#radio popolare
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nonesuchrecords · 1 year ago
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Natalie Merchant was on Radio Popolare in Milan to discuss her new album, Keep Your Courage, and more and perform "Motherland" live in the studio, ahead of her first shows in Italy in over 20 years last week. You can hear the session here.
She returns to Milan to host a new workshop at Fondazione Prada's Accademia dei bambini in January.
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marcogiovenale · 1 year ago
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oggi, 18 novembre, a milano, per bookcity: "tappe e tappeti volanti", incontro con luigi ballerini
cliccare per ingrandire https://www.bookcitymilano.it/eventi/2023/tappe-e-tappeti-volanti-incontro-con-luigi-ballerini  
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unita2org · 7 months ago
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QUANTI MEDIA CI SONO IN CINA?
di Redazione Nella Cina comunista circolano più di duemila giornali e novemila riviste. La principale Tv è China Central Television che ha sedici canali compresi quelli internazionali; inoltre vanno aggiunte 362 stazioni televisive regionali. La televisione è il più importante mezzo di informazione, educazione e d’intrattenimento nella odierna Cina. Poi c’è il settore radiofonico nazionale che…
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autolesionistra · 1 year ago
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Varie ed eventuali
Alla fresca età di [colpo di tosse] anni ho comprato il mio primo paio di anfibi. Neanche dieci giorni dopo mi son messo ad ascoltare i Rancid. La riflessologia plantare punk è una branca che andrebbe approfondita.
In questo periodo storico se il tuo peso forma coincide con le ultime due cifre del tuo anno di nascita o sei di mezza età o vai alle elementari
Ho una pila di libri arretrati che non sfiora il soffitto solo perché metà sono in formato digitale, e ho stimato che circa ogni quindici pagine lette mi viene in mente un altro libro che vorrei leggere. Ormai ho accettato serenamente di vivere annegato nei backlog, che siano di lettura, di lavatrici, di lavoro d'ufficio o di bestemmie arretrate
Arrivo dopo la puzza ma questo sbarbo oltre ad essere particolarmente talentuoso ha dato una rappresentazione di un certo tipo di disagio mentale incredibile: https://www.youtube.com/watch?v=s_nc1IVoMxc
Io e l'attualità non ci parliamo più da un pochino. Nell'ultimo tentativo di accensione di un tg a cinni presenti il piccolo ha visto un paio di palazzi ucraini distrutti e ha avuto paranoie belliche serali per una quindicina di giorni. L'altro giorno ho fatto un tentativo sintonizzandomi alle setteetrenta sul gr di popolare network trasmesso da radio città fujiko. Appena ha iniziato a sfumare Black Market dei Weather Report mi hanno iniziato a parlare in contemporanea in tre. Ho spento.
Negli ultimi due mesi il quantitativo di genitori di amici malati o deceduti è fuori scala, ma pure quello di amici che hanno scoperto sfighe di salute di vario tipo. Non sono pronto a tutto questo.
In una sfilza di attacchi di mal di testa che mi ha fatto inimicare a suon di porconi tutte le Principali Religioni Monoteistiche™, guardando il file dove da un paio d'anni ho iniziato ad appuntarmi questi eventi (i mal di testa, non le bestemmie) ho realizzato che novembre è sempre stato particolarmente infame come mese. Come se non avessi già abbastanza motivi per aborrire i mesi freddi.
Mi sono incammellato a guardare un quantitativo imbarazzante di versioni di White Rabbit. Amanda Palmer ne ha fatta una abbastanza strepitosa ma forse vincono questi tizi (non sai di avere bisogno di bluegrass lisergico finché non ti ci imbatti): https://www.youtube.com/watch?v=LeHlvXvG6vA (sul finale lo stregatto decolla)
Sono da sempre stato abbastanza utopista/idealista anche contro ogni evidenza (che credo sia una sorta di prerequisito per essere di sinistra) ma devo dire che il sol dell'avvenire non lo vedo più, manco come ombra diafana dietro al nebbione. Poi qualcuno dirà frasi ad effetto tipo la notte è sempre più buia prima dell'alba ma quelle son cose tipo pestare una cacca porta fortuna, l'ha inventata uno che ne aveva appena pestata una per non menare qualcuno. Se la situazione è una merda non è che puoi dirle che è bruttina, poi si fa delle illusioni (semi-cit).
