#sacchette
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lidioskybelt · 2 years ago
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🚲🪆Lidiosky Belt🪡🧷 "Quando farai delle pochettine?" "Mollami!" Fine del processo creativo🦄 #lidioskybelt #lidiosky #bag #sacchetta #sacchette #zaino #borsa #gobelin #ecopelle #cotone #shellon #colors #artigiani #artigianiitaliani #market #marketplace #etsy #etsyshop #love #fashion #cucitoamano #sewing #sewinmachine #bernina #bernette #newproject #spring2023 #springsummer #summer2023 (presso Milano Itlay) https://www.instagram.com/p/CohUtJ3s2bt/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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airmighty · 2 years ago
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MEAN GREEN MACHINE - The cousin of U.S. VW drag racing hero Jack Sacchette, Danny Foerster applied an unusual treatment when building his ’65 Ghia, without a single spec of chrome. Under the engine lid hides some surprises too, starting with a one-off fuel injection system… - #airmighty www.AirMighty.com shop.AirMighty.com (bij AirMighty Megascene) https://www.instagram.com/p/ClyqLALsnW6/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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cinquecolonnemagazine · 3 months ago
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Internisti, 'contro spossatezza no caffè o tè, meglio doccia fredda'
(Adnkronos) - Affaticamento, spossatezza, movimenti rallentati. Con il gran caldo l'energia cala inesorabilmente. Caffè, tè, acqua e zucchero, bibite gasate eccitanti sono i rimedi della nonna a cui spesso si fa ricorso per 'rianimarsi'. Il problema è che "sostanzialmente queste soluzioni non hanno molto senso", spiega all'Adnkronos Salute Giorgio Sesti, presidente della Società italiana di medicina interna (Sime). "In genere, infatti, siamo spossati perché abbiamo perso più liquidi con la sudorazione quindi il primo rimedio è reidratarsi nel modo giusto, evitando i 'falsi amici', come le bevande zuccherate ed eccitanti". E quando la traspirazione è cospicua, "ciò significa che c'è anche una notevole perdita di sali minerali, può essere utile fare un'integrazione, anche utilizzando le bibite già pronte in commercio che usano gli sportivi oppure le bustine da sciogliere nel bicchiere".  Altre cose "non servono. Il caffè, per esempio: una grandissima bevanda, certo, ma se si abusa si rischia la tachicardia perché è un'eccitante, quindi l'eccesso può far male. Soprattutto con il caldo - ammonisce l'esperto - perché l'abbassamento della pressione fa rispondere il cuore con un aumento della frequenza cardiaca, e se ci aggiungiamo l'effetto del caffè facciamo sforzare di più il muscolo cardiaco: il cuore si contrae più frequentemente e quindi fa più sforzi". Spossatezza in estate: cosa fare e non fare Sarebbe meglio dunque "non esagerare con caffè freddi, granite, ma anche con il tè (la teina è della stessa famiglia della caffeina)". L'idea di ricorrere all'espresso quando si ha la pressione bassa "non è fondata", puntualizza Sesti.  "La pressione - aggiunge - è troppo bassa con il caldo a causa della vasodilatazione. Se si vuole aumentare la pressione basta seguire gli sportivi e raffreddare il corpo. Chi fa sport di fatica come i maratoneti o i ciclisti usa sacchette di ghiaccio che servono esattamente per abbassare la temperatura corporea. Nella vita quotidiana basta mettere le mani sotto il rubinetto dell'acqua fredda, sciacquare il viso, mettere i piedi a mollo, stare in ambiente refrigerato o fare una doccia fredda", consiglia il medico internista. Diverso se alla spossatezza si accompagnano i crampi, "segno di perdita di sali da reintegrare". L'energia, infine, si recupera anche a tavola, ma in questo caso l'obiettivo deve essere far faticare meno l'organismo. "Una bistecca fa consumare un sacco di calorie perché richiede tanto lavoro per la digestione, sottrae il sangue indirizzandolo a livello intestinale anziché al cuore, al cervello. Molto meglio avere dei pasti leggeri - a base di frutta e verdura, ricche anche di sali minerali - in modo tale che il sangue possa difendere gli organi principali, cuore e cervello, senza doversi concentrare su stomaco e intestino", conclude Sesti.  [email protected] (Web Info) Read the full article
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brunopino · 2 years ago
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Il ricovero Plan e Geniale
Recovery Plan ovvero Piano di ricovero.I sordi fanu venire ‘a vista alli cecati.Ppe 30 sordi è statu traditu ‘u Signure.Tra cuorbi ‘un si nde caccenu uocchj.‘U diavulu trase d’e sacchette (cit. Papa Francesco in dialetto).
