia fatto male, è inevitabile: è coerente con la trama - perché era altamente improbabile che un personaggio del gruppo non fosse immune al virus -, ed è coerente col personaggio stesso. Non è una morte a cazzo di cane come Lexa in The100, uccisa tanto per; non è una morte simile a quella di Castiel - l'ultima, per intenderci - in cui è stato fatto fuori dopo essersi dichiarato e spedito nel megainferno. No, signori. Newt, anche se morto, è stato trattato benissimo da Dashner: era un personaggio principale, il ( testuali parole ) collante del gruppo che li teneva tutti insieme; la sua morte è ben scritta, così come il suo character development che non lo riduce a semplice spalla di Thomas, ma è il suo migliore amico e la persona che lo comprende meglio di chiunque altro. Dunque: un personaggio fondamentale per lo sviluppo non solo della trama, ma dello stesso protagonista. Dashner avrebbe potuto uccidere qualcun altro? Sì. Avrebbe avuto lo stesso effetto? Diciamocelo: no, affatto. Newt è sempre stato il preferito del pubblico. C'era Thomas, c'era Minho, c'era persino Gally che col suo essere insopportabile alla fine ha avuto il suo development, ma avrebbero avuto lo stesso effetto? Nah. Con Newt si era creata empatia, le persone lo amavano, ragion per cui il totomorte era puntato su di lui sin dall'inizio. Inoltre, la sua morte non solo non è improvvisa, ma frutto di tanti fattori che si protraggono per 250 pagine di libro, e viene addirittura anticipata: Newt ha provato a suicidarsi in passato, prima ancora dell'arrivo di Thomas. Perché era gay e quindi cadiamo nel "gayngst-induced suicide" (ovvero: spingere un personaggio lgbt+ al suicidio perché è, per l'appunto, lgbt+ )? Per carità, no. Siamo in un mondo distopico e Newt è chiuso in un maledetto labirinto da quando ne ha memoria, senza sapere che al di fuori di quelle mura c'è un mondo completamente diverso da quello che ha davanti.
«You wanna know why I have this limp, Tommy? [ ... ] I tried to kill myself in the maze. Climbed halfway up one of those bloody walls and jumped right off. Alby found me and dragged me back to the Glade before the doors closed. I hated that place, Tommy. I hated every second of every day.»
C'è la spiegazione direttamente dalle sue parole, quindi non posso aggiungere altro.
Anche quando riesce a scappare dalla Radura e dal Labirinto, si ritrova in un mondo completamente devastato, che mai si sarebbe immaginato. Ci stupiamo, quindi, se chiede al suo migliore amico, la persona di cui si fida di più al mondo, di ucciderlo prima di diventare un mostro ed entrare a far parte del "sistema" malato da cui vorrebbe scappare? No.
Ora, la dichiarazione di Dashner è stata una paraculata? Forse sì, forse no. Penso che se fosse stata una paraculata allora l'avrebbe messa molto più in mostra, un po' alla Rowling, e invece ha semplicemente risposto al tweet di un* fan dicendo che sì, crede che Newt sia gay. E' rivoluzionario? Tecnicamente no, ma che vi aspettate? Non può semplicemente esistere, ma deve fare chissà quale grande impresa legato all'essere queer per essere validato? Ma vi sentite? State letteralmente relegando Newt all'essere gay, quando è un aspetto più che secondario del suo personaggio. Dashner non ha mai messo al centro della propria narrazione le coppie e le relazioni romantiche: è vero che c'è la cosa di Thomas / Teresa / Brenda, ma anche questa è solo accennata; non ci sono dichiarazioni eclatanti, non c'è mai stata conferma e, inoltre, è un finale aperto anche da quel punto di vista. Non sappiamo se Thomas abbia deciso di intraprendere una relazione o meno. Non sappiamo nulla.