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diceriadelluntore · 2 months ago
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Storia Di Musica #342 - The Corrs, Home, 2005
Le Storie musicali di band di fratelli e sorelle ci portano in Irlanda, per una band che tra fine anni '90 e inizi 2000 fu molto popolare. The Corrs, come suggerisce il nome, sono una band di tre sorelle e un fratello, i Corr appunto. La loro storia è molto particolare e si lega a quella di un film del 1991, divenuto di culto, ambientato a Dublino, da dove provengono i nostri. The Commitments, diretto da Alan Parker, racconta la storia di Jimmy Rabbitte e del suo tentativo di mettere su una band di soul e rhythm'n'blues a Dublino, The Commitments, appunto. Il film, che è anche uno spaccato dell'isola prima della travolgente trasformazione avvenuta negli ultimi decenni, fu trampolino di lancio di una serie di attori\cantanti che dopo il film si lanciarono in carriere musicali. E tra loro c'erano i fratelli Corr. Jim Corr suonava in una band con John Hughes, che curava per Parker le selezioni dei musicisti. Hughes non sapeva che Jim avesse tre sorelle musiciste, Caroline, Sharon e Andrea, con cui si presenta i provini. Andrea ottiene una parte di recitazione con battute (è Sharon, la sorella minore di Jimmy), gli altri tre fanno da comparse, ma Hughes dopo le riprese chiede di poter diventare il loro manager. Diventano una band, dove suonano diversi strumenti, anche quelli tradizionali irlandesi. Il primo grande trampolino di lancio è l'esibizione, nel 1994, per i Mondiali di Calcio di USA 94, seguita due anni dopo per la cerimonia d'Apertuna dei Giochi Olimpici di Atlanta '96. Vanno in tour a supporto di Celine Dion, mentre il loro primo disco, Forgiven, Not Forgotten, che comprende sia brani strumentali di musica tradizionali che canzoni pop rock, svetta nelle classifiche di mezzo mondo, diventando uno dei dischi d'esordio di artisti irlandesi più di successo di ogni tempo. Nel 1997 successo per Talk On Corners, partecipano al Pavarotti And Friends a Modena e ricevono nel 1999 un Brit Award come Miglior Band Internazionale, registrando persino un MTV Unplugged, che vende milioni di copie. Il successivo disco, In Blue, prodotto da Robert John "Mutt" Lange, li consacra star internazionali: il singolo Breathless va in classifica in mezzo mondo, come Radio, l'album è il terzo disco con le maggiori vendita della Storia delle Classifiche musicali d'Irlanda dopo il The Best Of 1980-1990 degli U2 e Be Nere Now degli Oasis. Sono nominati ai Grammy Awards. Registrano un altro disco dal vivo, VH1 Presents: The Coors Live In Dublin, con ospiti Bono che duetta con loro in When The Stars Go Blue di Bryan Adams (un gioiellino) e Summer Wine di Nancy Sinatra e Ronnie Wood dei Rolling Stones che suona la chitarra in Little Wing, cover del classico di Jimi Hendrix e in Ruby Tuesday. Succede però una fatto doloroso: Jean, la madre dei fratelli Corr, muore in attesa di un trapianto di fegato all'ospedale di Newcastle, in Gran Bretagna.
E proprio alla madre, e alla loro terra, è dedicato questo disco, Home, che esce nel 2005. L'album precedente, Borrowed Heaven, già aveva riaperto la strada del folk nella loro musica, che nei dischi di successo internazionale si era un po' persa, ma in questo disco si ritorna alle origini. In scaletta 12 pezzi, divisi tra strumentali tradizionali di musica celtica irlandese, come Haste To The Wedding, che è il brano principe del ballo Céilí, uno scritto da Sharon Corr, Old Hag e due cantati in lingua gaelica dalla bellissima voce di Andrea, Buachaill ón Éirne (che vuol dire Ragazzo di Erne) e Bríd Óg Ní Mháille, Bridget O'Malley, che probabilmente è una riedizione ottocentesca di un antico canto dedicato a santa Brigida d'Irlanda. Ancora più emozionate è la parte di canti tradizionali cantati in inglese: My Lagan Love è uno dei primi traditional scoperti da Joseph Campbell, che agli inizi del 1900 intraprese un percorso di ricerca e traduzione dei canti tradizionali, musicati e riportati sugli spartiti da Herbert Hughes; la meravigliosa Spancil Hill è invece un traditional, probabilmente scozzese, che venne riadattato dai migranti irlandesi in America, dove divenne molto famosa nella zona dei Monti Appalachi: lo spancil era un modo di legare le zampe dei capi di bestiame per non farli scappare durante le fiere. Dolcissime sono Peggy Gordon e la bellissima Black Is the Color, conosciuta anche come Black Is the Color Of My True Love's Hair, brani che raccontano il carattere forte e deciso delle donne di quei posti. The Moorlough Shore è una delle più famose ballate irlandesi: è la storia di un giovane, innamorato della sua terra e di una ragazza, che però rifiuta le sue avances perché ama già un marinaio. Aspetterà il suo vero amore per sette anni. Frustrato, il ragazzo lascia la casa della sua infanzia e salpa, continuando a elogiare la ragazza che ama e che vive a Moorlough Shore. Sulla sua melodia, durante gli anni della Rivoluzione dell'Indipendenza irlandese (negli anni Dieci del 1900) i rivoluzionari cantarono The Foggy Dew, il principe dei brani di libertà irlandese. Completano la scaletta tre cover di brani moderni: Heart Like A Wheel, successo di Kate & Anna McGarrigle, poi ripreso da tanti artisti (la versione più famosa di Linda Ronstand), Old Town del leader dei Thin Lizzy Phil Lynott e un brano, Dimming Of The Day, scritto da Richard e Linda Thompson per un loro disco del 1975, Pour Down Like Silver. La musica è arrangiata con delicatezza, agli strumenti moderni sono affiancati i tin whistle, il Bodhrán (che è il tamburello irlandese) e una sezioni archi, che è sempre stato un marchio di fabbrica della musica Corrs. Spicca la voce, brillante e squillante di Andrea Corr, emozionante in più di un passaggio. Il disco, che non è di successo come i precedenti, ha comunque successo in patria, In Australia e sorprendentemente in Francia, dove vende 100 mila copie.
