#settaggio
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gcorvetti · 1 year ago
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Domenica è sempre...
Domenica, recitava un brano, beh alcune volte ha più un sapore terribile, tipo quando hai bevuto per due giorni come un caimano o se devi lavorare, vecchi ricordi per fortuna. Oggi però mi sono svegliato presto, sarà il nonfareuncazzo che mi sposta l'orario ogni giorno oppure li mortacci di qualcuno o qualcosa che non mi fanno dormire. Fatto sta che oggi ho visto che un tizio sulla pagina degli strumenti di seconda mano su FB, pagina locale, che vende un looper uno di quelli economici e semplici, guardo quanto costa nel sito Thomann (che è un riferimento fantastico, hanno tutto) il prezzo è ottimo perché sul sito costa il doppio + spedizione, quindi contatto il tipo e in meno di 5 minuti ho acquistato sto coso, ha già fatto la trafila online per spedirmi il pacco, spedizione gratis grande ciccio, aspetto solo che lo mette nella buca e mi arriva, penso domani, poi potrò iniziare a giocarci. Lo so che ho scritto più di una volta che non amo il looper come pedale ma ultimamente in alcune cose che ho fatto, soprattutto improvvisazioni, ci sarebbe stato bene, vedremo.
Visto che ero sveglio ho modificato manopola del potenziometro per la pedaliera ma devo aspettare che lei si alza perché la stampante è un pò rumorosa per stamparne una e provare se va bene, la prototipazione è un pò un ditino in Q, anche se sono certo al 99% che sia ottimo. Oggi poi continuerò il settaggio dei suoni e le solite cose che faccio ogni giorno perché per me non esistono giorni della settimana (tipo oggi è Domenica si riposa, oggi è Lunedì che stress, ecc ecc), beh almeno fino a quando magari non trovo un lavoro o non inizio a suonare in pubblico, allora dovrò mettermi a calcolare i giorni, per il resto tutto normale.
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Pronto Intervento Elettricista Brescia - Assistenza elettriche 24 ore
Servizi Urgenti Brescia, è la soluzione ideale per tutte le esigenze elettriche a Brescia e altro ancora. Operiamo 24/7 per garantire un servizio sicuro e affidabile grazie ai nostri tecnici esperti, pronti a risolvere qualsiasi problema. Offriamo una serie di servizi di alta qualità a prezzi convenienti, sia per riparazioni che per installazioni di emergenza. Siamo sempre pronti a soddisfare le richieste dei nostri clienti. Collaboriamo solo con tecnici certificati, garantendo ai nostri clienti la massima sicurezza. Basta chiamare il nostro numero e ti invieremo immediatamente un elettricista certificato.
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Come operano i nostri professionisti?
Quando si tratta di un’emergenza elettrica, è cruciale risolverla prontamente per evitare eventuali disagi. Il nostro servizio urgente di Brescia si concentra sul gestire tutte le fasi iniziali di un’emergenza, che includono la messa in posizione, l’organizzazione dei cavi, la pianificazione del flusso, il cablaggio, il settaggio della centralina e dei salvavita. Lavoriamo con esperti del settore capaci di operare con celerità e sotto pressione, che possiedono competenze su impianti di ogni tipo, sia moderni che più vecchi. Il nostro servizio di pronto intervento per elettricisti a Brescia è sempre attivo e soprattutto efficiente. Siamo operativi in tutte le città e province di Brescia.
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tempi-dispari · 1 year ago
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Aetherna, in cammino verso il V HellFest
Gli Aetherna sono una alternative goth band romana con diversi anni di esperienza alle spalle. Dopo i classici cambi di formazione stabilizzano la line up che dà vita al primo disco. In questa intervista si raccontano, spiegano il loro concetto di underground, cosa significa per loro suonare dal vivo. Una chiacchierata che li porta verso l’esibizione del 1 luglio a Velletri in occasione del V Hellfest in una edizione il cui ricavato verrà devoluto completamente in beneficienza.
Una presentazione per chi non vi conosce
Ciao, siamo Marianna (Voce), Enzo e Vittorio (chitarre), Marco (basso), Giovanni (batteria) e insieme diamo vita agli AETHERNA, band Alternative gothic metal. La band nasce nel 2015 con un’altra formazione, nel 2019 pubblica il suo primo disco Darkness Land. Nel 2021 entrano nella Band Giovanni e Marianna e con la loro nuova influenza, possiamo dire oggi che siamo prontissimi all’uscita del nostro secondo Album che avverrà entro l’anno (attualmente è in fase di produzione). Purtroppo non possiamo dire molto a riguardo, tranne che sarà un album che rispecchierà le influenze di tutti: il risultato è un album con brani talvolta eterogenei tra loro, perché in ognuno emerge un pezzo di ognuno di noi. Siamo particolarmente soddisfatti del risultato, provare per credere!!!
