#stupidi sentimenti
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Spesso mi soffermo a cercare di capire le persone invece che di mandarle direttamente a fanculo, cerco di capire i loro stati d'animo, cerco di comprendere i loro gesti, le parole, gli atteggiamenti, ma invece dovrei fregarmene come fanno loro, trattarle come si meritano, cioè con un bel calcio nel sedere, ma non sono cosi. Forse perché do un peso alla parola ''amicizia'' o" all'amore" e, per me, è un valore inestimabile, si fa presto a dire amici o fidanzati, ma dopo è il tempo e le azioni che giudicano se davvero è quel sentimento o quel legame come si vuol dire, mi piacerebbe aprire il cervello di alcune persone e vedere se, all'interno, hanno un cervello o un ometto che balla la break dance magari con una canna in mano come in un famoso film, vorrei cercare se hanno dei sentimenti o se sono talmente pieni di sé stessi da passare sopra alla gente come un treno in corsa, ti riempie di balle, ti fa credere di essere pulito e limpido come un angelo ma alla prima che ti giri ti pugnala alle spalle! Ecco vedi caro\a il mio\a se vogliamo chiamarti cosi, leggi bene queste mie parole e cerca di farne buon uso, cerca di non far più quello che hai fatto a me, cerca di viverti la vita al meglio e lasciami vivere la mia, cerca di non guardarmi in faccia quando mi vedi, girami al largo per non farmi altro male, non cercare un discorso con me, non voglio sentire le stupide parole bugiarde di un falso ipocrita quale sei tu. Vedi la vita è fatta di scale , cè chi le scende, in questo caso tu, e chi le sale, come faccio io. Rimarrai sempre un nulla perché tutta la tua vita è fatta di innumerevoli e inutili bugie, ti circonderai di persone come te, false e ipocrite, perché solo quello sai fare, vai per la tua strada fatta di menzogne e di giochetti stupidi che io andrò per una via sicura e trasparente quale sono io. Non ho bisogno di raccontarti storie non ne voglio di persone come te. Non so che farmene di un ipocrita quale sei tu. Viviti la vita al meglio ma ricorda che il male che si fa alle persone ritorna tutto indietro come un boomerang, non sai quando e non sai come ma ritorna, troverai un giorno chi ti userà, ti imbambolerà di frottole, ti farà credere chissà che, ma l amara verità ti ferirà ed allora ti verrò in mente ma ti prego scacciami subito, non voglio passare nemmeno un lurido minuto in quel tuo mondo putrido.
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James: Ruby!
Ruby: Nelle ultime settimane mi hai ignorato a regola d'arte, potresti riprendere da lì?
James: E se ti dicessi che hai ragione?
Faccio cose imperdonabili, mento, nascondo i miei veri sentimenti ma non ti permetto di giudicarmi perché io faccio tutto questo solamente per te.
Ruby: Di che parli?
James: Lascia stare.
Ruby: Parla chiaramente invece di esprimerti con stupidi enigmi.. mi fai Impazzire!
James: Tu mi fai Impazzire. Lo sai cosa mi fai pensi che sia facile vederti ogni giorno seduta nella mia classe e sentire la tua voce.
Ruby: Sciocchezze. Non puoi mettermi in imbarazzo davanti i tuoi amici e poi comportarti come se io avessi frainteso tutto.
James: Non posso Ruby. Mi dispiace ok?
Ruby: Perché sei qui allora?
Perché sei venuto a parlarmi?
James: Perché io... perché..
Ruby: So cosa vuoi da me, ma non sai cosa vuoi dalla vita.. tu non sai niente.
James: So esattamente cosa voglio.
Ruby: Perché non lotti per averlo?
James: Perché non è mai importato a nessuno cosa volessi.
Ruby: A me si.
Mi è sempre interessato cosa vuoi..
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Mi chiamo Narciso, molto piacere.
