#spaccato di vita
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thegretchenimages · 2 years ago
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Adoro le riunioni di condominio sono uno spaccato di vita che mi affascina. Danno tutti il peggio di sè senza una buona motivazione. Anche chi rimane a casa e origlia e spia dalle finestre.
Le persone sono pessime e nei condomini si può ben vedere. Ci si dovrebbe scrivere un libro.
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ilmondodishioren · 2 years ago
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I quattro fratelli Yuzuki, di Shizuki Fujisawa.
Ciao amici, si ritorna a parlare di manga con una storia dolcissima sui legami di sangue e le difficoltà della vita. I quattro fratelli Yuzuki di Shizuki Fujisawa narra la storia di Hayato, Mikoto, Makoto e Gakuto, quattro fratelli che resteranno presto orfani e saranno costretti a crescere da soli sotto la supervisione di Hayato, il maggiore e unico adulto in casa, difatti Mikoto, Makoto e…
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i-am-a-polpetta · 1 year ago
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"siamo tutti fatti di luce e di buio e nonostante questo mio animo frammentato, spaccato, crepato e ferito, tu continui ad essere quella luce calda che restituisce vita ai miei giorni senza mai chiederla indietro.
grazie per essere quella luce.
buon compleanno amore mio, al primo di una lunga serie ❤️‍🩹"
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singinthegardns · 1 month ago
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A volte ti penso ancora. Cerco ancora quel buongiorno, quel sole che ogni giorno portavi nelle mie giornate. Dico a tutti che oramai sono andata avanti ma dentro di me sono ancora ferma ad aspettarti, seduta su quel marciapiede mentre guardavo le tue spalle allontanarsi. Nessuno ne parla ma a volte l’amore è anche questo: sapere aspettare. Rimanere a sperare in qualcosa che forse non accadrà, un po’ come andare a caccia di stelle cadenti quando il cielo è pieno di nuvole. Mi hanno detto che ho sbagliato a metterci così tanto cuore, a darti così tanto amore ma loro che ne sanno di quello che mi hai fatto provare? Di quanto ero felice quando stavo con te, di tutte le volte in cui mi hai aiutata a migliorare, a superare quelle paure che spesso non mi permettevano di respirare. Mi hanno detto: “la vita non ti aspetta, vai a conoscere nuovi ragazzi” e giuro che ci ho provato, ho provato a perderti un nuovi occhi, a sfiorare nuove bocche ma alla fine, ogni volta, finivo per parlare di te. Di quel cattivo che mi ha spaccato il cuore, che da un giorno all’altro è sparito dalla mia vita dicendo solamente che meritavo molto di più e che lui purtroppo non poteva darmelo. È difficile convivere con questa speranza sai? Con il cuore che ti vede arrivare mentre la mente ti lascia cadere, è difficile averti sempre nella testa e non poterti più stringere, è così difficile vivere senza di te. Non so ancora per quanto ti aspetterò ma so dirti che il mio cuore non dimenticherà mai il modo in cui l’hai fatto tremare, il modo in cui hai saputo riaccenderlo dopo tanto tempo in cui era fermo… so che è finita ma non mi dimenticherò mai di te.
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mucillo · 3 months ago
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“Non mi interessa cosa fai per vivere, voglio sapere per cosa sospiri e se rischi il tutto per trovare i sogni del tuo cuore.
Non mi interessa quanti anni hai, voglio sapere se ancora vuoi rischiare di sembrare stupido per l’amore, per i sogni, per l’avventura di essere vivo.
Non voglio sapere che pianeti minacciano la tua luna, voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore, se sei rimasto aperto dopo i tradimenti della vita o se ti sei rinchiuso per paura del dolore futuro.
Voglio sapere se puoi sederti con il dolore, il mio e il tuo; se puoi ballare pazzamente e lasciare l’estasi riempirti fino alla punta delle dita senza prevenirti di cautela, di essere realisti, o di ricordarci le limitazioni degli esseri umani.
Non voglio sapere se la storia che mi stai raccontando sia vera.
Voglio sapere se sei capace di deludere un altro essere identico a te stesso, se puoi subire l’accusa di un tradimento e non tradire la tua anima.
Voglio sapere se sei fedele e quindi hai fiducia.
Voglio sapere se sai vedere la bellezza anche quando non é bella tutti i giorni.
Se sei capace di far sorgere la vita con la tua sola presenza.
Voglio sapere se puoi vivere con il fracasso, tuo e mio e continuare a gridare all’argento di luna piena: SÌ!
Non mi interessa dove abiti e quanti soldi hai, mi interessa se ti puoi alzare dopo una notte di dolore, triste o spaccato in due, e fare quel che si deve fare per i bambini.
Non mi interessa chi sei, o come hai fatto per arrivare qui, voglio sapere se sapresti restare in mezzo al fuoco con me e non retrocedere.
Non voglio sapere cosa hai studiato, o con chi o dove, voglio sapere cosa ti sostiene dentro, quando tutto il resto non l’ha fatto.
Voglio sapere se sai stare da solo con te stesso, e se veramente ti piace la compagnia che hai…nei momenti vuoti.”
Scritto da un’indiana della tribù degli Oriah-1890)
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mrfilippa · 1 month ago
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penso sia ora di fare i conti con tutto il casino che è ed è stato il fandom di PO e mettere mano anche in particolare sulla situazione del mio heritage blog che ho.
Non voglio fare nessun callout, semplicemente voglio solo sfogarmi di tutto quello che è successo.
