#si oltrepassa il limite
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Appannamenti e distorsioni
Quando qualcuno cerca d'imitare lo spirito e lo stile di Leopardi (in una falsa operetta morale, una falsa lettera dall'aldilà, ecc.) produce scritti che mi fanno ridere se sono ancora sotto antidepressivo, che mi danno una grande malinconia se non lo sono. Corro subito a prenderlo. La bellezza della natura non tollera di essere guardata attraverso un vetro sporco - cito a memoria, senza esattezza, Anna Frank che lessi in terza media.
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Oltre...
In grammatica è solo un avverbio,
ma nella vita quotidiana è un posto bellissimo,
un posto per pochi,
un posto dove sanno arrivare solo le persone speciali.
Oltre...
È solo per chi non si ferma all'orizzonte
ma oltrepassa il limite.
Non avere paura di andare Oltre... ♠️🔥
cit.
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Oltre...
In grammatica è solo un avverbio,
ma nella vita quotidiana è un posto bellissimo,
un posto per pochi,
un posto dove sanno arrivare solo le persone speciali.
Oltre...
È solo per chi non si ferma all'orizzonte
ma oltrepassa il limite.
Non avere paura di andare Oltre.
cit.
dalla pg fb Dire,Dare
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Giornate come questa sono l’esatto motivo per cui non potrei mai fare divulgazione sul disturbo. Per divulgare devi essere in qualche modo distaccato dalle cose, super partes, si deve parlare di concetti non di fatti.
Oggi è stata una di quelle giornate in cui Lizzie è stata più esposta e io poco in grado di proteggerla.
Sono tornata a casa e ho vomitato l’anima, l’anima nel senso che con lo stomaco vuoto solo quella può essere venuta su dal mio esofago.
E dopo un po’ di acqua, succhi gastrici e l’anima i conati non si fermavano.
Lizzie stava protestando: ho permesso che venisse sfruttato il suo lato prestazionale, quello così bisognoso di riconoscimento al punto da diventare maniacalmente preciso, zelante e tutto quello che di brutto diventano queste qualità quando si oltrepassa il limite.
Mi dispiace mia piccola Lizzie, se puoi perdonami.
Mi sveglio dopo aver sognato un Halleluja come quello delle serventi di Cloud Altlas dopo che G. mi ha fatto notare quanto le nostre giornate assomigliano molto ai cicli di Papa Song.
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Guarda "Macron in Tv oltrepassa ogni limite... esci dalla Matrix entra nel Truman Show" su YouTube
youtube
Il presidente francese intervistato dal Journal du Dimanche ribadisce la posizione di Parigi sul conflitto ucraino.
Sul tema del riarmo europeo specifica che si tratta di una strategia di "dissuasione" e per il titolare dell'Eliseo quello che serve a Kiev è "un’offensiva militare che disturbi il fronte russo allo scopo di indurre il ritorno al negoziato"
La sai lunga ..Presidente!!!
Righi dritto..e non ti tiri mai indietro!
Neve al fuoco....
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Vignetta ironica sulla "sostituzione etnica". Scattano le polemiche da parte dei partiti
Vignetta ironica sulla "sostituzione etnica". Scattano le polemiche da parte dei partiti Polemiche per una vignetta uscita su Il Fatto Quotidiano relativa ad Arianna Meloni e Francesco Lollobrigida a proposito delle parole del ministro sulla “sostituzione etnica”. “C’è un limite a tutto, anche all’indecenza. Quella pubblicata dal Fatto Quotidiano non è una vignetta divertente, non è satira, è solo spazzatura dalla quale tutti dovrebbero prendere le distanze. Solidarietà sincera ad Arianna e Francesco Lollobrigida”, ha detto il Presidente del Senato Ignazio La Russa, in merito alla vignetta pubblicata ieri, 20 aprile 2023, su Il Fatto Quotidiano. Immediata anche la reazione di Giorgia Meloni, sorella di Arianna. “Il silenzio assordante su una cosa del genere, da parte di quelli che dalla mattina alla sera pretendono di farci la morale, dimostra plasticamente la malafede della quale siamo circondati”, ha scritto la premier. “Quella ritratta nella vignetta è Arianna. Una persona che non ricopre incarichi pubblici, colpevole su tutto di essere mia sorella. Sbattuta in prima pagina con allusioni indegne, in sprezzo di qualsiasi rispetto verso una donna, una madre, una persona la cui vita viene usata e stracciata solo per attaccare un Governo considerato nemico”, ha aggiunto. “Il Fatto Quotidiano dimostra, ancora una volta, di avere problemi seri con la satira. La vignetta pubblicata oggi, squallida, volgare e sessista, non fa ridere e oltrepassa qualsiasi limite di decenza. In attesa di una condanna unanime da parte di tutte le forze