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miverrestiasalvare · 2 years ago
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Non mi pare di aver scritto “voglio scriverti"
Ho fatto una semplice domanda. Nun tien o nummr mij e tagg pur scrivr, e chi sij?
😐 Mamma mia menomale che non lo tengo il tuo numero... Piens c sacchett è merd magg scansat.
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ricamificiografico · 5 years ago
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Non c'è un pianeta B, ricordatevelo anche in vacanza. #cotton #riuso #riutilizzabili #riutilizzare #ricamificiografico #ricamipersonalizzati #ricamiamacchina #ambiente #green #bimbi #sacchette # https://www.instagram.com/p/B1THhtwiHUh/?igshid=o2jl9ywk5q6m
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canesenzafissadimora · 2 years ago
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"Oggi mi chiamano per una consulenza in un altro reparto.
Una delle solite e molteplici consulenze della giornata... ordinaria amministrazione.
Paziente con un tumore in fase ormai terminale con insufficienza renale da compressione degli ureteri.
Arriva con il letto una paziente tra i 70 e gli 80 anni, bianca bianca, capello rosso carota con due dita di ricrescita ma smalto rosa impeccabile.
-"Buongiorno signora".
-"Buongiorno a lei dottore".
Vedo la cartella, la visito e ripeto l'ecografia.
-Allora signora in questo momento i suoi reni hanno difficoltá a scaricare le urine per cui non potendo eliminare le urine per via naturale devo posizionare un tubicino, una specie di rubinetto che scavalca l'ostacolo cosi farà pipí da due tubicini nella schiena collegati a due sacchette...".
-"Scusi se la interrompo... avró un'altra sacchetta anche dietro?" (aveva la colostomia).
-"Si signora...".
Silenzio assordante di un minuto che sembrava interminabile.
Sorridendo mi dice:"Scusi dottore come si chiama?".
-"Deplano".
-"No il nome".
-"Marco".
-"Marco che bel nome...hai due minuti per me?".
-"Certo signora ci mancherebbe...".
-"Lo sai che io sono già morta?".
-"Scusi non la seguo... non è così immediato...".
-"Si... sono morta 15 anni fa".
Silenzio.
-"15anni fa mio figlio a 33 anni e venuto a mancare... ha avuto un infarto. Io sono morta quel giorno lo sai?".
"Mi spiace signora...".
-"Io dovevo morire con lui 15 anni fa, dovevo morire 10 anni fa quando mi hanno trovato la malattia e adesso io non devo più fingere per gli altri. I figli sono sistemati, i nipoti pure... io devo tornare da lui. Che senso ha vivere qualche giorno in più con sacchette soffrendo e facendo penare i miei cari... io ho una dignità. Ti offendi se non voglio fare nulla... io sono stanca e mi affido alle mani di Dio. Dimmi la verità soffriró?".
-"No signora... lei può fare quello che vuole... ma mettendo due...".
-"Marco ti ho detto no. La vita e mia e ho deciso cosi. Anzi fai una cosa sospendi la trasfusione che ho voglia di tornare a casa e mangiare un gelato con mio nipote".
Piano piano ogni parola mi ha spogliato come quando si tolgono i petali a una rosa.
Ho scordato la stanchezza, la rabbia e tutto quello che mi angoscia.
Non c erano piu gli anni di studio, le migliaia di pagine studiate, le linee guida... nulla tutto inutile.
Nudo e disarmato dinanzi a un candore e una consapevolezza della morte che mi hanno tramortito.
Mi sono girato per scrivere la consulenza per evitare che mi vedesse gli occhi lucidi e l'infermiera si è allontanata commossa.
Non sono riuscito a controllarmi e chi mi conosce sa che non è da me...
