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#roberto grossi
micro961 · 7 months
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Roberto Grossi - “GAZA (canzone per i bambini nel buio)” feat. Alessandra Ravizza
Il cantautore savonese torna con un brano rock d’impegno civile
dedicato ai bambini palestinesi
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«Non mi illudo certo che una banale canzone possa cambiare qualcosa, è forse più un'esigenza personale di sfogare l’angoscia e la rabbia per questa tragedia. Ma credo che comunque sia importante non tacere, non voltarsi dall'altra parte di fronte ad un simile orrore. Io l'ho fatto così.» Roberto Grossi
"Gaza” è un brano che Roberto Grossi ha scritto e pubblicato nel 2009 con la band “Subbuglio!”, dedicato ai bambini della Striscia stremati dai bombardamenti e dalla distruzione delle operazioni militari israeliane.
Di fronte alla drammatica situazione attualmente in corso il cantautore decide di ripubblicare la canzone all’interno del suo progetto solista ricantandola insieme ad Alessandra Ravizza (cantante dei Rebis).
Per aumentare l’impatto del messaggio contenuto nella canzone Roberto Grossi ha personalmente realizzato il videoclip che descrive con queste parole:
“Quello in corso a Gaza è stato definito come il primo genocidio documentato e filmato in diretta delle stesse vittime. Sono filmati di reporter e di semplici cittadini; alcuni di loro probabilmente oggi non sono più vivi.”
GUARDA IL VIDEOCLIP
Il brano è stato suonato da Antonio Di Salvo alle chitarre, Roberto Rosa al basso, Cristiano Carcano alla batteria e Alessio Briano alle tastiere.
La pre-produzione è stata affidata ad Alessandro Mazzitelli, mentre i mixaggi e il mastering sono stati realizzati da Marco Barusso, uno dei più noti sound engineer italiani.
Architetto, organizzatore e direttore artistico di eventi culturali, Roberto Grossi ha militato come cantante e autore di musiche e testi nella band “Subbuglio!” con cui ha realizzato un album, alcuni singoli, numerosi concerti e spettacoli teatrali.
Il brano è il terzo singolo, dopo “Ma quando vieni al mare” uscito lo scorso giugno e “Chiama Quando Vuoi” pubblicato ad ottobre, che anticipa l’album in uscita il prossimo mese di Marzo, suo primo lavoro come cantautore solista, nato dall’incontro con la producer e cantautrice bolognese Helle (Lisa Brunetti), che ne ha curato gran parte degli arrangiamenti.
Etichetta: Volume!
Edizioni: Orzorock Music
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marcogiovenale · 2 years
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3 dicembre, rave riot tour / gli anni '90 e il fenomeno dei rave
3 dicembre, rave riot tour / gli anni ’90 e il fenomeno dei rave
RAVE RIOT TOURRoma – Spin Time Labs, sabato 3 dicembre 2022 ore 19● Andrea Scarcella (il documentario ROMA ILLEGALE, 2021)[https://youtu.be/xN-i8mrjp8s] ● Roberto Grossi (il graphic novel CASSADRITTA, 2021)[https://www.coconinopress.it/prodotto/cassadritta/]● Federico Raponi (il libro QUANDO IL FUMO SI DIRADA – momenti di una vita tra politica, arte e cultura partigiane, quarta ristampa,…
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ilfascinodelvago · 9 months
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C’è un proverbio che recita: “Fra i ciechi, l’orbo è re”. Come dire che anche chi ha limiti evidenti può primeggiare, se gli altri hanno limiti ancora più grossi. Nella storia, tuttavia, sembra proprio che sovente succeda il contrario: “Fra gli orbi, il cieco è re”. Viene scelto ed elevato a guida colui i cui limiti sono evidenti in massimo grado. Chi è confuso elegge colui che delira. Chi è spiazzato si inchina davanti a chi è sconvolto. Chi è preoccupato per il futuro acclama chi ne è terrorizzato. Chi è violento porta in trionfo il sanguinario.
Bomba atomica (Roberto Mercadini)
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susieporta · 1 month
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Parlare di problemi di relazione è sbagliato, perché lo stare assieme a qualcuno, passato il periodo di “luna di miele”, questo non farà altro che portare fuori ciò che era nascosto al nostro interno nel subconscio.
Dunque, non è la relazione il problema, dato che la relazione non fa che portare a galla tutto ciò che era nascosto nell’inconscio di ognuno.
Aprirsi all’altro, apre l'inconscio...
Se c’era amore inespresso, allora la relazione, nel tempo, porterà fuori sempre più amore.
Se c’era rabbia, frustrazione, depressione, allora la relazione, nel tempo, porterà fuori sempre più rabbia, frustrazione e depressione.
Se c’era gelosia, aggressività, invidia, avidità e desiderio di dominare, allora la relazione, nel tempo, porterà fuori queste cose.
Dire che il problema sta nella relazione, questo significa che stiamo usando una strategia per non guardare dentro noi stessi e scoprire che siamo noi gli unici responsabili per tutto ciò che buttiamo nella relazione.
Nessuno può fare uscire da te, ciò che non stava già dentro di te...
Il fatto è che, uno ha bisogno di qualcuno su cui proiettare suoi problemi irrisolti altrimenti si ammalerebbe, per questo che una persona negativa...una persona con un inconscio carico di emozioni negative non può stare da sola, altrimenti impazzirebbe.
Nel caso di una persona amorevole invece, succede l’esatto contrario; una persona amorevole può stare benissimo anche da sola, non impazzisce affatto, anzi rinsavisce e gode di se stessa e della sua vita anche stando da sola.
Ricorda: solo una persona carica di negatività e di problemi irrisolti sente il bisogno ossessivo di stare in una relazione, altrimenti impazzisce.
L’ossessione verso un altra persona è già malattia.
Una persona amorevole ha il piacere di relazionarsi, cosa che non è affatto un bisogno; una persona amorevole non accetta nessun tipo di violenza o di abuso; non discute mai, non litiga...
A che cosa serve il mettersi a discutere e a litigare se non a convincere l’altro di farsi carico della nostra violenza e del nostro pattume interiore che stiamo tentando di far passare per amore?
E se non c’è amore da condividere, allora uno se ne va semplicemente per la sua strada, perché non ha nessun bisogno di farsi abusare...solo chi ha dei grossi problemi interiori sta lì a farsi abusare con la scusa dell’amore.
E’ tutto molto semplice e chiaro, tranne per chi si è affezionato al gioco del carceriere e del carcerato.
Il problema non è la relazione, perché la relazione non fa altro che da agire cassa di risonanza per tutto ciò che si trova al nostro interno che non vogliamo vedere.