politiche – Pd, 5 Stelle e altri -, dei benpensanti e del mondo femminista, il direttore Travaglio assuma la responsabilità di quanto il suo giornale pubblica e chieda scusa. Al ministro Lollobrigida e ad Arianna Meloni rivolgo tutta la mia vicinanza”, così in una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti. Arrivano reazioni anche da altri partiti. “Solidarietà ad Arianna Meloni, vittima di una brutalità sessista che fa orrore e dovrebbe disgustare chiunque. La vignetta pubblicata dal Fatto non è satira, non è denuncia: è viltà contro una donna che colpirà tutte le donne se la lasciamo passare sotto silenzio. Si vergognino”, così Mara Carfagna, presidente di Azione. “Il giudizio negativo sulle parole del ministro Lollobrigida non può giustificare in alcun modo la vignetta pubblicata oggi in prima pagina sul Fatto Quotidiano, indecente e sessista”, lo dice la presidente del Gruppo Azione-Italia Viva Raffaella Paita. “Questa non è satira, è violenza. Tirare in ballo la vita privata, attaccare così una famiglia è inaccettabile. Travaglio dovrebbe chiedere scusa ad Arianna Meloni e a tutte le donne”, aggiunge Paita. “Sessista e offensiva. Ecco cos’è la vignetta del Fatto. C’è poco da dire. Ad Arianna Meloni e alla sua famiglia la mia solidarietà”, dice Debora Serracchiani, deputata, responsabile Giustizia del Pd. “La satira può essere di buono di cattivo gusto, rimane satira”, così il leader del M5S, Giuseppe Conte, rispondendo ai cronisti a Montecitorio che gli chiedevano un commento sulla vignetta pubblicata oggi dal Fatto quotidiano e che vede protagonista la sorella della premier Giorgia Meloni, Arianna. Contro la vignetta si è scagliato tutto il centrodestra, a partire dalla presidente del Consiglio che l’ha duramente criticata. ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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"L'onda" è uno dei primi albi illustrati che ho acquistato, mi ha subito colpito per il formato del libro un po' insolito, le illustrazioni infatti si sviluppano in orizzontale, e per il fatto che non vi fossero presenti parole, solo immagini, fantastici disegni che rimandano a ricordi d'infanzia. L'onda, insieme a Mirror e Ombra, fanno parte della "Trilogia del limite". L'idea comune che ha legato questi tre libri è che sono stati creati in modo tale che la rilegatura centrale venisse riconosciuta e il libro venisse costruito tenendo conto di questa rilegatura, il libro stesso diventa così parte dell'esperienza di lettura. "Ho sempre voluto fare un libro sul mare e le onde. Mi hanno sempre attirato il mare azzurro e imponente e la luce del sole che brilla. Credo che i libri e il flusso e reflusso delle onde condividano lo stesso ritmo." Suzy Lee, La trilogia del limite Il formato orizzontale di: "L'onda" è stato voluto dall'autrice proprio perché le ricordava l'orizzonte del mare. Il fatto che già al primo impatto il libro colpisce, sicuramente è dovuto anche all'immagine in copertina: una bambina sulla spiaggia di fronte al mare, come afferma Suzy Lee è possibile intuire le emozioni della bimba, l'illustrazione in copertina riesce a farci fare un tuffo nel passato, quando eravamo noi i bambini di fronte alle onde del mare. Leggendo il libro si può notare che nelle prime illustrazioni le onde non raggiungono mai la bambina ma rimangono nella pagina di destra. Questo limite, che l'autrice ha creato tra le onde e la bambina è un limite psicologico ovvero affrontare per la prima volta la paura del nuovo. "E se mi bagno cosa succede??". L'incontro tra le onde e la bambina avviene in modo molto naturale, quasi a rallentatore. Quando la bambina oltrepassa la linea e si trova dall'altra parte è come se passasse da un mondo reale ad uno fantastico: "Non dev'essere per niente facile, attraversare il confine per entrare nella dimensione dell'immaginazione" Suzy Lee, La trilogia del limite Una volta attraversato il confine la bambina si perde a giocare negli schizzi d'acqua, una vera e propria goduria fino a quando non arriva un'onda enorme che travolge la bambina e l'acqua schizza su entrambe le pagine; il limite tra i due mondi ormai si è dissolto. Il vestito della bambina è cambiato ora, è di colore azzurro, come il cielo e il mare. Uno scorcio d'ombrello ci fa capire che la madre è sempre stata lì. La bambina si è tanto divertita, saluta il mare e i gabbiani e se ne va. A parer mio è un libro ricco di particolari da scoprire, lo consiglio per una lettura estiva in riva al mare. Dopo averlo letto potrete osservare i vostri bambini e vedere se anche loro riusciranno a superare il sottile confine tra reale e fantastico!
