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#tasso di disoccupazione in italia
giovaneanziano · 6 months
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Riassunto del giorno 3: pian di Balestra -Futa - San Piero a Sieve
- già che il gestore mi abbia preparato il panino Salsiccia pomodorini maionese, la giornata parte da Dio
- suono la campanella della vetta più alta del cammino e sento bestie correre ovunque. Colpa mia eh che suono campane alle 7
- oggi mi ero scritto “salita ma con poco dislivello “ si ma ziopera TUTTO INSIEME come il tasso di disoccupazione in Italia
- sbaglio strada perché “il giro di Galliano è più corto venite a trovarci!” non era segnato, mi sono perso, vaffanculo Galliano 4 km in più
- coppia di fagiani che scopano che vedendomi ai spaventano e mi attaccano mi sono cacato in mano (potevo tirargliela per difendermi)
- rubo l’acqua a un contadino che la mia l’avevo finita da 5 km (DUE LITRI AVEVO OGGI FINITI CON NIENTE AL KM 24)
- ritrovo la strada, entro in modalità soma e cammino come un mulo senza sentire niente tanto che Morosa chiama e manco mi ricordo che ha detto tanto ero focussato
- mi perdo in sto paese minuscolo e 7 fiorentini mi scortano al B&B uno mi invita a cena ma ho visto troppi documentari sul mostro di Firenze e ho cordialmente rifiutato
- il panino di stamattina l’ho mangiato alle 17
I km finali si annoverano a 36. Ho i piedi piatti sulle mattonelle per raffreddarlo
Indice disagio: 7/10
Indice abbronzatura ustione: 8/10 (LA CREMA LA METTO 4 VOLTE AL DI)
Bless del giorno: FAGIANI
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oraultima · 11 days
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ORA ULTIMA: L'occupazione in Italia: un'analisi dei dati Istat #oraultima 👇
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💰Con un tasso di disoccupazione al 6,8% e 124mila nuovi occupati rispetto al trimestre precedente, i dati Istat rivelano un mercato del lavoro in crescita. Approfondisci le statistiche.
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rassegnanotizie · 11 days
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Nel secondo trimestre del 2024, l'Italia ha registrato dati contrastanti sul mondo del lavoro. L'Istat segnala un calo dello 0,2% delle ore lavorate rispetto al trimestre precedente, ma un incremento dell'1,6% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il PIL è cresciuto sia in termini congiunturali (+0,2%) che tendenziali (+0,9%). Gli occupati sono aumentati di 124 mila unità (+0,5% rispetto al primo trimestre), grazie a un incremento dei dipendenti a tempo indeterminato (+141 mila) e degli indipendenti (+38 mila), che ha compensato la diminuzione dei dipendenti a termine (-55 mila). Il numero dei disoccupati è diminuito di 84 mila unità (-4,6%), ma è cresciuto quello degli inattivi di età compresa tra 15 e 64 anni (+32 mila). Il tasso di occupazione si è attestato al 62,2% (+0,2 punti), il tasso di disoccupazione è sceso al 6,8% (-0,3 punti), mentre il tasso di inattività si è mantenuto stabile al 33,1%. In luglio 2024, si è visto un ulteriore aumento degli occupati (+56 mila) e una diminuzione del tasso di disoccupazione (-0,4 punti). Dal punto di vista tendenziale, gli occupati sono aumentati di 329 mila unità (+1,4%), con buone performance per i dipendenti a tempo indeterminato (+3,3%). Le posizioni lavorative dipendenti hanno continuato a crescere, aumentando dello 0,5% rispetto al trimestre precedente. Le ore lavorate per dipendente sono diminuite congiunturalmente (-1,0%), ma sono aumentate tendenzialmente (+0,3%). Il costo del lavoro ha mostrato un incremento significativo, con una crescita del 1,9% su base congiunturale e del 4,5% in termini tendenziali, principalmente a causa dell’aumento delle retribuzioni e dei contributi sociali. In questo contesto, si è aperto a Cagliari il G7 lavoro e occupazione, un incontro tra i ministri del lavoro dei Paesi del G7. La ministra del Lavoro italiana, Marina Calderone, ha dato il benvenuto alle delegazioni, enfatizzando l'importanza di garantire i diritti dei lavoratori in un'era di crescente digitalizzazione. I dibattiti si concentreranno sull'uso dell'intelligenza artificiale nel lavoro e sulla creazione di mercati del lavoro resilienti, sottolineando il ruolo cruciale del governo nell'occupazione femminile e nella valorizzazione del terzo settore.
