#riciclo materiali di recupero
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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ARAL tra i Protagonisti della Settimana dell’Ambiente e della Sostenibilità 2024 ad Alessandria
Innovazione, riciclo e musica sostenibile al centro degli eventi di ARAL durante il Festival dell'Ambiente: tecnologie circolari e laboratori per le nuove generazioni.
Innovazione, riciclo e musica sostenibile al centro degli eventi di ARAL durante il Festival dell’Ambiente: tecnologie circolari e laboratori per le nuove generazioni. La Settimana dell’Ambiente e della Sostenibilità ha visto ARAL Spa tra i protagonisti di una serie di eventi ad Alessandria, dedicati alla promozione delle tecnologie circolari e alla responsabilità sociale per ridurre gli sprechi…
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fashionbooksmilano · 1 year ago
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Sustainable Thinking
a cura di di Stefania Ricci
Fotografie abiti e personaggi intervistati :Irene Montini
Fotografie opere d'arte e tessuti : Arrigo Coppitz
Electa, Milano 2019, 360 pagine, 21x28cm., ISBN 9788891828156
euro 40,00
email if you want to buy : [email protected]
Museo Salvatore Ferragamo, Palazzo Spini Feroni, Firenze 12 aprile 2019 - 8 marzo 2020
Il volume vuole fornire un contributo artistico-culturale sul tema cruciale della sostenibilità, intesa come sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di sopperire alle proprie necessità. La riflessione è condotta utilizzando il linguaggio della moda, dell'arte e dei materiali. Artisti e fashion designer presentano la loro proposta per il recupero di un rapporto più meditativo con la natura, attraverso innanzitutto l'uso della tecnica, di materie organiche e del riciclo creativo. La materia è il fil-rouge della narrazione, che comincia dalla ricerca sui materiali condotta da Salvatore Ferragamo negli anni Venti, dalla canapa al cellophane alla pelle di pesce, per poi approdare all'utilizzo di materie di pregio che, giunte al termine della loro esistenza, vengono trasformate in prodotti di qualità: una rappresentazione concreta del concetto di economia circolare. La riflessione prosegue con gli artisti che, rievocando le antiche tecniche dell'artigianato, divengono protagonisti dell'arte del riciclo e del recupero di tradizioni manuali, aspetti fondamentali della filosofia sostenibile. E poi, ancora, con le materie che creano intrecci - dove l'arte è strumento di relazione tra ambiti culturali diversi - e con le tecnologie smart che, attraverso la sperimentazione, diventano la chiave per il rinnovamento. Per approdare, infine, all'imprescindibile ritorno alla natura, inteso come virtuosa riscoperta delle fibre naturali.
10/09/23
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vorticimagazine · 6 months ago
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“La scuola della Terra”
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Noi di Vortici.it lo sapete benissimo, siamo da sempre, molto attenti ai temi ambientali ed ecosostenibili. Questa volta scegliamo di parlarvi di un progetto davvero particolare, “La scuola della Terra”, grazie a questo contributo approfondito curato dall'ufficio stampa AIDR(Fondazione Italian Digital Revolution). “La scuola della Terra”: le nuove esigenze dell’Agrifood nel progetto di FCI Il progetto “La scuola della Terra” (+info al link) nasce da un’idea della Presidente della Fondazione Creativi Italiani Vanna Fadini. In un contesto mutevole, dove il settore Agrifood sta subendo veloci e notevoli cambiamenti, vi è la necessità di salvaguardare l’ambiente naturale e antropico attraverso il perseguimento della strategia della Sostenibilità e di quella della Economia Circolare. Sempre più giovani aspirano a vivere e lavorare in un contesto naturale ed equilibrato, rifuggendo dai modelli sociali, economici, abitativi delle città e perseguendo uno stile di vita più ambientalmente sostenibile. Con l’’introduzione di avanzate tecnologie in campo digitale, biologico e nanotecnologico nelle strutture produttive dell’agricoltura e della trasformazione alimentare dei prodotti agricoli si possono incrementare sensibilmente l’efficienza dei processi produttivi, la qualità del loro output e di ridurre l’utilizzo di risorse materiali ed energetiche anche attraverso azioni di riciclo e riuso (Agricoltura Rinnovabile). In particolare, le nuove tecnologie consentono anche di mantenere in vita specie antiche, diversificando così la gamma dei prodotti offerti al consumatore, personalizzati e con un significativo contenuto emozionale, al posto dei prodotti standardizzati dell’Agrifood di massa.