Andrea Corr, che ha recitato anche in altri film, tra cui Evita con Madonna e da protagonista una semisconosciuta commedia canadese, The Boys From County Clare, tenterà, con scarso successo, anche la carriera solista, con Ten Feet High. I Corrs continuano a suonare e a pubblicare materiale (l'ultimo disco del 2017) ma non hanno più raggiunto il successo dei dischi pop, nè la delicatezza, e la bellezza, del disco di oggi, un bellissimo esempio di variazioni "moderne" ai classici tradizionali della cultura delle isole britanniche, un grande tesoro culturale.
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precisazioni · 2 months ago
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nonostante ibuprofene e tachipirina, la febbre persiste: l'ipotesi della guardia medica è che si tratti di un colpo di fresco, credenza popolare sostenuta dai dottori per sbolognarsi i pazienti; oltretutto, mi sono reso conto che il primo giorno di gradi ce ne fossero ventisei, per poi ricordare che ventisei gradi, in effetti, per un palermitano equivalgono al freddo. qualunque sia la causa, è possibile che debba posticipare il volo di ritorno e che quindi debba chiedere di rimandare il set in radio
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blogitalianissimo · 10 months ago
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Ho fatto un giro sul subreddit dell’eurovision perché sebbene abbia 100% intenzione di non guardarla volevo un po’ farmi un’idea di cosa ne pensasse il pubblico internazionale del Sanremo di quest’anno.. porca miseria sembra il fan club di Annalisa 😭 cioè io lei la adoro ed è bravissima, ma la canzone che ha portato settimana scorsa molto blanda rispetto ad altre sue hit recenti sempre ritmate.. e invece tutti li ad impazzire dicendo “what more does she have to do to win?” 💀ci sono rimasta, onestamente non credevo fosse così popolare haha. Per me non si meritava neanche la top 5 quest’anno….
Ti spiego il perché, e posso dirlo a mente lucida adesso che Sanremo è finito e ho digerito meglio le canzoni:
Perché la canzone di Annalisa era confezionata per l'Eur*vision (e per le radio, ma questo è un altro discorso).
La canzone di Annalisa è proprio quel pop plasticoso che gli europei vogliono vedere sul palco, e non è una cosa che chiedono solo a noi, ogni anno all'Eur*vision ci sono parecchie Annalisa nella competizione.
Cosa che mi ammazza è che comunque secondo me mai nella vita vincerebbe l'eur*vision, perché appunto le Annalisa all'Eur*vision sono la norma.
Ma a noi comunque frega niente della loro opinione, soprattutto adesso che bisogna BOICOTTARE L'EUR*VISION
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darkacademiaarchivist · 1 year ago
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i've kinda been rotating the whole james somerton situation around in my head all day because i really liked his content and, like i said, i am super disappointed but i'd like to point out one point about the misogny that i noticed in some of his vidoes that i kinda ignored because i liked the rest but i think it's weird to call all women who shil mlm ships "straight white women fetishizing gay men" because queer women exist... Also, unfortunately because in a lot of pieces of media there are more well developed male characters than female characters so obviously mlm ships will end up being more popular if the characters already had more interesting dynamics...
I'm not saying it's not a thing at all or that queer women can't be guilty of this as well but it did kind of rub me the wrong way to be this one sided about it... Mainly because a big part of my Instagram bubble is queer bookstagram where Heartstopper and RWRB are really popolar but there are also a lot of really popular sapphic books (sometimes even by the same authors). it's just really weird to frame it like there are a lot of people framing the Heartstopper fandom as a whole as toxic straight women because a lot of people in the fandom are queer and can relate a lot to the characters even thought there experiences isn't the exact same... (i relate a lot to Nick's journey with his bisexuality and i really didn't expext the comic to resonate so much with me when i started it i was just curious what the hype was about and i already liked radio silence)
i guess i'm just frustrated about dismissing the experiences of queer women and non-binary people when you also talk about queer erasure in your videos (AND PLAGERIZE WORK ABOUT QUEER ERASURE??? DID HE NOT SEE HOW MESSED UP THIS WAS????)
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gregor-samsung · 1 year ago
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“ Insieme col comunicato dell'armistizio, il ministero della C. P. [Cultura popolare] ci fa sapere che è desiderio personale di Badoglio che tale comunicato sia pubblicato fra due striscie nere a lutto. Formalismo nella tragedia. Il Primo ministro si raccomanda poi, e ne fa obbligo, che nel commento si elevi un pensiero grato al Re. Corre voce che Re e Badoglio siano scappati. Nessuno si è sentito di «elevare il pensiero ». Un tale, cui non avevo mai sentito dire nulla di impressionante, mi dice semplicemente: « Comincia una tragedia the costerà la vita a centinaia di migliaia d'italiani ».