-"Marco ti sei emozionato?".
-"Si signora un pochino, mi scusi".
-" É bello invece, mi fai sentire importante. Senti fammi un altro favore. Se vengono i miei figli e ti prendono a urla chiamami che li rimprovero per bene. Tu scrivi che io sto bene cosí...Ok?".
-"Si signora".
-"Marco posso chiederti una cosa?".
-"Si signora dica".
-"Sei un ragazzo speciale io lo so e sei destinato a grandi cose. Me lo dai un bacio? Come quelli che i figli danno alle mamme".
-"Si signora".
-"Preghero per te e per mio figlio. Spero di riverderti".
-"Anche io signora... grazie.".
In quel momento era la donna più bella del mondo, luminosa, decisa, mamma, nonna... in una parola amore puro.
Forse é stata la volta in cui sono stato contento di fare una figura di merda.
Smontato, denudato e coccolato da chi avrei dovuto aiutare e invece mi ha impartito la lezione di vita piu toccante della mia vita.
La morte vista come fase finale della vita, senza ansia, paura, egoismo.
Consapevolezza che anni di studio mai ti insegneranno...il mio curriculum valeva meno di zero... Anni di studio, master, corsi... Il nulla.
Parlavano le anime.
Tutto é relativo e io sono piccolo piccolo davanti a tanta grandezza.
Tutto quello che riguarda la vita, quando la si cerca, quando la si ha o la si perde fino a quando finisce va vissuto intimamente nella massima libertà e discrezione.
L'unico momento che davvero unisce chi si vuol bene cancellando litigi e negatività.
Sembra paradossale ma il dolore che è un aspetto dell'amore unisce a volte più dell'amore stesso.
Io credo molto nell'accompagnamento in queste fasi: a volte una parola dolce ha più beneficio di molte medicine.
Comunque vada buon viaggio."
Marco Deplano, urologo dell'ospedale Sirai di Carbonia, in Sardegna
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ilgoblinverde · 3 years ago
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LA STORIA FINO AD ORA - 4 [B1 - ICDDS]
Esplorate le prigioni gli avventurieri trovano i prigionieri, vecchi donne e bambini rapiti dalle loro case nelle campagne di Nurzia. Fra questi Tudnor, conosciuto come il saggio, uno dei più rispettati abitanti di Nuriza e che prende la parola con gli avventurieri confermando i loro sospetti: dietro al culto del Dio Serpente, e artefici materiali dei rapimenti ci sarebbero stati Rerum, il fabbro, assieme a Cyrel e Gabriell due prominenti proprietari terrieri ed altri insospettabili abitanti di Nurzia. Secondo il racconto di Tudnor, Cyrel e Gabriell avevano assoldato un loro piccolo esercito di uomini comandati da Drughen l’infame, nel tentativo di diventare i signori di Nurzia. E fu Rerum stesso a cacciare dal paese la guarnigione di Nani Randagi che lo presidiava per avere terreno libero. Ma di certo nessuno immaginava che facessero parte di un culto malevolo, adoratore degli Uomini Serpente. Liberati i prigionieri, un ulro di Iris attira l’attenzione. Philippus uscito dalla sua cella l’ha gettata a terra e corre per le scale. I prigionieri urlano nella sua direzione riconoscendo nel fugitivo travestito da prigioniero Rerum stesso! Allanon di rincorsa gli pianta un giavellotto nella schiena. Ma Rerum è schiumante di follia assassina e, sguainata una particolare lama dai bordi verdastri, si lancia all’attacco noncurante del giavellotto che gli trapassa il corpo. Vidunder da lontano tenta di finire l’uomo con il suo arco, ma la freccia si pianta nella spalla di Allanon trapassando le carni a un dito dal cuore. Iris e Thoradin si lanciano contro Rerum per finirlo. Vidunder raccoglie la Spada di Rerum.
