#radio gufo
Explore tagged Tumblr posts
Text
s1e100 La Giga Brace
siamo sempre più vicini alla fine :(
qualunque episodio con Gaia e Rosarospa è un buon episodio
mi fanno morire
era così carino avrei voluto vederlo :(
I will now go full 'tism*
*translation: I started my full Melevisione rewatch
#melevisione#melevisione s1#melevisione rewatch#tonio cartonio#radio gufo#strega rosarospa#fata gaia
121 notes
·
View notes
Photo
Lo sapevate che Radio Gufo ha avuto tre voci diverse nel corso degli anni? Ogni voce mi fa immaginare una fisionomia particolare, e così ho voluto provare a metterle su carta! In ordine, queste voci sono gli attori di Lupo Lucio, Vermio Malgozzo e Orco Manno, e personalmente lo trovo adorabile :D
Did you know that Radio Gufo had three different voices through the years? Each voice makes me imagine a specific body shape, and so I wanted to put them on the paper! In order of appearance, these voices are also the actors of Lupo Lucio, Vermio Malgozzo and Orco Manno in the show, and personally I find it adorable :D
For reference, this is Radio Gufo, the owl shaped radio:
19 notes
·
View notes
Text
@quacquiapulia and what if we photoshopped Radio Gufo on the Impala’s dashboard. What then. Dean’s Top Fiabe del Fantabosco Traxx
19 notes
·
View notes
Photo
Mornings at Ravens House were fearful, jumbled things. Elbows in sides and lines for the bathroom and people snapping over tea bags placed into cups that already had tea bags in them. There was school for Grantaire, Agape and Alethea and work for the more productive aunts. Toast got burned, cereal went soggy, the refrigerator door hung open and expectant for minutes at a time. Partway through breakfast, the phone would begin to ring and Era would say, «That's the universe calling for you on line two, Echo» or something like that, and Eris and Ecate or one of the other aunts, or half aunts or friends would fight over who had to pick up the upstairs phone. Mornings were a sport.
A sette anni Grantaire si trasferisce a Durham. Il mondo in cui viene catapultata e in cui si troverà a crescere è unicamente femminile, composto dalle due migliori amiche della madre, dalla zia, dalle cugine e da un generico via vai di donne di qualsiasi età e nazionalità che transitano dalla Ravens House in cerca di un posto in cui stare. Streghe, dunque, dedite alla cura della natura, alla Divinazione, che lasciano libri di incantesimi aperti in ogni dove, sfere di cristallo sui ripiani del bagno e calderoni fumanti la mattina in cucina. Vecchie radio trasmettono programmi musicali e non, la Gazzetta viene lasciata sulla porta ogni giorno, di tanto in tanto qualcuno si trova trasfigurato in un rospo o le tazze della colazione hanno occhi e nessuno ha più provato a zittire l'irritante specchio del corridoio del primo piano che elargisce consigli di stile prima di uscire.
It's bigger on the inside! All'esterno Ravens House è una vecchia villetta in stile gotico, con due piani e troppe finestre. All'interno è in realtà un labirinto di scale, corridoi e stanze che da sempre contribuisce ad aumentare la nomea della casa come casa stregata, sebbene gli abitanti della città siano in realtà ignari di quanta verità si celi nelle loro parole. Il soprannome deriva dalla spropositata quantità di corvi sempre presente nel giardino di fronte - quello sul retro è occultato alla vista - e sul tetto, sui davanzali: da sempre le donne di casa li preferiscono come messaggeri agli altri volatili, nonostante ci sia sempre qualche gufo o civetta a svolazzare intorno al camino.
4 notes
·
View notes
Text
Radio Scolastica
Martedí 17 Aprile |Ora di pranzo
Salve a tutti, studenti, studentesse, preside e docenti di Hogwarts! Qui è Nimbus Denbrough che vi parla. Come sapete, cari amici, tutti i partecipanti all’ultima gara dell’Hog.WAR.ts di Erbologia e Pozioni sono stati sottoposti ad una serie di piante, pozioni e stress che alla fine hanno avuto come comune denominatore l’effetto della giana. Tutti col sesso opposto al proprio, con la consapevolezza di essere sempre stati cosí. Un vero bordello del gramo, che ha mandato in crisi anche i migliori, sia tra i gianati che i riscaldatori di poltrone delle Sale Comuni che non hanno partecipato alla competizione. Ho pensato a tutte le cose fighe, imbarazzanti, deplorevoli che possono aver fatto i nostri alterego senza il nostro controllo e al fatto che chi è tornato normale ha il diritto di fare una ramanzina, i complimenti o mandare strilettere alla sua controparte. Ho quindi chiesto a tutti gli altri ventitré concorrenti di mandarmi le loro lettere e mi rattrista molto dovervi dire che in pochi mi hanno risposto e qualcuna di quelle che sto per leggervi me le sono inventate io. Vi avevo avvisato che se non mi aveste mandato tutti qualcosa avrei fatto di testa mia! A voi le conseguenze, a tutti gli altri spetta scoprire quali siano le vere e quali no.
Partiamo subito con una ragazza molto attraente, vi va? No, non parlo di Aurora Halliwell, ma di Ophelia McTavish. Ah, no, scusate, dalla regia mi dicono che Ophelia era Oengus gianato. È che i capelli mi sembravano gli stessi e mi sono confuso.
“Caro Nimbus,
prima di tutto scusami per il ritardo, la tua minaccia di Slugulus mi ha fatto venire la strizza alle chiappe. Volevo dire ad Ophelia che era molto bella e che di sicuro mi ha insegnato tante cose sull’igiene personale. Prenderó sul serio i consigli che si dava da sola davanti allo specchio, era una vera dura. E complimenti perché eri piú brava di me sulla scopa!”
Ti ringraziamo, Oengus, per il tuo contributo! Sono certo che se anche tu continuerai a darti consigli davanti allo specchio anche i capelli miglioreranno.
Ora è il turno dei blu-argento, cari ascoltatori. Vediamo un po’, da quale sbarbina partiamo? Mmh. Sí, dai, partiamo da lei, una figa paurosa di nome Aconite McNiadh!
“Caro Hyos,
sei il ragazzo più acuto e affascinante che abbia mai conosciuto, tant'è che ti perdono i pensieri osceni che hai fatto su me e Faunya. D'altronde, mica hai scelto due soggetti qualsiasi. Nonostante l'iniziale disgusto, sono felice di saperti intellettualmente e fisicamente attratto da me almeno quanto lo potrei essere io stessa. Senza di te il dormitorio maschile del V Corvonero vedrà calare a picco il proprio QI medio.
Per sempre tua,
Nite.”
…wow. Hyos, ottima scelta con la Florent, i miei complimenti. E poi ha un che di sexy leggere la McNiadh che dice di essere attratta da se stessa. Aconite, facci sognare.
La seconda Corvonero che ci ha scritto é un’altra ragazza mooooolto carina. Evanna Winchell, signori!
“Caro Adam,
la cosa più importante che volevo dirti è di stare molto attento a non assumere per alcun motivo la Cambiapersonalità o stare troppo vicino alla Polemianta perché i risultati possono essere davvero disastrosi - fidati. Sei stato un po' insensibile a lasciarmi sola ora che devo render conto agli altri delle tue azioni, ma devo farmene una ragione. In compenso grazie per esserti comportato bene quando possibile.
Non so se mi mancherai,
Eva”
Tutto giusto, chi puó biasimarla. Professori, sappiate a quanti danni e quanti traumi ci sottoponete ogni giorno.
Un piccolo intermezzo lo lasciamo ad un certo Ron che non ho capito chi sia, ho dato una letta veloce ai concorrenti e ho immaginato fosse Aaron Kettleburn. Come dicevo prima, io li avevo avvisati che se non mi avessero spedito nulla mi sarei inventato qualcosa e la sua risposta è stata:
“Fai, fai. Tanto ci prendi in giro uguale.
