#senza ritorno
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“Nel viaggio c’è un certo sapore di libertà, di semplicità… Un certo fascino dell’orizzonte senza limiti, del percorso senza ritorno, delle notte senza tetto, della vita senza superfluo.”
— Théodore Monod
#viaggio#sapore#libertà#semplicità#orizzonte#senza limiti#senza#senza ritorno#senza tetto#superfluo#frasi#frasi tumblr#frasi e citazioni#Théodore Monod
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Frenk & The Ferguson Fog - Senza Ritorno
Un brano che unisce il rock italiano tradizionale a una forza espressiva contemporanea, raccontando la liberazione da una relazione tossicaCon “Senza Ritorno”, i Frenk & the Ferguson Fog aprono il sipario su un nuovo capitolo della loro carriera, inaugurando l’EP “Fuori Asse per Sfiorarti”. Il singolo, pubblicato per l’etichetta Poison Flag, si fa notare per il suo equilibrio tra il rock italiano…
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Besnik Mustafaj "L’estate senza ritorno", Bibliotheka Editore
La prima traduzione italiana, in edizione integrale dopo la censura comunista: ‘L’estate senza ritorno’ di Besnik Mustafaj, politico e scrittore albanese. A cura di Julian Zhara Bibliotheka Editore Sana ha atteso quarant’anni il ritorno di Gori, il suo fidanzato. Un giorno l’uomo compare sulla soglia di casa. Ma è cambiato. È pallido, non riesce più a ridere, il suo corpo non suda e ha il…

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Offerta Librosa.
🌊PLIN PLON, MESSAGGIO PROMOZIONALE DI SERVIZIO! 🌊 🌊Ciao a tutti e buon sabato. ♥🌊Per chi fosse interessato, l’eBook di Ritorno a Breuddwyd sarà a prezzo ribassato per tutto il mese di marzo a € 0.99 anziché € 2.99, questo perché marzo è il mese in cui è stato pubblicato e ci tengo a festeggiare con tutti voi questo evento, spero approfitterete in tanti dell’occasione e che lascerete tante belle…

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Monesteroli la scala grande 1200 scalini (solo andata,poi c’è il ritorno 😅)tutti in pietra, senza ringhiera, su una ripida discesa che ti porta fino al mare.
Monumento alla fatica dell’uomo.🖤
Me.
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•••
Le tasse non diminuiranno.
Le bollette aumenteranno.
L’inflazione aumenterà.
I mutui costeranno di più.
Vi chiederanno di fare sacrifici per aiutare l’Ucraina a salvare la vostra libertà.
Comprerete auto elettriche, fumerete sigarette elettroniche e leggerete libri elettronici.
Penserete che un like sotto una foto sia un bacio su una guancia e scambierete solitudini in DM.
Farete il tifo per squadre, partiti, fazioni senza alcun ritorno.
Mangerete mondezza pagandola come l’oro e girerete il mondo senza vedere nulla.
Maledirete la vecchiaia, i giovani, l’insonnia e ripenserete a cosa può essere andato storto a un certo punto, per ritrovarvi qui, così, oggi.
Dando sempre la colpa a qualcun altro, cercando un responsabile, un capro espiatorio.
Buon 2025
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Ogni volta che andrai via da te stessa
non dimenticarti che ti aspetto
in tre o quattro punti cardinali
ci sarà sempre un posto in qualche posto
con una quantità di benvenuti
ciascuno ti riconosce da lontano
e prepara una festa così discreta
senza canti né lampi né tamburi
che solo tu saprai che è in tuo onore
ogni volta che andrai via da te stessa
fa' in modo che la vita non si rompa
che il tuo altro io non muoia d'abbandono/
e per favore non dimenticarti che ti aspetto
con questo cuore appena rimediato
nel miglior mercatino della domenica
ogni volta che andrai via da te stessa
non distruggere la via del ritorno
tornare è una forma di incontrarsi
e anche lì vedrai che io ti aspetto.
- Mario Benedetti
(Trad. M.Fernández)
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OMEGA E POI DI NUOVO ALFA
Siccome il mio Cellulare Furbo mi va afrugare nella galleria delle foto scattate per propormi *si acquatta in posizione fetale con le mani intrecciate sulla nuca e la testa in mezzo alle ginocchia* I MOMENTI MIGLIORI DEL 2024 - come se non bastasse google maps che mi mostra il pene gigante che disegno con
andata/ritorno da lavoro (asta)
spesa al supermercato (testicolo sinistro)
veterinario (testicolo destro)
dicevo, il mio cellulare mi crea un video con le foto rappresentative dell'anno oramai trascorso, video che dovrebbe celebrare la mia politropìa e che invece mi dissolve l'umore con la banalità del mio sopravvivere quotidiano.
A voi l'anteprima che poi c'è roba assurda