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Agrifood Evoluzione del modello strategico e operativo del “farmer” I fattori di cambiamento sopra descritti determinano rilevanti impatti sul settore Agrifood e sulla figura del “farmer” che deve possedere le competenze e le capacità per gestire un articolato e complesso processo, dalla produzione agricola alla trasformazione alimentare fino alla commercializzazione, alla distribuzione e al recupero/riciclo, che coinvolge una molteplicità di aspetti (tecnologici, in particolare Internet per e-commerce, economici, finanziari, commerciali e di marketing) in un campo dove la disintermediazione sta aumentando in misura rilevante. Oggi al “farmer” si richiede di uscire dal modello imprenditoriale tradizionale focalizzato sul “sapere fare efficientemente buoni prodotti”, delegando ad altri operatori di business le funzioni non produttive (in particolare quelle commerciali e distributive). Il “farmer” deve possedere un rilevante patrimonio di conoscenze in una molteplicità di campi tecnico - scientifico, manageriale, organizzativo e di marketing. La Scuola della Terra “Entro il 2030 accertarsi che tutte le persone abbiano le informazioni rilevanti e la giusta consapevolezza dello sviluppo sostenibile e di uno stile di vita in armonia con la Natura” ONU Agenda 2030, traguardo 12.8. Rispetto alle esigenze ipotizzate sull’evoluzione del settore Agrifood, la Fondazione Creativi Italiani, ha inteso portare un originale contributo al loro soddisfacimento attraverso la progettazione di un’innovativa struttura per l’enpowerment delle conoscenze e dell’organizzazione, denominata “Scuola della Terra”. La sua missione generale punta a contribuire all’innovazione e alla qualificazione delle strutture produttive del settore Agrifood, sia in Italia, sia nei Paesi del bacino del Mediterraneo, attraverso attività di formazione, trasferimento tecnologico per l’innovazione dei processi produttivi e dei prodotti funzionali al benessere e alla salute e supporto alla creazione di start-up avanzate basate su conoscenze tecnico-scientifiche. Si vuole così contribuire al reinserimento nelle attività del settore Agrifood di lavoratori espulsi dalle imprese dell’industria e dei servizi e favorire soprattutto tra gli studenti della scuola primaria e secondaria, la crescita di una cultura della terra, dell’ambiente e dell’alimentazione, improntata alla sostenibilità e alla cura della salute, nella prospettiva della Cittadinanza Attiva. “La Scuola della Terra” si configura come un importante agente per la Transizione Ecologica e la Transizione Digitale, obiettivi dell’attuale Governo nazionale e del PNRR, contribuendo allo sviluppo economico e tecnologico del settore Agrifood nei territori di interesse, nella prospettiva della Sostenibilità e dell’Economia Circolare. I fondi europei per il settore agroalimentare sono i più dotati e rafforzati con ulteriori fondi europei di prossima generazione. Inoltre, i fondi sono ricevuti dal quadro della politica agricola comune finanziata dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) per fornire un intervento adeguato, secondo le esigenze di ogni regione dell’UE. La trasformazione agroalimentare deve seguire la tabella di marcia del Green Deal dell’UE che mette in campo 50 iniziative, tra cui due strategie centrali: la “Strategia dalla fattoria alla forchetta” e la “Strategia della biodiversità”, sfide che il settore agroalimentare dovrà raggiungere per la sua transizione verso la sostenibilità, la digitalizzazione e, infine, la ripresa economica del settore. La proposta della “Scuola della Terra” si inserisce in toto nel quadro programmatico dell’EUROPEAN GREEN DEAL (https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/european-green-deal_en) in particolare per quanto riguarda lo sviluppo del vettore FARM TO FORK STRATEGY (https://ec.europa.eu/food/horizontal-topics/farm-fork-strategy_en ). Formazione Le iniziative di Formazione rivolte a livello nazionale e del Bacino del Mediterraneo saranno indirizzate prioritariamente a tre categorie di soggetti: a) Donne e giovani che intendono operare nel settore Agrifood; b) Soggetti già attivi nel settore Agrifood; c) Lavoratori che, espulsi da imprese dei settori dell’industria e dei servizi, intendono acquisire professionalità per il settore Agrifood in vista di un loro reinserimento nel mondo del lavoro. Nel caso a) si ipotizza, preliminarmente, la realizzazione di un Master per la formazione imprenditoriale verso il nuovo modello di “farmer”, indirizzato a coloro che intendono avviare aziende nel settore Agrifood, basato su una didattica di tipo innovativo, che impiega metodologie integrate di “gaming” e “flipped learning”. Si intende così fornire conoscenze fattuali e metodologiche per affrontare le molteplici problematiche dell’avvio di una iniziativa imprenditoriale, in generale, adottando un approccio multidisciplinare e sistemico. A conclusione del processo formativo, gli studenti hanno la possibilità di utilizzare le conoscenze ricevute per la simulazione dell’avvio di una iniziativa imprenditoriale con l’incontro e il confronto con realtà imprenditoriali di successo a scala nazionale. Si intende inoltre organizzare corsi specialistici indirizzati alla formazione di nuove figure professionali quali operatori di agrowellness, agricoltori didattici, agroecologi. Nel caso b) si ipotizza la realizzazione per operatori del settore Agrifood, di corsi brevi intensivi su tematiche specialistiche relative alle attività del settore (dagli aspetti tecnologico-produttivi a quelli manageriali e commerciali). Nel caso c) si ipotizza la progettazione e la realizzazione di corsi brevi destinati a lavoratori che, usciti da imprese e organizzazioni di settori dell’industria e dei servizi, intendono riconvertire e specializzare la propria professionalità su tematiche nel settore Agrifood. Le professionalità esistenti di primario interesse perché più rispondenti alle esigenze del settore Agrifood sono quelle legate ad aspetti tecnologici, manageriali, logistici, commerciali e di marketing. La Fondazione ipotizza di rivolgersi prioritariamente, ma non esclusivamente, agli studenti delle scuole primaria e secondaria con l’obiettivo di suscitare il loro interesse riguardo l’agricoltura e circa le problematiche dell’Ambiente, della Sostenibilità e della Circolarità. A tal fine si ipotizza, tra l’altro, la costituzione di una “farm” didattica, ossia la simulazione di un’azienda agricola, strutturata in “laboratori” con una varietà di strumenti (seminari, dimostrazioni, video ecc..). In questo modo si trasferisce la conoscenza della campagna con i suoi ritmi, l’alternanza delle stagioni e la possibilità di produrre in modo sostenibile nonché la conoscenza delle caratteristiche degli alimenti e dei loro rapporti, potenzialmente negativi o positivi, con la salute. Le attività di sensibilizzazione si avvalgono anche di una struttura multimediale per la presentazione delle specifiche caratteristiche del settore Agrifood.