Roberto Potocniak
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autolesionistra · 1 year
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Breve cronistoria dei viaggi nel tempo
[Ho scritto questo raccontino agostano vagamente sci-fi per la (bella) newsletter dello scartafaccio, facendo un giretto fuori dalla mia comfort zone. Lo incollo pure qui.]
A differenza dei princìpi che li regolano, per scalfire superficialmente i quali è stato - letteralmente - necessario un Einstein, la meccanica empirica dei viaggi nel tempo è incredibilmente rozza; realizzare strumenti per sfruttarla è di relativa semplicità ed è un traguardo raggiunto cinque volte nella storia dell’umanità (se dopo la stesura di questo testo se ne aggiungessero altre il lettore tenga conto che questo numero potrebbe sia aumentare che diminuire).
Il primo essere umano a costruire una rudimentale macchina del tempo fu l’assiro Adad-Nirari, nell’810 a.C. a Tarso. Tuttavia, non ne capì il vero funzionamento e ritenne di aver creato un sistema magico per fare sparire le cose. Non avendo gli Assiri all’epoca grossi problemi di smaltimento rifiuti, fu per lo più ignorato o preso per pazzo. Nel tentativo di convincere i suoi concittadini dell’importanza della sua scoperta fece sparire un ingente quantitativo di oggetti e animali, fra cui spiccano:
- una coppetta in terracotta che si materializzò nel 1912 sotto la coltre di permafrost svedese, creando una serie di grattacapi all’archeologo Erik Sjöqvist e costandogli quasi la carriera - una pecora che fu spedita nel giurassico superiore, prontamente divorata da un allosauro che passò il resto della sua infruttuosa esistenza a cercare altre prede così gustose. La sparizione della pecora fu mal digerita (tranne che dall’allosauro): il proprietario pretese un risarcimento da Adad-Nirari che distrusse poi la sua creazione per stizza.
Per la seconda macchina del tempo toccò attendere il 1652 quando il gesuita Giuseppe Adami, di stanza al Collegio di Messina, riuscì a costrurine una nei sotterranei dell’edificio. Fu il primo a capire l’importanza del legame fra coordinate spaziali  e temporali ma per un misto di impazienza e di ostinata devozione al sistema tolemaico il suo primo esperimento finì in tragedia: tentò di mandare Agostino, il gatto del collegio, di una frazione di secondo nel futuro e se lo ritrovò materializzato nel basso ventre. I suoi confratelli attratti dalle urla lo trovarono riverso con il muso di Agostino che gli spuntava dalla schiena. Per non correre rischi lo arsero al rogo ancora agonizzante.
Quasi contemporaneamente, nel 1653, una nobile di Guangzhou di raro intelletto, Mei Zhaozhong, arrivò a scoperte analoghe. Passò dodici anni mandando di pochi istanti nel futuro sassetti del suo giardino e misurandone le apparizioni fino ad arrivare a capire con buona approssimazione la corretta correlazione fra coordinate temporali e spaziali. I suoi studi furono bruscamente interrotti da una malattia debilitante. Allo stremo delle forze decise di visitare il futuro nel poco tempo rimastole e si materializzò nel mercato del pesce di Huanan nel dicembre 2019, dove riuscì appena a guardarsi intorno prima di spirare circondata da una folla di curiosi che iniziarono ad avere sintomi febbrili qualche giorno dopo.
La quarta macchina del tempo fu costruita nel 1997 da Roberto Saluzzi, un dottorando del dipartimento di fisica e astronomia dell’università di Padova. Scoprì mentre ne stava ultimando la messa a punto che non gli sarebbe stata rinnovata la borsa di studio per l’anno successivo e considerazioni di carattere personale sopravanzarono quelle di ricerca accademica: usò la sua creazione per andare nel 1969 e gambizzare quello che sarebbe poi diventato il coordinatore dei corsi di dottorato di ricerca (evento che fu erroneamente attribuito a moventi politici); utilizzò poi la sua istruzione avvantaggiata per fare a sua volta carriera accademica. Evitò accuratamente ogni rischio di incontrare sé stesso nel timore di creare un paradosso temporale fino ad un preciso giorno del 1997, arrivato il quale tornò al suo vecchio appartamento immaginandoselo deserto con la macchina del tempo appena utilizzata. Lo trovò invece occupato da tre albanesi e si interrogò se questo andasse a conferma dell’esistenza del multiverso o del fatto che si fosse in qualche modo rintanato in un mondo di sua invenzione (dubbio per la verità che attanaglia chiunque prima o poi) e abbandonò ogni studio nel campo per darsi ai tornei di burraco.
La quinta e ultima vicenda vide come protagonista Aidana Komi, un’anziana professoressa dell’università di Tirana che dopo aver realizzato il suo dispositivo nel 2023 venne assalita da sensati timori di alterazione del continuum. Decise quindi di alimentare un’intelligenza artificiale dandole in pasto un quantitativo ingente di libri di storia e quotidiani interrogandola su quale sarebbe stato il viaggio temporale più utile per il benessere dell’umanità e imponendosi di seguire alla lettera la risposta, qualunque sarebbe stata. Il verdetto fu di recarsi a Padova nel 1996 e convincere il dottorando Roberto Saluzzi a cambiare appartamento. Aidana con qualche perplessità portò a termine il compito, approfittandone per collocare nell’appartamento rimasto sfitto un paio di cugini desiderosi di trasferirsi in Italia.
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chez-mimich · 2 years
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LO SCORSO ANNO È ANDATA COSÌ…
Secondo il credo di François Truffaut, “Tre film al giorno, tre libri alla settimana, dei dischi di grande musica faranno la mia felicità fino alla fine dei miei giorni”, e come dargli torto? Tenendo conto che però i ritmi di Truffaut sono certamente inarrivabili, ne condivido di certo la filosofia. Quest’anno è andata così, però ho la pessima abitudine di non annotare i dischi che ascolto, ecco un buon proposito per il 2023.
