#registrare marchio
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ufficiobrevettimarchi1 · 3 months ago
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La registrazione del marchio vale l'investimento? Ecco quanto costa davvero
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La registrazione marchio è fondamentale per proteggere le idee, i loghi ed altri elementi che rendono popolare la vostra azienda. Tuttavia, non vale la pena intraprendere questa azione? Anche se ci sono degli svantaggi nell'utilizzarlo e dei potenziali vantaggi per la società, i benefici per il fornitore potrebbero essere scoperti.
Vantaggi della registrazione del marchio 
Diritti esclusivi
La registrazione del marchio conferisce al registrante diritti assoluti sull'uso del marchio in relazione ai prodotti o ai servizi. Ciò impedisce anche che il vostro marchio sia generico e che in futuro un altro marchio possa creare qualcosa di simile al Vostro.
Tutela legale
Un marchio registrato vi consente di accedere ad azioni legali contro coloro che violano il marchio. Fornisce il supporto legale necessario per scoraggiare le suddette pratiche e mantiene la purezza e la reputazione del vostro marchio.
Riconoscimento del marchio
La registrazione del marchio ne protegge l'immagine ed aumenta la fiducia dei consumatori. I consumatori con il passaparola collegano un marchio registrato alla qualità e all'autenticità, rendendoli più fidelizzati.
Valore patrimoniale
Il marchio è un importante oggetto giuridico che appartiene alla categoria dei beni immateriali d'impresa. Può essere concesso in licenza, in franchising o venduto per generare ulteriori entrate per la vostra azienda.
Quanto costa ottenere un marchio? 
1.Tasse di deposito
I costi di registrazione del marchio dipendono comunemente dalle autorità governative normalmente coinvolte nel processo. I costi spesso includono.
● Tassa di deposito: Le tasse governative del marchio possono variare a seconda del Paese in cui viene presentata la domanda, nonché a seconda che la domanda venga presentata online oppure cartacea.
● Tasse di classe: Se il vostro marchio comprende prodotti ricompresi in più settori o ambiti, ci saranno dei costi aggiuntivi per ogni classe rivendicata.
2. Spese legali o professionali
Potete registrare un marchio da soli, ma è consigliabile rivolgersi a dei servizi professionali per evitare errori e/o obiezioni. Le spese professionali possono comprendere:
● Spese di ricerca: Un esame preliminare ed  approfondito di tutti i marchi esistenti garantirà che non vengano registrati dei marchi simili a quelli dei terzi soggetti.
● Assistenza per il deposito: Assistenza nella stesura e nel deposito conforme della domanda.
3. Costi di rinnovo
La registrazione di un marchio non è un affare che si svolge in un solo momento, ma un processo continuo. Si noti che i marchi necessitano di un rinnovo costante e, nella maggior parte dei casi, di un rinnovo ogni 10 anni, che comporterà una certa somma di denaro.
La registrazione di un marchio è un buon investimento? 
La registrazione di un marchio offre dei vantaggi che un'azienda dovrebbe prendere in considerazione quando decide di tutelarlo.
● Risparmio a lungo termine
I marchi non registrati sono sempre soggetti all'uso da parte di altri e costano al proprietario del marchio migliaia di dollari per contestarne il valore in tribunale. I marchi registrati riducono la probabilità di tali eventi e sono un investimento a lungo termine.
● Credibilità sul mercatoI 
marchi registrati dimostrano che il proprietario di un marchio fa sul serio con i suoi prodotti ed intende evitare che il mercato sia invaso da falsi. Oltre a portare clienti, dissuade altri concorrenti dal cercare di riprodurre o abusare dell'immagine del marchio.
● Espansione dell'attività
La registrazione del marchio dovrebbe quindi essere richiesta da qualsiasi azienda che desideri espandere le proprie attività o penetrare altri territori in futuro. Può aiutare a garantire che l'identità del marchio rimanga intatta, anche su terreni sconosciuti.
In conclusione
questa informazione su quanto costa registrare un marchio può essere estremamente utile per identificare le azioni da intraprendere in termini di protezione o di ulteriore estensione dei diritti di proprietà intellettuale e per poter mantenere le posizioni di mercato delle aziende. Vale certamente la pena investire nella registrazione del marchio se la protezione del vostro segno distintivo vi interessi realmente.
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diceriadelluntore · 5 months ago
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Storia Di Musica #349 - Art Farmer & Gigi Gryce, Art Farmer Quintet Featuring Gigi Gryce, 1956
Jackie McLean, uno dei più grandi sassofonisti bianchi, che pubblicò con la Prestige 6 album, considerava Bob Weinstock solo un affarista. Altri non erano d'accordo (Miles Davis era uno tra questi) ma è indubbio che le modalità con cui Weinstock faceva funzionare la Prestige erano peculiari, tanto che divennero quasi un marchio di fabbrica. Innanzitutto, non pagava le prove ai musicisti, così buona parte del pur prestigioso catalogo è composto da standard e molto poco da brani originali, data l'impossibilità di provarli. D'altronde, lui spingeva moltissimo a registrare qualsiasi cosa: negli anni d'oro, a metà anni '50, riusciva a pubblicare 75 dischi all'anno, un'enormità. E persino i ritmi delle registrazioni erano quasi "industriali": agli studi Van Gelder c'erano sessioni anche per 18 ore al giorno e spulciando i cataloghi Prestige (ci sono superbi siti che ne raccolgono tutti i dati) non di rado grandi dischi furono registrati nello stesso giorno, a poche ore di distanza. Weinstock era un tipo strano, ed era famoso anche per la sua tirchieria: si dice che il numero davvero esiguo di alternative takes (cioè registrazioni differenti dello stesso brano da parte degli stessi musicisti) della Prestige era dovuto al fatto che imponesse il riutilizzo dei nastri non considerati pubblicabili per risparmiare, quando invece per altre case discografiche quelle registrazioni alternative era una vera e propria miniera d'oro di filologia musicale sull'evoluzione di brani o artisti.