A un angolo di strada, mentre lascio casa mia chissà per quanto tempo, vedo due soldati fermi, col fucile a tracolla, mentre la città convulsa ribollisce. Chiedo se sono là per l'ordine pubblico. No, sono stati mandati via dalle caserme e non sanno dove andare. Hanno la famiglia nell' Italia meridionale. Mi dicono che i soldati sono stati tutti cacciati dalle caserme, dai loro superiori.
All'Ambasciata di Germania si sono presentati tutti i grandi e piccoli fascisti della Capitale. Era affollato fino il giardino, e Dollman passava da un gruppo all'altro. Molti di quelli che reputavo innocui vi hanno fatto la loro comparsa, accanto alle loro amanti e confidenti. La radio trasmette notizie e appelli con una spiccata pronunzia tedesca. « Sarete nutriti, vestiti, pagati ». Che non abbiano trovato nessuno che volesse parlare in buon italiano?
Un bersagliere, presso la stazione, un povero bersagliere, si è messo a sparare come un pazzo da un carro armato italiano rovesciato, solo, in piedi, ed è stato ucciso facilmente dai tedeschi. “
Corrado Alvaro, Quasi una vita: giornale di uno scrittore, Bompiani, prefazione di Geno Pampaloni, Bompiani, 1951; pp. 367-368.
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flavioscutti · 1 year ago
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Flavio Scutti - CANZONE ITALIANA - Speciale Folk Psichedelico 1970-1980
https://www.mixcloud.com/radioraheem_milano/flavio-scutti-canzone-italiana-speciale-folk-psichedelico-1970-1980-12-05-2023/
Nel Folk Psichedelico i testi diventano favole che parlano di un mondo naturale e amore. I suoni acustici della chitarra sono arricchiti da arrangiamenti sperimentali e improvvisazioni che costruiscono un immaginario molto particolare. Canzoni forse poco conosciute che qui si esprimono in tutta la loro bellezza.
Tengo molto a questa selezione, a cui ho lavorato per tanto tempo, perché il folk in Italia è diventato un fenomeno molto grande che si è espresso maggiormente in quello dei cantautori, dove la parte musicale è stata forse sempre messa in secondo piano. Si pensa in favore dei testi, ma più altro perché il mercato e soprattutto la critica musicale ha preferito cose che riusciva meglio a comprendere. Alla RCA Italiana che ha gestito quelli che sono diventati gli artisti più seguiti abbiamo delle bellissime produzioni, ma quasi sempre semplificate in una forma pop, io ho voluto cercare nei dischi quel qualcosa che si legasse alla sperimentazione, ma allo stesso tempo con quella che è la tradizione musicale popolare, con il simbolismo nelle culture, spesso arrivando ad artisti e dischi poco conosciuti che ritengo importanti
Brani
Giorgio Laneve - La Leggenda Del Mare D'Argento (1971)
Leone Tieri - Il Sogno Di Leone (1970)
Gianfranca Montedoro - La Cavallerizza (1974)
Equipe 84 - Io Ero Là (1971)
Alan Sorrenti - Vorrei Incontrarti (1972)
Maria Monti - La Pecora Crede Di Essere Un Cavallo (1974)
Mauro Pelosi - Con Te (1973)
Maurizio Arcieri - Per Amore (1973)
Bruno Lauzi - In Campagna (1974)
Gino D'Eliso - I Santi Sui Muri (1976)
Maurizio Fabrizio - Storia Di Qualcuno (1975)
Grazia Di Michele - A Giorni Verrai (1978)
La Stanza Della Musica - Pensiero Buono Del Mattino (1978)
Celeste - Favole Antiche (1976)
In diretta su Radio Raheem il 12/5/2023 alle 10:00
Ascolta tutti gli speciali
https://www.radioraheem.it/artists/flavio-scutti/
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popolodipekino · 2 years ago
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libera associazione
ho imparato oggi dalla radio che cos'è la sevdalinka, o sevda, o sevdah: musica popolare di tradizione bosniaca; i pezzi di sevdalinka parlano di amori impossibili, non corrisposti o per altre ragioni non realizzabili o mai nati. il nome verrebbe dal turco sevda / arabo sawda = bile nera, melancolia - che secondo la medicina antica è quell'umore legato ad un senso di mancanza, lontananza, malinconia per qualcosa o qualcuno.
