#spa in alta quota
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pier-carlo-universe · 7 months ago
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I Nuovi Globe Trotter: Senior con Più Voglia e Budget per Scoprire il MondoIl turismo per gli over 50 cresce esponenzialmente: più dinamici, esperti e con una maggiore disponibilità economica rispetto al passato
Il settore del turismo sta vivendo una vera e propria rivoluzione con l'ascesa dei "nuovi globe trotter", i senior dai 50 ai 60 anni che stanno ridefinendo il concetto di viaggiatori esperti.
Il settore del turismo sta vivendo una vera e propria rivoluzione con l’ascesa dei “nuovi globe trotter”, i senior dai 50 ai 60 anni che stanno ridefinendo il concetto di viaggiatori esperti. A fare il punto della situazione è Adelante+, tour operator specializzato in vacanze di gruppo per questa fascia d’età, nato come spinoff di Vamonos-Vacanze.it. Secondo le previsioni di Adelante+, il mercato…
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Anna Tatangelo nella spa ad alta quota è bollente
  Tgcom24 Le foto hot di Anna Tatangelo in bikini con Narducci su Instagram   Anna Tatangelo si è presa qualche giorno di pausa per un po’ di relax nello stesso resort che era stato scelto da Belen per le sue fughe d’amore con Elio Lorenzoni. Nella spa sulle Dolomiti con Mattia Narducci la cantante si concede lunghi bagni in piscina con addosso micro bikini che faticano a contenere le sue forme…
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infosannio · 2 years ago
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A Campitello: Natura e Cultura in alta quota
Associazione TèkneRegione Molise eFunivie Molise SpA sono lieti di presentare: Dal 15 luglio al 10 settembre Capracotta e Campitello Matese saranno il centro di fermenti culturali e grandi eventi grazie al nuovo progetto culturale “Montagna Molise” promosso da Funivie Molise SpA. Un cartellone ricco di appuntamenti musicali, sportivi, enogastronomici e naturalistici per promuovere lo sviluppo…
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pollicinor · 4 years ago
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Caronte-Tourist spa è una holding che nell’anno pre pandemia, il 2019, ha fatturato 200 milioni di euro con un utile a quota 15,7. L’anno precedente, il 2018, l’utile è stato di 27 milioni di euro. Un impero assoluto, che vede insieme diverse famiglie che contano da entrambe le sponde. La capogruppo è di proprietà di tre soci, in sostanza: la Tourist Ferry Boat della famiglia Franza, con una quota anche della famiglia di Francantonio Genovese, ex Pd, ex Forza Italia che guarda adesso all’Udc, già condannato in secondo grado per truffa per l’affaire formazione professionale in Sicilia; la Caronte della famiglia calabrese dei Matacena; e, dallo scorso anno, attraverso la controllata Ulisse, il fondo inglese Basalt Infrastructure, che ha in portafoglio investimenti per 2 miliardi di euro. Rischi minimi e alta resa. Il gruppo, tra finanziamenti statali per il trasporto nello Stretto e finanziamenti della Regione Siciliana per i collegamenti con le Isole minori, riceve ogni anno circa 50 milioni. E non ha concorrenti, perché nel tempo ha anche acquisito il ramo Siremar e poi quelli di altre piccole compagnie locali. Solo lo Stretto pesa 100 milioni di fatturato, i collegamenti con le isole minori 80 milioni di euro.
Dall’articolo "Così la mafia controlla i traghetti tra Sicilia e Calabria" di Enrico Bellavia e Antonio Fraschilla
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cafeindy · 5 years ago
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Svendita Italia o propaganda fascista?
Riporto un intervento che ho scritto altrove alcuni mesi fa, su una falsità sparsa in rete circa delle aziende italiane. L’intento non è difendere delle aziende italiane, e ci mancherebbe per un blog indipendentista, quanto invece quella di smontare una retorica fascista sovranista, che addosserebbe ad una certa “sinistra” la causa di una svendita di alcuni ambasciatori del made in Italy.
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La propaganda sovranista, o per meglio dire fascista, si accompagna sempre ad una serie di falsità che pervadono il discorso politico, inquinandolo con una retorica vittimista. Le manie di persecuzione sono all'ordine del giorno e viene incolpato il nemico del momento di cose che sono accadute anni prima che quel nemico esistesse, o gli vengono attribuite responsabilità laddove il nemico non ne ha mai avute.
In questo post non ho intenzione di difendere il Partito Democratico, del quale non sono mai stato elettore, e non ho intenzione nemmeno di glorificare il made in Italy. L'intento è invece quello di confutare un argomento che i fascisti tirano fuori di tanto in tanto: la vendita di colossi aziendali storici a compagnie estere sarebbe colpa di questo o quel governo che di volta in volta individuano come bersaglio. Oggi tocca al PD e domani magari no, ma sempre con questo stesso argomento infondato.
Andiamo con ordine:
Wind: non è mai stata completamente italiana, infatti Wind Telecomunicazioni nasce alla fine del 1997 grazie all'investimento di Enel, France Télécom e Deutsche Telekom; nel 2010 Veon Ltd. (precedentemente VimpelCom Ltd.) rileva Wind; Veon Ltd. è una multinazionale delle telecomunicazioni fondata a Mosca, registrata a Bermuda e con sede ad Amsterdam ed è controllata per il 47,9% dall'olandese LetterOne del magnate russo Mikhail Fridman e per il 19,7% dalla norvegese Telenor; Wind, attraverso la Veon Ltd., entra a far parte della joint venture di Hong Kong CK Hutchison nel 2015.
Telecom: nata pubblica col nome di SIP nel 1964, viene privatizzata nel 1997 sotto il Governo Prodi, e passa nel 1997 alla famiglia Agnelli; viene acquistata poi da Olivetti nel 1999 ma Bell, società con sede in Lussemburgo, il 22% delle azioni di Olivetti; nel 2001 Telecom passa a Olimpia Spa, società con partecipazione di Pirelli (al 60%), Edizione Holding dei Benetton, Banca Intesa e Unicredito Italiano; nel 2007 passa a Telco S.p.A., patto di controllo composto da Mediobanca, Generali, Intesa Sanpaolo, Sintonia e Telefónica (Spagna); nel 2016 il maggiore azionista di Telecom è Vivendi, società francese di telecomunicazioni; nel 2018 il ai vertici dell'azienda c'è l'Elliott Management Corporation, società statunitense di gestione degli investimenti, ma Vivendi (Francia) è ancora il maggio azionista con quasi il 24% delle azioni; Telecom ha ancora sede in Italia.
Stock: viene acquisita nel maggio del 1995 dalla Eckes A.G., società tedesca che produce e distribuisce alcolici e succhi di frutta; nel 2007 diventa proprietà del fondo americano "Oaktree Capital Management" e dal 2012 la produzione viene completamente delocalizzata nella Repubblica Ceca.
Sasso: nasce nel 1860 in Liguria; passa alla società spagnola Deoleo nel 2005, che acquisisce la Minerva Oli S.p.a., che possedeva il marchio Sasso.
Sanpellegrino: nasce nel 1899 e viene acquisita dalla Nestlé (Svizzera) nel 1997; la produzione è ancora in Italia.
Riso Scotti: nasce nel 1860 ed è ancora italiana, ma i capitali sono per il 40% della società Ebro Food (Spagna) dal 2016.
Benelli: nasce nel 1911 e viene comprata nel 2005 dalla Qianjiang Group (Cina); la produzione Benelli è ancora in Italia.
Parmalat: nasce nel 1961 ma dal 2011 è controllata dalla multinazionale francese Lactalis.
Star: nasce nel 1948; nel 2006, il 50% dell'azienda viene acquisita dal gruppo alimentare spagnolo Gallina Blanca del Gruppo Agrolimen (Catalogna).
Pomellato: nasce nel 1967 e nell'aprile 2013 l'azienda diventa della holding Kering (Francia).
Pernigotti: nasce nel 1868 e viene acquisita nel 2013 da Toksöz, società turca, che dal 2018 ha deciso di interrompere le attività dello storico stabilimento di Novi Ligure ma di non dismettere il marchio.
Consorzio del Vino Chianti Classico: nasce nel 1987, ma non è un'azienda ed il suo compito è disciplinare e tutelare il vino prodotto nella regione del Chianti Classico; è in Toscana.
Algida: nasce nel 1945 ed è stata comprata da Unilever (Regno Unito, Paesi Bassi) nel 1974.
Galbani: nasce nel 1882 e nel 1974 gli Invernizzi cedettero l'azienda a quattro finanziarie con sede nel Lussemburgo e nel Liechtenstein, con proprietari ignoti; nel 1989 fu acquisita da IFIL e BSN-Danone (Francia), che nel corso degli anni rilevò progressivamente l'intera azienda e infine viene acquisita da Lactalis (Francia) nel 2006.
FIAT Avio: fondata dalla FIAT nel 1916, è venduta nel 2003 a un consorzio formato per il 70% dal fondo americano The Carlyle Group e per il 30% da Finmeccanica S.p.A.
Ducati: nasce nel 1926, viene acquistata da Cagiva (Italia) nel 1985 e nel 1996 il Texas Pacific Group (USA) compra il 51% delle azioni e ne completa l'acquisto del restante 49% della Ducati nel 1998; nel 2006 il marchio Ducati è ritornato in mani italiane con l'acquisto da parte di Investindustrial Holdings e nel 2012 viene annunciata l'acquisizione di Ducati Motor Holding S.p.A. da parte della Lamborghini Automobili S.p.A.
Bertolli: nasce nel 1865 ma viene acquisita nel 1993 dalla Fisvi (Società finanziaria lucana) per 310 miliardi di lire per conto del gruppo Unilever; nel 2008 Bertolli passa da Unilever a Deoleo (Spagna).
Carapelli: nasce nel 1893 ed entra a far parte di Sos Corporaciòn Alimentaria S.A. (Spagna), oggi Deoleo, nel 2006.
Perugina: nasce nel 1907; nel 1988 entra a far parte del gruppo svizzero Nestlé (Svizzera) assieme a Buitoni.