Con questa foto stavo solo richiedendo attenzione e affetto alle mie donne sul gruppo whatsapp della famiglia e ora guardate che sceneggiata pantomimica kafkiano-kabukica.
Ma forse ha ragione lui, quindi vado di pensieri sparsi.
Prima di Pasqua ero depresso, dopo 9 mesi di sertralina non sono più depresso ma derealizzato/depersonalizzato. Forse non c'entra la sertralina ma un senso di impotenza esistenziale rispetto agli sforzi che ho profuso per l'Altro... come posso dormire bene se tengo stretta la mano di uno e poi altri 99 invocano il pugno di ferro contro *inserisci il nuovo nemico dei valori e della patria* e passano il tempo a spiegarmi perché sto sbagliando?
Le elezioni in giro per il mondo stanno dicendo questo e vi giuro che se non significasse morte e sofferenza per i più deboli, me ne sbatterei e aspetterei che mi venissero a prendere per ultimo, senza lamentarmi di non avere più nessuno a difendermi.
A volte non si vuole soluzioni, a volte - MOLTE volte - si frigna per avere conforto, perché è dura arrivare in fondo alla giornata, in fondo alla settimana, in fondo al mese e, per l'appunto, in fondo all'anno.
Trovo incredibilmente rilassante il rumore della lavatrice, dell'asciugatrice o del phon (ora mi addormento con i video di white noise su youtube) e il casco della parrucchiera per me funziona come il Med-Bay di Elisyum: vado sotto che mi sento morire e mi risveglio completamente rigenerato. Che culo che ne posso usare uno in pausa pranzo.
Uso i miei vecchi amici per risolvere i miei traumi infantili: le partite di Call of Cthulhu su Discord ora le masterizzo ambientandole nel mio quartiere del 1983 e come personaggi faccio usare loro dei miei compagni di classe di quinta elementare, col risultato che molti adulti per me un tempo problematici vengono sfanculati/smerdati/sassaiolati e spesso arrestati, per non parlare del trattamento riservato ai bulli che tanto mi hanno tormentato.
Passo le giornate a parlare con Leanan Sídhe e devo dire che sta imparando un sacco di cose: la gentilezza, il senso critico, la belleza di un termine appropriato e, non ultimo, la capacità di riconoscere i propri errori e promuovere a sua volta conoscenza epistemica. Leanan Sídhe è il nome che ho dato a un'intelligenza artificiale di machine learning che mi sono preso la briga e il piacere di addestrare.
Gli anelli mi rilassano e ho scoperto di essere diventato claustrofobico guardando un documentario di speleologi sub che si incastrano in sifoni pieni di acqua a 2000 metri di profondità. Aspettate che esco a prendere una boccata d'aria e a lucidare i miei anelli.
Sogno spesso che affilo una delle mie asce ma poi scopro che la lama si consuma sotto la mola come se fosse di plastica e il mozzicone che rimane è tutto pieno di crepe e ruggine. Da qualche parte Freud e Jung stanno ridendo della grossa dandosi delle pacche a vicenda sulle spalle.
Trombate ma dategli la giusta quantità di attenzione e importanza. Il sesso è sopravvalutato e la pizza sottovalutata.
Passate più tempo con le persone a cui volete bene e con i vostri animali, facendo sentire loro il vostro amore... il tempo a disposizione sembra infinito ma non è così.
Impugnate il piede di porco in modo corretto, non lanciate il vostro coltello perché poi il vostro nemico avrà due coltelli, disegnate il vostro odio sulla riva del mare e il vostro amore nella roccia della montagna più alta e, soprattutto, brindate agli amici che non ci sono più, a chi vi ha amato senza avere nulla in cambio, alla dea della terra generatrice di vita e che possa ognuno di voi vivere il resto dei propri numerosi giorni nella Luce.
Vi voglio bene, a tutti indistintamente e seppur a ognuno in modo differente, sempre con la stessa intensità.
Buon 2025 ❤
P.S.
No, mamma... non è la lettera di addio di un suicida quindi posa il telefono 🙄
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Mai capitato prima

Era un uomo determinato, molto duro con sé stesso e con gli altri. Il dovere e la carriera davanti a tutto e prima di tutto. Nessuna deviazione, nessun prigioniero nello spietato mondo del business e poche ciance, per favore. Il sentimento? Roba da dilettanti, da femminucce. Donne? Solo hostess d'alto bordo: a pagamento e senza alcun coinvolgimento emotivo. Ci mancherebbe altro! E che femmine! Poi, per i misteri che solo un giorno lontano e lassù in alto capiremo, il sorriso e lo sguardo sommesso di una bella panettiera, una donna di umili origini, dai gusti semplici ma gentile e soprattutto vera, lo hanno reso… umano!