Entriamo subito nel merito dell’intervista: per qualcuno la musica live sta morendo. Cosa ne pensate? Domanda complessa. Tralasciamo al momento la distinzione tra cover band e band che fanno inediti (perché per entrambe la risposta ha delle differenze). Escludiamo anche i gruppi Mainstream (i quali grazie al cielo riempiono ancora gli stadi). Per i gruppi appartenenti alla scena Underground a causa dell’avvento dello streaming che ha ridotto drasticamente la vendita dei dischi, l’attività live è diventata la principale (se non l’unica) forma di sovvenzione dell’attività musicale. L’offerta nel panorama musicale resta alta e il più delle volte qualitativamente eccellente, essendoci tantissime band degne di nota attive, che per passione (e si badi solo quella) continuano a portare avanti i loro progetti malgrado le enormi difficoltà. Basti pensare alle ore di studio e di prove, ai fondi necessari per la strumentazione, alla fatica del settaggio e allestimento del palco (talvolta per pochi minuti di esibizione). E tutto questo il più delle volte al solo scopo di portare la propria musica all’attenzione del pubblico. Inoltre va preso atto che ci sono pochi spazi per esibirsi e molti locali non hanno cura di agevolare e facilitare il compito dei musicisti (i quali talvolta si sentono più degli ospiti sgraditi che degli artisti invitati). Un giorno speriamo di poter rispondere a questa domanda con un secco no!!! La musica live è l’unica possibilità che le persone hanno per avere un legame diretto con le band e con la musica viva, Live appunto!! Ma al momento anche se non crediamo stia morendo, siamo consapevoli che sta diventando molto difficile da attuare.
Che cosa vuol dire per voi suonare dal vivo? Significa appunto dare VITA al nostro mondo attraverso la musica; esprimere le nostre idee, mostrare le nostre anime, il nostro lavoro che altrimenti, resterebbe solamente un sogno inespresso. Creare un legame con il pubblico e renderli partecipi della nostra essenza. e con molta umiltà diciamo che fino ad oggi tutto ciò è piaciuto molto a chi ha avuto la curiosità di affacciarsi.
Perché avete deciso di prendere parte ad un festival? In primis perché amiamo i festival. Ci danno l’occasione per conoscere nuove band e creare legami ed interazioni musicali. Quello che avviene dietro le quinte tra band che condividono lo Stage è qualcosa di fantastico. Nello specifico poi abbiamo abbracciato fin da subito la causa dei questo festival in particolare; la beneficienza è sempre un tema che merita ascolto e partecipazione ed il nostro lo avrà sempre!! Siamo fermamente convinti che uniti possiamo cancellare la parola impossibile dal vocabolario.
Secondo la vostra esperienza, come è cambiato il pubblico? Il pubblico cambia, e cambierà sempre. Ma non nel senso di attenzione nei confronti della musica stessa, quanto piuttosto nei confronti del genere musicale. Nuove sonorità, nuovi temi, nuovo tutto. Il Pubblico segue generi e stili musicali in eterna evoluzione, e questo dà vita ad un moto di cambiamento della musica stessa, che oggi deve correre alla stessa velocità di quel cambiamento. E’ inevitabile, il mondo in generale è in continua evoluzione ed è bene che sia così, permette a noi band di avere sempre stimoli nuovi su cui lavorare.
Vedete un cambio generazionale? Lo vorremmo tanto. Le nuove generazioni sono purtroppo influenzate da generi musicali “modaioli” dove la musica lascia lo spazio a testi accattivanti e ridondanti. Tuttavia confidiamo che con il passare del tempo possano scegliere davvero cosa è di loro gusto andando a cercare anche altro, non solo quello che viene propinato da algoritmi e simili. Infondo quello che notiamo è anche chi si trova “casualmente” ad un concerto live (magari per supportare un amico) ne rimane folgorato e amplia i propri gusti. Torniamo all’estrema importanza della musica live, unico veicolo per toccare il cuore del pubblico.
La difficoltà maggiore del suonare dal vivo? Le uniche vere difficoltà sono spesso le modalità di gestione degli eventi; insomma noi siamo una band! Dovremmo avere come unico pensiero quello di suonare e fare una performance eccellente… ed invece spesso le condizioni in cui dobbiamo esibirci sono estreme. Palchi piccoli senza ricicli d’aria, operazioni di scarico e ricarico strumentazione non agevolate. Tempi ristretti per montaggio e smontaggio dell’attrezzatura. Potremmo elencarne un’infinità, che comprendono la scarsa qualità delle set list presente nei locali, all’incompetenza dell’addetto audio che talvolta è improvvisato (con tutto ciò che ne consegue in termini di resa audio del concerto).