Ci sono però delle eccezioni, come il disco di oggi, che è uno dei capolavoro del catalogo Prestige e uno dei dischi più belli di post bop del tempo. I suoi due protagonisti furono Art Farmer e Gigi Gryce. Farmer è stato uno dei più grandi trombettisti della sua generazione: a fine anni '40 suona con Jay McShann e in seguito con Benny Carter, Gerald Wilson, Roy Porter e Dexter Gordon, concentrandosi ad esibirsi nella zona di Kansas City. Nel 1952 scrive per Wardell Gray, un sassofonista, la sua prima canzone che diventerà uno standard, Farmer's Market. Suonerà poi con alcuni dei più grandi e dopo l'incontro con Gryce suonerà in famosi dischi di Coleman Hawkins, Thelonious Monk, Charles Mingus, Art Blakey/Horace Silver's Jazz Messengers, prenderà il posto, nel 1958, di Chet Baker, cacciato da Gerry Mulligan nel suo Quintetto e fonderà un gruppo davvero straordinario, Jazztet, con Benny Golson e di cui faranno parte suo fratello Addison al contrabbasso, Dave Bailey alla batteria, Curtis Fuller al trombone e McCoy Tyner al pianoforte, all'inizio della sua straordinaria carriera.
Sebbene fu breve, il suo incontro con Gigi Gryce lasciò un grande segno nella storia del Jazz. George General Grice Jr., il vero nome di Gigi Gryce, è stato un sassofonista, compositore e arrangiatore. Nativo della Florida, si diploma al conservatorio di Boston. Si incrocia già con Farmer, poichè i due ruotano nella band di Lionel Hampton, il celeberrimo vibrafonista, ma Gryce vola a Parigi dove incide i primi brani, nel 1953. Al ritorno dall'Europa, mette su un sodalizio con Farmer, che porta a varie incisioni ai Van Gelder Studios per la Prestige: le prime nel 1954 e nel 1955 finiscono in When Farmer Met Gryce, un'altra, dell'ottobre 1955, nel disco di oggi, come già accennato uno dei capolavori di quegli anni.
Art Farmer Quintet Featuring Gigi Gryce esce nel 1956 ma nel 1963 verrà ristampato con un altro nome, Evening In Casablanca, dal nome di una delle più famose composizioni di Gryce presente nel disco. Come in When Farmer Met Gryce, le composizioni sono quasi tutte autografe, regalando un suono ricco di nuove strutture e armonie. Il quintetto di Farmer era composta da: Duke Jordan al piano, Addison Farmer (fratello di Art) al bass, Philly Joe Jones alla batteria e Gryce al sassofono contralto. Il disco si apre con Forecast di Jordan, molto swing, con tre assoli di Farmer, Gryce e Jordan. Poi arriva tutta la grazia di Gryce: Evening In Casablanca diventerà un classico, la novità introdotta dalla struttura musicale di Nica's Tempo, brano dedicato alla leggendaria baronessa del jazz, Pannonica de Koenigswarter, per gli amici Nica, erede del ramo Rothschild inglese, mecenate di tanti musicisti jazz tra gli anni '40 e '50. E poi la grazia e lo spumeggiante di Satellite (altro esempio di struttura musicale innovativa) e le più classiche Sans Souci e Shabozz.
Farmer continuerà la sua carriera, tra l'altro vivendo spesso in Europa: dopo un tour europeo si trasferisce a Vienna, sposa una viennese, si interessa alla musica classica, portando il jazz nella capitale austriaca dato che ogni suo vecchio amico americano per andarlo a trovare finiva per suonare con lui da qualche parte. Molto più misteriosa fu invece la vita di Gryce: dopo Farmer, fondò un gruppo, Jazz Lab Quintet, suonò fino agli inizi degli anni '60 tra gli altri con Thelonious Monk, John Coltrane e Coleman Hawkins ed era considerato uno dei migliori arrangiatori della scema musicale. Poco dopo si convertì all'islam, cambiando nome in Basheer Quisim, e lavorò come professore di scuola elementare fino alla morte, nel 1983, nella nativa Pensacola, abbandonando la musica. Che nel 1956 fu molto fortunata ad aver sostenuto l'incontro tra Art Farmer e Gigi Gryce.
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italiani-news · 27 days ago
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levysoft · 4 months ago
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OpenAI ha depositato una domanda di registrazione del marchio per il suo ultimo modello di intelligenza artificiale, o1 , mentre l'azienda si muove per proteggere la sua proprietà intellettuale.