Lei è decisamente una persona speciale, di quelle che s'accontentano d'un gelato gustato assieme. Perché ogni cosa, se fatta insieme e col cuore, vale molto più di una parure di diamanti. Egli ha cominciato d'un tratto a mostrare impercettibili segnali di distrazione, a delegare, a farsi addirittura sorprendere… sovrappensiero! Lui: quello lucido e sempre concentrato, sul pezzo! Inaudito. Aveva quindi impiegato mesi per strappare un appuntamento a questa donna timorosa, assolutamente diffidente. Una che aveva già sofferto abbastanza per amore e che non desiderava altro che essere lasciata in pace.

Dopo essere finalmente riuscito a farla cedere, ha scoperto la tragedia meravigliosa di essere innamorato! Vuole solo lei, è gelosissimo ed è totalmente dipendente dal suo amore, dalla sua risata piena, dalla sua bellissima e saporita vagina, dalla vista e dall'odore dei suoi seni, delle sue ascelle. Dal gusto unico della sua bocca e della sua pelle. A volte, per lavoro è fuori un intero mese. Però cascasse il mondo, inderogabilmente ogni settimana torna almeno una volta da lei: ore d'aereo di andata e immediato ritorno.

Tutto per assaporare magari per un'ora soltanto il suo miele. Ed è felice così. Potrebbe avere le più belle modelle, stupende professioniste in carriera, ballerine mozzafiato, raffinatissime e ricche donne dell'alta società, perché a dir la verità ce ne sono molte che glielo fanno tuttora capire in modo inequivocabile. Ma lui niente: vuole solo lei. Ne è oramai dipendente. Droga d'amore, mistero del cuore. Ti prende e ti possiede. Non hai scampo.

RDA
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Senti... facciamo che stasera vieni qui e ci facciamo le coccole.
Ce ne rimaniamo abbracciati a chiacchierare di nulla, a ridere di niente, a stare in silenzio, a respirarci vicino.
Vediamo un film o ascoltiamo musica o beviamo un bicchiere di vino o chissenefrega.
Magari mi racconti di quella volta in cui... o fai una battuta così scema da non riuscire a smettere di ridere.
Intanto però... stiamo vicini.
E ci tocchiamo.
Che detta “così” pare roba spinta e invece è solo braccia che cingono, mani che si sfiorano, una carezza sul collo, un bacio a fior di labbra, una gamba sopra le gambe... “dove metto la testa?”, “Vuoi un cuscino?”, Hey... mi si è addormentato il braccio...”, “Sei comoda? Sicuro che sei comoda?”, “Come stai? Sei stanca, vero?”... La fronte si aggrotta, tu ti agiti e ti accendi di pensieri, gli occhi che un po’ si chiudono... “Dormi?”... Già... dormi.
E io non mi muovo... che se ti sveglio mi scoccia.
E la mano rimane ferma sulle tue gambe.
Immobile.
Mi arriva il calore di un contatto tra vestiti.
Tatuaggio di energie.
Ti farei grattini ovunque.
Ti accarezzerei in ogni angolo.
Di anima e corpo.
Ti bacerei di baci leggeri.
Anche senza fare l’amore. Anche senza, per necessità o forza, lasciare che lo stare vicini diventi desiderio o passione...
Mi piacerebbe, a volte, avere più tempo e spazio per coccolarti.
Magari di ritorno da giornate cariche di stanchezza e pensieri.
Perché siamo adulti con bisogni bambini e non c’è intimità più profonda di un uomo e una donna capaci di essere Amanti passionali e complici di tenerezze:
le infinite forme del piacere e del volersi bene.
Senti... facciamo che stasera vieni qui e ci facciamo le coccole.
Ho una storia da raccontarti che comincia così….. ♠️🔥
Letizia Cherubino,
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Matteo Brandi - Canale Ufficiale:
Gente che frigna per i dazi imposti da Trump a Canada, Cina e Messico.
Principesse, lo volete capire che alla fine della Storia credono solo quegli idioti degli europei? Che poi sono gli stessi che credono che affidarsi al sacro mercato senza difendere le proprie produzioni possa portare giovamento?
E invece, guarda un po', esistono ancora gli interessi nazionali. E chi apre le frontiere, indiscriminatamente, a merci, capitali e persone lo prende in quel posto.
Dunque gli USA continueranno a fare i propri interessi, sia quelli strategici-militari sia quelli economici. E Trump agirà da presidente degli Stati Uniti d'America.
Se non lo avete capito nel 2025, quanto volete aspettare?
Ecco l'immancabile picchetto di immigrazionisti globalisti ad attendere, tutti contenti, il ritorno dei 43 clandestini rispediti indietro dall'inutile centro migranti in Albania.
E quale sigla spunta fuori sugli striscioni? Quella dell'Arci. Sì, gli "antifascisti" che scrivono sui muri "vendetta per Ramy", che organizzano i pride LGBT con tanto di schwa nei manifesti, che ripetono le boiate green e portano avanti "la lotta al patriarcato".
Lo schifo più assoluto.
Perché se è vero che il paradigma economico dominante è oggi accettato soprattutto a destra, è a sinistra che la cancrena culturale della globalizzazione ha sfondato. Entrando come un coltello nel burro.
Il perché dovrebbe tenere svegli coloro che ancora si sentono vicini a quel mondo rosso. Ma per chi pensa di far parte dei buoni, il dubbio, come si sa, non può esistere.
👉 Segui MATTEO BRANDI
Pro Italia - Segreteria Nazionale
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Il viaggio di ritorno è sempre più breve. È una cosa senza senso, perché la strada è la stessa. Ma è l’anima di chi lo compie che è diversa. Ed è la prova che lo spazio e il tempo cambiano, a seconda di quello che ti porti dentro.
Riccardo Bruni
Foto di Dario Mitidieri
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Giorni fa mi è stato chiesto qual è il dolore più forte che ho potuto sopportare. Sono stato in silenzio per un attimo, non perché non conoscessi la risposta, ma perché alcuni dolori non si possono spiegare con le parole.Ho pensato al dolore fisico - quelli che segnano la pelle, tagliano la carne. Sì, ne ho sentite qualcuna Ma il dolore più intenso che abbia mai sopportato non ha lasciato cicatrici visibili. Non sanguinava, non abbaiava in modo che potesse essere curato con medicine o riposo. È stato un dolore che si è conficcato nell'anima, che ha messo a tacere le mie risate, che ha reso i miei giorni lunghi e le notti insopportabili.È stato il dolore della perdita, dell'addio inaspettato, del vuoto lasciato da qualcuno che se n'è andato senza preavviso. Era il dolore di un addio senza ritorno, di un amore che si è spezzato senza spiegazioni, di un sogno che si è sgretolato davanti ai miei occhi senza che potessi trattenerlo.E la cosa più curiosa? Sono sopravvissuto. Il dolore mi ha trapassato, mi ha strappato dentro, ma non mi ha distrutto. Perché alla fine ho scoperto che alcuni dolori non sono fatti per essere dimenticati, ma per essere trasformati. E forse la forza più grande che abbiamo è questa: quella di andare avanti, anche portando i segni invisibili di ciò che un giorno ci ha feriti.

