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#storiatriste
mighele · 5 years
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And when your satisfied that spring has finally arrived, the sky gets covered with clouds, and you have to turn the heating back on! #sadstory
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dilebe06 · 5 years
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Guarda che carino Google...festeggia la nascita delle salsicce. Aspe'....🤔🤔🤔 ...Joseph Antoine Ferdinand Plateau fisico belga, inventore del fenachistoscopio. Ah ecco. Sono una cretina. #storiatriste #storiavera #sonounacretina #lol #google #googledoodle #fenachistoscopio #auguri #plateau #fisica #èquasioradipranzo https://www.instagram.com/p/B3mGpLiImt5/?igshid=21pztcu887hz
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sanguechescorree · 6 years
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Non farò come te mamma.
A mia figlia dirò che avere un piercing o tatuaggi non vuol dire essere una brutta persona.
Che l'apparenza non è tutto.
Le insegnerò come sorridere e non le dirò mai "sei sbagliata".
Per me lei sarà tutto e glielo dirò.
Certo è possibile sbagliare e usare termini non opportuni, ma a differenza tua saprò chiedere scusa.
Che in una vita io, "scusa" non te l'ho mai sentito dire.
Imparerò a capire se starà bene.
E se quelle bandane sono per moda o perchè sotto c'è nascosto qualcosa di più grande di lei.
Imparerò a capire se la cena che le ho preparato è andata a finire in un fazzoletto, e buttata 5 minuti dopo.
Imparerò a mandarla in giro con i suoi amici, anche se più grandi, se fumano o bevono, perché se le ho davvero insegnato a fare di testa sua, saprà lei cosa fare.
Le insegnerò ad essere coerente.
Tu non me lo hai insegnato, ma ho imparato da te lo stesso, dato che non lo sei.
-Sanguechescorree
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E dai Paolo! #igatticonquisterannoilmondo #fammientrare #perfavore #gatto #storiatriste https://www.instagram.com/p/B_X6LAPowR5/?igshid=1oyju97ueqbz3
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voglio-venire-da-te · 7 years
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05.01.2018
Oggi.
Oggi è successo un evento...oggi ho toccato il fondo. L' ho toccato davvero, sapete? E non è così terribile come pensavo. Mi ci sono appoggiata e nella mia mente pregavo...chiedevo a chi sta sopra di me di intervenire, perché io non avrei potuto più fare niente. Ero chinata a piangere. Tremavo. Il mio cuore batteva troppo veloce, come mi succede troppe volte ultimamente. La mia mente vagava chissà dove, esausta, sfinita. Il mio cuore si stava letteralmente spaccando. Ogni minima ombra di fiducia, speranza e bontà sono scivolati via insieme alle infinite lacrime. E come poterlo evitare? A furia di tirare la corda, prima o poi si spezza. A furia di mettere a dura prova il mio cuore, è andato in frantumi. Che dire di me?
Affronto la depressione da non so più quanto tempo. Sembra passata una vita. Ma quante lacrime ha visto il mio cuscino. Quante urla hanno sentito le persone vicino a me. Quanti battiti accellerati ha dovuto fare il mio cuore.
Non pensavo mai che sarei arrivata a questo punto. Pensavo che forse le cose sarebbero migliorate (illusioni di una speranza irrealizzabile). Speravo di poter trovare la mia pace. Serenità, libertà, menefreghismo. Eppure, ad essere buoni, bisogna immaginarselo poi che la fregatura sotto c'è sempre.
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joey080 · 8 years
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‪#storiatriste :due ore a truccarti e dopo un colpo di vento ti ritrovi case ,libri,auto,viaggi, fogli di giornale in un occhio... #morning ‬#buongiorno #poiunonondevesmadonnare #peaceandlove
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xletitallburn · 7 years
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Breve storia triste
Noto un ragazzo all’università,
È gay.
