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@talleres_anahuacalli @ritaponcedeleonsalazar @joellegruenberg @carolaluciaroblesleon @delosryos # PRÁCTICA SIN NOMBRE Cuerpos en movimiento y práctica de escritura colectiva Juegos realizados en @espacmx Museo Diego Rivera #somatica #museo #integracion #soma #anatomia #criaturinhas #mente #cuerpoenmovimiento #educacaosomatica #escrituracreativa #vivenvial #cuerpo #exprecioncorporal #movimiento #salud #poes #movimento #experienciasomatica #postura #equilibrio #cuerpa #somaticeducation #educacion #bodymindcentering #somatics #autoconocimiento #despertar #desequilibrio #inestabilidad Interesante trabajo de descubrimiento de movimiento. Muchas gracias! Sígueme en… follow me on… Fb manuwag @CSomatica @manulab2021 Ig @CSomaticawareness @man.u.lab TikTok @csomatic YouTube: [email protected] Para donaciones ——> https://paypal.me/donacioneswagner?country.x=MX&locale.x=es_XC (en Museo Diego Rivera-Anahuacalli) https://www.instagram.com/p/CoSR-yUOyCS/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Un Altro Scenario: la prima rubrica di Humus
Siamo felici di fare spazio alla penna degli studenti del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Catania – Donato Gabriele Cassone, Giulia Celeste, Laura Raneri, facenti parte del corso di Scienze e Tecniche psicologiche.
L’iniziativa prevede il lancio di una rubrica chiamata Un ALTRO SCENARIO. Danza e psiche, dove, Eine andere Schauplatz (per l’appunto, Un’Altra Scena) è l’espressione che Freud prende a prestito da Fechner per il suo celebre saggio L’interpretazione dei sogni, indicando così l’inconscio.
Nella rubrica che verrà ospitata in queste pagine, la psiche è osservata a tutto tondo: dalla sua dimensione storica sino ai processi formativi che la modificano nel corso dell’esistenza, dagli aspetti mitici e filosofici fino alla dimensione “somatica” di psiche incarnata in un corpo con cui è in costante contrappunto. È una archeologia della psiche quella che si propone, certamente in debito con la clinica della psicologia ma ancor di più in volo ad ali spiegate verso le aperture di un orizzonte che cela lati insospettati di noi.
La rubrica si svilupperà in una serie di articoli redatti dagli studenti e dalle studentesse, originati dalla visione di cinque diversi spettacoli della stagione Sp*rt! di Scenario Pubblico. I loro sguardi, posizionati in prossimità di discipline come psicologia, pedagogia, filosofia, andranno a penetrare gli spettacoli, i processi creativi, gli incontri con gli artisti durante le open door per riflettere e rintracciare tematiche altre.
«I sogni molto frequentemente esprimono ricordi e conoscenze che il soggetto da sveglio è ignaro di possedere»;
scriveva Freud e la danza, un po’ come il sogno, ha la capacità di far riemergere, sollecitare e rilevare sentimenti, desideri, paure personali e, soprattutto, riflessioni, dubbi, contraddizioni collettive. Tutti argomenti che potranno essere approfonditi e che potremo leggere qui, per cinque mercoledì tra novembre e gennaio.
L’iniziativa è promossa dal prof. Emanuele Coco e Roberto Zappalà con il contributo di Maurizio Leonardi e la supervisione dei testi di Sofia Bordieri.
A mercoledì con il primo testo su Sport di Salvo Lombardo | Chiasma.