ANNO 2022
"Tullio Pericoli: Frammenti", Palazzo Reale Milano, 02.01.22
“Il Mito di Venezia da Hayez alla Biennale” Castello di Novara, 09.01.22
“Tania Bruguera, la verità anche a scapito del mondo” Pac Milano, 15.01.22
“Ciò che si trova solo in Baudelaire” di Roberto Calasso, 12.01.22
“François Berthoud, Hyperillustrations”, Fondazione Sozzani, 22.01.22
“Annientare” di Miche Houellebecq, 23.01.22
"Ennio" di Giuseppe Tornatore, 02.02.22
“Grand Tour, sogno d’Italia da Venezia a Pompei”, Gallerie d’Italia Milano, 04.02.22
“Irreversible Entanglements”, Spazio Nova, Novara Jazz, 06.02.22
"Il capo perfetto" di Fernando Leo de Aranoa, 19.02.22
"Gabriele Boggio Ferraris Quartet" Taste of jazz, 24.02.22
"Chris Pitsiokos & Mulhouse Ensemble", Spazio Nova, 26.02.22
"Gabriele Boggio Ferraris Quartet". Opificio, 25.02.22
"A-Septic W/Vladimir Tarasov". Spazio Nova, 07.03.22
"Belfast" di Kenneth Branagh, 09.03.22
"Flee" di Jonas Poher Rasmussen, 13.03.22
“Chris Pitsiokos and Mulohouse Ensemble”, spazio Nova, 15.03.22
“Limes: la Russia cambia il mondo”, 20.03.22
Francesco Chiapperini: “On the Bare Rocks and Glaciers”, Taste of Jazz Opificio, 28.03.22
“Barry’s Trio”, spazio Nova, 03.04.22
“I Defunti” di Manu Larcenet e Daniel Casanave, 03.04.22
Gustave Flaubert: "Due racconti giovanili" a cura di Chiara Pasetti
Steve Mc.Queen: "Sunshine State", Pirelli Hangar Bicocca, 10.04.22
"Kris Ruhs: Heroes" Fondazione Sozzani, 16.04.22
"Steve Harries. Octopus" Fondazione Sozzani, 16.04.22
Anicka Yi: "Metaspore" Pirelli Hangar Bicocca, 19.04.22
"Bruce Weber wearing Kris Rhus Jewelry" Fondazione Sozzani, 16.04.22
"Tra due mondi" di Emmanuel Carrère, 16.04.22
"Concerto Passio 2022" Cappella Musicale del Duomo di Novara, 23.04.22
"Finale a sorpresa" di Mariano Cohn e Gastòn Duprat, 24.04.22
Elmgreen & Dragset: "Useless Bodies?", Fondazione Prada, 10.05.22
Haruki Murakami: "Gli assalti alle panetterie", 12.05.22
“Nostalgia” di Mario Martone, 29.05.22
“C’era una volta la DDR” di Anna Funder, 10.05.22
“Jazz Notes” di Giuseppe Cardoni, Opificio Novara Jazz 02.06.22
Daniele Cavallanti: “World of Music” di Daniele Cavallanrti Opificio Novara Jazz 02.06.22
“Stilnòva
Lisen Rylander Löve & Mirko Pedrotti + Biennoise, Nòva, 03.06.22
Lisen Rylander Löve “solo”, Mulino Vecchio di Bellinzago, 04.06.22
“Trio Korr”, Doneda, Grossi, Monico, Mezzomerico, 04.06.22
“Mynd”, Museo civico di Oleggio, 04.06.22
“We3” Barriera Albertina, 07.06.22
“Collocutor”: Church of Sound, Basilica di San Gaudenzio, 07.06.22
Tor Yttredal & Roberto Bonati, Museo Faraggiana, 08.06.22
Banda Filarmonica Oleggio e Roberto Mandarini, Broletto, 08.06.22
Shingai, Broletto, 09.06.22
Simone Alessandrini, “Storytellers” Mura rimane, 10.06.22
“L.U.M.E.” Lisbon Underground Musci Ensemble, Broletto, 10.06.22
Peter Evans “solo”, Basilica di San Gaudenzio 11.06.22
Alberto Braida “solo”, Casa Bossi, 11.06.22
Tom Arthurs & Giovanna Pessi, Giardino Palazzo Natta, 11.06.22
“ACRE” con Ermanno Baron e Peter Evans
Theon Cross, “Soundsystem Setup”, Broletto, 11.06.22
Kit Downes “solo”, Chiesa di San Giovanni Decollato, 12.06.22
“Erios Junior Orchestra”, Broletto, 12.06.22
Bruno Chevillon “solo”, Galleria Giannoni, 12.06.22
“Archipelagos” con Francesca Remigi, Parco dei Bambini, 12.06.22
“She’s Analog” Chiostro della Caninica, 12.06.22
“Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp”, Broletto, 12.06.22
“Artivismo” di Vincenzo Trione, 13.06.22
“Sotto gli occhi dell’Agnello” di Roberto Calasso, 20.06.22
“Album D’Annunzio” a cura di Annamaria Andreoli, 30.6.22
“Paris s’il vous plaît” di Eleonora Marangoni, 08.07.22
“Il costume femminile” di Georges Vigarello, 13.07.22
“Zero Gravity” di Woody Allen, 16.07.22
“La figlia unica” di Abraham B. Yehoshua, 19.07.22
“Non date a Cesare quel che è di Dio” di Claudio Balzaretti, 01.08.22
“Di notte, davanti alla parete con l’ombra degli alberi” di Peter Handke, 10.08.22
“Chris Ware” Centre Pompidou, 20.08.22
“Tatiana Trouvé, le grand atlas de la désorientation” Centre Pompidou 20.08.22
“Le reste est ombre: Pedro Costa, Rui Chafes, Paulo Nozolino” Centre Pompidou, 20.08.22
“Shirely Jaffesi, un américaine à Paris”. Centre Pompidou, 20.08.22
“Simon Hantaï: l’exposition du Centanaire”, Fondation Vuitton, 21.08.22
“La Couleurs en fugue”, Fondation Vuitton, 21.08.22
“Un seconde d’etérnité” Bourse de Commerce Paris, 21.08.22
“Allemagne/Anée 1920/Auguste Sander”, Centre Pompidou, 22.08.22
“Mirdidingkinghati Sally Gabory” Fondation Cartier Paris, 23.08.22
“Jean Painlevé: les pieds dans l’eau”, Jeu de Paume Paris, 23.08.22
“Les mondes Surrealiste de Elsa Schiaparelli” Musée des Arts Decoratifs Paris, 24.08.22
"Maison Dior", Parigi, 25.08.22
"Non date a Cesare quel che è di Dio" di Claudio Balzaretti, 31.08.22
"I miei giorni alla libreria Morisaki" di Satoshi Yagisawa, 05.09.22
"Il signore delle formiche" di Gianni Amelio, 11.09.22
"Un occidente prigioniero" di Milano Kundera, 20.09.22
"Chris Ware: la bande dessinée réinventée", 22.09.22
"Maigret" di Patrice Leconte, 23.09.22
"Remix the Cinema" Nu Arts and Community, 28.09.22
"Arsenal Ensmble: Nosferatu" Nu Arts and Community, 28.09.22
Gli instabili vaganti: "Lokdown Memory", Broletto Arts and Community, 29.09.22
"Elisabetta Consonni: Il secondo paradosso di Zenone", 29.09.22
"Sofia Donato, piano solo" Giardino Faraggiana Nu Arts and Community, 30.09.22
"Dove è più profondo"" Chiesa di Sant'Agostino, Nu Arts and Communite, 30.09.22
Ghenadie Rodani fisarmonica solo, canonica, Nu Arts and Community, 01.10.22
"As I was moving ahead occasionally I saw brief glimpses of beauty" di Jonas Mekas, Nu Arts and Community, 02.10.22
Joan Thiele, Nova, Arts and Community, 01.10.22
"Omar Soulyman" Nu Arts and community, 28.09.22
Ivan Ronda, organo. Festival di musica sacra. Basilica di San Gaudenzio, 09.10.22
