#rischio stradale
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pier-carlo-universe · 6 days ago
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Sicurezza stradale a Rivoli: presentate tre mozioni per limitare la velocità in Via Bruere, Via Balegno e Via Mongioie.
Il consigliere Depetris (Fratelli d'Italia) propone l’installazione di dossi artificiali per ridurre i rischi stradali.
Il consigliere Depetris (Fratelli d’Italia) propone l’installazione di dossi artificiali per ridurre i rischi stradali. Un’azione concreta per la sicurezza dei cittadini.A Rivoli, il consigliere comunale Federico Depetris (Fratelli d’Italia) ha presentato tre mozioni per l’installazione di dossi artificiali in alcune aree della città, al fine di garantire il rispetto dei limiti di velocità e…
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curiositasmundi · 2 months ago
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Il nuovo articolo 187 del Codice della strada, così come entrato in vigore, viene visto come una forzatura giuridica a rischio di dichiarazione di incostituzionalità dalla Consulta. La pensano così diversi giuristi italiani, come l’avvocato Claudio Miglio che è pronto già a sollevare la questione di legittimità. Al centro c’è l’articolo del Codice oggi rinominato come “Guida dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti” e che fino alla scorsa settimana aveva come titolo “Guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti”. L’eliminazione di tutti i riferimenti nel testo proprio allo “stato di alterazione psico-fisica” è, infatti, una modifica tutt’altro che insignificante. Argomento, pochi giorni fa, anche al centro dello scontro tra Vasco Rossi e il ministro Matteo Salvini (principale sponsor della riforma).
Alterazione e pericolo – Adesso, infatti, per il ritiro della patente di guida e il rischio dell’arresto da sei mesi a un anno basterà la sola positività alle droghe, anche se il risultato del test è stato causato da un’assunzione avvenuta molte ore prima e il soggetto non presenta alcuno stato di alterazione. “Siamo tutti d’accorso che la sicurezza stradale va assolutamente salvaguardata, ma così hanno tolto l’unico elemento di reale pericolo che è lo stato di alterazione”, spiega Claudio Miglio, avvocato con una lunga esperienza nel settore dei reati in materia di stupefacenti.La Consulta nel 2004 – La Corte Costituzionale nel 2004 si era trovata già ad esprimersi proprio sull’articolo 187 del Codice della strada dichiarando la “manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale” sollevata. Ma perché oggi si torna a parlare ancora di dubbi di costituzionalità? “Perché a differenza di vent’anni fa quando la Corte ha salvato l’articolo sulla base della compresenza di due elementi, adesso quello più importante è stato tolto”, spiega l’avvocato Miglio. In quell’occasione la Consulta “disse che non è sufficiente soltanto l’assunzione, ma poiché era presente anche lo stato oggettivo di alterazione psico-fisica, allora il reato aveva un suo diritto di cittadinanza nel nostro ordinamento, in conformità con i nostri principi costituzionali”.Indeterminatezza della fattispecie penale? – Nel 2004 l’articolo 187 (nella sua vecchia stesura) era stato esaminato dalla Consulta dopo che l’anno prima un giudice di pace di Bobbio, in provincia di Piacenza, aveva sollevato – nel corso di un processo – la questione di legittimità. Il riferimento era alla parte dell’articolo 187 che sanzionava “penalmente la condotta di chi si pone alla guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti senza prevedere alcun limite oltre il quale il soggetto possa essere considerato in stato di alterazione fisica e psichica”. Aspetto che veniva messo in relazione a quanto, invece, previsto per la guida in stato di ebbrezza per l’uso di bevande alcoliche, che prevede appunto delle soglie minime. Per questo alla Corte è stato chiesto di dichiarare la norma costituzionalmente illegittima sotto il profilo della “indeterminatezza della fattispecie penale” e per violazione del principio della “personalità della responsabilità penale”, che “presuppone la sussistenza della colpa dell’autore della condotta assoggettata a sanzione penale e, conseguentemente, la determinatezza e la conoscibilità del precetto penale“.