Allanon viene portato nella cucine per passare la notte vicino al camino e sotto l’influsso delle preghiere curative di Iris. I prigionieri possono ristorarsi e riposare nella sala con i letti a castello. Il mattino seguente Allanon riprende i sensi. Simenon è però scomparso e gli avventurieri si mettono alla sua ricerca. Aveva mostrato già la sera prima un comportamento misterioso ed era rimasto a lungo ad osservare l’altare blasfemo del Tempio. Gli avventurieri entrano nell’unico passaggio ancora inesplorato, dietro una delle due statue di Uomo Serpente. Trovano un corridoio con un piccolo scrigno svuotato da poco e gettato di lato. Un portale di bronzo conduce a una sala circolare. Un fascio di luce arancione pulsa dal pozzo fino al soffitto irradiando ondate di calore intermittente. Il soffitto e completamente innervato da arbusti sanguinei che convergono pulsanti a raggiera verso il centro della stanza per perdersi nel fascio di luce arancione. Al centro del fascio di luce, fermo a mezz’aria una figura embrionale raggomitolata su se stessa. L’essere appare come una piccola lucertola dalle piccole membra e una grande testa larga. Perfettamente immobile come immersa in un sonno profondo se non fosse per un piccolo occhio rosso come la brace che sembra fissare incessantemente gli avventurieri con un’energia maligna che chiude la bocca dello stomaco.
Di lato c’è Simenon. Lo sguardo annebbiato, le braccia calate in avanti lungo il corpo, le mani semi aperte tengono in pugno alcuni gioielli, sacchette con gemme preziose, catenine d’oro con misteriosi pendagli luccicanti. Sembra accorgersi dei suoi compagni in ritardo. Alza le mani e getta contro di loro i preziosi urlando che tanto quella è l’unica cosa che cercano.. non certo la conoscenza. Odio e disprezzo per i suoi saettano dagli occhi di Simenon! Ma non è il solo… Allanon si rende finalmente conto della vera natura di Vidunder… ha per certo visto le mani del ladro frugare nel suo sacco. Quante altre volte ha rubato a lui… e agli altri? E poi si comporta sempre in modo erratico… quali sono i suo veri obiettivi? Quali padroni segue? Non è forse stato lui a colpirlo alle spalle durante lo scontro con Rerum? Allanon sguaina la lama deciso a porre fine agli intrighi del ladro!
Thoradin si rende finalmente conto della vera natura di Allanon… si oppone a ogni tentativo di negoziare. Si comporta come una bestia assetata di sangue… poi si prende tutto quello che trovano: l’anello magico dell’uomo ratto? I pugnali dei Cultisti? E se fosse più interessato al potere e alle ricchezze che alla missione?
Cosa gli impedirebbe di uccidere i suoi stessi compagni?
Vidunder si rende finalmente conto della vera natura di Simenon… com’è possibile che abbia compreso la lingua degli uomini Serpente pronunciata da Righroll il portale? Diceva che era una lingua a lui sconosciuta ma ne ha compreso il significato… Si è anche subito affrettato a prendere le pergamene con le storie degli Uomini Serpente, che invece Irs invece voleva distruggere perché malevole… Cosa impedisce a Simenon di sacrificare tutti quanti qui, in questa stanza e diventare lui il nuovo Sommo Sacerdote del Culto del Dio Serpente?
La creatura sta mettendo gli uni contro gli altri, ma è impossibile per una mente mortale resistere al suo controllo… o forse no! In un ultimo disperato sforzo di volontà Vidunder imbraccia l’arco e scocca un'unica freccia nell’occhio dell’essere.
Improvvisamente gli avventurieri si ritrovano come risvegliati da un lungo sonno. Ma non c’è tempo per le domande.
La luce pulsante si fa sempre più brillante, mentre un urlo che sembra provenire da un’altra dimensione li assorda. Le mura e il soffitto della stanza cedono e cominciano a venire giù rovinosamente.
Fuggendo via incontrano i prigionieri guidati da Tudnor allarmati.
Fuggono tutti verso l’uscita mentre l’intero labirinto collassa tutto intorno. Prima di uscire all’aperto Simenon, Allanon, Vidunder e Thoradin si ricordano del giuramento fatto a Righroll che li chiese di "tornare prima della fine di tutto”. Righroll gli chiede di porre le loro mani su di lui.
Usciti all’aria aperta il portale collassa mentre le colline sono spazzate da un temporale violentissimo che spazza le desolate dorsali delle Colline Nebbione.