"Unknown Unknows" Triennale di Milano, 15.10.22
"Il corridoio rosso" AA.VV., Catalogo mostra Triennale di Milano, 17.10.22
"Unknown Unknows" catalogo mostra Triennale di Milano, 20.10.22
"L'occasione fa il ladro" di Gioacchino Rossini, Teatro Coccia, 29.10.22
"La stranezza" di Roberto Andò, 30.10.22
"Il crogiolo" di Arthur Miller, regia di Filippo Dini, Teatro Strehler, 4.11.22
"Swinging Stravinsky" di Biagio Bagini, 7.11.22
"Ardenza" di Daniela de felice, 9.11.22
Anna Bassy, Nova, Nj Weekender Fall Editions, 12.11.22
Andrea Passenger, dj set, Nj Weekender Fall Editions, 12.11.22
Rosa Brunelo (e Tamara Osborne Collocato" Nòva Nj Weekender Fall Editions, 12.11.22
Dayakoda in solo, Nçva, Nj Weekender Fall Editions, 12.11.22
Jeff Parker solo, Nçva Nj Weekender Fall Editions, 13.11.22
Nicola Conte, Dj Set, Nçva, Nj Weekender Fall Editions, 13.11.22
Kahlil 'El Zara Quartet, Nova, Nj Weekender Fall Editions, 13.11.22
"Eros e Thanatos" Ilia Kim, piano. Conservatorio Cantelli-Amici della Musica, 14.11.22
"Tutta un'esistenza" Ivana Francisci, piano e Susanna Rigacci soprano, Conservatorio Cantelli-Amici della Musica, 22.11.22
"Lo stato delle cose" di Chiara Alessi", 23.11.22
“Recycling Beauty”, Fondazione Prada Milano, 03.12.22
Il fotografo Léon Herschritt, 09.12.22
“La Russia di Putin” di Anna Politkovskaja, 11.12.22
“Le otto montagne” di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, 26.12.22
“Bosch, un altro Rinascimento”, Palazzo Reale Milano, 30.12.22
“The Fabelmans” di Steven Spielberg, 31.12.22
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Grossi a RBN: "Le parole di Calvo? Verità solo a metà. Juve, ora serve un'altra testa"
Roberto Grossi a Radio Bianconera, durante La Juve del Lunedì, ha parlato delle questioni in casa Juve. a partire dalle parole di Calvo (“A livello prettamente commerciale Milano offre opportunità superiori rispetto a Torino. Ogni tanto sogno di essere a Milano come società a livello commerciale (ride, ndr), ma ci sono già due squadre e non ci sarebbe spazio. Detto questo, siamo orgogliosi di…
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lamilanomagazine · 7 months
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Arezzo: Aperto il Festival della Salute Mentale, gli appuntamenti proseguono fino al 24 febbraio
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Arezzo: Aperto il Festival della Salute Mentale, gli appuntamenti proseguono fino al 24 febbraio. Con la tavola rotonda "Prove di futuro. Adolescenti, famiglie e servizi di comunità" si è aperto ad Arezzo il primo Festival della Salute Mentale. L'avvio questa mattina presso la Sala dei Grandi della Biblioteca del campus universitario del Pionta. I dirigenti scolastici, gli psicologi della ASL, i docenti dell'Università di Siena e i rappresentanti dei servizi sul territorio si sono confrontati sulle strategie di prevenzione del disagio degli adolescenti e le prospettive di intervento in ambito scolastico e extrascolastico. L'evento è stato organizzato da Azienda Usl Toscana sud est, Comune di Arezzo e Università di Siena. Presenti il vicesindaco del Comune di Arezzo Lucia Tanti, che ha portato il saluto dell'Amministrazione comunale. In apertura è stato letto li saluto del Rettore Roberto Di Pietra. La professoressa Simona Micali e la dottoressa Susanna Giaccherini, Azienda Usl Toscana sud est, hanno introdotto i lavori e i numerosi interventi. Le attività sono proseguite nel pomeriggio con la tavola rotonda sulle tematiche della disabilità, delle discriminazioni abiliste e degli sguardi normativi sui corpi delle persone con disabilità. E con i laboratori, presso la Scuola media IV Novembre, a cura dell'Azienda USLToscana sud est – Progetto Fondi Famiglia, Zona Aretina – Programma PIPPI, Cooperativa sociale. In serata si è svolta presso la Multisala Eden, la proiezione "Miss Marx"; grande afflusso di pubblico per la conversazione sul film con la regista Susanna Nicchiarelli e la filosofa Mariangela Priarolo. Gli appuntamenti proseguiranno adesso per tutta la settimana con oltre trenta iniziative tra: incontri con scrittori e artisti, iniziative culturali, spettacoli, mostre, proiezioni, laboratori, visite guidate, un triangolare di basket e un concorso con le scuole. Parteciperanno agli incontri anche gli psichiatri Vittorino Andreoli e Paolo Milone, il cantautore e performer Lorenzo Baglioni e molti altri ospiti di primo piano. Tutto esaurito per l'iniziativa con il drammaturgo e narratore Stefano Massini che parteciperà il 21 febbraio alla "IV Lezione Pirella" sul tema "Raccontare la follia", dedicato alla figura di Agostino Pirella, "psichiatra umanista" e direttore dell'ospedale psichiatrico di Arezzo. I posti sono già esauriti anche per la passeggiata guidata nei luoghi dell'ex ospedale psichiatrico a cura di Associazione "Franco Basaglia. Le prenotazioni saranno riaperte in caso di rinunce. Il nutrito programma prosegue nei giorni successivi. "Ogni mente conta. Inclusione, lavoro, sport, vita indipendente" è il titolo della tavola rotonda che si terrà il 21 febbraio alle ore 15 presso il Palazzo storico di via Pellicceria 23. Parteciperanno: Fondazione Agazzi; Consorzio Coob, Associazione Pio Borri 73 odv, TMA – metodo Caputo-Ippolito. Sempre il 21 febbraio, alle ore 19 si terrà MeTe - Spettacolo di danza, teatro, improvvisazione, ricerca, terapia, comunione umana a cura di APID Toscana – Compagnia MaLaChiTe, per la regia di Chiara Unisoni. L'evento si terrà al Teatro Pietro Aretino, via della Bicchieraia 26. Gli appuntamenti proseguono il 22 febbraio. Alle ore 9 alla Sala dei Grandi della biblioteca del Campus del Pionta si terrà l'incontro "La memoria manicomiale: ricerche e esperienze a confronto", a cura di Silvia Calamai e Rosalba Nodari. Parteciperanno studiosi da diverse regioni d'Italia. Alle ore 10.30 