Ron”
Acuta osservazione, Ron! Per questo motivo su di te non mi inventeró nulla, quantomeno mi hai risposto.
Dai Corvi ai Tassi, di Eleanor ne seguiamo i passi! La McLeod non mi sopporta, il che mi fa apprezzare ancora di piú il fatto che mi abbia rispost. Sempre tosta, Eleanor!
“Allora. Io ad Aidan direi semplicemente che non è tutta colpa sua. Quella perdita dell'intelletto deve aver scombossulato decisamente troppo, MA che la prossima volta potrebbe cercare di essere un po' meno impulsivo e di smetterla di ragionare solo con l'ippogrifo. Sperando che non ci sarà mai una prossima volta, ecco.
E se provi ad inventarti qualcosa, sarò io a farti mangiare quelle lumache, Dembrough.
Eleanor McLeod”
Ehi ehi, è DeNbrough, si corregga signorina. E sí, okay, mi ha risposto solo perché temeva che inventandomi qualcosa ci sarei andato giú pesante. Ha fatto bene, perché probabilmente sarebbe stato cosí. Infatti voci di corridoio dicono che quando è tornata femmina i suoi amici neanche se ne sono accorti!
Da Eleanor passiamo invece ad Eleonor Caramellina Turner, la mia fantastica compagna dell’Hog.WAR.ts nonché amica squattrinata. L’amicizia si calcola anche da quanto velocemente rispondi alle richieste di un tuo amico, sei stata una delle prime a rispondere quindi amici per sempre, okay?
“Twilly era tanto bello, tanto seguito e tanto orgoglioso, per nulla diverso da me in queste cose. In realtà non ho nulla da dire su di lui, perchè sarebbe come dire le cose a me stessa, la cosa che posso dire è che se la mia parte gianata fosse reale e diversa da me, io le piacerei molto, così come a me piacerebbe lui. Da gianati si scoprono molte cose, come ad esempio quanto puoi essere simile a un'altra persona.”
Scusami Ellie, ma Twilly era una delle persone piú insopportabili di questa scuola e sinceramente si vestiva anche un po’ da checca. È la dura veritá. Ti vu bi.
Cari amici, so che vorreste assolutamente sapere anche cosa hanno detto anche tutti gli altri, ma purtroppo ho i minuti contati vicino a questo…corno o come si chiama. Sapete che vorrei rimanere qui a parlare con voi per ore intere. Siccome peró ho bevuto succo di zucca e il succo di zucca mi riempie subito la vescica, mi sa che mi conviene staccare prima che allago tutto. Subito dopo l’inserto pubblicitario del giorno!
Chi di voi non ha una vecchia scopa da corsa, bellissima e veloce, ma che avrebbe bisogno di un po’ di manutenzione? Le scope bisogna curarle, amici, soprattutto se ci fate un uso improprio! Non vogliamo di certo sapere cosa ci fate con le vostre scope, ma la cosa certa è che in aiuto del vostro problema ci sono i prodotti della Magical Resist! Per lucidare, sgrassare, aumentare l’aerodinamicità e sistemare le saggine danneggiate: con un gufo con scritto RADIO1 avrete uno sconto sui prodotti che piú vi interessano! Per trasparenza: 1 sta per 1 galeone che la Radio riceve dall'azienda per ogni ordine che effettuerete usando lo sconto.
E detto ció, cari amici, buon pranzo a tutti da Nimbus Denbrough e dalla Radio Scolastica tutta. A martedí prossimo con le altre lettere dei gianati!
7 notes
·
View notes
Text
Mille Occhi.
Sono insonne da tre giorni, credo, e spero che questo gufo riesca a volare... almeno fin sopra gli infiniti alberi che vedo attorno a me, perché questo buio mi sta schiacciando. Valentina N. agente del ministero, quindi auror - nemmeno ufficialmente, ma okke - e sono da qualche parte sui monti del nord Italia, ho trovato qualcosa di... difficile comprensione.
Ho concluso i miei studi nella prestigiosa scuola italiana - e alquanto segreta - di Caput Draconis. Abbiamo sconfitto un mago oscuro, venuto da un tempo lontano, uno che aveva a che fare coi tarocchi. Non lo so... Alan Verse aveva un certo fascino, nonostante non impazzisca per i francesini vecchi di secoli. Era strano, particolare, come riuscisse ad avere un’ascendente su molte persone, pure su di me. Chissà... Il mio insegnante di Difesa contro le Arti Oscure, mi aveva preparato pure a quello, peccato lo abbia fatto solo l’ultimo anno. Ho dovuto veder morire gente, prima di decidere che cosa farne della mia vita. In realtà non lo so nemmeno ora, non so perché sono qui, non so come riuscirò ad inviare quest’ultimo e disperatissimo gufo ai miei amati grifondoro.
Loro sono rimasti tutti alla scuola, solo io e Ariana siamo “fuori”, lei è in una congrega, è sempre stata potente e sensibile, ha sempre avuto il controllo giusto per essere parte di “streghe pure”, come le definisce mia madre. Sono le streghe che hanno il controllo della propria vita, che continuano ad evolvere, scoprirsi e migliorarsi, sempre al servigio dei deboli con le loro predizioni ed il loro saper “discendere” nel ignoto... “Mica come te!” Già. Mica come me.
Io fino alle dieci del mattino di mercoledì sei maggio, ero nel mio ufficio.
C’erano, come sempre, mille deposizioni da controllare. Persone che avvistano globi luminosi, ombre dietro le tende, svolazzamenti tra i lampadari. Vi chiedete mai dove finiscono tutte le denunce per u.f.o o cose simili? dove, Il Vaticano, e non mio zio peppino, IL VATICANO, manda i casi di esorcismo “irrisolti”, incomprensibili, o che sembrano tutt’altro che casi di possessioni o di schizofrenia?! Bene, ogni volta che una giovane donna grida dopo aver visto l’uomo falena, quel grido viene mandato al mio ufficio. Ve la faccio breve: L’Italia è una regione ricca di radici magiche differenti, specialmente per la sua storia da sempre piena di differenze culturali, influenze da ogni dove e cose così. Beh, l’ufficio misteri ha ben pensato di creare una succursale nascosta e praticamente segreta ai più (in realtà non ci caga nessuno quindi non ne parlano), proprio qui, poiché sembra che il suo essere un misto di culture e magie, la renda un polo/meta di pellegrinaggio per qualsivoglia tipo di creatura... e AH il vaticano, il quale ha stipulato patti segreti con altre comunità magiche (ai tempi dei tempi) per far sì che NOI ci occupassimo dei LORO “indemoniati”. Quindi, ci occupiamo di tutto ciò che è misterioso ed incalcolabile, tutto ciò che i babbani pensano di vedere e che vedono... ma di fatto non possiamo dirlo. Un po’ come i “Man in Black” o i “Ghost Busters”.
E’ in una delle tante cascine/castelli diroccati che vedrete salendo per il nord Italia, dove le montagne minacciano il cielo, aguzze, e la verdeggiante valle si stende ai piedi di altissimi alberi.
Un posto fantastico per studiare i casi di combustione spontanea, “le calamità” ovvero quelli che i babbani complottari chiamano SPC - sono delle creepy pasta ma questo è perché glielo lasciamo credere... ma forse non dovrei dirvelo - e tutti i criptidi che non rientrano nelle “adorabili creature magiche”. Insomma, mostroni strani e cose di altri pianeti che usano magie estremamente vicine a principi scientifici. Tradotto: “No signora, suo figlio non è stato rapito dal uomo nero, è stato il vostro parroco...” Phil mi ha detto di non rispondere così, ma cosa posso dirvi, loro ci mandano millemila casi al giorno, hanno UN PROBLEMA nel gestire le loro genti, è palese, aggiungiamoci poi che è incredibile il numero di creature mutaformi-non umane attualmente in circolazione.