L’ordinanza e le motivazioni – Il 27 luglio del 2004, però, la Corte – presieduta da Gustavo Zagrebelsky – aveva dichiarato infondata la questione di legittimità, sottolineando nell’ordinanza che “la fattispecie incriminatrice” è “sufficientemente determinata”, perché “risulta integrata dalla concorrenza dei due elementi, l’uno obiettivamente rilevabile dagli agenti di polizia giudiziaria (lo stato di alterazione), e per il quale possono valere indici sintomatici, l’altro, consistente nell’accertamento della presenza, nei liquidi fisiologici del conducente, di tracce di sostanze stupefacenti o psicotrope”. Tutto questo, argomentava la Consulta, “a prescindere dalla quantità delle stesse, essendo rilevante non il dato quantitativo, ma gli effetti che l’assunzione di quelle sostanze può provocare in concreto nei singoli soggetti“.
Pronti a sollevare la questione di legittimità” – “Adesso la fattispecie è indeterminata“, sottolinea ancora l’avvocato Claudio Miglio. “Al prossimo procedimento penale che avremmo la fortuna/sfortuna di curare solleveremo la questione di legittimità costituzionale“. “Se non c’è l’obiettivo pericolo dello stato di alterazione – un soggetto può avere assunto giorni prima sostanze stupefacenti e non essere pericoloso – perché deve essere imputato in un procedimento penale e subire anche il ritiro della patente?”, aggiunge.
Il testo unico e l’uso personale – “Questa norma viene fatta proprio contro qualsiasi utilizzo di droghe e si tiene in ostaggio la libertà di circolazione di chi fa uso di droghe”, ribadisce Miglio ricordando che “l’uso personale di droghe non è un reato” in Italia. Dopo il referendum abrogativo del 1993, infatti, i cittadini hanno stabilito la depenalizzazione della detenzione per consumo personale di droghe che oggi è considerato solamente un illecito amministrativo (prevedendo, ad esempio, la sospensione della patente di guida). Alla base di tutto vi è il “Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti”. “Siccome non potevano cambiare questo principio ormai consolidato nel nostro ordinamento dopo il referendum, hanno fatto entrare dalla finestra questa norma“, commenta Miglio. Avvocato che confida nella dichiarazione di illegittimità costituzionale del nuovo articolo 187 del Codice della strada: “Ma dovremmo aspettare ahimè l’ennesima pronuncia della Consulta che bloccherà la norma. E purtroppo passeranno ancora degli anni“.
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superfuji · 5 months ago
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In un Paese come il nostro, chi scippa una borsa non deve preoccuparsi per le conseguenze penali. La giustizia è lenta, le indagini sovente procedono con la fretta di un santone buddista, le condanne sono lontane e incerte.
Il delinquente – abituale o occasionale – deve preferire vittime rigorosamente a piedi e aver verificato che non abbiano la propria auto parcheggiata poco distante, magari disgraziatamente libera di far manovra senza il solito villano che la blocca piazzandosi in doppia fila.
Un mancato riscontro di questo genere può essere fatale, come la cronaca di questi giorni ha voluto evidenziare.
A Viareggio una energica imprenditrice balneare di 65 anni è stata derubata all’uscita da un ristorante dove aveva cenato con le amiche. Un algerino (ma poco importa la nazionalità, se non per razzisti e xenofobi) le sottrae la borsa e si allontana e le telecamere a poca distanza lo riprendono che cammina senza temere di esser raggiunto.
La signora – con la stessa violenza con cui si cerca di eliminare una zanzara che ronza vicino l’orecchio turbando il sonno e attentando all’epidermide del malcapitato – non disponendo della proverbiale ciabatta decide di utilizzare la propria vettura per schiacciare il ladro contro il muro.
L’imponente SUV di questa indomita Giovanna d’Arco dei nostri tempi si tramuta nell’implacabile strumento per fare giustizia. Una volta localizzato il furfante, la conducente – incurante del rischio di danneggiare un pneumatico urtando lo scalino del marciapiede – sterza vigorosamente e urta il tizio scaraventandolo a terra.