al Liceo Petrarca, si terrà la lectio magistralis di Francesco Cattaneo, professore Estetica presso l'Università di Bologna, "Le sofferenze della partoriente. Nietzsche, estetica, malattia". Evento a cura del professore Simone Zacchini dell'Università di Siena. E alle ore 17 alla libreria Feltrinelli Point Arezzo (via Garibaldi 107) si terrà l'incontro con lo scrittore Pietro Grossi "Entropia e creatività. Flow: il meno conosciuto e più efficace dispositivo della mente umana". Grossi ha vinto alcuni dei più importanti premi letterari italiani, tra cui il Premio Campiello Europa, il premio Piero Chiara e il premio Isola di Procida Elsa Morante. Alle ore 18.30 si terrà "Malati di bellezza. Schumann, Nietzsche, Hölderlin, poesia e musica sulla soglia della follia", appuntamento presso la Sala Vasariana, piazza del Praticino 6. Uno spettacolo di musica e filosofia di Francesco Cattaneo, Alessandro Tricomi, Simone Zacchini; con la partecipazione degli allievi del Liceo Petrarca e dei lettori del circolo TeenLaAV. Le attività proseguiranno nei giorni successivi con molti altri incontri, fra i quali quelli del 23 febbraio con lo psichiatra Paolo Milone, e l'incontro del cantautore e performer Lorenzo Baglioni con gli studenti delle scuole. E ancora: performance di teatro, spettacoli teatrali, visite guidate, video game, perfino un triangolare di basket e mostre, fino al 24 febbraio. Ingresso libero venerdì 23 febbraio per l'incontro con lo psichiatra Vittorino Andreoli. L'iniziativa, curata dall'Università di Siena e dalla Libreria Feltrinelli, si aprirà alle ore 17.30 alla Sala Borsa Merci in piazza Risorgimento. Psichiatra di fama mondiale Andreoli si oppone fermamente alla concezione lombrosiana del delitto secondo cui il crimine veniva commesso necessariamente da un malato di mente, e sostiene la compatibilità della normalità con gli omicidi più efferati. È autore di libri che spaziano dalla medicina, alla letteratura alla poesia, ha realizzato programmi televisivi dedicati agli adolescenti, alle persone anziane e alla famiglia. Durante le giornate del festival, alla palazzina Donne del Campus del Ponta (viale Cittadini 33), sarà visitabile la video installazione "La stanza del fumo". Mentre presso il Palazzo storico di via Pellicceria 23, si terrà l'esposizione "Immaginazioni", con le opere realizzate da Federica Mauro, artista con disabilità che ha creato il logo del Festival della Salute mentale. Il programma completo delle iniziative e pubblicato sul sito del Festival: https://campusarezzo.unisi.it/festivalsalutementale... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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alemicheli76 · 7 months
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"Nulla è stato inutile" di Alfredo Annichiarico, Les Flaneurs . A cura di Ilaria Grossi
Nulla è stato inutile di Alfredo Annicchiarico edito Les Flâneurs Edizioni“Sono stato figlio perfetto o imperfetto a seconda dei casi di quegli anni che qualcuno ha chiamato di piombo”Chi è davvero Roberto Ruggeri?È la domanda che mi sono posta più volte leggendo il nuovo romanzo di Alfredo Annicchiarico.Roberto è stato uno dei tanti giovani che negli anni settanta “anni di piombo” ha creduto che…
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di-biancoenero · 7 months
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Roberto Villa è Ottorino Visconti nel film storico Marco Visconti (1941) tratto dall'omonimo romanzo del 1834 di Tommaso Grossi. I costumi sono di Vittorio Nino Novarese
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micro961 · 10 months
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Roberto Grossi - Chiama quando vuoi
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Il secondo singolo che anticipa l’uscita dell’album d’esordio del cantautore ligure
L’importanza di sentirsi vicini. “Chiama quando vuoi” è l'ultima canzone in ordine cronologico nata in sala prove con la band, canzone che vede il rinnovato contributo artistico di Lisa Brunetti (in arte Helle), producer e cantautrice bolognese che ritroveremo nella produzione artistica di tutto quel che sarà il primo progetto musicale del cantautore ligure. Un lavoro di produzione che ha portato le sonorità verso direzioni ricche anche di sperimentazioni elettroniche.
«È un brano che racconta di amicizia e solidarietà, dell'importanza , nei momenti complicati, di farsi sentire vicini alle persone che abbiamo a cuore e di sentirle vicine quando ne abbiamo bisogno; parla di come è fondamentale continuare a incoraggiare ed essere incoraggiati lottare per le cose che vogliamo, senza mai arrendersi. Ho passato recentemente un periodo particolarmente difficile e mi ha dato molto coraggio ascoltare più volte dagli amici la frase che ho poi scelto come titolo di questa canzone». Roberto Grossi
Oltre ad Helle (sintetizzatori e voce), hanno suonato Enrico Valente ( batteria), Antonio Di Salvo (chitarre) e Marco Barusso (basso e chitarre). La pre-produzione è stata affidata ad Alessandro Mazzitelli, mentre i mixaggi e il mastering sono stati realizzati da Marco Barusso.
Architetto, organizzatore e direttore artistico di eventi culturali, Roberto Grossi ha militato come cantante e autore di musiche e testi nella band Subbuglio! con cui ha realizzato un album e alcuni singoli, numerosi concerti e spettacoli teatrali. A settembre 2023 è prevista l’uscita del suo primo album come cantautore, nato dall’incontro con la producer e cantautrice bolognese Helle, che ne ha curato gli arrangiamenti. L’album è preceduto dal singolo “Ma quando vieni al mare?”. Il mese di novembre si apre con la pubblicazione del secondo singolo dal titolo “Chiama quando vuoi”, secondo estratto che anticipa il nuovo disco di inediti previsto per il prossimo mese di dicembre.