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cinematicalice · 8 years
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Ciao mamma. Voglio parlarti di quest'ultimo periodo. Tu sai cosa ho passato in questi mesi e mi sei stata vicina come nessuno, ma non sai tutto. Non sai che dietro i problemi a scuola c'era altro. Mi sentivo sola nonostante avessi i miei amici intorno. Dietro quel 3 c'era un amore nato e sepolto cento volte. Mamma io la notte piangevo e inondavo il letto con la tristezza e avevo paura di affogarci. Mamma io non sapevo più cosa fare della mia vita,non mi sentivo buona a niente,una che sprecava ossigeno o lo rubava a chi pensavo fosse indiscutibilmente migliore di me. Mamma io ho avuto paura di me stessa e mi dispiace non avertelo detto. Ma adesso è finita, Ed è finita grazie a te. Mi hai preso per mano e mi hai detto che sarebbe finito tutto presto,che mi saresti stata vicino. Mi hai insegnato che le difficoltà si superano,insieme. Quella stessa sera in cui ti ho raccontato tutto ho ripreso a sorridere. Mamma io adesso sono felice. Io adesso vado "bene" a scuola; Mi sento bella e sicura di me; Ho rivisto il mio cantante preferito è così il mese prossimo...Cazzo quanto mi mancava. Mamma grazie. Quando mi sentivo morire sono riuscita a rinascere dalle ceneri,proprio come quel quadro a casa di nonna che piace tanto a papà. Quindi grazie,di tutto. Ti voglio bene mamma.
Laragazzadallealiviola
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aduepassidalsole · 9 years
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Day23
Ormai il tempo passa, pur se i ricordi sono nitidi, vivi, reali, dentro si nota una sorta di distacco... una specie di tenda semitrasparente che ti permette di guardare, ma non toccare.
Passano i giorni e la mia euforia iniziale va piano piano a sciogliersi... rimane ora la malinconia, che non penso potrò liberarmene facilmente, e un senso di solutudine acuta, che ti assale le domeniche pomeriggio davanti ad un thè caldo, con MTV accesa mentre guardi “New Girl”, oppure alle 7 di mattina in autobus per andare a scuola, quando tutti dormono e con le cuffiette alle orecchie si ascolta, non per caso e neanche per masochismo, la canzone che ha segnato la profonda delusione che si sta vivendo.
Tutto ciò che accade deve essere vissuto, amato, odiato, sofferto...
Rimpiangere il passato non farà che allargare la ferita..
Io voglio affrontarla la mia delusione, ne parlo con il mondo, mentre sono oggi 25 aprile distesa nel letto alle 19:01 col pigiama mentre tutti sono fuori a mare, (tutto ciò a causa della fisica, che ho compito lunedì) e ne parlo con voi, o con almeno le poche persone che sono interessate.
Ho vissuto un amore intenso, travolgente, passionale, che però è finito.
Dicevano che due settimane bastano per scordare qualcuno, io sono del parere che non lo dimenticherò mai. Riuscirò però ad andare avanti e rifarmi la mia vita.
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sabrinaballo · 10 years
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Io : Mamma, ti devo dire una cosa Mamma : Amore cosa? - Mamma devo andare in ospedale! Mamma : Cosa è successo piccola? - Voglio donare il mio cuore ad un mio amico che non sta bene, solo il mio è combatibile ! Mamma : No amore e tu poi non ci sarai più! - Mamma sarò la sua anima, sarò Ià ma nel suo corpo! Mamma : Non te lo concendo! - Mamma la vita è mia! Faccio quello che voglio! La mia vita è lui ecco. E quindi anche il mio cuore è lui è glielo donerò Corro in ospedale, Dottori : Non c’è nessun cuore, a breve il ragazzo morirà! - Dottori ci sono io aspettateeee! Dottori : Bambina no! Non sarà compatibile il tuo cuore al suo! - Provate perfavore! Dottori : sicura? - Si sicurissima! Dottori : Va bene allora procediamo l’operazione. - Una sola cosa, tenete questa lettera datela al ragazzo al suo risveglio! Il cuore è compatibile al suo. Tutto va bene! Il ragazzo si risveglia! Ragazzo : Dottori è tutto merito vostro Grazie! Dottori : No ragazzo, non è merito nostro, è merito di una piccola ragazza che ha voluto donare il suo cuore a lei. Ragazzo : Non capisco! La conosco? Dottori : Sembra di sì… Ha lasciato questo a te! Ragazzo : Grazie ora leggo! Ma qui non è mai venuta una ragazza a vedere come sto Mora ,alta, occhi verdi? Dottori : Si per un paio di giorni poi è scomparsa! Sulla lettera c’era scritto: *Caro amore mio, con te ho passato momenti stupendi, ho fatto le peggio cazzate, ho riso, e pianto per te, soprattutto in questi giorni. Ora hai la mia anima sei felice? Ora puoi capire quanto ti amavo? Ora percepisci che quando dicevo Ti donerò il mio cuore era vero? Te l’ho donato. Si sono stata io! La tua mora,alta e occhi verdi ! :) Sapevo che chiedevi se c’ero ai dottori, per un primo periodo ci sono stata sempre giorno e notte con te! Poi ho deciso di donarti la mia anima! Curala bene! Ha bisogno di te! Scusa forse sarai un pò arrabbiato, forse ora starai piangendo, Non ti preoccupare per me! Io ho voluto donartela non per farlo vedere agli altri, ma per farti capire quanto vali per me_! Dolce stella un giorno ci rivedremo… il mio è solo un arrivederci TI AMO!