In a nutshell: mesi fa il fandom di tumblr di PO si era spaccato in due con io in mezzo (ma come tutte le cose io sto sempre in mezzo ;_;), e penso anche altra gente, per le solite ship wars e frecciatine (povero Glass Joe, tipo Gesù in croce). Quindi abbiamo le fazioni di C e di B.
C mi ha spesso contattato per mediare con B, ma già in quel periodo mi ero allontanato da tutti, anche perché in fondo non mi sono mai sentito parte del fandom:
diciamo che a C avevo chiesto come mai ci fosse hetalia come tw nel server e scovando un po' avevo scoperto che la persona che aveva chiesto il tw aveva un post del 2020 che diceva che i fan di hetalia fossero dei nazi. Capirei il tw per altre ragioni, ma non questa. Hetalia non è mai stato content per estrema destra. Di questa cosa non l'ho mai accennata perché non mi sembra il caso di far ragionare gente che fa hetalia = nazi. Ho preferito lasciare perdere pensando che C forse in fondo gli stia bene che ci sia gente del genere e non penso sia così sciocco da farsi passare inosservato il fatto che quella persona avesse certi post nel suo blog principale... Vabbè, io ci sarò se quella persona volesse cambiare idea su hetalia.
B aveva iniziato a interagire di meno con noi di PO e quindi il suo server era tipo il deserto e sinceramente non mi piaceva il fatto che attaccasse molto ship diverse dalla sua e che fosse pesa nei confronti di Glass Joe e i suoi fans.
Poi è successo che B è stata na stronza nei confronti di un minorenne (scrivendogli roba zozza e insultandolo) e questa capa si è buttata fuori dal fandom giustamente perché anche le sue amicizie più strette si sono rese conto dell'andazzo (l'ha mandata a cagare persino la sua amica più stretta, facendo persino chiudere il server che avevano insieme di PO). Era già una persona esagerata per certi pov, però con sta storia ha esagerato, perché ha fatto del male a una persona, in particolare un minorenne.
Che poi lo strano che era una persona contro le ship little mac (17 anni) x gli altri boxer e aveva un atteggiamento molto duro nei confronti di ship con Glass joe e capisco che sia tipo un nonnino, ma quando si tratta di adulti, lascia vivereeeeeeee. Cosa ti ha fatto di male la Burnt Bread (glass joe x aran ryan)?
Ci sono rimasta male per il suo comportamento perché in generale non stavo malissimo in sua compagnia, visto che nei miei confronti era più aperta di altri fan di PO ed era con lei che realizzavo i meme o le art più divertenti.
Purtroppo le interazioni sociali sono sempre una roulette russa, non sai mai se il mutual con cui parli spesso e crei roba bella sia una persona decente o meno.
Già quando si accaniva per certe ship avrei dovuto capire che qualcosa non andava in B, ma il fatto che avessi anche una vita al di fuori di internet non mi ha dato modo di riflettere su quello che succedeva qui. Come i miei amici irl che usano tumblr sanno (penso), da quando mi sono trasferito mi piace di più stare nel mondo reale che online, anche perché da giovane ho sofferto tantissimo la solitudine e sinceramente mi rendo conto che il mondo online è troppo tosto da gestire e che faccio super fatica ad interagire e spesso leggo i messaggi senza mai interagire nei vari server.
So che B non potrà mai leggere sto post perché ha smesso di seguirmi su Deviantart, instagram e tumblr e perché non conosce l'italiano, però... perché l'hai fatto? Perché hai buttato benzina su sto fuoco? Perché quando te la prendevi con quello che non piaceva (ship con glass joe, glass joe stesso, meme fatti male di deviantart, etc...) oppure quando influenzavi la gente a shippare/fare headcanons con personaggi o serie a cui non fregava una beata minchia non ti sei fermata subito? Perché hai fatto del male a quel ragazzino? Sinceramente di preciso non so cosa gli hai fatto, ma deve essere stato qualcosa di traumatico per avere avuto poi contro persino la tua amica più stretta. E nemmeno hai detto nulla, semplicemente te ne sei andata in un altro fandom. Perché?
Perché... perché...?
Da tua mutual dal 2021 sono rimasta sconvolta ma sinceramente è, purtroppo, il gioco delle interazioni sociali, non sai mai chi hai davanti, specialmente dietro uno schermo.
Per quanto riguarda C, sarei tentata di nuovo di togliermi da quel server, ogni volta che ci entro sto male.
Solo B di tutto il fandom, spero per lei che l'abbia tenuto con sé, sa qual è la mia OTP (niente di ché, due adulti consenzienti) e vi anticipo a chi leggerà che si, il motivo per cui sto male a stare in quel diamine di server di C è per via di questa ship.
Io vorrei tanto disegnare, scrivere, parlare della mia ship, ma quando so che in quel server c'è qualcuno che vuole che hetalia, solo perché la ritiene roba nazi, sia trigger warnata, allora io mi blocco. Mi sento sbagliato nell'amare sto anime e mi sento schifata dagli altri.
Io purtroppo shippo crosshipping, ovvero shippo persone di serie, anime, videogiochi diversi. E la mia otp di adesso, di cui ne avevo parlato con B, c'entra Hetalia.
Finisco qua la confidenza sulla mia OTP perché è già tanto dire tutto ciò e penso che i più attenti di voi si siano accorti chi shippo, ammetto di non essere capace di nasconderlo...