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giancarlonicoli · 9 months
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19 dic 2023 15:10
L’ALTROIERI LOLLO, IERI FAZZOLARI, OGGI CROSETTO: NON PASSA GIORNO SENZA CHE I FEDELISSIMI DI GIORGIA MELONI FINISCANO SUI GIORNALI PER SCANDALI CHE NASCONO DALL’ARROGANZA DEL COMANDO – MA LA FAME ATAVICA DI POTERE DELLA DESTRA RISCHIA, ALLA LUNGA, DI CREARE GROSSI PROBLEMI ALLA PREMIER, CHE DOVREBBE STARE BEN ATTENTA A NON RIPETERE L’ESPERIENZA DI ALEMANNO A ROMA” - QUANDO GLI EX MISSINI DECLINARONO PER AVER AVUTO “TROPPA FAME” - L'EDITORIALE DI EMILIANO FITTIPALDI -
Estratto dell’articolo di Emiliano Fittipaldi per www.editorialedomani.it
Una decina di anni fa, nel pieno della Parentopoli che stava squassando la giunta di Gianni Alemanno, un fedelissimo del sindaco ammise a labbra strette l’errore politico che gli ex fascisti stavano commettendo.
«Forse diamo l’idea di essere affamati», disse l’allora amministratore delegato dell’Atac giustificando le (854) assunzioni all’Atac di ex terroristi neri, parenti, mogli e amici degli amici.
Un’ingordigia che in pochi mesi portò all’occupazione sistematica di ogni centimetro quadrato dell’amministrazione della capitale, e che di rimbalzo […] provocò il declino rapido di quell’esperienza […].
Talmente nefasta che i cittadini di Roma non sono riusciti ancora a dimenticarla: da Ignazio Marino a Virginia Raggi e Roberto Gualtieri votano chiunque, ma non la destra.
La triste parabola di Alemanno dovrebbe servire come monito a Giorgia Meloni. Perché oggi l’abbuffata invereconda degli ex missini vincitori si sta replicando a livello nazionale, con un’arroganza e con stilemi assai simili a quelli dei predecessori romani. Anche l’origine pavloviana dell’avidità sembra la stessa: i Fratelli d’Italia che hanno conquistato Palazzo Chigi reagiscono con l’occupazione selvaggia all’esclusione coatta dai sistemi di potere […].
Entrati nelle stanze dei bottoni, Meloni e i suoi paiono ora volere mandare via tutti quelli che c’erano dentro […]. Meloni nega che le sue decisioni egemoniche nascano da desideri di vendetta o rivalsa, e discetta di normale spoils system basato su “merito” e “capacità individuali”.
Ma in questo primo anno di governo di normale o meritorio nella sottomissione scientifica della Rai, dei dicasteri, dei poteri terzi e delle authority indipendenti c’è stato ben poco.
Viale Mazzini è stata brutalizzata dalla lottizzazione […]. Perfino Rai 3 […] è stata azzannata dai meloniani. I vertici dell’azienda pubblica hanno concepito una programmazione che ha un unico compito: […] una propaganda costante che provi a mantenere alto il consenso del governo e della premier.
In questo quadro non sorprende che a un alto dirigente di Viale Mazzini scappi alla festa di FdI Atreju che lui non è solo un uomo azienda, ma parte integrante del partito di maggioranza relativa.
L’estrema destra ha piazzato i suoi fedelissimi in ogni angolo dei ministeri, nei musei più importanti del paese […], alla Biennale, nelle società di stato, senza studiare la qualità del curriculum dei cooptati […], ma solo il grado di fedeltà ai capi-partito.
Tema che presto si riproporrà per le nomine di due aziende fondamentali come Fs e Cdp, i cui vertici scadono tra pochi mesi.
La fame però porta spesso a scelte miopi, che alla lunga rischiano di minare proprio quel consenso popolare a cui Meloni tiene più di ogni cosa. Nominare sorella e cognato ai vertici del partito e dell’esecutivo è mossa aggressiva che […] porta inevitabilmente guai. Politici e giudiziari.
Il caso di Francesco Lollobrigida ne è un emblema, come quello dell’ex avvocato di Meloni, il sottosegretario Delmastro, o dell’amica Daniela Santanchè, promossa ministro nonostante inadeguatezza manifesta e conflitti di interessi macroscopici.
[…] Un modus operandi che ha due conseguenze. Mettere in posizioni di comando chi non conosce il manuale d’istruzioni e manda a sbattere la macchina, e tenere ai margini il deep state non conformato ma abituato da sempre a cogestire potere insieme a chi di volta in volta vince le elezioni […]. Chi ha troppa fame tende a lasciare agli altri le briciole. Ma è una strategia politica che – escluse le democrature – alla lunga non paga.
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personal-reporter · 1 year
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Termini Book Festival 2023
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Dopo il successo delle prime tre edizioni, dal 15 al 17 settembre a Termini Imerese presso la Terrazza al Belvedere, Cortile Maltese, torna il Termini Book Festival, ideato dallo scrittore termitano Giorgio Lupo e organizzato  dall’associazione culturale Termini Book Festival di cui è presidente il medico Fabrizio Melfa. Il Festival quest’anno avrà come tema Parole scritte, semi di meraviglia, i romanzi saranno sia di genere giallo che mainstream, e si alterneranno sia autori affermati che autori emergenti. Tra gli autori ci saranno Diego Lama, giornalista, scrittore e  vincitore del Premio Tedeschi, che presenterà La collera di Napoli (Mondadori); la scrittrice Sarah I. Belmonte, vincitrice nel 2017 del premio Fai viaggiare la tua storia, ha collaborato con registi indipendenti quali De Luca e Aiello, presenterà il romanzo La musa scarlatta (Rizzoli).  