che a me suona tanto simile alla saudade - quel sentimento di distanza e perdita provato dagli esploratori portoghesi che navigavano gli oceani. só que infelizmente parece que saudade não tem nada a ver com la bile nera, piuttosto con soledade, da solitas, atis = solitudine; o forse, secondo l'etimo popolare, con sau/sal = sale (rimando/metonimia per oceano, eu acho)
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marcogiovenale · 1 year ago
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18 novembre, milano, bookcity: tappe e tappeti volanti, incontro con luigi ballerini
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usmaradiomagazine · 5 days ago
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𝐔𝐍𝐃𝐄𝐑 𝐓𝐇𝐄 𝐋𝐀𝐁𝐄𝐋         
ON AIR FRIDAY 22 NOVEMBER 2024 – 9:00 pm (CET) – usmaradio.org
ENG BELOW
Usmaradio presenta un nuovo spazio di esplorazione musicale: “Under the Label”, un programma ideato e condotto da Andreij Rublev. Ogni due settimane, il venerdì alle 21:00 a partire dall’11 ottobre, Rublev ci guiderà in un viaggio attraverso le trame della musica contemporanea, underground, indipendente e sperimentale, indagando le nuove tendenze e le contaminazioni tra generi che stanno ridefinendo il panorama sonoro globale.
Quarta puntata: venerdì 22 novembre 2024
𝐭𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨: Fields
Nel quarto episodio, Rublev ci porta alla scoperta del vasto mondo delle field recordings: le pratiche, gli scopi, gli utilizzi delle registrazioni sul campo di vari ambienti acustici (musicali e non) e le loro applicazioni nel sound design, nelle composizioni musicali, per la documentazione di fenomeni sonori in via di estinzione.
𝐚𝐬𝐜𝐨𝐥𝐭𝐞𝐫𝐞𝐦𝐨:
> NIC STAGE racconta di come una field recordings di un idrante rotto ripresa fuori casa sua e caricata su freesound.org nel 2005 sia diventata a sua insaputa uno dei suoni iconici del videogame più popolare della storia: il verso del ragno in Minecraft. Intervista tratta dal video del 2023 di Simon the Magpie “He Made the Minecraft Spider Sound” su Youtube. https://youtu.be/PzAgWFuZ9e0?si=PQpfiTqKPH00-KY6
> MOHAMED CHOUCAIR musicista libanese e membro di radio Alhara, ha creato uno strumento virtuale utilizzando le field recordings dei droni che sorvolano quotidianamente la sua città, Beirut, nel tentativo di trasformare un suono che evoca morte e distruzione in uno strumento creativo. Lo strumento è liberamente scaricabile e l’artista suggerisce alcuni rifugi che accolgono e sfamano gli sfollati a causa dei bombardamenti a cui fare delle donazioni. Maggiori info nella sua pagina instagram. https://www.instagram.com/mohamedchoucair/
> LIGHTS IN THE POND alias di Davide Amici ci porta in un'esplorazione contemplativa di una dimensione dilatata. Strati di registrazioni ambientali naturali formano un paesaggio abitato da melodie rarefatte che si dipanano e si rincorrono fino a lacerarsi. Un paesaggio sonoro immaginario che riflette il mondo interiore tanto quanto quello esteriore. https://biodiversitarecords.bandcamp.com/album/lights-in-the-pond
> IMPERO DELLA LUCE è un duo che esplora e organizza i suoni registrati dei campi elettromagnetici di dispositivi di uso quotidiano, macchinari industriali, città, bunker e diverse località in tutto il mondo. Questo paesaggio sonoro impercettibile che ci circonda non può essere percepito dall'orecchio umano, ma è accessibile attraverso l'uso di speciali dispositivi, che Impero della luce utilizza per creare le proprie performance live e registrazioni.
> ANGELO BIGNAMINI ispirandosi ad alcuni autori classici della musique concréte e attraverso l'utilizzo di una tavolozza sonora variegata, Bignamini affronta sonorità legate principalmente alla sfera dei legni. Il "violino preparato" è lo strumento principale di quest'opera. Viene manipolato, scomposto e corroso attraverso l'uso di registratori e alcune interferenze elettriche prodotte da vari altoparlanti e microfoni economici.
> THE GANDHARVAS FIELD RECORDINGS Registrazioni sul campo effettuate a Jhapa, Nepal, dal sound designer indiano Hishei. Queste registrazioni sono state effettuate in  un villaggio dei Gandharva.  I Gandharva sono una casta professionale di menestrelli popolari itineranti. Purtroppo la loro arte è sull’orlo dell’estinzione. Questa serie di registrazioni sono state effettuate con i Gandharva che hanno rinunciato a viaggiare. Per lo più ora lavorano nelle loro fattorie. Per uno sguardo più approfondito alla casta dei Gandharva consiglio il documentario Youtube di Mreenal Mams “The Gaines/Gandharvas - The Singing Troubadours of Nepal” https://youtu.be/aODLxeuSqq0?si=AS1nQ8lRBwF4FQcf https://hishey.bandcamp.com/album/gandharvas-field-recording
> OM TELOLET OM selezione di registrazioni sul campo “om telolet om” di Luigi Monteanni, antropologo italiano che studia la cultura sonora indonesiana. L'espressione “om telolet om” si riferisce a una pratica per cui gli adolescenti nelle aree suburbane dell'Indonesia chiedono agli autisti degli autobus di suonare i loro telolet (speciali clacson polifonici), che poi registrano con i cellulari e condividono come compilation di video su YouTube. Nel 2016, il fenomeno “om telolet om” è diventato virale, raggiungendo la comunità musicale EDM e generando diversi remix tra i producer occidentali. Maggiori informazioni in questo articolo di Luigi Monteanni per norient.com https://norient.com/luigi-monteanni/viral-horn-global-village
> ISOLA DELLA CONA Registrato da Martina Testen e Simon Serc nella primavera del 2022 all'Isola della Cona, Italia. L'Isola della Cona è situata all'interno della Riserva Naturale Regionale del Friuli Venezia Giulia, alla foce del fiume Isonzo, appena al largo della costa del Mar Adriatico, ed è un'importante area protetta per una varietà di specie animali. L'Isola della Cona si estende su una superficie di circa 200 ettari ed è ricoperta da una varietà di habitat, tra cui lagune, paludi, foreste e praterie. Ospita numerose specie di uccelli, diverse di esse in via di estinzione.