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hotspace64 · 23 days
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Tasso di disoccupazione Italia al 6,5%
FTSEMIB da 30517 a 34472
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notiziariofinanziario · 6 months
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ISTAT: Nel 2023 il tasso di occupazione in Italia ha raggiunto il valore più alto mai registrato
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Grandi divari nel mondo dell'occupazione non solo tra le singole regioni, ma anche tra le singole province.  Di recente Istat ha pubblicato i dati sull’occupazione nel 2023 a livello regionale e provinciale che permettono di analizzare com’è strutturato territorialmente il mercato del lavoro nel nostro Paese. Dove c’è maggiore occupazione Nelle province e nelle regioni settentrionali si registra un’occupazione più alta di quelle meridionali. Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta, Emilia-Romagna e Veneto sono le quattro regioni con un tasso di occupazione superiore al 70 per cento nella fascia di età tra i 15 e i 64 anni, mentre Sicilia, Calabria e Campania sono le uniche sotto il 50 per cento, con un’occupazione tra il 44 e il 45 per cento. In parole semplici, qui lavora meno di una persona su due. Bolzano, Bologna e Verona sono le tre province con il tasso di occupazione più alto, mentre le tre province con i dati peggiori sono Reggio Calabria, Crotone e Caltanissetta. Quest’ultima ha un tasso di occupazione che si ferma al 37,7 per cento, meno della metà di quello di Bolzano. Questa percentuale così bassa è dovuta in particolare al basso tasso di occupazione femminile che si ferma al 23,1 per cento, circa il 56 per cento in meno di quello maschile, che invece arriva al 52,6 per cento.  Tutte le province registrano un tasso di occupazione più alto tra gli uomini rispetto alle donne (il cosiddetto gender employment gap), ma in quelle meridionali la differenza è molto più alta. A livello nazionale, il tasso di occupazione maschile è il 25 per cento più alto di quello femminile, mentre a Caltanissetta, Barletta-Andria-Trani, Crotone, Taranto e Napoli è superiore del 50 per cento. Che tipo di occupazione c’è Istat classifica gli occupati in cinque settori: il 4 per cento lavora nell’agricoltura, il 6 per cento nelle costruzioni, il 14 per cento nel commercio, il 20 per cento nell’industria e il 56 per cento nei servizi.  Nel settore agricolo c’è una forte differenza tra il Nord e il Sud Italia: le regioni meridionali hanno generalmente una maggiore quota di lavoratori impiegati nell’agricoltura. Ragusa è l’unica provincia che supera il 20 per cento di addetti nell’agricoltura: 16 tra le 20 province sopra il 10 per cento si trovano nel Mezzogiorno, con l’eccezione di Latina, Grosseto, Asti e Cuneo. Viceversa, l’industria occupa più persone nel Centro-Nord. Superano il 40 per cento di occupati nell’industria le province di Vicenza, Fermo e Belluno e sopra il 30, tra le altre, ci sono Prato, Treviso, Brescia, Bergamo e Biella. Sotto il 10 per cento ci sono invece 12 province, di cui la maggior parte sono meridionali, con l’eccezione di Imperia, Grosseto e Roma.  Nel settore delle costruzioni non emerge una chiara divisione, così come nel commercio. L’Aquila, Benevento e Rieti sono le province con la maggior quota di lavoratori nel settore edile (tra l’11 e il 12 per cento), mentre Firenze, Cagliari e Taranto sono quelle con la percentuale più bassa (tra il 3 e il 4 per cento). Nel settore del commercio le uniche regioni a superare il 20 per cento sono Imperia, Barletta-Andria-Trani e Forlì, mentre Trieste è l’unica sotto il 10 per cento.  Infine, gli altri servizi impiegano tre lavoratori su quattro a Roma, Cagliari e Trieste, ma sopra il 60 per cento ci sono anche Aosta, Milano, Pisa, Napoli e Firenze. Nessuna provincia scende sotto il 40 per cento, ma al 41 per cento troviamo Prato, Vicenza e Fermo. Nel complesso il 79 per cento dei lavoratori italiani è dipendente e il 21 per cento indipendente, ossia lavoratori autonomi. Le province di Grosseto, Isernia, Savona e Benevento sono le uniche dove gli autonomi sono oltre il 30 per cento, mentre le percentuali più basse si registrano a Lodi e Gorizia con il 14 per cento. Quali province hanno più disoccupazione Nel 2023 il tasso di disoccupazione in Italia è stato pari al 7,7 per cento. Queste sono persone che non lavorano e che cercano attivamente una nuova occupazione. Chi non lavora, ma non cerca una nuova occupazione, è considerato “inattivo” ed è al di fuori delle forze di lavoro, che comprendono occupati e disoccupati.  