Tornando a noi, era il sei maggio, una mattina raggiante in un ufficio abbastanza ordinato e reso colorato ma minimalista dai miei acquisti compulsivi. Adesso tutti hanno un cestino personalizzato in colori pastel, ma nessuno ha ancora capito come addestrare il poltergheist.
In genere io non esco, rispondo al telefono, compilo i moduli per i nostri auror speciali (ne abbiamo tipo tre) e gli dico dove andare. Ci muoviamo tra Italia e stati limitrofi ma spesso vanno anche altrove accorpandosi con gli auror inglesi, soprattuto contro i vampiri a nord est. Devo passare in rassegna tutti i casi conclusi e ordinare nei propri contenitori i vari mostroni, anche se con alcuni abbiamo contatti “stretti” (nota: non tutti i criptidi sono incapaci di comprendere la nostra lingua e/o offensivi/dannosi per l’umanità - vedi “Mothman”) insomma faccio il magazziniere dell’occulto. Quella mattina faceva abbastanza caldo, la radio mandava buone notizie per quanto riguarda il covid-19, cosa che ha colpito anche la comunità magica. E insomma, mi sentivo bella sbarazzina, accidenti a me...
Alla mia scrivania arrivò un referto, uno dei tanti, macchiato d’inchiostro. Si parla di diversi bambini scomparsi, di fuochi accesi nella foresta, dei soliti paesani che berciano qualcosa di incomprensibile sulle scie chimiche e sugli alieni. Beh sembrava assolutamente normale, ma quelle macchie, tante macchie d’inchiostro. Ed era arrivato così, quindi chiedo chi lo avesse compilato... mi sentivo un po’ presa in giro, era illeggibile e ciò che potevo leggere, pagina dopo pagina, era sempre più inquietante. Come se alcune parole fossero state cancellate di proposito. Mi venne un nodo alla gola, le teorie complottare scemavano mentre la roba seria aumentava. Si parlava chiaramente di sacrifici, di corpi trovati sventrati e di “creatura dai mille occhi ma senza nemmeno un ciglio in viso”. Bene, appena smisi di avere i brividi, mi incazzai e continuai a chiedere informazioni. Solitamente devo SOLO TIMBRARE I REFERTI E CATALOGARLI, OK, IO TIMBRO E LORO PORTANO A COMPIMENTO LA MISSIONE. Nulla di ciò che avevo letto online o OVUNQUE corrispondeva alla descrizione di questa creatura, e le scene che balenavano nella mia testa, erano alquanto crude.
“Valz. Nessuno ha compilato quel modulo, ci è arrivato così” Attualmente sono dispersa nelle foreste di quello che credo sia ancora Il Trentino, non so dirvi cosa sia questa creatura, ma continuo a sentirmi osservata da quando ho letto quel referto.
0 notes
Text
Happy birthday Drake.
E ormai sono 31. O meglio, sono già 31. Fossi stato un pochetto più piccolo e leggermente più negli standard di una povera plebea la quale sono, probabilmente mi sarei fatta mille paranoie mentali su come saremmo convogliati a nozze. Eppure (ormai passati ben 6 anni) non ho mai desiderato altro che entrare in quella piccola testolina, piena di idee, musica, parole e significati che tanto mi hanno accompagnato fino ad ora. So di sembrare una dolce e stupida ragazzina scrivendo questa cosa ma ne sento il dovere, dato che so di per certo che per me sei un sogno irraggiungibile e vederti in concerto sarebbe meno probabile di andare sulla luna. Da quando avevo 10 anni la tua musica è stata di sottofondo a un milione di pensieri e situazioni. Alcune non erano delle migliori, altre invece le ho considerate come momenti stupendi, accompagnate dal migliore amico che potessi mai aver desiderato. Si, è sciocco pensare come una persona che nemmeno conosci sia in grado di trasmettere una tale empatia con te. E sì, quante volte ho alzato gli occhi al cielo sentendo ragazzine dire “il mio idolo mi ha sempre aiutato malgrado io non lo abbia mai visto”, quando solo ora capisco quanto tu sia stato importante per determinate pagine della mia vita. So che il prossimo anno le possibilità di vederti si annulleranno completamente e va bene così, ne ero più che consapevole, ma sappi che mi sento orgogliosa di aver fatto della tua persona il mio stile di vita indiscusso. E non hai idea di quanta gente, vedendomi con un gufo sul petto o manine disegnate su zaini, libri, foto, hanno iniziato ad avere una visione diversa su di me, quasi come fossi qualcosa di anormale. Perché certo, avere un proprio stile di vita oggi è sinonimo di vergogna. Quante volte mi hanno zittita quando impazzivo nel sentirti alla radio o per sbaglio al supermercato, sul bus o alle feste, ma va bene così. Sono tutti buoni a giudicare quando non sanno.
A me piace sperare che un giorno io e te ci incontreremo e io, con le lacrime agli occhi, ti dirò finalmente grazie per ciò che hai fatto per me. Per avermi formata come ragazza e come donna. Per avermi resa ciò che sono ora, ossia non una ragazza perfetta, ma una ragazza umile e vera.
Sono orgogliosa di ciò che sei diventato, di ciò che hai avuto il coraggio di cambiare e di essere rimasto il solito uomo un po’ fuori di testa quale sei.
So che il meglio deve ancora venire. Buon compleanno Aubrey.
+31
2 notes
·
View notes
Text
Tecnologia
Quando puoi evocare qualsiasi libro, strumento o animale con un gesto della bacchetta e la parola * Accio! *; quando puoi comunicare con amici e conoscenti tramite gufo, fuoco, Patronus, Howler, oggetti incantati come monete o Materializzarti per visitarli di persona; quando il tuo giornale ha immagini in movimento e oggetti di uso quotidiano a volte ti parlano, allora Internet non sembra un posto particolarmente eccitante. Questo non vuol dire che non troverai mai una strega o un mago che naviga in rete; semplicemente che lo faranno generalmente per curiosità un po 'condiscendente, oppure per fare ricerche nel campo degli studi Babbani.
Anche se non hanno bisogno di banali oggetti domestici come lavastoviglie o aspirapolvere, alcuni membri della comunità magica sono divertiti dalla televisione Babbana, e alcuni maghi fiammeggianti si spinsero così lontano, all'inizio degli anni ottanta, da avviare un British Wizarding Broadcasting Corporation, nella speranza che possano avere il proprio canale televisivo. Il progetto fallì in una fase iniziale, poiché il Ministero della Magia si rifiutava di accettare la trasmissione di materiale magico su un dispositivo Babbano, il che (si pensava) avrebbe quasi garantito gravi violazioni dello Statuto Internazionale di Segretezza. Alcuni hanno ritenuto, e con giustificazione, che questa decisione fosse incoerente e ingiusta, poiché molte radio sono state legalmente modificate dalla comunità dei maghi per uso personale, che trasmette regolarmente programmi di magia. Il Ministero ha ammesso che i Babbani raccolgono spesso frammenti di consigli su, ad esempio, come potare un Tentacula velenoso, o come rimuovere al meglio gli gnomi da un letto di cavoli, ma ha sostenuto che la popolazione Babbana che ascolta la radio sembra complessivamente più tollerante, credulona o meno convinti del proprio buon senso rispetto ai telespettatori Babbani. Le ragioni di questa anomalia sono esaminate a lungo in The Philosophy of the Mundane del professor Mordicus Egg : perché i Babbani preferiscono non sapere.. Il Professor Egg sostiene in modo convincente che i Babbani hanno molte più probabilità di credere di aver sentito male qualcosa piuttosto che di avere allucinazioni. C'è un altro motivo per cui la maggior parte dei maghi evita i dispositivi Babbani, e questo è culturale. La comunità magica è orgogliosa del fatto che non ha bisogno dei molti dispositivi (certamente ingegnosi) che i Babbani hanno creato per consentire loro di fare ciò che può essere fatto così facilmente con la magia. Riempire la propria casa di asciugatrici e telefoni sarebbe visto come un'ammissione di magica inadeguatezza. C'è una grande eccezione alla generale avversione magica per la tecnologia Babbana, e questa è l'auto (e, in misura minore, motociclette e treni). Prima dell'introduzione dello Statuto Internazionale di Segretezza, maghi e Babbani usavano lo stesso tipo di trasporto quotidiano: carri trainati da cavalli e navi a vela tra loro. La comunità magica fu costretta ad abbandonare i veicoli trainati da cavalli quando divennero palesemente fuori moda. È inutile negare che i maghi guardassero con grande invidia alle automobili veloci e comode che iniziarono a riempire le strade nel ventesimo secolo, e alla fine anche il Ministero della Magia acquistò una flotta di auto, modificandole con vari incantesimi utili e godendone molto davvero molto. Molti maghi amano le auto con una passione infantile, e ci sono stati casi di purosangue che affermano di non toccare mai un manufatto Babbano, eppure si scopre che hanno una Rolls Royce volante nel loro garage. Tuttavia, gli anti-Babbani più estremi evitano tutti i trasporti motorizzati; L'amore di Sirius Black per le moto ha fatto arrabbiare i suoi genitori intransigenti.
