#smacchiare
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vivereverde-blog · 2 years ago
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Macchie persistenti sulla lana.
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lacameliacollezioni · 2 years ago
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RESTAURO E RECUPERO CONSERVATIVO - su ricamo a soggetto religioso
𝓡𝓮𝓼𝓽𝓪𝓾𝓻𝓸 𝓮 𝓡𝓮𝓬𝓾𝓹𝓮𝓻𝓸 𝓒𝓸𝓷𝓼𝓮𝓻𝓿𝓪𝓽𝓲𝓿𝓸 • Fase di smacchiatura su ricamo a soggetto religioso, inizio secolo 9oo, eseguito a "punto erba"
𝓡𝓮𝓼𝓽𝓪𝓾𝓻𝓸 𝓮 𝓡𝓮𝓬𝓾𝓹𝓮𝓻𝓸 𝓒𝓸𝓷𝓼𝓮𝓻𝓿𝓪𝓽𝓲𝓿𝓸 •Fase di smacchiatura su ricamo a soggetto religioso, inizio secolo 9oo, eseguito a “punto erba”
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immensoamore · 9 months ago
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Quanti giorni servono per smacchiare un po' di dolore dai propri pensieri?
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autolesionistra · 1 year ago
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Un amico (ciao) mi segnala questa interessante intervista a Bersani, nella quale, come talvolta capita anche a Bersani, dice cose quasi di sinistra.
Una cosa su cui non sono d'accordissimo:
parole come “classe” (...) sono state rese inutilizzabili dalla realtà dei fatti
Vero che si usa pochino come parola, ma credo che la realtà dei fatti delle due possa agevolarne un doversoso ritorno. Se da un lato c'è questa illusione consumistica di mobilità sociale facile data dal fatto che chiunque può indebitarsi per pigliarsi lo stesso aifon di briatore, dall'altro ci sono strumenti abbastanza inequivocabili (anche senza voler scomodare le forche caudine di carte "dedicate a te" o affini) tipo l'ISEE per chi ha un nucleo familiare. Chi ha 15k€ di ISEE o 35k€ o non ne ha idea perché tanto non gli cambierebbe nulla a livello di agevolazioni fiscali appartiene, piaccia o meno, a classi sociali un poco diverse. E questa roba per me è fondamentale perché, anche se suonerò come una versione di Fusaro del Lidl, senza coscienza di classe tutta la bella parte sull'uguaglianza descritta da Bersani non è chiarissimo come possa piovere dall'alto senza prima passare da una piazza.
Bersani però queste cosine le sa bene, perché già a febbraio 2018 presente ad una delle manifestazioni che contestavano la piazza data (e poi ri-data) a Roberto Fiore disse:
C’è una destra regressiva, parafascista che sta raccogliendo consensi laddove c’è rabbia, disagio, frustrazione, incertezza… Bisogna che la sinistra vada lì, perché pensare di affrontare la questione democratica senza affrontare quella sociale è un errore. (*)
L'idea era buona, poi qualcosa è andato storto.
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3nding · 2 years ago
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Ho sta cosa in testa che cerca di collegare 60 persone morte in mare davanti alle coste calabresi con le dichiarazioni di un governo xenofobo assieme alle primarie del PD.
La lega non è razzista - prima gli italiani - aiutiamoli a casa loro - rottamare - professoroni - taxi del mare - e gli italiani nelle tende - smacchiare il giaguaro
Peste vi colga.
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crossroad1960 · 2 years ago
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E continuavano a smacchiare il giaguaro…
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barracobiagio · 5 years ago
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Rimuovere le macchie acide da marmi e pietre.
Marmi e pietre naturali, essendo costituiti principalmente da carbonato di calcio, sono materiali poco resistenti alle sostanze acide che possono corrodere le superfici opacizzandole. Leggi questo articolo per scoprire come è facile rimuovere le macchie acide da marmi e pietre.
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In particolare, per quanto riguarda i top della cucina realizzati con questi pregiati materiali, è da fare attenzione…
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umi-no-onnanoko · 4 years ago
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Da bambino o da bambina?
Aurora Leone, componente dei the Jackal, viene "cacciata" dalla partita del cuore perché in quanto donna doveva cenare al tavolo a loro riservato e avrebbe dovuto indossare la divisa della squadra unicamente restando seduta nelle tribune per dare spazio al resto dei componenti maschili delle due squadre.