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Parachute 392 02.10.2024
VA – Project Cucuron mixtape #1 – Noannaos - 2019 t : Ashley – Inhaaaxhale Cloak of kings - Ayont – Riforma - 2023 t : Fiftyleven days Guilia Rae – o – Riforma – 2018 t : Regolo Dori Soride – Non aver paura - Riforma - 2024 t : Non aver paura Somaticae – Blue lagoon - Riforma - 2024 t : Blue lagoon (rework Undae tropic- Moskus – Bareffot in bryophyte – Hubro - 2024 t : Nils Klim Loren Connors – A West Bound Brook / Gone To Turin - Profane Illuminations - 2023 t : A west bound brook VA – FFF our KMSU – Roundbale recordings - 2013 t : Charlatan – Red portage Miss Canine Hoe – Septem peccata mortalia – Adventurous Music – 2024 t : Superbia VA – All semantics (II) – CMNTX records - 2024 t : Alex Ring Gray - 3200 Phaethon The Stance brothers – Duktus – Wejazz records – 2024 t : Sao polo Read the full article
#Adventurousmusic#Aix-en-Provence#AlexRingGray#Apt#Ashley#Bordeaux#Briançon#Caylus#cfmradio#Cloakofkings#CMNTXrecords#Cordes-sur-Ciel#Digne#Dorisoride#EmbrunGuillestre#émissionradio#Forcalquier#FréquenceLuz#Gap#Hossegor#Hubro#LorenConnors#Luz-Saint-Sauveur#Manosque#MissCanineHoe#Montauban#Moskus#Mulhouse#Noannaos#parachute
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Perchè "Two Colors"?
Vorrei spiegare subito il motivo per cui ho dato questo nome al blog. In verità è molto semplice e forse anche un po' stupido che riprende da ogni storia che ho descritto.
In tutti i romanzi che ho scritto e scriverò voglio sempre aggiungere un personaggio con la heterocromia ossia, per chi non lo sapesse, quella particolare caratteristica somatica per cui una persona possa nascere con gli occhi di due colori diversi. Questo dettaglio mi ha sempre affascinato, per quanto deduco che possa non essere una cosa piacevole per coloro che lo possiedono, però devo dire che è una caratteristica che apprezzo e che mi piace inserire nei miei personaggi. La prima apparizione di tale dettaglio fisico lo possiede "Kineng" proveniente da "Power chess" e da qui, mentre scrivevo "Esistenza incompiuta", ho deciso di aggiungere questa caratteristica anche ad un altro personaggio del racconto in corso d'opera, ossia "Togemi".
Inoltre la mia ossessione per questo dettaglio fisico deriva anche dal mio personaggio degli anime preferito che non è altri se non "Kurumi Tokisaki" di "Date A Live" che presenta gli occhi di colore diverso, uno rosso e uno giallo con un orologio al posto dell'iride.
Proprio per la caratteristica di possedere due colori diversi per occhio e avendo deciso che questo dettaglio sarà una specie di firma in ogni mia storia, per relegarle tutte allo stesso universo da me composto, nonostante le storie siano ambientate tutte in universi diversi tra loro e non siano collegati. Per questo motivo ho chiamato il blog, e mi piace chiamare così l'insieme delle mie storie, la serie dei due colori, "Two Colors Series".
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SCUOLA SPIRITICA & MEDIANICA
Vita Nuova Editoriali di Antonio Rosaspina
NR.68
Vita Nuova Realtà Spiritica entra - con il 1991 - nel suo 15mo an 110 di edizione ininterrotta e si arricchisce di un ampio spazio redazionale dedicato agli Studi e alle Ricerche sull'Uomo.
Questo ampliamento è perfettamente in armonia con il nostro procedere, poiché l'oggetto del nostro interesse e del nostro lavoro di ricerca è sempre stato l'uomo nella sua interezza e i sottili legami che intercorrono tra la sua struttura somatica e la sua personalità spirituale.
E' facile quindi capire perché siamo profondamente interessati a qualsiasi branca della scienza che abbia come oggetto di studio l'essere umano.
Vita Nuova vuole contribuire - con questo ampliamento di programma alla divulgazione di studi e scoperte scientifiche spesso sconosciute al grande pubblico e contemporaneamente diffondere le nostre ricerche sulle interrelazioni esistenti tra le energie interne dell'uomo che non è fatto soltanto di materia in senso stretto e 'ambiente che lo circonda.