Cosa manca ai concerti, pubblicità, supporto del pubblico o cosa? Sarebbe bello ci fossero sempre entrambe le cose, che tra loro sono collegate ovviamente, ma il discorso è molto più ampio. Da un lato il pubblico spesso ha bisogno di buoni motivi e stimoli per andare ad un concerto. Dall’altro bisognerebbe più soffermarsi sulla logica del rendere invitante l’esperienza e non scoraggiarla con biglietti esosi. Per noi basterebbe che il pubblico fosse sufficientemente curioso di conoscere e conoscersi attraverso la musica. Catturare e stimolare il loro supporto poi è compito della band. Infine mancano spazi e opportunità per poter anche solo far ascoltare quello che si ha da dire (in termini musicali si intende). Se non hai un’ottima base finanziaria questo mondo è proibitivo.
Una band per cui vi piacerebbe aprire? Se la vogliamo proprio sparare in alto … Nightwish, Epica, Evanescence.
Una che vorreste aprisse per voi? Abbiamo molte band amiche e sono tutte validissime. Non riusciamo a sceglierne una soltanto … ahahahah
Il vostro concetto di underground? Beh se la vediamo in senso letterale Underground, con movimento sotterraneo, intendiamo tutte quelle realtà, come la nostra, che vive nel sotterraneo dove non arrivano troppe luci ma che molto spesso regala bellissime soddisfazioni. Come l’esser stati opener dei Lacuna Coil (15/06/2019) o per aver partecipato ai Rockin’ 1000 allo Stadio dei Marmi a Roma il 06/06/2023 (Giovanni e Marianna).
La sua ‘malattia’ peggiore? La cura? La sua malattia è l’estrema difficoltà nell’emergere. Molti investono tanto in termini di energie e passione e il più delle volte le aspettative che ne derivano vengono tradite. Pochi spazi, poche possibilità poca cura e rispetto per qualcosa che invece andrebbe protetto e costruito. Tutti i grandi della storia, dai Beatles ai Nirvana, passando per i Queen e Guns N’ Roses hanno iniziato nell’underground; se qualcuno non li avesse notati oggi mancherebbero pezzi di storia intramontabile. La cura sta proprio tutta la. Agevolare l’emersione dei talenti morti assopiti nell’Underground.
Una band underground che consigliereste? La nostra ahahahaha… tornando seri, senza dubbio i Neurasty
Una mainstream che ancora vi stupisce? Da dove iniziamo l’elenco? Ahahahah sicuramente gli Epica e gli Arch Enemy, Lacuna Coil, Stone Sour, Disturbed…. bastano? .
Una domanda che non vi hanno mai posto ma vi piacerebbe vi fosse rivolta? Ma quanti MI stoppati deve fare Vittorio in Inside? Ahahaha scherzi a parte, cosa c’è dietro la creazione della vostra musica? Quanto è difficile, quanta passione richiede e dove trovate la forza di andare avanti?
Se foste voi ad intervistare, ipotizzando di avere a disposizione anche una macchina del tempo, chi intervistereste e cosa gli chiedereste? Ai Lacuna Coil e gli chiederei quanto è stata dura la scalata al successo, così per capire come anni fa hanno potuto crearsi l’enorme fama che hanno, senza l’aiuto dei social e dei mezzi moderni. A Freddy Mercury, se si è mai sentito incompreso come artista. Agli Slipknot come hanno fatto a creare in un silos un fenomeno ad oggi di portata mondiale.
Un saluto e una raccomandazione a chi vi legge Siamo molto felici dello spazio che ci è stato dedicato e delle bellissime domande. La raccomandazione che facciamo è di andare ai concerti, il sostegno per tutte le band underground e che fanno brani originali è fondamentale. GRAZIE A TUTTI !!