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FCI Competenze globali e SDGs "La Scuola della Terra" intende sviluppare competenze di livello globale in relazione alle strategie dell’ONU e degli obiettivi 2030 ( SDGs ) attraverso seminari e workshops, ispirandosi all’imperatore illuminato Adriano che ha portato fino ai limiti dell’impero la sua visione olistica della Bellezza e del Benessere. Obiettivo: “fornire agli studenti le abilità per soddisfare le mutevoli e continue richieste della vita, del lavoro e dell'apprendimento; per essere attivi e reattivi nelle loro comunità; per comprendere prospettive diverse; e per agire su questioni di importanza globale”. Con alcune variazioni tra le REGIONI MONDIALI e i territori, le attitudini, le abilità e le conoscenze necessarie per i cittadini del 21° secolo includono: pensiero critico e risoluzione dei problemi, collaborazione, innovazione, creatività e imprenditorialità, imparare a imparare/consapevolezza di sé e auto direzione, comunicazione, cittadinanza globale e sostenibilità. Queste competenze globali supportano l’SDG 4.7 (Cittadinanza globale e sviluppo sostenibile) così come la componente educativa di tutti gli altri 16 SDG. La terra e l’arte Tra le iniziative di formazione e culturali in generale si annoverano master e/o corsi di formazione permanente aventi per tema: la formazione specialistica in arte e architettura dei giardini, il green design, i nuovi materiali ecosostenibili per la moda e per la progettazione artistica per l’impresa, l’ecosistema e la sua sostenibilità alla luce delle nuove direttive EU, Corsi di eccellenza e di specializzazione nel campo delle arti visive (Arte e ambiente, progettazione artistica per il territorio, arredo urbano). Speciali giornate di studio e convegni sulla storia del territorio saranno realizzati anche in collaborazione con istituti di ricerca italiani e stranieri, come pure seminari brevi o eventi aperti a un pubblico ampio sui temi dell’agricoltura sostenibile, della nutrizione, dell’agricoltura biologica e biodinamica, della Terra in generale, della sua storia e dei suoi prodotti. Si prevede inoltre la realizzazione di mostre d’arte indirizzate a un pubblico di esperti, ma fruibili anche dal grande pubblico, legate alla mission della Scuola della Terra sui temi del paesaggio, del vedutismo, e, più in generale, sul tema attuale dell’ecosostenibilità, del rapporto tra artista contemporaneo e natura – nella sua accezione più ampia - all’interno delle ultime tendenze delle arti visive, sulla cultura dei materiali no - toxic, e sull’uso delle tinture e dei pigmenti naturali nella produzione artistica contemporanea. Promozione della creazione di Start - Up Sinergicamente alle attività di Formazione, di Produzione - Allevamento e di Trasferimento Tecnologico si intende attivare un insieme di strumenti per supportare coloro, in particolare donne e giovani, che sono motivati a costituire una impresa nel campo della produzione agricola. Si tratta sia di attivare fondi per l’investimento e lo sviluppo (in particolare per la specificazione della “business idea” e la sua introduzione nel mercato), sia di mettere a disposizione dei nuovi potenziali imprenditori capacità tecniche e manageriali, soprattutto per la definizione del modello di business e la sua implementazione. In questo contesto si intende ricorrere per il tutoring dei potenziali imprenditori anche a personale con adeguate competenze professionali, uscito dal mercato del lavoro per effetto della crisi economica. Operativamente si ipotizza la costituzione di una “task-force” comprendente esperti di innovazione tecnologica e business development in connessione con un network di operatori tecnico - scientifici e finanziari. Scopri la nostra rubrica Ambiente   Immagine di copertina e altre immagini: AIDR Read the full article
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lamilanomagazine · 6 months ago
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Verona, si è conclusa con una festa il progetto "La Costituzione vista con gli occhi dei bambini e delle bambine"
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Verona, si è conclusa con una festa il progetto "La Costituzione vista con gli occhi dei bambini e delle bambine" La Costituzione vista con gli occhi dei bambini e delle bambine. E' successo alle scuole Primarie Ariosto e Busti dell'Istituto Comprensivo 11 di Verona che durante l'anno scolastico sono stati protagonisti di un percorso didattico di educazione alla cittadinanza per formare futuri cittadini attivi e consapevoli. Più di 250 gli alunni coinvolti nel progetto, che ieri hanno restituito quanto hanno appreso in un momento di festa alla presenza del Dirigente scolastico Dario Panunzio, dell'Assessora alle politiche educative e del presidente della Commissione consiliare 3^. "La Costituzione è uno strumento di formazione importante per i cittadini di tutte le età- spiega l'assessora-. L'amministrazione la dona ai neo diciottenni ma apprezziamo l'iniziativa delle scuole Ariosto e Busti che hanno permesso anche ai bambini di confrontarsi con le leggi dei nostri padri costituenti e capirne l'importanza nella vita di tutti i giorni". "Le nostre scuole hanno l'obiettivo di formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di comunità ampie e composite", ricorda il Dirigente scolastico Panunzio. Il progetto, infatti, riflette sull'importanza dell'assunzione di atteggiamenti di rispetto e accoglienza verso se stessi e gli altri. Gli alunni e le alunne hanno donato i manufatti prodotti durante l'anno scolastico, un "domino" relativo ai primi quindici articoli della Costituzione e un "memory" sulla cittadinanza, prodotti con materiali di riciclo e di recupero. La cerimonia è stata l'atto conclusivo di un percorso di apprendimento che si è ispirato al pensiero delle Indicazioni Nazionali per il Primo Ciclo d'Istruzione, per cui la scuola è luogo in cui si intrecciano passato e futuro, tra memoria e pratica progettuale.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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notiziariofinanziario · 10 months ago
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Peugeot ha svelato le novità di quest'anno