Hai avuto la fortuna di conoscermi, hai toccato le vette del grattacielo più alto del mondo, sono stato gentile, educato, rispettoso, ti ho portata in alto, ti ho dato la possibilità di sognare ad occhi aperti facendoti vivere la fiaba più bella della tua vita. Ti ho corteggiata, ho usato parole meravigliose, mi sono comportato in maniera ineccepibile ed eccelsa.
Quello che ancora non immaginavi è che era tutto finto, il mio scopo era quello di inabissarti, di farti precipitare, di maledire il giorno in cui mi hai conosciuto.
Nonostante tutto l'affetto che mi dimostrerai, le tue premure, il tuo amore, ti tratterò così male, che vorrai sparire e sprofondare. Studierò tutte le tue mosse, le tue fragilità, i tuoi valori morali e userò tutto questo per colpirti, per denigrarti, per farti sentire una nullità. Sarò talmente pessimo che, mentre tu starai male a causa mia, io userò quel dolore per affossarti, per tagliare il tuo cuore che ferirò a morte.
Ti farò sentire talmente insicura di te stessa che passerai intere giornate a piangere e a deprimerti in attesa di un mio messaggio o una mia telefonata, che non arriverà. Sono bugiardo, cattivo, manipolatore con premeditazione, ma ti farò sentire paranoica e ti darò anche della pazza. Impazzirai con i miei discorsi inutili, patetici e inconcludenti e persino quando avrai un momento di sconforto, i miei eloqui saranno talmente stupidi, che ti sentirai soffocare.
Non mi scuserò perché io non sbaglio, anzi minimizzerò i miei errori e sarò talmente bravo e meschino da farti credere che ho ragione. Ti umilierò, ti tradirò, ti schernirò, mi prenderò gioco dei tuoi sentimenti, li calpesterò e ti sentirai morta dentro. E mentre tu continuerai a morire, io mieterò altre vittime, succhierò il loro sangue e le annienterò.
Se riuscirai a sopravvivere a tutta questa agonia e mortificazione, mi ringrazierai per averti resa più forte e per averti insegnato che da quelli come me, bisogna stare alla larga.
- Paola Tafuro, sociologa
John William Waterhouse, Eco e Narciso, 1903
Narciso è un personaggio della mitologia greca, figlio della ninfa Liriope e del dio fluviale Cefiso. Nel mito appare incredibilmente crudele, in quanto disdegna ogni persona che lo ama. A seguito di una punizione divina, s'innamora della sua stessa immagine riflessa in uno specchio d'acqua e muore cadendo nel lago in cui si specchiava.
web
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Non ho mai cucinato per altri se non per me stessa.. non ho mai pensato che in poche ore avrei messo a soqquadro una cucina per cucinare per te. Ieri desideravi una torta.. ma non era possibile mangiarla nessun locale né era fornito. Dato che avevi un desiderio ho pensato di esaudirlo io oggi e ti ho preparato una torta di mele.. dovevamo vederci stasera e stare insieme quindi ho pensato che fosse un bel gesto... ma a quanto pare... non ci vedremo e la torta finirà direttamente nella pattumiera...
Nella pattumiera sono finita anche io e i miei stupidi sentimenti.
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Quanto siamo stupidi noi figli a dar via giochi, regali, cose per le quali i nostri genitori hanno sudato, hanno lavorato, si sogno impegnati per regalarcele su nostra richiesta.
Quanto siamo stupidi in questo mondo consumistico a non apprezzare nulla e presi da un impeto giovanile diamo via tutto non valutando i sentimenti altrui, la vita altrui.
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Mi chiamo Narciso, molto piacere.