Vorrei tanto che il fandom di PO fosse più chill e con meno casini...
e parlando sempre di B, devo capire che fare con tutta la roba che negli anni ha fatto per Aran Ryan, visto che ho un heritage blog su di lui. Che fare?
rebloggare tutto ma mai pubblicare niente, damnatio memoriae?
oppure mettere tw e spiegare la mia scelta? avrei la collera di chi è stato ferito da lei.
che fare?
che fare?
non vorrei che questa scelta decreti la fine di quel heritage blog.
avevamo fatto tante cose insieme e non mi hai mai giudicato per quello che sono. perché l'hai fatto? B, perché?
Caro S, nemmeno tu leggerai questa lettera aperta, ma mi dispiace per il male che ti hanno fatto, sia prima che dopo. Non meritavi tutto sto odio solo perché postavi roba diversa dalla nostra e nemmeno l'odio di B. Spero che la vita sia meno stronza con te.
ultima cosa: internet non è la vita vera, le ship altrui non sono problemi, così come i personaggi preferiti di altri. Trattate la gente con riguardo, uno schermo e il fatto di stare in continenti diversi non vi da motivo in più di fare del male.
Uscite a toccare l'erba
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fioredialabastro · 4 months ago
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Un frammento di luce
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L'altro giorno, arrivata al parcheggio, prima di entrare in auto, la mia attenzione ricadde su un foglietto, un punto di luce sull'asfalto tetro cotto dal sole. Mi avvicinai e sorrisi, lieta di poterne leggere il contenuto senza profanare il suo luogo di riposo: "crescenza, ditalini, conchigliette, linguine asciutte, farfalle, 2 te, 2 dadi, 2 vino rosso, 2 bianco, 2 latte, biscotti, Alice". La grafia, di mano sicura e dai tratti un po' infantili, assomiglia a quella di mia nonna e di altri suoi coetanei, perciò chi ha scritto questa lista della spesa potrebbe essere una persona anziana. Tuttavia, ciò che mi intenerisce è il fatto che, prima di annotarsi ciò che occorreva, l'autore misterioso abbia testato l'affidabilità dell'inchiostro, dalla corposità incerta ma ancora presente. Cos'altro emerge poi? Ah sì, Alice... È l'artefice? È colei che ha incaricato lo scrivente di tale quotidiana impresa? O forse non è un nome proprio ma si riferisce all'omonimo pesce azzurro, per quanto sia strano sentirlo nominare al singolare? Quanti indizi, quante suggestioni si possono cogliere da un semplice foglio scritto! Salii in macchina in preda di un'emozione febbrile, come se avessi scoperto uno scrigno ricolmo di tesori. In effetti lo era, almeno dal mio punto di vista: mi ero imbattuta in un vero e proprio spaccato di vita quotidiana, un gesto comune, ma personale, intimo, perciò autentico, naturale, non costruito. Un ritrovamento che ha il sapore delle ricerche di archivio che mi hanno accompagnato negli ultimi anni, ma anche delle ricette di famiglia, cartoline, lettere e fotografie sbiadite che hanno forgiato la mia infanzia. Spero che tale lista sia stata smarrita dopo e non prima della delicata missione gastronomica a cui siamo chiamati settimanalmente. In ogni caso, mi piace pensare che il compito di questo foglietto fosse quello di andare oltre la sua funzione primaria, divenendo una storia da raccontare ai passanti, una finestra sulle abitudini di persone sconosciute, ma che nella ricerca del cibo diventano come ciascuno di noi; un frammento di umanità e uguaglianza: un punto di luce sull'asfalto tetro cotto dal sole.
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passaggioalboscoedizioni · 7 months ago
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⚠️ NOVITÀ IN LIBRERIA ⚠️
Domenico Furgiuele
IL MILITANTE IGNOTO
Storie, radici e valori di una passione politica autentica
Prefazione di Francesco Borgonovo
Il militante ignoto è colui che si batte per gli altri, che sogna un altro mondo, che incarna un’alternativa vitale al deserto dell’egoismo. Crede nelle proprie idee, si dona disinteressatamente, pratica le buone virtù e vive la propria Comunità: ha spesso un coraggio innato, che lo spinge a schierarsi, a rialzarsi e ad osare. Ama, pensa e lotta, vivendo ogni giorno come se fosse l’ultimo.
Queste pagine, dense e controcorrente, raccontano una storia vera e coinvolgente: quella di un “militante ignoto” che – partendo dalle strade e dai cantieri di una periferia abbandonata del Mezzogiorno – giunge alle vette della politica nazionale, senza mai dimenticare le proprie origini, la propria missione e la propria gente. Uno spaccato di vita, ma anche un piccolo “manuale” per orientare il proprio cammino, nel solco dei valori perenni e verticali della nostra identità più profonda: dal senso del sacro alla centralità della famiglia e dall’appartenenza alla giustizia sociale, oltre i dogmi del “pensiero unico” e la sfiducia imperante e diffusa. Perché – nonostante tutto – c’è ancora chi concepisce la politica come il più nobile atto d’amore, trasformando le idee in azioni.