0 notes
Text
Ivan Francesco Ballerini,” Gufo Grazioso”
youtube
In radio il brano estratto dall’album d’esordio
Gufo Grazioso è Il primo singolo estratto dall’album che si intitola “Cavallo Pazzo” l'esordio discografico del cantautore toscano Ivan Francesco Ballerini pubblicato e distribuito da RadiciMusic Records.
Nel brano si narra dell’incontro avvenuto realmente tra Nuvola Rossa e Gufo Grazioso. La canzone è frutto della fantasia dell’autore, che ha cercato di ricostruire a livello immaginario, quello che potrebbe essere stato lo scenario del primo incontro tra i due personaggi.
Sono 10 brani inediti. Si tratta sotto tutti gli aspetti di un concept album in cui si narra la storia di Cavallo Pazzo, leggendario nativo americano della tribù degli Oglala Lakota vissuto fin verso la fine dell’800. Di nuovo un ricco artigianato d'autore come ci ha abituati la label di Aldo Coppola Neri, sempre attenta alle penne di spessore e di contenuto. Dalla maremma dei butteri, terra d'origine di Ballerini alle praterie sconfinate del centro America “fluttuando su un piano emotivo interiore di pace e contatto circolare con la natura” (F. Balestrelli).
“Cavallo Pazzo” è anche la cultura e le tradizioni dei nativi d'America, di personaggi realmente esistiti... ma è soprattutto il racconto della terribile distruzione di un popolo, voluta dall'industrializzazione spietata da chi si vantava di portare con se il futuro. Insomma, la storia che conosciamo tutti e che qui, in forma di canzone diviene specchio e metafora di quella che vantiamo essere la nostra attuale (in)civiltà omologante e omologata, perpetrata dai poteri forti e da governi che puntano alla distruzione delle singole individualità. Canzoni morbide, canzoni di suoni puliti, canzoni di arie fresche e praterie al tramonto. Tutto come stare a cavallo, passeggiando tra la vera storia dei nativi americani, guardandoci le spalle ed il cuore, osservando il mondo come piano piano lo stiamo distruggendo... tutte sensazioni che si respirano fin dentro il bellissimo video di lancio del singolo “Gufo grazioso” diretto da Nedo Baglioni.
0 notes
Text
“La poesia è una sorella incestuosa e pratico il darwinismo della fantasia”: dialogo con Tiziano Scarpa
Di solito, leggo altro. Lo so. Non è bello iniziare una intervista così. Di solito l’intervista è una iniziazione all’avorio e all’incenso, si ricopre l’intervistato di mirra. Invece è necessario iniziare così. Per battere la lingua su un fatto. La militanza non esiste se si fa ‘giornalismo culturale’ – che a ripeterlo sbucano tarme da tutti i pori – l’elmetto estetico lo indossi, semmai, mentre scrivi il romanzo definitivo. Ma neanche lì, a dire il vero. Perché le convinzioni esistono – se sei serio con te stesso – per essere sbriciolate dalla curiosità. Ad esempio. Di solito leggo altro. Non leggo Tiziano Scarpa perché la mia febbre letteraria mi porta ad altre longitudini. Mi incuriosisce, però, la bulimia linguistica di Scarpa, scrittore – cosa più unica che rara – che ha vinto un Premio Strega – era il 2009 – con un libro bello davvero (Stabat Mater), l’estremista di Kamikaze d’Occidente – una roba tra Boccaccio e Philip K. Dick – quello della lunatica guida di Venezia (Venezia è un pesce), lettore furibondo – a lui si deve la ‘scoperta’, tra l’altro, di Antonio Moresco e dell’Andrea Temporelli romanziere – drammaturgo – almeno, ricordo L’infinito, intorno a Leopardi – poeta. Pare una specie di Ovidio, Tiziano Scarpa – ma a lui piace Catullo – che complica la scrittura, la torchia, la traumatizza, in perpetua metamorfosi e furia da poligrafo (nel 2016 Einaudi pubblica Il brevetto del geco, quest’anno Il cipiglio del gufo). A me la poesia di Scarpa, pregiudizialmente – ricordo Groppi d’amore nella scuraglia, 2005 – non piace. E allora cosa lo intervisti a fare? Preferisco parlare con chi è altro da me e mi insegna qualcos’altro. Ecco. Non avendo formule né idee, brancolo nel nulla, e amo dialogare con gli intelligenti. Le nuvole e i soldi (Einaudi, pp.128, euro 11,50): s’intitola così l’ultimo gruppo di poesie di Scarpa. Leggo. Ammiro. Resto di una altra sensibilità lirica – scrivere poesia è come mordere un pezzo di legno e riconoscere se è betulla, abete, nocciolo. Eppure. Ci sono poesie che mi sbilanciano e mi sbiancano. Come quella che ho ricalcato in calce all’intervista, bellissima. E poi galleggiano versi, così, che ti spaccano i denti (“la verità la so/ la verità fa schifo/ io seguo l’impostura/ sopporto il suo gravame/ sto nella dismisura/ fra verità e cognome”). Così, dopo aver rimesso i canini al proprio posto, contatto Scarpa.
Mi domando. Scrivi romanzi, scrivi poesie. Dove sta la differenza d’ispirazione, se c’è, o d’impegno, o di ‘tenuta’ mentale e linguistica? Insomma, entriamo senza scafandro nella tua testa.
Un romanzo lo covo in testa per anni: ma non prendo appunti, voglio che sopravvivano e si facciano scrivere solo i personaggi più potenti, in una specie di darwinismo della fantasia. Le poesie invece le scrivo subito, e non le posso progettare.
Poesia. Cosa c’è da poetare, oggi, che la poesia è frastuono e il poeta un pupazzo inerme?
Non sono in sintonia con queste tue immagini, “frastuono”, “pupazzo inerme”… Comunque, io le mie poesie non le vado a cercare. Ho organizzato la mia scrittura in modo da avere una stanza sempre libera per gli ospiti inattesi. La poesia è una sorella incestuosa che torna a trovarmi quando vuole lei.
Soprattutto: tu che poesia leggi?
Leggo un po’ di tutto, però piuttosto casualmente. In questi anni mi hanno convinto Nadia Agustoni, Simone Cattaneo, Azzurra D’Agostino, Roberta Durante, Ivano Ferrari, Francesco Giusti, Aldo Nove, Giovanna Rosadini, Luigi Socci, Francesco Targhetta, Anna Toscano, Gian Mario Villalta, Julian Zhara, e il sorprendente esordio in versi di Andrea Bajani. Non mi piace molto chi si adagia sull’enigma, anche se ho sempre venerato Amelia Rosselli e Milo De Angelis.
Dove rintracci la geologia dei ‘padri’, se ci sono?