Peugeot punta a conquistare il primo posto nella classifica delle immatricolazioni di auto elettriche in Europa. ELETTRICHE IN EUROPA - La casa francese già oggi ha sette modelli elettrici: le multispazio e-Rifter ed e-Traveller si aggiungono alla piccola e-208, alla e-308 nelle versioni berlina e wagon e alle crossover e-2008 ed e-3008. Senza dimenticare i tre veicoli commerciali E-Partner, E-Expert e E-Boxer. Entro il 2024 vedremo poi nelle concessionarie anche la e-408, variante a “pile” della Peugeot 408 e la e-5008, la “sorella maggiore” della e-3008. NO ALLE “CITYCAR” A BATTERIA - Linda Jackson, il "numero uno" della casa, ha poi dichiarato che non ci saranno modelli elettrici più economici della e-208. “La soluzione non è fare auto a batteria più piccole, ma creare soluzioni finanziarie che rendano il prodotto più accessibile”. In questo si è ricollegata all’esempio francese, dove l’utilitaria a batterie fa parte del piano di leasing del governo transalpino (a partire da 99 euro al mese) e non mancano proposte personalizzate con rate che si adattano al chilometraggio percorso. Quest’ultima formula potrebbe arrivare anche da noi. LUNGA COPERTURA - Per la nuova Peugeot e-3008 è stato lanciato il programma Allure Care: una garanzia fino a otto anni o 160.000 km (si attiva automaticamente per 2 anni o 25.000 km dopo ogni intervento di manutenzione effettuato presso la rete ufficiale). Tra le altre novità in arrivo nel 2024, c’è poi l’introduzione di ChatGPT su tutta la gamma: il più noto modello di intelligenza artificiale sarà integrato nel cruscotto e si potrà attivare attraverso l’assistente vocale OK Peugeot. SOSTENIBILITÀ - Altro argomento “caldo", è quello le rispetto ambientale. Al proposito, si è ribadito come la nuovissima e-3008, per esempio, sia composta per il 23% da materiali riciclati. E il gruppo Stellantis ha siglato due accordi lo scorso anno da Stellantis per garantire il riciclo dei veicoli a fine vita in Europa: uno con la francese Orano, per il recupero dei materiali dalle batterie agli ioni di litio e l’altro con la belga Galloo (leader europeo nel riciclo). Quest’ultima joint-venture - chiamata Sustainera Valorauto - offre una soluzione completa che include lo smantellamento dei veicoli, il recupero, il ricondizionamento e la commercializzazione di parti vitali, nonché il riciclo dei materiali. Read the full article
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In Italia il riciclo è un tesoretto da 3,2 miliardi l'anno
Un tesoretto da oltre 3,2 miliardi di euro. Questo il valore economico generato per il Paese dalla pratica del riciclo in termini di recupero dei materiali, energia risparmiata, taglio alle emissioni di gas serra.     Un percorso virtuoso che ora 12 associazioni dei consumatori del Cncu hanno deciso di sostenere e implementare attraverso l’innovativo progetto “Ricomincio da tRe” che sarà…
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personal-reporter · 2 years ago
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I Laboratori Creativi a Mergozzo
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Nell’Antica Latteria di Mergozzo, in Vicolo XI, al numero 11, anche quest’anno saranno  proposti una serie di workshop che puntano a stimolare fantasia e manualità. L’iniziativa è stata ideata  dall’Ecomuseo del Granito e dal Comune di Mergozzo, con la collaborazione dei gruppi Le Cicale e La Cruna del Lago e con il sostegno di Fondazione Comunitaria VCO, nell’ambito del progetto La pietra racconta. Si partirà sabato 13 maggio dalle 14 alle 18, quando Laura Tremolada guiderà i partecipanti in un laboratorio di upcycling, cioè il riciclo di materiali dando loro nuova vita,  finalizzato alla creazione di un Tableau porte-bonheur, che è  un originale quadro a tema botanico in legno di recupero e tessuti vintage con applicazione di ornamenti di vario genere. Il numero massimo di partecipanti al laboratorio è di 10, il costo è di 25 euro, mentre tutti i materiali sono forniti dall’organizzazione. A questo seguirà l’appuntamento di sabato 20 maggio, sempre dalle ore, con il Cassetto decorativo, a cura di Le Cicale. I partecipanti all’evento saranno guidati nell’assemblaggio di un cassetto e dei suoi elementi e nella successiva decorazione, utilizzando varie tecniche, che vanno  dallo stencil, alla pittura,  fino al dry bush. Il numero massimo di partecipanti al laboratorio è di 10, il costo è di 20 euro, mentre tutti i materiali sono forniti dall’organizzazione, ma occorre munirsi di grembiule di protezione e portare con sé panno in microfibra da cucina, un martelletto, un paio di pennelli di 3-4 cm di spessore e un pennello per stencil. Sabato 27 maggio dalle 14 si terrà infine il laboratorio Il filo che lega, a cura di La Cruna del lago. Il suo nome deriva dal fatto che nella biancheria dei corredi della nonna una delle legature ad ornamento delle lenzuola era il Gigliuccio,  e durante il laboratorio verrà insegnata questa  tecnica antica, ma sempre moderna e di facile esecuzione, per togliere i fili dalle stoffe e a legarli per ottenere bordure decorative Il numero massimo di partecipanti al laboratorio è di 8, il costo è di 25 euro, mentre tutti i materiali sono forniti dall’organizzazione, ma si deve portare l’occorrente per il cucito. Per la partecipazione agli eventi è obbligatoria la prenotazione telefonando al numero 0323 840809, mandando uno Sms al numero 348 7340347 oppure scrivendo a [email protected] Read the full article
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scienza-magia · 2 years ago
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Un miliardo per il riciclaggio idrometallurgico in Finlandia
Aperto l’impianto di riciclaggio di batterie in Finlandia; è il più grande d'Europa. Fortum ha completato in tempo la sua fabbrica di riciclaggio di batterie per auto elettriche ad Harjavalta, in Finlandia. Lo stabilimento, annunciato nel 2021, sarebbe il più grande impianto di riciclaggio in Europa in termini di capacità e anche il primo impianto su scala commerciale per il riciclaggio idrometallurgico. Fortum lo aveva annunciato a Marzo, assieme alla notizia di un altro stabilimento in Germania: entro poche settimane, l'hub di riciclo per batterie agli ioni di litio di Harjavalta, in Finlandia, avrebbe aperto i battenti; è così è stato. Le operazioni di riciclaggio delle batterie idrometallurgiche di Fortum sono state selezionate per il Fondo per l'innovazione dell'UE per le tecnologie a basse emissioni di carbonio per un valore di un miliardo di euro. Fortum ha anche ricevuto sovvenzioni IPCEI (Important Project of Common European Interest) da Business Finland per costruire i propri impianti e perfezioare i processi di riciclaggio. L'idrometallurgia è una tecnica che prevede l'utilizzo di soluzioni acquose per recuperare i metalli, rendendo il processo estremamente sostenibile; la prima fase prevede che le batterie agli ioni di litio vengano prima smontate e lavorate meccanicamente presso lo stabilimento Fortum di Ikaalinen, per poi essere trasferite nel polo di Harjavalta, dove la materia nera è pronta per la lavorazione idrometallurgica.
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L'azienda si aspetta che il nuovo impianto "faciliti notevolmente la crescente domanda di materiali per batterie sostenibili da parte dei produttori europei di batterie, contribuendo a ridurre la dipendenza dell'Europa verso l'importazione delle materie prime critiche". L'azienda prevede infatti che la domanda di materiali per batterie riciclate aumenterà "drammaticamente nei prossimi cinque-dieci anni" a causa del nuovo regolamento UE sulle batterie sostenibili. "I produttori devono prepararsi ora alle modifiche legislative, poiché i primi livelli minimi di recupero per materiali come cobalto, nichel e litio entreranno in vigore nel 2026", ha affermato Tero Holländer, Head of Business Line, Batteries, Fortum Battery Recycling.