Il nostro obbiettivo è quindi imparare a conoscerci meglio, sia nella nostra realtà fisica sia in quella psichica e ambientale, al fine di togliere gradualmente un velo - con l'aiuto delle nostre Guide Spirituali su una realtà che è ancora in gran parte sconosciuta.
E' aperta la collaborazione a tutti gli studiosi animati da questo stesso desiderio.
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SCUOLA SPIRITICA & MEDIANICA
Vita Nuova Editoriali di Antonio Rosaspina
NR.68
Vita Nuova Realtà Spiritica entra - con il 1991 - nel suo 15mo an 110 di edizione ininterrotta e si arricchisce di un ampio spazio redazionale dedicato agli Studi e alle Ricerche sull'Uomo.
Questo ampliamento è perfettamente in armonia con il nostro procedere, poiché l'oggetto del nostro interesse e del nostro lavoro di ricerca è sempre stato l'uomo nella sua interezza e i sottili legami che intercorrono tra la sua struttura somatica e la sua personalità spirituale.
E' facile quindi capire perché siamo profondamente interessati a qualsiasi branca della scienza che abbia come oggetto di studio l'essere umano.
Vita Nuova vuole contribuire - con questo ampliamento di programma alla divulgazione di studi e scoperte scientifiche spesso sconosciute al grande pubblico e contemporaneamente diffondere le nostre ricerche sulle interrelazioni esistenti tra le energie interne dell'uomo che non è fatto soltanto di materia in senso stretto e 'ambiente che lo circonda.
Il nostro obbiettivo è quindi imparare a conoscerci meglio, sia nella nostra realtà fisica sia in quella psichica e ambientale, al fine di togliere gradualmente un velo - con l'aiuto delle nostre Guide Spirituali su una realtà che è ancora in gran parte sconosciuta.
E' aperta la collaborazione a tutti gli studiosi animati da questo stesso desiderio.
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Sorpresi a rubare in un negozio, 2 stranieri irregolari arrestati a Trapani
Sorpresi a rubare in un negozio, 2 stranieri irregolari arrestati a Trapani. I Carabinieri della Compagnia di Trapani hanno arrestato per furto due 23enni stranieri, senza fissa dimora e irregolari sul territorio nazionale, presunti responsabili di furto in danno di un’attività commerciale di via Fardella. I militari dell’Arma sono stati chiamati a intervenire dal titolare dell’attività che denunciava di aver subito il furto di un paio di cuffie bluetooth. Grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza si giungeva alla individuazione dei due presunti autori che, dalla descrizione somatica e degli abiti indossati, venivano poco dopo rintracciati nei pressi di Piazza Vittorio Emanuele. Sottoposti a perquisizione personale venivano stati trovati in possesso del materiale asportato (restituito al legittimo proprietario) e tradotti presso il carcere di Trapani in attesa dell’udienza di convalida.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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io gli unici giocatori marocchini con cui ho familiarità sono ziyech e hakimi e in effetti è interessante notare la diversità perché uno è abbastanza chiaro, l'altro è molto più scuro..poi ovviamente i tratti somatici sono diversi ma ziyech per esempio non è poi molto diverso da molti europei come "colorito" (passami il termine, non mi so esprimere)
haaa ma infatti Ziyech è del nord ed è amazigh, la sua famiglia discende da una tribù etnica autoctona. Se vedi la sua mamma è davvero molto chiara e oltre l'arabo parlano tamazight (che è un nome con cui intendiamo un tetto di lingue autoctone che esistevano prima dell'arabo). Si sa perché suoi genitori sono emigrati da un villaggio piccolo amazigh e perché il suo cognome non è arabo. Il cognome di Hakimi è invece arabo (che infatti ha la stessa radice del nome proprio di Ziyech lol) e sì, è più scuro. Altri due marocchini che giocano in serie a sono El Azzouzi (amazigh) e Cheddira (arabo) e anche lì c'è una differenza somatica forte. Però comunque dipende dalla collocazione geografica, perché sono Amazigh anche i Touareg ma sono scuri di pelle perché in quanto popolazione nomade del sahara si sono mescolati con i sub-sahariani, come anche tanti in Marocco alla fine. Tanta diversità <3
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Soggettività somatica e soggiogamento somatico, SIMONE DE BEAIVOIR su genere e invecchiamento di Richard Shusterman, in journals.openedition.org
Soggettività somatica e soggiogamento somatico
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Mi genealogía medular
Tengo muy presentes algunos nombres en mi memoria. Pienso que la mejor opción para desglosarlos sería honrando sus tiempos de vida, es decir, dejando al descubierto en que momento de esta linea temporal vivieron y crearon lo que dejaron como legado.