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mscapolan · 1 year ago
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K65 Strumento a singolo parametro caratterizzato da misura isolata e utilizzabile per maggior parte delle applicazioni di trattamento acqua Un grande display e due formati: Gli strumenti della famiglia Kontrol 65 sono equipaggiati con un ampio display grafico retroilluminato da 128x128 pixel, che rende immediata ed efficace la visualizzazione della misura. Gli strumenti sono disponibili in due formati: - 96 x 96 mm, per montaggio a pannello, con frontale IP65 e parte posteriore IP20 - 144 x 144 mm per montaggio a muro, con protezione IP65 Uscite digitali & analogiche: Gli strumenti Kontrol 65 dispongono di due relè normalmente aperti, associabili alla misura, al lavaggio sonda, alla temperatura o alla ripetizione allarme; dispongono inoltre di una uscita 4-20mA e di una uscita in frequenza, facilmente programmabili dall’utilizzatore finale. Lavaggio sonda: È possibile programmare uno dei due relè per l’attivazione di un ciclo di lavaggio sonda. Il metodo di lavaggio si basa su tre fasi: attivazione del lavaggio, tempo di attesa per la stabilizzazione della misura dopo il lavaggio ed attesa prima di un nuovo e successivo lavaggio. Relè attivabili in differenti modalità: I relè possono essere programmati in tre differenti modalità: a) attivazione al superamento di una soglia; b) attivazione temporizzata; c) in modalità PWM (in modalità ON/OFF con tempi di OFF crescenti man mano che ci si avvicina alla soglia). Misura di Temperatura: Uno dei due relè, l’uscita in frequenza o l’uscita analogica 4-20mA possono essere associati alla misura della temperatura. Calibrazione guidata: Una routine guidata di calibrazione, aiuta nella corretta utilizzazione delle operazioni di manutenzione della sonda e nel settaggio dei parametri operativi. Allarmi: Una lista di messaggi di allarme può essere visualizzata sull’ampio schermo dello strumento; i principali allarmi sono dovuti a : errori per temperatura fuori scala, per sonda non funzionante, per sovradosaggio OFA (setpoint non raggiunto nel tempo previsto) ed errori per flusso insufficiente. Per saperne di più, contattaci #strumenti #monitoraggio #sonde #ph #cloro #redox #conducibilità
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bicivecchievitenuove · 1 year ago
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tonylocorriere · 2 years ago
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Il #MINDSET é..
quel settaggio mentale..
che, se settato adeguatamente...
to permetterà di arrivare..
ovunque tu voglia...
altrimenti...
continua a vivere...
la tua vita di sufficienza..
senza lamentarti!
investosudime.com
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Catania, i primi 11 autobus elettrici acquistati coi fondi del Pon Metro
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Catania, i primi 11 autobus elettrici acquistati coi fondi del Pon Metro. Sono già in circolazione, per effettuare i necessari test di esercizio e di settaggio, i primi 11 bus "full electric" da 8 metri, impiegati nel trasporto pubblico locale nella città di Catania. È solo la prima tranche di mezzi di ultimissima generazione acquistati da AMTS, in qualità di soggetto attuatore e beneficiario del Comune di Catania nell'ambito del programma di finanziamento PON Metro 2014-2020 (Asse 6 REACT-EU), avviato dall'Amministrazione Comunale alla fine del 2021 con il coordinamento della Direzione Politiche Comunitarie diretta da Fabio Finocchiaro. I primi 11 autobus a emissioni zero e un ridottissimo impatto acustico, forniti dalla casa produttrice Karsan, modello e-ATAK, sono equipaggiati con motore elettrico che garantisce un'autonomia di circa 300 km e dotati di aria condizionata. I mezzi hanno 49 posti per i passeggeri, di cui 18 a sedere. Sono tutti dotati di pedana per l'accesso dei disabili e a bordo è previsto un apposito spazio per la carrozzina. Nel corso di questo mese di gennaio, alla flotta di bus elettrici in funzione per le vie della Città si aggiungeranno altri 7 bus, più grandi, da 12 m e una capacità di 85 posti, di cui 26 a sedere. Questi mezzi più lunghi sono prodotti invece da Solaris, modello Urbino 12 electric, che hanno maggiore potenza (300 kW) e autonomia di chilometraggio di circa 400 chilometri e potranno essere utilizzati sulle linee più frequentate, come il BRT1 e il BRT5e e tra 15 giorni verranno ufficialmente presentati alla Città dall'Amministrazione Comunale e dall’Amts. A questi 18 autobus elettrici, nel secondo semestre del 2023 se ne aggiungeranno ulteriori 18 full electric, acquistati dall'Amts guidata da Giacomo Bellavia in analoga sinergia con l' Amministrazione Comunale, nella fattispecie la Direzione Politiche Comunitarie, con un piano di intervento per impiegare fondi Ue allo scopo. Questo nuovo impiego di mezzi "green" del trasporto pubblico si inquadra in un piano ancora più ampio di totale rinnovamento della flotta della partecipata comunale grazie ai fondi del PNRR per la mobilità sostenibile. Fondi (78 milioni di euro) richiesti espressamente dal Comune di Catania nei primi mesi del 2022, per garantire l'acquisto di ulteriori cento mezzi elettrici e dieci a idrogeno, i cui arrivi di questa fornitura sono attesi nel 2024 per completarsi entro il 2026.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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mindchangeita · 2 years ago
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Cos'è il Mindset - Ep2 - MindChange
Ascolta il Podcast qui
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der-papero · 2 years ago
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Ciao 😊 per caso sai se posso permettere soltanto le domande visibili su Tumblr o se inevitabilmente permetto pure agli anonimi? Perché vorrei evitare 😢 grazie ♥️
Ciao,
certo! Ma il settaggio puoi farlo solo da PC, almeno su Android non è possibile.