Fra i miei poeti prediletti ci sono Primo Levi, Aldo Palazzeschi, Francis Ponge, Raymond Queneau, i barocchi. Di recente ho ripreso Caproni e le farfalle di Gozzano.
A me pare, per dire, che al di là della ‘luce della concretezza’ e l’ustione dell’ironia, ci sia anche qualcosa di Giovenale, il lampo morale dopo la descrizione mortificata del tempo presente (esempio: “Mi prenderò sul serio/ soltanto nell’istante/ in cui mi perderò?”). Dì tu.
Direi Catullo. Il suo liber è molto più ricco della vulgata scolastica a cui è stato ridotto. È il primo individuo singolo che si confronta con tutto il mondo, da Cesare ai miti, dal lutto privato alle beghe letterarie. Parla di tutto, non solo di disperazione amorosa: politica, poesia, sesso, religione…
Mi piace questo distico: “Io so che le parole/ contengono i desideri dei morti”. Cosa significa?
Le parole contengono la fame insaziata di chi ha vissuto prima di noi, la loro vita mancata. Se venissero adempiute, le parole si dissolverebbero, come una profezia o una maledizione finalmente placata. Ma in quel “contengono” c’è anche l’altro significato del verbo: “trattengono”, frenano le potenze distruttive che i morti ci hanno trasmesso. E nota bene che in questo momento io ti sto scrivendo le risposte di questa intervista grazie alle parole inventate dai morti; noi due stiamo comunicando dentro i desideri dei morti.
Nel tracciato lirico-urbano vedo una certa ossessione per morte, suicidio, l’incendio di ciò che non è più. È così? C’è altro?
Ognuno vede ciò da cui si sente guardato negli occhi. Ma non chiedermi di fare una lista dei “temi” delle altre poesie: ti ho già suggerito Catullo… Piuttosto, nelle Nuvole e i soldi io sento gli accenti, la metrica, le rime, l’angoscia che si sfoga come un percussionista picchiando sulle sillabe. Ah, e poi c’è il “Piccolo poema del delfino”. Mi sta a cuore, il delfino che salta fuori dalle onde del discorso e ci si rituffa dentro.
Cito pure questa, a mo’ di chiusura tombale, di refrain e di requiem, “conformismo dei morti,/ abiura dei viventi”.
Io citerei l’inizio di quest’altra: “I soldi, mi credevo superiore,/ pensavo mi bastasse il batticuore”.
…e quelle poesie dove la stessa frase, atrocemente scandita, fa spazio a barre nere, con versi presunti, di tenebra. Come nasce l’idea?
Credo tu ti riferisca alle poesie in cui c’è un testo stampato in chiaro che fa tipograficamente da sfondo, e un altro testo in neretto che si staglia in primo piano. Non ricordo com’è nata l’idea. Mi sembra adeguato ai tempi che ci sia uno spazio linguistico tridimensionale, come se qualcuno parlasse sopra un’altra voce, o con un retropensiero fisso in testa; oppure parla in una stanza dove c’è una radio accesa che ripete un tormentone: forse un ritornello pubblicitario, forse la nenia di un rosario…
Insomma, da scrittore ambidestro: com’è messa la prosa italiana? E la poesia? Eliminiamo dal desco, allo stesso modo, piagnisteo ed euforia.
Non rispondo, non mi piacciono i giudizi sommari. Invece credo che la scrittura sia sempre stata “ambidestra”, come dici tu. È quasi più difficile trovare autori e autrici che si siano dedicati solo alla poesia, o solo alla narrativa, che il contrario. Pensa a Petrarca, Boccaccio, Foscolo, Manzoni, Leopardi… E nel Novecento Gozzano, Palazzeschi, Bontempelli, Pavese, Pasolini, Bassani, Primo Levi, Testori, Volponi, Sanguineti, Zanzotto, Sandro Penna, Elsa Morante: sia poeti che narratori. Oggi, per esempio, fra tantissimi poeti che sono anche autori di romanzi (alcuni si sono messi perfino a scrivere noir), una narratrice potente è Laura Pugno, che ha sempre scritto anche poesie.
*
Poesia scritta dalle parole #15
Il primo giorno di ora legale genera il più bel crepuscolo dell’anno.
L’ora è convenzionale, lo stupore reale.
Ci immergiamo a guardarlo dalla fotosfera, dai bassifondi di aria terrestre illuminata dai lampioni.
Attraverso lo strato di luce elettrica il cielo diventa turchese. Il risparmio energetico è la causa materiale di questo colore. La sobria ora legale rende lecito il sentimentalismo azzurro.
Per un’ora si apre una sconnessione fra tempo e luce, una larga fenditura nello spazio. È saltata la saldatura dell’orizzonte, cielo e terra non sono suturati.
Riuscire anche noi a sbalzarci. Un valico fra senso e dicitura.
Ci appostiamo in questo breve sempiterno. Restiamo assorte, attentissime, per carpire il segreto, il decreto dell’ora che si scosta dal suo adesso.
Tiziano Scarpa
L'articolo “La poesia è una sorella incestuosa e pratico il darwinismo della fantasia”: dialogo con Tiziano Scarpa proviene da Pangea.
from pangea.news https://ift.tt/2l2zMhh
0 notes
Text
Quarto Allenamento Giugno
21:52 21/6 Faunya_Florent [ieri pomeriggio] Una canotta le lascia scoperte braccia che non temono il freddo, non più, non dopo l`ennesima corsetta sfiancante su e giù per i gradoni. Le gambe, deliziosamente doloranti e leggere, avvolte da pantaloni blu scuri, larghi sul cavallo e più stretti sui polpacci là dove finiscono. Scarpe da ginnastica e calzini azzurri solcati da nuvole completano l`aspetto d`una ragazzina dai capelli raccolti, un visetto affaticato ma euforico nell`ascoltare, annuendo, le direttive della Capitana. L`allenamento di oggi è sulla coordinazione con la musica e le compagne, melodia gentilmente offerta da una maginchiglia. Le piace l’idea di poter utilizzare la musica che hanno selezionato assieme, a dirla tutta le piace l’idea di dover danzare su d’una musica in generale. Qualcosa che in realtà ha già fatto di recente così da non farsi trovare impreparata, sfruttando i locali e il grammofono di Radio Hogwarts durante un inconcludente pomeriggio di lavoro. Sgobbare per un lungo anno fra tazze di tè e vinili da etichettare le ha finalmente assicurato qualche privilegio, l’accesso a un tale ricettacolo di sinfonie e tutta la privacy del mondo, circa. E non è andata neanche troppo male, se si esclude quel “piccolissimo” incidente che ha provocato in compagnia di Donnie. Recupera dal mantello abbandonato sui gradoni la boccetta contenente il Distillato Arioso, quindi si reca a prender posto dinnanzi ai compagni, la bacchetta in carpino adagiata momentaneamente sull’orecchio destro. Stappa la fiala, liberando del fumo denso e lattiginoso che va a comporre la figura di una sfera, e con la mano sinistra la sfiora piano da sotto per imprimerle un lento movimento a salire, verso l’alto, sopra la sua testa. La destra si stringe attorno alla bacchetta e si muove piano ad imitare il gesto, cercando di risultar solenne tanto quanto lo è la musica in sottofondo, poi i polsi si incrociano un istante in una posa che serve anche ad accostare la bacchetta al distillato, lo sguardo fisso sul pubblico. Le basta concentrarsi su di un’immagine mentale per cambiarne i connotati, più agilmente rispetto ad una trasfigurazione, trasformando la sfera in un pennacchio fumoso che ricorda uno dei loro nastri da cheerleader. E poi < Convercòloris > per mostrare agli altri, assieme a un largo sorriso, il secondo potere insito nella pozione, che ora assume una sfumatura arancio. Quando riprende a muoversi, uno slancio della gamba destra in avanti a caricare un giro in mezze punte, Faunya lo fa con un po’ di ritardo - sempre, succede sempre, è come se faticasse a staccarsi dalla magia una volta innescata. La prima piroetta risulta perciò frettolosa, imprecisa, nel tentativo di riacchiappare la musica; va molto meglio coi due tentativi a seguire fatti di schiena dritta, testa scattante, la punta del piede tirata che ruotando sembra quasi imprimere quel delicato lamento di violino stesso. Il fumo arancione non ha lasciato neanche per un istante la punta della sua bacchetta, muovendosi in linee ondulate che velano il volto di lei, atteggiato in una dolorosa espressione rapita dalla musica. Se ci fosse un parametro riguardante la passionalità, quanti giri di campo in meno sarebbe costretta a correre! Deve invece accontentarsi di farsi valere come strega, immaginando ora il nastro prender le fattezze di una lepre ancora arancio. Punta verso i compagni di squadra per convincerla a saltellare verso di loro, cedendo in questo modo il testimone a chi volesse raccoglierlo.