Questo nonostante la ragazza abbia sostenuto che fosse proprio stato lo stesso direttore che voleva escluderla ad offrirle la possibilità di scendere in campo per giocare la partita che ha come scopo quello di raccogliere fondi per la ricerca e non certo di mettere in vetrina la squadra cantanti e quella dei campioni della ricerca.
Nessuna scusa è arrivata per la ragazza da chi ha realmente sbagliato,sono arrivate le scuse del capitano della squadra cantanti e da componenti di entrambe le squadre,ma per quanto sia stato importante il sostegno maschile non erano loro a dover smacchiare l'errore.
Sì sarebbe dovuto parlare di calcio, parlare di sportività, parlare di ricerca, di nuove cure,di nuove vittorie e di impegno sociale ed invece ci si ritrova a dover parlare di un altro spiacevole episodio di misoginia, che specifico, per chi non fosse a conoscenza del termine, non perché non si interessi all'argomento, ma perché magari ignora il significato dello stesso,consiste nell'atteggiamento di avversione o repulsione per la donna.
Ben inteso, non esiste unicamente questo sentimento discriminatorio degli uomini verso le donne, così come esiste la misoginia esiste misandria ovvero un atteggiamento di avversione o repulsione per l'uomo; tuttavia spesso si riscontrano molti più episodi del primo caso anche perché più "conosciuti".
Eppure ritengo che questi sentimenti abbiano una radice comune che affiora già dall'infanzia e dall'educazione che impartiamo ai bambini: in primis nel gioco noi iniziamo già a scremare le attività attribuibili al genere maschile da quelle femminili e viceversa, facciamo qualche breve esempio.
Se abbiamo una bambina avremmo a sua disposizione sostanzialmente tre tipologie di giochi più gettonati ovvero: le bambole, le Barbie, la cucina. Se prendiamo invece in analisi i maschietti vedremo: le automobili, il pallone e "giochi di lotta".
Ciò perché tutti chi più e chi meno siamo stati abituati a vedere la bambina come una futura madre che quindi deve sapere accudire i propri bambini, una brava moglie e massaia; mente per quanto riguarda i bambini come futuri uomini che debbono essere forti per provvedere alle future esigenze famigliari e proteggere la famiglia e che devono essere atletici e lavoratori.
Questo perché siamo a nostra volta stati educati dai nostri genitori, che sono stati educati dai nostri nonni che loro volta sono stati educati dai loro genitori e così via, le scene che noi vediamo ora, l' ostinato etichettamento e i conseguenti atteggiamenti di pregiudizi e stereotipi non sono null'altro che lo specchio di queste ideologie che ancora vengono assorbite da noi e dai bambini come fossimo tutti delle enormi spugne imbevute di conoscenza.
Portiamo avanti questi preconcetti per anni e quindi: le bambine non possono giocare a calcio, non possono fare la lotta con i maschi, non possono saltare dai muretti; i bambini non possono giocare con la cucina,non possono portare a spasso un bambolotto nel passeggino, non possono danzare e potrei continuare.
Questo diventa poi un no alle ragazze che vogliono studiare medicina o giurisprudenza, diventa un no ai ragazzi che vogliono diventare dei grandi ballerini,diventa un no al diritto di voto per le donne, diventa un no per gli uomini di essere casalinghi e crescere i propri figli, diventa un no per una donna a partecipare ad una partita di pallone.
Torniamo sempre qui a dei no a dei no che né il bambino o la bambina di allora e di oggi capisce e diventa un no che nemmeno i grandi comprendono fino in fondo.
Perché un bambino non può essere libero di vestire di rosa, se gli piace quel colore, senza sentirsi dire che è gay o che è da femmine, perché una ragazza non può indossare un paio di pantaloni o una felpa senza sentirsi dire che è un maschiaccio o sicuramente deve essere autolesionista, perché un bambino o una bambina non possono entrare in un negozio di giocattoli e scegliere liberamente il gioco che più gli piace senza essere divisi in scaffali tutti rosa e scaffali tutti blu bombardati da figure che fanno vedere unicamente la femmina con in braccio il Cicciobello e unicamente il maschio con in mano il supereroe? Sono solo colori, solo vestiti, solo giocattoli dopotutto… ed invece no, no perché abbiamo permesso a delle idee di comandare sulle nostre menti e sui nostri cuori offuscando la vista ed il nostro raziocinio.