Napoli è l’unica provincia dove il tasso di disoccupazione supera il 20 per cento, anche se Messina è molto vicina con il 19,3 per cento. Oltre il 15 per cento, tra le altre, ci sono le province di Foggia, Palermo, Siracusa, Catania e Salerno.  Registrano una disoccupazione sotto il 3 per cento le province di Monza e Brianza, Bergamo, Cremona e Bolzano. Nella provincia di Bolzano il tasso di disoccupazione è solo del 2 per cento. Sotto il 4 per cento, tra le altre, ci sono Bologna, Vicenza, Siena, Trieste e Verona.  In generale nessuna regione del Nord ha un tasso di disoccupazione superiore al 7 per cento, mentre in cinque regioni meridionali si supera il 10 per cento. Dove ci sono più inattivi Nel 2023 il 33,3 per cento della popolazione tra i 15 e i 64 anni era inattiva: non ha lavorato o non ha cercato un lavoro. In questa parte della popolazione ci sono persone che non hanno bisogno di lavorare o che hanno smesso di cercare un’occupazione, sfiduciate dai risultati inconcludenti della ricerca.  Anche in questo caso è netta la differenza tra il Nord e il Sud. Caltanissetta, Crotone e Reggio Calabria sono le uniche province dove oltre la metà della popolazione è inattiva, anche se Taranto e Caserta si avvicinano molto a questa soglia (49,8 per cento). Le uniche province con un tasso di inattività inferiore al 25 per cento sono Piacenza, Arezzo, Bolzano e Bologna. Read the full article
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Eurostat, disoccupazione febbraio Eurozona stabile al 6,5%
A febbraio 2024 il tasso di disoccupazione dell’area euro è stato del 6,5%, stabile rispetto a gennaio. Stabile a febbraio anche nell’Ue e pari al 6%. E’ quanto stima Eurostat. Secondo l’ufficio statistico dell’Ue in Italia la disoccupazione a febbraio è stata pari al 7,5%. Valori più alti in Spagna (11,5%) e Grecia (11%), ai minimi Ue Cechia (2,6%) e Polonia (2,9%)     Riproduzione riservata ©…
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cinquecolonnemagazine · 7 months
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Quanti italiani ricevono un aiuto economico?
Un nuovo studio dell'Osservatorio Findomestic rivela un dato preoccupante: quasi il 30% degli italiani (29%) ha ricevuto un aiuto economico dai familiari negli ultimi mesi. La cifra, in crescita rispetto al 2023, evidenzia una situazione di difficoltà economica diffusa che colpisce una fascia ampia della popolazione. Le cause del problema - Aumento del costo della vita: L'inflazione galoppante e il caro bollette hanno reso la vita più costosa per tutti, in particolar modo per le famiglie con redditi bassi o medi. - Precarietà del lavoro: Il mercato del lavoro italiano è caratterizzato da un alto tasso di precarietà, con molti lavoratori che si trovano a dover affrontare contratti atipici, bassi salari e periodi di disoccupazione. - Povertà dilagante: La povertà in Italia è in aumento, con oltre 5 milioni di persone che vivono in condizioni di indigenza. Le conseguenze - Dipendenza economica: La necessità di ricevere aiuti dai familiari può creare una situazione di dipendenza economica e psicologica. - Riduzione della mobilità sociale: La difficoltà di far fronte alle spese quotidiane limita le possibilità di migliorare la propria condizione sociale. - Stress e disagio sociale: La precarietà economica può causare stress, ansia e depressione, con un impatto negativo sulla salute mentale e fisica degli individui. Le possibili soluzioni - Interventi strutturali: Il governo dovrebbe attuare politiche volte a ridurre la precarietà del lavoro, aumentare i salari minimi e rafforzare il sistema di welfare. - Sostegno alle famiglie: È necessario ampliare le misure di sostegno alle famiglie in difficoltà, come ad esempio il Reddito di Cittadinanza e gli assegni familiari. - Promozione della cultura del risparmio: Iniziative volte ad educare le persone a gestire al meglio le proprie finanze possono aiutare a prevenire situazioni di difficoltà economica. Un problema da non sottovalutare La crescente dipendenza degli italiani dagli aiuti economici familiari è un campanello d'allarme che non può essere ignorato. È necessario un impegno collettivo per contrastare la povertà, la precarietà del lavoro e l'aumento del costo della vita. Solo attraverso interventi strutturali e misure di sostegno adeguate si potrà dare risposta a questa problematica che affligge un'ampia fascia della popolazione italiana. Oltre alle soluzioni sopra elencate, è