#stancare
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ragazzoarcano · 9 months ago
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“Ti sei stancata di portare il mio peso
ti sei stancata delle mie mani
dei miei occhi, della mia ombra
le mie parole erano incendi
le mie parole eran pozzi profondi
verrà un giorno un giorno improvvisamente
sentirai dentro di te
le orme dei miei passi
che si allontanano
e quel peso sarà il più grave.”
— Nazim Hikmet
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lospalatoredinuvole · 2 years ago
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Trovate qualcuno da non rincorrere.
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foreverblondie23 · 2 years ago
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mostro-rotto · 2 years ago
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Non è vero, come dicono, che le difficoltà rendono forti. No, le difficoltà rivelano chi è forte. Ci permettono di scoprire una forza che non avremmo saputo di avere. Ma non fortificano, stancano. E le persone forti sono stanche, anche se ce la fanno.
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etym-a-day · 8 days ago
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staunch, adj.
First attested in the early 15th century with the specific meaning "watertight", this word comes from Old French estanche, or possibly Anglo-French estaunche, both meaning "firm or watertight". The French are probably from Vulgar Latin *stanticare, which in turn is most likely from Classical Latin stans, the present participle of stare, "to stand". The Latin is from the Proto-Indo-European root *sta-, "to stand, to be firm or make firm".
The meaning of this word was extended to include "firm, strong, substantial (of inanimate objects)" by the mid 15th century, and by the 1620s to "firm, stalwart, principled (of people)".
Although etymonline.com does not directly address the connection, my own curiosity led me to look up the very similar verb stanch, meaning "to stop the flow of (usually blood)". This verb is first attested in the early 14th century, and comes from Old French estanchier, which should look familiar. That word is a verb meaning "to cease the flow of, to drain, to hinder", and is clearly at least related to if not the source of the Old French adjective estanche, from which English staunch is said to derive.
Interestingly, etymonline.com gives different Vulgar Latin sources for the French verb and adjective, contending that the verb estanchier is from VL *stancare, which they say may be from Classical Latin stagnum, "pond or pool", but may also be from the familiar CL verb stare, "to stand".
To complicate things further, the Oxford English Dictionary Online cites *stancare as the source of both the French verb and adjective, which would make English staunch and stanch doublets. I suspect there is an even closer relationship between these two words, considering the causative relationship between them (that is, when you stanch something, you make it staunch).
Delving deeper into this question is outside the scope of this blog, though, so suffice it to say that I would not be surprised to learn that staunch in fact derives from stanch, which entered the language a century earlier. This possibility is further legitimized by the fact that in many dialects of English, the two words can be used interchangeably (that is, stanch can be used as the adjective, and staunch as the verb — indeed, the OEDO lists the verb entry as "stanch/staunch").
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Sources:
https://www.etymonline.com/word/staunch
https://www.etymonline.com/word/stanch
https://www.oed.com/dictionary/stanch_v
https://www.oed.com/dictionary/staunch_adj
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der-papero · 9 months ago
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Sono genitore (in senso diverso) ufficialmente da tipo 3 settimane, e vivo tutte le nuove difficoltà di questo status, come organizzare la giornata, come girare gli eventi in modo tale da farla incazzare il meno possibile, e tante altre sfide penso comuni a tutti quelli della categoria.
Ecco, proprio di loro parlo, la categoria. Li ho sempre schifati i genitori, ma non in senso stretto, ma in quanto categoria in senso più ampio, soprattutto quando sono in gruppo, li ho sempre considerati, in media, delle bestie incivili che, usando il proprio status di genitori come scudo, si autoassegnano ogni tipo di diritto e risorsa, noncuranti del fatto che esiste un mondo di non-genitori che ha diritto al proprio spazio e alla propria quiete.
Domani parto per l'Italia, viaggio a tappe, dovrò fermarmi all'altezza di Milano per dormire, in albergo. Nel discutere con altri genitori delle possibili difficoltà, anche perché a volte tra tante fregnacce qualcosa che può tornarti utile la senti, raccontavo del mio piano per farla stancare il più possibile prima di arrivare in albergo, di prendere una pizza da portar via, così da portare a zero la possibilità che possa piangere e dare fastidio ad altre persone, e mi sento dire
mica è un tuo problema, sono bambini, le altre persone si arrangiano!!!
Ecco, insieme ai tedeschi adesso ho un nuovo nemico.
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ragazzoarcano · 9 months ago
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“I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta.”