Hai avuto la fortuna di conoscermi, hai toccato le vette del grattacielo più alto del mondo, sono stato gentile, educato, rispettoso, ti ho portata in alto, ti ho dato la possibilità di sognare ad occhi aperti facendoti vivere la fiaba più bella della tua vita. Ti ho corteggiata, ho usato parole meravigliose, mi sono comportato in maniera ineccepibile ed eccelsa. Quello che ancora non immaginavi è che era tutto finto, il mio scopo era quello di inabissarti, di farti precipitare, di maledire il giorno in cui mi hai conosciuto. Nonostante tutto l'affetto che mi dimostrerai, le tue premure, il tuo amore, ti tratterò così male, che vorrai sparire e sprofondare. Studierò tutte le tue mosse, le tue fragilità, i tuoi valori morali e userò tutto questo per colpirti, per denigrarti, per farti sentire una nullità. Sarò talmente pessimo che, mentre tu starai male a causa mia, io userò quel dolore per affossarti, per tagliare il tuo cuore che ferirò a morte. Ti farò sentire talmente insicura di te stessa che passerai intere giornate a piangere e a deprimerti in attesa di un mio messaggio o una mia telefonata, che non arriverà. Sono bugiardo, cattivo, manipolatore con premeditazione, ma ti farò sentire paranoica e ti darò anche della pazza. Impazzirai con i miei discorsi inutili, patetici e inconcludenti e persino quando avrai un momento di sconforto, i miei eloqui saranno talmente stupidi, che ti sentirai soffocare. Non mi scuserò perché io non sbaglio, anzi minimizzerò i miei errori e sarò talmente bravo e meschino da farti credere che ho ragione. Ti umilierò, ti tradirò, ti schernirò, mi prenderò gioco dei tuoi sentimenti, li calpesterò e ti sentirai morta dentro. E mentre tu continuerai a morire, io mieterò altre vittime, succhierò il loro sangue e le annienterò.
Se riuscirai a sopravvivere a tutta questa agonia e mortificazione, mi ringrazierai per averti resa più forte e per averti insegnato che da quelli come me, bisogna stare alla larga.
-Paola Tafuro, sociologa
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Pensavo che è strano il modo che hanno di volersi bene le persone. Il modo in cui si allontanano per sciocchezze, l'abilità con cui riescono a tessere fili di incomprensioni attorno a piccoli screzi. È una caratteristica che appartiene a molti rapporti, temo. Amori, famiglie, amicizie: periodi uniti e coesi, poi improvvisamente sparpagliati e lontani, incapaci di stare troppo vicini fisicamente e nei sentimenti.
Pensavo a com'è più facile allontanarsi anziché chiedere scusa, riconoscere che quando discutiamo con le persone che amiamo a un certo punto dovremmo fregarcene se avevamo torto o ragione. Ammettere che ne sentiamo la mancanza.
Invece lasciamo che i giorni passino, e mentre ci affatichiamo a sopravvivere in una routine che ci travolge di impegni, capita che a un certo punto ci si fermi a pensare al motivo per cui ci siamo allontanati. E cosi, scopriamo, che era talmente banale quel motivo, che nemmeno ce lo ricordiamo più.
Il problema è che nel frattempo, però, ci siamo abituati alla distanza, e chiedere scusa per qualcosa per cui siamo stati stupidi diventa troppo difficile.
Allora passano altri mesi. Altre cose. Passa altro silenzio.
Finisce che siamo talmente ottusi nel rimanere impigliati nella nostra posizione che la distanza prevale. Prevale il distacco. La nostalgia.
Ecco, pensavo proprio questo.
Che basterebbe poco, in fondo.
Basterebbe essere solo un po' più coraggiosi, deporre l'orgoglio e fare come facevamo da bambini: chiedere alle persone di restare, anziché lasciarle andare via.
Roberto Pellico
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di futuri senza trucchi per sentirci meno fragili
ma siamo tutti stanchi, siamo vecchi e siamo stupidi vecchi anche i sentimenti e le parole per descriverli.
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La felicità ?
"Crescendo impari che la felicita' non e' quella delle grandi cose.
Non e' quella che si insegue da adolescenti quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi, la felicita' non e' quella che si insegue credendo che l'amore sia tutto o niente, non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono con tuoni spettacolari, la felicita' non e' quella di grattacieli da scalare, delle sfide da vincere, mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicita' e' fatta di cose piccole ma preziose.