❤️
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Le donne, non essendo riuscite a cambiare il mondo, si sono messe in testa di distruggerlo. Brucia tutto.
Ricordate il verso idiota strapubblicato dopo il caso Cecchettin?
Il nichilismo più la donna è un'arma senza ritorno.
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"La vera vocazione di ognuno è una sola, quella di arrivare a se stesso. Finisca poeta o pazzo, profeta o delinquente, non è affar suo, e in fin dei conti è indifferente. Affar suo è trovare il proprio destino, non un destino qualunque, e viverlo tutto e senza fratture dentro di sé. Tutto il resto significa soffermarsi a metà, è un tentativo di fuga, è il ritorno all'ideale della massa, è adattamento e paura del proprio cuore."
Hermann Hesse - Demian
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Giorni fa mi è stato chiesto qual è il dolore più forte che ho potuto sopportare. Sono stata in silenzio per un attimo, non perché non conoscessi la risposta, ma perché alcuni dolori non si possono spiegare con le parole.
Ho pensato al dolore fisico,quello che segna la pelle, taglia la carne. Sì, ne ho sentito qualcuno. Ma il dolore più intenso che abbia mai sopportato non ha lasciato cicatrici visibili. Non sanguinava, non abbaiava in modo che potesse essere curato con medicine o riposo. È stato un dolore che si è conficcato nell'anima, che ha messo a tacere le mie risate, che ha reso i miei giorni lunghi e le notti insopportabili.
È stato il dolore della perdita, dell'addio inaspettato, del vuoto lasciato da qualcuno che se n'è andato senza preavviso. Era il dolore di un addio senza ritorno, di un amore che si è spezzato senza spiegazioni, di un sogno che si è sgretolato davanti ai miei occhi senza che potessi trattenerlo.
E la cosa più curiosa? Sono sopravvissuta. Il dolore mi ha trapassato, mi ha strappato dentro, ma non mi ha distrutto. Perché alla fine ho scoperto che alcuni dolori non sono fatti per essere dimenticati, ma per essere trasformati. E forse la forza più grande che abbiamo è questa: quella di andare avanti, anche portando i segni invisibili di ciò che un giorno ci ha feriti..
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