— Antoine De Saint-Exupery
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sunelrose · 7 months ago
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Un giorno ti svegli e sei intollerante al lattosio, inizi a mangiare la verdura e i legumi e pensi che non fa poi così tanto schifo, trovi ridicoli i pantaloncini a mezza chiappa, solo di pensare a uscire e ballare e/o bere dopo il lavoro ti fa stancare, ogni giorno scopri un dolore nuovo, chattare per fare conoscenza è una perdita di tempo ed energie, riesci a individuare subito le red flags nelle persone che inizi a frequentare, non hai più interessi in comune con le attuali conoscenze e/o amicizie trovando i loro discorsi infantili e noiosi, non reggi più l'alcol (difatti ti bastano solo due drink per andare a dormire) e per riprenderti ti servono circa 42h, il giorno libero lo passi in : faccende domestiche, compere, visite , varie skincare che promettono miracoli (con prodotti rigorosamente coreani), tisanina alla melatonina, gatto + copertina calda e inizi a calcolare ogni soldo che spendi. È così che ci si sente ad essere adulti?
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crazy-so-na-sega · 2 years ago
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A stancare di più non sono tanto quelli che odiano motivatamente ciò che pensi, quanto quelli che credono di potersi sostituire a te nel dichiarare agli altri ciò che realmente pensi con il solo scopo di accusarti di nefandezze da loro stessi inventate. Di solito giornalisti.
-@IlFlautoCinese
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jackpanforte · 4 days ago
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Avevo solo bisogno di essere amato
Dentro, dove arrivi solo tu
Dove chiunque ha fallito
Dove con chiunque ho fallito
Dentro
Dove ho così tanti mostri dalla faccia di bambino
Che la notte non prendo mai sonno
E il pomeriggio non so stare sveglio
Avevo solo bisogno di essere divorato
Non mi andava più di cercare un predatore qualsiasi
Ne volevo uno bellissimo, unico
Così particolare che nel guardalo mangiarmi
Non mi potessi mai stancare del suo aspetto
Avevo solo bisogno di sentirmi utile
Alla fine
Fosse solo per un complimento sincero
Per un sorriso al momento giusto
Smettere di avere addosso la pelle sbagliata
Vista e percepita sbagliata troppo spesso
Le mie spalle curve non sono mai state un problema fisico ma un'abitudine che non so spiegare a nessuno.
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gothsoulvi · 8 months ago
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E se anche lui si sta iniziando a stancare di me?
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Non basterebbe una vita intera per farmi stancare di te.
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girulicchio · 2 months ago
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Nelle ultime settimane ho cominciato a dormire di merda, più del solito. Ieri notte è stata veramente, veramente tragica. Ho speso la mattina a pensare, a scrivere. Sono stato male. E nel pomeriggio ho avuto il coraggio di ammetterlo. Perché sto male da anni, mica da tre mesi. E sento una parte di me che col piccone smantella tutto quello che ho costruito con sacrificio.
Vivo di sensi di colpa, cosa che (a memoria) non mi è successa così spesso. Non mi sento un buon amico per i miei amici. Non mi sento di meritare le persone che ho attorno. E poi, poi c'è Serena, che per mia fortuna è lontana abbastanza, è aleatoria, è sfuggente. Condivide con me una grande emotività, siamo molto in linea su tante cose. Ma io lo so, è la novità. Poi passerà, a entrambi.
Del resto, io ho messo subito dei paletti. Come se fossero serviti, per carità, ma li ho messi. Perché io non devo nulla a nessuno, e nessuno deve nulla a me, ma non ho intenzione di dedicarmi più del necessario a qualcuno che non sia me.
Faccio una gran fatica, ma continuo a fare tutto il necessario per aprirmi. Con tutti quelli che capitano a tiro: i miei sono solo atti d'egoismo.
Non è sano nascondermi dietro la volontà: dire che voglio stare bene non nega che io stia male. E non c'è nulla di sbagliato nel dirlo. È chiaro che non posso abboffare la uallera a tutti, tutti i giorni. Ma se sento di aprirmi con una persona, se ne sento la necessità, perché trattenermi?
Non ho la pretesa di essere indelebile, ma sicuramente mi ferisce l'idea di essere stato spesso un'illusione, un desiderio di amare e essere amata, anziché essere apprezzato per quello che sono. Ma la responsabilità non può essere che mia. Ed è per questo che sto facendo di tutto per non rientrare in certi pattern, che sono combattuto tra l'allontanare le persone ed essere me stesso.
Chi sono io? Chi sono davvero? Perché se i miei gesti eccessivi, le mie ostentazioni, il mio affetto divampante, che brucia intensamente come un fiammifero e lascia solo nerofumo e cenere, sono le cose che mi definiscono, allora sono e sarò sempre fuffa. Mi merito di essere di passaggio. Mi merito di stancare presto. Ed è per questo che voglio restare solo. Tuttavia non ci riesco.