Martedì, OpenAI ha presentato la documentazione all'ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti (USPTO) per registrare il marchio "OpenAI o1". È interessante notare che i documenti rivelano che OpenAI ha depositato una domanda di marchio estero in Giamaica a maggio, mesi prima dell'annuncio di o1.
L'USPTO non ha ancora concesso il marchio a OpenAI. Secondo il database online dell'ufficio, la domanda è attualmente in attesa di assegnazione a un avvocato esaminatore.
OpenAI ha affermato che intende espandere o1, il suo primo modello di "ragionamento", in una serie di modelli addestrati per eseguire attività complesse. A differenza della maggior parte dei modelli, i modelli di ragionamento verificano efficacemente se stessi dedicando più tempo a considerare una domanda o una query, il che li aiuta a evitare alcune comuni  insidie ​​dell'IA .
OpenAI, che ha depositato circa 30 registrazioni di marchi fino ad oggi, tra cui " ChatGPT ", " Sora ", " GPT-4o " e " DALL-E ", ha notoriamente omesso di registrare il marchio "GPT" a febbraio dopo che l'USPTO ha stabilito che il termine era troppo generico. GPT, che sta per "Generative Pre-trained Transformer", era in uso in altri contesti e da altre aziende quando OpenAI ha presentato la sua richiesta, ha osservato l'ufficio.
OpenAI non ha ancora rivendicato in modo aggressivo i suoi marchi, a parte uno. Per diversi mesi, la startup ha combattuto il tecnologo e imprenditore Guy Ravine per il diritto di usare "Open AI", che Ravine sostiene di aver lanciato come parte di una visione di intelligenza artificiale "open source" intorno al 2015, l'anno di fondazione di OpenAI.
All'inizio di quest'autunno, un tribunale federale ha confermato un'ingiunzione preliminare a favore di OpenAI, stabilendo che era probabile che OpenAI avrebbe prevalso contro Ravine.
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rallytimeofficial · 9 months ago
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Lancia Ypsilon da record nel primo semestre del 2024
🔴🔴Lancia Ypsilon da record nel primo semestre del 2024
Lancia Ypsilon “saluta” il mercato italiano come meglio non avrebbe potuto: la vettura, che ha reso le strade dell’Italia più belle, ha giocato un ruolo da protagonista assoluta nei primi sei mesi di questo 2024, facendo registrare numeri straordinari per il marchio. Lancia ha infatti chiuso il primo semestre con 24.709 immatricolazioni, con un incremento del 3% dei volumi e una quota di mercato…
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wildesignblog · 1 year ago
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Michael Anastassiades
Michael Anastassiades è un designer cipriota, nato nel 1967. Ha conseguito la laurea in ingegneria civile presso l'Imperial College of Science Technology and Medicine di Londra, seguito da un corso di design industriale al Royal College of Art.
Nel 1994, ha aperto il proprio studio a Londra, dove attualmente ha sede. Nel 2007, ha lanciato il suo marchio.
Premi e Riconoscimenti:
2021: IF Design Award per la sedia Sugiloo (Gebrüder Thonet Vienna GmbH). 2020: Compasso d’Oro ADI per la collezione Arrangements, progettata per Flos. 2019: Archiproducts Design Award per la poltrona Lounge N.200 (Gebrüder Thonet Vienna GmbH). 2016: Interior Design HiP Awards per gli sgabelli Spot. Lighting Design Awards per le lampade String Light di FLOS. 2015: Royal Designer for Industry. Home & Gardens Designer Awards per il design dell’illuminazione. 2014: Elle Deco International Awards per le lampade String Light di FLOS. 2013: Elle Deco China Awards come designer dell’anno. Mostre e Opere nei Musei:
Molte mostre personali e opere esposte in musei come MoMa di New York, Art Institute di Chicago, FRAC Centre di Orleans, MAK di Vienna e Victoria & Albert Museum di Londra. Curiosità sulle Opere:
Nel Victoria & Albert Museum sono esposte le Message Cups, tazze in grado di registrare messaggi, argomento della sua tesi di laurea.
Nel MoMa, la collezione permanente include Priscilla Huggable Atomic Mushroom, un peluche a forma di fungo atomico parte del progetto Design for Fragile Personalities in Anxious Times (2004).
Michael Anastassiades e Cipro:
Nato a Cipro, ha lavorato con il designer e architetto cipriota Neoptolemos Michailides, influenzato dai principi del Movimento Moderno.
Stile:
Lo stile di Anastassiades è definito timeless, senza tempo, mirando a conciliare estetica e funzionalità. Il principio guida è "togliere tutto ciò che si può togliere, finché non si può più togliere nulla". Spesso parte da un'idea poetica, ad esempio, ispirandosi ai giocolieri per la lampada IC Light (Flos).
Committenti:
Ha collaborato con aziende famose come Svenska, Cassina e Olivari. In conclusione, Michael Anastassiades si distingue per il suo design senza tempo, la fusione di estetica e funzionalità, e la sua presenza in importanti musei, collezioni permanenti e mostre (anche a Cipro).