Newt è un personaggio meraviglioso, l'essere gay o meno non influisce su nulla della sua caratterizzazione. Sembra un po' the word of god visto che è detto fuori dal canon? Un po', sì, ma ciò non significa che in tutti - e dico tutti - i libri dedicati alla storia di Newt - quindi, oltre alla trilogia, anche The Fever Code e Crank Palace - non ci siano dei segnali che ti possano far pensare: oh, però questa dichiarazione non è poi così out of context, specialmente nel rapporto tra Newt e Thomas. Noi li abbiamo sempre shippati, Dashner non ci ha mai detto "NO NON FATELO AIUTO AAAAA", anzi, ci ha detto di fare quel che ci pare. Anche perché, insomma, scrivere una lettera solo e soltanto al tuo bff per dirgli che stai morendo e chiedergli di spararti, supplicandolo con l'iconico «Please, Tommy, please...» ( dove, sottolineo, Newt è l'unico a chiamarlo Tommy ) non può non essere considerato un hint di un eventuale interesse romantico. Però, onestamente, l'essere gay e le relazioni che ne conseguono non sono sicuramente la principale preoccupazione di Newt, visto che ha già molto, troppo, a cui pensare.
Quindi, riprendendo un quesito che ho visto girare su twitter e tumblr: la canonizzazione di Newt come un personaggio lgbt+ è rivoluzionario per la comunità? Beh, no. E' rivoluzionario per i fan? Fanculo, sì, per me lo è, perché Newt è sempre stato un mio comfort character, così come di tanti altri, e sapere che è più simile a me di quanto lo sia mai stato in precedenza mi rende non felice, di più. Non cambierà il mondo, né il modo di vedere i personaggi lgbt+ in qualsiasi prodotto mediatico e d'intrattenimento ( anche se secondo me un po' potrebbe farlo ), ma onestamente ne avevo bisogno. E va bene così, quindi smettetela di far sentire in colpa le persone che sono felici di questa scelta, soprattutto se non sapete cosa e quanto abbia rappresentato Newt per loro.
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«Se non hai fifa» disse Alby «non sei umano»
Maze runner il labirinto
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Non lo lasciò finire. Fece uno scatto e con due lunghe falcate fu davanti a lui, allungò le mani, lo prese per le spalle e lo tirò verso di sé. Sconvolto, Thomas la circondò con le braccia e la strinse, così forte che all'improvviso ebbe paura che non riuscisse a respirare. Le mani di Teresa trovarono la sua nuca, poi le guance, e lo costrinse a guardarla. E allora si baciarono. Qualcosa esplose nel petto di Thomas, spazzando via la tensione, la paura, la confusione. Spazzando via il dolore di qualche istante prima. Per un attimo fu come se niente avesse più importanza. Come se niente avrebbe mai più avuto importanza.
Thomesa
Maze Runner, La Fuga
Capitolo 20, pag 134-135
http://latuapiccolapinguina.tumblr.com
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Essere di nuovo al centro dell’attenzione avrebbe solo attirato nuovi sospetti. Il senso di colpa si trasformò in rabbia e biasimo.
Maze Runner - Il labirinto - James Dashner
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Video: Maze Runner - Il Codice
Video: Maze Runner - Il Codice Andiamo a vedere il secondo prequel della saga di "Maze Runner" di James Dashner, ovvero "Il Codice". Vi esporrò in breve la trama con un video...
Video: Maze Runner – Il Codice
Ho parlato anni fa di tutte di questa saga di James Dashner e vi ho descritto nei dettagli le differenze.
Dei cinque romanzi pubblicati solo i primi tre, Il Labirinto, La Fuga e La Rivelazione, sono diventati dei film che abbiamo visto (per nostra sfortuna) al cinema.
La saga, però è formata da ben cinque libri, i tre principali e due sequel che spiegano come si è…
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Ma la felicità era stato annientata, nelle loro vite. L'amore era stato cancellato
Maze runner- Il labirinto Pagina 205
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