#servizio ausiliario femminile
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italianiinguerra · 2 months ago
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Quando la verita' storica risulta scomoda, il francobollo dedicato a Marilena Grill
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passaggioalboscoedizioni · 1 year ago
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⚠️ NOVITÀ IN LIBRERIA ⚠️
Marco Borri e Davide Petronici
AUSILIARIE DIETRO IL FILO SPINATO
Scandicci e la storia dimenticata del suo campo di prigionia
Sul finire del secondo conflitto mondiale, in un’Italia martoriata dalla “guerra civile” e pronta ad essere riconfigurata in una nuova ottica “coloniale”, gli Alleati crearono diversi “campi di concentramento” allo scopo di rinchiudervi i prigionieri di guerra. Tra questi, vi fu il P.W.E 334 – edificato nel comune di Scandicci e preso in custodia dagli americani – la cui particolarità fu quella di diventare il carcere delle volontarie del “Servizio Ausiliario Femminile”.
Questo libro – unico nel suo genere – racconta una vicenda ancora sconosciuta, raccogliendo le testimonianze e i ricordi delle tante donne che – in quei mesi terribili – furono recluse dietro il filo spinato. Le delusioni, i sogni, le idee e le speranze di queste ragazze – dimenticate da una storiografia faziosa, che ha sempre omesso i crimini ad esse inflitti per mano dei cosiddetti “liberatori” – ritrovano una forma compiuta e una narrazione coerente, colmando un vuoto inquietante e colpevole.
Una fotografia reale e nitida, che fa luce su una pagina di storia importante e senza eguali, dove il protagonismo femminile si unisce alla difesa della Patria e la fedeltà alla parola data viene onorata fino alle estreme conseguenze.
INFO & ORDINI:
www.passaggioalbosco.it
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decima-flottiglia-mas · 5 years ago
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Il SAF
Il Servizio Ausiliario Femminile venne istituito il 18 aprile 1944 con il decreto ministeriale n. 447, come supporto allo sforzo bellico. Il comando fu affidato al generale di brigata Piera Gatteschi Fondelli, già ispettrice nazionale dei Fasci di Combattimento Femminili. Per quanto riguarda il reclutamento e l'addestramento il SAF era posto alle dipendenze della Direzione del Partito Fascista Repubblicano per tramite di un Comando Generale del Servizio Ausiliario, ed era articolato su Comandi Provinciali e di Gruppo. Il Comando Generale del corpo sarà posto prima a Venezia e poi, dal 1945, a Como.
Al termine dei corsi di formazione le ausiliarie prestavano giuramento secondo la formula delle Forze Armate Repubblicane[1], e venivano considerate personale militarizzato con la qualifica di volontarie di guerra[2]. Per l'impiego operativo le ausiliarie erano poste alle dipendenze dei comandi delle Forze Armate Repubblicane o della��Guardia Nazionale Repubblicana presso i quali prestavano servizio.
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The SAF
The Female Auxiliary Service was established on April 18, 1944 with Ministerial Decree no. 447, in support of the war effort. The command was entrusted to Brigadier General Piera Gatteschi Fondelli, former national inspector of the Fasci di Combattimento Female. As regards recruitment and training, the SAF was placed under the direction of the Fascist Republican Party through a General Command of the Auxiliary Service, and was divided into Provincial and Group Commands. The Corps General Command will be placed first in Venice and then, from 1945, in Como.
At the end of the training courses the auxiliaries were sworn in according to the formula of the Republican Armed Forces [1], and were considered militarized personnel with the qualification of war volunteers [2]. For operational use, the auxiliaries were placed under the command of the Republican Armed Forces or the Republican National Guard where they served.
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tergestin · 5 years ago
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Un giuramento durato una vita !
Rita “Fiamma” Morini, 20 luglio 2020
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Per me il “fascismo” è un modo di vivere, è onestà, amor di Patria, spirito di sacrificio, rispetto, l’insieme di tutti quei valori che una volta guidavano il nostro modo di vivere.