Enrico Luceri, vincitore del Premio Tedeschi, e autore di oltre trenta romanzi La stanza del silenzio (Frilli editore),  Claudia Cocuzza, caporedattrice per Writers Magazine Italia, redattrice per ThrillerNord e vincitrice del Garfagnana in giallo 2022, sezione romanzi inediti , farà conoscere il suo libro La partita di Monopoli (Bacchilega Editore) e Valerio Marra, laureato in criminologia, agente letterario ed editor, presenterà invece il suo libro Una notte buia di settembre (Newton Compton). Si susseguiranno Mario Mattia, geofisico presso l’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e autore de L’ultima ombra d’estate (Piemme); Mattia Corrente, scrittore e vincitore del Premio letterario Città di Erice 2023 e del Premio Parco Majella Narrativa 2023 con il romanzo La fuga di Anna (Sellerio); Roberto Mistretta, vincitore del Premio Tedeschi e collaboratore del quotidiano La Sicilia e di riviste culturali, che presenterà il libro Rosario Livatino. L’uomo, il giudice, il credente (Edizioni Paoline),  dialogando con la professoressa Maria Falcone e l’antologia Accura (Mursia) di cui è il curatore, dialogando con alcuni coautori della raccolta e Franco Forte, direttore editoriale delle collane da edicola Mondadori, tra cui Il Giallo Mondadori, Urania e Segretissimo, editor degli Oscar Mondadori e sceneggiatore, sarà presente con il suo ultimo libro Karolus. Il romanzo di Carlo Magno (Mondadori) e premierà inoltre il vincitore del Premio Termini Book Festival. Gli incontri della kermesse letteraria verranno moderati da Salvatore Calamera, Daniele Scrofani, Valerio Marra, Rosalba Costanza, Alosha, Alberto Masi, Pietro Esposto, Roberto Tedesco, Roberto Chifari, Giacomo Sperandeo, Davide Parlato e Antonina Nocera che si avvarranno delle letture degli attori di teatro Ignazio Marchese e Patrizia Graziano. Durante la serata conclusiva del Festival, condotta dalla conduttrice Tv e Radio Eliana Chiavetta, sarà assegnato il Premio Termini Book Festival, organizzato in collaborazione con Il Giallo Mondadori. Il Termini Book Festival si connota anche per la contaminazione di diverse forme artistiche, ad esempio palco Raffaele Spidalieri porterà il suo recente “Il segno dell’acqua”, l’album uscito a fine deel 2022 in digitale e più di recente in vinile, con alcuni componenti de La Minima Orchestra Filosofale, ovvero Mauro Grossi al pianoforte e tastiere e Luca Ravagni fiato e synth. Da sempre, uno degli obiettivi del Festival è quello di diffondere la cultura del libro, infatti due degli incontri di questa quarta edizione verranno moderati dagli studenti del Liceo Classico Gregorio Ugdulena e del Liceo Scientifico Nicolò Palmeri. Il Termini Book Festival sarà anche un occasione di incontro per le Biblioteche della provincia di Palermo, all’interno del laboratorio ideato dal sociologo Pietro Piro: fondatore della Biblioteca Veni Creator Spiritus e ospitato presso la storica Biblioteca Liciniana di Termini Imerese. Read the full article
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occhidibimbo · 2 years
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“Dai, raccontamene ancora una!”. Quante volte ve lo siete sentiti implorare. E quante volte avete, inesorabilmente, accettato. Perché, ammettiamolo, se a volerlo è la persona che amate di più al mondo diventa durissima dire no. Le storie per bambini sanno d’altronde fare questo: rapire con colorate illustrazioni ed entrare nei cuori sotto forma di un linguaggio semplice. Non raffazzonato, anzi. Le parole versate sul foglio mirano a suscitare curiosità e restare scolpite nella memoria. Sorridete: stimoleranno la loro creatività, insegneranno nuove parole e trasmetteranno valori nobili. Peraltro fungono da eccezionale antidoto, contro la noia nelle giornate fosche e piovigginose. A patto che si scelgano testi di qualità! Andiamo a scoprire le migliori storie per bambini, a livello sia narrativo sia di messaggi veicolati. Il piccolo assorbirà, senza nemmeno accorgersene, lezioni preziose. Che metabolizzerà e porterà con sé per tutto il resto della propria vita. Storie per bambini Un libro di Hervé Tullet. Si poteva trovare titolo migliore? Ne dubitiamo. Tra i suoi meriti, ha quello di chiedere ai bambini una partecipazione attiva. L’immaginazione galoppa selvaggia e i vostri figli si daranno al puro (e sano) divertimento. Che rabbia! di Mireille D’Allancé. Giornata storta per il povero Roberto. Quando torna a casa risponde male al papà: non vuole assolutamente mangiare gli spinaci! E, per tutta risposta, viene spedito dritto in camera, senza cena. Un viscerale sentimento di rabbia gli sale dentro, fino a quando gli esce dalla bocca e assume sembianze minacciose. Da quel preciso istante l’enorme mostro rosso si abbatte sulla stanza. Ma, quando si avvicina al baule dei giocattoli, Roberto grida: “Aspetta, quello no!” e ripone piano la Cosa in una scatola. Attraverso la forza delle immagini, insegna ai bambini quanto la rabbia sia dannosa. Pezzettino di Leo Lionni. Grandi, grossi e dalle infinite risorse: in confronto ai suoi amici, Pezzettino, così minuto, si sente tagliato fuori. E cova l’idea che sia l’estensione di qualcun altro. Parte allora per un viaggio avventuroso, determinato a ritrovare la sua parte perduta. Si rivelerà utile a ritrovare sicurezza, a tal punto da esclamare: "Io sono me stesso!". Con la sua storiella Leo Lionni invita i suoi giovanissimi lettori a cercare una propria identità e accettarsi per come si è. Le sei storie delle emozioni di Sara Agostini. Fifa blu, Rosso vergogna, Giallo gelosia, Verde invidia, Arancione gioia e Grigio tristezza. Ad ogni colore un sentimento. Libricino illustrato che permette al fanciullo di scoprire il suo mondo interiore. La grande fabbrica delle parole di Agnès De Lestrade e Valeria Docampo. Bizzarro non significa per forza sbagliato. Anzi. Ce lo fa capire questo libricino, a tratti poetico. In un paese lontano, abitato da persone taciturne, per pronunciare le parole occorre comprarle e inghiottirle. Più sono importanti, più costano. E non tutti se le possono permettere. Il piccolo Philéas è segretamente innamorato di Cybelle e vorrebbe uscire allo scoperto. Mentre Oscar, ricchissimo e spavaldo, vuole rendere noto alla bimba che un giorno convoleranno a nozze. A chi darà il suo cuore Cybelle? Ti voglio bene anche se… di Debi Gliori. Maxi, un suo amichetto, lo amerebbe comunque se fosse un orso feroce o un coccodrillo spaventoso? L’amore dei grandi dura per sempre? Cosa succede quando non ci siamo più? Tante altre domande assillano Mini, esuberante cucciolo di volpe. Temi delicati, tra cui la paura della solitudine e dell’abbandono, trovano qui per i bambini adeguate risposte. Le sei storie delle paroline magiche di Sara Agostini e Marta Tonin. “Scusa”, “grazie”, “per favore”. Parole abitualmente imposte, il cui significato può tuttavia perdersi. Il testo contiene sei coinvolgenti storie brevi per bambini in rima, accompagnate da allegre illustrazioni. Proferite al momento opportuno, si tramutano in formule magiche verso il prossimo.