importante - Incoraggiare la solidarietà: Promuovere la cultura della solidarietà e del mutuo soccorso può aiutare a creare una rete di sostegno per le persone in difficoltà. - Combattere la stigmatizzazione: La povertà e la precarietà economica non devono essere stigmatizzate. È necessario sensibilizzare la società su queste tematiche e promuovere l'inclusione sociale. Aiuto economico, necessario ma da risolvere L'aiuto economico dai familiari rappresenta un importante sostegno per molte famiglie italiane, ma non può essere una soluzione a lungo termine. È necessario un impegno collettivo per contrastare le cause profonde della povertà e della precarietà economica e costruire una società più giusta e inclusiva. Foto di Mohamed Hassan da Pixabay Read the full article
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lamilanomagazine · 1 year
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Smart city, Trento al primo posto tra i grandi comuni del nord
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Smart city, Trento al primo posto tra i grandi comuni del nord. È Trento il comune medio-grande più smart del nord Italia e il secondo nella classifica generale dei capoluoghi intelligenti. Il riconoscimento è arrivato l’11 ottobre scorso, a Padova, in occasione della prima edizione del City Vision Score, la classifica che misura il grado di “smartness” di tutti i comuni italiani su una scala da 10 a 100. Insieme a Trento, tra i comuni più smart, si distinguono Firenze per il centro Italia e Cagliari per il sud, mentre la città capoluogo al primo posto del podio è risultata Milano, con Trento e Bolzano rispettivamente al secondo e terzo posto. Seguono Monza, Reggio Emilia, Bologna, Brescia, Roma, Padova e Bergamo. All’evento hanno partecipato il dirigente Giuliano Stelzer e il dirigente del servizio Innovazione e transizione digitale, Mirko Franciosi, che ha ritirato il premio. Trenta gli indicatori elementari analizzati dalla società di consulenza Prokalos e sintetizzati nelle sei caratteristiche che definiscono il concetto di smart city, per ciascuna delle quali sono state individuate cinque metriche misurabili attraverso open data. Smart governance, che tiene conto dell’età media degli amministratori attivi nella Pubblica Amministrazione, delle persone che interagiscono digitalmente con essa, dell’euro pro capite per l’aggiornamento digitale, della connettività o della velocità media di download e dei dipendenti comunali che hanno ricevuto formazione nell’ambito delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT). Economy, che valuta il reddito medio pro capite, le unità locali e gli addetti, il numero delle startup, il tasso di disoccupazione e gli addetti nei settori a elevata intensità di conoscenza. Environment, che misura la raccolta differenziata dei rifiuti urbani, la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, la dispersione idrica, la quantità di suolo consumato e la qualità dell’aria. Living, che prende in considerazione la densità abitativa, il prezzo medio delle case, le condizioni abitative, la speranza di vita alla nascita e, in riferimento al tema della salute, il numero di posti letto ospedalieri. Mobility, esamina invece il parco veicolare privato, il ricorso alla mobilità pubblica e alla mobilità lenta, la concentrazione di veicoli a basse emissioni e la capillarità della rete dei punti di ricarica per i mezzi di trasporto elettrici. People, che ha come riferimento il numero di persone laureate, la presenza di luoghi della cultura, la parità di genere intesa come rapporto tra occupazione maschile e femminile, la partecipazione elettorale e il livello di digitalizzazione, calcolato sul numero di persone che hanno acquistato su internet nell’arco degli ultimi tre mesi.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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alessandrocorbelli · 1 year
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GIOVANI TRA PRESENTE E FUTURO : LE LORO ASPETTATIVE E LE LORO FALSE ILLUSIONI
Emigrati italiani in America L’ITALIA E’ UN PAESE DOVE E’ ANCORA ALTO IL LIVELLO DI DISOCCUPAZIONEdi Monica Ponzo(Digital News 24) – L’ Italia, da molto tempo, è un Paese che ha risentito della problematica della disoccupazione e nonostante gli inefficaci interventi dei vari governi avuti, ancora oggi, il tasso di disoccupazione generale italiano si attesta al 15,5 % , mentre quello giovanile si…
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kritere · 1 year