È per questi valori, in cui credevo e credo fortemente, valori che mi hanno trasmesso i miei genitori, che ho deciso senza alcuna esitazione di arruolarmi volontaria nel Servizio Ausiliario Femminile.
Dopo l’8 settembre del 1943 lo sfascio, la vergogna, il tradimento mi avevano talmente sconvolta che desideravo fare qualcosa per riscattare l’Onore d’Italia.
In quel tragico 8 settembre ero a Verona e mentre Badoglio per radio pronunciava la sua dichiarazione, io ero insieme ad un gruppo di ufficiali. Ci siamo guardati negli occhi e abbiamo deciso che era giusto per noi continuare a combattere con l’alleato germanico.
Quindi la prima scintilla dell’Esercito Nazionale Repubblicano si è accesa alla Caserma B.M. dell’8º Bersaglieri.
Man mano che passavano i giorni i volontari continuavano ad aumentare fino a che, alla metà di ottobre del 1943, era già pronto a partire per i confini orientali il 1º Battaglione Bersaglieri “B.M.”.
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La nostra vita a Verona continuava sotto i bombardamenti e noi, studenti universitari, ci adoperavamo per aiutare le famiglie rimaste senza casa, senza lavoro e soprattutto senza i loro affetti.
Ci prodigavamo quotidianamente per aiutare le persone in difficoltà, fino a che un giorno mi decisi ad andare dal Colonnello Facchini per propormi Volontaria e fu così che indossai la divisa da bersagliere con il fez rosso e la nappa blu.
Sono rimasta in servizio fino al maggio del 1944 in Caserma.
Intanto si formò il 2º Battaglione “Mameli” e poi il 3º fino a quando il Comandante mi disse: “lei adesso deve prestare giuramento” e lo feci, senza esitazione ma gli chiesi di poter seguire i battaglioni al fronte e, se non mi era concessa la prima linea, di essere assegnata almeno alle seconde linee per poter essere utile ai nostri soldati.
Il Comandante mi rispose che le Ausiliarie dovevano rimanere in città per evitare cose spiacevoli per cui, quando nel mese di agosto del 1944 vidi i manifesti del 2º Corso del SAF, mi iscrissi immediatamente e, con dispiacere, lasciai il corpo dei bersaglieri.
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Mi arruolai e fui mandata a Grandola, un paesino vicino al Lago di Como, dove c’era la Scuola di addestramento di Ausiliarie della Xª MAS.
Eravamo un gruppo composto da una settantina di Ragazze ed il corso era riservato solo a noi.
Il 1º Corso, composto da una quarantina di Volontarie, era iniziato a Roma ed era terminato lì.
Il corso per aspiranti allieve volontarie era molto rigido e militarizzato.
Dopo un mese diventammo Allieve Volontarie e dopo un altro mese e mezzo diventammo Ausiliarie della Xª MAS con il grado di Maró e prestammo giuramento.
Avevamo una studentessa, Fede Arnaud Pocek, molto in gamba, che ci guidava e ci faceva capire quali fossero i nostri doveri durante il periodo militare ma i suoi insegnamenti ci sarebbero serviti per tutta la vita.
Quello che il Comandante Arnaud Pocek ci insegnò, infatti, ci aiutò anche dopo la fine della guerra perché ci siamo rese conto di essere Donne autonome e delle vere cittadine e, soprattutto, capimmo il significato della nostra vita e la ragione della nostra adesione alla Repubblica Sociale Italiana.
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Ho capito di aver fatto la scelta giusta quando ho visto tutti quei volontari che, come me, si erano arruolati.
Molti di loro erano graduati ed hanno volontariamente e consapevolmente rinunciato ai propri gradi pur di seguire la strada dell’Onore.
L’amor di Patria, la volontà di sacrificio, il desiderio di voler fare qualcosa per questa Nostra Nazione ci hanno fatto superare qualunque difficoltà.