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radiotusciaevents · 1 year ago
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Nutella Plant Based, Una Rivoluzione nel Mondo vegano
Nutella Vegana: Una Rivoluzione nel Mondo Plant-Based In un mondo dove l’alimentazione plant-based guadagna sempre più terreno, la recente mossa della Ferrero di registrare il marchio “Nutella Plant Based” segna un punto di svolta significativo. L’annuncio di una versione vegana della celebre crema spalmabile Nutella riflette non solo un cambiamento nei gusti dei consumatori ma anche una risposta…
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tecnoandroidit · 2 years ago
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Arlo: perché non conviene acquistare le telecamere di videosorveglianza - il nostro test
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Arlo è un noto marchio specializzato in videocamere di sicurezza. Da non molto tempo Arlo ha stabilito una collaborazione con Verisure, una delle principali aziende di sistemi di sicurezza e allarme. Questa collaborazione permette di integrare le videocamere Arlo in un sistema di allarme monitorato da Verisure, offrendo così una protezione completa e avanzata. Purtroppo ultimamente le cose sono cambiate e il sistema Arlo non sembra più essere quello di una volta tanto che nonostante l'abbonamento Arlo Secure molti eventi non vengono registrati e le telecamere con la stazione base non comunicano bene mandando in blocco il sistema di videosorveglianza. Il nostro test e segnalazioni utenti Le telecamere di sicurezza sono strumenti essenziali per garantire la sicurezza delle abitazioni e dei luoghi di lavoro. Tuttavia, come ogni dispositivo tecnologico, possono presentare delle criticità. Di seguito, analizzo in dettaglio i problemi che ho personalmente riscontrato con le telecamere Arlo. Inefficienze di Arlo Secure Uno dei problemi più gravi che ho notato riguarda Arlo Secure, il sistema cloud proprietario di Arlo. Gli eventi che le telecamere dovrebbero registrare non vengono sempre salvati correttamente. In diverse occasioni, ho notato che alcuni eventi vengono persi o registrati solo parzialmente. Questo rappresenta un serio rischio per la mia sicurezza: se un intruso dovesse entrare nella mia abitazione, potrebbe non essere registrato, rendendo il sistema di sorveglianza inefficace. Disconnessioni con Arlo Stazione Base Smart Hub Un altro problema che ho riscontrato è la mancata comunicazione tra Arlo Stazione Base Smart Hub e le telecamere. Più volte, le telecamere sono risultate offline, impedendomi di vedere in tempo reale ciò che accadeva nella mia abitazione. Questo ha compromesso la mia tranquillità e la fiducia nel sistema. Assenza di aggiornamenti Mi aspetto che un sistema di sicurezza riceva aggiornamenti regolari per garantire la sua efficienza e sicurezza. Tuttavia, ho notato che il sistema Arlo non ha ricevuto aggiornamenti significativi da mesi. Questa mancanza potrebbe esporre la mia abitazione a potenziali rischi. Problemi con la registrazione su dispositivi esterni Ho tentato di utilizzare la funzione di registrazione su dispositivi esterni come chiavette USB o hard disk come soluzione alternativa ai problemi di Arlo Secure. Tuttavia, ho riscontrato che questa opzione è quasi inutilizzabile. La registrazione su Arlo Stazione Base Smart Hub attraverso questi dispositivi ha saturato la mia banda, con il risultato che molti eventi non venivano registrati. Lentezza dell'applicazione Ho riscontrato notevoli problemi di lentezza con l'applicazione Arlo. Anche avendo una connessione FTTH, lo streaming di più telecamere è risultato estremamente lento, rendendo difficile il monitoraggio in tempo reale. Conclusione La sicurezza della mia abitazione è di fondamentale importanza per me. È essenziale che i dispositivi e i sistemi che utilizzo siano affidabili. I problemi che ho riscontrato con le telecamere Arlo sottolineano l'importanza di monitorare costantemente il funzionamento dei dispositivi di sicurezza e di considerare eventuali alternative. Read the full article
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enkeynetwork · 2 years ago
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ufficiobrevettimarchi1 · 6 months ago
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Guida Passo Dopo Passo Alla Registrazione Del Prodotto
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Nel mondo frenetico di oggi, la registrazione di un prodotto viene talvolta trascurata a favore di un nuovo acquisto. Tuttavia, la registrazione dei prodotti attiva la garanzia e fornisce aggiornamenti vitali ed avvisi di richiamo. Questo semplice passo vi collegherà al creatore e vi aiuterà per tutta la durata della proprietà. Immaginate di poter ottenere un'assistenza immediata o di essere i primi a sapere dei cambiamenti significativi del prodotto. La registrazione di un prodotto protegge il vostro investimento e fornisce informazioni vitali. Ecco un metodo passo dopo passo per rendere questo lavoro divertente ed accessibile.
Capire perché la registrazione è importante
La gioia dell'acquisto non dovrebbe svanire. Registrare un prodotto trasforma una vendita una tantum in un rapporto produttivo con il produttore. In caso di difficoltà, questa connessione fornisce un percorso chiaro per ottenere aiuto, risparmiando tempo e denaro. L'utilizzo della garanzia è la sua caratteristica migliore. Per dimostrare le proprie richieste, di solito è necessaria la documentazione di registrazione. Questo protegge il vostro denaro e vi dà tranquillità.