Basta che ti logghi su Tumblr, vai nelle Impostazioni, scegli il blog sul quale attivare le domande e disabiliti l'opzione "Permetti domande anonime":
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E fai bene ad evitare :)
Dovessi avere altri problemi, contattami pure in privato :)
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ross-nekochan · 4 years ago
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Giornata di ieri:
11:00-14:00 studio
14:00-14:40 pranzo
14:40-16:00 intervista a una pasticceria veneziana con quelli del comune
16:00 - 17:00 nel tornare a casa trovo un abbonamento mezzi a terra; quelli dello sportello dicono che non lo possono prendere e di andare alla polizia; ricerca fallita di una stazione di polizia che sia per la strada di casa
17:30-20:15 torno a casa; ho una lezione online + provo a vedere se trovo la persona dell'abbonamento su Facebook - trovo la figlia
20:15-20:30 consegno l'abbonamento alla ragazza trovata su Facebook
20:30-22:30 chiamata di gruppo per un progetto da fare per la lezione seguita precedentemente
22:30 cena + preparazione pranzo per il giorno dopo + chiacchiere con le coinqui
01:30 nanna - settaggio sveglia alle ore 8 per andare in ufficio alle 10
Giornata di oggi:
Apro gli occhi - sono le 10.
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fatalquiete · 5 years ago
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LA APP PER LA FASE 2 Con la Fase 2 sarà fondamentale utilizzare una preziosissima App. Non parlo di Immuni, ma di un’app ben più potente e sicura, Neuroni. Sviluppata da Madre Natura, Neuroni è un’app gratuita che non sfrutta la tecnologia Bluetooth, bensì la ben più collaudata tecnologia Sinapsi. Si tratta di una tecnologia per nulla invasiva della privacy e che rende l’app comunque utile anche quando il 60% della popolazione non ne fa uso. Le due app (una non esclude l’altra) funzionano in modi differenti. Facciamo un esempio. La app Immuni vi dice se il tizio che era con voi in ascensore vi ha infettato. La app Neuroni che per fare due piani potete prendere le scale, che ultimamente non è che avete fatto tutta questa attività fisica. La app Immuni vi dice se la signora con cui avete litigato al supermercato per l’ultima confezione di lievito vi ha infettato. La app Neuroni vi suggerisce invece di non litigare per una confezione di lievito e di non infilarvi nella corsia del supermercato dove sono presenti ben dodici provetti panificatori manco fosse il festival del pane di Altamura. Ma il grande vantaggio di Neuroni è che è già installata in ogni scatola cranica e non richiede quindi uno smartphone. Neuroni è di facile utilizzo anche se per tenerla operativa è necessario aggiornarla costantemente. Esistono vari modi per tenere la app Neuroni aggiornata, ma studi scientifici dimostrano che leggere è il metodo più efficace. Dal momento che però non tutti sono consapevoli della potenzialità di questa app, permettetemi di tirar fuori l’Aranzulla che c’è in me per darvi qualche suggerimento sul settaggio. Un primo test che potete fare per vedere lo stato di salute della vostra app è questo. Avete tifato per il poliziotto che inseguiva il runner solitario sulla spiaggia con l’appoggio di elicotteri, droni e satelliti e non vi hanno per nulla infastidito i ventuno milioni di euro sprecati per un ospedale inutile realizzato solo per marketing politico? Ecco, in questo caso avete dei problemi di settaggio. E può essere anche che le parole della D’Urso abbiano in qualche modo hackerato il vostro sistema operativo.  Purtroppo non è possibile resettare il tutto, ma qualche rimedio proprio in vista della Fase 2 è possibile. Ora vi spiego come fare (Aranzulla scansati proprio). Accedete al menù principale. Cercate le funzioni “hater”, “delatore” “caccia-alle-streghe” e togliete la spunta. Mettete invece la spunta a “spirito critico”, “buon senso”, “prudenza”, “empatia” e “solidarietà” e salvate le nuove impostazioni premendo ok. Ecco, così facendo avrete a disposizione la più potente arma per affrontare la Fase 2. p.s. se nel frattempo ascoltando il consiglio di Trump vi siete iniettati o avete ingerito della candeggina, sappiate che la vostra app non è stata danneggiata. Semplicemente, per un errore di fabbrica, non vi è mai stata installata. Capita. fonte: https://www.facebook.com/anna.bartolini.35/posts/10222115891310188
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scillame-skinofmysoul · 5 years ago
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LA APP PER LA FASE2
Con la Fase 2 sarà fondamentale utilizzare una preziosissima App. Non parlo di Immuni, ma di un’app ben più potente e sicura, Neuroni.