Poi – non considerando il pericolo di ammaccature e il costo degli esosi carrozzieri – fa retromarcia e ripete la collisione con l’uomo ormai a terra. E siccome “non c’è il due senza il tre”, altra manovra e ulteriore “spremitura” del poveraccio…
Poi – improvvisamente – la donna è assalita da un atroce dubbio e si domanda “ma non è ho calpestato e rovinato la mia borsa?”
Scende dalla vettura, recupera la “maltolta”, vede che non ha nemmeno un graffio, tira un sospiro di sollievo e se ne va…
“Non volevo uccidere, ma fermare l’uomo che mi aveva derubato” dirà in seguito al giudice, forse aggiungendo che – continuando lui a muoversi e contorcersi – ha dovuto ripetere tre volte l’investimento (e lei imprenditrice ha dimostrato di sapersene intendere di investimenti….).
Salvini – impugnando rosari, crocifissi e medagliette della Madonna come spesso gli era accaduto in precedenti campagne elettorali – ha detto “se l’uomo che ha perso la vita non fosse stato un delinquente, non sarebbe finita così”, lasciando pensare che se si fosse trattato del socio benemerito di un club esclusivo l’epilogo poteva rivelarsi un drink ghiacciato a bordo piscina.
Gente insensibile comincia con incidente stradale aggravato dall’omissione di soccorso e finisce con il pensare all’omicidio volontario premeditato, ma sono in molti ad esprimere la loro solidarietà a quella “povera donna esasperata”….
I più acculturati corrono a fare una citazione illustre. O la borsa o la vita. Possibile che l’algerino non conoscesse nemmeno questo?!?
Umberto Rapetto Generale GdF – Fondatore e per dodici anni comandante del Gruppo Anticrimine Tecnologico
Chi ruba per fame, chi uccide per farsi giustizia
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marcoleopa · 2 years ago
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Mafia&Drine ringraziano.
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Sinceramente, è il momento di sperperare miardi di €?
Vivo nell'isola dove per raggiungere in treno, da un capo all'altro (Lilibeo/capo Passero), occorrono 11 ore e circa 4,30 in auto (il sud della Sicilia non ha rete autostradale); dove le opere infrastrutturali incompiute, sono uno scandalo nazionale; dove gli ospedali non hanno uno straccio di piano operativo e le attese per una visita specialistica, sono un miraggio; dove la rete idrica è un colabrodo; abbiamo l'unica autostrada italiana senza pedaggio e senza rifornimenti; un trasbordo aereo per Milano o Roma, costa tanto quello per New York etc...potrei andare avanti all'infinito.
Ribadisco, è il momento di sperperare, o, di utilizzare le risorse finanziarie, per risolvere le incancrenite questioni sopra esposte?
Aggiungiamo i costi dell'opera (fonte WWF italia):
8,5 miliardi di euro,  più del doppio di quello con cui il General Contractor Eurolink, capeggiato da Impregilo, ha vinto la gara (3,9 miliardi rispetto ai 4,4 miliardi di euro posti a base di gara
non si ripaga con il traffico stimato, visto che le previsioni degli stessi progettisti valutano, a regime, un utilizzo del ponte che si aggirerebbe attorno all’11% della capacità complessiva (11,6 milioni di auto l’anno, a fronte, appunto, di una capacità complessiva teorica dell’opera di 105 milioni di auto l’anno nelle due direzioni
il ponte ad unica campata è irrealizzabile dal punto di vista tecnico: si tratterebbe di costruire, in una delle aree a più alto elevato rischio sismico del Mediterraneo, un ponte sospeso, ad unica campata di 3,3 km di lunghezza a doppio impalcato stradale e ferroviario, sorretto da torri di circa 400 metri di altezza (quando allo stato attuale delle conoscenze tecniche il ponte più lungo esistente al mondo con queste caratteristiche è quello del Minami Bisan-Seto in Giappone di 1118 metri di lunghezza
va ad incidere su un’area ampiamente vincolata per gli straordinari valori paesaggistici e severamente tutelata dall’Unione Europea poiché l’opera ricade interamente nell’area di due ZPS – Zone di Protezione Speciale (“Costa Viola”, in Calabria e dei “Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci, Antennammare e Area marina dello Stretto”, in Sicilia) e interferisce in entrambe le regioni con 11 SIC – Siti di Interesse comunitario