#Libriperbambini#Libriperbambinidi35anni#alboillustrato#genitori#londa#libridaleggere#libriillustrati#libriperbambini#OcchidiBimbo#suzylee#trilogiadellimite
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Il potere della mente!!!!
La mente sa arrivare dove spesso le mani non possono....ed allora con il pensiero si oltrepassa il limite dell'indecenza....
© womansoul
....ღღ ....ღღ....
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[...] sarebbe piacevole poter prendere in analisi solo quei pazienti le cui madri, nei primi giorni è anche nei primi mesi di vita, hanno potuto fruire delle condizioni sufficientemente buone, ma questa epoca della psicoanalisi sta regolarmente giungendo alla sua fine. [...] L'idea che la psicoanalisi sia un'arte deve gradualmente cedere il posto a uno studio dell'adattamento dell'ambiente in rapporto alle regressioni dei pazienti. Ma finché lo studio scientifico dell'adattamento non si sarà sufficientemente sviluppato, suppongo che gli analisti dovranno continuare a lavorare da artisti. Un analista potrà essere un buon artista, ma, mi sono spesso chiesto, qual è il paziente che vuole essere la poesia o il dipinto di un'altra persona? [...] Nelle prime fasi dello sviluppo dell'essere umano l'ambiente che si comporta sufficientemente bene (il cui adattamento attivo è cioè sufficiente) rende possibile la crescita personale. I processi del Sé possono restare attivi, lungo una linea ininterrotta di crescita vitale. Se l'ambiente non si comporta sufficientemente bene, l'individuo viene allora indotto a reagire contro le pressioni ambientali e i processi del Sé si interrompono. Se questa situazione negativa oltrepassa un certo limite, il nucleo del Sé incomincia a dover essere protetto; si verifica un intoppo., il Sé non può fare nuovi progressi a meno che e finché la carenza ambientale non venga corretta nel modo che ho descritto. Una volta assicurata la protezione del vero Sé, si sviluppa un falso Sé su una base di condiscendenza difensiva, di accettazione della reazione alle pressioni ambientali. Lo sviluppo di un falso Sé è una delle organizzazioni difensive più riuscite che hanno lo scopo di proteggere il nucleo del vero Sé: ne risulta un sentimento di inutilità. Permettete che mi ripeta dicendo che questo sentimento persiste finché il centro operativo dell'individuo si trova nel falso Sé. Nella pratica constateremo un passaggio al sentimento che la vita vale la pena nel momento in cui il centro operativo si sposta dal falso Sé al vero Sé, anche prima che il nucleo del Sé si arrenda completamente all'Io totale.
D.W. Winnicott, Dalla pediatria alla psicoanalisi, p. 388-389
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In grammatica è solo un avverbio,
ma nella vita quotidiana è un posto bellissimo,
un posto per pochi,
un posto dove sanno arrivare solo le persone speciali.
Oltre...
È solo per chi non si ferma all'orizzonte
ma oltrepassa il limite.
Non avere paura di andare Oltre.... ♠️🔥
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In grammatica è solo un avverbio,
ma nella vita quotidiana è un posto
bellissimo,
un posto per pochi,
un posto dove sanno arrivare solo
le persone speciali.
Oltre...
È solo per chi non si ferma all'orizzonte,
ma oltrepassa il limite.
Non avere paura di andare Oltre.
cit.