Sviluppata da Madre Natura, Neuroni è un’app gratuita che non sfrutta la tecnologia Bluetooth, bensì la ben più collaudata tecnologia Sinapsi. Si tratta di una tecnologia per nulla invasiva della privacy e che rende l’app comunque utile anche quando il 60% della popolazione non ne fa uso.
Le due app (una non esclude l’altra) funzionano in modi differenti. Facciamo un esempio.
La app Immuni vi dice se il tizio che era con voi in ascensore vi ha infettato.
La app Neuroni che per fare due piani potete prendere le scale, che ultimamente non è che avete fatto tutta questa attività fisica.
La app Immuni vi dice se la signora con cui avete litigato al supermercato per l’ultima confezione di lievito vi ha infettato.
La app Neuroni vi suggerisce invece di non litigare per una confezione di lievito e di non infilarvi nella corsia del supermercato dove sono presenti ben dodici provetti panificatori manco fosse il festival del pane di Altamura.
Ma il grande vantaggio di Neuroni è che è già installata in ogni scatola cranica e non richiede quindi uno smartphone.
Neuroni è di facile utilizzo anche se per tenerla operativa è necessario aggiornarla costantemente. Esistono vari modi per tenere la app Neuroni aggiornata, ma studi scientifici dimostrano che #leggere è il metodo più efficace.
Dal momento che però non tutti sono consapevoli della potenzialità di questa app, permettetemi di tirar fuori l’Aranzulla che c’è in me per darvi qualche suggerimento sul settaggio.
Un primo test che potete fare per vedere lo stato di salute della vostra app è questo.
Avete tifato per il poliziotto che inseguiva il runner solitario sulla spiaggia con l’appoggio di elicotteri, droni e satelliti e non vi hanno per nulla infastidito i ventuno milioni di euro sprecati per un ospedale inutile realizzato solo per marketing politico?
Ecco, in questo caso avete dei problemi di settaggio. E può essere anche che le parole della D’Urso abbiano in qualche modo hackerato il vostro sistema operativo.
Purtroppo non è possibile resettare il tutto, ma qualche rimedio proprio in vista della Fase 2 è possibile. Ora vi spiego come fare (Aranzulla scansati proprio). Accedete al menù principale. Cercate le funzioni “hater”, “delatore” “caccia-alle-streghe” e togliete la spunta. Mettete invece la spunta a “spirito critico”, “buon senso”, “prudenza”, “empatia” e “solidarietà” e salvate le nuove impostazioni premendo ok.
Ecco, così facendo avrete a disposizione la più potente arma per affrontare la Fase 2.
p.s. se nel frattempo ascoltando il consiglio di Trump vi siete iniettati o avete ingerito della candeggina, sappiate che la vostra app non è stata danneggiata. Semplicemente, per un errore di fabbrica, non vi è mai stata installata. Capita.
_ Roberta Gatta
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Photomia Sicilia
Cara Roby aggiungo che questa App potremo farla funzionare anche dopo Covid19 e in tutte le FASI DELLA VITA
Grazie Roberta (un genio di sorella)
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vintagebiker43 · 5 years ago
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LA APP PER LA FASE 2
Con la Fase 2 sarà fondamentale utilizzare una preziosissima App. Non parlo di Immuni, ma di un’app ben più potente e sicura, Neuroni. Sviluppata da Madre Natura, Neuroni è un’app gratuita che non sfrutta la tecnologia Bluetooth, bensì la ben più collaudata tecnologia Sinapsi. Si tratta di una tecnologia per nulla invasiva della privacy e che rende l’app comunque utile anche quando il 60% della popolazione non ne fa uso.
Le due app (una non esclude l’altra) funzionano in modi differenti. Facciamo un esempio. La app Immuni vi dice se il tizio che era con voi in ascensore vi ha infettato. La app Neuroni che per fare due piani potete prendere le scale, che ultimamente non è che avete fatto tutta questa attività fisica. La app Immuni vi dice se la signora con cui avete litigato al supermercato per l’ultima confezione di lievito vi ha infettato. La app Neuroni vi suggerisce invece di non litigare per una confezione di lievito e di non infilarvi nella corsia del supermercato dove sono presenti ben dodici provetti panificatori manco fosse il festival del pane di Altamura.