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Istat, a luglio è salito il tasso di disoccupazione in Italia: è la prima volta dall’inizio dell’anno
DIRETTA TV 31 Agosto 2023 Il tasso di occupazione è sceso e quello di disoccupazione è salito, a luglio. Il dato certificato dall’Istat mostra la prima flessione dall’inizio dell’anno, e nonostante i dati siano migliori rispetto al luglio del 2022 resta da vedere se la crescita riprenderà nei prossimi mesi. 27 CONDIVISIONI Aumentano i disoccupati e gli inattivi, scendono gli occupati. A…
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personal-reporter · 1 year
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Crisi economica: come si sta evolvendo e quali sono le conseguenze per l'Italia
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L'economia globale sta attraversando un periodo di grande incertezza, causato da una serie di fattori, tra cui la guerra in Ucraina, l'inflazione e i tassi di interesse crescenti. La crisi sta avendo un impatto significativo sull'Italia, che è già uno dei paesi più indebitati del mondo. Secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, l'economia italiana crescerà del 2,5% nel 2023, in calo rispetto al 3,1% previsto a gennaio. L'inflazione, invece, è prevista al 7,4% nel 2023, in aumento rispetto al 6,8% previsto a gennaio. I principali fattori che stanno frenando la crescita economica italiana sono: La guerra in Ucraina, che ha causato un aumento dei prezzi dell'energia e delle materie prime, con un impatto significativo sui costi aziendali e sui consumi delle famiglie. L'inflazione, che erode il potere d'acquisto delle famiglie e riduce la propensione al consumo. I tassi di interesse crescenti, che rendono più costoso per le imprese e le famiglie contrarre prestiti. La crisi economica sta avendo una serie di conseguenze negative per l'Italia, tra cui: Un aumento del tasso di disoccupazione, che è previsto al 9,3% nel 2023. Un aumento del deficit pubblico, che è previsto al 5,3% del PIL nel 2023. Un aumento del debito pubblico, che è previsto al 159,5% del PIL nel 2023. Il governo italiano sta adottando una serie di misure per mitigare l'impatto della crisi economica, tra cui: Aiuti economici alle imprese e alle famiglie. Interventi per ridurre i prezzi dell'energia. Investimenti in infrastrutture e ricerca. Tuttavia, queste misure non sono sufficienti a risolvere la crisi economica, che potrebbe avere un impatto duraturo sull'economia italiana. Secondo alcuni analisti, la crisi economica potrebbe portare a una recessione in Italia nel 2023. Una recessione avrebbe conseguenze ancora più gravi per l'economia italiana, con un aumento del tasso di disoccupazione, del deficit e del debito pubblico. È importante sottolineare che la crisi economica è un fenomeno globale, che sta colpendo tutti i paesi del mondo. Tuttavia, l'Italia è particolarmente vulnerabile a questa crisi, a causa della sua posizione debitoria e della sua dipendenza dalle importazioni di energia. Foto di Darko Djurin Read the full article
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mariuskalander · 2 years
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Dal 2011 in Italia: Il pareggio di bilancio in Costituzione La gabbia del Fiscal Compact L'art. 91 dei TUE che stabilisce il tetto all'inflazione al 2% condannandoci al tasso di disoccupazione naturale dell'8% (NAIRU) La povertà assoluta raddoppiata Avanzo primario dal 1992
— Mario Calandra (@MariusKalander) Dec 7, 2022
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telodogratis · 2 years
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Poste Italiane assume nuovi addetti allo smistamento e portalettere in tutta Italia.
Poste Italiane assume nuovi addetti allo smistamento e portalettere in tutta Italia.
Poste Italiane assume nuovi Addetti allo Smistamento e Portalettere in tutta Italia.[..] L’Italia, così come tutto il resto del mondo, sta attraversando un periodo molto complicato dal punto di vista economico che è caratterizzato da un fortissimo tasso di disoccupazione; nonostante le buone intenzioni del governo, le piccole-medie imprese continuano a chiudere bottega a causa … The post Poste…
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ticonsiglio · 2 years
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Occupazione Italia 2022: occupati e tasso di disoccupazione ad Agosto
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pizzettauniversale · 4 years
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Per cosa vogliamo farci gli auguri oggi?