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Secondo il dirigente, limitare la fonte del contenuto riciclato solo alle batterie fuori uso e agli scarti di produzione delle batterie "semplicemente non sarà sufficiente per le esigenze delle industrie manifatturiere. Questo è il motivo per cui dobbiamo sfruttare tutti i flussi di rifiuti contenenti metalli critici." Holländer ha poi aggiunto:  "Grazie alla nostra tecnologia idrometallurgica all'avanguardia, il 95% dei metalli preziosi e critici dalla massa nera della batteria può essere recuperato e restituito al ciclo per la produzione di nuovi prodotti chimici per batterie agli ioni di litio". Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 2 years ago
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Tasso di riciclo: ecco le regioni che riciclano di più
Negli ultimi anni, molte regioni stanno implementando strategie e regolamenti per far sì che i singoli cittadini rispettino le corrette modalità di riciclo dei rifiuti. Il nostro paese ha fatto grandissimi progressi nell’ultimo decennio e le prospettive future sono positive. In particolare infatti, secondo quanto emerso dallo studio “Italia che Ricicla 2022” condotto da Assoambiente, Associazione che rappresenta le imprese che gestiscono servizi ambientali e quelle dell’Economia Circolare, l’Italia risulta essere il primo paese europeo per tasso di riciclo dei rifiuti urbani e speciali. L’Italia rispetto all’Europa Il report presentato considera i dati relativi al 2020 e indica appunto che il tasso registrato in Italia è pari all’83,2%, nettamente superiore a quello della media europea di 39,2%. Anche rispetto ai paesi più grandi e sviluppati quali Spagna, Francia e Germania con un tasso rispettivamente del 60,5%, 54,4% e 44%, l’Italia detiene il primato europeo.  Il report di Assoambiente ha dimostrato inoltre che, anche dal punto di vista del tasso di circolarità dei materiali (ovvero la percentuale di materiale che viene riciclato e successivamente reimmesso nell’economia) il nostro paese si colloca al secondo posto. Sotto solo alla Francia (22,2%), con una differenza minima dello 0,6%. Questo recupero di materiali ed energia dai rifiuti contribuisce agli obiettivi di efficienza energetica italiani e consente di risparmiare risorse anche evitando emissioni provenienti da impianti alimentati a combustibili fossili. Germania e Spagna invece rimangono distanziate, con rispettivamente il 13,4% e l’11,2%. In generale comunque, il risultato rimane sopra la media europea di 12,8%. Quali sono le regioni dove si ricicla di più? Considerando i dati presenti sul portale “Open” - la piattaforma di Anci e Conai che unisce tutti i dati sulla raccolta differenziata in Italia - il tasso di riciclo delle singole regioni è in aumento in tutto il territorio nazionale. Da notare il miglioramento di performance specialmente nelle regioni del Sud Italia. Tuttavia, analizzando i dati a livello nazionale, risulta esserci una forte disparità tra le regioni italiane.  Riportando le prime della classifica, Trento registra la quota più alta di raccolta differenziata, pari al 76,7%. Dunque, a seguire il Veneto (76,1%) c’è la Sardegna (74,3%) e la Lombardia (73,3%). In coda troviamo Sicilia (42,3%), Calabria (48,1%) e Lazio (52%).  Le problematiche relative agli impianti di recupero Nonostante i risultati positivi, per poter fare davvero affidamente sull’economia circolare del paese, sono ancora molte le cose da fare. In primis è necessario aumentare il numero di impianti di recupero e distribuirli in maniera equa sul territorio nazionale. A confronto con la Germania con circa 10.000 impianti attivi, l’Italia si posiziona seconda con circa 6.500 impianti di recupero. Sebbene gli altri paesi europei registrano un numero inferiore, quelli in nostro possesso sono principalmente di piccola e media dimensione e collocati quasi esclusivamente al centro-nord, in particolare in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Sebbene siamo primi in Europa in termini di tasso di riciclo dei rifiuti e secondi in termini di circolarità, sono ancora molti i rifiuti urbani e industriali che vengono esportati all’estero e recuperati. Circa 4,2 milioni di tonnellate. Per impedire questo fenomeno a diffondersi, il governo, tramite politiche volte a incentivare investimenti negli impianti stessi, può aumentare il volume dei rifiuti recuperati in Italia e allo stesso tempo aumentare i posti di lavoro. Ad oggi la sfida è dura, principalmente a causa della crisi energetica con la quale si sta registrando un forte aumento dei costi di luce e gas le cui conseguenze ricadono anche sulle aziende del settore. Foto di Ghislain da Pixabay Read the full article
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enkeynetwork · 2 years ago
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dettaglihomedecor · 6 years ago
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Nuovo Nuovo e il design che nasce dai materiali di scarto
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mezzopieno-news · 3 years ago
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L’ECO-LEGNAME: UNA NUOVA INTUIZIONE ECOLOGICA
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Un’impresa sociale filippina, “The Plastic Flamingo”, conosciuta anche come “The Plaf”, opera a Manila dal 2019 raccogliendo e trasformando la plastica che si accumula sulle rive del Pasig, uno dei fiumi più inquinati del mondo, per realizzare materiali e componenti per l’edilizia:  l’eco-legname, come lo ha rinominato l’azienda stessa.
I prodotti finali di questo processo di recupero, infatti, sono assi, travi ed elementi da costruzione che richiamano il legno e che vengono utilizzati nell’edilizia. Numerosi test e studi condotti confermano che questi prodotti riciclati sono molto robusti e versatili per la realizzazione di abitazioni di emergenza, recinzioni, parapetti e molto altro. Grazie al processo di raccolta, lavorazione, modellazione e commercio dei prodotti finiti, in ottica di economia circolare, la Plaf ha raccolto nella sua attività oltre 100 tonnellate di rifiuti plastici, in un Paese che ogni anno ne riversa 500.000 nell’Oceano.