INFO & ORDINI:
www.passaggioalbosco.it
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papesatan · 1 year ago
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Un insetto capovolto si trascina a fatica fuori della mia finestra. L’osservo un po’, ma penso a me. Alla rabbia che sento, quella che mi fa urlare pazzo invasato, quando mi mancano di rispetto, pretendendo tutto senza dare niente. Una volta ho spaccato una sedia per questo. Un bambino pestifero di nome Dachi aveva preso a infastidire una compagna, tirandole grumetti di colla nei capelli. Ripreso più volte, il birbone aveva continuato le sue pratiche vessatorie, ghignando strafottente, come se nulla fosse. All’ennesimo reclamo della povera Carlotta, mia intoccabile protetta, mi alzo, bollendo di sangue demonio e, raggiunto il banco a balzi, sferro un tracotante calcione all’incolpevole sedia accanto a Dachi, disintegrandola completamente. “La prossima volta al posto della sedia ci sarà la tua testa!” urlo odiandomi fuori di me. Dachi mi fissa morto in volto, silenzio ovunque intorno, ne godo la pace per un istante, sentendomi a pezzi come la sedia, so d’aver esagerato, fa sempre male cavar fuori il lupo. A fine serata, mi siedo accanto a Dachi e dico: “Mi dispiace per quello che è successo. Perché fai sempre il monello e mi fai arrabbiare? Ciò che è successo è una cosa brutta, te ne rendi conto, vero?” “Sì… le sedie costano” “Ma no, non c’entra la sedia, quella si ricompra. Usare la violenza non è mai bello. Non è una soluzione, capisci? Credi mi diverta spaccare sedie? Non serve a niente e fa solo male. Ed io non ti farei mai del male, lo sai, vero?” annuisce “Mi prometti che d’ora in poi mi ascolterai e farai il bravo?” annuisce ancora, prima di lasciarsi andare a un ghigno birichino. Una causa persa, ma rido anch’io, carezzandogli i capelli. La sedia avrei dovuto incorniciarla a monito perenne, invece ahimè, l'ho buttata.
Guardo fuori della finestra: l’insetto arranca ancora a testa in giù, verso la cieca sopravvivenza. Non posso fare nulla per salvarlo, mi dico, non sono Dio e non mi piace quando l’uomo interferisce con la natura, anche se a fin di bene, giocando alla somma divinità. Applico il distacco e penso alle guerre, Russia, Ucraina, Palestina, non posso farci niente, non è affar mio. Torno ai fatti miei, ai miei lividi, al lupo e alla rabbia, alle catene e alle ferite autoinflitte, mi perdo nel dolore, dopo qualche minuto torno alla finestra: arranca ancora, sempre più stanco, resiste ancora. Niente, basta, apro la finestra e con la punta di una matita m’avvento a raddrizzarlo, ma mentre lo volto smette di muoversi. Lo fisso per un po’, aspettandomi qualcosa, un movimento, la vita. Niente, lui resta lì, morto. Getto la matita e piango di sconforto, inutile, mi son deciso troppo tardi... Mi volgo alla finestra. Non c’è più. Se lo sarà portato, funebre, il vento? O m’ha preso in giro per furba tanatosi?
Spero la seconda, sarebbe più facile perdonarmi. 
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dilebe06 · 4 months ago
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Scarlet Heart
... e fuori due!
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Ohibò.
Si poteva evitare la versione cinese, nonché l'originale di Moon Lovers?! Certo che no! e per essere ancora più precisi vedremo, quando uscirà, anche la versione tailandese di questa storia!! #tuttecelevediamo #tutte
Scrivere questo commento per me non è facile, perché mi è piaciuta molto la sua versione coreana che ho visto prima di questa e quindi automaticamente il mio cervello attua confronti tra le due serie.
Metto subito le mani avanti, dicendo che la versione made in Korea mi è piaciuta molto di più nonostante Scarlet Heart abbia molte cose interessanti e che lo rendono a mio parere una serie da vedere.
La trama di Scarlet Heart è la stessa di Moon Lovers e vorrei iniziare facendo un plauso proprio a quest'ultimo per aver ripreso la storia rendendola simile ma non uguale. Rispetto alla sua controparte cinese cambiano i personaggi, le relazioni tra essi, gli eventi...ma di base rimane la stessa storia. E questo l'ho apprezzato: sapevo già come sarebbe andata a finire ma Scarlet Heart è riuscito comunque un po' a sorprendermi.
Detto ciò, questo sarà un super commento breve e casuale perché fa troppo caldo e perché sono troppo pigra per analizzare con un osservazione lucida la serie.
Ovviamente casuali perché sono pigra e fa troppo caldo.
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Prima di tutto, ho apprezzato Il realismo. A differenza della versione coreana, Scarlet Heart ha una storia più concreta e "semplice". E' molto più tranquilla rispetto alla versione made in Korea ed offre uno spaccato più vero dell'epoca storica presa in esame dalla serie. C'è uno studio più profondo dei dettagli e delle relazioni, dove la serie fa uno grande sforzo nel costruire "un mondo" dove i nostri personaggi si muovono, il più veritiero possibile.
E se da una parte ciò è per me meritevole, poiché più legato alla realtà, dall'altro lato è però meno avvincente. In Moon Lover, il dramma scorreva potente ogni 5 minuti ed arrivati ad una certa si faceva il toto morti di puntata. La versione koreana è riuscita a tenermi incollata allo schermo dalla tensione, mentre Scarlet Heart per buona parte della sua storia non è riuscita invece a coinvolgermi.
Ho trovato la storia portata in scena in modo piatto e poco intrigante, coerente sì con la vera storia ma per questo tenuemente avvincente. Ci sono state tantissime scene dove non succedeva niente: si prendeva il thè, si chiacchierava e commentava il senso della vita, si andava a trovare altra gente, ci si faceva complimenti a vicenda, si chiacchierava con toni aulici e con enormi panegirici... ma solo con la morte dell'Imperatore finalmente la serie alza il livello di tensione e le cose si muovono veramente. Infatti per ben più di 25 episodi il contesto, i personaggi non si muovono mai in avanti. Non succede mai nulla di sconvolgente che smuove le vite dei personaggi. Manca quindi la tensione per gran parte del drama, dando alla serie quell'effetto da "documentario" che non mi ha permesso un grande trasporto emotivo. ( cit @lisia81)
Mi è mancata anche la tensione romantica tra i due lead ed ho trovato davvero difficoltà nel sentirmi coinvolta da questa coppia. Li ho trovati freddi, compassati, con un sacco di chiacchiere ma poche scene veramente sentimentali...di quelle che ti strappano il cuore.