Non sono una nonna, una zia o una madre, ma sono certa che non impedirò mai a mio figlio di giocare con una bambola, né a mia figlia di rotolarsi nel fango dopo una partita a pallone, educherò entrambi al rispetto degli altri,ma prima di tutto di sé stessi, gli ricorderò ogni giorno di non discriminare qualcun'altra solo perché diverso da loro, di accettare che un amichetto possa voler giocare a cucinare invece che alle figurine oppure che un compagno di classe voglia fare danza classica.
Il primo passo per cambiare è educare e per educare in modo corretto ci devono essere persone di mente aperta,persone disposte anche ad ammettere i propri errori di giudizio.
Dobbiamo allontanare e estinguere misoginia e misandria con la cosa più forte che abbiamo, la gentilezza ed il rispetto.
Philip Mosley,per chi non lo conoscesse è il ballerino che ha ispirato il film di Billy Elliot,scopre la sua passione (e talento) per la danza classica e nonostante le ostilità del padre e del fratello non abbandona la sua passione diventando un ballerino eccezionale nonché étoile.
Mulan è una delle poche fanciulle Disney a non avere un uomo a non cercare il principe azzurro e a non sposarsi nel pur lieto finale. Il suo obiettivo è piuttosto quello di combattere per il suo paese. Ci riuscirà salvando così la Cina dall’invasione degli Unni.
Tootsie è attore di teatro, che non riesce ad ottenere una parte e si trova costretto, per poter lavorare, a travestirsi da donna e facendo enorme successo.
Sono solo tre esempi, uno reale e due di fantasia, di cosa significhi combattere per i propri sogni, essere etichettati perché uomini perché donne e non poter uscire dagli abiti che avevano voluto cucirgli addosso, ma io credo che la vera "moda", metaforicamente parlando, la detta proprio chi si distingue dalla massa per avere un abito diverso e chi ricorre a misandria e misoginia alla fine è uguale a milioni di altri.
Perciò scegliere quello che vi fa stare bene.
-umi-no-onnanoko (@umi-no-onnanoko )
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nonsonosolote22 · 3 years ago
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D’ora in poi ci sarà un “prima di te” e un “dopo di te”. Quanto “ben di Dio” andato perduto in un solo giorno. Ventiquattro anni insieme a te non mi sono bastati e non sono stati sufficienti per imparare tutto quello che hai provato ad insegnarmi. Non posso pensare di dover passare il resto della mia vita senza vederti più. Non potrò più sentirti urlare, non vedrò più le cose stese sul calorifero, le calze a mollo nel bidet, i secchi in giardino per raccogliere l’acqua piovana da dare alle piante, il pane secco sul davanzale da dare ai piccioni. Non avrò più nessuno a cui chiedere come smacchiare i vestiti e come curare le piante. Con te litigavo sempre ma appena qualcuno aveva qualcosa da ridire su di me tu eri la prima a difendermi e a mandare a fanculo tutti per me, in pratica tu eri l’unica a potermi dire che facevo cazzate o che come mi comportavo non andava bene. Andavi sempre contro tutto e tutti, sembrava che l’importante fosse solo lottare contro qualcosa sempre in ogni momento della tua vita, perché sei sempre stata abituata così, e in questo ho preso da te. Non tapparsi mai la bocca e gridare sempre la propria opinione anche se sarà scomoda, irritante e inappropriata. Mi hai insegnato che le convenzioni sociali sono solo cazzate, fai sempre quello che vuoi, di sempre quello che pensi e manda a fanculo la gente se serve, anche se purtroppo serve quasi sempre. Hai cambiato la definizione di dolcezza, tenerezza, apprensione e maternità. Quando sono partita sei stata l’unica ad avere la forza di accompagnarmi al cancello, mentre tutti gli altri piangevano, mi hai detto “parti ragazza e torni donna”, per la prima volta ti ho sentito con la voce rotta ma sia mai di farsi vedere piangere. Bhe questa era l’ultima cosa che dovevo superare per riuscire ad avverare quelle parole. Non ho idea adesso di dove tu sia e con chi, ma sono sicura che avrai da ridire a chiunque avrà la fortuna e la sfortuna di incontrarti!