Non ci pesava niente, affrontavamo tutto: i bombardamenti, la mancanza di cibo, il freddo; perché era quello che avevamo dentro a spingerci a farlo e ancora adesso lo farei.
Lo spirito che ho dentro, adesso che ho 95 anni, è lo stesso che avevo a 20.
Il fatto di essere vicini, di poter esprimere a qualcuno quello che provavamo e che ancora adesso proviamo, mi fa ritornare a quello stesso spirito che avevo quando ero Ausiliaria della Xª.
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Il 25 aprile per noi è una giornata di lutto nel ricordo dei Caduti, dei trucidati, degli infoibati.
È un giorno nel quale si ricorda la guerra civile, che era già iniziata, ma che dopo quella data ha visto migliaia di eccidi ad opera dei partigiani comunisti che hanno potuto fare quello che volevano perché non li ha fermati più nessuno !
I partigiani ce l’avevano a morte con noi della Repubblica Sociale Italiana per cui c’era un susseguirsi di attacchi, specialmente contro i tedeschi con l’unico intento di scatenare rappresaglie come da precise disposizioni del CLN.
Le Ausiliarie poi divennero carne da macello.
“Bella Ciao” per noi rappresenta MORTE e basta !
Per questo vorrei dire ai politici di oggi: studiate la storia da persone oneste.
Ai giovani invece vorrei dire: amate la vostra Patria !
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Io sono fiera di aver prestato giuramento alla Repubblica Sociale Italiana, noi non dobbiamo vergognarci di niente sono gli altri a doverlo fare ed è per questo motivo che non può esserci pacificazione tantomeno parificazione.
Noi abbiamo combattuto in divisa per la nostra Patria, i partigiani erano delle bande che fomentavano la guerra fratricida a tradimento, da imboscati.
Per me la Repubblica Sociale Italiana rappresenta l’Italia !
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samdelpapa · 5 years ago
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Gli italiani veri erano quelli prima degli anni 2000 oggi la maggior parte paper molli. MARILENA GRILL IL 28 APRILE 1945, MENTRE A TORINO I CAPI DEL CLNAI (PCI E PSIUP COMPRESI), SPEDIRONO SQUADRE DI PARTIGIANI A VIGILARE LE VILLE DEI PADRONI, SOPRATTUTTO DELLA FIAT – NON SAI MAI CHE QUALCHE IMBECILLE CREDEVA VERAMENTE DI FARE LA RIVOLUZIONE PROLETARIA, PROPRIO ORA CHE GLI AVEVANO RESTITUITO LE AZIENDE SOCIALIZZATE DA MUSSOLINI E BOMBACCI, MARILENA GRILL adolescente 16 anni, figlia unica, orfana di padre, una delle oltre 4 mila ragazze del Servizio Ausiliario Femminile della RSI, che aveva prestato servizio disarmato presso l’ufficio ricerche militari dispersi e al posto di ristoro per militari sbandati, alla stazione ferroviaria. Venne prelevata da un gruppo di eroici partigiani, fino a pochi giorni prima nascosti in case e conventi e ora usciti fuori, grazie alle truppe Alleate, coi loro bei fazzoletti al collo rossi o tricolore, nuovi fiammanti per non aver mai visto l’ombra di un combattimento. Quando vennero a prenderla, su delazione di qualche infame, dissero alla mamma che era solo una formalità , ma Marilena, capelli ricci castano chiari e occhi azzurri venati da una punta di verde, una voce armoniosa, volle indossare la sua bella divisa di Ausiliaria. Trattenuta 5 giorni presso la caserma Valdocco venne poi assassinata la notte tra il 2 e il 3 maggio, con un colpo alla nuca al “Rondò della Forca”. Delle immaginabili sevizie patite in quei 5 giorni, stendiamo un velo pietoso. Il nome della bestia partigiana, un vero bandito da strada che guidò l’esecuzione non merita importanza storica. Su di lei fu imposto dai vincitori il silenzio e l’oblio. Dopo 60 anni, anche un antifascista, Massimo Novelli, con il libro «L’Ausiliaria e il partigiano. Storia di Marilena Grill 1928-1945» (Spoon River, Torino 2007) ha voluto almeno riportarla alla memoria della storia. Anna Maria Bardia, comandante delle ausiliarie torinesi, la rievoca così: «Ricordo commossa il giorno in cui mi chiese "udienza" e venne a dirmi che ai posti di ristoro si presentavano a chiedere aiuto ed assistenza anche giovani non in divisa: erano di passaggio per andare a trovare la famiglia lontana https://www.instagram.com/p/CHIrp4Rp_Mk/?igshid=1ohz809yx9bcv