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Veniamo poi ai Lead. Il quarto principe nella versione coreana era un uomo da romanzo. Scritto appositamente perché lo spettatore empatizzasse con lui, grazie ad un background ed ad una storia tragica. Per dirla in modo molto brutto: era finto. Ma non per questo non si è amato! Ho adorato il 4° principe della versione coreana!
Scarlet Haert invece, presenta un protagonista "normale" con una grandissima intelligenza, pazienza e con un ancora più grande ambizione. Mi è piaciuto tantissimo che fosse ordinario, con una vita ordinaria come i suoi fratelli, poiché l'ho trovato molto più veritiero e degno di ammirazione. Ha giocato il gioco del trono perché voleva essere Imperatore ed è stato così bravo da vincere. Punto. Di contro però, era anche un po' noioso. O meglio, non ha brillato per particolarismo o caratterizzazione, rimanendo per me, sullo sfondo. Ed essendo il protagonista, non è proprio una bella cosa.
Sulla lead invece, si potrebbe aprire un dibattito che durerebbe per anni. Voglio solo dire che ha molti punti in comune con la sua versione coreana con l'aggravante tuttavia, di esser ancora più bipolare e ancor più poco coerente. Ma questo credo che sia insito nel personaggio: secondo me la lead non è scritta proprio benissimo. in nessuna versione
crei un personaggio che viene dal futuro e si ritrova nel 1700, in un epoca di morte facili e di punizioni corporali per qualsiasi errore e dove uomini potevano avere harem interi di donne e dopo più di vent'anno che ormai vivi lì e dovresti averci fatto il callo, decidi che quella vita è troppo barbara ed insopportabile per te e te ne vuoi andare.
Che poi, ste lead mai che pensino alla vita che hanno lasciato. I genitori, la famiglia, il lavoro, gli amici... niente.
Nella versione koreana potevo anche accettarlo in virtù di tutte le angherie subite e le enormi tensioni di palazzo che sin dall'inizio gravavano sulla psiche della protagonista.
Ma nella versione cinese, Ruoxi serve il thè all'Imperatore per anni. E' tenuta in grande considerazione da tutti e ancor più dal Sovrano Supremo che la adora come una figlia. Addirittura vuole darla in sposa al suo figlio preferito. Viene però punita con le bastonate e mandata a lavare i panni con la servitù. Lavoro umile e a lei poco congeniale, che la vede impegnata per ben 2/3 puntate, dove riesce comunque a farsi delle amiche, bere il thè con i Principi ecc ecc.. poi il 4* diventa imperatore e la riporta a corte come amante. C'è enorme tensione tra il nuovo Imperatore ed i fratelli e già le cose tra loro cominciano a scricchiolare. Il quarto comunque la ama e capendo che vuole essere libera, non le da titoli per lasciarla vagare come vuole. Anche la moglie dell'uomo che ama la spinge nel letto del marito. Tutti la trattano con i guanti di velluto e con il massimo rispetto. Ma lei è infelice perché i Principi amici suoi sono infelici e se continueranno a far danni perderanno la testa. Se ne vuole quindi andare e non si capisce bene il perché:
Prima di tutto, Ruoxi sapeva benissimo sin dall'inizio che una volta salito al trono il Quarto, i suoi fratelli avrebbero fatto una brutta fine. Quindi che ora si stupisca e che colpevolizzi l'Imperatore per comportarsi come un Imperatore non ha senso. Come sapeva benissimo la qualità della vita di corte. Ci ha lavorato per anni e si è messa con un uomo il cui futuro prevedeva altra vita lì a corte. Quindi che adesso il palazzo le sembri una gabbia, di nuovo non ha senso. Ma allora che ti ci sei messa a fare con il quarto? La domanda ovviamente ha la sua risposta semplice: era così innamorata che era disposta a soffrire pur di stare con il suo uomo. Solo che, poiché io questo grande e straziante amore non l'ho visto, ho trovato tutti i panegirici di Ruoxi tremendamente assurdi.
Cominciano poi a cadere teste ( tutti morti giustamente eh) ed improvvisamente Ruoxi si ricorda che proviene da un mondo moderno dove queste cose sono inaccettabili. Non tollera che la gente venga bollita viva.
Mi fa tagliare come la lead non abbia detto nulla quando il Vecchio Imperatore l'ha fatta pestare e poi sbattere a lavare i panni per aver rifiutato di sposare il 14° fratello ed anzi gli abbia dato ragione perché aver offeso l'imperatore, ma si sia arrabbiata a morte con il suo uomo quando a mandato a morire la sua amica che la spiava da anni. Due pesi e due misure.
Il grande contrasto con questo personaggio in tutte le versioni è che per gran parte della sua vita nel passato, accetta un sistema culturale, legale e sociale ben diverso da quello a cui è abituata. Salvo poi, nel finale, trovarlo insopportabile e decidere che non gli sta più bene.
Si potrebbe ribattere che ciò accade perché le vittime sono amici suoi, gente a cui lei vuole bene. (incentivando dunque che delle altre non gliene frega nulla) Tuttavia, non è che questi "amici" vengono puniti a caso. Mettono in dubbio l'autorità dell'Imperatore, complottano contro di lui, si rifiutano di eseguire i suoi ordini. Seriamente Ruoxi: sei lì da più di vent'anni e non sai quali siano le conseguenze per tali azioni?!