Per il numero di femminicidi in Italia da inizio anno?
Per la ragazza stuprata a Roma mentre andava a correre alle 7:30? Alcune persone hanno pure osato dire che la colpa è la sua, che le 7:30 è troppo presto.
Per il discorso di Barbara Palombelli a Sanremo che parla di donne vere, di donne italiane, di donne che si prendono cura dei figli e il resto? Le donne senza figli? Le donne in Italia non italiane? Le donne che non lavorano?
Per le azioni di certi esponenti politici del nostro paese e delle associazioni pro vita che si infiltrano ovunque e cercano ancora oggi di impedirci di abortire, che ancora una volta decidono per il nostro corpo?
Per il tasso di disoccupazione femminile che con i vari lockdown è aumentato vertiginosamente?
La tassazione al 22% sui prodotti igienici che utilizziamo quando abbiamo le mestruazioni?
Per *l* obiett* di coscienza fra medic*, farmacist*, anestesist* la cui percentuale è indecente?
Per le molestie sessuali che subiamo ogni giorno e dobbiamo pure sentirci dire “eh ma non si può più dire niente” “eh ma sono complimenti” “eh ma fattela una risata”?
Per tutte le vittime di stupro e violenza che non vengono ascoltate dalla polizia, dai tribunali e ti chiedono come eri vestita, dove andavi a quell’ora, ma prima hai detto sì poi dici no?
Per il dover essere sempre perfette, toniche, atletiche, sexy, pancia piatta, niente cellulite, sempre capelli fatti, sempre belle truccate, sempre un solo corpo standardizzato altrimenti non esistiti, puttane a letto, ma sante nella vita che se dici che ti piace scopare ancora sei una troia e ti meriti pure le foto del cazzo in chat, che se invii foto di te nuda, sei una troia, ricordandoci sempre che però alla controparte maschile quelle foto piacciono. Per questo?
Per il dover chiedere scusa se ci arrabbiamo altrimenti passiamo per isteriche che hanno bisogno di una scopata o ci chiedono se abbiamo il ciclo e che se ti arrabbi nessun* ti ascolta?
Ditemi per cosa vogliamo farci gli auguri? Perché onestamente vedo poche cose da festeggiare oggi e quella che ho fatto è una mini mini lista.
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Settimana di dividendi per alcuni titoli del FTSE MIB
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Chiusura negativa del petrolio anche venerdì scorso. Wall Street: conclusione contrastata venerdì scorso per la piazza azionaria americana, dove il Dow Jones e l’S&P500 sono scesi dello 0,47% e dello 0,27%, mentre il Nasdaq Composite è stato fotografato a 13.219,32 punti, con un rialzo dello 0,14%. I dati macro e societari negli Stati Uniti Dati Macro ed Eventi Usa: per questa prima seduta della prossima settimana si segnala l’indice ISM manifatturiero che a settembre dovrebbe calare da 47,6 a 47 punti, mentre le spese per costruzioni ad agosto sono viste in contrazione dello 0,2% dopo il rialzo dello 0,7% precedente. Gli aggiornamenti macro e gli eventi in Europa Dati Macro ed Eventi Europa: è atteso il dato finale dell’indice PMI manifatturiero che a settembre dovrebbe attestarsi a 43,4 punti. Il tasso di disoccupazione ad agosto è atteso in calo dal 6,4% al 6,3%. In Germania l’indice PMI manifatturiero di settembre è visto a 39,8 punti, mentre lo stesso dato in Francia è stimato a 43,6 punti. In Italia l’indice PMI manifatturiero a settembre dovrebbe calare da 45,4 a 44,9 punti, mentre il tasso di disoccupazione ad agosto è visto in ribasso dal 7,6% al 7,5%. Da seguire in Germania l’asta dei titoli di Stato con scadenza gennaio e luglio 2024, per un ammontare massimo di 3 miliardi di euro per ciascuno dei due titoli. I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari Dividendi a Piazza Affari: si segnala lo stacco del dividendo di AbitareIN (0,376 euro) e di Bastogi (0,009 euro), in pagamento mercoledì 4 ottobre. Stellantis: da seguire il titolo in vista dei dati sulle immatricolazioni di auto in Italia, con riferimento al mese di settembre. Titoi di Stato: oggi prenderà il via il collocamento della seconda tranche del BTP Valore, la cui offerta al pubblico terminerà il 6 ottobre, salvo chiusura anticipata. Read the full article
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