Faccio una gran fatica a tenere le distanze dalle persone che vorrei tenere vicino, ma non è il momento. Ed è ironico, ma nemmeno troppo, che nell'anno che ho promesso di essere più aperto emotivamente mi trovo ad ammettere che sto sopprimendo il bene e il male. Come funziono male. Ci deve essere un cortocircuito tra tutti gli interruttori on/off che regolano le mie emozioni.
Sono sicuro che non mi serve la benedizione di nessuno, se non la mia, per provare quello che sento. Anzi, quello che dico di sentire. Perché la vera verità è che Lello, sebbene con degli asterischi qua e là, ha ragione. Io gli ricordo lui da giovane e lui mi spaventa per quello che posso diventare. Non voglio essere così assertivo, così freddo, così cinico. Non voglio continuare a nascondere la polvere sotto ai tappeti.
E ora veniamo al punto: perché qui e non su carta? Perché qui e non in un file word che posso aprire solo io? Perché questo è stato il posto in cui ho speso tutte le risorse di autocompatimento, i piagnistei, i lamenti. Che faccio, perpetro il disordine? Lascio tracce di quello che non voglio più essere anche dove sto ricominciando? Eddai, su, sarebbe l'ennesimo autosabotaggio.
Ho detto a tutti, in primis a me, di esserne uscito in piedi, bene. E invece ho perso l'appiglio, e ora mi affaccio alla realtà. Sono perennemente insoddisfatto, mi crogiolo nella stasi, non mi sta mai bene niente.
Serena mi ha fatto scoprire Liberato. 'O Diario è un colpo al petto, uno schiaffo in faccia, una stritolata di palle, tutto insieme. Ma funziona. Sente dolore solo chi è vivo. E allor so viv pur je. E soprattutto nun so sul. Po m pass, m scord e sti strunzat. Tant, a vit è nu fatt e cul. Mic t capit sul chell ca t'ammier't. Chest so e strunzat ca dic a chies: o Patatern te rà a croce ca può purtà. O cazz ca at cacat. E tutt e cristian ca jettn o sang p senza nient? Tutt chill ca s levn verament nu muorz e pan a vocc p l'at e po fann na vit e merd? E si pens a lor, c diritt teng e m'allamentà, e m mettere a chiagnere?
So quas trent'ann ca teng ncuorp tutt stu velen. E l'agg spartut nu poc per'on a tutt e perzon ca m'ann stat a fianc fin e mo. E teness pur a c dicere? Però o riest o teng ancor je e mo m sent accis, malament a piezz. Trent'ann e scelte sbagliate, trent'ann a m'appenn'r vicin o primm appiglio. E tanti persone nun se l'ann mmeritat. Pcché pò agg semp fatt in modo, volente o nolente, e nun m piglià maj responsabilità. Belli cazzi, o no? L'agg fatt fujì tutt quant per esasperazione. Parl assaj, stong a sentì poc. E nun voglj cchiù ca a gent pens ca je song nu buon uaglion, pcché nun è over. Pcché song nu sfaccim r'egoist, ca pens sul e cazz suoj, pur quann fa ben all'at. M'agg rutt o cazz e campà accussì. Nun vec l'or e m n jì a cocc'ata part, oì.
So schiav e me stess, e sul je m pozz liberà. E dic a stessa strunzat ra ann e ann, in forme diverse. Pcché song nu piatt vacant e fin e mo nun agg maj tenut e pall d'o dicere a alta voce. Allor, mo, e fatt so duj: o stu piatt o rignimm o ce stamm sul zitt.
Mo vac a cucenà coccos, po essere ca aizann'm a int a stu liett m'arripiglj nu poc. Ma chi sfaccim m'ha fatt arapì l'uocchj stammatin.
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pizzettauniversale · 2 years ago
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Martedì sera la vicina ci ha preparato la cena perché ha detto che dopo il lungo viaggio non voleva farci ulteriormente stancare preparando la cena, oggi mi ha fatto il pranzo perché così non devo cucinare di ritorno dalla palestra. Che amore 😭😭😭
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vuotipienidite · 1 year ago
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quante volte ci siamo detti che avremo scalato il cielo mano nella mano
e superato anche il gelo solo restando un po’ più vicino
ogni stella ha chiesto il tuo nome per brillare come te
perché sei oltre quello che tu sai vedere.
tu sei
oltre il mare e le sue alte maree
tu sei
oltre le città ed il rumore assordante della gente
tu sai
cascarmi addosso come pioggia e superare quella linea sottile che c’è tra scivolarmi sulla pelle ed entrarmi dentro
tu sai
danzare nella mia testa mille mila ancora volte senza stancare mai i passi miei.
sei nei miei pensieri così tanto tempo che ho capito che non hai fine
sei l’universo intero e anche il viaggio che mi ci porterà per tutta la vita
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quellaragazzasognatrice · 8 months ago
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Probabilmente faccio stancare così tanto le persone di me che sono destinata a stare sola
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