Ancor più confusionaria è la questione della fine della relazione della lead con l'ottavo principe:
In un episodio si rotolano tra le fratte giurandosi amore eterno e spruzzando passione reciproca da tutti i pori e nell'episodio successivo Ruoxi, fredda come la Barriera, chiude la relazione perché lui non sceglie lei ed il loro amore piuttosto che il trono. Ma perché, non le può avere tutte e due? perché deve scegliere? si chiede giustamente un perplesso ottavo principe che già sognava il matrimonio e che invece si ritrova a dover rispondere a queste domande ed a vedere finire la relazione senza capire manco il perché.
Comunque sia, la protagonista di questa storia non mi fa morire in nessuna delle due versioni.
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Ma c'è una cosa che ho amato tantissimo in questa versione: le caratterizzazioni e le relazioni tra i Principi. Con una menzione d'onore al Tredicesimo, mio eroe personale e mio personaggio preferito dell'intera serie.
I personaggi sono infatti ben distinti e ben strutturati: nessuno è buono o cattivo ma giocano le loro carte con umanità, cadendo preda delle loro paure, debolezze o mostrando grande dignità. Come la moglie dell'ottavo Principe, donna con due balls incredibili ma che ahimè è crollata nella mia considerazione per come ha agito nel finale.
Il tredicesimo invece, rimane coerente dall'inizio alla fine della storia ( @lisia81) tenendo botta per più di trenta episodi senza mai farmi calare l'interesse per lui. Fenomenale! La sua amicizia con Ruoxi era splendida e molto naturale così come la fedeltà al quarto fratello. L'ho amato tanto. Così tanto che è l'unico personaggio che mi ha fatto commuovere nel finale. Voglio anche io un tredicesimo principe nella mia vita!
Ci sarebbe tantissimo altro da dire su questa serie:
La fotografia era stupenda così come la musica e l'attenzione per i dettagli. Meno fantastica la CGI ed il montaggio che certe volte mi hanno fatto pensare di aver perso qualche scena. Ma nel complesso, credo che gli autori, su questo frangente, abbiano fatto un buon lavoro. Meno convincente per me invece è stata la recitazione, soprattutto dei due protagonisti.
Concludendo: credo che Scarlet Heart debba essere visto a prescindere dalla versione coreana. E' tratto da una storia vera ed offre davvero uno spaccato di quell'epoca. Ha delle cose encomiabili che possono far apprezzare la serie ad amanti della storie più veritiere possibili. A me non ha fatto impazzire, finendo nella categoria del "godibile" ... ma sono comunque felice di averlo visto.
Voto: 7.6
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vecchiorovere · 1 month ago
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Piove
Là dietro la finestra, piove, piove
Sopra quel tetto rosso e spaccato
Sopra quel fieno tagliato
Sopra quei campi piove
Si gonfia di grigio il cielo
E il suolo è già grondante di foglie
Si è profumato d'autunno
Il tempo che si addormenta
Mi sembra un bimbo in braccio al vento
Come in un canto d'autunno
Una ballata d'autunno
Un canto triste di malinconia
Vien dietro al giorno che va via
Una ballata in autunno
Pregata a voce spenta
Soffiata come un lamento
Che canta il vento
Piove
Là, dietro la finestra, piove, piove
Sopra quel tetto rosso e spaccato
Sopra quel fieno tagliato
Sopra quei campi, piove
Io ti racconterei
Che sta bruciandosi l'ultimo legno al fuoco e poi
Che la mia povertà
È anche di un sorriso che sono sola ormai
Ma io da sola son finita
E ti racconterei
Che i giovani son giovani perché non sanno mai
Che no, non è la vita
La bella cosa che
Che loro gira in mente, io questo lo so
Magari si potesse
Del domani e del passato
Dire quello che ho sognato
Ma il tempo passa e ti canta pian piano
Con voce sempre più stanca
Una ballata d'autunno
Piove,
Là dietro la finestra, piove, piove
Sopra quel tetto rosso e spaccato
Sopra quel fieno tagliato
Sopra quei campi, piove.
youtube
Ballata d'autunno
È stata scritta da Rafael Alberti nel 1969 e musicata da Juan Manuel Serrat, le interpretazioni italiane sono di Gino Paoli e Mina nel 1972.
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i-am-a-polpetta · 1 year ago
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che vorrei immortalare il tempo, fermare i frammenti di sabbia dentro quella clessidra che si svuota e di riempie come le giornate quando sono e non sono con te. che vorrei momenti leggeri come questi in cui sono le 22:22 e ti dico che puoi esprimere un desiderio e tu rispondi che chiedi sempre la stessa cosa. che io starei ad ascoltarti le ore, starei a sentire le storie che hai da raccontarmi per giorni, come se il tempo fosse una dimensione che potessimo controllare. mi piace questa vita. questo insieme spaccato di minuti che sembrano durare per sempre.
torno a casa, ma non so come dirtelo che per me sei tu casa.
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susieporta · 3 months ago
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Il Papa
"La sacra Connessione tra Cielo e Terra"
Si conclude l'Era della Ragione.
Essa ha dominato per secoli e secoli, portando l'Umanità a disgregare e allontanare le forme più elementari di Connessione all'Origine.
La Mente ha imposto il suo predominio. Ed ha tentato di annientare le leggi della Natura, con prepotenza e arroganza, arrogandosi il potere illusorio della "superiorità".
Ha spento la Connessione.
Ha ridicolizzato, respinto, antropomorfizzato, strumentalizzato, ogni canale di comunicazione con l'Invisibile, con la sacra Fonte.