FIAT Ferroviaria: nata a Torino nel 1917 come "FIAT Sezione Materiale Ferroviario", cambia ragione sociale in "FIAT Ferroviaria Savigliano" nel 1975 e in "Fiat Ferroviaria" nel 1988; è infine venduta nel 2000 alla società francese Alstom, assumendo il nome "Alstom Ferroviaria".
Fendi: nasce nel 1925, è ancora un marchio italiano.
Eridania: nasce nel 1899; nel 2011 Cristal CO, società del gruppo cooperativo francese Cristal Union, secondo produttore di zucchero francese, entra in Eridania Italia con una quota del 49% nel capitale sociale.
Buitoni: l'attività inizia nel 1827 e nel 1988 il marchio viene acquisito, assieme a Perugina, da Nestlé.
Bottega Veneta: fondata nel 1966 a Vicenza, la società viene acquisita nel 2001 dal Gruppo Gucci, oggi parte della multinazionale francese Kering.
Antica Gelateria del Corso: inizia ad essere commercializzato come marchio dell'azienda Italgel nel 1980 e passa a Nestlé quando quest'ultima acquisisce Italgel nel 1993.
Locatelli: attiva dal 1860, è acquistata dalla Nestlé nel 1961 e infine da Lactalis nel 2008.
Gruppo Ferretti: nasce nel 1968 e produce la prima imbarcazione nel 1971; nel 2012 lo Shandong Heavy Industry Group-Weichai Group rileva il 58% delle azioni; nel 2016 Piero Ferrari, figlio di Enzo Ferrari, entra a far parte del gruppo Ferretti acquistando il 13,2% del capitale attraverso la holding di famiglia F Investments, risultando così l'unico azionista oltre ai cinesi del gruppo Weichai Power, detentori della maggioranza con l'86,8%.
Edison S.p.A.: attiva dal 1884, nel 2012 Électricité de France (EDF) ne ha acquisito il controllo esclusivo.
Fastweb: nasce nel 1999 e nel 2011 è acquistata dalla compagnia svizzera Swisscom.
Bulgari: società italiana fondata nel 1884, dal 2012 fa parte del gruppo francese LVMH.
Peroni: in attività dal 1846, il suo marchio è stato comprato dalla giapponese Asahi nel 2016, ma la produzione è ancora in Italia.
Gancia: nasce nel 1850 e l'azienda diventa proprietà della Russian Standard al 95% alla fine del luglio 2013.
Valentino: casa di alta moda fondata nel 1957, la casa di moda viene venduta nel 2012, insieme al marchio M Missoni, alla società Mayhoola for Investments del Qatar.
Miss Sixty / Energie: marchi creati nel 1991, cedono la branca asiatica del gruppo alla Trendy International nel 2000 ed il restante ad un fondo di investimento panasiatico, di nome Crescent HydePark, nel 2012.
Richard-Ginori: nasce nel 1735 ed è ufficialmente fallita nel gennaio 2013, ma è stata acquistata nel maggio 2013 dal gruppo Gucci, a sua volta controllato dalla società francese Kering.
Fiorucci: fondata nel 1967, è stata rilevata nel 1990 dalla Edwin International, società giapponese di abbigliamento con 8 marchi di proprietà e 6 in licenza (tra cui Lee, Wrangler e Avirex); nel 2014 i giapponesi della Edwin International cedono il marchio Fiorucci ad un'altra società giapponese, la Itochu Corporation.
Conclusioni Le manie di persecuzione della retorica fascista vorrebbero fare in modo che l'italiano medio corra ai ripari e possa armarsi contro questo o quel nemico esterno, che è identificato con un invisibile complotto internazionale ai danni dell'Italia e del “popolo italiano”, complotto che di volta in volta si manifesterebbe, ai loro occhi, con immigrati mandati da forze oscure che vorrebbero una sostituzione etnica, oppure con oppositori politici a cui si attribuisce un finanziamento estero o con acquisizione di aziende e di marchi italiani da parte di società estere, cosa che invece è normalissima nel gioco del capitalismo. Poi possiamo anche parlare di quali siano le contraddizioni in seno al capitalismo. In quest'ultimo caso della vendita delle aziende italiane, si vorrebbero addossare le colpe della dinamica capitalista (senza però definirla come tale) ad una qualche forza politica (in questo caso il PD) che, nella maggior parte dei casi menzionati, nemmeno era nata, e fa di questo falso argomento un classico delle argomentazioni in salsa fascista in difesa del Made in Italy e, per estensione, dell'Italia come categoria trascendentale, che colpiscono alla pancia del popolino lasciato senza strumenti per smascherare questa retorica. Il messaggio che i fascisti vogliono lanciare è chiaro: siamo sotto attacco, e l'acquisto di marchi italiani d'eccellenza sarebbe una dimostrazione, e la colpa di questo è dei comunisti. A cosa servirà dire che il Partito Democratico non è un emblema del comunismo? A cosa servirà dire che il comunismo intende scardinare i rapporti sociali creati dal capitalismo? A cosa servirà dire che, in ogni caso, il PD non fosse nemmeno nato quando molte aziende italiane menzionate sono state rilevate da società estere? A niente: quella è la versione che fa loro comodo per odiare, e se tu la smonti, i fascisti si gireranno dall'altra parte ed odieranno pure te. E facciamoci odiare, se questo implica aver ragione! Non erano loro che dicevano “molti nemici, molto onore”? Avendo avuto ragione, sarà un onore avere nemici.
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cento40battute · 3 years ago
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In Svizzera per San Valentino
In Svizzera per San Valentino
Natura, brivido e cultura… Bernina Express, Lago Bianco, Grigioni Sono tante le proposte per celebrare il giorno degli innamorati in Svizzera Per le coppie offerte speciali in Spa e sul Trenino Rosso del Bernina, emozionanti notti stellate ad alta quota, ma anche due straordinarie proposte artistiche, le mostre di Georgia O’Keeffe a Basilea e di Gabriele Münter al centro Paul Klee di Berna Gli…
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ramshariraut · 4 years ago
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Specchi da parete Mercato 2028 con tendenze strategiche Crescita, ricavi, domanda e potenziale futuro dell'industria e dei ricavi dell'industria
Global Specchi da parete Market By Type (Frame Wall Mirrors,Unframed Wall Mirrors), By Application (Household,Office & Business,Hotels & Spas,Restaurants, Cafe & Bars,Medical Beauty Clinic,Others) Geografia (Nord America (Stati Uniti, Canada e Messico), Sud America (Cina, Giappone, Corea, India e Sud-Est asiatico), Europa (Germania, Francia, Regno Unito, Russia e Italia) , Asia-Pacifico (Cina, Giappone, Corea, India e Sud-Est asiatico), Medio Oriente e Africa (Arabia Saudita, Egitto, Nigeria e Sudafrica) Tendenze del settore 2021-2028.
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<strong>Panoramica di mercato</strong> Il caso di studio menzionato è una breve storia e una valutazione approfondita del mercato Specchi da parete 2021, comprese le tendenze chiave del mercato, le tecnologie imminenti, i driver del settore, le sfide, le politiche normative, i profili aziendali chiave e lo scenario competitivo generale. Questo rapporto di mercato può aiutarli a compiere passi aziendali cruciali sulle tecniche di produzione, sull'approvvigionamento di materie prime e ad aumentare il ciclo della catena industriale del mercato in tutto il mondo. Lo studio proietta la dimensione e la stima del mercato Specchi da parete durante il periodo di previsione. Fornisce inoltre un riepilogo totale del mercato in tutto il mondo, comprese le definizioni e le applicazioni. Il rapporto evidenzia la sinossi del settore, la traiettoria di crescita, le dinamiche di mercato, la quota di mercato analizzata in dettaglio in questo rapporto. Il rapporto presenta informazioni qualitative e quantitative approfondite e l'analisi dell'impatto di eventuali fattori che influenzano le prospettive di crescita dei mercati futuri. Lo studio include approfondimenti generali sul mercato e le diverse prospettive di vari professionisti del settore. L'esame del mercato esistente e l'innovazione futura sono descritti per fornire una migliore visione della tua attività.
<strong>Metodologia</strong> L'analisi metodologica include la conoscenza del mercato da un piccolo livello, dove effettuiamo misurazioni che aiutano a controllare le informazioni con precisione e in seguito le utilizziamo per prendere la scelta aziendale nell'associazione. Questo studio di ricerca include l'ampio utilizzo di fonti di informazione sia primarie che secondarie. Il processo di ricerca ha coinvolto lo studio di vari fattori che influenzano il settore, tra cui la politica del governo, l'ambiente di mercato, il panorama competitivo, i dati storici, le tendenze attuali del mercato, l'innovazione tecnologica, le tecnologie imminenti e il progresso tecnico nel settore correlato. Diverse parti del mercato, ad esempio, rischi di mercato, aperture, confini di mercato e difficoltà sono analizzate in modo simile nel rapporto. Le fonti essenziali includono incontri con vari investigatori del settore, fornitori, grossisti ed esperti. Le fonti facoltative includono un sondaggio di informazioni misurabili provenienti da dichiarazioni pubbliche, siti governativi, rapporti annuali delle organizzazioni, set di dati, ad esempio Bloomberg Business, record aziendali dell'organizzazione e così via. La metodologia base up e le metodologie top-down sono un'ulteriore pezzo significativo di ricerca essenziale per indagare ogni frammento.
<strong>Riepilogo rapporto</strong> I report sono estremamente essenziali per qualsiasi tipo di comunicazione a livello di organizzazione. Le intuizioni espresse in questi rapporti vengono regolarmente utilizzate come terreno fertile per prendere una decisione che influisca sulla pianificazione a breve e lungo termine dell'azienda. Sebbene i requisiti e il contenuto di un report possano variare per le diverse aziende, l'approccio semplice consiste nel presentare fatti e dati raccolti per fornire informazioni utili al lettore per promuovere un processo decisionale ragionevole. Dovrebbe fornire un resoconto completo di tutti gli ostacoli e le conquiste dell'azienda. Il rapporto preparato dal nostro team aiuta la gestione aziendale dell'organizzazione a monitorare i progressi e la crescita, identificare le tendenze o eventuali irregolarità che potrebbero richiedere ulteriori indagini.