En primer lugar, Federico Garcia Lorca es quien permea el principio de mi filosofia teatral, y hasta cierto punto el apice de lo que quiero ser. Un dramaturgo poeta adelantado a su epoca. Me gusta pensar que a veces puedo ser eso tambien.
En segundo lugar esta Yoshi Oida, principalmente para desoccidentalizar mis saberes en mi aprendizaje como actor dramatico. Su etica teatral es la que mas influye en mí, mucho mas que Stanislavski.
En tercer lugar, Jacques Lecoq es el pilar de mi poetica clown/pantomima tanto como ejecutante como estudiante y como profesor.
En cuarto lugar, Gabrielle Roth, en la parte de la meditacion dinamica y conexion somatica con el cuerpo, sinergia mente-cuerpo, exploracion de las posibilidades corporales extracotidianas, muy cercano a la danza butoh.
En quinto lugar, Marina Abramovic me dota de “mundo”, quiza occidental y blanco, si, pero mundo en el sentido performatico sistematizado. El “metodo abramovic” es una base solida para encontrarme como artista sentipensante presente en su aqui y ahora.
En sexto lugar, muy cerca temporalmente de la anterior, esta Morris Savariego, con su concepto de “indeterminacion actoral�� que desarrolla para sustentar mi propuesta de no binariedad en la escena.
En septimo lugar, Miroslava Salcido, con su teoria de la filosofia del performance, de la cual mi poetica se sostiene, para tener en claro que las preguntas son mas importantes que las respuestas.
En octavo lugar, Ileana Dieguez para mirar dignamente el proceso y ponderarlo incluso por encima de cualquier composicion de resultado final. Esta idea radical obliga a crear espacios mas seguros y completos para atender a cada parte del aqui y ahora de determinado proceso creativo.
En noveno lugar, Lukas Avendaño, para continuar desoccidentalizando la disciplina teatral pero ya con un sesgo politico decolonial consciente y poderoso, multidisciplinario y riguroso. poetico e inquietante.
En décimo y ultimo lugar, Rosa Márquez Galicia, sin dar por sentado que muy seguramente esta lista continuara creciendo a lo largo de mi carrera como performer de las artes vivas. Con Rosa he podido materializar, bajar a tierra las ideas y provocaciones que nacen de mi entraña. Es mi ojo externo y es familia. Es ternura y es fuego.
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Thalia Kerouli
Somatica
16.12.2022 - 05.02.2023
(a cura di Ilaria Monti)
Somatica, forma neutra e plurale dal greco σωματικός, «corpo», è il risultato di una riflessione poetica e insieme anatomica sugli strati costitutivi del corpo, dagli organi interni alla pelle. L’artista Thalia Kerouli riveste completamente le superfici disponibili nello spazio con un assemblaggio di carte dipinte con pigmenti naturali ed essiccate al sole fino al raggiungimento di una consistenza rigida e friabile allo stesso tempo. Il pavimento e le pareti sono dunque utilizzati come uno scheletro architettonico su cui l’artista innesta una nuova pelle.