Una registrazione regolare vi tiene informati su aggiornamenti e richiami cruciali. Immaginate di scoprire che la vostra nuova apparecchiatura sia difettosa o dannosa. Registrandovi sarete tra i primi a saperlo. Essere attenti evita che piccoli problemi diventino gravi. Rimanere aggiornati in un mercato in rapida evoluzione è fondamentale. La registrazione del prodotto fornisce queste informazioni vitali.
I passi essenziali per registrare i vostri prodotti
Per registrare i vostri articoli dovete disporre di tutte le informazioni necessarie. Nonostante la sua semplicità, questa fase richiede tutta la vostra attenzione. I numeri di serie, il tipo e le informazioni d’acquisto sono tipici. Molti produttori richiedono queste informazioni per verificare la licenza, quindi è utile averle a portata di mano. Scrivere queste informazioni dopo l'acquisto può aiutare a scoprirle in seguito.
Il secondo passo consiste nel selezionare un metodo di registrazione di un prodotto. Molti marchi offrono moduli online e per posta. I moduli digitali sono di solito i più rapidi ed efficienti e consentono di completare la procedura con pochi clic. Quando si procede alla vecchia maniera, è bene compilare accuratamente il modulo e conservare le copie di tutto ciò che si invia. Questo approccio accurato può prevenire problemi futuri.
Navigazione nei portali di registrazione online
Nell'era digitale, la maggior parte dei produttori ha creato semplici piattaforme online per registrare prodotto da parte dei consumatori. L'iscrizione da casa è facile e di solito richiede pochi minuti. Iniziate dal sito web del produttore. Cercate “Registrazione del prodotto” o “Assistenza”. Anche se gli stili variano, la maggior parte dei siti web è di facile utilizzo. Dopo aver trovato lo spazio corretto, inserite i dettagli del prodotto.
Ricordare ogni dettaglio quando si inseriscono le informazioni. Qualsiasi errore, anche minimo, potrebbe complicare la registrazione e compromettere la garanzia. Utilizzate i suggerimenti o le pagine pop-up per ottenere aiuto. Molti siti riconoscono le registrazioni tramite e-mail o messaggi. Questo vi rassicura sul fatto che la registrazione è andata a buon fine, rafforzando il vostro rapporto con il produttore e preservando il vostro investimento.
Tenere traccia della registrazione
Dopo l'iscrizione è fondamentale tenersi organizzati: separate i materiali fondamentali in un archivio fisico o digitale. L'elenco contiene ricevute, e-mail di prova e informazioni sulla garanzia. Tenere traccia della registrazione di un prodotto consente di accedere rapidamente a informazioni cruciali per le richieste di assicurazione, le riparazioni e gli aggiornamenti.
Consultate regolarmente il sito web del produttore o il servizio clienti. Alcune aziende possono richiedere periodicamente informazioni aggiornate o fornire istruzioni per la cura. Seguire il marchio può insegnarvi a conoscere i cambiamenti che potrebbero influenzare la garanzia o le prestazioni del prodotto. Questo atteggiamento proattivo vi rende un cliente energico e desideroso di risolvere qualsiasi problema.
In conclusione
La registrazione degli articoli fa parte dell'essere un utente responsabile, non è solo una casella di controllo. Sapere perché è necessario, imparare i passaggi, utilizzare le piattaforme online in modo efficiente ed essere organizzati può aiutarvi a massimizzare il vostro investimento. Ricordate questa piccola azione la prossima volta che acquistate qualcosa. Vi terrà informati e protetti e vi ripagherà nel tempo. L'Ufficio Marchi e Brevetti vi aiuta a registrare i vostri prodotti.
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diceriadelluntore · 3 years ago
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Storia Di Musica #197 - Molly Hatchet, Molly Hatchet, 1978
La storia di musica di oggi non si sposta dalla Florida. Anzi, non si sposta nemmeno da Jacksonville, la città dei Lynyrd Skynyrd della scorsa settimana. Perchè quando nei primi anni ‘70 Dave Hlubek, chitarrista, voleva fondare una band, ai leggendari concittadini si voleva ispirare. Si aggregano a lui Danny Joe Brown, cantante dalla voce impostata e caratteristica, le due chitarre di Steve Holland e Duane Roland, per una nuova versione della linea a tre chitarre che fece la fortuna dei Lynyrd, una delle sezioni ritmiche più affiatate e toste del rock americano, Banner Thomas al basso e la grande tecnica di Bruce Crump alla batteria. Come nome scelgono Molly Hatchet, da quello di una leggendaria prostituta che durante la Guerra Civile decapitava i suoi clienti più rudi, e il cui fantasma a volte si ripresenta nelle spettrali serate invernali delle paludi di quei posti. L’inizio è complicato, e nonostante una incessante e proficua carriera dal vivo nei club della contea, dovranno passare ben 5 anni prima che vengano notati da una casa discografica. La Epic però gli offre la possibilità di registrare ai famosi studi di registrazione The Sound Pit di Atlanta con la supervisione di Tom Werman, all’epoca uno dei più grandi produttori del rock americano, che lavorerà con alcuni dei più grandi gruppi del rock a stelle e strisce (Ted Nugent, Cheap Trick, Blue Öyster Cult, Mother's Finest, Mötley Crüe). Il disco è registrato proprio durante i mesi della grande emozione per l’incidente aereo dei