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Ad esempio quando il vento scompiglia i tuoi capelli, il tuo sorriso si sparge ed oltrepassa il limite della meraviglia.
Green Eyed Vincent
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Il malvagio piano di Fiorello
Parole: 1609
No beta, we die like men
Fandom: Sanremo RPF (Non ci credo che ho davvero scritto questa cosa)
Ship: Amadello, side Bossille/Domille, mentioned Ferro e suo marito
Note autore: Doveva essere una drabble, è diventata una one-shot... Dal fondo del trash, vi prensento la fanfiction amadello ufficiale! Yay! Non ho idea di cosa ho scritto perché non ho riletto una parola... Potrebbe essere piena di errori e salti di logica, ma va beh... Godetevela in tutto il suo trash!
Fiorello si sta preparando nel suo camerino. Questa è l’ultima serata, la grande finale, l’epica conclusione del settantesimo festival di Sanremo e tutto è andato secondo i piani.
Fiorello sorride al suo riflesso nello specchio mentre si sistema la sua elegante e luccicante giacca. Gli mancherà un po’ indossare abiti così sfarzosi una volta finito il festival, ma al momento gli interessa solo quanto bene gli sta questa giacca e quanto renderà migliore la serata che sta per iniziare.
Qualcuno bussa alla porta «Signor Fiorello, tra cinque minuti sul palco!» annuncia un tecnico aprendo appena uno spiraglio per farsi sentire. «Certo, certo. Grazie.» risponde Fiorello e improvvisamente sente che gli tremano le mani. Era completamente calmo fino ad ora, ma adesso, con la realizzazione che la serata sta davvero per cominciare, l’agitazione ha cominciato a salire. «Ce la puoi fare. Sei uno showman. Sarà una passeggiata per te.» si dice guardandosi un’ultima volta allo specchio. «È andato tutto perfettamente secondo i piani fino ad adesso e così sarà anche stasera.»
L’Ariston è pronto per la finale, il palco sembra più luminoso che mai, file di vasi pieni di fiori decorano ogni angolo libero e Amadeus sta salutando il pubblico. Fiorello si incanta un momento a guardarlo e si lascia scappare un sorriso “Quella giacca è orrenda…” pensa “Ma minchia, gli sta da Dio…” e prima che possa ritornare del tutto alla realtà sente il suo segnale e deve correre sul palco per il suo sketch di apertura.
Fiorello sorride con il suo miglior sorriso da showman, ma è ancora disorientato e assorto nei suoi pensieri. Non riesce proprio a concentrarsi. Amadeus se ne deve essere accorto perché gli lancia un’occhiata un po’ preoccupata e poi cerca di coprirla con una battuta «Ah, niente costumi stasera?» chiede con quel sorriso a trentadue denti e Fiorello è abbastanza sicuro di aver visto una traccia di rossore sulle guance del suo Ama’. «Ah, no, no… Stasera dobbiamo essere molto seri, Amadeus. È la finale dopotutto, è importante, non c’è spazio per le sciocchezze.» risponde Fiorello facendo del suo meglio per rimanere serio fino alla fine. L’espressione confusa di Amadeus è abbastanza per confermargli che ci è riuscito. Amadeus si riprende e annuncia la prima esibizione prima di ritirarsi velocemente dietro le quinte insieme a Fiorello.
«Fiore, senti, tutto okay? Ti ho visto un po’… Troppo serio… Stai cercando di nascondermi qualcosa? Uno sketch particolare? Mi vuoi fare qualche scherzo?» chiede subito Amadeus con gli occhi pieni di preoccupazione e Fiorello deve fare del suo meglio per non mettersi subito a rassicurarlo. Si costringe a ricordarsi il suo piano e risponde con il tono più freddo possibile «Sono molto serio, Amadeus. Sei il conduttore, dovresti capire che questa è la serata in cui bisogna essere seri, o forse hai dimenticato come fare il tuo lavoro?» Amadeus resta senza parole e Fiorello pensa che forse ha esagerato, ma adesso è troppo tardi per tornare indietro, così decide di non aggiungere altro e si allontana.