Come il corpo è il primo tramite per l’esperienza e la relazione con l’altro, così l’opera chiede all’osservatore di stabilire un contatto, si lascia calpestare ed esplorare da vicino, esposta nella sua fragilità come ogni altro essere vivente. È proprio nell’attraversamento dell’opera che l’artista genera paradossi e ambiguità che alterano la percezione dello spazio, sfumando la distinzione tra interno ed esterno, o meglio tra interiora e superficie cutanea. Entriamo nell’opera attraverso la porta d’ingresso come Giona entra nel ventre della balena dalle sue fauci. Lo spazio, allora, somiglia allo stomaco di chissà quale creatura che ci rigetta infine come un boccone indigesto. Possiamo confonderci come Astolfo dell’Orlando Furioso, sentirci in trappola come Pinocchio ingoiato da un mostro marino, perderci e restare immobili come il Soldatino di piombo nella favola di Andersen. L’installazione ci inghiotte nel suo ventre caldo. Poi tutti salvi, tutti risputati nel mondo.
Alle possibilità di uno sguardo endoscopico che rende l’opera simile alla membrana addominale di una creatura zoomorfa, Thalia Kerouli affianca una riflessione sulla membrana epidermica, spostando l’attenzione dall’interno al confine più esterno del corpo. Carta e pelle si confrontano in un mutuo scambio di fibre – cellulosa e cellule si confondono fino al parossismo – entrambe concepite come supporto di registrazione di dati, storie raccontate dai segni in superficie, da rugosità e cicatrici. Indagando il potere semiotico della pelle, l’artista recupera dalle proprie radici greche il mito di Marsia, appeso ad un albero e scuoiato vivo da Apollo, e ne riecheggia la suggestione inserendosi in una cruda iconografia del corpo, antica e contemporanea, insieme ad opere come La bottega del Macellaio di Annibale Carracci(1585), o Vanitas: Flesh Dress for An Albino Anorectic di Jana Sterbak (1987), dove la carne si fa abito. Per Kerouli, è la pelle il primo abito che si indossa, e il corpo si sfoglia come una pagina su cui leggere le tracce di accadimenti personali e collettivi. La pelle è campo aperto di percezioni e relazioni, interfaccia e schermo che riflette l’esperienza delle cose. Nell’intensa stratificazione a cui l’artista sottopone lo spazio espositivo, l’immagine della pelle secca e vuota come quella di un serpente dopo la muta diventa metafora e involucro di un corpo che è stato. E su un sottile foglio di pelle, resta l’evidenza più profonda dell’essere nel mondo.
BIO
Thalia Kerouli (Heraklion, Creta), vive tra la Grecia e l’Italia, dove ha studiato Pittura all’Accademia di Belle Arti di Napoli. La sua ricerca più recente si concentra sull’utilizzo della carta, utilizzata come supporto in cui forma e colore risultano inseparabili. Tra le mostre più recenti: “Alone”, Trento Art Festival, Trento, 2022, “Sarca, Egiidon 31”, Atene, 2021; “Hartigrafia”, PAN Palazzo delle Arti di Napoli, 2019.
https://thaliakerouli.wixsite.com/arte
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ENGLISH
(curated by Ilaria Monti)
Somatica, neuter plural adjective from the Greek σωματικός, wich means "body", arises from a poetic and anatomical reflection on human body layers, from the inner organs to the skin. Artist Thalia Kerouli covers the whole exhibition space with an assemblage of papers painted with natural pigments and sun-dried until they get a rigid and yet friable texture. Floor and walls therefore function as an architectural backbone on which a new skin is grafted.
Just as the body is the main conduit for experience and relationship with others, so the work demand physical touch from the viewer, it can get stepped on or be explored from close-up, revealing its own weaknesses just like any other living being. In fact, by allowing the viewer to go through the work, the artist alters the space perception with paradoxes and ambiguities which blur the distinction between inside and outside, or rather between guts and epidermis. We step through the front door and we are immediately surrounded by the work, kind of like Jonah entering the whale's belly from its maw. Thus, the space resembles the stomach of a creature that spews us out like an indigestible bite. We can feel dizzy like Astolfo from Ariosto's ’Orlando Furioso, we can feel trapped like Pinocchio swallowed by a sea monster, or simply get lost and stand still like the Tin Soldier in the tale by Andersen. First the installation engulfs us in her warm stomach, but then it saves us, spitting us out into the world again.