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fiammatricoloresicilia · 7 years ago
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18 APRILE: GIORNO DELLA FIEREZZA FEMMINILE
Questa Giornata, che ormai viene ricordata e celebrata già da qualche anno, si ricollega al 18 Aprile 1944 e alla creazione del SAF, Servizio Ausiliario Femminile, prima formazione militare Italiana formata da donne, al comando del primo Generale di Brigata donna, Piera Fondelli Gatteschi: la “Comandante” come veniva affettuosamente chiamata dalle Ausiliarie. In quell’occasione migliaia e migliaia di Donne, per lo più giovanissime, lasciarono le loro attività quotidiane e aderendo all’appello della Patria si arruolarono nelle file della Repubblica Sociale Italiana, dedicando la loro vita all’Italia ormai morente. Enorme è stato il loro contributo di sangue e a guerra finita molte di loro furono violentate, seviziate e uccise, ma nessuna rinnegò o si pentì, sempre fiere anche davanti ai loro carnefici a testa alta affrontarono il loro martirio. Nessuna di loro rinnegò o si pentì neppure negli anni successivi, quando il vento soffiava forte in senso contrario e sarebbe stato così facile aggregarsi alla corrente in auge. Convinte della loro ragione, fiere della loro scelta continuarono ad essere orgogliose della divisa indossata: il grigioverde, il colore dei soldati d’Italia. “Dio mi deve accogliere in divisa” così ripeteva Alda Paoletti negli ultimi anni della sua vita, lasciando ai posteri un fiero messaggio di coerenza e di fede. Ma questa Giornata è stata anche dedicata a Maria Pasquinelli, purissima Eroina, simbolo delle Eroine di tutti i tempi, che in un ultimo atto di guerra, unica, osò ribellarsi al diktat delle potenze vincitrici sacrificando tutta la sua vita con un gesto di forza e di orgoglio opponendosi, come scrisse la stessa Pasquinelli, “… ai Quattro Grandi i quali, alla Conferenza di Parigi, in oltraggio ai sensi di giustizia, di umanità e di saggezza politica, hanno deciso di strappare ancora una volta dal grembo materno le terre più sacre d’Italia, condannandole o agli esperimenti di una novella Danzica o sinonimo per la nostra gente indomabilmente Italiana, di morte in foiba, di deportazione”. Questa è la Giornata che le Donne del Movimento Sociale Fiamma Tricolore hanno scelto come loro riferimento, una giornata di riflessione e di discussione, consapevoli che la loro battaglia politica e morale contro il degrado della società sarà lunga e difficile, non scevra di pericoli. Immigrazione, ius soli, aborto gender, utero in affitto, mercimonio dell’essere umano sono solo alcuni problemi epocali che le Donne Missine si sono proposte di contrastare, attente anche ai problemi quotidiani che i cittadini, ma soprattutto le donne devono affrontare giorno per giorno. Lavoro, sicurezza, scuola ed educazione, la burocrazia con le sue lungaggini sono solo alcuni dei problemi che corrodono questa società e che le Donne Missine vogliono affrontare con proposte concrete, esempio di un miglioramento possibile. Questa giornata deve diventare il punto di riferimento di tutte le Donne Italiane che quotidianamente affrontano, facendone un punto di lotta politica e di cambiamento, i malesseri della società impedendo il dissolvimento della nostra civiltà. Deve diventare il punto di riferimento di tutte le Donne che credono ancora nei valori della Patria, della tradizione e della vita e procedono a testa alta fiere, senza paura e infingimenti. In questo contesto un saluto e un augurio particolare viene rivolto alle “Soldatesse Siriane” che, indossando la divisa siriana, si battono per la loro Patria. Anna Zolla Responsabile Nazionale Dipartimento Politiche Femminili e Sensibilità Sociale