Impari che il profumo del caffe' e' un piccolo rituale di felicita', che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro, i colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicita', che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicita' lieve.
Impari che é fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allagano il cuore, impari che il mare puo' aprirti il cuore, che le stelle ti possono far commuovere e il sole, brillare gli occhi.
Impari che un campo di girasoli sa illuminarti che i profumi della primavera ti risvegliano dall'inverno e che sederti a leggere all'ombra d'un albero, rilassa e libera i pensieri
Impari i sentimenti fatti di sensazioni delicate, di piccole scintille, delle presenze vicine anche se lontane
Impari che il tempo si dilata e che quei cinque minuti sono preziosi e lunghi piu' di tante ore.
Impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, spadellare in cucina leggere una poesia, scrivere una nota a matita su un libro, o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze.
Impari che una voce al telefono, oppure un messaggio inaspettato, sono piccoli attimi felici.
Impari ad avere, nel cassetto questi attimi questi sogni piccolissimi ma impagabili.
Impari che c'e' felicita' anche nell'urgenza di scrivere su un foglio i tuoi stupidi inopportuni pensieri.
E che c'e' qualcosa di amaramente felice nella malinconia.
In questo modo, impari quanto sia bella, umile e grandiosa, la semplicitá. "
[ Philippe Delerm ]
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penso che di rapporti, con i miei stupidi sentimenti, io ne ho rovinati tanti
penso solo a come queste persone, con cui ho condiviso così tanto, oggi potrebbero ancora essere presenti nella mia vita, se avessi tenuto i sentimenti per me
Non so se ha senso, forse no, però ad oggi cambierei tante cose, se potessi tornare indietro
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IL MESTIERE DI SCRIVERE (2) Oriana Fallaci a tal proposito una volta invece ha detto: “Molti intellettuali credono che essere intellettuali significhi enunciare ideologie, o elaborarle, manipolarle, e poi sposarle per interpretare la vita secondo formule e verità assolute. Questo senza curarsi della realtà, dell’uomo, di loro stessi, cioè senza voler ammettere che essi stessi non sono fatti solo di cervello: hanno anche un cuore o qualcosa che assomiglia a un cuore, e un intestino e uno sfintere, quindi sentimenti e bisogni estranei all’intelligenza, non controllabili dall’intelligenza. Questi intellettuali non sono intelligenti, sono stupidi, e in ultima analisi non sono neanche intellettuali ma sacerdoti di una ideologia.” Aveva ragione Socrate a mio avviso: “saggio è colui che sa di non sapere”, nessuno di noi è in grado di scriver il libro perfetto, semplicemente perché non esiste, come non esiste una verità assoluta, tutto è assolutamente soggettivo, soggetto a gusti, mode, realtà sociali esistenti, stati d’animo e via discorrendo. Sicuramente però la dove c’è la propria verità, il proprio cuore molte persone possono ritrovarcisi. Ho selezionato alcune tra quelle che ritengo le più belle citazioni di Marcel Proust e a questo proposito ce n’è qualcuna che calza a pennello: Il libro essenziale, il solo libro vero, un grande scrittore non deve, nel senso corrente, inventarlo, poiché esiste già in ciascuno di noi, ma tradurlo. Il dovere e il compito di uno scrittore sono quelli di un traduttore. (da Il tempo ritrovato) Non si riceve la saggezza, bisogna scoprirla da sé, dopo un tragitto che nessuno può fare per noi, nè può risparmiarci, perché essa è una visuale sulle cose. (da Alla ricerca del tempo perduto) Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L’opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da