#renzo vespignani
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1948 Caffè Greco Roma Foto di Irving Penn
Aldo Palazzeschi, Goffredo Petrassi, Mirko Basaldella, Carlo Levi, Pericle Fazzini, Afro Basaldella, Renzo Vespignani, Libero de Libero, Sandro Penna, Lea Padovani, Orson Welles, Mario Mafai, Ennio Flaiano, Vitaliano Brancati, Orfeo Tamburi.
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Aldo Palazzeschi, Goffredo Petrassi, Mirko, Carlo Levi, Pericle Fazzini, Afro, Renzo Vespignani, Libero de Libero, Sandro Penna, Lea Padovani, Orson Welles, Mario Mafai, Ennio Flajano, Vitaliano Brancati and Orfeo Tamburi. Caffé Greco, Rome 1948. Photo Irving Penn
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Renzo Vespignani (1924-2001)
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Renzo Vespignani (1924-2001) - Periferia (Periphery), 1964. - source Arte Moderna.
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Renzo Vespignani (Italian, 1924-2001), NEL BAGNO, 1965. Oil on canvas, 180 x 105 cm
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RENZO VESPIGNANI (1924 - 2001)
Delirio di massa (n.2), 1974
Olio su cartone intelato, cm. 143 x 97,5
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RENZO VESPIGNANI, (Rome 1924 - 2001), Suburb with factory , 1950
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Negli spazi espositivi della “Sesto Senso Art Gallery”, in Via Margutta 43, giovedì 19 ottobre alle ore 18,30 sarà inaugurata a Roma, a cura della gallerista Barbara Tamburro, la mostra “Grandi maestri della pittura: dagli anni Sessanta ad oggi” nella quale saranno in esposizione le opere di alcuni dei più noti pittori del secondo novecento le cui ricerche attraversano le principali correnti artistiche (dal nuovo realismo alla pop art, dall'astrattismo al realismo esistenziale, fino alla nuova figurazione): Omar Galliani, Mimmo Rotella, Franco Angeli, Renzo Vespignani, Antonio Corpora, Alberto Sughi, Antonio Tamburro (orari apertura galleria: lunedì dalle 10.00 alle 15.30 e dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 19.30) Partendo dall’opera meno recente (1966) di Renzo Vespignani fino alla grande tela (2023) di Antonio Tamburro, la mostra si configura come un percorso cronologico che attraversa le principali correnti artistiche del secondo novecento per arrivare al figurativo più recente. L’opera “Caffè” di Antonio Tamburro (Isernia, 1948), al centro dell’esposizione, reinterpreta in modo attuale il soggetto femminile con una carica sensuale e una forza espressiva di grande impatto. Le donne sono protagoniste di molti quadri di Tamburro, un pittore, come ama definirsi lui, che continua ad emozionare attraverso la sua tecnica magistrale e il suo stile espressivo. Nel corso della sua carriera ha sperimentato varie tematiche pittoriche: dalle spiagge alle periferie, dalle biciclette ai caffè, fino alle metropoli urbane e alla serie degli ombrelli. Del 1966 è invece “Autoritratto” di Renzo Vespignani (Roma, 1924 - Roma, 2001) che sembra caratterizzarsi, come le altre opere del periodo, da un tono dolorosamente poetico come evidente dall’espressione di sofferta inquietudine. Pochi anni prima infatti, nel 1963, con i pittori Gianfranco Ferroni, Ennio Calabria, Giuseppe Guerreschi, Piero Guccione e Alberto Gianquinto e i critici d'arte Dario Micacchi, Antonio Del Guercio e Duilio Morosini, l’artista aveva fondato il gruppo “Il pro e il Contro”, divenuto fin da subito un punto di riferimento per le neonate sperimentazioni neofigurative. Seguono cronologicamente, entrambe degli anni ‘70, le opere di Franco Angeli e Antonio Corpora, artisti che usano il colore quasi come unica forza espressiva ed emotiva. Per Franco Angeli (Roma, 14 maggio 1935 - Roma, 12 novembre 1988), figura chiave di quella nuova generazione di pittori romani venuta impetuosamente alla ribalta all'aurora degli anni '60, gli anni ‘70 rappresentano una fase importante e matura del suo lavoro in cui esprime “una volontà di trasformazione e di lotta”, che carica la sua pittura di intensa partecipazione agli avvenimenti politici e sociali, dal colpo di stato in Cile alla guerra del Vietnam, dalle proteste studentesche al golpe militare in Argentina, fino al rapimento di Aldo Moro e alla strategia della tensione. Antonio