Drawing attention from the inside-out of the body, the artist creates a double key to access the work: from an endoscopic view, the installation evokes the abdominal tissue of a zoomorphic creature, but from an outside perspective it recalls the epithelium, the last layer of the body. Paper and skin share their fibers – cellulose and cells are mixed to paroxysm - both conceived as recording media of all the stories that one can read though marks, roughness, and scars on the surfaces. In her investigation on the semiotic power of the skin, the artist gets back to her Greek roots by evoking the myth of Marsyas, who was hang on a tree and skinned alive by Apollo; this mythological figure is the starting point of a crude iconography of the body from ancient to contemporary times, along with artworks such as La bottega del Macellaio by Italian painter Annibale Carracci (1585), or Vanitas: Flesh Dress for An Albino Anorectic by Jana Sterbak (1987), who realized a female dress made of raw flesh. Instead, Kerouli conceives the skin as the very first dress people wear, and the body as something which can be leafed through like a book where traces of personal and common experiences are told. The skin is the open field of feelings and relationships, an interface and a screen showing how things are lived. Kerouli deeply stratifies the exhibition space until it looks like a snake which has shed its skin, metaphor for the empty shell of one body. And right on a delicate sheet of skin is where the deepest evidence of being in the world can last over time.
BIO
Thalia Kerouli (Heraklion, Crete), lives and works between Greece and Italy, where she studied painting at the Academy of Fine Arts in Naples. Her practice focuses on the use of paper as a media where shape and color form a single whole. Among the most recent exhibitions: “Alone, Trento Art Festival, Trento, 2022”, Sarca, Egiidon 31”, Athens, 2021; “Hartigrafia”, PAN Palazzo delle Arti, Naples, 2019.
https://thaliakerouli.wixsite.com/arte
PRESS KIT
ph credit: DISPLAY
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#doencasautoimunes #saúde #lupus #esclerite #autoimmune #somatica (em Rio de Janeiro, Rio de Janeiro) https://www.instagram.com/p/Cap8G6_jg7f/?utm_medium=tumblr
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SCUOLA SPIRITICA & MEDIANICA
Vita Nuova Editoriali di Antonio Rosaspina
NR.68
Vita Nuova Realtà Spiritica entra - con il 1991 - nel suo 15mo an 110 di edizione ininterrotta e si arricchisce di un ampio spazio redazionale dedicato agli Studi e alle Ricerche sull'Uomo.
Questo ampliamento è perfettamente in armonia con il nostro procedere, poiché l'oggetto del nostro interesse e del nostro lavoro di ricerca è sempre stato l'uomo nella sua interezza e i sottili legami che intercorrono tra la sua struttura somatica e la sua personalità spirituale.
E' facile quindi capire perché siamo profondamente interessati a qualsiasi branca della scienza che abbia come oggetto di studio l'essere umano.
Vita Nuova vuole contribuire - con questo ampliamento di programma alla divulgazione di studi e scoperte scientifiche spesso sconosciute al grande pubblico e contemporaneamente diffondere le nostre ricerche sulle interrelazioni esistenti tra le energie interne dell'uomo che non è fatto soltanto di materia in senso stretto e 'ambiente che lo circonda.
Il nostro obbiettivo è quindi imparare a conoscerci meglio, sia nella nostra realtà fisica sia in quella psichica e ambientale, al fine di togliere gradualmente un velo - con l'aiuto delle nostre Guide Spirituali su una realtà che è ancora in gran parte sconosciuta.
E' aperta la collaborazione a tutti gli studiosi animati da questo stesso desiderio.
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