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Ogni puntata di “Under the Label” offre un’occasione unica per scoprire artisti che sfidano le categorizzazioni musicali, rompendo le barriere tra generi e culture. Le trasmissioni non sono solo un viaggio musicale, ma anche un'esplorazione critica delle tendenze culturali e sonore che caratterizzano il mondo contemporaneo
→ Andreij Rublev, alias di Andrea Gava, è un musicista e produttore italiano con un percorso che abbraccia vari progetti artistici tra sperimentazione sonora e performance dal vivo. Con una profonda conoscenza del panorama underground, Rublev è noto per la sua abilità nel creare ponti tra culture musicali diverse, spaziando dall'elettronica fino alle nuove frontiere della sperimentazione elettroacustica
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Usmaradio presents a new space for musical exploration: “Under the Label”, a show conceived and hosted by Andreij Rublev. Every two weeks, on Fridays at 9:00 PM starting October 11, Rublev will guide us through the threads of contemporary, underground, independent, and experimental music, investigating the new trends and cross-genre contaminations that are redefining the global soundscape
Third episode: Friday, 22 November, 2024
Title: Fields
In the fourth episode, Rublev takes us to discover the vast world of field recordings: the practices, purposes, uses of field recordings of various acoustic environments (musical and otherwise) and their applications in sound design, in musical compositions, for the documentation of sound phenomena in danger of extinction.
Featured artists in this episode:
> NIC STAGE tells us how a field recording of a broken fire hydrant taken outside his house and uploaded to freesound.org in 2005 became, without his knowledge, one of the iconic sounds of the most popular video game in history: the sound of the spider in Minecraft. Interview taken from Simon the Magpie's 2023 video “He Made the Minecraft Spider Sound” on Youtube. https://youtu.be/PzAgWFuZ9e0?si=PQpfiTqKPH00-KY6
> MOHAMED CHOUCAIR Lebanese musician and member of radio Alhara, has created a virtual instrument using the field recordings of the drones that fly over his city, Beirut, daily, in an attempt to transform a sound that evokes death and destruction into a creative instrument. The tool is freely downloadable and the artist suggests some shelters that welcome and feed those displaced by the bombings to which donations can be made. More info on his instagram page. https://www.instagram.com/mohamedchoucair/
> LIGHTS IN THE POND aka Davide Amici takes us in a contemplative exploration of a dilated dimension. Layers of natural field recordings form a landscape inhabited by rarefied melodies that unravel and chase each other until they tear apart. An imaginary soundscape that reflects the inner as much as the outer world. https://biodiversitarecords.bandcamp.com/album/lights-in-the-pond
> IMPERO DELLA LUCE is a duo that explore and organize the recorded sounds of the electromagnetic fields of everyday devices, industrial machinery, cities, bunkers and different locations around the world. This inaudible soundscape that surrounds us cannot be perceived by the human ear, but it is accesible through the use of special devices, that Impero della luce uses to create their live performances and records.
> ANGELO BIGNAMINI inspired by some classical authors of musique concréte and through the use of a varied sound palette, Bignamini deal with sounds mainly related to the sphere of woods.
The "prepared violin" is the main instrument of this work. It's manipulated, broken down and corroded through the use of tape recorders and some electric interferences produced by various loudspeakers and cheap microphones.
> THE GANDHARVAS FIELD RECORDINGS Field recordings made in Jhapa, Nepal by Indian sound designer Hishei. These recordings were made in the village and homes of the Gandharvas.  The Gandharvas are an occupational caste of travelling folk minstrels. Sadly their art is on the verge of extinction. This series of recordings were made with Gandharvas who have given up travelling to different locations. They mostly now work in their farms. For a more indepth look at the Gandharvas caste check Mreenal Mams Youtube documentary “The Gaines/Gandharvas - The Singing Troubadours of Nepal” https://youtu.be/aODLxeuSqq0?si=AS1nQ8lRBwF4FQcf https://hishey.bandcamp.com/album/gandharvas-field-recording
> OM TELOLET OM selection of “om telolet om” field recordings by Luigi Monteanni, an italian anthropologist who studies the Indonesian sonic culture. The expression “om telolet om” refers to a practice for which teenagers in suburban areas of Indonesia ask bus drivers to play their telolet (special polyphonic horns), which they then record with cellphones and share as YouTube video compilations. In 2016, “om telolet om” went viral, reaching the EDM music community and generating several remixes featuring samples from various videos. More info in this article by Luigi Monteanni for norient.com https://norient.com/luigi-monteanni/viral-horn-global-village
> ISOLA DELLA CONA Recorded by Martina Testen & Simon Serc during spring 2022 at Isola della Cona, Italy. Isola della Cona is an island located within the Regional Nature Reserve in Friuli Venezia Giulia, at the mouth of the Isonzo River, just off the coast of the Adriatic Sea, and it is an important protected area for a variety of animal species. Isola della Cona covers an area of about 200 hectares and is covered by a variety of habitats, including lagoons, marshes, forests, and grasslands. It is home to numerous species of birds, including several endangered ones.