<strong>Segmentazione del mercato</strong> In base al grado, all'applicazione e all'utente finale, il mercato Specchi da parete è diviso. L'insediamento all'interno dei vari segmenti ti aiuta a stabilire una conoscenza dei fattori di crescita chiave che potrebbero essere importanti nel settore e a fare nuovi piani per aiutare a riconoscere le principali aree di vuoto e il divario nei tuoi mercati di riferimento. Per aiutare i lettori a prendere provvedimenti per diffondere il business, nello studio sono fornite informazioni dettagliate sul mercato Specchi da parete e sul suo sviluppo. Lo studio fornisce una panoramica completa dello stato economico del mercato Specchi da parete, insieme a vantaggi e limiti. Lo studio fornisce e discute le condizioni del mercato globale Specchi da parete e le proiezioni future relative a fornitura, vendite, consumo, storia e previsioni. Vengono inoltre indicati i Specchi da parete principali fornitori del settore, i prezzi, i guadagni, la quota di mercato, l'analisi SWOT e i piani di sviluppo per i prossimi anni. Inoltre, il rapporto indaga la scala del mercato e i vantaggi, le opportunità, le sfide, i limiti e i rischi della regione globale e principale e identifica tendenze significative, driver, fattori trainanti globali e regionali.
<strong>Top Listed Companies in the Specchi da parete Market Include</strong> By Market Players: Home Depot Bed Bath & Beyond Walmart Target Lowes IKEA Costco Havertys J.C. Penney Kirkland Kohls Macys Inc. Pier 1 Imports Restoration Hardware Sears Williams-Sonoma Wayfair Company
<strong>Motivi per acquistare questo rapporto:</strong> Studio sulle tendenze chiave del settore: questa sezione offre approfondimenti sulle tendenze prevalenti e imminenti di Specchi da parete Analisi segmentale: qui, il rapporto ha esaminato i segmenti ad alta crescita tra cui tipo di prodotto, applicazione e utenti finali, tenendo conto del loro CAGR, quota e dimensioni Prospettive future: in questa parte dello studio vengono esaminati Specchi da parete sviluppi e opportunità future stimate che emergeranno nel settore Specchi da parete Analisi geografica: gli autori del rapporto hanno studiato le regioni con potenziale di crescita per aiutare le aziende a pianificare i loro investimenti futuri Studio sul panorama competitivo: gli esperti del settore hanno offerto informazioni approfondite sulle tattiche strategiche adottate dai partecipanti al settore per consolidare la propria posizione. Questa valutazione aiuterà i giocatori a definire strategie per le loro attività in futuro.
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<strong>La ricerca fornisce risposte alle seguenti domande chiave</strong> Quali sono le principali minacce e sfide che potrebbero fungere da barriera alla crescita del mercato Specchi da parete? Quali sono le principali opportunità su cui i leader di mercato possono fare affidamento per ottenere successo e redditività? Quale sarà il tasso di avanzamento del mercato Specchi da parete per il periodo di congettura, 2021-2028? Quali sono i fattori importanti che guidano il mercato Specchi da parete in diverse regioni? Chi sono i principali fornitori che dominano il settore Specchi da parete e quali sono le loro strategie vincenti?
<strong>Analisi regionale</strong> Il rapporto di indagine è stato quindi preparato con l'idea di ispezionare i diversi indici di mercato nelle varie nazioni distribuiti in base alla regione. Questa distribuzione comprende nazioni di diverse parti del mondo come Nord America, America Latina, Europa, India, Cina e Australia. Gli esercizi commerciali efficienti in Cina si stanno espandendo, il che è un motivo importante per avere uno straordinario interesse per gli impulsi di stagno e altre costruzioni. Mentre le parti del business si accumulano in tutto il mondo, aree come il Medio Oriente e i paesi africani apriranno la strada allo sviluppo sostenibile per un lungo periodo. L'America Latina promuoverà anche lo sviluppo del mercato grazie ai piccoli produttori di scope che stanno lavorando per un'offerta critica nell'interesse.
<strong>Personalizzazione del rapporto:</strong> Le tecniche di ricerca sono utilizzate per produrre un rapporto metodico che è di natura soggettiva. Forniamo report personalizzati a un prezzo ragionevole. Vengono effettuati approcci di ricerca primari e secondari al fine di fornire dati di ricerca accurati.
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<strong>Informazioni sulle ricerche di mercato di Statisify</strong> Statistify Market Research è una società di ricerche di mercato e consulenza aziendale che offre rapporti di ricerche di mercato, accordi commerciali, amministrazioni di consulenza e approfondimenti sui mercati in nove settori verticali, ad esempio, mercato alimentare e delle bevande, automobilistico, farmaceutico e sanitario, dei semiconduttori e dell'elettronica, ICT (Tecnologia dell'informazione e della comunicazione), Automotive, Beni di consumo, Imballaggio e Chimica e materiali. Adottando ampie filosofie di ricerca, Statistify Market Research è strumentale nell'assistere i propri clienti a stabilire scelte di business essenziali e realizzare uno sviluppo ragionevole nelle loro aree di mercato.
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margiehasson · 5 years ago
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5 cose da fare in un week end lungo a Courmayeur
Veduta del Monte Bianco
La facciata dell'Hotel Le Massif a Coumayeur
Veduta del Monte Bianco
La reception dell'Hotel Le Massif di Courmayer
Veduta del Monte Bianco
La Loge dell'Hotel Le Massif a Coumayeur
Veduta del Monte Bianco
La loge dell'Hotel Le Massif di Courmayer
Cervo Rosso Steakhouse all'Hotel Le Massif di Courmayer
Veduta del Monte Bianco
La Rooftop suite dell'Hotel Le Massif di Courmayer
Veduta del Monte Bianco
La Rooftop suite dell'Hotel Le Massif di Courmayer
Veduta del Monte Bianco
La Logunge dell'Hotel Le Massif a Coumayeur
Veduta del Monte Bianco
Veduta del Monte Bianco
Ai piedi del Monte Bianco, Courmayeur è una perla alpina incastonata nel cuore della Val d’Aosta. Se avete intenzione di passarci un week end lungo, eccovi qualche consiglio. Per i più dinamici che vivono sulle piste da sci o per i più pigri che preferiscono gli acquisti e le coccole in spa.
1- LA PASSEGGIATA IN CENTRO E L’APERITIVO Via Roma è la regina dello shopping. Ci troverete i negozi monomarca di firme prestigiose che hanno trasformato questa via di “Courma” – come la chiamano i milanesi –  in una piccola Montenapoleone delle Alpi. Ce n’è per tutti i gusti: abbigliamento sportivo tecnico per chi sulle piste fa sul serio, look da sciura chic anche ad alta quota con tanto di scarponcini glitterati e stole di lusso, capi cashmere in tutte le salse e accessori da zarina glamour. E ancora: pezzi di artigianato locale per la casa e tantissimi prodotti tipici food & beverage della Valle D’Aosta (tornate a casa con almeno un po’ di fontina e di lardo D’Arnad). Consigliatissimo un pit-stop allo storico Caffé Della Posta: caminetto acceso e un’atmosfera per gustare un punch caldo o una tisana alle erbe.
2- L’ESPERIENZA IN SALITA SKY WAY MONTEBIANCO È la futuristica funivia panoramica per arrivare a 3.466 metri di altezza. L’idea è quella di avvicinare l’uomo alla montagna. Da lassù si può godere di un panorama unico al mondo, circondati dai quote della scuola Holden. Tra le cose da fare per sciatori e non: sfogliare un libro nella Feltrinelli più alta d’Europa – a Punta Helbronner- ; gustare il Buffet Alpino a cura dello chef Agostino Buillas (polenta+salsiccia o pesce+verdure per chi vuole tenersi leggero e molto altro); ripercorrere la suggestiva storia della funivia nell’Hangar 2173; fare una sosta al bar con vista impagabile; visitare la mostra dei cristalli del Monte Bianco; guardare un film legato alla natura e all’ambiente nel Cinema Alpino; degustare l’aperitivo di La Cave Mont Blanc, cantina di vinificazione in quota. Lo spumante che si produce qui è davvero impareggiabile.
3- DORMIRE NELL’HOTEL DEL MOMENTO Ha inaugurato lo scorso 22 dicembre l’hotel cinque stelle Le Massif – affiliato al prestigioso brand dell’hotellerie internazionale The Leading Hotels of the World – a un soffio dalla funivia e dalle boutique del centro. Caratterizzato da un design alpino contemporaneo, conta 80 camere, junior suite e suite, tutte realizzate con materiali naturali come il legno e la pietra. Le suite ai piani alti offriranno ampi spazi da vivere con luminosissime zone giorno, grazie alle terrazze che regalano una vista impareggiabile sullo spettacolo della montagna. Visto che l’attività principale della giornata sarà sulle piste da sci, lo skipass si ritira direttamente in hotel presso lo ski concierge: facile e veloce, a seconda della formula scelta apre le porte ai 200 chilometri di piste dei due comprensori sciistici di Courmayeur e La Thuile. Il servizio di ski concierge prevede anche il ritiro dell’attrezzatura sportiva in hotel con consegna all’ospite sulle piste, direttamente a La Loge du Massif.
4- RIFUGIARSI IN UNO CHALET SULLE PISTE A Plan Checrouit c’è La Loge du Massif, un gioiellino in legno e pietra che si affaccia con ampie terrazze sul Re delle Alpi. Attorno, le cime solenni e maestose risplendono di un bianco abbagliante che all’imbrunire sfuma verso l’oro e il rosso. Qui gli ospiti di Le Massif trovano la ski-room dotata di armadietti riscaldati per depositare le attrezzature, il miniclub per i bambini, il ristorante (aperto anche agli esterni), il bar e la boutique del PA-NI-NO. Le proposte gourmet ci sono durante il pranzo, l’après-ski e la cena. Da provare assolutamente il dolce MontBlanc con crema di castagne, panna e meringhe.