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vivereverde-blog · 2 years ago
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Rimedi casalinghi: come evitare e trattare le macchie più difficili sul materasso.
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vecchiorovere-blog · 3 years ago
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Nella vita di (quasi) tutti c’è qualcosa che sembra essere arrivato troppo tardi. (E l’orologio non ci obbedisce mai). 
Devo sbrigarmi a nascere; devo conoscere Michela sulla pista da sci; devo prima imparare a camminare, così per potere, magari, scappare; devo imparare a parlare, (anche se, soprattutto,
devo imparare a stare zitta); devo andare in bicicletta senza mani; devo al più presto usare le mani, per accarezzare;
vedere i pesci, con la testa sott’acqua; devo chiedere a mia nonna di insegnarmi tutte le ricette e come smacchiare le macchie sulle camicie preferite;
devo dare il primo bacio, al parco… Se potessi di nuovo rinascere – presto, a rivivere, presto – direi, così non tardiamo ad amarci noi.
Beatrice Zerbini
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francescacammisa1 · 3 years ago
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C’è differenza tra vedere e guardare, discutere e conoscere, spolverare e pulire, smacchiare e lavare, cuocere e cucinare, leggere e studiare, ognuno decide di vivere alla propria velocità: io sono viva. Eccome se sono viva. Giulio Cavalli – Carnaio
📷 Ph Norman Parkinson
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corallorosso · 4 years ago
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I "PIDDINI" OFFESI Io penso che l'attacco al PD da parte delle Sardine sia un tentativo di smuovere le acque politiche stagnanti. E le rane dello stagno si sentono offese. Mi pare chiaro che il termine "Partito Tossico" non riguarda i milioni di elettori dello stesso, né tanto meno lo stuolo di Consiglieri, Sindaci, semplici Attivisti del Partito, ma é riferito alle "rane regine e ai rospi" che da decenni governano lo stagno. E i risultati di questa governance sono sotto gli occhi di tutti. Quindi, chiamare a raccolta, per difendersi, lo stuolo di coloro che lavorano sul territorio, é solo un maldestro e patetico tentativo di usare lo scudo popolare per respingere le accuse. Le "anime" del PD sono tante, com'é giusto che sia in un Partito Popolare che intende rappresentare parte della Società Civile. Ma nello stesso tempo, queste anime, perennemente in conflitto tra loro, hanno portato ai risultati di oggi, "intossicando" il Partito nella sua natia ispirazione. Sappiamo tutti che il percorso dal Partito Comunista al Partito Democratico, non é stato facile e che l'arma usata per "ripulire il Partito dal Comunismo" indirizzandolo verso un'annacquata social-democrazia, ha finito per cancellare anche il suo ruolo di Partito di Sinistra. La classe dirigente del Partito é la prima responsabile di questo declino. Tossici sono loro ed é a questo che le Sardine si riferiscono. Inutile fare gli offesi, la verità quando non offende, comunque disturba. Invece di fare i "gne gne" lamentosi, guardatevi dentro, analizzate i perché ed i percome degli aborti politici, delle scissioni, delle divisioni. Forse, un esame di coscienza vi farebbe bene. E magari farebbe del bene anche all'area di Sinistra. O siete li' solo per "smacchiare i leopardi" ? Claudio Khaled Ser
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ninoelesirene · 4 years ago
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A scuola, il sabato, la campanella suonava alle 12. Dal lunedì al venerdì, invece, c'era il tempo prolungato, per agevolare i "genitori che lavorano", come lo erano i miei. 
L'ultimo giorno della settimana aveva dunque per me caratteristiche tutte sue. La prima è che dava accesso improvviso alla vita del quartiere così come si svolge quando il sole è ancora alto, con il fornaio aperto, l'odore di sugo nell'aria e un senso diffuso di privilegio, simile a quello di chi trovi un forziere e senta rispecchiata sul viso la luce del suo tesoro. La seconda è che, non coincidendo l’orario di uscita da scuola con quello di mia madre dall'ufficio, andavo a pranzo dalla nonna, dove mamma ci avrebbe raggiunti alle 14. 