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Each episode of “Under the Label” offers a unique opportunity to discover artists who challenge musical categorization, breaking barriers between genres and cultures. The broadcasts are not just a musical journey but also a critical exploration of the cultural and sonic trends shaping the contemporary world
→ Andreij Rublev, aka Andrea Gava, is an Italian musician and producer whose career spans various artistic projects, blending sound experimentation with live performances. With deep knowledge of the underground scene, Rublev is known for his ability to bridge diverse musical cultures, ranging from electronic music to the new frontiers of electroacoustic experimentation.
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forzaitaliatoscana · 8 days ago
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Ucraina, Bergamini: Ue sostiene Kiev, impegno per la pace
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Ucraina, la vicesegretario nazionale di Forza Italia e responsabile esteri del partito azzurro Deborah Bergamini: "Bisogna impegnarsi per un percorso coordinato e credibile verso la pace"  In un intervento al programma "Giù la maschera" su Rai Radio 1, Deborah Bergamini, la vicesegretario nazionale e responsabile del dipartimento Esteri di Forza Italia, ha sottolineato l'importanza dell'approccio unitario dell'Unione Europea nei confronti del conflitto in Ucraina. "Fin dall'inizio del conflitto in Ucraina, a differenza di tante altre occasioni, l'Europa ha assunto una postura unitaria," ha dichiarato Bergamini. Il supporto a Kiev, secondo la politica toscana, è stato chiaro e senza esitazioni, un atteggiamento condiviso anche dall'Italia durante la sua presidenza del G7. Nonostante ciò, Bergamini ha riconosciuto che l'Europa potrebbe aver mancato in autorevolezza, un aspetto su cui c'�� ancora molto da lavorare. L'impegno per la pace è stato un altro punto centrale del discorso di Bergamini. "Ora bisogna impegnarsi per un percorso coordinato e credibile che crei le condizioni di una via verso la pace," ha affermato, sottolineando l'importanza di una risoluzione del conflitto che non solo risponda alle esigenze immediate ma che consideri anche il futuro di Ucraina ed Europa. Guardando al futuro della politica estera dell'Unione Europea, Bergamini ha espresso ottimismo riguardo alla nuova Commissione Europea guidata dal Partito Popolare Europeo (PPE). "La nuova commissione Europea, guidata dal PPE, ha l'occasione di fare un salto di qualità anche nella sua politica estera, adeguando i propri meccanismi decisionali alla necessità di dare risposte forti anche nei tempi brevi dettati dalla profonda trasformazione che stiamo attraversando," ha concluso. Questo intervento riflette non solo l'impegno di Bergamini per una risoluzione pacifica del conflitto in Ucraina, ma anche la speranza che l'UE possa rafforzare il suo ruolo globale attraverso una politica estera più dinamica e incisiva. Edoardo Fabbri Nitti Forza Italia - Coordinamento Regione Toscana Follow @FI_ToscanaTweet to @FI_Toscana
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diceriadelluntore · 9 months ago
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Storia Di Musica #315 - Blackfoot, Strikes, 1979
Per le Storie di Marzo ho individuato un metodo scientifico infallibile per scegliere la tematica che legherà i dischi di questo mese: ho preso a caso con gli occhi chiusi, un bottone nella scatola in cui tengo quelli di riserve, e ho pescato un bottone nero. Di per sè, il colore nero poteva aprire una infinità di opzioni, ma seguendo il principio della scoperta, in questo 2024, di band dimenticate, ho optato per dischi di band che hanno "nero" nel nome. Tralasciando le scelte più ovvie, il viaggio musicale marzolino inizia nella Florida di fine anni Sessanta, quando stava per prendere il volo il Southern Rock. Siamo a Jacksonville, capitale dello stile, e come molti stavano facendo in quei mesi, dei giovani mettono su una rock band: Rickey Medlocke (batteria, voce) e Greg T. Walker (basso) incontrano il newyorkese Charlie Hargrett (chitarra) e danno vita al gruppo Fresh Garbage Band con Ron Sciabarasi alle tastiere. Da qui inizia una serie infinita di cambi di formazione intorno ai primi tre che seguirà per decenni il destino dei nostri: infatti il primo a lasciare è Sciabarasi, si aggiungono altri musicisti provenienti da un'altra band, i Tangerine, cambiano nome in Hammer e con questa formazione per 6 mesi sono la resident band del più popolare topless club di Gainsville, in Florida, il Dub's. Provano ad andare a New York, e lì si accorgono