Resistendo alla tentazione di correre via, avventurieri e prigionieri non possono far altro che cercare rifugio proprio tra le rovine del portale del Dio Serpente.
Fine de “Il Culto del Dio Serpente” modulo di avventura D&D OSE per giocatori di livello 1-2
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manuelvilla72 · 3 years ago
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Francesco Salviati
La vida de Salviati se desarrolló fundamentalmente entre estas dos ciudades, Florencia y Roma. Pasó por los talleres de Giuliano Bugiardini, Baccio Bandinelli y Andrea de Alessandro Bresciano para terminar su formación al lado de Andrea del Sarto. Permaneció con el maestro hasta la muerte de éste y después fue a Roma durante el invierno de 1530-1531. 
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En una Ciudad Eterna huérfana de artistas eminentes tras el Saco de 1527, Salviati se dedicó al estudio de las obras de los grandes maestros, sobre todo de ­Rafael y sus seguidores, además de Miguel Ángel.
El estudio de sus obras por Salviati hace que el estilo de este evolucione y se vuelva más decorativo y caligráfico, con líneas sinuosas y llenas de fuerza que crean un efecto irreal y mágico.
A su vez su estilo será reflejo del arte sofisticado y conceptual de la maniera romana y florentina, además de expresión de sus estrechos contactos con las obras de Parmigianino, que harán patentes una nueva fluidez de su pintura y la exacerbación de las licencias en la estilización y la elegancia de las figura.
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Viajó a menudo a Roma entre 1548 y 1563, residiendo en la ciudad casi continuamente y trabajando en numerosos frescos, como en los dedicados a las “Bodas de Caná” en el Oratorio dei Piceni o a la “Natividad del Bautista” en el Oratorio di San Giovanni Decollato; también trabajó en la capilla del Palio del Palazzo della Cancelleria, en el palacio Sacchett, y en el palacio Farnesio.
Casi todas sus obras se conservan en Italia, y algunas pocas en diversos museos en el resto del mundo. Una sola en el Museo del Prado es atribuida unánimemente a Salviati, se trata de la denominada “Sagrada Familia del Papagayo”, siendo pintada en Florencia para ­Pasquino Bertini a la que seguramente se refiriese su amigo Vasari. 
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Igualmente se ha especulado sobre el posible paso por diferentes colecciones nobiliarias, pero la única atribución firme se produce en el inventario del palacio de “La Granja” de 1746 cuando, atribuida a Parmigianino, aparece en la colección de la reina Isabel de Farnesio.
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waxen · 4 years ago
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Oggi Igor compie un mese.
È cambiato molto dal giorno in cui è nato, e anche se c'è stato qualche piccolo incidente di percorso durante le prime due settimane, adesso sembra essersi tutto risolto. 
Il livello di umidità complessiva del sistema si è assestato, il ciclo dell'acqua è preciso come un orologio svizzero, e i collemboli (le piccole bestioline detrivore presenti nel substrato) si sono moltiplicati a sufficienza per tenere a bada l'inevitabile decomposizione della prima generazione di piante.
Oggi Igor prolifera come se non sapesse di essere confinato in un ambiente sigillato. Alcune piante (tra cui l'edera) si sono arrampicate fino al collo della bottiglia e hanno raggiunto le luci al led che scendono dal tappo. Altre piante sono spuntate dal nulla (probabilmente erano presenti nel terreno a mia insaputa) e anche loro si sono ritagliate uno spazio all'interno del terrario. Ci riconosco dei trifogli, ma il resto continua a rimanermi ignoto. Nuove radici stanno crescendo e dal terreno ha fatto capolino anche qualche germoglio di chissà che. 
Perfino i collemboli si sono dati da fare e hanno lasciato piccole sacchette rosse di uova attaccate al vetro e ad alcune foglie. Sono curioso di scoprire quando si schiuderanno.
Come continuerà ad evolversi la situazione lo scopriremo solo col tempo, ma per il momento Igor sta benissimo e lotta insieme a noi.
Questo per dire che quando qualcuno ti invita a darti al giardinaggio non è necessariamente una brutta cosa.