Ma l'Origine è Vita.
Ed è anche Morte e Resurrezione.
E questo Tempo così prezioso ce lo sta ricordando.
Nulla accade che non sia parte di un maestoso e sacro circolo di dialogo e comunicazione tra Spirito e Materia.
Nulla accade che non voglia riportarci all'Amore.
Possiamo resistere. Possiamo continuare ad esprimere il nostro "senso di ingiustizia" attraverso l'autodistruzione e la rabbia.
Ma non cambierà nulla.
Perché Rabbia ed Ingiustizia lavorano sul piano dell'immaturità di Coscienza e materializzano "mostri". Proiettano finzione e veli interpretativi.
Sono sentimenti legati alla "resistenza" dove albergano ancora indisturbati i ruoli di Vittima e Carnefice, dove c'è un Buono e un Cattivo, c'è un Giusto e un Sbagliato.
Ma non c'è "risoluzione".
Noi Umani non possiamo puntare sul "perdono". Perché non c'è nulla per cui l'altro debba chiederci "scusa". E nessuno ha "sbagliato".
E' una distorsione di schema la "colpa".
Ciò che è accaduto intorno a noi, e magari continua ad accadere ancora oggi, in termini di disfunzione è frutto dell'immaturità di Sistema Interiore.
E tutto ciò che accade quotidianamente nella nostra Vita, nasconde un messaggio evolutivo e un dono pronto per essere scartato dalla nostra Coscienza.
L'esperienza della Sottomissione ci ha insegnato la Libertà, la Violenza ci ha insegnato il Rispetto per noi stessi, la Morte interiore ci ha insegnato il vero valore della Vita.
Nulla di ciò che accade è "vano". Nulla viene per nuocere o per ferire.
Tutto ciò che viviamo, ci regala un sincero spaccato di ciò che dobbiamo ancora integrare nella nostra Struttura per esprimere la nostra autentica e sincera Manifestazione e il nostro pieno Potere interiore.
E se anche la fatica di "affrontare" ci sembra inizialmente che non porti i risultati evolutivi sperati, piano piano vedremo i nostri pensieri cambiare, le nostre opportunità fare capolino tra l'ombra della perdita e della mancanza, i nostri sforzi produrre i primi sorrisi intorno a noi.
Rompere gli schemi disfunzionali è un "lavoro a tempo pieno".
Occupa ogni istante del nostro piano di percezione umana.
Ma è un campo fertile. E ci dona giorno dopo giorno tanti piccoli semini da interrare, curare e annaffiare con Amore e Dedizione.
Il ritorno all'Origine è un viaggio mozzafiato, è un "sola andata" per la felicità e pienezza.
Si parte nella totale Incoscienza e con tanta paura dell'Ignoto, ma poi non si vorrebbe più scendere da quel meraviglioso Treno che corre all'impazzata e che ci porta ad esplorare tutte le sopite e straordinarie parti magiche che albergano dentro di noi.
I prossimi giorni saranno importanti.
Saranno i giorni della "trascendenza".
Le esperienze del mese di Agosto, siano esse state visibili o invisibili, coscienti o vissute nell'oblio della memoria, si riuniranno per preparare la "chiusura del Ciclo" dell'Anno del Cuore.
Sentiremo convogliarsi dentro di noi movimenti di "riaggregazione" di singoli "pezzi evolutivi", come la sensazione di ricomporre un puzzle, per creare una nuova figura omogenea e distinguibile nelle sue forme essenziali.
L'Autunno ci renderà partecipi di un intenso processo di "sperimentazione" dei nuovi "Strumenti della Funzione", che per chi avrà lavorato alacremente sulla distorsione, sulla vittima, sul boicottaggio dello schema di disfunzione, produrranno sbalorditivi effetti nella Materia.
La Connessione tra Cielo e Terra sarà esplosiva. Ci renderà definitivamente consapevoli del Potere Creativo negato per secoli e secoli dalla Coscienza.
E ci permetterà di sperimentarci nell'Amore vero, quello Cristallino, quello "puro", quello ripulito dalle distorsioni del Passato.
Approfittiamo di questi ultimi rigurgiti di Agosto per regalarci l'ennesimo atto di purificazione interiore.
Concentriamo, in queste ultime giornate estive, l'attenzione su quali sono ancora i nostri "campi di distorsione" e di impotenza, i nostri "temi fragili e scomposti".
Poi non avremo più tempo.
Il vortice autunnale è alle porte.
E qualsiasi "distorsione interiore" ancora attiva verrà amplificata cento volte tanto nella Materia.
E allora vedremo palesarsi davanti ai nostri occhi la pura "Verità".
Su tutto ciò che alberga "di vero o illusorio" dentro di noi e sulle zone d'Ombre più indicibili e obliate di chi ci circonda.
E allora, forza! Avanti tutta con le pulizie!
Mirtilla Esmeralda
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mucillo · 3 months ago
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“Non mi interessa cosa fai per vivere, voglio sapere per cosa sospiri e se rischi il tutto per trovare i sogni del tuo cuore.
Non mi interessa quanti anni hai, voglio sapere se ancora vuoi rischiare di sembrare stupido per l’amore, per i sogni, per l’avventura di essere vivo.
Non voglio sapere che pianeti minacciano la tua luna, voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore, se sei rimasto aperto dopo i tradimenti della vita o se ti sei rinchiuso per paura del dolore futuro.
Voglio sapere se puoi sederti con il dolore, il mio e il tuo; se puoi ballare pazzamente e lasciare l’estasi riempirti fino alla punta delle dita senza prevenirti di cautela, di essere realisti, o di ricordarci le limitazioni degli esseri umani.