Oltre alla missione ambientale, l’iniziativa ha uno scopo sociale, quello di educare i cittadini alla raccolta dei rifiuti, al riciclo e al riuso. La Plaf ha l’obiettivo di coinvolgere diverse Organizzazioni Non Governative per la realizzazione di nuovi nuclei abitativi con l’eco-legname, per proteggere e aiutare le popolazioni le cui case sono state distrutte da disastri ambientali. Il prototipo di modulo abitativo d'emergenza è già pronto, è semplice e veloce da costruire ed è sicuro. Una missione che considera l’ambiente e le persone in un rapporto di reciproco aiuto e rispetto.
______________________
Fonte: The Plaf - 18 novembre 2021
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vorticimagazine · 6 months ago
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“La scuola della Terra”
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Noi di Vortici.it lo sapete benissimo, siamo da sempre, molto attenti ai temi ambientali ed ecosostenibili. Questa volta scegliamo di parlarvi di un progetto davvero particolare, “La scuola della Terra”, grazie a questo contributo approfondito curato dall'ufficio stampa AIDR(Fondazione Italian Digital Revolution).
“La scuola della Terra”: le nuove esigenze dell’Agrifood nel progetto di FCI Il progetto “La scuola della Terra” (+info al link) nasce da un’idea della Presidente della Fondazione Creativi Italiani Vanna Fadini. In un contesto mutevole, dove il settore Agrifood sta subendo veloci e notevoli cambiamenti, vi è la necessità di salvaguardare l’ambiente naturale e antropico attraverso il perseguimento della strategia della Sostenibilità e di quella della Economia Circolare. Sempre più giovani aspirano a vivere e lavorare in un contesto naturale ed equilibrato, rifuggendo dai modelli sociali, economici, abitativi delle città e perseguendo uno stile di vita più ambientalmente sostenibile. Con l’’introduzione di avanzate tecnologie in campo digitale, biologico e nanotecnologico nelle strutture produttive dell’agricoltura e della trasformazione alimentare dei prodotti agricoli si possono incrementare sensibilmente l’efficienza dei processi produttivi, la qualità del loro output e di ridurre l’utilizzo di risorse materiali ed energetiche anche attraverso azioni di riciclo e riuso (Agricoltura Rinnovabile). In particolare, le nuove tecnologie consentono anche di mantenere in vita specie antiche, diversificando così la gamma dei prodotti offerti al consumatore, personalizzati e con un significativo contenuto emozionale, al posto dei prodotti standardizzati dell’Agrifood di massa.
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Agrifood Evoluzione del modello strategico e operativo del “farmer” I fattori di cambiamento sopra descritti determinano rilevanti impatti sul settore Agrifood e sulla figura del “farmer” che deve possedere le competenze e le capacità per gestire un articolato e complesso processo, dalla produzione agricola alla trasformazione alimentare fino alla commercializzazione, alla distribuzione e al recupero/riciclo, che coinvolge una molteplicità di aspetti (tecnologici, in particolare Internet per e-commerce, economici, finanziari, commerciali e di marketing) in un campo dove la disintermediazione sta aumentando in misura rilevante. Oggi al “farmer” si richiede di uscire dal modello imprenditoriale tradizionale focalizzato sul “sapere fare efficientemente buoni prodotti”, delegando ad altri operatori di business le funzioni non produttive (in particolare quelle commerciali e distributive). Il “farmer” deve possedere un rilevante patrimonio di conoscenze in una molteplicità di campi tecnico - scientifico, manageriale, organizzativo e di marketing. La Scuola della Terra “Entro il 2030 accertarsi che tutte le persone abbiano le informazioni rilevanti e la giusta consapevolezza dello sviluppo sostenibile e di uno stile di vita in armonia con la Natura” ONU Agenda 2030, traguardo 12.8. Rispetto alle esigenze ipotizzate sull’evoluzione del settore Agrifood, la Fondazione Creativi Italiani, ha inteso portare un originale contributo al loro soddisfacimento attraverso la progettazione di un’innovativa struttura per l’enpowerment delle conoscenze e dell’organizzazione, denominata “Scuola della Terra”. La sua missione generale punta a contribuire all’innovazione e alla qualificazione delle strutture produttive del settore Agrifood, sia in Italia, sia nei Paesi del bacino del Mediterraneo, attraverso attività di formazione, trasferimento tecnologico per l’innovazione dei processi produttivi e dei prodotti funzionali al benessere e alla salute e supporto alla creazione di start-up avanzate basate su conoscenze tecnico-scientifiche. Si vuole così contribuire al reinserimento nelle attività del settore Agrifood di lavoratori espulsi dalle imprese dell’industria e dei servizi e favorire soprattutto tra gli studenti della scuola primaria e secondaria, la crescita di una cultura della terra, dell’ambiente e dell’alimentazione, improntata alla sostenibilità e alla cura della salute, nella prospettiva della Cittadinanza Attiva. “La Scuola della Terra” si configura come un importante agente per la Transizione Ecologica e la Transizione Digitale, obiettivi dell’attuale Governo nazionale e del PNRR, contribuendo allo sviluppo economico e tecnologico del settore Agrifood nei territori di interesse, nella prospettiva della Sostenibilità e dell’Economia Circolare. I fondi europei per il settore agroalimentare sono i più dotati e rafforzati con ulteriori fondi europei di prossima generazione. Inoltre, i fondi sono ricevuti dal quadro della politica agricola comune finanziata dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) per fornire un intervento adeguato, secondo le esigenze di ogni regione dell’UE. La trasformazione agroalimentare deve seguire la tabella di marcia del Green Deal dell’UE che mette in campo 50 iniziative, tra cui due strategie centrali: la “Strategia dalla fattoria alla forchetta” e la “Strategia della biodiversità”, sfide che il settore agroalimentare dovrà raggiungere per la sua transizione verso la sostenibilità, la digitalizzazione e, infine, la ripresa economica del settore. La proposta della “Scuola della Terra” si inserisce in toto nel quadro programmatico dell’EUROPEAN GREEN DEAL (https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/european-green-deal_en) in particolare per quanto riguarda lo sviluppo del vettore FARM TO FORK STRATEGY (https://ec.europa.eu/food/horizontal-topics/farm-fork-strategy_en ). Formazione Le iniziative di Formazione rivolte a livello