#Giorno31
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pomposita6292 · 5 years ago
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LA FORZA DELLE PAROLE...
Oggi mi chiamano per una consulenza in un altro reparto.
Una delle solite e molteplici consulenze della giornata... ordinaria amministrazione.
Paziente con un tumore in fase ormai terminale con insufficienza renale da compressione degli ureteri.
Arriva con il letto una paziente tra i 70 e gli 80 anni, bianca bianca, capello rosso carota con due dita di ricrescita ma smalto rosa impeccabile.
-"Buongiorno signora".
-"Buongiorno a lei dottore".
Vedo la cartella, la visito e ripeto l'ecografia.
-Allora signora in questo momento i suoi reni hanno difficoltá a scaricare le urine per cui non potendo eliminare le urine per via naturale devo posizionare un tubicino, una specie di rubinetto che scavalca l'ostacolo cosi farà pipí da due tubicini nella schiena collegati a due sacchette...".
-"Scusi se la interrompo... avró un'altra sacchetta anche dietro?" (aveva la colostomia).
-"Si signora...".
Silenzio assordante di un minuto che sembrava interminabile.
Sorridendo mi dice:"Scusi dottore come si chiama?".
-"Deplano".
-"No il nome".
-"Marco".
-"Marco che bel nome...hai due minuti per me?".
-"Certo signora ci mancherebbe...".
-"Lo sai che io sono già morta?".
-"Scusi non la seguo... non è così immediato...".
-"Si... sono morta 15 anni fa".
Silenzio.
-"15anni fa mio figlio a 33 anni e venuto a mancare... ha avuto un infarto. Io sono morta quel giorno lo sai?".
"Mi spiace signora...".
-"Io dovevo morire con lui 15 anni fa, dovevo morire 10 anni fa quando mi hanno trovato la malattia e adesso io non devo più fingere per gli altri. I figli sono sistemati, i nipoti pure... io devo tornare da lui. Che senso ha vivere qualche giorno in più con sacchette soffrendo e facendo penare i miei cari... io ho una dignità. Ti offendi se non voglio fare nulla... io sono stanca e mi affido alle mani di Dio. Dimmi la verità soffriró?".
-"No signora... lei può fare quello che vuole... ma mettendo due...".
-"Marco ti ho detto no. La vita e mia e ho deciso cosi. Anzi fai una cosa sospendi la trasfusione che ho voglia di tornare a casa e mangiare un gelato con mio nipote".
Piano piano ogni parola mi ha spogliato come quando si tolgono i petali a una rosa.
Ho scordato la stanchezza, la rabbia e tutto quello che mi angoscia.
Non c erano piu gli anni di studio, le migliaia di pagine studiate, le linee guida... nulla tutto inutile.
Nudo e disarmato dinanzi a un candore e una consapevolezza della morte che mi hanno tramortito.
Mi sono girato per scrivere la consulenza per evitare che mi vedesse gli occhi lucidi e l'infermiera si è allontanata commossa.
Non sono riuscito a controllarmi e chi mi conosce sa che non è da me...
-"Marco ti sei emozionato?".
-"Si signora un pochino, mi scusi".
-" É bello invece, mi fai sentire importante. Senti fammi un altro favore. Se vengono i miei figli e ti prendono a urla chiamami che li rimprovero per bene. Tu scrivi che io sto bene cosí...Ok?".
-"Si signora".
-"Marco posso chiederti una cosa?".
-"Si signora dica".
-"Sei un ragazzo speciale io lo so e sei destinato a grandi cose. Me lo dai un bacio? Come quelli che i figli danno alle mamme".
-"Si signora".
-"Preghero per te e per mio figlio. Spero di riverderti".
-"Anche io signora... grazie.".
In quel momento era la donna più bella del mondo, luminosa, decisa, mamma, nonna... in una parola amore puro.
Forse é stata la volta in cui sono stato contento di fare una figura di merda.
Smontato, denudato e coccolato da chi avrei dovuto aiutare e invece mi ha impartito la lezione di vita piu toccante della mia vita.
La morte vista come fase finale della vita, senza ansia, paura, egoismo.
Consapevolezza che anni di studio mai ti insegneranno...il mio curriculum valeva meno di zero... Anni di studio, master, corsi... Il nulla.