Non voglio sapere se la storia che mi stai raccontando sia vera.
Voglio sapere se sei capace di deludere un altro essere identico a te stesso, se puoi subire l’accusa di un tradimento e non tradire la tua anima.
Voglio sapere se sei fedele e quindi hai fiducia.
Voglio sapere se sai vedere la bellezza anche quando non é bella tutti i giorni.
Se sei capace di far sorgere la vita con la tua sola presenza.
Voglio sapere se puoi vivere con il fracasso, tuo e mio e continuare a gridare all’argento di luna piena: SÌ!
Non mi interessa dove abiti e quanti soldi hai, mi interessa se ti puoi alzare dopo una notte di dolore, triste o spaccato in due, e fare quel che si deve fare per i bambini.
Non mi interessa chi sei, o come hai fatto per arrivare qui, voglio sapere se sapresti restare in mezzo al fuoco con me e non retrocedere.
Non voglio sapere cosa hai studiato, o con chi o dove, voglio sapere cosa ti sostiene dentro, quando tutto il resto non l’ha fatto.
Voglio sapere se sai stare da solo con te stesso, e se veramente ti piace la compagnia che hai…nei momenti vuoti.”
Scritto da un’indiana della tribù degli Oriah-1890)
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tergestin · 2 years ago
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CARA "PAOLA EGONU..."
(...le spiego io che cosa fa veramente schifo)
di Mario Giordano
(da 'La Verità' del 6 febbraio 2023)
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"Cara Paola Egonu,
le sono vicino per tutte le indicibili sofferenze che ha subito nella sua vita. E che ha denunciato nell'intervista a 'Vanità Fair', invocando addirittura l'apocalisse (testuale: "Mondo di m. Spero che arrivi l'Apocalisse").
Ma resto un po' perplesso quando lei si chiede se "vale la pena far nascere bambini e condannarli all'infelicità", aggiungendo che non vuol far vivere a suo figlio "tutto lo schifo che ho vissuto io".
Resto perplesso perché lo trovo offensivo nei confronti di tutte quelle mamme che, proprio ora, in questo momento, stanno mettendo al mondo figli in una situazione almeno tanto difficile come la sua.
Magari sotto le bombe in Ucraina. O in un villaggio sperduto dell'Africa. O anche soltanto in un quartiere della periferia di Milano dove non si arriva a fine mese.
Capisco che per lei sia più dura che per tutti gli altri per via della pelle nera.
Ma le assicuro, per riferirmi ai gravi episodi di razzismo denunciati nella sua intervista, che anche a me è capitato di ricevere un caffè freddo al bar e persino di rimanere chiuso fuori dalla banca, pur essendo colpevolmente bianco.
Per solidarietà nei suoi confronti, comunque, sono andato a rivedermi per intero "lo schifo" da lei vissuto nei suoi primi 24 anni:
-a 14 anni è entrata nel Club Italia
-a 15 anni ha avuto la cittadinanza italiana e la serie A2
-a 16 anni la serie A1 e la nazionale italiana
-a 18 anni è stata premiata come miglior giocatrice italiana
-a 19 anni come miglior giocatrice europea
-a 21 anni ha lavorato in un film della Disney
-a 22 anni ha presentato 'Le Iene' in prima serata TV ed è stata portabandiera olimpica
-a 24 anni sale sul palco di Sanremo.
Ha vinto due scudetti, due Champions League, cinque Coppe Italia, quattro Supercoppe, un Campionato Mondiale di Club, un oro alla Nation League, un oro agli Europei, un bronzo e un argento ai Mondiali ed è stata nominata Cavaliere della Repubblica.
Per essere uno "schifo" non c'è male.
Per carità tutto meritato, tutto conquistato. Ma, vede, siccome studia psicologia, le consiglio di pensare l'effetto che possono fare le sue parole sulle persone meno fortunate o meno dotate di lei.
Con tutto il rispetto per le difficoltà che lei ha incontrato, se la sua vita è "uno schifo" che cosa dovrebbe pensare una ragazzina nata paraplegica e inchiodata alla sedia a rotelle? Ne ho incontrate tante sa?
Nessuna di loro ha mai messo in dubbio l'importanza della vita.
In genere mi hanno regalato un sorriso.
E poi le chiederei un po' di rispetto anche per questo nostro mondo, prima di invocare l'apocalisse. Lo hanno costruito i nostri vecchi, con il loro sudore, e fa male vederlo disprezzato così da lei.
Mio nonno Lello, per esempio, ha cominciato a lavorare a 7 anni, ha faticato fino a 80, si è spaccato la schiena in fabbrica e nei campi, ha costruito case, piantato alberi e vigne, non si è fermato neppure quando la malattia lo costringeva a camminare con due bastoni fra atroci sofferenze.
Ebbene: non gli ho mai sentito dire che la vita era uno schifo. Mai. E ha accolto ogni nipote come una gioia infinita.
Questa è la differenza fra lei e lui, non il colore della pelle, mi creda."
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francescacammisa1 · 5 months ago
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Del resto, di che cosa ci si potrebbe informare, quando si incontra uno che ha una finestra sottobraccio, magari col vetro spaccato, cosa gli si potrebbe chiedere, Dove vai? È evidente, dove va, uno con una finestra sottobraccio, col vetro spaccato, va a posare la finestra che ha sottobraccio da qualche parte dove a quella finestra che ha sottobraccio gli faranno qualcosa.
Paolo Nori - I malcontenti
Ph Magali Kermaīdic
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