Il tempo ritrovato)#karenlojelo #ioscrivo #scrivere #writing #scrittura #scritturacreativa #marcelproust #iltemporitrovato #citazioni #quotes (presso Every Where) https://www.instagram.com/p/CqZ0rKBoZzp/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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non so perché ma in questo momento mi sento completamente vuota e sola. è come se tutti i pensieri e le mie paure rimbombassero nella mia testa, così forti da non farmi riuscire a sentire il resto. questa mattina ero così felice e non capisco come mai tutta quella felicità e quei pensieri positivi siano scemati così, nel nulla. non è raro che una mia giornata inizi con pensieri bellissimi e finisca sotto le coperte volendo sparire, non avendo voglia di fare niente. ogni volta mi sembra quasi di sentirmi sbagliata, oltre ai vari motivi per cui mi ci sento solitamente, solo perché mi sembra di autosabotarmi. eppure non è che questa felicità sparisca perché sono io ad iniziare a pensare. anzi, solitamente il mio autosabotaggio inizia subito dopo il senso di vuoto che si dilania spezzandomi il cuore all'improvviso. inizio ad avere dubbi su ogni cosa, anche quella che nei momenti di lucidità reputo più sicura, mi riempio di paranoie e ansie totalmente a caso, dalla paura che qualcuno a cui tengo faccia un incidente e muoia, nonostante magari quest'ultimo sia tranquillo dentro casa a fare la cosa meno pericolosa del mondo, alle cose più stupide come il vedere le persone comportarsi diversamente con due persone diverse. cosa che faccio anche io, i miei modi di scrivere e atteggiarmi cambiano, eppure in questi momenti, quando lo noto in qualcuno, inizio a pensare solamente che con me finga. che poi io so che nessuno avrebbe motivo per farlo, però succede che io ci pensi. per non parlare dei pensieri su me stessa, che davvero mi travolgono come un uragano per poi lasciarmi cadere in un mare in tempesta. e vedo i miei pensieri passare dal "il blu è un colore così calmo" al "il blu può rappresentare al tempo stesso la serenità e il dolore più profondo" e okay fino a questo punto i miei pensieri un minimo di senso lo hanno, ma poi inizi con il rappresentare e ti ritrovi a pensare al teatro e a quante maschere invece di stare su un palco ci siano sui volti delle persone che ci camminano di fianco. ho questo mulinello di pensieri confusi che tra di loro possono collegarsi solo se ti ci metti d'impegno e questa cosa mi crea un altro senso d'ansia. non capisco perché. eppure mi sembra che in questo momento non mi manchi nulla, se non la forza di vivere. e mi fermo lì, con il telefono in mano a guardare video inutili che non mi lasciano nulla, o a giocare a quei stupidi giochi pieni di pubblicità che sono l'unico modo per mettere in off il cervello. peccato che con il cervello in questo modo si spengano anche tutte le emozioni, tutte le ambizioni, tutti i sentimenti. e vorresti alzarti e fare qualcosa ma sai che non riuscirai a fare niente, sai che se prenderai un libro riuscirai a leggere a malapena due pagine, sai che se cercherai di riordinare la stanza finirai per far cadere tutte quelle cose che hai lasciato sulla scrivania e sulla sedia perché non avevi forza di metterle a posto prima, sai che non riuscirai neanche ad arrivare al bagno e lavarti perché si magari non hai nessun problema fisico ma dio la tua forza è così prosciugata che l'unica cosa che riusciresti a fare è piangere perché non riesci a fare altro. ma sai anche che se iniziassi a piangere non finiresti più e resti lì, con le lacrime agli occhi, cercando di cacciarle indietro per evitare un crollo o un attacco di panico, con la rabbia che ti cresce dentro perché ti senti un fallimento e poi nulla, il vuoto di nuovo.