Parlavano le anime.
Tutto é relativo e io sono piccolo piccolo davanti a tanta grandezza.
Tutto quello che riguarda la vita, quando la si cerca, quando la si ha o la si perde fino a quando finisce va vissuto intimamente nella massima libertà e discrezione.
L'unico momento che davvero unisce chi si vuol bene cancellando litigi e negatività.
Sembra paradossale ma il dolore che è un aspetto dell'amore unisce a volte più dell'amore stesso.
Io credo molto nell'accompagnamento in queste fasi: a volte una parola dolce ha più beneficio di molte medicine.
Comunque vada buon viaggio.
(Marco Deplano, urologo dell'ospedale Sirai di Carbonia, in Sardegna)
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lidioskybelt · 2 years ago
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🪆🧷🪡🚲 Le #lidioskybelt, come ho sempre detto, sono dei piccoli pezzi di me che girano il mondo. Fin da piccini ci insegnano a sviluppare una cosa importantissima: l'identitá di noi stessi, e passiamo una vita a combattere per difenderla. Per l'inizio di quest'anno voglio fare un grande regalo alle mie sacchette a me stessa e anche a voi. Dargli la loro carta d'identitá per accompagnarle in giro per mille avventure senza perdersi e senza perderci. 🚲🪡🧷🪆 IO SONO #lomello (presso Mondo) https://www.instagram.com/p/CnztiOMsE_5/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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airmighty · 2 years ago
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MEAN GREEN MACHINE - The cousin of U.S. VW drag racing hero Jack Sacchette, Danny Foerster applied an unusual treatment when building his ’65 Ghia, without a single spec of chrome. Under the engine lid hides some surprises too, starting with a one-off fuel injection system… - #airmighty www.AirMighty.com shop.AirMighty.com (bij AirMighty Megascene) https://www.instagram.com/p/ClyqEUqs5HN/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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falcemartello · 6 years ago
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...
Il senegalese che ha dato fuoco allo scuolabus carico di bambini, di cui era l'autista, ha precedenti per violenza sui minori.
Urlava: "Basta morti nel Mediterraneo!".
Come dare l'Avis in mano a Dracula che mentre beve dalle sacchette urla: "Fatevi mordere sul collo!"
@ArsenaleKappa
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giulia-tralerighe · 6 years ago
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sono andata a fare la spesa e di mattina le casse hanno file lunghe. mi era rimasta solo un po’ di insalata con il formaggio in casa, per cui il carrello era pieno di cose. ad un certo punto è spuntato un signore che a vederlo avrà avuto sui quarant’anni, non di più. teneva in mano un pacco di caffè e due sacchette di frutta. una volta arrivato il mio turno gli ho chiesto se voleva passare avanti dato che aveva pochi pezzi e lui è rimasto senza parole, mi ha guardata chiedendomi se ero sicura, se non mi scocciava. ho sorriso e lui di rimando è rimasto tutto il tempo a girarsi per dire grazie, anche mentre si allontanava con lo scontrino in mano. un po’ a disagio perché non mi sembrava di aver fatto granché, ho scosso la testa mettendo la pasta nella busta. la cassiera ha notato la mia sorpresa e mentre mi allungava il pesto ha commentato “non stupirti. la gentilezza è rara e quando la ricevi migliora tutta la giornata. l’hai reso felice”
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etabetapr · 2 years ago
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- GOLD ICE Sostiene il progetto @fightersxx_project - L’unione fa la forza… ci siamo ragazze manca poco al II appuntamento con #fightersxxproject il prossimo stage prevede la parte pugilistica con @vissia_trovato e il K1 con @silvialanotte_official per iscrivervi e prenotare le magliette e sacchette scriveteci una mail… Vi aspettiamo!!! - @sanbabilagym22 @cristinacarus0 @silvialanotte_official @vissia_trovato @maramarvillarb - 📸 by @warrior_of_creativity - #EtaBetaPR #EtaBetaPR_for_GoldIce #Mtpisani_EtaBetaPR @etabetapr (presso Eta Beta PR & Events) https://www.instagram.com/p/Cj52WyWDeyk/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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