Amadeus è un professionista, in fondo, e riesce ad affrontare il resto della serata senza farsi distrarre troppo dalle parole di Fiorello, ma lui lo osserva bene, lo conosce, sa che nel fondo della sua mente Amadeus ci ha rimuginato tutta la sera. Ma il conduttore continua a comportarsi come le altre sere: accoglie i suoi sketch con entusiasmo, ride ampiamente alle sue battute e continua a chiamarlo “ciurì”. Il cuore di Fiorello si scioglie ancora ogni volta, ma deve mantenere la sua apparenza seria e posata: non ricambia il soprannome, non ride tanto quanto le altre sere, si tiene sempre ad un passo o due di distanza e si comporta con la sua solita amichevolezza solo con gli ospiti e gli artisti. In particolare con Tiziano Ferro da il suo massimo: se qualcuno dovesse spiegare il significato di “gay” userebbe sicuramente qualche immagine di Fiorello e Tiziano in questa serata. Ogni limite che si può oltrepassare, Fiorello lo oltrepassa, ma sempre mantenendo le distanze da Amadeus.
Nel backstage Tiziano lo prende da parte per un attimo «Non stai esagerando un po’? Vic mi ha dato il permesso di aiutarti con il tuo folle piano, ma… Insomma, Fiore non credevo che arrivassi a tanto…» il cantante sembra genuinamente preoccupato e Fiorello è un po’ commosso «Tranquillo Tiziano, ho tutto sotto controllo e il bello deve ancora arrivare.» risponde lui sorridendo con aria di sfida, mentre Tiziano sgrana gli occhi «Oh no. Così mi spaventi sul serio, Fiore.» Fiorello ride «Beh, puoi dire a Vic che si divertirà molto…» Tiziano lo guarda male per un attimo «Rosario, Vic è in sala stasera, faccio un po’ fatica ad andare a parlargli, non credi?»
La serata continua a scorrere e Fiorello può vedere la confusione crescere sul volto di Amadeus di minuto in minuto. Si sente un po’ in colpa, ma solo un po’. Adesso sta per esserci l’ultima esibizione, quella di Achille Lauro, e l’attenzione di tutti è al massimo. Fiorello si affretta a raggiungere il giovane cantante nel backstage.
Achille sfoggia un meraviglioso costume da diavolo ispirato a quello di Elton John: ha davvero superato sé stesso stasera con la sua sfida a tutti i boomer di Sanremo, non solo un vestito provocante, non solo un vestito ispirato ad una grande icona LGBT, ma un vestito che richiama il Diavolo. Fiorello si sente fiero come un genitore. «Pronto, Fiorello?» chiede Achille mentre finisce di controllare il suo costume, Boss Dom è accanto a lui che lo aiuta. «Sono nato pronto, caro Achille. Vuoi due?» rilancia Fiorello e Boss Dom sorride compiaciuto «Stavamo aspettando questa occasione da quando siamo stati selezionati per il festival. Sarà epico.» Fiorello annuisce e sono tutti pronti per partire. Un attimo prima del loro segnare Achille da un bacio a Boss Dom «Dovresti risparmiarti per dopo.» lo prende in giro lui e Achille risponde a tono «Scusa, non potevo resistere.» Fiorello continua a sentirsi un genitore fiero, ma anche un po’ un terzo incomodo.
Ed ecco il momento decisivo. Achille viene chiamato sul palco e arriva accolto da scoscianti applausi. Il suo costume fa davvero effetto. Fiorello segue a ruota con una specie di vestito addosso e il pubblico è visibilmente confuso dalla sua presenza. La musica parte e Fiorello divide il microfono con Achille, dando tutto sé stesso. Ed ecco che al ritornello si toglie il vestito per rivelare la tutina semitrasparente da Freddie Mercury che Achille ha indossato la prima sera. Boss gli sorride e Achille gli si avvicina per mettergli il rossetto. Fiorello continua a cantare e a saltellare di qua e di là, il pubblico è sempre più confuso, ma non può evitare di essere anche entusiasta: è una performance meravigliosa. Purtroppo finisce quasi troppo presto. Le ultime note scompaiono e Fiorello si appoggia ad Achille esausto, ma con un sorriso soddisfatto. Il pubblico si alza in piedi per applaudire, Fiorello riesce a vedere che Vic, il marito di Tiziano, sta già ridendo come un matto. Adesso bisogna vedere se tutto si concluderà come previsto.