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dream-sogni · 10 years
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                                                 LETTERA DA UN BAMBINO MAI NATO  Ciao. Mi chiamo… Anzi non mi chiamo. Sono troppo piccolo per avere un nome. Ho appena qualche settimana di vita. La mamma non si è ancora accorta di me. Semplicemente, percepisce in lei qualcosa di diverso, ma non immagina cosa possa essere: improvvisi sbalzi d’umore, capogiri, eccessiva stanchezza. Non sa che io sono dentro di lei. Poi, realizza il fatto di avere un ritardo, e si spaventa. La mamma è giovane. Va ancora a scuola. Percepisco la sua angoscia, e mi ferisce la sua speranza della mia inesistenza. Continua a ignorare la cosa, a voler credere che io non esista. Oggi però ha finalmente trovato il coraggio di scoprire la verità: adesso sta entrando in farmacia per acquistare un test. Si rivolge al farmacista timidamente, parlandogli a bassa voce. Temo che si vergogni di me. Torna a casa. Chiudendosi in bagno, affronta la realtà: prende il test fra le sue mani, e dopo qualche istante comprende che c’ero, che esistevo.  Mi ha profondamente colpito la sua disperazione: avvertivo il suo dolore, unito al mio che cresceva man mano per la sua infelicità.  Perché non mi vuoi, mamma? Non piangere, tranquilla. Ci sono qui io che ti voglio bene. Adesso prende il cellulare. Sta facendo uno squillo a papà. Non so cosa gli stia dicendo, ma la mamma si arrabbia molto con lui, grida, gli urla che io non sono un dente caricato da estirpare: sono un essere umano! Dice che non può tirarsi indietro, fingere che la cosa non esista, perché che lo voglia o no, lui è mio padre. La mamma è così piccola ancora, fragile, ha bisogno del sostengo morale di papà, soprattutto per dare la notizia ai nonni. Invece si trova costretta ad affrontare ogni cosa da sola, perché papà non vuole saperne di me. Papà, quando la mamma ha saputo di me è scoppiata in lacrime, tu addirittura vuoi buttarmi via: perché non mi volete? Cosa vi ho fatto di male? Sono solo un bimbo innocente. Ora la mamma lo sta dicendo alla nonna. Nonna, cosa fai? Perché le hai dato uno schiaffo?!? Cosa c’è di tanto cattivo in me, che non deve nascere? Mamma tranquilla, andrà tutto bene. Non intristirti perché hai litigato con la nonna. Vedrai, le passerà. Andrà tutto bene. Sono passati tre giorni. Ora ho tre giorni di vita in più. Che bello, non vedo proprio l’ora di nascere, di imparare a camminare, a parlare, a correre. Voglio che mi insegni tutto quello che sai, mamma. E non importa se papà non mi vuole, magari con il tempo cambierà idea. Per adesso mi basti tu. E così bello addormentarsi con te, mammina, svegliarsi con te, accompagnarti in ogni cosa che fai. Ora stiamo entrando in uno studio medico. Non piangere, mamma. Ci sono qui io che ti voglio bene. Vedo il dottore, molte macchine e tanti infermieri. Se già curiosa di sapere se sarò un maschietto o una femminuccia? Eppure tu continui imperterrita a singhiozzare. Cos’è? L’emozione di sapere il mio sesso? Continui a ripetere, accarezzandoti il ventre >. Perdonarti di cosa?!? Perché dovresti avere bisogno del mio perdono? Cosa stai facendo, per chiedermi scusa? Sento un dolore, una specie di ago che invade il mio piccolo mondo perfetto. Ho capito tutto. Le mie cellule strappate dalla tua carne. Ora capisco che tu non mi insegnerai mai a camminare, a parlare. Perché io non nascerò mai. Non piangere mamma, io ti perdono. Chissà se esiste un paradiso per i bimbi mai nati. Addio mamma. Saremmo stati felici insieme, ti avrei voluto tanto bene. Addio. Il tuo bambino senza nome
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iwantstayinyourarms · 11 years