Corpora (Tunisi, 15 agosto 1909 - Roma, 5 settembre 2004), invece, alla fine degli anni '40 si allontana sempre più dalle espressioni cubiste per avvicinarsi ad un linguaggio libero delle forme che negli anni '50 lo porterà all'espressionismo. Negli anni '60 le sue opere assumono un'espressione informale, tuttavia le ultime forme geometriche dei suoi dipinti si dissolvono solo agli inizi degli anni '70, come visibile nell’opera esposta del 1970. Interessante il confronto tra l’opera di Tamburro e il “Caffè” di Alberto Sughi (Cesena, 5 ottobre 1928 - Bologna, 31 marzo 2012) del 1980; anche qui la carnagione chiara e la malinconia esistenziale della giovane caratterizzano la composizione dell’artista, che pone però il suo focus sull’espressione enigmatica del soggetto femminile e sullo sguardo dell’uomo su di lei. L’artista rifugge ogni tentazione sociale mettendo in scena momenti di vita quotidiana senza eroi. Enrico Crispolti nel 1956 inquadrò la sua pittura nell'alveo del realismo esistenziale. Alberto Sughi
sceglie di coltivare una ricerca più intima e introspettiva che si sofferma sul malessere della società civile e dell’animo umano. Racconta questa crisi rappresentando soggetti solitari contestualizzati nelle periferie delle grandi realtà urbane, luoghi dove si respira un’atmosfera di solitudine. Mimmo Rotella (Catanzaro, 7 ottobre 1918 - Milano, 8 gennaio 2006), uno degli artisti italiani più attivi all’interno del movimento del Nouveau Réalisme sviluppatosi negli anni Sessanta, è presente con “Attenti al giardino” del 2001, uno splendido décollage dai colori vivaci; i primi décollages sono stati realizzati dall’artista nel 1953, strappando manifesti dai muri e poi ulteriormente lacerati in studio. Quest’opera in particolare è stata realizzata lo stesso anno in cui era all’apice di riconoscimenti, con la nascita della Fondazione Mimmo Rotella. Infine Omar Galliani (Montecchio Emilia, 1954), il cui lavoro si fonda sul disegno e sulle sue possibilità espressive, con “Kumara Kom” del 2004, una donna dai bellissimi tratti in bianco e nero, incorniciata da colori brillanti ai lati. L'artista, noto per la sua tecnica impeccabile e il suo approccio artistico innovativo, utilizza una combinazione di strumenti tradizionali e moderni, come matite, carboncino e inchiostro, creando opere che sono caratterizzate da un equilibrio tra dettaglio minuzioso e sfumature suggestive. La sua maestria nella gestione della luce e dell’ombra conferisce un realismo magnetico che cattura l’attenzione dello spettatore.
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Quando gli intellettuali si incontravano al bar…
È il 1948 e nel mitico “caffè Greco” di Via dei Condotti a Roma, il maestro della fotografia Irving Penn fa questo memorabile scatto.
Da sinistra a destra:
- Aldo Palazzeschi, scrittore e poeta;
- Goffredo Petrassi, compositore;
- Mirko Basaldella, scultore e pittore;
- Carlo Levi, scrittore e pittore;
- Pericle Fazzini, scultore e pittore;
- Afro Basaldella, pittore;
- Renzo Vespignani, pittore, illustratore, scenografo, incisore;
- Libero de Libero, poeta, narratore, critico d’arte;
- Sandro Penna, poeta;
- Lea Padovani, attrice;
- Orson Welles, attore, regista;
- Mario Mafai, pittore;
- Ennio Flaiano, sceneggiatore, scrittore, giornalista;
- Vitaliano Brancati, scrittore, sceneggiatore, drammaturgo e saggista;
- Orfeo Tamburi, pittore.
Post di Maria Beatrice
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spot-the-orson
caffe greco, rome 48
irving penn
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who are your favorite artists?
there are the obvious ones but right now I'm really into Rick Bartow, Frank Dorrey, And Renzo Vespignani 🤍
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Exposition Art Blog Renzo Vespignani - Italian Neorealism
Renzo Vespignani (1924-2001) was an Italian painter, graphic artist and illustrator. Vespignani illustrated, inter alia, the works of Boccaccio, Kafka and T. S. Eliot. These works began to focus on living in the difficult peripheral neighborhoods of Rome, showing a relationship with Italian neoreal films and literature
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Impressive - Renzo Vespignani (1924-2001).
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