il progetto ‘definitivo’ presenta gravi carenze tecniche rilevate già dalla Commissione VIA – Valutazione Impatto Ambientale (con ben 223 richieste di integrazione), secondo cui: “gli studi relativi [ad alcuni] interventi … non hanno un livello di approfondimento tale per essere parte di un progetto definitivo
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restopersempre · 5 months ago
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La notte tra lunedì e martedì, nello specifico verso 00:40, insieme alla mia compagna e una nostra amica, abbiamo avuto un brutto incidente in autostrada. Stavamo tornando a casa dopo una serata bellissima a Siracusa, nessuna delle 3 aveva bevuto, avevamo riso e scherzato e mancavano me o di 4 km alla nostra uscita e nel giro di 10 minuti al massimo saremmo state a casa. Guidava la nostra amica, la mia compagna era davanti e io nel posto dietro di lei. Stavamo ascoltando la radio canticchiando, quando all'improvviso sentiamo un rumore e un colpo fortissimo. Premetto che da quando siamo in Sicilia ho ancora più paura, qui corrono e se ne fregano in tutto e per tutto del codice stradale, quindi non sono mai stata troppo tranquilla. Comunque la nostra macchina che viaggiava a circa 85/90 km orari viene sbalzata in avanti, io sbatto in modo violento la gamba sul sedile di fronte e nella frazione di un secondo non riesco a sentire, mi fischiano le orecchie e vedo tutto offuscato. Ma siamo tutte e 3 vive, a parte qualche livido siamo illese. Circa 50m dietro di noi c'è una macchina ferma, non scende nessuno, è la macchina che ci ha colpito che arrivava non so a quale velocità. Abbiamo paura che si siano fatti male, dopo un po' scende un ragazzo visibilmente scosso che piano piano ci raggiunge e ci dice "ho avuto un colpo di sonno, non ho proprio visto la macchina, non ricordo nulla, ho preso del cortisone per un'allergia e mi si sono chiusi gli occhi". La macchina della nostra amica nella parte posteriore era completamente distrutta, e tra la ruota e l'asfalto c'era incastrato il parafango dell'altra macchina che ha frenato l'impatto e la corsa.
Potevamo morire, poteva morire il ragazzo, potevamo agganciarci a quel parafango e fare un testa coda e con le macchine che passavano a 130km/h potevamo essere travolte. Ma per fortuna non è stato così.
Tutto questo per dire che se state male, avete sonno, vi rendete conto che non siete in grado di mettervi alla guida, avete bevuto ecc... non guidate. Non mettete a rischio la vostra vita e quella di persone che non c'entrano nulla.
Sono 3 notti che io, la mia compagna e la nostra amica non riusciamo a dormire, abbiamo davanti agli occhi quei momenti e sentiamo ancora il rumore fortissimo e la puzza di bruciato, come se stessimo ancora lì.
Vi prego, siate prudenti.
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mezzopieno-news · 1 year ago
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I DECESSI SULLE STRADE SONO DIMINUITI FINO AL 50%
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Secondo il nuovo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità 2023 sulla sicurezza stradale, dal 2010 le morti per incidenti stradali sono diminuite del 5%, un dato che parametrizzato per l’aumento della popolazione globale nello stesso periodo equivale ad un calo complessivo del 16%.
L’incidentalità è in continuo calo e 108 Paesi nel mondo hanno segnalato una diminuzione dei decessi legati al traffico stradale nell’ultimo decennio. Dieci Paesi sono riusciti a ridurre le morti sulla strada di oltre il 50%: Bielorussia, Brunei, Danimarca, Giappone, Lituania, Norvegia, Federazione Russa, Trinidad e Tobago, Emirati Arabi Uniti e Venezuela. Altre trentacinque nazioni hanno compiuto notevoli progressi riducendo i decessi tra il 30% e il 50%.