Amadeus torna sul palco confuso, estasiato e rosso come un peperone. Fiorello se la ride tra sé e sé. «Achille Lauro, signore e signori! E Rosario Fiorello! Wow! Eh… Non sapevo che questo sarebbe successo… Ma wow! Le sorprese della diretta, eh?» si avvicina ai due artisti e continua a lanciare occhiate a Fiorello che non muove un dito per rimettersi qualcosa addosso e coprire quella tutina. «Rosario… Rosario, ciurì, non mi avevi detto di questa cosa… Da quanto…? Non so neanche se vale come esibizione dato che hai cantato anche tu…» Amadeus è disorientato e non sa più cosa dire, lo ha pure chiamato per nome… Fiorello è un po’ intenerito. «Ma, Ama… L’esibizione non è finita.» risponde sorridendo come lo Stregatto. Il momento è arrivato. «Ah no?» Amadeus non riesce ad aggiungere altro per un momento «Che cosa c’è adesso?» aggiunge ancora incantato da Fiorello. Lui si avvicina, afferra il bavero del conduttore e lo bacia.
È uno di quei momenti in cui nessuno capisce cosa stia succedendo, c’è solo una gran confusione e un sussulto che coinvolge tutto il teatro, poi l’orchestra inizia a suonare una musica romantica. Se avessero detto ad Amadeus che l’ultima esibizione di Sanremo 2020 si sarebbe conclusa con Fiorello che se lo limona in mondovisione vestito da Freddie Mercury, non ci avrebbe mai creduto. Eppure eccolo qui, tra le braccia di Fiorello, del suo ciurì, con svariati segni di rossetto intorno alla bocca.
Quando Fiorello lo lascia andare sono entrambi senza fiato per un qualche momento «Fior… Fio… Fiore… Credev… Credevo che non mi sopportassi più… Insomma da come mi hai trattat…» Amadeus cerca di parlare, ma Fiorello lo interrompe con un altro bacio, molto più casto, che dura appena un secondo. Amadeus sa che dovrebbe condurre il dannato settantesimo festival di Sanremo in questo momento, ma per come Fiorello lo sta guardando, può andare tutto al diavolo: il festival, l’Ariston e la Rai. «Volevo farti ingelosire un po’… Per tastare il terreno vedere se avevo una chance… E stasera volevo sorprenderti… Quindi il miglior modo era tenerti lontano, farti credere che non ci fosse assolutamente niente, che le scorse serate fossero state solo show. Ma nemmeno io sono uno showman così bravo da fingere tutto quello: era davvero tutto per te, il vestito da Don Matteo, il vestito da De Filippi, la canzone che ho cantato ieri… E avevo detto di aver messo la tutina di Achille, no?»
I microfoni sono ancora accesi. Tutti hanno sentito tutto. Tutti hanno visto tutto. E adesso all’Ariston regna un silenzio di tomba. L’unica cosa che si sente è Vic, che continua a morire dal ridere.
#sanremo#sanremo 2020#amadello#bossille#domille#cosa ho fatto?#Mi vergogno di me e mi sento fiera allo stesso tempo#Chiedo umilmente scusa al mondo in generale ed a tutte le persone coinvolte per questo#amadello fanfiction#fanfiction
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È giusto criticare e prendere provvedimenti (anche nei social) contro chi offende le donne, chi offende coloro che si dichiarano lgbtqa+, chi offende chi proviene da altri paesi o chi ha un diverso colore della pelle
Però
Non vedo nessun particolare provvedimento contro chi invece offende in modo diretto o indiretto le religioni, chi bestemmia, chi oltrepassa il limite di ciò che può essere considerata satira
Come se bestemmiare non fosse poi una cosa così grave
Anche qui si tratta di rispetto, ma quando lo dici a certe persone loro piuttosto ti ridono in faccia, come se fosse un modo di esprimersi perfettamente normale
Dov'è la censura qui? Perché non vengono presi provvedimenti in questi casi?
E se tu stesso segnali quel post, quel messaggio, quel commento, non vieni calcolato
Non è libertà di espressione se offendi qualcuno o se dai appositamente fastidio a qualcuno, non è un comportamento civile
Dal momento che la religione è qualcosa di largamente diffuso, è giusto che venga anche tutelata
E io che credo, non mi sento tutelato, mi sento costantemente preso per il culo da chi si sente superiore, da chi sente la necessità di mettere una bestemmia ad ogni frase perché se no la sua frase non è completa
Trovo tutto ciò profondamente sbagliato.