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italianiinguerra · 4 years ago
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Donne in guerra, le ausiliarie della Decima
Donne in guerra, le ausiliarie della Decima
Dopo l’8 settembre 1943, circa 15 mila uomini, in prevalenza giovani e giovanissimi, si presentarono alla caserma di San Bartolomeo nella città di La Spezia sul cui pennone continua a sventolare il tricolore e chiesero di arruolarsi nella Xª Flottiglia MAS. Ad attrarre i giovani nati nel periodo fascista e i veterani che non volevano accettare il tradimento del re, contribuì molto la presenza di…
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italianiinguerra · 6 years ago
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Le tre ausiliare del S.A.F. decorate con la Medaglia d'Oro al Valor Militare
Le tre ausiliare del S.A.F. decorate con la Medaglia d’Oro al Valor Militare
Durante la Repubblica Sociale Italiana venne per la prima volta nel panorama delle forze armate italiane data la possibilità alle donne di partecipare attivamente alla guerra, anche se non in prima linea. Il Servizio ausiliario femminile fu istituito venne istituito il 18 aprile 1944 con il decreto ministeriale n. 447, al comando del generale di brigata Piera Gatteschi Fondelli, già ispettrice…
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italianiinguerra · 3 years ago
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18 aprile 1944, viene istituito il Servizio Ausiliario Femminile
18 aprile 1944, viene istituito il Servizio Ausiliario Femminile
Nello stesso giorno in cui nell’Italia del Sud, occupata dagli eserciti Alleati nasceva il C.I.L. Corpo Italiano di Liberazione, che razionalizzava l’impiego delle Forze armate fedeli al Re e che combattevano al fianco delle forze anglo-americane, nel nord occupato dai tedeschi, la Repubblica Sociale Italiana istituiva il S.A.F. Servizio Ausiliario Femminile che organizzava il personale femminile…
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decima-flottiglia-mas · 5 years ago
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Il Corpo Femminile Volontario per i Servizi Ausiliari delle Forze Armate Repubblicane, meglio noto come Servizio Ausiliario Femminile è stato un corpo femminile delle forze armate della Repubblica Sociale Italiana, le cui componenti, tutte volontarie, sono comunemente indicate come ausiliarie. Wikipedia
The Volunteer Female Corps for Auxiliary Services of the Republican Armed Forces, better known as the Female Auxiliary Service was a female body of the armed forces of the Italian Social Republic, whose members, all voluntary, are commonly referred to as auxiliaries.
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decima-flottiglia-mas · 5 years ago
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Piera Fondelli sposò Gatteschi (Greve in Chianti, 22 agosto 1902 - Roma, 7 settembre 1985), generale di brigata del Servizio Ausiliario Femminile della Repubblica Sociale Italiana, precocemente fascista, partecipò alla marcia su Roma e fu uno dei primi militari donne della storia moderna.
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Piera Fondelli married Gatteschi (Greve in Chianti, 22 August 1902 - Rome, 7 September 1985), brigadier general of the Female Auxiliary Service of the Italian Social Republic, an early fascist, participated in the March on Rome and was one of the first military women of the modern history.