Ma il grande vantaggio di Neuroni è che è già installata in ogni scatola cranica e non richiede quindi uno smartphone. Neuroni è di facile utilizzo anche se per tenerla operativa è necessario aggiornarla costantemente. Esistono vari modi per tenere la app Neuroni aggiornata, ma studi scientifici dimostrano che leggere è il metodo più efficace.
Dal momento che però non tutti sono consapevoli della potenzialità di questa app, permettetemi di tirar fuori l’Aranzulla che c’è in me per darvi qualche suggerimento sul settaggio. Un primo test che potete fare per vedere lo stato di salute della vostra app è questo. Avete tifato per il poliziotto che inseguiva il runner solitario sulla spiaggia con l’appoggio di elicotteri, droni e satelliti e non vi hanno per nulla infastidito i ventuno milioni di euro sprecati per un ospedale inutile realizzato solo per marketing politico? Ecco, in questo caso avete dei problemi di settaggio. E può essere anche che le parole della D’Urso abbiano in qualche modo hackerato il vostro sistema operativo.
Purtroppo non è possibile resettare il tutto, ma qualche rimedio proprio in vista della Fase 2 è possibile. Ora vi spiego come fare (Aranzulla scansati proprio). Accedete al menù principale. Cercate le funzioni “hater”, “delatore” “caccia-alle-streghe” e togliete la spunta. Mettete invece la spunta a “spirito critico”, “buon senso”, “prudenza”, “empatia” e “solidarietà” e salvate le nuove impostazioni premendo ok. Ecco, così facendo avrete a disposizione la più potente arma per affrontare la Fase 2.
p.s. se nel frattempo ascoltando il consiglio di Trump vi siete iniettati o avete ingerito della candeggina, sappiate che la vostra app non è stata danneggiata. Semplicemente, per un errore di fabbrica, non vi è mai stata installata. Capita.
dal web
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lucadenardophotography · 5 years ago
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Lens Battle (Pentax 55mm f1.8 vs Hexanon 52mm f1.8 vs Fuji 55mm f1.8 EBC vs Nikon 50mm f1.8 Series E)
Ogni tanto mi diverto a mettere a confronto alcune lenti fotografiche vintage che possono essere comparate in qualche modo fra loro (di solito per compatibilità di focale o per la loro apertura massima di diaframma).
Oggi, senza alcuna scientificità o tecnicismo, ho montato queste quattro ottiche sulla mia Sony A7II, ovviamente adottando medesimo settaggio.
Pentax 55mm 1.8
Hexanon (Konica) 52mm f1.8
Fujinon EBC 55mm f1.8
Nikon Series E 50mm f1.8
Scattando a 100 ISO e tenendo tutte e quattro le lenti ad apertura massima, ho realizzato il medesimo scatto utilizzando la luce naturale (sole diretto a tramonto)
La mia personalissima classifica? Nessuna sorpresa  ... era come mi aspettavo.
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Primo classificato - Fujinon EBC 55mm f1.8
Corposo, ottimi neri, buona tridimensionalità, nitidezza
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Secondo classificato - Hexanon 52mm f1.8
Corposo, pastellato al punto giusto, equlibrato, buona nitidezza
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Terzo classificato - Nikon Series E 50mm f1.8
Comodo e maneggevole, formato pancake, equilibrato nei colori, abbastanza nitido (non come il Fujinon) 
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Ultimo - Pentax 55mm f1.8
Continuo a tenerlo ... più per affetto che per altro.... Non so se sono di fronte ad un esemplare uscito male... ma arriva sempre ultimo.
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f4br1zio-blog1 · 5 years ago
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Con la Fase 2 sarà fondamentale utilizzare una preziosissima App, ben più potente di Immuni: NEURONI.
Sviluppata da Madre Natura, Neuroni è una app gratuita che sfrutta la ben collaudata tecnologia SINAPSI: una tecnologia per nulla invasiva della privacy e che rende l’app comunque utile anche quando il 60% della popolazione non ne fa uso. Anche se sarebbe auspicabile arrivare al 100% per definirci homo sapiens.
Le due app (Immuni e Neuroni) funzionano in modi differenti. Ad esempio, la app Immuni vi dice se il tizio che era con voi in ascensore vi ha infettato. La app Neuroni che per fare due piani si possono prendere le scale, che ultimamente non è che abbiamo fatto tutta questa attività fisica. La app Immuni vi dice se la signora con cui avete litigato al supermercato per l’ultima confezione di lievito di birra vi ha infettato. La app Neuroni vi suggerisce di non litigare per una confezione di lievito. Che il lievito ce lo possiamo fare in casa (come da tradizione millenaria: si chiama lievito madre). E che si può anche fare la spesa direttamente dai produttori, in modo sostenibile.