5- FARSI COCCOLARE DALLA MAGIA DEL BOSCO Nella spa dell’ Hotel le Massif potete provare il pacchetto “I segreti del bosco”. Raccoglie trattamenti che uniscono la sapienza millenaria della cultura alpestre alle proprietà terapeutiche dei frutti dei prati e dei boschi. L’azione depurativa e antistress delle essenze alpine, l’effetto antiossidante e rigenerante dell’erica, il potere emolliente e rilassante della calendula e lavanda alpina, i profumi di erbe aromatiche, bacche e conifere, sono usati in relazione alle stagioni dell’anno e ai cicli della natura. Imperdibili il Forest Bathing, pratica terapeutica che cura attraverso rigeneranti camminate nel bosco e l’Healing Forest: lo scrub con farina di castagne e impacco con massaggio riequilibrante e idratante. Ah, se siete in coppia, regalatevi la romantica Private spa con cabina trattamenti, piscina, sauna e bagno turco. Rigorosamente di coppia.
  L'articolo 5 cose da fare in un week end lungo a Courmayeur sembra essere il primo su Glamour.it.
5 cose da fare in un week end lungo a Courmayeur published first on https://lenacharms.tumblr.com/
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freedomtripitaly · 6 years ago
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Ogni anno la domanda è sempre quella: cosa fare e dove andare a Capodanno? Spesso ci si ritrova al 31 di dicembre senza aver organizzato nulla. Il 1 gennaio 2020 cade di mercoledì dunque, prendendo qualche giorno di ferie in più, potrete allungare le vostre vacanze fino al ponte della Befana. Fuga d’amore alle terme o festa in casa di amici fino al mattino seguente? Se non sapete ancora come trascorrere l’ultima notte dell’anno, date un’occhiata al nostro articolo per trarre qualche spunto interessante per le vostre vacanze. Capodanno in montagna: saluta il 2019 con gli scii ai piedi Se siete alla ricerca delle migliori offerte e mete in montagna, siete sulla pagina giusta. La montagna è il luogo perfetto per festeggiare l’arrivo del nuovo anno: scopri la bellezza delle Dolomiti fra sport a tema e feste sulla neve! I panorami innevati faranno da magico contorno al tuo capodanno in montagna e potrai goderti un’atmosfera indimenticabile in mezzo ai paesaggi tipici. Il profumo di aria fresca che trasmette pace e serenità, i giochi sulla neve, la cioccolata calda e lo shopping: la montagna accontenta tutti e, se si trovano offerte convenienti, ancora meglio! Provate a immaginare di attendere l’arrivo del nuovo anno nell’intimità di una baita circondata dalla neve, con gli amici di sempre, dopo una giornata trascorsa sulle piste da sci. Oppure, potete scegliere di trascorrere il Capodanno sugli sci in Val Fassa o scalare immense pareti di ghiaccio. Per chi desidera un’atmosfera più tranquilla e all’insegna del benessere, invece, la SPA è l’ideale. Molte sono le strutture che, in vista del 31 dicembre, si attrezzano per poter offrire ai propri ospiti un’esperienza indimenticabile. Se deciderete di trascorrere il Capodanno 2020 in montagna, avrete la possibilità di sciare sulle piste innevate ad alta quota e di partecipare a feste ed aperitivi nei locali più alla moda delle località più famose d’Italia e non. La scelta della meta per capodanno 2020 influenza molto la spesa ed il modo di trascorrere la notte di San Silvestro: infatti, se si sceglie di trascorrere le ferie durante la settimana bianca, i prezzi saranno sicuramente più alti rispetto ad altri periodi dell’anno. Capodanno in montagna: le mete preferite dagli italiani Trascorrere il Capodanno in montagna è un’esperienza meravigliosa da provare almeno una volta nella vita. Trovare una località di montagna ad un buon prezzo dove festeggiare l’ultima notte dell’anno, però, non è così facile per via dei prezzi alle stelle e dell’alta richiesta. Se optate per un rifugio, i prezzi saranno sicuramente inferiori: sarà più facile che trovare hotel che organizzano cenoni e fiaccolate per celebrare l’arrivo del nuovo anno. Capodanno a Innsbruck Se desiderate trascorrere l’ultimo dell’anno sulla neve, una delle mete di montagna più gettonate dagli italiani è sicuramente Innsbruck: la capitale del Tirolo sorge sulle Alpi ed è da sempre una delle destinazioni preferite dagli amanti degli sport invernali, quali lo sci e tutte le discipline che si svolgono su neve e ghiaccio. Le piste, peraltro, si trovano a pochi passi dalla città ed è possibile percorrere itinerari alla scoperta delle bellezze culturali del luogo. Vi è inoltre la possibilità di salire a 1.900 metri di altitudine, sulla vetta del Seegrube per assaporare un panorama mozzafiato; per chi invece preferisce un’atmosfera più intima ed isolata, il rifugio Axamer Lizum è sicuramente la scelta migliore. Per un capodanno 2020 in montagna all’insegna della tradizione e dei costumi, il Trentino costituisce il luogo ideale. Qui, il Capodanno si festeggia in piazza, fra manifestazioni e fiaccolate lungo le strade principali dei centri città e nei rifugi con eventi speciali e cucina tradizionale. Capodanno in Slovenia Un’altra meta molto affascinante e non troppo distante per trascorrere il Capodanno è la Slovenia: confinante con il Friuli Venezia-Giulia, è un Paese caratterizzato lunghe piste imbiancate. Questo Paese, infatti, non offre solo bellissime spiagge, anche in inverno sono moltissime le cose da fare. Le montagne più famose sono le Alpi Giulie dove si trova anche la vetta più alta della Slovenia, il Triglav. A nord di questo suggestivo paesaggio si trova una delle aree sciistiche più famose di tutta la zona: Kranjska Gora. Questa zona è molto famosa per aver ospitato la Coppa del mondo di sci. Capodanno sulle Alpi italiane Se invece avete un budget limitato, ma non volete rinunciare alla bellezza della montagna, un buon compromesso potrebbe essere quello di celebrare l’ultima notte dell’anno a Bormio. Situata in provincia di Sondrio, nell’Alta Valtellina, è una nota località turistica, estiva ed invernale, che ha ospitato i campionati mondiali di sci alpino nel 1985 e nel 2005. Qui potrete godervi un bellissimo paesaggio innevato stando immersi nelle bellissime piscine delle terme di Bormio. Per gli amanti della neve e degli sport estremi ed invernali, Sella Nevea è la località giusta per trascorrere le vacanze invernali: piste da sci, da snowboard e da fondo dominano tutta la scena. Lungo l’Appennino, poi, vi sono molte località perfette per sciare, per fare ciaspolate e cenoni in rifugio. Non può mancare, fra le mete di montagna per festeggiare Capodanno, anche Livigno. È una delle destinazioni preferite per chi ama fare shopping, visto il regime fiscale vantaggioso di cui gode il territorio. Uno dei momenti migliori per vivere a pieno la città, è sicuramente la notte di Capodanno: moltissimi sono gli eventi e i dj set a cui partecipare per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Se siete alla ricerca di qualcosa di più chic per festeggiare il Capodanno, la vostra scelta non potrà che ricadere sulla famosa località di Courmayeur. Essa è nota sia come località sciistica d’eccellenza, sia per chi ama vivere un’esperienza raffinata. Anche San Candido, in Provincia di Bolzano, è una meta suggestiva per festeggiare il Capodanno in montagna. Questa località offre la possibilità di praticare sci notturno, tutt’altro che pericoloso ed inusuale. Al termine della risalita diurna, infatti, le piste vengono riaperte per tutti coloro che desiderano vivere qualcosa di indimenticabile ed irripetibile. Per ultima, ma non meno importante ricordiamo la località di Saint Moritz in Svizzera. Molto amata dagli italiani, risulta essere una delle mete preferite per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Essa è famosa soprattutto per il Glacier Express: “il treno rapido più lento del mondo”. Sette ore trascorse in paesaggi da sogno e, una volta arrivati, avrete tutto il tempo per godervi un’escursione serale o cenare in un tipico chalet. Il servizio offre anche pacchetti di viaggio e soggiorno a prezzi più che vantaggiosi per un capodanno in montagna indimenticabile. Potrete scegliere di pernottare in un hotel, in un rifugio ad alta quota o, più semplicemente, una baita per vivere tutta l’intimità del capodanno in famiglia. A Vigo Fassa, infatti, ci sono molte strutture a misura di bambino che propongono attività ludiche ogni giorno per i più piccoli e per tutta la famiglia. A Cortina d’Ampezzo il Capodanno è davvero stellare. Soleggiata per buona parte dell’anno, Cortina, è soprannominata la Perla delle Dolomiti ed ospita ogni anno migliaia di turisti da tutto il mondo, sia d’estate che d’inverno. Nel 2021 proprio qui si terranno i Campionati Mondiali di sci Alpino, aperti da novembre ad aprile. Immancabili, per un capodanno in montagna all’insegna dell’eleganza, sono le cene di gala al Rifugio Faloria accompagnate dallo spettacolo pirotecnico. Se avete il piacere di godervi una delle valli più belle ed incontaminate delle Dolomiti, Val Fiscalina è il posto che fa per voi. Il modo più suggestivo per vivere questa esperienza è stare avvolti in una coperta di lana, sopra una slitta a cielo aperto. Potrete così ammirare una valle incantata dalle come rosa. Capodanno sugli Appennini Un luogo perfetto per chi ama sciare, ma anche per chi preferisce una semplice ciaspolata per poi rilassarsi la sera fra ristoranti e locali della zona. Non da meno è la località di Abetone, in Provincia di Pistoia. Il centro è il cuore del comprensorio sciistico della zona, che incontra le diverse esigenze degli sciatori, a partire dai più esperti fino ad arrivare ai principianti che desiderano imparare in un ambiente più tranquillo. Questo è il posto ideale per trascorrere un indimenticabile capodanno in montagna, circondato da meravigliosi paesaggi. Un’altra località di montagna ideale per trascorrere il Capodanno, è Roccaraso. Si tratta di una delle destinazioni più raggiunte dalla spina dorsale italiana ed l’ideale per chi desidera godersi la montagna a prezzi più modici. Gli amanti dello sci possono contare su circa 110 km di piste, oltre che a splendidi luoghi per una ciaspolata nella natura. Capodanno in baita o chalet Per chi ricerca, invece, un’atmosfera più intima e privata, affittare uno chalet o una baita in montagna può risultare un’ottima idea. Qui potrete godere della più totale intimità, lo spettacolo della neve e tutto il romanticismo di una casa in