22:37 21/6 David_ArangoVillegas I tonfi dei suoi stivali logori sul legno cigolante dei gradini sono state la costante sonora che ha accompagnato la squadra nella corsa lungo la Torretta di Corvonero: tonfi conseguenti ad atterraggi spericolati - tavolta fallimentari - con cui s`è lanciato nella discesa ed ascesa, tra le ombre delle pareti in tela dove tra gli squarci agli angoli s`intrufola la luce del pomeriggio e il filo di vento che scorre sulla vallata. L`estate s`è tramutata in giornate soleggiate che pallida imitazione del caldo afoso vigente nel profondo Sud (... Londra). Respirando a pieni polmoni, lui s`è scolato mezza borraccia d`acqua - come Emma sprona ogni mezz`ora, l`idratazione è importante - e se n`è spruzzato un po` sulla cresta di ricci, oggi particolarmente fitti, che s`erge sulla sommità della testa rasata, molto più indomati e lunghi di quanto fossero mesi fa. Goccioline copiose gli scivolano quindi sulla fronte ambrata scurita già dal sole, andando a incastrarsi tra le rughe d`espressione che mantiene contratta la pelle tra le sopracciglia; è tra il riflessivo e critico, lo sguardo scuro che divaga sul paesaggio circostante visibile lì dall`alto dell`ultimo gradone che ha occupato come di consuetudine. E` stato particolarmente scattante e sempre in movimento, durante tutto l`allenamento, reattivo per la musica e l`umore di starsi avvicinando alla vacanze. Emma al contrario pare sfogare il suo stress da GUFO nella determinazione che impiega invece per guidare la sessione. Non è l`ultimo allenamento dell`anno (vi piacerebbe!) ma uno degli ultimi prima del suo potenzialmente-disastroso piano di fine anno. Già da solo ha battuto le mani un paio di volte seguendo il ritmo della musica e calpestando a tempo con lo stivale destra contro il suo gradone e molleggiando sulle ginocchia. L`invito di FAUNYA è accolto con un sogghigno che accentua increspature sulla guancia verso destra, prima che - assecondando un crescendo di note - decida semplicemente buttarsi proprio al culmine musicale quasi a precipizio sul gradone di EILEEN, per atterrarle ad un solo metro di distanza. Piantato a gambe divaricate, muove un po` la testa a ritmo e poi le chiede: "Fammi un Flagràmus". Si concentrerà sul calore che percepisce sulla pelle, il bruciore dettato dalla tensione muscolare appesantita dal riscaldamento e sul ricordo di quello caldissimo che arriva sul viso a fermarsi dinanzi al camino in sala comune, il crepitio di quelle fiamme sopra la legna. Tutto perché il fuoco sia la sensazioen dominante tra i ricordi e quindi torcere con uno scatto il polso destro, dall`alto verso il basso, la punta diretta alla fiamma evocata per il "Plasma" che scandisce con sicurezza, quasi brama - pazzo di adrenalina - per così assumerne Dominio e innalzarla rapido al cielo in una maniera che spinga la lingua di fuoco ad aprirsi a ventaglio sopra le loro teste l`esatto momento in cui la musica torna ad affrettare il ritmo.
22:54 21/6 Eileen_Walker [20.06] Questo potrebbe essere l’ultimo allenamento dell’anno, pensa Eileen, mentre si prepara alle varie sessioni di strappa-muscoli e rompi-ossa di oggi. Se, ci sperava. In un certo modo, Emma deve scaricare tutta l’ansia dei GUFO ma Eileen, come buona parte della squadra, preferirebbe lo facesse in un altro modo, invece che riversare tutta la frustrazione sugli allenamenti. Con addosso una tuta abbastanza leggera, ma neanche troppo per le temperature scozzesi, Eileen, dopo il riscaldamento, duro come sempre, nonostante sia abituata, si ferma un attimo per prendere il respiro e prendere anche un sorso di acqua. Indossa una maglia larga bianca con sotto una canottiera blu e leggins neri, ai piedi scarpe da ginnastica e i capelli biondi sono legati in un chignon ordinato che è stato infilzato dalla propria bacchetta. Giusto per averla sempre a portata di mano. Con i suoi occhi grigi osserva la Capitana dare il via a FAUNYA che stappa la pozione che hanno fatto insieme. Il tutto accompagnato dalla musica che esce dal grammofono. Eileen osserva sorpresa come la pozione diventa una sorta di palla di fumo che Faunya comanda con la bacchetta e la diventare un nastro a cui poi cambia colore con una trasfigurazione semplice. Eileen si ritrova a sorridere vedendo l’amica ballare e il nastro si trasforma in una lepre, sempre arancione. Mentre è il turno di David, Eileen si sfila le scarpe da ginnastica per infilarsi le punte da ballerina, che è riuscita a farsi mandare da casa giusto qualche giorno prima. Flette un po’ i piedi per riprendere dimestichezza con le scarpe di raso. Soddisfatta, si lega i nastri di raso intorno alla gamba. Il suo stile varia molto da quello di David e di Faunya, più passionale e libero, ed è molto simile a quello di Emma, poiché entrambe hanno fatto danza classica. Ma non può stare tranquilla che deve eseguire un Flagramus su richiesta di DAVID. Punta la bacchetta su di lui, anche se non volentieri, disegnando con il movimento del polso una fiamma, pronunciando, molto attentamente, <Flagràmus> lasciando quella lingua di fuoco sotto il potere di DAVID e avendo tutto il tempo di mettersi in posa, braccia larghe davanti al suo petto, con i gomiti leggermente piegati per dare la forma di un cerchio e le dita delle mani che si sfiorano appena, nonostante la mano destra tenga la bacchetta, testa, collo e schiena dritte, gambe tese. Arrivato il suo turno, Eileen, sfilata la bacchetta dai capelli, prende controllo della pozione e, reagendo ai suoi pensieri, cambia aspetto per diventare un aquila. Giusto per non dimenticare che devono comunque tifare per la propria casa. E, mentre l’aquila inizia a volare intorno a lei, inizia un piqué: gamba destra tesa in avanti, braccia allargate verso sinistra, muove la gamba destra di lato, piega la sinistra che tocca il ginocchio da dietro con la punta del piede e ripete a suon di musica, che inizia a raggiungere la sua parte più lenta. Si muove dalla sua posizione verso EVANNA, finendo in un arabesque verso di lei, con braccio destro e bacchetta tesa verso l’alto, braccio sinistro teso all’indietro, gamba destra ben ferma al suolo, mentre quella sinistra è tesa in aria, e china la testa verso l’amica corvina.
