#tarek non esiste
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CONTRO OGNI LOGICA Ricordo ancora quella stretta di mano tra Ytzhak Rabin, primo ministro israeliano, e Yasser Arafat, leader dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp). Ero piccolo, ma provai un profondo senso di disgusto e pensai alle vittime Palestinesi, alle loro famiglie, ai ragazzi di Gaza che come me, in silenzio, col mio stesso dolore nel cuore, guardavano il loro Leader stringere quella mano. Ma quei due erano soli, entrambi i popoli che rappresentavano, rifiutarono quell'accordo. Rabin venne ucciso dai suoi stessi concittadini. Arafat da quel giorno perse ogni credibilità. Quel pezzo di carta, chiamato "Accordo di Oslo" per entrambi i popoli non aveva nessun valore e ancora oggi, questo sia chiaro, nessun pezzo di carta lo avrà mai. La cosiddetta "pace" cosi' come il perdono cristiano, la si avrà solo quando israele confesserà i suoi crimini, solo quando accetterà di presentarsi davanti ad un Tribunale Internazionale ed in quella sede, chiederà perdono per tutte le atrocità commesse ed il suo pentimento sarà vero e reale. La cosiddetta "pace" la si avrà quando israele tornerà nei suoi confini, quelli ingenuamente stabiliti dall'Onu al momento della sua creazione, la si avrà solo e quando israele sarà smilitarizzato e riconoscerà senza nessun fraintendimento che la Palestina é uno Stato Sovrano e Gerusalemme la sua Capitale. Allora, probabilmente, ci sarà quella che voi chiamate pace ma che noi, ben conoscendo la natura dello scorpione, continueremo a chiamare tregua. Tutto questo, per ribadire che oggi, come allora, la stretta di mano tra israele e emirati arabi, non ci riguarda Semplicemente non esiste. Quindi mettete via i tarallucci ed il vino perché non c'é nulla da festeggiare. I Paesi Arabi o meglio, i Popoli Arabi, non riconoscono nessun trattato diplomatico con israele, anche se qualche Governo, incurante della voce del Popolo, li sottoscrive. Chi stringe quella mano, se ne assume tutta la responsabilità. Intanto, mentre quelli si scambiavano ipocriti convenevoli, Gaza era sotto attacco. Aerei israeliani come accade ogni giorno, bombardavano e distruggevano la Palestina. E voi pensate veramente che un pezzetto di carta, fermi i crimini israeliani ? Davvero pensate che lo scorpione non uccida la rana ? ( Tarek Serventi Ben Ayed ) Claudio Khaled Ser
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«Nelle scorse settimane sul cellulare di Samantha, la mamma di Angelica, erano arrivati messaggi e video di Tarek che la minacciava di uccidere la ragazza se non avesse smesso di cercarla.
Ma c'è di più, quando la mamma chiamava lui rispondeva: "Mi fa schifo parlare con te, non c'è un uomo con te? Da noi non esiste la donna che parla, da noi è l'uomo che parla".»
Ricordatevi di questa notizia, Ricordatevene la prossima volta che si voterà per qualcosa, dai consigli di quartiere alle elezioni europee.
E ricordatevi di chi ha fatto in modo che questo personaggio arrivasse in Italia, non avendone alcun diritto e ci rimanesse, oltretutto mantenuto, fulgido esempio di seguace di una religione oscurantista, nemica delle libertà e dei diritti civili, che spregia le donne e qualunque tipo di idea che non sia quello del suddetto movimento religioso.
E chi spera di averli come alleati terzomondisti contro il bieco capitale e le destre è un povero illuso (leggi meglio: cretino integrale) che non sa che per loro siamo tutti uguali, cristiani e di destra, comunisti e atei, buddisti e pagani, tutti cani infedeli da convertire con le buone o le cattive, soggiogare e, nel caso di resistenza, da eliminare definitivamente. Vi si dimostrano amici e sodali? Tutta una palla, tutta una grande messinscena: leggete qui su Wikipedia cosa sia la taqiyya.