legno. Si tratta di una soluzione perfetta per coppie e famiglie che desiderano trascorrere un capodanno in totale tranquillità senza però rinunciare a panorami mozzafiato. Trascorrere il Capodanno in montagna con i bambini potrebbe costituire un impegno non da poco: numerosi sono i pacchetti che includono cenone, skipass e lezioni di sci. Insomma, la montagna offre moltissimi scenari adattabili alle esigenze di tutti: non vi resta che navigare fra le offerte in montagna e scegliere il pacchetto più adatto a voi! https://ift.tt/33NGc8A Capodanno 2020 in montagna: le location consigliate Ogni anno la domanda è sempre quella: cosa fare e dove andare a Capodanno? Spesso ci si ritrova al 31 di dicembre senza aver organizzato nulla. Il 1 gennaio 2020 cade di mercoledì dunque, prendendo qualche giorno di ferie in più, potrete allungare le vostre vacanze fino al ponte della Befana. Fuga d’amore alle terme o festa in casa di amici fino al mattino seguente? Se non sapete ancora come trascorrere l’ultima notte dell’anno, date un’occhiata al nostro articolo per trarre qualche spunto interessante per le vostre vacanze. Capodanno in montagna: saluta il 2019 con gli scii ai piedi Se siete alla ricerca delle migliori offerte e mete in montagna, siete sulla pagina giusta. La montagna è il luogo perfetto per festeggiare l’arrivo del nuovo anno: scopri la bellezza delle Dolomiti fra sport a tema e feste sulla neve! I panorami innevati faranno da magico contorno al tuo capodanno in montagna e potrai goderti un’atmosfera indimenticabile in mezzo ai paesaggi tipici. Il profumo di aria fresca che trasmette pace e serenità, i giochi sulla neve, la cioccolata calda e lo shopping: la montagna accontenta tutti e, se si trovano offerte convenienti, ancora meglio! Provate a immaginare di attendere l’arrivo del nuovo anno nell’intimità di una baita circondata dalla neve, con gli amici di sempre, dopo una giornata trascorsa sulle piste da sci. Oppure, potete scegliere di trascorrere il Capodanno sugli sci in Val Fassa o scalare immense pareti di ghiaccio. Per chi desidera un’atmosfera più tranquilla e all’insegna del benessere, invece, la SPA è l’ideale. Molte sono le strutture che, in vista del 31 dicembre, si attrezzano per poter offrire ai propri ospiti un’esperienza indimenticabile. Se deciderete di trascorrere il Capodanno 2020 in montagna, avrete la possibilità di sciare sulle piste innevate ad alta quota e di partecipare a feste ed aperitivi nei locali più alla moda delle località più famose d’Italia e non. La scelta della meta per capodanno 2020 influenza molto la spesa ed il modo di trascorrere la notte di San Silvestro: infatti, se si sceglie di trascorrere le ferie durante la settimana bianca, i prezzi saranno sicuramente più alti rispetto ad altri periodi dell’anno. Capodanno in montagna: le mete preferite dagli italiani Trascorrere il Capodanno in montagna è un’esperienza meravigliosa da provare almeno una volta nella vita. Trovare una località di montagna ad un buon prezzo dove festeggiare l’ultima notte dell’anno, però, non è così facile per via dei prezzi alle stelle e dell’alta richiesta. Se optate per un rifugio, i prezzi saranno sicuramente inferiori: sarà più facile che trovare hotel che organizzano cenoni e fiaccolate per celebrare l’arrivo del nuovo anno. Capodanno a Innsbruck Se desiderate trascorrere l’ultimo dell’anno sulla neve, una delle mete di montagna più gettonate dagli italiani è sicuramente Innsbruck: la capitale del Tirolo sorge sulle Alpi ed è da sempre una delle destinazioni preferite dagli amanti degli sport invernali, quali lo sci e tutte le discipline che si svolgono su neve e ghiaccio. Le piste, peraltro, si trovano a pochi passi dalla città ed è possibile percorrere itinerari alla scoperta delle bellezze culturali del luogo. Vi è inoltre la possibilità di salire a 1.900 metri di altitudine, sulla vetta del Seegrube per assaporare un panorama mozzafiato; per chi invece preferisce un’atmosfera più intima ed isolata, il rifugio Axamer Lizum è sicuramente la scelta migliore. Per un capodanno 2020 in montagna all’insegna della tradizione e dei costumi, il Trentino costituisce il luogo ideale. Qui, il Capodanno si festeggia in piazza, fra manifestazioni e fiaccolate lungo le strade principali dei centri città e nei rifugi con eventi speciali e cucina tradizionale. Capodanno in Slovenia Un’altra meta molto affascinante e non troppo distante per trascorrere il Capodanno è la Slovenia: confinante con il Friuli Venezia-Giulia, è un Paese caratterizzato lunghe piste imbiancate. Questo Paese, infatti, non offre solo bellissime spiagge, anche in inverno sono moltissime le cose da fare. Le montagne più famose sono le Alpi Giulie dove si trova anche la vetta più alta della Slovenia, il Triglav. A nord di questo suggestivo paesaggio si trova una delle aree sciistiche più famose di tutta la zona: Kranjska Gora. Questa zona è molto famosa per aver ospitato la Coppa del mondo di sci. Capodanno sulle Alpi italiane Se invece avete un budget limitato, ma non volete rinunciare alla bellezza della montagna, un buon compromesso potrebbe essere quello di celebrare l’ultima notte dell’anno a Bormio. Situata in provincia di Sondrio, nell’Alta Valtellina, è una nota località turistica, estiva ed invernale, che ha ospitato i campionati mondiali di sci alpino nel 1985 e nel 2005. Qui potrete godervi un bellissimo paesaggio innevato stando immersi nelle bellissime piscine delle terme di Bormio. Per gli amanti della neve e degli sport estremi ed invernali, Sella Nevea è la località giusta per trascorrere le vacanze invernali: piste da sci, da snowboard e da fondo dominano tutta la scena. Lungo l’Appennino, poi, vi sono molte località perfette per sciare, per fare ciaspolate e cenoni in rifugio. Non può mancare, fra le mete di montagna per festeggiare Capodanno, anche Livigno. È una delle destinazioni preferite per chi ama fare shopping, visto il regime fiscale vantaggioso di cui gode il territorio. Uno dei momenti migliori per vivere a pieno la città, è sicuramente la notte di Capodanno: moltissimi sono gli eventi e i dj set a cui partecipare per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Se siete alla ricerca di qualcosa di più chic per festeggiare il Capodanno, la vostra scelta non potrà che ricadere sulla famosa località di Courmayeur. Essa è nota sia come località sciistica d’eccellenza, sia per chi ama vivere un’esperienza raffinata. Anche San Candido, in Provincia di Bolzano, è una meta suggestiva per festeggiare il Capodanno in montagna. Questa località offre la possibilità di praticare sci notturno, tutt’altro che pericoloso ed inusuale. Al termine della risalita diurna, infatti, le piste vengono riaperte per tutti coloro che desiderano vivere qualcosa di indimenticabile ed irripetibile. Per ultima, ma non meno importante ricordiamo la località di Saint Moritz in Svizzera. Molto amata dagli italiani, risulta essere una delle mete preferite per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Essa è famosa soprattutto per il Glacier Express: “il treno rapido più lento del mondo”. Sette ore trascorse in paesaggi da sogno e, una volta arrivati, avrete tutto il tempo per godervi un’escursione serale o cenare in un tipico chalet. Il servizio offre anche pacchetti di viaggio e soggiorno a prezzi più che vantaggiosi per un capodanno in montagna indimenticabile. Potrete scegliere di pernottare in un hotel, in un rifugio ad alta quota o, più semplicemente, una baita per vivere tutta l’intimità del capodanno in famiglia. A Vigo Fassa, infatti, ci sono molte strutture a misura di bambino che propongono attività ludiche ogni giorno per i più piccoli e per tutta la famiglia. A Cortina d’Ampezzo il Capodanno è davvero stellare. Soleggiata per buona parte dell’anno, Cortina, è soprannominata la Perla delle Dolomiti ed ospita ogni anno migliaia di turisti da tutto il mondo, sia d’estate che d’inverno. Nel 2021 proprio qui si terranno i Campionati Mondiali di sci Alpino, aperti da novembre ad aprile. Immancabili, per un capodanno in montagna all’insegna dell’eleganza, sono le cene di gala al Rifugio Faloria accompagnate dallo spettacolo pirotecnico. Se avete il piacere di godervi una delle valli più belle ed incontaminate delle Dolomiti, Val Fiscalina è il posto che fa per voi. Il modo più suggestivo per vivere questa esperienza è stare avvolti in una coperta di lana, sopra una slitta a cielo aperto. Potrete così ammirare una valle incantata dalle come rosa. Capodanno sugli Appennini Un luogo perfetto per chi ama sciare, ma anche per chi preferisce una semplice ciaspolata per poi rilassarsi la sera fra ristoranti e locali della zona. Non da meno è la località di Abetone, in Provincia di Pistoia. Il centro è il cuore del comprensorio sciistico della zona, che incontra le diverse esigenze degli sciatori, a partire dai più esperti fino ad arrivare ai principianti che desiderano imparare in un ambiente più tranquillo. Questo è il posto ideale per trascorrere un indimenticabile capodanno in montagna, circondato da meravigliosi paesaggi. Un’altra località di montagna ideale per trascorrere il Capodanno, è Roccaraso. Si tratta di una delle destinazioni più raggiunte dalla spina dorsale italiana ed l’ideale per chi desidera godersi la montagna a prezzi più modici. Gli amanti dello sci possono contare su circa 110 km di piste, oltre che a splendidi luoghi per una ciaspolata nella natura. Capodanno in baita o chalet Per chi ricerca, invece, un’atmosfera più intima e privata, affittare uno chalet o una baita in montagna può risultare un’ottima idea. Qui potrete godere della più totale intimità, lo spettacolo della neve e tutto il romanticismo di una casa in legno. Si tratta di una soluzione perfetta per coppie e famiglie che desiderano trascorrere un capodanno in totale tranquillità senza però rinunciare a panorami mozzafiato. Trascorrere il Capodanno in montagna con i bambini potrebbe costituire un impegno non da poco: numerosi sono i pacchetti che includono cenone, skipass e lezioni di sci. Insomma, la montagna offre moltissimi scenari adattabili alle esigenze di tutti: non vi resta che navigare fra le offerte in montagna e scegliere il pacchetto più adatto a voi! Scopri le mete più belle per trascorrere un indimenticabile Capodanno 2020 in montagna, tra chalet, piste da sci e panorami mozzafiato.