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 Vi vorrei parlare di Maria. Lei era una signora di 83 anni.L’ho conosciuta per caso, andando a trovare mia madre, geriatra, a lavoro.Aveva alzheimer, la malattia più brutta che possa esistere.Era sola, il marito morto di tumore e l’unica figlia che aveva viveva in Germania e tornava in italia una volta all’anno. Da due anni era ricoverata lì, in quel posto che segnava l’ultima tappa della vita per una persona malata.Io stavo camminando lungo il corridoio quando vidi questa signora che mi stava osservando. Aveva i capelli bianchi, gli occhi verdi smeraldo imprigionati dalle rughe sul viso e indossava un pigiama rosa confetto. Mi avvicinai e le chiesi se avesse bisogno di qualcosa.“Portami a Roma” fu la sua risposta.Siccome mia madre mi raccontava ogni giorno la sua giornata, quante persone riusciva a salvare e quante le morivano sotto gli occhi, sapevo che una persona malata di alzheimer la devi solamente assecondare per non farle perdere quel poco di speranza che le rimane.Così le dissi che l’avrei portata, ma non quel giorno perchè pioveva e non potevamo ammirare la bellezza senza tempo della capitale.Accennò un sorriso e iniziammo a parlare. Mi raccontò quel poco che ricordava della sua vita, di sua figlia, suo marito, i suoi nipoti. Mi descrisse i luoghi che visitò e le persone che conobbe, la maggior parte inventate. Ero così incantata dal suo discorso che non mi accorsi che erano le otto e dovevo tornare a casa. La salutai e le promisi che il giorno dopo sarei tornata e le avrei raccontato della mia vita. E così feci. Mi inventai situazioni che non avevo mai vissuto ed ogni volta che la vedevo sorridere mi si stringeva il cuore. Questa storia andò avanti per tre mesi ed ogni giorno, dopo scuola, andavo lì a tenerle compagnia. Nonostante fossi una sconosciuta, ero la sua famiglia. Pensate che non sapeva neanche quale fosse il mio nome e quale fosse realmente la mia storia, eppure sembrava mi conoscesse meglio di chiunque altro.Però sapevo che stavo giocando con il fuoco. Sapevo che non le restava molto tempo per vivere, ma ormai il danno era fatto, ormai mi ero affezionata a lei e per questo continuai a farle visita. Un giorno freddo di novembre, mentre fuori stava diluviando, la trovai in ginocchio che pregava. Io non credo in Dio, ma sono una persona che rispetta le opinioni altrui e sono curiosa di sapere cosa le spinge a fare determinate scelte. Così aspettai che finisse e le domandai cosa chiedeva a quello che voi chiamate dio.” Io non gli chiedo niente. Io lo ringrazio. Lo ringrazio di avermi fatto vivere la mia vita, di avermi fatto conoscere l’amore e di avermi mandato un angelo come te.”Rimasi sbalordita da quelle parole. Quanta forza c’è in una persona del genere? Apparentemente fragile ma realmente forte come un uragano? Quanto coraggio ci vuole per ringraziare un dio delle cose belle vissute, invece di maledirlo per tutto il dolore sopportato, maledirlo per averle tolto la memoria, i ricordi? Non è una cosa da tutti, ma lei era speciale.Quel giorno mi richiese quando l’avrei portata a Roma per farle vedere il Colosseo, ed io le risposi per l’ennesima volta il giorno in cui non ci sarebbe stata la pioggia. “Va bene, mi fido di te.” furono le ultime parole che mi disse.Il giorno dopo morì.Quel giorno, il 16 novembre, c’era il sole.Quel giorno, il 16 novembre, gli occhi di maria si chiusero per sempre.Quel giorno, il 16 novembre, ho pianto fino ad esaurire le lacrime.Quel giorno, il 16 novembre, ringraziai dio.Lo ringraziai per avermi fatto conoscere una persona così speciale e non gli dissi più niente.Spero solo che se esiste davvero un dio, protegga lei e tutte le persone con una forza del genere. Quel giorno, il 16 novembre, sono andata a Roma.Sono arrivata davanti al Colosseo ed ho sentito un brivido sulla mia pelle e non mi sono sentita sola.La sensazione più bella di tutta la mia vita.Cara Maria, spero solo che tu abbia trovato la felicità che meriti.Ti voglio bene.
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victoria-soul · 11 years
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Trovo una persona che mi fa riprovare finalmente qualcosa, e va tutto a puttane. La storia della mia vita.
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