Nove decessi su 10 si verificano nei Paesi a basso e medio reddito, un dato significativamente più alto se confrontato con il numero di veicoli e di strade che questi hanno. Il rischio di morte è 3 volte superiore nei paesi a basso reddito rispetto a quelli ad alto reddito ma i Paesi a basso reddito hanno solo l’1% dei veicoli a motore del mondo. Questo dato riflette l’adozione da parte delle nazioni maggiormente avanzate, di leggi e standard di sicurezza che soddisfano le migliori pratiche per prevenire i fattori di rischio. Il 53% di tutte le vittime della strada sono utenti della strada vulnerabili, tra cui: pedoni (23%); conducenti di veicoli a due e tre ruote a motore come i motocicli (21%); ciclisti (6%); e utenti di dispositivi di micromobilità come gli scooter elettrici (3%).
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Fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità; foto di Dominika Kwiatkowska
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telodogratis · 1 day ago
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Manto stradale deteriorato su Viale Michelangelo e Via Mauro di Mauro – Dichiarazione consigliere Giaconia
[[{“value”:” Manto stradale gravemente compromesso «Ancora una volta mi vedo costretto a denunciare la pericolosa situazione riscontrata su Viale Michelangelo e Via Mauro di Mauro, dove il manto stradale, gravemente compromesso, rappresenta un serio rischio per la pubblica incolumità. Questa mattina ho inviato una nuova nota, corredata da un report fotografico, all’Amministrazione Comunale,…
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siciliatv · 11 days ago
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Un Tir ha improvvisamente invertito il senso di marcia ai caselli autostradali di Tremestieri, a Messina, dando il via a una fuga contromano lungo l’A18, l’arteria che collega la città dello Stretto a Catania. Alla guida del mezzo un uomo di 64 anni, italiano, che risultava già destinatario del ritiro della patente. La pericolosa manovra è stata ripresa dalle telecamere di sicurezza dell’autostrada, documentando l’accaduto in tempo reale. Il camionista, in arrivo dal capoluogo etneo, ha effettuato l’inversione subito dopo essersi accorto della presenza di un posto di blocco della polizia stradale. Dopo aver rallentato e accennato una sosta, ha improvvisamente cambiato direzione, imboccando la carreggiata in senso opposto e urtando i new jersey che separano le corsie di marcia. Il rischio per gli altri automobilisti è stato elevatissimo, considerata la velocità con cui il mezzo pesante ha percorso il tratto autostradale contromano. L’inseguimento si è concluso poco dopo, nei pressi dell’area di parcheggio Canale Ovest, dove le forze dell’ordine sono riuscite a bloccare il veicolo e a identificare l’autista. Nei suoi confronti sono scattate diverse contestazioni, tra cui la guida con patente ritirata e le manovre pericolose che hanno messo in serio pericolo la sicurezza stradale. Oltre alla revoca definitiva della patente, il conducente dovrà pagare una multa di 4.170 euro. Il Tir, inoltre, è stato sottoposto a fermo amministrativo per tre mesi a causa di gravi irregolarità riscontrate nel mezzo. La polizia stradale proseguirà le indagini per accertare eventuali ulteriori violazioni. Read the full article
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gennarocapodanno · 12 days ago
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Napoli, al Vomero in via Cimarosa strisce pedonali ancora da ripristinare nonostante che i lavori di rifacimento del manto stradale siano terminati da tre mesi
A rischio l’ attraversamento dei pedoni in una strada particolarmente trafficata incrocio Cimarosa-Giordano privo di strisce pedonali             “ E’ un fenomeno al quale si assiste oramai con eccessiva frequenza senza che si adottino gli opportuni quanto necessari provvedimenti di competenza, nonostante possa costituire un evidente pericolo per i pedoni nell’attraversamento delle strade…
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sardies · 2 months ago
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Emergenza sicurezza stradale a Sassari: aumentare Zone 30 e prevenzione