nazionale e del Bacino del Mediterraneo saranno indirizzate prioritariamente a tre categorie di soggetti: a) Donne e giovani che intendono operare nel settore Agrifood; b) Soggetti già attivi nel settore Agrifood; c) Lavoratori che, espulsi da imprese dei settori dell’industria e dei servizi, intendono acquisire professionalità per il settore Agrifood in vista di un loro reinserimento nel mondo del lavoro. Nel caso a) si ipotizza, preliminarmente, la realizzazione di un Master per la formazione imprenditoriale verso il nuovo modello di “farmer”, indirizzato a coloro che intendono avviare aziende nel settore Agrifood, basato su una didattica di tipo innovativo, che impiega metodologie integrate di “gaming” e “flipped learning”. Si intende così fornire conoscenze fattuali e metodologiche per affrontare le molteplici problematiche dell’avvio di una iniziativa imprenditoriale, in generale, adottando un approccio multidisciplinare e sistemico. A conclusione del processo formativo, gli studenti hanno la possibilità di utilizzare le conoscenze ricevute per la simulazione dell’avvio di una iniziativa imprenditoriale con l’incontro e il confronto con realtà imprenditoriali di successo a scala nazionale. Si intende inoltre organizzare corsi specialistici indirizzati alla formazione di nuove figure professionali quali operatori di agrowellness, agricoltori didattici, agroecologi. Nel caso b) si ipotizza la realizzazione per operatori del settore Agrifood, di corsi brevi intensivi su tematiche specialistiche relative alle attività del settore (dagli aspetti tecnologico-produttivi a quelli manageriali e commerciali). Nel caso c) si ipotizza la progettazione e la realizzazione di corsi brevi destinati a lavoratori che, usciti da imprese e organizzazioni di settori dell’industria e dei servizi, intendono riconvertire e specializzare la propria professionalità su tematiche nel settore Agrifood. Le professionalità esistenti di primario interesse perché più rispondenti alle esigenze del settore Agrifood sono quelle legate ad aspetti tecnologici, manageriali, logistici, commerciali e di marketing. La Fondazione ipotizza di rivolgersi prioritariamente, ma non esclusivamente, agli studenti delle scuole primaria e secondaria con l’obiettivo di suscitare il loro interesse riguardo l’agricoltura e circa le problematiche dell’Ambiente, della Sostenibilità e della Circolarità. A tal fine si ipotizza, tra l’altro, la costituzione di una “farm” didattica, ossia la simulazione di un’azienda agricola, strutturata in “laboratori” con una varietà di strumenti (seminari, dimostrazioni, video ecc..). In questo modo si trasferisce la conoscenza della campagna con i suoi ritmi, l’alternanza delle stagioni e la possibilità di produrre in modo sostenibile nonché la conoscenza delle caratteristiche degli alimenti e dei loro rapporti, potenzialmente negativi o positivi, con la salute. Le attività di sensibilizzazione si avvalgono anche di una struttura multimediale per la presentazione delle specifiche caratteristiche del settore Agrifood.
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FCI Competenze globali e SDGs "La Scuola della Terra" intende sviluppare competenze di livello globale in relazione alle strategie dell’ONU e degli obiettivi 2030 ( SDGs ) attraverso seminari e workshops, ispirandosi all’imperatore illuminato Adriano che ha portato fino ai limiti dell’impero la sua visione olistica della Bellezza e del Benessere. Obiettivo: “fornire agli studenti le abilità per soddisfare le mutevoli e continue richieste della vita, del lavoro e dell'apprendimento; per essere attivi e reattivi nelle loro comunità; per comprendere prospettive diverse; e per agire su questioni di importanza globale”. Con alcune variazioni tra le REGIONI MONDIALI e i territori, le attitudini, le abilità e le conoscenze necessarie per i cittadini del 21° secolo includono: pensiero critico e risoluzione dei problemi, collaborazione, innovazione, creatività e imprenditorialità, imparare a imparare/consapevolezza di sé e auto direzione, comunicazione, cittadinanza globale e sostenibilità. Queste competenze globali supportano l’SDG 4.7 (Cittadinanza globale e sviluppo sostenibile) così come la componente educativa di tutti gli altri 16 SDG. La terra e l’arte Tra le iniziative di formazione e culturali in generale si annoverano master e/o corsi di formazione permanente aventi per tema: la formazione specialistica in arte e architettura dei giardini, il green design, i nuovi materiali ecosostenibili per la moda e per la progettazione artistica per l’impresa, l’ecosistema e la sua sostenibilità alla luce delle nuove direttive EU, Corsi di eccellenza e di specializzazione nel campo delle arti visive (Arte e ambiente, progettazione artistica per il territorio, arredo urbano). Speciali giornate di studio e convegni sulla storia del territorio saranno realizzati anche in collaborazione con istituti di ricerca italiani e stranieri, come pure seminari brevi o eventi aperti a un pubblico ampio sui temi dell’agricoltura sostenibile, della nutrizione, dell’agricoltura biologica e biodinamica, della Terra in generale, della sua storia e dei suoi prodotti. Si prevede inoltre la realizzazione di mostre d’arte indirizzate a un pubblico di esperti, ma fruibili anche dal grande pubblico, legate alla mission della Scuola della Terra sui temi del paesaggio, del vedutismo, e, più in generale, sul tema attuale dell’ecosostenibilità, del rapporto tra artista contemporaneo e natura – nella sua accezione più ampia - all’interno delle ultime tendenze delle arti visive, sulla cultura dei materiali no - toxic, e sull’uso delle tinture e dei pigmenti naturali nella produzione artistica contemporanea. Promozione della creazione di Start - Up Sinergicamente alle attività di Formazione, di Produzione - Allevamento e di Trasferimento Tecnologico si intende attivare un insieme di strumenti per supportare coloro, in particolare donne e giovani, che sono motivati a costituire una impresa nel campo della produzione agricola. Si tratta sia di attivare fondi per l’investimento e lo sviluppo (in particolare per la specificazione della “business idea” e la sua introduzione nel mercato), sia di mettere a disposizione dei nuovi potenziali imprenditori capacità tecniche e manageriali, soprattutto per la definizione del modello di business e la sua implementazione. In questo contesto si intende ricorrere per il tutoring dei potenziali imprenditori anche a personale con adeguate competenze professionali, uscito dal mercato del lavoro per effetto della crisi economica. Operativamente si ipotizza la costituzione di una “task-force” comprendente esperti di innovazione tecnologica e business development in connessione con un network di operatori tecnico - scientifici e finanziari. Scopri la nostra rubrica Ambiente   Immagine di copertina e altre immagini: AIDR Read the full article