È un caso isolato, dite? È un estremista delinquente che nulla ha a che fare con la religione di pace? Padronissimi di crederlo, miei cari ingenui, esattamente come gli Italiani saranno padronissimi di votare come più loro aggrada. E di darvi l’ennesima sonora legnata sui denti.
P.s.: il link rimanda a un noto quotidiano progressista, tanto perché non si dica che i soliti fogliacci di destra hanno manipolato la notizia.
#italia#islam#islam religione di pace#islam e donne#islam e libertà#islam e diritti civili#legge islamica#sharia#immigrazione#immigrazione in italia#immigrazione irregolare#immigrazione e reati#immigrazione e violenze#immigrati#immigrati in italia#immigrati irregolari#immigrati e reati#immigrati e violenze
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“All’ora di andare a letto, ho paura di spegnere la luce. Non sono un pauroso, ma mi preoccupo che la lampadina che pende dal soffitto, sia l’ultima luce che resta a illuminare la mia vita.”
Subito dopo aver scritto queste parole, Moath Alhaj, un giovane artista di un campo di rifugiati a Gaza, è morto nel sonno. Dopo che era sparito per due giorni, gli amici hanno buttato giù la porta della sua casa e lo hanno trovato raggomitolato nella sua coperta in quel letto dove aveva ...vissuto da solo per 11 anni. Moath viveva nel Campo di rifugiati di Nuseirat, uno de campi più affollati di Gaza, il cui nome è associato alla guerra a una leggendaria resistenza. Fin da quando era piccolo, Moath aveva imparato a vivere in un mondo tutto suo. Il mondo esterno glie sembrava imprevedibile, incomprensibile e crudele. Quando sua madre morì, Moath aveva soltanto 1 anno. Suo padre morì dopo pochi mesi di cancro, visse sempre da solo. A tenergli compagnia c’erano i suoi amici del quartiere, ma principalmente erano le sue espressioni artistiche modeste e tuttavia profonde. “Sorridi, possa la guerra provare vergogna” era una delle sue vignette dove una ragazzina con un vestito a fiori volta le spalle ad un soldato che le punta un fucile alla schiena. I personaggi dell’arte di Moath avevano sempre gli occhi chiusi, come se si rifiutassero di vedere il mondo intorno a loro e insistessero a immaginare un mondo migliore dentro i loro stessi pensieri. In quella stessa settimana, noi Palestinesi abbiamo commemorato il terzo anniversario della fine della devastante guerra israeliana contro la Striscia. La guerra ha ucciso oltre 2.200 palestinesi, la guerra ha lasciato Gaza in rovine, dato che oltre 1.700 case sono state completamente distrutte e altre strutture, compresi ospedali, scuole e fabbriche son state bombardate e gravemente danneggiate. La guerra ha distrutto completamente qualsiasi parvenza di economia che la Striscia aveva avuto. Oggi, l’80% di tutti i Palestinesi di Gaza vive al di sotto della linea di povertà, e la maggioranza di questi dipendono dagli aiuti umanitari. Esiste un’intera generazione di Palestinesi a Gaza che sono cresciuti senza sapere niente altro se non guerra e assedio e che non hanno mai visto il mondo che c’è oltre i confini infausti di Gaza. Molti di loro, come Moath, moriranno senza Libertà, senza vedere oltre il muro di cemento e odio che gli israeliani hanno costruito. Andrò oggi, sulla tomba di Moath a piangere un amico. Uno dei tanti che ho perso…ed ho solo vent’anni.
Tarek SERVENTI BEN AYED GAZA E L’ULTIMA LUCE CHE RESTA
movimentoesseresinistra.it/blog-movimento/autori/2017/09/25/gaza-lultima-luce-resta/
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Ottimismo, spesso nasconde un problema Pessimismo, quello che spesso mi frena.
Rancore
#rancore#ottimismo pessimo#io non sono pessimista ma il mio ottimismo è pessimo#tarek iurcich#tarek non esiste#dj myke#rap#poesia#rapoesia#silenzio#parole
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