https://www.facebook.com/share/rSQWk6Qc5mV2CBSJ/ Sassari. Aumentare le Zone 30, intensificare la prevenzione e il controllo, utilizzando se serve il pugno di ferro con chi contravviene alle prescrizioni e mette a rischio la vita altrui oltreché la propria, insistere sull’educazione stradale e sulla diffusione della cultura della sicurezza, individuare risorse e soluzioni straordinarie per porre…
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pier-carlo-universe · 9 days ago
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Grave incidente sulla SP 590 a Robella (Asti): un’auto si scontra con due cavalli
Un 26enne trasportato in codice rosso, i due animali deceduti Un grave incidente stradale si è verificato questa mattina alle ore 5:15 circa sulla Strada Provinciale 590, in località Robella. Un’auto condotta da un ragazzo di 26 anni si è scontrata violentemente contro due cavalli che si trovavano sulla carreggiata. L’impatto è stato devastante e, in assenza di testimoni, l’allarme ai soccorsi…
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pneusnews · 3 months ago
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Multipiattaforme Vamag: uno strumento fondamentale per scongiurare lo sbilanciamento del carico e migliorare la sicurezza stradale
Lo sbilanciamento del carico e del centro di gravità di un autocarro è una problematica seria che contribuisce significativamente agli incidenti stradali. Le Multipiattaforme Vamag garantiscono la possibilità di eseguire test di stabilità con tecnologie avanzate. Un carico mal distribuito può aumentare il rischio di ribaltamento e compromettere la stabilità del veicolo, specialmente durante…
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agrpress-blog · 3 months ago
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Sicurezza stradale, Rapporto DEKRA 2024 puntare su tecnologie e infrastrutture intelligenti Premiata l’Ingegner Elisabetta Pel... #award #elisabettapellegrini #infrastruttureintelligenti #rapportodekra #roadsafety #senato #sicurezzastradale #tecnologie https://agrpress.it/sicurezza-stradale-rapporto-dekra-2024-puntare-su-tecnologie-e-infrastrutture-intelligenti/?feed_id=7737&_unique_id=6724bf6970a86
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pietroalviti · 5 months ago
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Ceccano, quei segnali che non segnalano
Ce ne sono tanti, sparsi sulle vie comunali di Ceccano: dovrebbero indicare uno stop, una precedenza, un pericolo. Invece non segnalano niente, avendo perso completamente il colore. Così non ci sono più precedenze e obblighi con il rischio di gravi incidenti. La questione della segnaletica stradale a Ceccano diventa ogni giorno più pesante, con le relative conseguenze per la sicurezza…
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m2024a · 6 months ago
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Il maresciallo ferito in una rissa non è considerato vittima del dovere Sedare una rissa nel corso di una pattuglia rientra nella “routine” dell'attività di un maresciallo, compreso il rischio di restare ferito. Per questo al carabiniere non può essere riconosciuto lo status di vittima della criminalità o del dovere che dà diritto ad una pensione privilegiata. La Corte di cassazione (sentenza 22778) ha così respinto il ricorso fatto dal militare dopo che il ministero dell'Interno gli aveva negato i benefici che sarebbero derivati dal riconoscimento richiesto. E la Corte d'Appello aveva confermato il no del Viminale, malgrado le lesioni gravi subìte dal carabiniere che era intervenuto in una missione a suo avviso non “ordinaria”, cercare di evitare il peggio in una rissa scatenata tra automobilisti per motivi di circolazione stradale. Per la Corte territoriale non era stata un'azione di contrasto alla criminalità organizzata e mancava “un rischio specifico per la particolare pericolosità dell'attività concretamente svolta” in genere connesso ad operazioni di polizia preventiva o repressiva. Infine il militare non era in missione. Per queste ragioni la Corte di merito aveva considerato il rischio insito nell'attività ordinaria ed escluso “la dipendenza da causa di servizio correlata a particolari condizioni ambientali e operative”. Ad avviso della Corte d'Appello, nei giri di pattugliamento costituisce “circostanza normale l'eventualità di imbattersi in soggetti a rischio”. Non passa dunque la tesi del ricorrente, secondo il quale fronteggiare la diminalità comune non è diverso dall'affrontare quella organizzata.