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vlifestyle · 6 years ago
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Viaggio in aereo: come mantenere la pelle luminosa anche dopo il decollo
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Le vacanze estive sono finalmente alle porte; è dunque tempo di sole, mare e voli aerei verso le mete dell’estate. Ma con l’ambiente in cabina tre volte più secco del deserto del Sahara, il volo potrebbe incidere negativamente sulle condizioni della tua pelle. Il beauty brand svedese FOREO ha dunque scelto di rivelare gli step per la tua beauty routine ad alta quota, per farti scendere dall'aereo con una pelle dall'aspetto raggiante e rinfrescato.
Cosa fare prima dell'imbarco
L’idratazione è il segreto per una pelle luminosa e sana, specie quando un calo dell’umidità tende a farla seccare. Prima dell’imbarco, ti consiglio di pulire in profondità la tua pelle utilizzando un dispositivo come il nuovissimo e rivoluzionario LUNA 3, abbinandolo al detergente Micro-Foam di FOREO. Quest’ultimo rimuoverà le impurità e idraterà la pelle grazie alla combinazione rinvigorente di aminoacidi e vitamina E.
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Aumentare i livelli di idratazione
Durante un volo medio di 10 ore le donne possono perdere fino a 1,5 litri d’acqua e gli uomini quasi 2, risulta dunque importante prepararsi idratando dall'interno. Nelle 24 ore prima di imbarcarsi è consigliabile bere acqua regolarmente per aumentare i livelli di idratazione mentre, una volta in volo, l'Aerospace Medical Association consiglia di bere 0,2 litri d’acqua per ogni ora di volo. Melissa Levin, Direttore del Clinical Research in Dermatology presso il Manhattan’s Marmur Medical consiglia inoltre di volare preferibilmente senza make-up in modo che l’aridità dell’aria combinata con basi di trucco pesanti non vadano a creare le condizioni per l’insorgere di acne e imperfezioni. Un modo pratico per mantenere la pelle idratata e rinfrescata durante il volo è sicuramente quello di spruzzare regolarmente sul viso un idratante spray. Gli spray contenenti acqua di rose sono altamente raccomandati dall'Emirates Cabin Crew.
Applicare una maschera....in modo smart!
Un altro ottimo metodo per aumentare sia l’idratazione che il comfort durante il volo è quello di applicare la maschera... purché in modo smart! Per coloro che non vogliono mostrarsi in pubblico con il viso coperto da una maschera in tessuto, UFO di FOREO risulta il compagno di volo perfetto. Si tratta del primo dispositivo per l’applicazione della maschera in modo smart al mondo.  Ha debuttato nel mondo della moda sui volti delle modelle delle sfilate di Victoria Beckham durante le fashion week di Londra e New York, mostrando la sua capacità di trasformare l’esperienza maschera viso in un lussuoso trattamento spa godibile in appena 90 secondi. Un ulteriore consiglio da parte dell’Emirates Cabin Crew per lasciare l’aereo con un aspetto radioso e raffinato è quello di applicare un rossetto tinta rossa per far sembrare i denti più bianchi. Fonte e Credit immagini: FOREO  #adv Read the full article
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Fotogallery - Anna Tatangelo nella spa ad alta quota è bollente
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fashioncurrentnews · 7 years ago
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Vacanze in montagna. A Merano rooftop pools e indirizzi gourmand
Che sia per una piscina a sfioro sospesa tra le montagne (la piu instagrammata dell’Alto Adige), per il pane nero appena sfornato su cui spalmare burro e marmellata fatti in casa, oppure per una malga hipster con musica jazz filodiffusa dai tavoli di abete, Merano e dintorni  sono l’ideale sintesi di tradizioni contadine e innovazione di tendenza che soprende anche chi non è fan della montagna.
L’approccio lifestyle alla vacanza comincia dal Boutique Hotel Miramonti, che si affaccia su Merano dalla cima di Avelengo e svetta, insieme al Lago di Braies, al top dei luoghi piu fotografati sui social: merito di un’architettura che rispetta la tradizione altoatesina con tocchi arditi come la sua spa di pietra grigia e legno scuro, da cui fuoriesce un parallelepipedo bianco: un’infinity pool che domina la valle. Le camere sono in stile nordico, legno chiaro, tessuti ricchi, grandi finestre per accogliere tutta la bellezza della scenografia naturale. La colazione si può fare anche nel bosco, su un tavolo con vista imbandito di tutto punto, dopo un piacevole e ritemprante forest bathing. Ma anche il ristorante offre un panorama spettacolare almeno quanto la cucina, sempre stagionale e passionale ma sofisticata, realizzata con le eccellenze del territorio.
Eccellenze che si esaltano poco lontano, in alta quota, in una versione insolita della tradizione rurale e montana, alla malga Gompm Alm. Per raggiungerla si prende la funivia da Saltusio in val passiria e si sale a 2000 mt, quindi si procede sul facile sentiero 40 attraversando praterie punteggiate dai cirmoli e dagli abeti, fino a raggiungere un piccolo gruppo di baite circondato da mucche e cavalli al pascolo. La malga è guidata da 27 anni da Helli, una specie di Thor biondo, muscoloso e tatuato con un passato da scultore e dj, che con passione e dedizione ha recuperato la malga del nonno e oggi elabora piatti ricercati e gustosi (il locale è inserito nel percorso “Pura qualita in montagna”). Ogni domenica la cucina sforna pane casereccio, mentre le materie prime utilizzate arrivano direttamente di contadini della zona o da agricoltura bio. Inoltre propone aperitivi musicali nel prato su poltrone di legno con altoparlanti incorporati, prepara cestini picnic/gourmet, e organizza passeggiate a cavallo, oltre a concerti fino a fine ottobre. Noi abbiamo mangiato: crema di piselli con speck pane fatto in casa e fiori; arrosto di vitello con composta di cipolle di Tropea e schüttelbrot; costata di manzo della malga accanto e per finire l’immancabile kaiserschmarren.
La campagna intorno a Merano è famosa anche per la viticultura di alta qualità. A Cermes, per esempio, si trova la tenuta Kränzel, che comprende oltre ai vigneti e al giardino disseminato di opere d’arte, anche un edificio medievale e il ristorante Miil. Qui si possono degustare i vini biodinamici prodotti dal giovane Conte Franz von Pfeil- come l’Helios, il Baslan Schiava e il dolce Corona – oltre ai piatti creati da Othmar Raich. Si torna in pieno centro, invece, per scoprire le novità dell’hotel delle Terme di Merano: all’edificio hanno infatti aggiunto l’anno scorso una sky spa con rooftop pool da cui si gode la vista sulla città e le montagne. Le saune panoramiche, con fieno e aromi di montagna, rilassano e intrattengono. Uno spa menu di trattamenti si ispira ai 4 elementi e il massaggio tuina e detox, da provare, riprendono i principi della medicina cinese.
Finale al paese di Lana, con centro storico disseminato di masi, da cui parte la funivia per il monte San Vigilio. L’ultima apertura (luglio 2018), qui, è  il 1477 Reichhalter – Eat & Sleep: un edificio di 5 secoli che ospitava una trattoria oggi recuperato da Klaus Dissertori con un progetto rispettoso, che si avvale di mobili d epoca preesistenti o comprati da mercatini, e mischiati con gusto pulito, internazionale ed eclettico in 8 stanze e nel ristorante con patio e pergola di vite, dove gustare colazioni, lunch e aperitivi preparati da un giovane chef con ingredienti della zona. Prima di ripartire da Merano, una ideale passeggiata di shopping parte dai portici del centro per arrivare al quartiere di Maia alta, dove si trova l’imperdibile Monocle Shop: il tempio dello stile intellectual-chic selezionato dalla sempre aggiornatissima rivista di Tyler Brûle.
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ragazzesprecate-blog · 8 years ago
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Ma tu, che carichi la valigia di colbacchi di visone.
Che ne riservi un'altra ad un innumerevole serie di scarpe improbabili sopra i 100 metri di altitudine. 
Tu che stai partendo per la montagna ma sembri uscita dall'ultima sfilata di Fendi.
Tu che basta esserci. Che basta apparire.
Che non riesci nemmeno più a sbattere le ciglia perché il mascara Dior ti si ghiaccia. Tu che vesti il tuo bassotto con il maglioncino in cachemire. Che il selfie ad alta quota è d'obbligo anche se, quel freddo disumano ti disturba e riesci a tollerarlo solo perché poi, ti portano alla SPA. Tu che non scii perché il tuo povero ginocchio non ce la fa, ma la verità è che, non te le frega un emerito cazzo.
Tu che pensi alla montagna come un centro lampade all'aperto.
A te chiedo, amica mia mai, perché non vai al mare a farti i selfie, invece di disturbare le giovani marmotte e i gruppi scout? 
Meglio ancora, perché non stai a casa o alla spa che il tuo ultimo fidanzato occasionale avrà sicuramente in casa?
Perché. Dicci perché fai finta di essere a tuo agio, quando nessuno starebbe a proprio agio con 10 centimetri di tacchi e suolo rischio morte.
Un po’ di pena e un po’ di ammirazione io la provo per te. Però stai a casa.
#staiacasa #cortina #amicamiamai #impellicciata
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retegenova · 6 years ago
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  Giovedì 30 maggio alle ore 18 al Galata Museo del Mare Cecilia Eckelmann Battistello, presidente del Gruppo Contship Italia.
  Quinto appuntamento della rassegna “Incontri in Blu. Uomini, donne e storie di mare”
  Tutti gli ultimi giovedì del mese alle h18.00 al Galata Museo del Mare
  7 incontri con grandi personaggi legati al mondo del mare.