Lynyrd, con il loro disco appena uscito, Street Survivors, in testa alle classifiche. Molly Hatchet appare nei negozi di dischi il 1 settembre 1978: è un mix di hard rock boogie (marchio di fabbrica di Werman) spinto dal muro sonoro delle tre chitarre e dalla voce, un po’ roca e caratteristica, di Danny Joe Brown. In scaletta 9 brani, scritti insieme dalla band, brani avvolgenti, caldi, che li caratterizzano subito rispetto ad altri gruppi per la loro aria scanzonata e un po’ strafottente. Bounty Hunter è la canzone che apre il disco e mette in chiaro l’energica vena musicale del gruppo; diventerà uno dei momenti più attesi dai fan nei loro concerti dal vivo; Gator Country, altro grande classico, è l’apoteosi del loro suono a tre chitarre, una carrellata di citazioni dei più grandi artisti del Southern (dai Lynyrd a Charlie Daniels, dai fratelli Allman alla Marshall Tucker Band). Big Apple è un rock blues scanzonato che nel testo prende in giro New York ed i suoi abitanti, in pieno stile orgoglio sudista. The Creeper è l’archetipo del classico slow hard rock del genere, di cui i Molly Hatchet diventeranno dei paladini. The Price You Pay è leggera e frizzante, I’ll Be Running è una grande prova della sezione ritmica Thomas/Crump, Cheatin’ Woman è un altro slow rock sofferto che sa di delusione ai banconi dei bar e di malinconia sudista. Trust Your Old Friend è il brano che chiude il disco, un puro boogie rock veloce e elettrico. Ma il grande brano è un altro:  ma la riproposizione Dreams di Greg Allman, anche con influenze della cover che ne fece del brano Buddy Guy nel 1970 nel suo disco Them Changes, qui diviene Dreams I’ll Never See ed è un vero capolavoro, con i toni più soft e sofisticati della parte introduttiva che quasi stridono con la forza vigorosa della cavalcata finale, che si lega alla potenza e al carattere degli altri brani. Il disco venderà oltre un milione di copie, i brani della band diventeranno tra i preferiti delle Adult Oriented Rock Radio americane e inizierà un periodo d’oro per la band, che inizierà tournée frenetiche da oltre 250 concerti all’anno. Alla mitologia del disco e della band concorreranno anche le copertine: la prima, leggendaria, prende in prestito The Death Dealer del mitico disegnatore Frank Frazetta, uno dei suoi capolavori, il quale diventerà simbolo di uno dei corpi speciali dell’esercito americano e uno dei dipinti di fumettisti più pagati di tutti i tempi, valendo un originale oltre il milione di dollari. I Molly Hatchet utilizzeranno altri capolavori di Frazetta per il successivi dischi. Flirtin’ With Disaster (1979, in copertina Dark Kingdom), disco della consacrazione con brani mito come la spettacolare Boogie No More, Whiskey Man, It’s All Over Now. Nel 1980 Danny Joe Brown è sostituito dal cantante Jimmy Farrar per problemi di diabete: in copertina uno spettacolare Conan Il Barbaro di Frazetta, ma Beatin’ The Odds, nonostante la spettacolare title track, è stroncato dalla critica, non dal pubblico che regala l’ennesimo disco in classifica. La Band ha un buon seguito fino al 1989, quando Danny Joe Brown, rientrano nel 1985 nello splendido Double Trouble Live (1985), è costretto di nuovo ad abbandonare le scene, e la band si scioglie. La storia dei Molly Hatchet continuerà, tanto che nel 2005 si riformano formalmente, anche con nuovi dischi, ma non paragonabili al furore sudista dei loro grandi capolavori.
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falcemartello · 5 years ago
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Le cattive compagnie delle Sardine
Ci son di quei giovani fenomeni che fingono di sacrificarsi loro per salvare l’umanità, invece sacrificano l’umanità per salvarsi loro. Della truffa globale di Greta, finita a registrare il suo nome e il brand “fridays for future” si è detto, della fuffa locale, alla puttanesca, delle sardine diciamo adesso. Non si era mai visto un movimento antisistema così dentro al sistema, così incistato nel potere: sorgono ad uso e consumo del governo per attaccare l’opposizione, l’unico programma è far fuori il nemico, spremono odio nel nome dell’amore, sono fondamentalmente inclini al filopalestinismo radicale, si dicono spontanei ma hanno dietro partiti, demiurghi, burattinai.
Quel vecchio arnese di Soros, pronto a finanziare di tutto, dalle Ong agli amici del giaguaro di mezzo mondo! Dopo aver incassato l’edorsement, e forse non solo quello, del vecchio Padrino, le sardine avanzano nella penultima mossa: una campagna promozionale con Benetton e l’evitabile fotografo militante Oliviero Toscani. Sardine felpate, con indosso i maglioncini (made in China, smerciati nel globo). Sardine autostradali senza rimorsi. Sardine che si offrono in maniera invereconda “al presidente Conte” e affittano Repubblica, che le affitta, per farlo sapere. Sardine piddine senza se e senza ma. E lo è, il penultimo passo perché quello definitivo – si accettano scommesse – sarà identico a quello di Greta: registrazione del nome, del marchio (design by Toscani), Fondazione ad hoc e pioggia dorata di dobloni che arrivano da tutte le parti. Questa sarebbe la gioventù santamente ribelle, consapevole, proiettata al futuro, determinata a preservare la specie: sì, quella loro, di opportunisti genetici che si riproducono una generazione dopo l’altra.