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decima-flottiglia-mas · 8 years ago
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. Xª FLOTTIGLIA MAS Le stupende ragazze della Xª Flottiglia MAS Al centro della foto, Fede Arnaud Pocek (Venezia 1921) Dopo aver fatto parte del settore sportivo femminile dei Gruppi Universitari Fascisti, aderì alla Repubblica Sociale Italiana e divenne prima funzionario del Ministero dell'Economia Corporativa e poi guida del Servizio Ausiliario Femminile della Xª Flottiglia MAS. Nel dopoguerra fu tra i fondatori della Cine Video Doppiatori nel 1970 e dal 1977 al 1991 fu direttrice di doppiaggio per la Società Attori Sincronizzatori. Si è spenta a Roma l'8 luglio del 1997 all'età di 76 anni.
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italianiinguerra · 5 years ago
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18 aprile 1944, nasce il S.A.F. il Servizio Ausiliario Femminile
Nello stesso giorno in cui nell’Italia del Sud, occupata dagli eserciti Alleati nasceva il C.I.L. Corpo Italiano di Liberazione, che razionalizzava l’impiego delle Forze armate fedeli al Re e che combattevano al fianco delle forze anglo-americane, nel nord occupato dai tedeschi, la Repubblica Sociale Italiana istituiva il S.A.F. Servizio Ausiliario Femminile che organizzava il personale femminile…
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italianiinguerra · 5 years ago
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Medaglie d'Oro della 2ª Guerra Mondiale ANGELINA MILAZZO - Garbagnate (Milano) - 21 Gennaio 1944
Medaglie d’Oro della 2ª Guerra Mondiale ANGELINA MILAZZO – Garbagnate (Milano) – 21 Gennaio 1944
Nome Angelina Milazzo Data e luogo di nascita Aidone (Enna), 18 aprile 1922 Forza armata Guardia Nazionale Repubblicana Arma Corpo Servizio Ausiliario Femminile Reparto Unità Grado Ausiliaria Guerre Seconda Guerra Mondiale Data e Luogo di morte Garbagnate (Milano) – 21 Gennaio 1944 Motivazione della Medaglia d’Oro «Abbandonava gli studi per arruolarsi nel SAF. Durante l’addestramento era…
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fiammatricoloresicilia · 8 years ago
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Oggi 18 Aprile "Giorno della Fierezza Femminile” è stato dedicato a Maria Pasquinelli
Il 18 Aprile è un giorno simbolo, scelto perché in quella data, nel 1944 durante la Repubblica Sociale Italiana, fu creato il SAF (Servizio Ausiliario Femminile), ma è anche la data simbolo dell’eroismo di tutte le Donne italiane che si sono prodigate per la Patria, e in particolare del gesto di ribellione ai diktat imposti all’Italia dalle Nazioni vincitrici della II Guerra Mondiale, di Maria Pasquinelli, che il 10 febbraio del 1947, uccise il Generale Rober de Winton, comandante Alleato nella città di Pola.
Riporto uno stralcio di quanto ho pubblicato lo scorso anno:
…Con questo gesto la Pasquinelli, interpretando il sentimento degli Italiani, intendeva ribellarsi all'umiliante diktat impostoci dai vincitori, con il quale veniva ratificata la cessione dei nostri territori orientali agli slavi. Ecco il biglietto trovato nelle tasche di Maria Pasquinelli subito dopo l'attentato: " Mi ribello, col fermo proposito di colpire a morte chi ha la sventura di rappresentarli, ai Quattro Grandi i quali, alla Conferenza di Parigi, in oltraggio ai sensi di giustizia, di umanità e di saggezza politica, hanno deciso di strappare ancora una volta dal grembo materno le terre più sacre d'Italia, condannandole o agli esperimenti di una novella Danzica o con la più fredda consapevolezza, che è correità, al giogo jugoslavo, sinonimo per la nostra gente indomabilmente italiana, di morte in foiba, di deportazioni, di esilio."
Claudia Cristaldi 
Politiche femminili MSFT Aci S. Antonio 
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