  Ingresso libero
  Il 30 maggio alle 18 gli Incontri in Blu del Galata Museo del Mare si tingono di rosa con Cecilia Eckelmann Battistello, la donna che proprio di rosa ha colorato le sue navi prima ed i suoi treni e camion dopo, imponendosi nel mondo tradizionalmente maschile dello shipping. Battistello è oggi presidente del Gruppo Contship Italia, uno dei principali attori del settore dei terminal container marittimi e nel trasporto intermodale, presente in Italia negli scali di La Spezia, Ravenna, Cagliari, Salerno e nel centro intermodale di Milano-Melzo ed in Marocco nel porto di Tangeri.
L’incontro di giovedì 30 maggio alle 18 – ingresso libero –  è il 5° di un ciclo di 7 appuntamenti che ha visto salire sul palco del Galata l’apneista mondiale Alessia Zecchini, lo skipper di Luna Rossa Max Sirena, il surfista spagnoli Hugo Vau, il velista oro a Rio 2016 Santiago Lange. Prossimi appuntamenti sono il 20 giugno con Michael Bates, meglio conosciuto come Michael di Sealand, l’imprenditore che rivendica il titolo di principe di Sealand, la micronazione fondata dal padre Paddy Roy nel 1967, il quale racconterà l’incredibile storia di questa piattaforma artificiale creata al largo delle coste inglesi per motivi di difesa dal governo britannico sulla quale è stato proclamato un “Principato con sovranità indipendente” che ha battuto moneta e rilasciato passaporti. A chiudere il primo ciclo d’Incontri in Blu, il 19 settembre, in occasione del giorno inaugurale del 59° Salone Nautico, l’ospite sarà Norberto Ferretti, co-fondatore ed ex presidente di Ferretti Group, il pioniere della nautica che torna sulla scena nel nome della sua passione per le barche e il mare.
  La storia di Cecilia Battistello
Manager globetrotter, la sua storia comincia a Povolaro, in provincia di Vicenza, dove nasce, seconda di otto fratelli e dove il padre ha una officina meccanica. Si diploma segretaria d’azienda, nel 1971 si trasferisce da alcuni parenti a Milano e lavora nella loro piccola azienda di forniture di mobili per ufficio. La sua vita cambia quando entra in una agenzia marittima in piazzetta Santo Stefano per consegnare una brochure della società di famiglia. Le chiedono se le interessa lavorare nei trasporti via mare, lei accetta e da lì a poco condividerà i primi passi di Contship, una società che nasce nel 1969 nel Canton Ticino per opera e visione di Angelo Ravano (il Dottore), un imprenditore e armatore ligure che si muove tra Genova, Milano e Lugano. La società è piccolo ma visionaria e sposa da subito la rivoluzione del container trasportando le auto della Fiat 124 smontate dall’Italia a Casablanca, in Marocco, dove l’industria torinese aveva un impianto di assemblaggio.
  Cecilia, poco più che ventenne, entra in Contship nel 1973. L’ufficio più attivo è quello di Fos-sur-Mer, vicino a Marsiglia, dove i container provenienti da Torino venivano imbarcati. Comincia da qui, dalla Provenza. E’ lei che si occupa delle spedizioni per Fiat e anche di non fare tornare le navi (due, all’inizio) vuote al ritorno: le carica di olive, albicocche, frutta secca in vasetti, vermouth. “Non sapevo niente di navi nè di container, ma fin dal primo momento del mio ingresso in Contship mi sono innamorata di quanto succedeva – racconta -. Mi sono subito resaconto di aver trovato l’avventura che volevo vivere nella mia vita. Ogni giorno era diverso e ogni giorno c’era qualche sorpresa. E tutto questo, non c’era dubbio, mi elettrizzava”.
Da Marsiglia, Battistello si sposta a Cadenazzo in Svizzera, a Rotterdam e poi a Beirut, per seguire le nuove rotte aperte da Contship, le cui navi scalano il Libano e – quando  scoppia la guerra – a Tartous in Siria. Nel 1976 riapre poi il Canale di Suez e Contship sbarca per prima a Damman, in Arabia Saudita. E successivamente inaugura la prima linea di portacontainer dall’Europa all’India e al Pakistan. Cecilia vola a Bombay-Mumbai: è lei, nel 1977, a firmare personalmente il primo contratto di agenzia a Karachi (Pakistan) che segna l’arrivo dei primi container in India. Poi è la volta dell’Inghilterra, dove Ravano trasferisce, prima a Felixstowe poi a Ipswich, il quartiere generale del Gruppo e dove Cecilia costruisce il senso di appartenenza aziendale di molti colleghi internazionali anche grazie ai suoi favolosi barbecue.
Viaggia di continuo, andrà anche in Australia, per lanciare la Eagle Container Line, la prima compagnia indipendente a sfidare quelle tradizionali riunite nella Conferenza (“Penso che nella mia vita in Contship e nell’attività professionale in questo settore l’esperienza con l’Australia sia stata la più challenging”). Con la globalizzazione, Contship cresce e con essa “The Lady”, così è chiamata Battistello dai suoi agenti. Arrivano nuove linee, nuove navi e nuove rotte; i servizi intermodali e i terminal, prima La Spezia (con il socio Eurokai Thomas Eckelmann, storico operatore di Amburgo) e poi l’hub di Gioia Tauro, la grande scommessa di Angelo Ravano, che muore però nel 1994 prima dell’arrivo della prima portacontainer nello scalo calabrese. E l’ascesa di Battistello è irresistibile: dal 1990 al 1994 è la prima donna a presiedere la più antica conferenza marittima, quella tra Inghilterra, India, Pakistan e Bangladesh; nel 1992 finisce sulla pagine di The Times in concomitanza con l’ingresso nel porto di Felixstowe della Contship Germany, una nave portacontainer interamente dipinta di rosa. Al vertice della holding Contship Italia (nel 1999 passata sotto il controllo del gruppo Eurokai), cui faranno capo le partecipazioni nei terminal di La Spezia, Livorno, Savona-Vado, Salerno, Ravenna, Cagliari, Gioia Tauro (gli assetti cambieranno in futuro, usciranno Vado, Livorno e di recente Gioia Tauro, si aggiungerà Tangeri) diventa presidente di Feport dal 2005 al 2010; nel 2014 riceve il Premio Bellisario “Donne ad alta quota”. Trova anche l’amore, sul lavoro, sposandosi con Thomas Eckelmann.
  “Durante tutta la mia vita – dirà nel ricevere il Life Time Achievement Award, il premio alla carriera assegnato durante la cerimonia di premiazione dei Containerisation International Global Awards 2015 – sono sempre stata guidata da impegno e passione, per raggiungere gli obiettivi, senza dare troppa importanza alle difficoltà, alla fatica e agli ostacoli da superare”. Così si è guadagnata il titolo di “The Lady”, con cui è conosciuta e rispettata nel mondo dello shipping.
La rassegna Incontri in Blu, ideata da Fabio Pozzo è voluta da Mu.MA Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni, Associazione Promotori Musei del Mare onlus, Costa Edutainment spa e realizzata grazie anche al contributo del Gruppo Cambiaso Risso e di UCINA Confindustria Nautica e al sostegno della Casa di Cura Montallegro, della dimora storica Palazzo Grillo e di Genovarent; ciclo d’incontri che vanta il patrocinio dello Yacht Club Italiano con cui il Mu.MA ha stipulato un protocollo d’intesa per la promozione congiunta delle attività per l’anno 2019 e della FIV (Federazione Italiana Vela).
    Eleonora Errico
Ufficio stampa COSTA EDUTAINMENT SPA
Area Porto Antico, Ponte Spinola
www.galatamuseodelmare; www.costaedutainment.it
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Cecilia Battistello al Galata Museo del Mare di Genova   Giovedì 30 maggio alle ore 18 al Galata Museo del Mare Cecilia Eckelmann Battistello, presidente del Gruppo Contship Italia.