Tutto di quella consuetudine, conservata anche oltre le elementari, mi piaceva. Dovevo scendere dal bus due fermate prima della solita, in piazza, e raggiungere casa di nonna a piedi, passando davanti alle finestre della mia amata ex babysitter Tiziana. Non si trattava in effetti di indicazioni ridondanti, visto che mi capitò più di una volta di distrarmi, mancare la fermata e non segnalarlo per timidezza, con il risultato di costringere l'accompagnatrice della scuola ad avvertire mia nonna e farmi compagnia finché qualcuno non fosse venuto a prendermi al capolinea. Molta della gioia del sabato derivava, banalmente, dalla sopresa. Fino a oggi non avevo mai pensato che mia nonna e mia madre, pur essendo molto simili e molto legate, non cucinavano le stesse cose. La prima saltava in padella le patate dopo averle tagliate a piccole piramidi, faceva spesso il gateau, la pasta con il tonno, le salsicce con le olive nere e il finocchio forte, i carciofi, le uova alla diavola e i pomodori ripieni. Il suo repertorio era completamente diverso da quello di mamma, che comprendeva cose più semplici (ma eseguite con l'accuratezza di una prima della classe) e si esprimeva al meglio di domenica. Fatto sta che giunto davanti al portone di Via Eustachio 8, mi ritrovavo sempre a chiedermi da quale piatto meraviglioso, frutto di estro, oculatezza antica e amore, i tre piani di scale della palazzina mi stessero dividendo. C'era poi il divertimento che il pranzo portava con sé, articolato in varie sottocategorie: - La vivace e costante polemica con la dirimpettaia, elegantemente ribattezzata "Caghèa", che "stende le buste dei negozi accanto alle mutande per farmi vedere cosa compra"; - Le imitazioni e le performance in generale, tra film russi, opera lirica e cantanti italiane messe in ridicolo, tra le quali spicca la Vanoni, che nonna imitava quando ancora Virginia Raffaele faceva le capriole al circo; - Le lamentele sul suo compagno, del quale costringeva se stessa e gli altri, lui compreso, a non dimenticare mai i numerosi difetti (tutti veri), spinta da un rispetto sacrale per la memoria di mio nonno. Il pranzo si concludeva in bellezza con l'arrivo di mia madre. A seconda del tempo disponibile (e della voglia, suppongo), mamma poteva suggerire il suo arrivo dando due brevissimi colpi di clacson sotto le finestre (dietro le quali già da qualche minuto io e nonna ci eravamo appostati cercando di indovinare il momento del suo ingresso nella via, ché tutto con nonna diventava un gioco), oppure salire per il caffè. La seconda evenienza rappresentava per me l'apoteosi, perché potevo assistere allo spettacolo della loro interazione, fatta di incredibili somiglianze e sismiche difformità, di ironia e reciproca protezione, riassunte tutte nell'immagine di mia madre che ascolta attenta nonna ribadire per la millesima volta che "la tovaglia è difficile da smacchiare e bisogna averne cura, che il tovagliolo si usa solo per la bocca perché per le mani c'è il lavandino" e poi, non appena la vede voltarsi, mi fa l'occhiolino e attacca la gomma da masticare sotto al tavolo.
Mi sono chiesto nelle ultime settimane perché, tra tante case, io abbia di recente comprato la mia. Mi sono risposto oggi, con questo breve viaggio a ritroso, che la nuova casa somiglia a Via Eustachio n. 8, sa del mezzogiorno del sabato, del profumo di rosmarino, di amore senza confini, libero e divertito. Sa di naturale, come una destinazione che somiglia alla sua origine.
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blogitalianissimo · 5 years ago
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Zaia ha poco da rompere le balle, noi vicentini mangiamo i gatti. (a parte gli scherzi, forse si possono smacchiare i giaguari come diceva Bersani, ma il razzismo insito di una persona prima o poi viene fuori, nonostante i litri di Amuchina)
Diciamo che non avevamo dubbi sul razzismo di Zaia, ma cavolo, in un momento così delicato se ne esce con queste frasi? Cioè va beh che è tipico dei soggetti che fanno parte di quel partito, solo che... no? Che figura di merda? Figura di merda per tutta Italia intendo.
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finestradifronte · 5 years ago
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'68 in menopausa
Niente mi fa sentire una donna realizzata e risolta come essere riuscita a smacchiare le tovaglie.
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