che esiste già una più affermata band con lo stesso nome, quindi decidono di chiamarsi Blackfoot, in omaggio al popolo dei Nativi americani, dato che Jakson Spires, entrato dai Tangerine, è parte Cherokee, Medlocke parte Sioux, e Walker parte Creek. Ma la loro strada è ancora lunga: la band si scioglie diverse volte, alcuni di loro vanno a suonare con i Lynyrd Skynyrd (Medlocke e Walker, per alcuni mesi nel 1971, uscirà solo nel 1978, dopo l'incidente aereo che colpì il leggendario gruppo, il materiale registrato in quel frangente), si trasferiscono in New Jersey, dove con una formazione stabile registrano delle canzoni, che dopo varie peripezie nel 1975 vengono pubblicate dalla Island, che cercava nel proprio catalogo un gruppo Southern Rock, con il titolo No Reservation, e nel 1976 Flying High, stavolta per la Epic: sono due dischi di southern rock che non lasciano il segno e sopratutto non vendono quasi nulla. La band è sempre in fermento, e passano 3 anni (tra scioglimenti, defezioni per problemi alle corde vocali, dissidi) quando passano alla Atco, che suggerisce loro un approccio diverso alla scrittura. Ne esce fuori il disco di oggi, Strikes (1979), con il cobra sfocato in copertina, che li fa conoscere, dopo dieci anni, al grande pubblico. Merito è di una formazione finalmente definita (almeno per il momento) composta da Rickey Medlocke, Charlie Hargrett (chitarra ritmica), Greg T. Walker (basso) e Jakson Spires (batteria) ed una scaletta che alterna pezzi propri, tra cui i loro due maggior successi, e una scelta azzeccatissima di cover, suonate in maniera originale rispetto alle versioni degli autori. Il suono è più hard o AOR (che sta per adult oriented rock, il genere che maggiormente passavano le radio), e ha una sua natura interessante, per quanto costruita nei canoni del genere senza tante innovazioni.
Mi piace molto la scelta delle cover: I Got A Line On You fu un grande successo dei favolosi Spirit di Randy California, band mitica del rock Californiano del decennio precedente, e qui viene resa più groovy e tosta rispetto all'originale; Pay My Dues fu un successo dei Blues Image, altra band della Florida, di appena qualche anno prima dei nostri, che fu uno dei pochi esempi non californiani di rivisitazione del blues, alla maniera "europea", e che come i Blackfoot era famosa come resident band, non di un topless bar, ma di un famoso locale di Miami, il Thee Image, aperto alla sperimentazione; Wishing Well fu invece un successo dei Free, la band inglese di Paul Rodgers che prima di sciogliersi (lui andrà ai Bad Company) scrisse questa hit. Di tutte e tre, i Blackfoot ne fanno una versione particolare, dove i cambiamenti seppur minimi sono quelli incisivi, regalando alle nuove versione un vestito particolare e riconducibile al loro nuovo stile. Tra gli autografi, segnalo le loro due canzoni più famose: Train Train, scritta dal nonno di Rickey Medlocke, Shorty, che diventerà una hit anche per Dolly Parton e per un'altra band dell'heavy metal, i Warrant. Ma la loro canzone simbolo è Highway Song: oltre 7 minuti spericolati, dalla costruzione epica e imperiosa e che finiscono con sensazionali duelli di assoli alla chitarra, con all'inizio anche belle melodie vocali, canzone che è un grande omaggio all'epopea dei gruppi che dalla Florida hanno messo mattoni importanti all'edificio della Storia del Rock. Il successo arriva, quasi inaspettato, e la band fa da spalla a grandi nomi in tour nel 1979 negli Stati Uniti: fondamentale per loro quello in apertura ai The Who. La band cavalca l'onda e in due anni sforna altri due dischi niente male, Tomcattin (1980, con una Pantera in copertina) e Marauder (con un falco, 1981) e fa due tour seguitissimi. Qui però finisce la loro fortuna: l'arrivo, come uno tsunami, dell'estetica MTV li taglia fuori: il rock del sud è visto come un genere passato e addirittura la ATCO non accettò il loro disco che sarebbe dovuto uscire nel 1984, Vertical Smiles. La band conseguentemente va in crisi e si scioglie per l'ennesima volta. Va detto che non saprei nemmeno contare i vari avvicendamenti, ma considerando che tentano una reunion prima nel 1990 (pubblicando un nuovo disco, Medicine Man) e poi addirittura nel 2004 e nel 2021 sono sicuro che nelle varie formazioni hanno girato almeno 40 musicisti diversi, a dimostrazione di una voglia di musica francamente ammirevole.
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telodogratis · 29 days ago
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“Ora mi piacciono le donne”. L’annuncio della conduttrice dopo le ultime delusioni d’amore
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