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purpleavenuecupcake · 7 years ago
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La laurea serve ancora per trovare lavoro? In Italia resta il pass per puntare in alto
(di Vincenzo Cimini Gruppo Green Holdind spa) Le grandi aziende hi-tech come Google od Apple stanno cambiando i loro criteri di selezione del personale. Tanto da iniziare a preferire una buona formazione interna al titolo di studio. Già un paio di anni fa Ernst&Young, una delle più grandi società di reclutamento di laureati nel Regno Unito, ha annunciato che il titolo di studio sarebbe stato rimosso dai propri criteri di ammissione dal momento che non ci sono riscontri oggettivi che leghino il successo all'università con quello lavorativo in età avanzata. La società dunque ha iniziato a non mettere più alcuni paletti come requisito per accedere alle opportunità lavorative ora aperte ad ogni individuo indipendentemente dal suo background. «I titoli accademici – aveva affermato all'Huffington Post Maggie Stilwell,managing partner di Ernst&Young -  saranno ancora presi in considerazione e in effetti rimangono un elemento importante per valutare i candidati nel loro insieme, ma non saranno più un ostacolo. La nostra ricerca interna su oltre 400 laureati ha concluso che lo screening degli studenti basato sulla sola performance accademica era un approccio troppo drastico per un buon reclutamento. Non ci sono  prove per concludere che il precedente successo nell'istruzione superiore fosse correlato con il successo futuro nelle successive carriere professionali intraprese». Negli Stati Uniti l'aumento delle tasse universitarie ha portato molti studenti a non avere tempo o soldi per riuscire a terminare gli studi. E forse anche per intercettare possibili talenti che si sarebbero persi con il requisito del titolo studio, molte aziende hanno cominciato ad offrire opportunità di lavoro ben retribuite per coloro che hanno un livello di istruzione non tradizionale oppure solo un diploma di scuola superiore. Magari proprio tra queste persone si potrebbe annidare il genio in grado di fare la differenza. «Quando guardi le persone che non vanno a scuola e si fanno strada nel mondo – ha dichiarato Laszlo Bock, ex vicepresidente senior di People Operatrions  -  hai di fronte esseri umani eccezionali. E dovremmo fare tutto il possibile per trovare queste persone». E Google ed Ernst&Young sono solo due delle grandi aziende che si sono rese conto che i fenomeni sui libri non necessariamente coincidono con i fuoriclasse nel mondo del lavoro. In Italia, malgrado le non eccelse statistiche sul numero dei laureati rispetto agli altri paesi europei, per fortuna il titolo accademico rimane fondamentale per l'accesso nel mondo del lavoro. La laurea se necessaria se e quando il percorso di studi viene svolto con entusiasmo e spirito di conseguire un reale apprendimento meglio ancora se arricchito da fattori capaci di integrare le pure materie scolastiche.  «Nel confronto con l’Europa – scrive l'Istat nell'ultima ricerca su istruzione e mondo del lavoro -  l’Italia ha una posizione molto arretratariguardo al secondo obiettivo di Europa 2020 legato all’istruzione: innalzare al 40% la quota di giovani 30-34enni con titolo di studio terziario. Questo obiettivo è stato giudicato fondamentale nella “società della conoscenza”, sia per stimolare la crescita economica sia per rendere compatibile crescita e inclusione sociale. Nel 2017, la quota di 30-34enni in possesso di titolo di studio terziario è stimata pari al 26,9% (39,9% la media Ue). Nonostante un aumento dal 2008 al 2017 di 7,7 punti l’Italia è la penultima tra i paesi dell’Unione e non è riuscita a ridurre il divario con l’Europa». Nel rapporto sulla conoscenza pubblicato qualche mese fa, realizzato da Giovanni Alfredo Barbieri e Andrea de Panizza, si vede come in Italia pur avendo questo numero basso di laureati, il titolo di studio rappresenti ancora una sorta di pass per accedere ai posti di lavoro più ambiti. «Nel 2017 si stima che il differenziale nei tassi di occupazione tra le persone di 25-64 anni che hanno raggiunto il titolo terziario (laurea) e quelle che posseggono al più un titolo secondario inferiore sia di 28,8 punti (media Ue 29,7 punti). Il premio dell’istruzione - inteso come la maggiore occupabilità al crescere dei livelli di istruzione - è pari a 19,1 punti nel passaggio dal titolo secondario inferiore al titolo secondario superiore e a 9,7 punti nel confronto tra quest’ultimo ed il titolo terziario (20,1 e 9,6 punti, sono i rispettivi valori Ue). Il vantaggio occupazionale di un elevato livello di istruzione è più marcato nella componente femminile in tutti i Paesi Ue e in particolar modo in Italia: le donne che raggiungono il titolo terziario  hanno un tasso di occupazione di oltre 40 punti superiore rispetto alle coetanee con basso livello di istruzione (vantaggio più che doppio rispetto a quello degli uomini), e la differenza tra alta e  media istruzione è di 16,2 punti (scarto maggiore di oltre tre volte quello maschile)». Ai ragazzi dunque il mio messaggio più importante: la laurea serve, eccome!   Read the full article
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Domino Solutions: Fincantieri navi leggendarie da oltre 230 anni
Fincantieri SpA (FCT.MI) è uno dei più importanti complessi cantieristici navali d’Europa e del mondo: azienda pubblica italiana, già di proprietà dell’IRI fin dalla sua fondazione, è oggi controllata al 71,6% da Fintecna S.p.A., finanziaria del Ministero dell’economia e delle finanze.
Fincantieri, nata dall’IRI come società finanziaria di stato per la cantieristica sul modello della Finmare, finanziaria per la flotta mercantile, (attraverso cui lo stato assumeva il controllo di quasi tutti i grandi gruppi cantieristici a partecipazione statale dell’epoca (CRDA, OTO, Navalmeccanica e Ansaldo), è stata fondata il 29 dicembre 1959.
Nel 1984 Fincantieri viene trasformata in società operativa. Negli anni ’90 la società entra nel business delle navi da crociera e consegna la prima nave, la Crown Princess, al gruppo Carnival (CCL). Nel ’92 il Destriero, un monoscafo in alluminio con carena a V profondo con propulsione a idrogetti costruito dalla Fincantieri, percorse 3.106 miglia nautiche senza rifornimento sull’Oceano Atlantico, da New York (faro di Ambrose Light) al faro di Bishop Rock nelle Isole Scilly in Inghilterra in 58 ore, 34 minuti e 50 secondi, alla velocità media di 53,09 nodi (98,323 km/h), impiegando ventuno ore e mezza in meno del precedente record appartenuto al catamarano inglese Hoverspeed Great Britain.
Tra il 1993 e il 2001 Fincantieri si focalizza nella progettazione e produzione di prodotti, quali navi da crociera, traghetti e navi militari. Nel ’98 la società conta 8 cantieri e opera attraverso due divisioni: navi mercantili e navi militari.
A partire dal 2005 il gruppo rafforza la sua strategia diversificando le proprie attività in tre nuove aree: – Mega Yachts, creando una nuova linea di prodotti “Fincantieri Yacht“, che si occupa della progettazione e costruzione di imbarcazioni di lusso di grandi dimensioni. – Riparazioni e trasformazioni navali. – Sistemi e Componenti: per rafforzare la propria attività come integratore di sistemi per la progettazione e costruzione di soluzioni chiavi in mano.
Nel 2006 l’azienda consegna il suo primo sommergibile U212A classe Todaro.
Dal 2008 al 2013 il gruppo decide di diversificare e internazionalizzare ulteriormente il suo business acquisendo negli Stati Uniti il gruppo Manitowoc Marine (oggi Fincantieri Marine Group), entrando nel mercato della difesa statunitense. Nel 2009, in joint venture con ABB (ABB), costituisce la società Seastema Spa, attiva nel settore dell’automazione. Nel 2010 sbarca in Medio Oriento, costituendo in joint venture, Etihad Ship Building LLC, per la costruzione e riparazione delle navi delle Marine Militari nell’area del Medio Oriente. Nel 2013 viene acquisito il gruppo Norvegese Vard, uno tra i leader a livello mondiale nella costruzione di mezzi di supporto offshor di alta gamma.
Nel 2014, a margine del varo del sommergibile Pietro Venuti (S 528) al cantiere di Muggiano, Leonardo (LDO.MI) (ex Finmeccanica) e Fincantieri hanno firmato un importante accordo di collaborazione per la costruzione di navi militari. Questo accordo prevede la collaborazione nelle attività di ricerca e innovazione e la possibilità di creare una rete di fornitori comuni per prodotti e componenti di base. Sempre quell’anno Fincantieri firma importanti accordi con Carnival Corporation (settore delle navi da crociera) e China State Shipbuilding Corporation (settore cantieristico) per la costruzione di navi da crociera. Nel 2015 vengono create due nuove società, Fincantieri SI, attiva nella progettazione, produzione e fornitura di sistemi innovativi integrati e Fincantieri (Shanghai) trading Co Ltd, filiale in Cina, per assicurare la presenza del gruppo nel mercato cinese.
L’affare STX
A gennaio del 2017 Fincantieri presenta un’offerta al tribunale di Seul per l’acquisto di STX. Ben presto si giungerà ad uno scontro con lo Stato francese, che detiene il 33% della società. Il nodo della vicenda è il cantiere navale di Saint Nazaire, dove vengono tra l’altro costruite le navi della Marina francese, inoltre i rappresentanti sindacali avevano espresso in più occasioni una forte preoccupazione per l’ingresso del gruppo italiano, ma ceo di Fincantieri, Giuseppe Bono, ha cercato di dissipare i timori garantendo il mantenimento dei livelli occupazionali e anzi assicurando un piano d’investimenti triennale da 100 milioni, con un programma di assunzioni da concordare.
A due settimane dal voto francese François Hollande dà il via libera all’operazione di salvataggio dei Chantiers de l’Atlantique di Saint-Nazaire. L’elezione di Macron cambiano i rapporti di forza e quest’ultimo decide che il precedente accordo vada rinegoziato, e a luglio, dopo mesi di trattative Emmanuel Macron ha scelto la linea dello scontro con Roma, annunciando la nazionalizzazione temporanea della società. Finalmente nel mese di settembre si giunge ad un ormai quasi insperato accordo in cui Fincantieri diventerà proprietaria del 50% dell’azienda d’Oltralpe. I francesi avranno l’altra metà delle azioni che saranno spartite fra lo Stato, l’azienda pubblica francese della cantieristica militare Naval Group (ex Dcns) e un gruppo di fornitori della regione di Saint-Nazaire. In compenso Parigi presterà per dodici anni l’1% della sua quota in Stx a Fincantieri.
Con più di 7.000 navi realizzate in oltre 230 anni di storia Fincantieri ha prodotto navi leggendarie in ogni epoca. Il Gruppo vanta, tra le unità prodotte nei propri cantieri, indiscusse icone della marineria internazionale quali l’Amerigo Vespucci, nave scuola dell’Accademia Navale Militare Italiana, e il transatlantico Rex, vincitore del premio “Blue Riband” per la più veloce traversata atlantica di una nave passeggeri nel 1933.
Una storia lunga 230 anni
Fincantieri ha chiuso il primo semestre del 2017 con ricavi per 2,3 miliardi di euro, in aumento dell’1,3% rispetto ai 2,27 miliardi ottenuti nella prima metà dello scorso anno; la variazione del giro d’affari è principalmente dovuta all’incremento dei ricavi del settore Shipbuilding, in particolare dell’area di business navi da crociera, che ha raggiunto un peso pari al 51% dei ricavi complessivi del gruppo. Lo scorso semestre ha registrato un’incidenza dei ricavi generati dal gruppo con clienti esteri pari all’86%, in leggero aumento rispetto all’85% del corrispondente periodo del 2016. In forte miglioramento il margine operativo lordo di Fincantieri, che è passato da 113 milioni a 146 milioni di euro; di conseguenza, la marginalità si è attestata al 6,3%. La società ha terminato lo scorso semestre con un utile netto (esclusa la quota di terzi) di 13 milioni di euro, rispetto ai 7 milioni contabilizzato nel primo semestre del 2016.
Fincantieri prevede per l’esercizio 2017 risultati in linea con le proiezioni economico-finanziarie del piano industriale 2016-2020. In particolare, nel secondo semestre del 2017 il management stima ricavi in sensibile crescita rispetto ai primi sei mesi dell’anno.
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