22:58 21/6 Evanna_Winchell [ Ieri pomeriggio ] Il tempo oggi non è male e lo sforzo degli allenamenti ormai è d`abitudine. Indossa la solita tenuta allenamento che consiste in un paio di pantaloni neri, che siano leggins o lunghi più o meno ad altezza ginocchia, e varie canotte/magliette a maniche corte dei più disparati colori. Quella di oggi, per esempio, è rossa. Alle scarpe porta un semplice paio di scarpe da ginnastica mentre i capelli sono legati in una coda alta sistemata alla perfezione. Tranne per qualche piccolo ciuffo ribelle dovuto alla corsa. L`atmosfera è stata addolcita con le note di una canzone scelta insieme che ora, uscendo da una maginchiglia, arriva alle orecchie di tutti accompagnando i loro movimenti graziosi mentre lavorano di coordinazione. E` rimasta incantata per un po` dai movimenti fluidi usati da FAUNYA nel muovere a proprio piacimento la sfera di fumo trasformandola in diverse forme e cambiandole persino colore. Ha già la bacchetta alla mano, pronta per fare un po` sua quella sfera e dedicarsi così alla coordinazione musica/corpo/incantesimo. DAVID tiene impegnata EILEEN per qualche secondo facendole evocare una fiamma che poi decide di modellare a proprio piacimento. Ma l`amica riesce comunque ad impadronirsi della pozione eseguendo le sue figure e trasformando il fumo in un`aquila. Evanna pensa a qualcosa di più semplice ma è sempre bello vedere la creatività delle proprie compagne. Quando EILEEN le passa finalmente il testimone, Evanna lo afferra prontamente con la bacchetta con media facilità. All`inizio, il suo, è tutto un susseguirsi di movimenti di polso che fanno ciondolare a destra e sinistra la sfera incorporea cercando di riprendere il ritmo giusto della canzone che li accompagna. La fa alzare un pochino rispetto alla sua testa concentrandosi per trasformare la palla di fumo in un cerchio di medie dimensioni, leggermente traballante. E da lì è tutto uno stare con la schiena dritta accompagnando i gesti della bacchetta con qualche passo di danza. Qualche sforbiciata qui e qualche doppio passo di là. Il tutto giocandosi il punto forte che possiede, ossia la postura. Quella resta sempre impeccabile. Il tentativo successivo è quello di fare un breve piroetta cercando di trascinarsi intorno al corpo il cerchio fatto di fumo. Ed è così infatti che la bacchetta inizia a muoversi verso il basso mentre, seguendo un ritmo particolare della canzone, Evanna andrebbe a puntare i piedi per darsi il giusto slancio per eseguire una piroetta. Ovviamente qualcosa fa storto e la velocità con cui fa la piroetta le si ritorce contro rendendola instabile e facendola sbilanciare, cosa che oltre a rovinare tutto la scena fa anche rovinare il suo cerchio che ritorna poi fumo nell`aria. A questo punto indirizzerebbe il fumo verso i suoi compagni, per farlo prendere anche a DAVID o magari per ridarlo a FAUNYA.
23:22 21/6 Faunya_Florent [ieri pomeriggio] Le cose si complicano nel momento in cui tutti si uniscono alla danza, dovendo improvvisamente far attenzione anche a non intralciare loro la strada, eppure Faunya non può fare a meno di lasciar cadere la maschera dolorosa di poc`anzi facendosi sfuggire un sorriso, rallegrato, liberatorio come quel loro ballo. Lancia uno sguardo attorno a sé, individuando una porzione di spazio libera, e dilungando le braccia lontano dal corpo, una avanti e l`altra lasciata indietro, prende a compiere due saltelli alla sua destra. Le punte tese, quella dietro a dire il vero non sempre, imprimendo forza e slancio nelle gambe mentre cerca di far fruttare tutti quei mesi di spaccate a terra. Il secondo atterraggio vorrebbe essere un po` diverso, solo la mezza punta destra che raggiunge il suolo, il corpo tremante che si sforza di mantenere la posizione frattanto che la musica, il tempo, si dilatano. Poi una rottura improvvisa, si raggomitola quasi su stessa, scuotendosi qualche volta quasi fosse vittima passiva dei colpi sferrati dalla batteria. Adocchia il cerchio di EVANNA disgregarsi nell`aria, tornando ad esser sfera lattiginosa a piede libero. Dopo un breve cenno d`intesa per la compagna, allunga un braccio e con un movimento ampio porta la nube di distillato a entrare in collisione con la sua bacchetta magica, soffiandone il controllo. Il resto del corpo, le spalle, cercano di seguirne il movimento con altrettanta fluidità. Gli occhi si alzano al cielo reagendo all`improvviso calore, lo spettacolo di fiamme generato da EILEEN e modellato da DAVID è un richiamo troppo impellente da voltargli le spalle come se nulla fosse. Ma la voce di Emma s`intesse con la musica, urlandole una seconda indicazione che la porta ad annuire tra sé e sé varie e volte, riflettendo su come far a conciliare le due idee. Ed è l`immagine mentale di una seconda aquila che spalanca maestosa le sue ali, quella che la ragazzina richiama infine a sé. Avrebbe voluto evocare una Fenice ma, non avendone mai vista una dal vivo, ha dovuto arrangiarsi coi ricordi babbani che possiede. Va dunque a modificare le fattezze del distillato in quelle del suddetto volatile, così da suggerire realmente l`impressione d`un uccello che si erge fra le fiamme. Per poi correre via, a qualche falcata di sicurezza di distanza, la creatura di fumo che la segue passo passo ad ali spiegate anche quando si appresta a lanciare la sua bacchetta per aria. Una volta in cielo però, come già accaduto con Evanna, la sfera riprende le sue normali fattezze non essendovi più nessuno ad impugnare il catalizzatore. Faunya cerca di seguirne velocemente il moto cogli occhi, azzardando una piroetta senza grazia prima di protendersi a ricchiapparla.
23:46 21/6 David_ArangoVillegas A vederli dall`esterno, questo gruppetto di testoline Corvonero - creatività sopra ogni cosa - non risultano esattamente lo spettacolo di coordinazione, ritmo e fierezza che la capitana aveva in mente: una gitana dalle calze annuvolate compie giravolte mezze sinuose (quelle mancate punte!), una fatina bionda danza con troppa concentrazione, una principessa avanza con regalità incertezza e un randagio, scuro e pesante confronto alla leggiadria delle ragazzine intorno, perde troppo tempo a generare il suo incantesimo per incastrarsi con ritmo generale. In effetti, un po` avvulso dall`ordine di coordinazione, lui perde tempo a sghignazzare soddisfatto tra sé dello spettacolo di fuoco che si spalanca sul cielo terso di Giugno. Da brutta persona qual è, inoltre, i suoi riflessi restano allerta sulle persone attorno a lui più che alla complessità della loro coreografia e così, alla perdita di equilibrio di EVANNA, lui abbandona il suo posto per voltarsi verso lei - che sta sul gradino sopra quello da lui condiviso con Eileen - per afferrarla nella `caduta` in cui rischia cedere lei. E` tanto leggera, quella bambina tra le braccia più allenate di lui, che non gli costa molto assecondare la sua inclinazione e poi sospingerla delicatamente nuovamente in piedi, ancora fermo sul proprio gradone sottostante a quello altrui. Le sorride, anche, neanche tra loro ci fosse stata una volontaria posa ritmata invece che la correzione d`una caduta. "Figo." Si complimenta (?) persino. "Ehi, tu ce l`hai una borsa con l`Adduco Maxima da prestarmi?", mentre Emma già lo sgrida per starsene lì impalato invece che muoversi nella musica. "QUESTA CANZONE E` NOIOSA." La ribattuta di lui ricopia commenti già espressi durante la selezione in Sala Comune, in cui ha tirato una smorfia prima di essere battuto dalla maggioranza a favore di quel disco. Ripreso il suo posto accanto ad EILEEN, le fa un cenno del capo alzando la bacchetta verso il fumo che va svolazzando verso loro grazie alla spinta di Faunya. "Tocchiamolo insieme" Esperimenti su esperimenti insomma, lui che si immagina quella palla di fumo allargarsi a cerchi concentrici come nei giochi di forme elaborati dopo una ispirazione di sigaretta.