Sarebbe giusto invece che le bestemmie vengano bandite e censurate.
Se bestemmi per hobby clicca su "smetti di seguire" grazie 😊
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La morte di Dio non è stata soltanto l''evento' che ha suscitato, nella forma che noi conosciamo, l'esperienza contemporanea: essa ne disegna indefinitamente il grande sostegno scheletrico. Bataille sapeva bene quali possibilità di pensiero questa morte poteva aprire, e in quale impossibilità essa impegnava il pensiero. Cosa vuol dire, infatti, la morte di Dio se non una strana solidarietà tra la sua inesistenza che esplode e il gesto che lo uccide? Ma cosa vuol dire uccidere Dio se non esiste, uccidere Dio che non esiste? Probabilmente, vuol dire ucciderlo perché al tempo stesso non esiste e affinché non esista (è la risata). Uccidere Dio per liberare l'esistenza da questa esistenza che la limita, ma anche per ricondurla ai limiti che questa esistenza illimitata cancella (è il sacrificio). Uccidere Dio per ricondurlo a quel nulla che egli è; per manifestare la sua esistenza nel cuore di una luce che la fa fiammeggiare come una presenza (è l'estasi). Uccidere Dio per perdere il linguaggio in una notte assordante, e perché questa ferita lo faccia sanguinare fino a che zampilli un 'immenso alleluia perduto nel silenzio senza fine' (è la comunicazione). La morte di Dio non ci restituisce a un mondo limitato e positivo, ma a un mondo che si snoda nell'esperienza del limite, si fa e si disfa nell'eccesso che lo oltrepassa.
Michel Foucault
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Non mi sono spiegata bene,quando ho detto che vive con Ermal non intendevo sempre, ma durante la quarantena. Quando mise il post dei panzerotti,qui dicevano che non li aveva fatti con lei perché lei sta da un'altra parte, che faceva videochiamate da casa sua, non da Ermal. Invece so che dalle storie ig di lei,lei stava impastando i panzerotti nella cucina di Ermal. In più nella diretta si sentiva rumore di piatti e stoviglie,quindi è ovvio che ORA siano lì insieme. Si arrampicano sugli specchi😅
Però posso permettermi di dire una cosa? Siete inquietanti 😂
Cioè la gente che si fa mille castelli mentali su dove sia lei, se sia a casa sua o a casa di Ermal... manco fosse lei quella famosa della coppia.
Io non voglio sembrare antipatica, ma qua si oltrepassa veramente un limite secondo me quando si arriva a essere attenti alle storie di lei quanto (o forse di più) lo si è alle storie di lui. E questa cosa io la dico da sempre, da quando erano uscite le prime storie su ig di loro insieme in Grecia e la gente aveva iniziato a seguirla in massa.
Non è un comportamento sano.
E non lo dico per fare la moralista. Io per prima ad esempio seguo la ex compagna di Fabrizio su ig, ammetto di aver iniziato a seguirla per pura curiosità. Ma non è che ogni secondo che pubblica una storia vado a vedere di che si tratta e ci sto più attenta di quanto sto attenta alle storie di Fabrizio. Nonostante i contenuti che pubblica mi piacciano a prescindere dal rapporto che la lega a Fabrizio.
Non so se è chiaro il mio ragionamento.
Secondo me seguire qualcuno e stare così attenti a ciò che pubblica solo perché è la fidanzata/amica/conoscente di un cantante famoso non è "normale". E lo metto tra virgolette perché so che non spetta a me decidere cosa è normale e cosa non lo è, però secondo me si oltrepassa un limite in questo modo.
Detto proprio fuori dai denti: ai miei occhi quelle che sono fanatiche della ship metamoro (fanatiche nel senso che arrivano a taggarli nelle ff, nei fotomontaggi e cose simili; non intendo quelle che ne parlano qua o che scrivono cose su di loro rimanendo nei limiti del rispetto) e quelle che sono fanatiche di ogni cosa che pubblica questa ragazza, stanno sullo stesso piano. Bisogna imparare a dividere le cose, a non superare certi limiti e a rendersi conto che in certi casi superarli non è sano né per noi, né per gli altri.
Ripeto, non voglio fare la morale a nessuno o risultare antipatica. Spero che si sia capito cosa intendo dire.
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