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Sono passati 5 anni dal mio ultimo post qui, non pensavo di aprire nuovamente questa mia fragilissima parte ma ieri dopo che abbiamo ballato assieme e ti ho guardato negli occhi ho capito che sono ancora totalmente pazzo di te. Mi sembra cosi assurdo come in 1 secondo la mia apparente serenità sia diventata di nuovo quel baratro di disperazione che albergava in me quando ho cercato invano di entrare nella tua vita. Ho una sensazione che non si toglie da ieri… Cosa devo fare? Devo di nuovo cercare di farti innamorare di me? Devo di nuovo farmi calpestare dal mio amore cosi ardente? È davvero la scelta giusta? Sono cosi frustrato dallo scoprire che il muro che avevo posto davanti al tuo sguardo angelico è diventato invisibile appena ti ho visto sul serio . Marti io ti amo.. non lo vorrei perché mi causa solo sofferenza amare una persona che non ricambia, ma è piu forte di me. Tutti i sentimenti che ho cercato di distruggere in questi anni mi hanno riavvolto completamente e mi sento cosi debole… Non so se prima o poi troverò una persona che ameró piu di quanto ho amato te, so solo che dopo ieri ho capito che sotterrare i sentimenti non li fará scomparire… dio quanto ti amo. Divento tutto cio che odio quando ho a che fare con te, comportamenti stupidi, gelosia irrazionale, insicurezza, poi mi abbracci e finisce tutto. Sto piangendo mentre scrivo questo post e mi sento un cretino nel farlo, chissa se leggerai queste parole, spero di no.. oppure spero che dopo averti fatto innamorare le leggerai con gli occhi lucidi , dio quanto sono idiota. Ti amo
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La Divina Commedia
È arrivata l'ora che ha detto a tutti che il Messaggero della Terra - il "Tentatore" - è pronto (piuttosto un serpente) con l'inganno o con parte della verità, come desideri, ma se aggiungi anche una goccia di veleno, allora quelle manifestazioni diventare inutile. Ma la verità è buona all'esterno, ma è marcita all'interno ed è diventata una bugia!
Quindi, essendomi leggermente soffocato dalle parole "Spirito", intendo piuttosto ciò che una persona vede: il Tentatore, stringendo più forte il petto in modo che il respiro "va via",
tale occupazione è comprensibile a tutti gli "attori", non importa dove "prestano servizio" in ambito civile, civile e militare, beh, e spiritualmente, quasi sempre questa tecnica aiuta l'"anima", stringendosi, a sottomettere i corpi. E le sensazioni e i sentimenti nel corpo si intensificheranno e si sforzeranno furiosamente di “liberarsi��� e di aver costruito una barriera verso un altro mondo, scegliendo solo se stessi di diventare “totalmente stupidi”, e così i sensi hanno “un grammo” di intelligenza, quindi
questi soggetti “profumati” prima soffriranno, poi godranno del loro dolore... Avendo gustato questo frutto avvelenato, sentendo, vedendo il piacere, abituandosi a questa azione, gettando via la paura e il dolore, trovandone piacere nel abbraccio della violenza: assaporando la sconfitta con la vittoria e avendo amato il limite della violenza, sarai facilmente d'accordo con il “fragrante”, se non per appendere tu stesso alla croce, poi per godere di sentimenti simili alla sofferenza di un altro. Ma qui è silenzio...
Altrimenti adesso il tuo “profumato” “amico”, e domani, senza dubbio, cambierà la tua “anima”...
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Non siate avari di sentimenti. E nemmeno di parole.
Ditelo se amate.
Ditelo dieci, cento, mille volte.
Se viene dal cuore, non è noia... è gioia. Gridatelo, se siete felici. Non è vergogna.
Chi non lo fa per pudore, ha solo paura. Piangete le lacrime. Non ingoiatele in silenzio.
Non è essere adulti. È essere stupidi.
Le lacrime nascono per inondare le guance e perché l'anima straborda. Rabbia, dolore, gioia, stanchezza, entusiasmo, amore
sono patrimonio dell'uomo
e nessuno ci deve dire: "sei grande, ti devi contenere".
Così si muore dentro. E si soffre il doppio.
C'è sempre dignità in un'emozione o sentimento espresso dal cuore.
Se è VERO.
Se è spontaneo.
Se ci rende VIVI.
Letizia Cherubino
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