Intendiamoci: anche per questi vale la legge di Wanna Marchi, se c’è chi ci casca, tanto peggio per lui. E infatti ci cascano, a milioni o almeno a migliaia, sul demenziale luogo comune: ma almeno fanno discutere, almeno fanno prendere atto di un problema. A questa stregua, bisognerebbe ringraziare il pirata stradale perché fa prendere atto degli omicidi incidentali, lo stupratore seriale perché evidenzia la violenza sulle donne, lo stragista perché costringe a fare i conti con lo scontro di civiltà. Il fatto è che un messaggio vale per la sua fondatezza, per la sua coerenza e per il grado di conoscenza che lo presuppongono: di Greta si è sempre vantato, incredibilmente, il disagio psicologico e il fatto che se ne impipasse dei riscontri scientifici pur esaltando a parole la scienza; credibile in quanto esistente, come avviene per i feticci.
Delle sardine si è sempre sorvolata la pochezza ideologica, l’ipocrisia mediatica, riscattate, secondo i tifosi, dal semplice fatto che risvegliavano la sinistra comatosa. Anche di Liliana Segre, quintessenza del santino in processione, si trascura di verificare i risultati, preferendo esaltarne il ruolo di sopravvissuta: “almeno se ne parla, almeno ci si interroga sull’antisemitismo”. Davvero? C’è un libro appena uscito di Giulio Meotti, L’Europa senza ebrei, che traccia la controprova e i fatti sono agghiaccianti, la sovraesposizione dei santini retorici non salva l’Europa e l’Italia da un antisemitismo sempre più feroce, con gli ebrei indotti a mascherarsi, a confondersi, a nascondersi, a riprendere appena possibile la loro diaspora verso Israele.
Perché l’Europa, sempre più condizionata dall’Islam radicale, non sa e non vuole difenderli, perché i singoli stati hanno reagito tardi e adesso il vaso di Pandora dell’odio non lo richiude più nessuno, perché l’Unione Europea si è voltata dall’altra parte e non ha mai nascosto i suoi pregiudizi antisionisti, antisraeliani e, in definitiva, antisemiti. Anche le ineffabili sardine hanno tradito, nel loro infimo, la stessa contraddizione: dietro la foglia di fico della Segre hanno velato una propensione per certi personaggi che Israele la vogliono cancellare dal mappamondo; e l’antirazzismo tanto sbandierato, più in generale, si è risolto in una miserabile speculazione interna utile a rilanciare l’immagine razzista di Salvini e della destra quanto a rimuovere l’antisemitismo storico di una sinistra che anche su questo pratica il gioco delle tre carte.
A chi servono le Greta, le Sardine? Servono a loro stesse a nessun altro. Ci fu negli anni ’70 una pubblicità della Vespa che irrideva le “sardomobili”, sempre lì, asfittiche, inchiodate nel traffico. E invece le sardomobili del nuovo secolo filano perennemente in scia al potere, nel parassitismo del potere, sospinte dal carburante dei suggestionabili, dei lunatici, dei fanatici.
Sardine antisistema per Conte e Soros, Benetton e Toscani, Atlantia e Bibbiano. Sardine a marchio registrato: curioso modo di salvare il mondo, di affrancarlo dal capitalismo redditiero che funziona con i diritti d’immagine e le royalties. Aveva capito tutto Frank Zappa quando diceva che “la politica è il ramo spettacolare dell’industria”.
Max Del Papa, 3 febbraio 2020
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specialistecommerce · 5 years ago
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è cambiato il comportamento dei consumatori! Con la digitalizzazione in corso. I consumatori sono abituati a utilizzare dispositivi terminali compatibili con Internet per ottenere informazioni che li preparano all’acquisto e per concludere gli acquisti in qualsiasi momento.
La crescita del commercio online comporta una perdita di entrate nel commercio offline! Sebbene le vendite nella maggior parte dei settori della vendita al dettaglio continuino a registrare una crescita modesta, la crescita è sempre più distribuita in modo disomogeneo tra i canali on e offline.
Aumento della portata e della notorietà del marchio! Attraverso i mercati digitali è possibile raggiungere un gruppo target molto più ampio rispetto al commercio stazionario. In questo modo, potete attirare l’attenzione dei clienti internazionali sul vostro prodotto e quindi aumentare la notorietà e la portata del vostro marchio.
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baadbaadnotgood · 5 years ago
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Harvey Ball (Worcester, 10 luglio 1921 – Worcester, 12 aprile 2001) è stato un artista, imprenditore e militare statunitense, conosciuto per essere il creatore del disegno dello smile ("sorriso" in inglese), icona duratura e nota in tutto il mondo.
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L'origine degli smile. Ball inventò gli smile nel 1963, per una compagnia di assicurazioni di Worcester, la State Mutual Life Assurance Company; quest'ultima venne acquistata dalla Guarantee Mutual Company of Ohio, con un conseguente calo del morale dei suoi dipendenti. In circa dieci minuti, Harvey Bell creò una faccia sorridente che doveva essere posta sulle scrivanie e stampata su alcuni poster da appendere al muro; lo scopo degli smiley era dunque quello di accrescere il morale dei lavoratori, soprattutto se impegnati con i clienti.