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chez-mimich · 1 year
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ROBERTO BONATI E PARMA FRONTIERE ORCHESTRA: “LA FÒLA DE L’OCA” (parte II)
(Segue) Ma anche qui se le parole possono incutere un timor panico, sono le note dei fiati e le delicate vibrazioni degli archi a farci sembrare l’ammonimento di Marco Aurelio (in forma cantata), non già come una terrifica ammonizione, bensì come una rassegnata e rasserenante condizione umana. Dello stesso tenore per profondità di pensiero e per conseguente raffinatezza musicale è “Apidón bis to tachos”, invito, dello stesso autore, alla meditazione sulla subitanea fine di tutte le cose umane, che musicalmente Bonati rende con uno straordinario flicorno di Benjamin Löfgren, dialogante con la viola di Paolo Botti e con una ripresa della voce di Giulia Zaniboni,nella seconda parte del brano, che finisce addirittura con possenti sciabolate della chitarra di Luca Perciballi. Non è difficile scrivere di musica mentre la si ascolta, ma è molto difficile che chi legge e chi ascolta provi le stesse emozioni. Il violino apre “In de anime meus”, sempre su testo di Agostino, che detto così sembra ormai un paroliere, ma a volte la musica e chi la compone, fanno davvero miracoli, e basta seguire il pezzo con il possente inserimento del sax di Simon Andrea Fredheim Folkvord per averne conferma. Cosa ci fanno uno dei più grandi pensatori del Medioevo e un sassofonista jazz insieme? Si potrebbe parlare delle solite “contaminazioni”, ma qui si va oltre, direi che il disco di Roberto Bonati ricompone l’idea di universalità delle arti ed è curioso che questo avvenga proprio in un progetto sul Tempo. La metafora del fiume, come scorrere del tempo, è il filo conduttore di “Potámos” conturbante e irrequieto che si scompone e ricompone in tanti  “frame” musicali di un repertorio, che va dall’intimismo “etnico” al free jazz più virulento, da attacchi di groove intenso al canto sulle parole dei “Pensieri” di Marco Aurelio: “Un fiume di accadimenti e un flusso impetuoso è il tempo: ciascuna cosa, non appena è vista, già è trascinata via, e un’altra viene trasportata che, a sua volta, destinata ad essere portata via”. Sono invece le parole di Walt Whitman ad accompagnare “Amid Time” che alludono al tempo senza inizio e senza fine tematica dell’intero lavoro, tematica coniugata splendidamente ad una gamma di suoni di grande raffinatezza e potenza espressiva. Chiude il lavoro “Aion” anch’esso con i testi di Marco Aurelio e con un’apertura quasi “puntillista” di fiati e percussioni. Cosa aggiungere ad un lavoro così semplice nella sua tematica di fondo e così complesso nel suo racconto musicale? Forse che dopo averlo ascoltato sembra in realtà di essere passati attraverso un caleidoscopio musicale dalle mille sfaccettature e dai mille riflessi. Hanno suonato nella “Parma Frontiere Orchestra” Giulia Zaniboni (voce), Mario Arcari (oboe), Marco Ignoti (clarinetto), Riccardo Lupi (flauto e sax soprano), Simon Andrea Fredheim Folkvord (sax alto), Simon Herberholz (sax tenore), Michael Gassman (tromba e flicorno), Benjamin Löfgren (tromba e flicorno), Fabius Mey (trombone), Finn Henrik Stamer (violino), Ingrid Berg Mheus (violino), Paolo Botti (viola), Gregorio Buti (bello), Luca Perciballi (chitarra), (Tommaso Salvatori (vibrafono), Andrea Grossi (contrabbasso), Roberto Dani (batteria e percussioni). Il direttore e compositore è Roberto Bonati, la registrazione del disco è stata effettuata durante i concerti che si sono tenuti al Teatro Farnese di Parma nel settembre del 2021. Un  maestoso lavoro, ricco di essenzialità…
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gazeta24br · 2 years
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As produtoras Amanda Bravo e Nina Lima se uniram para levar alguns dos nomes mais prestigiados da música brasileira ao palco da Sala Municipal Baden Powell, em Copacabana. Trata-se do projeto Copacabana in Concert, que promoverá grandes encontros até dezembro. O próximo será no sábado, dia 01 de outubro, com o duo formado por Nelson Faria e Guto Wirtti, a partir das 19h30. No repertório, clássicos de grandes nomes, como Tom Jobim, Roberto Menescal, Luiz Bonfá, Duke Ellington e o próprio Faria, que alternará violão e guitarra, com Wirtti no baixo acústico. O mineiro Nelson Faria é um dos mais expressivos músicos brasileiros, com 18 álbuns, um DVD, participação em mais de 200 álbuns de artistas nacionais e internacionais como músico e arranjador, e inúmeros trabalhos pedagógicos pelo mundo. Atualmente, apresenta o programa “Um café lá em casa”, com mais de 300 mil seguidores no YouTube. O programa também é transmitido pelos canais Arte 1, Music Box Brasil e Futura. Além do Brasil, Nelson Faria já se apresentou em diversos países, como Japão, Estados Unidos, Canadá, Israel, Argentina, Portugal, Espanha, França, Alemanha, Áustria, Macedônia, Itália, Turquia, Suécia, Noruega, Dinamarca, Lituânia, Estônia, Finlândia, Islândia, Suíça, Holanda, Eslovênia, Bósnia, Inglaterra, Malásia, Indonésia, Ilha de Malta, República Dominicana, Colômbia, Ilhas Canárias, Ilha da Madeira, Martinica e República Tcheca. Desde 2010, mora parcialmente na Suécia, onde trabalha como professor na Universidade de Örebro. O gaúcho Guto Wirtti nasceu em uma família de músicos e aos 13 anos já se apresentava em concertos e festivais. Transferiu-se para Salvador aos 16 anos e em 2003, aos 21, mudou-se para o Rio de Janeiro a convite de Yamandú Costa, onde passou a trabalhar em duo com o violonista, apresentando-se em vários eventos no Brasil e no exterior, como o “Melbourne Jazz Festival”, na Austrália. Em 2012, ao lado de Nicolas Krassik, participou do disco “Lida”, de Yamandú Costa, gravado apenas pelo trio de violão, contrabaixo e violino. Como baixista e arranjador, trabalhou em shows e gravações com Léo Gandelman, Celso Fonseca, Ed Motta, Luiz Melodia, Wilson das Neves, Milton Nascimento, Martnália, Gabriel Grossi, entre outros. A Sala Municipal Baden Powell fica na Avenida Nossa Senhora de Copacabana, 360. O ingresso custa R$ 60. Serviço: Copacabana in Concert: Nelson Faria e Guto Wirtti Duo Quando: Sábado, dia 01 de outubro de 2022 Abertura do Foyer com serviço de Bar: 17h30m Horário do show: 19h30 Local: Sala Municipal Baden Powell – Av. Nossa Senhora de Copacabana, 360 – Copacabana. Ingressos: R$ 60 (inteira); 30 (meia) Venda presencial na bilheteria da Sala Municipal Baden Powell sem taxa de conveniência: no dia do evento, a partir das 17h (somente em dinheiro) Venda online: https://www.sympla.com.br/evento/copacabana-in-concert-nelson-faria-in-concert/1708443 Informações: (21) 96800-8683 Classificação etária: 14 anos *Todos os artigos publicados são de responsabilidade exclusiva de seus autores e não expressam a linha editorial do portal e de seus editores.
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