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lamilanomagazine · 1 year ago
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Domenica 22 ottobre torna il vintage di East Market Milano
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Domenica 22 ottobre torna il vintage di East Market Milano. Milano. Nuovo appuntamento con East Market, l’evento del vintage milanese dedicato a privati e professionisti, dove tutti possono comprare, vendere e scambiare. 300 selezionati espositori da tutta Italia tornano con migliaia di oggetti insoliti e stravaganti. Dai più ricercati capi d'abbigliamento vintage all'artigianato più raffinato, dai più rari dischi in vinile ai colorati complementi d'arredo. Negli oltre 6000 MQ dell’ex fabbrica aeronautica in zona Mecenate, si possono trovare anche articoli di collezionismo, accessori, mobili, modernariato, usato, pulci, design, scarpe e borse, libri, fumetti, poster, riviste e stampe, elettronica, militari, giochi e videogiochi, riciclo e riuso, stranezze varie, piatti, porcellane, utensili e molto altro ancora. Shopping con un occhio all’ambiente. East Market da sempre valorizza la cultura e la consapevolezza del riciclo, coniugando la bellezza estetica dei prodotti e la loro duratura funzionalità, senza quindi contribuire alla sovrapproduzione industriale di massa che inevitabilmente genera spreco e inquinamento. Moda, fai da te, mercato del riciclo che strizzano l'occhio alle nuove tendenze del fashion e della musica, informando e sensibilizzando il pubblico sugli aspetti ecologici del mondo vintage. Tra gli espositori presenti questo mese Vintage Afropicks con la sua selezione di colorati capi d’abbigliamento, tra borse, scarpe, completi, gonne e molto altro. Riffblast, che si occupa di arte e recupero: tutti i quadri che realizza sono interventi pop su icone religiose che si trovavano in ogni casa italiana dagli Anni '20 fino a fine '80. IX Porta Antiques propone oddities di vario tipo, tra cui antiche tavole e modelli anatomici, teschi, scheletri e strumenti medici del passato. Accompagnano il market le aree food & beverage East Market Diner, dove si trova la caffetteria e la bakery con prodotti da forno dolci e salati, due bar sempre aperti per tutta la durata della manifestazione e la food area. In quest'ultima sono a disposizione del pubblico numerosi truck con un'offerta sempre diversa di cucina internazionale e street food, senza dimenticare la tradizione italiana e anche molte proposte per vegani, celiaci e kids. East Market adotta la politica #plasicfree ovvero una policy ecologista che bandisce completamente tutta la plastica nel food e beverage. Per cibi e bevande, infatti, sono disponibili solo materiali eco friendly e riciclabili. Completano la manifestazione i DJ set con il meglio delle selezioni musicali del momento e del passato.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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notiziariofinanziario · 1 year ago
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Rifò è un caso studio di successo per Google Ads
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Google ha avuto un ruolo centrale per l'espansione del marchio Rifò nei nuovi mercati. Rifò ha registrato un notevole aumento del ROAS: +831% in tutti i mercati a dicembre 2022 e +980% in Italia. E questi sono solo alcuni dati estrapolati del caso studio che sarà presentato a settembre".     Nella sua scalata al digitale, Rifò ha ricevuto, spiega sempre la nota, "un fondamentale supporto da WebGas.net, azienda specializzata in strategie digitali e performance marketing con una forte presenza nazionale e internazionale (partner ufficiale di Google, Meta, Shopify, Klaviyo & Hubspot). Nello specifico per Rifò, WebGas.net ha ideato strategie di marketing digitali personalizzate, basate sulla combinazione di campagne mirate su Google Ads, un sito web ottimizzato e una strategia di social media marketing, volta ad aumentare la visibilità del brand ed a consolidarne la presenza nel web".     WebGas.net "ha sposato il progetto di Rifò, espressione di quelle good practices in grado di conciliare tradizione e innovazione, e lo ha accompagnato sul mercato digitale, dove è emerso come brand di moda sostenibile". «E' un privilegio lavorare a stretto contatto con Rifò, un'azienda sorprendente che ha dimostrato di possedere valori straordinari, che meritano di essere diffusi - dichiara Giovanni Tresca, Chief Marketing Officer di WebGas.net - Il loro impegno per il rispetto ambientale e la valorizzazione del made in Italy è un esempio da seguire non solo nel settore della moda. E Google Ads ha premiato questa loro capacità».     Rifò, si evidenzia nella nota, "è un brand dalla concezione pionieristica, che crea capi d'abbigliamento di alta qualità realizzati con materiali rigenerati provenienti dal recupero di vecchi tessuti. L'azienda ha sposato la filosofia del riciclo e dell'economia circolare, trasformando rifiuti tessili in nuovi prodotti moda dal design contemporaneo ed essenziale".«Il supporto che WebGas.net ci fornisce è prezioso – dichiara Niccolò Cipriani, Founder di Rifò - Un aiuto costante che spesso va oltre all’impostazione delle campagne adv, ma abbraccia tutti i piani del marketing. Lavorare con WebGas.net è come lavorare con una parte integrante del team Rifò e questo è molto raro quando, come brand, si tende a fare outsourcing verso agenzie». L'esperienza di Rifò - secondo quanto sottolinea la nota - dimostra come l'innovazione e la tradizione possano interagire tra loro e trasformarsi nella chiave per il successo nel mercato digitale.  Read the full article
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Stellantis, joint venture con Orano per riciclo delle batterie
Stellantis e Orano hanno firmato un memorandum d’intesa per creare una joint venture incentrata sul riciclo delle batterie dei veicoli elettrici a fine vita e materiali di recupero provenienti dalle gigafactory in Europa allargata e Nord America. Orano è un operatore riconosciuto a livello internazionale nel settore dei materiali nucleari, fornisce soluzioni per affrontare le sfide energetiche…
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