Furono venduti circa 100 disegni, ma presto divennero popolari e vennero acquistati in lotti di 10.000. Dal 1971, sono stati acquistati, rendendolo un'icona internazionale. Ball, che guadagnò $45 con l'iniziale commissione, non cercò mai di usare, promuovere o di registrare come marchio l'immagine; essa finì così nel pubblico dominio negli Stati Uniti prima che potesse essere registrata.[2]
Ball morì il 12 aprile 2001, all'età di 79 anni, a causa di un'insufficienza epatica dopo una breve malattia
https://it.wikipedia.org/wiki/Harvey_Ball
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devidmiller857 · 6 years ago
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La domanda che ci viene sempre rivolta dai Clienti ��: Quanto costa registrare un logo? Quanto costa registrare un marchio? Ci si è, invece, mai chiesto cosa comporta il mancato investimento nella Proprietà Industriale per il nostro brand e per il nostro business? In quest’articolo, cercheremo di dare alcuni suggerimenti utili a tutti gli utenti interessati.L’investimento sui propri asset immateriali passa attraverso diverse attività e step procedurali, si consiglia di iniziare con il logo registrato che consente di salvaguardare la porzione grafica di un marchio, ossia ciò che solitamente viene meglio memorizzato dalla clientela, visto che l’immagine, il disegno si fissa immediatamente nella mente dei consumatori. Successivamente, acquisite quote di mercato e fidelizzata la clientela si potrà passare alla registrazione marchio.Ovviamente, il relativo investimento andrà calibrato e cadenzato sia in base alla difficoltà ed al livello di competizione presente nel proprio segmento di mercato, quindi, una quota parte del proprio budget dovrà essere annualmente accantonato, per poter essere costantemente destinato a questa tipologia d’investimento.Privarsi di questa strategia fin dall’inizio della propria attività, significa restare penalizzati, restare relegati ai margini del proprio segmento ecc. Infatti, la mancata registrazione logo e il non possedere un marchio registrato vengono a costituire una perdita d’immagine che non potrà essere più colmata, il mercato infatti non perdona! Il gap competitivo che si verrà a creare con i competitor si rifletterà sulla propria reputazione e sulla propria credibilità di fonte ai clienti.In definitiva, risparmiare sull’investimento Proprietà Intellettuale può rivelarsi un boomerang, molti imprenditori sottovalutano ancor‘oggi tale aspetto, nonostante la visibilità planetaria venutasi a creare con Internet, i motori di ricerca, i canali social, i siti web ecc. In ogni modo, suggeriamo di effettuare sempre uno studio approfondito del proprio segmento di mercato, avvalendosi di professionisti qualificati, capaci di prevedere i possibili sviluppi del proprio business.
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Le ragioni per registrare un marchio del Tuo business
Il marchio può essere costituito da qualunque forma, da parole, simbolo, nome o combinazione di tutte queste per identificare o differenziare i beni ed i servizi dei differenti venditori.
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Registrare un marchio è uno step essenziale assunto dai brands e porta una serie di benefici. Il titolare del businessche fa uso di questi marchi li possiede completamente.
Il logo si presenta come marchio quando inizia ad apparire sul prodotto o nel loro packaginged i loro consumatori iniziano a conoscere il brand. Questo marchio dovrebbe essere attraente, corto e frizzante, cosicché le persone possano ricordarlo per tutta la vita e possano velocemente identificare i tuoi beni e servizi. Ci sono parecchie motivi per registrare marchio, che include
 La Titolarità
Gli atti della registrazione come prova della titolarità per tutti i brands. Perciò, è necessario possedere questo marchio registrato.
 La Vendita
La registrazione marchio agisce anche come asset, uno può venderlo facilmente e tu non puoi mai vendere quello non sia registrato.
Facile da concedere in Licenza
Tu puoi concedere in licenza e senza seccature, cosa che non è possibile nell’ipotesi di un marchio non registrato.
Quali sono le funzioni di questi marchi?
·  Il registrare logo ti aiuta ad identificare tutti i beni e servizi e la sua origine;
·  Esso garantisce la qualità d’alta fascia;
·  Agisce come il modo più facile per pubblicizzare perfettamente i beni ed i servizi.
Il marchio registrato ti aiuta anche nel proteggere l’identità di tutti i brands nel mercato. Da quando questi clienti daranno uno sguardo al tuo marchio, loro saranno capaci velocemente di comprenderlo e mantenerlo in mente. Tu devi iniziare il procedimento per tutelare il tuo businessil prima possibile.
Presenta la tua domanda primadi lanciare il tuo brand nel mercato perchè registrare un marchio non sarà completato fino a quando l’ufficio brevetti non lo esaminerà e lo approverà. Tu non devi essere stressato nella procedura in quanto essa è semplice e facile. Essa comporta pochi steps come,
·     Trova il marchio migliore ed unico;
·     Crea la tua domanda di marchio;
·     Registralo;
Una volta che Tu registrare un marchio nessun altra società potrà mai copiare il tuo marchio che sia costituito da lettere, parole, simboli, o in altre forme.
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