Il grande vantaggio di Neuroni è che è già installata in ogni scatola cranica e non richiede quindi uno smartphone… e neppure un braccialetto!
Neuroni è di facile utilizzo anche se per tenerla operativa è necessario aggiornarla costantemente: studi scientifici dimostrano che leggere ed usarla è il metodo più efficace.
Per verificare lo stato di salute di questa app possiamo fare un semplice test: avete tifato per il poliziotto che inseguiva il runner solitario sulla spiaggia con l’appoggio di elicotteri, droni e satelliti? Ecco, in questo caso ci sono dei problemi di settaggio. E può essere anche che le parole della D’Urso abbiano in qualche modo hackerato il sistema operativo.
Ma, tranquilli, è sempre possibile rimediare!
Accedete al menù principale. Cercate le funzioni “hater”, “delatore”, “caccia-alle-streghe”, “polemica”, “continuo lamento” e togliete la spunta. Mettete invece la spunta a “spirito critico”, “buon senso”, “prudenza”, “empatia”, “responsabilità” e “solidarietà”. Salvate le nuove impostazioni premendo ok. Verificando ogni tanto che non siano state nuovamente hackerate (la Tv interferisce con il settaggio).
Avremo quindi una buona base di partenza per affrontare, non solo la Fase 2, ma la vita intera. Con responsabilità e consapevolezza.
(Tratto da una nota di Lorenzo Sartori, modificata da Silvia Petruzzelli).
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blueforever31 · 5 years ago
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LA APP PER LA FASE 2
Con la Fase 2 sarà fondamentale utilizzare una preziosissima App. Non parlo di Immuni, ma di un’app ben più potente e sicura, Neuroni.
Sviluppata da Madre Natura, Neuroni è un’app gratuita che non sfrutta la tecnologia Bluetooth, bensì la ben più collaudata tecnologia Sinapsi. Si tratta di una tecnologia per nulla invasiva della privacy e che rende l’app comunque utile anche quando il 60% della popolazione non ne fa uso.
Le due app (una non esclude l’altra) funzionano in modi differenti. Facciamo un esempio.
La app Immuni vi dice se il tizio che era con voi in ascensore vi ha infettato.
La app Neuroni che per fare due piani potete prendere le scale, che ultimamente non è che avete fatto tutta questa attività fisica.
La app Immuni vi dice se la signora con cui avete litigato al supermercato per l’ultima confezione di lievito vi ha infettato.
La app Neuroni vi suggerisce invece di non litigare per una confezione di lievito e di non infilarvi nella corsia del supermercato dove sono presenti ben dodici provetti panificatori manco fosse il festival del pane di Altamura.
Ma il grande vantaggio di Neuroni è che è già installata in ogni scatola cranica e non richiede quindi uno smartphone.
Neuroni è di facile utilizzo anche se per tenerla operativa è necessario aggiornarla costantemente. Esistono vari modi per tenere la app Neuroni aggiornata, ma studi scientifici dimostrano che leggere è il metodo più efficace.
Dal momento che però non tutti sono consapevoli della potenzialità di questa app, permettetemi di tirar fuori l’Aranzulla che c’è in me per darvi qualche suggerimento sul settaggio.
Un primo test che potete fare per vedere lo stato di salute della vostra app è questo.
Avete tifato per il poliziotto che inseguiva il runner solitario sulla spiaggia con l’appoggio di elicotteri, droni e satelliti e non vi hanno per nulla infastidito i ventuno milioni di euro sprecati per un ospedale inutile realizzato solo per marketing politico?
Ecco, in questo caso avete dei problemi di settaggio. E può essere anche che le parole della D’Urso abbiano in qualche modo hackerato il vostro sistema operativo.
Purtroppo non è possibile resettare il tutto, ma qualche rimedio proprio in vista della Fase 2 è possibile. Ora vi spiego come fare (Aranzulla scansati proprio). Accedete al menù principale. Cercate le funzioni “hater”, “delatore” “caccia-alle-streghe” e togliete la spunta. Mettete invece la spunta a “spirito critico”, “buon senso”, “prudenza”, “empatia” e “solidarietà” e salvate le nuove impostazioni premendo ok.
Ecco, così facendo avrete a disposizione la più potente arma per affrontare la Fase 2.
p.s. se nel frattempo ascoltando il consiglio di Trump vi siete iniettati o avete ingerito della candeggina, sappiate che la vostra app non è stata danneggiata. Semplicemente, per un errore di fabbrica, non vi è mai stata installata. Capita.
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