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cinquecolonnemagazine · 6 months ago
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Campani litigiosi al volante: uno su tre perde spesso la pazienza
C’è chi lascia correre e chi replica a colpi di clacson e fari. Ma sono anche molti gli abitanti campani – uno su tre, il 38% - che, di fronte a una manovra avventata di un altro automobilista, che magari taglia la strada o non rispetta i segnali di precedenza, perdono d’abitudine le staffe, arrivando a inveire dall’abitacolo con gesti e improperi nei confronti del responsabile dell’imprudenza. È quanto emerge dall’ultima ricerca dell’Osservatorio Sara Assicurazioni, la Compagnia Assicuratrice Ufficiale dell’ACI. Guidare che stress Con queste premesse, non stupisce che per sette campani su dieci (74%) la guida rappresenti un’esperienza stressante, e che una delle prime cause sia proprio le manovre rischiose degli altri automobilisti e utenti della strada (39%). Il comportamento considerato in assoluto più pericoloso è l’utilizzo dello smartphone alla guida, che provoca distrazione ed errori (41%). Ma a far perdere la pazienza ai campani sono anche i sorpassi avventati (37%), le manovre improvvise e le frenate brusche (30%), il non rispettare la distanza di sicurezza, stando troppo vicini al veicolo che precede (29%) e il mancato utilizzo delle frecce (18%). Educazione stradale e tecnologia per viaggiare più sicuri Per migliorare la sicurezza su strada e ridurre il rischio di incidenti gli intervistati sottolineano l’importanza di una maggiore educazione stradale fin da giovani (44%) e di rafforzare i controlli (29%). Il 22% sottolinea anche i vantaggi della tecnologia. In particolare, a essere considerati utili sono i sistemi di assistenza (32%) per il controllo della frenata o la regolazione della velocità, telecamere e sensori (29%), e i dispositivi di monitoraggio dello stile di guida, che incentivano un comportamento virtuoso (29%). Solo il 17% è invece del parere che, in futuro, una maggiore sicurezza potrà arrivare dai veicoli senza conducente.  C’è chi si affida alla scaramanzia Per evitare spiacevoli imprevisti, l’indagine rileva che un campano su due (57%) adotta comportamenti scaramantici prima di intraprendere un viaggio. C’è ad esempio chi evita di avventurarsi in determinate strade o luoghi (15%), chi, al momento dell’acquisto, evita di scegliere un’auto di un dato colore (11%) e chi preferisce non mettersi in strada in orari o giorni particolari (9%). Il classico portafortuna sembra invece la scelta del 9% dei campani. Il ruolo delle polizze assicurative Per una maggior sicurezza, nove su dieci (89%) considerano utile ampliare le garanzie della polizza auto oltre la sola RC, apprezzando in particolare la possibilità di personalizzare le coperture (35%), i servizi di assistenza in caso di guasto o sinistro (29%) e il senso generale di protezione che deriva dal sapersi tutelati (20%). “La sicurezza per chi viaggia in auto, così come su qualsiasi altro mezzo e per i pedoni, poggia innanzitutto su comportamenti consapevoli e responsabili che a loro volta non possono prescindere da un’appropriata educazione stradale” - dichiara Marco Brachini, Direttore Marketing, Brand e Customer Relationship di Sara Assicurazioni – “Per questo, da sempre realizziamo iniziative di sensibilizzazione a una guida sicura che coinvolgono la popolazione a cominciare dai giovani, come il Sara Safe Factor. In parallelo, attraverso il nostro ecosistema della mobilità, offriamo soluzioni assicurative che rispondono alle più diverse esigenze di tutela degli utenti della strada. Particolarmente innovativa in questo senso è la polizza auto comportamentale, che unisce sicurezza e risparmio premiando gli stili di guida responsabili con sconti al rinnovo, oltre ai prodotti e servizi telematici”.  Foto di freestocks-photos da Pixabay Read the full article
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