00:12 22/6 Eileen_Walker Eh già, i loro stili sono così diversi che forse ci vuole una qualche coreografia che li unisca in modo armonioso. Magari Eileen chiede anche troppo, ma leggendo l’espressione sul viso di Emma, ne avranno bisogno. Dopo la sua performance, Eileen si siede su uno degli scaloni, per osservare EVANNA fare la sua parte di danza. E che dire, sono troppi diversi. Ma forse il bello è proprio in questo, pensa Eileen mentre il testimone viene passato da EVANNA a FAUNYA che prova a ricreare una fenice. Bella l’idea e anche bello il lancio della bacchetta. Eileen fa notare a tutti i presenti il suo entusiasmo battendo le mani quando FAUNYA prova a riacchiappare la bacchetta, riuscendo nel tentativo. Ovviamente è poi, di nuovo, il turno di DAVID, che dopo aver preso EVANNA prima di cadere, ritorna al suo posto accanto a lei. Eileen osserva un attimo EVANNA, prima di soffermarsi di nuovo su DAVID, e sorridere. Ovviamente all’unico uomo della combriccola la canzone non piace, ma con maggioranza donne, il risultato è quello. Il fumo ritorna di nuovo dalle loro parti, ed ecco che partono gli esperimenti di DAVID. “Tocchiamolo insieme”. Eileen ride alla nuova proposta e abituata, in un certo senso, a seguirlo fa cenno con la testa di sì, mentre alza la bacchetta, ancora in mano, verso il fumo, immaginando un piccolo stormo di colibrì che vola dentro i cerchi di fumi creati da David. Per aggiungere un po’ più di magia, Eileen pensa intensamente ai colori dei Corvonero, blu e bronzo, e muove la bacchetta da destra verso sinistra pronunciando <Còlor Cangiàntis>. Il risultato dovrebbe essere uno stormo di uccellini che volano dentro dei cerchi concentrici mentre il tutto cambia colore da blu a bronzo e viceversa.
00:27 22/6 Evanna_Winchell [ Ieri pomeriggio ] Il suo tentativo di realizzare una piroetta con tanto di cerchio di fumo attorno non è andata proprio come sperava. La troppa fretta le ha fatto perdere l`equilibrio rischiando quasi di farla cadere. Fortuna vuole che, l`attento DAVID, si sia girato giusto in tempo verso di lei riacchiappandola prontamente. E lasciamo stare che le guanciotte si saranno fatte un pochino più rosse e che, subito dopo essere ritornata in piedi, lo sguardo sia calato giù a guardarsi i piedi invece che guardare il bel viso di DAVID. « Grazie » è quello che mormora compiendo qualche passo indietro e riprendendo possesso del suo corpo. Poi annuisce al commento di DAVID perché effettivamente non sa che dire. « Si, ho la tracolla che uso di solito » risponde alla sua domanda con un po` più di sicurezza alzando lo sguardo. « A che ti serve? » perché vabbè è sempre impicciona. Ridacchia poi quando DAVID grida il suo disappunto per la canzone ma si concentra presto sull`esibizione di DAVID e EILEEN che riescono a mettere in scena una bella figura con la pozione. A questo punto, si accorge, è di nuovo il suo turno. Essendo il fumo occupato e anche cambiato di colore, decide di aggiungere un altro strumento a tutta la composizione andando a raccattare uno dei soliti nastri usati durante gli allenamenti. Ultimamente ci ha perso molto tempo con questa storia del nastro e della mira, tanto da discutere pure con altri - lei, poi. Quindi di sente abbastanza sicura per l`idea che ha in mente. Il nastro giace sul suo stesso gradone, esattamente sopra quello dove si trovano i due ragazzi. Gli uccellini ed i cerchi sono a portata di mano mentre punta la bacchetta contro il nastro. « Locòmotor » pronuncia compiendo un semicerchio ed un piccolo colpo con la bacchetta. L`idea è quella di prendere il controllo del nastro in modo da muoverlo a proprio piacimento. Se l`incantesimo dovesse riuscire, Evanna inizierebbe a far salire il nastro sempre con una certa grazia nei movimenti. Schiena dritta, braccia tese e collo in avanti. La punta della bacchetta guida il nastro attorno alle nuove forme assunte dal fumo ed Evanna, sfruttandone la lunghezza, compie lenti movimenti di polso fino ad attorcigliare il nastro intorno ai cerchi e agli uccellini per aggiungere un po` di movimento.
00:40 22/6 Faunya_Florent [ieri pomeriggio] C`è da dire che alla sua bacchetta, la quale tecnicamente non sarebbe nemmeno sua, piace redarguirla di tanto in tanto. Come in questo caso, non sembrando aver gradito d`essere stata lanciata per aria così, senza preavviso. Perciò quando le dita di Faunya s`allungano a sfiorare l`altra in caduta libera, quella le rifila una piccola scossa facendole ritrarre velocemente la mano, sancendo la propria stessa caduta. Alla tredicenne sfugge un`imprecazione sottovoce, una di quelle che capirebbe soltanto David se non fosse già impegnato a farsi sgridare, e lesta si allunga ad acchiapparla prima che essa possa rotolare giù dal gradone. Approfitta del momento per riprender fiato, ricaricando i polmoni ma soprattutto il feeling con la bacchetta, sulla quale passa una mano come a spolverarla < TU > viene distratta dal dire di DAVID, indicandolo con giocosa superiorità < Sei noioso > traendo una risata che si smorza il tempo di scorgere i minacciosi occhi di Emma gravare su di lei. Torniamo al lavoro, che è meglio. Forse è la vista dei cerchi a scuotere in lei un`idea, o magari il fatto che stiano tutti confluendo al cospetto del fumo per incantarlo o abbellirlo, ciascuno a modo proprio. Sta difatto che lei invece punta la bacchetta in favore della mano libera - anticonformista sino all`ultimo - ruotandola pigramente in senso orario, richiamando alla mente una piccola composizione di cardi scozzesi, fiori che una volta le ha mostrato proprio Eileen < Orchideus > le dita si chiudono con delicatezza attorno ai gambi della neonata composizione, poi si china tutta a lasciare la bacchetta sulla gradinata. Pronti per un momento Esmeralda? Pronti. Poiché il suo contributo alla causa è saltare sul gradone più in basso, raggiungendo i compagni, muovendosi su altrettanti saltelli e piroette, le braccia levate al cielo. Cerca di sfilare fra loro, veloce e leggera come aria, e ad ogni incontro sfila un fiore dal proprio mazzetto per lasciarlo ricadere sui loro capelli, nel caso di EILEEN ed EVANNA, o ad impigliarsi scivolando sui vestiti per quanto riguarda DAVID - semplicemente perché non è abbastanza alta da raggiungergli il capo, non per altro, coff. Così che quando tutti avranno terminato i loro incantesimi, si accorgeranno di essere belli e pure fiorellosi, tanto quanto lei che termina la propria danza mettendosi in posa al centro, il braccio sinistro alzato ad offrire l`ultimo cardo al fumo.
01:04 22/6 David_ArangoVillegas Un guizzo nello sguardo, di possibilità e segreti, mentre un sogghigno s`allarga con falsa innocenza sul suo volto in quella ch`è una silente replica a colei che ha invece tutte le ragioni per chiudere. Non ha bugie o alternative facts da donarle, quindi si limita a sfruttare il richiamo di Emma per abbandonare il discorso. Che sia solo una scusa per depistare Evanna, questa, lo si capisce dalla maniera alquanto melodrammatica con cui perde tempo per risponde all`accusa di FAUNYA: entrambe le mani salgono al torace, zona cuore, mentre con una scossa della schiena arcua le spalle in avanti simulandosi vittima d`una attacco spietato. "A-avadizzarmi così?" Serve la bellissima mano di Emma pronta a lanciargli una fattura a farlo desistere ora da dar ancora spettacolo e per questo lo si vede dopo proseguire nell`esecuzione dell`esperimento con Eileen - cui stramba complicità invece viene notata e applaudita da Emma. Lui il fiorellino se lo ritrova incastrato sullo sparato della felpa: lo osserva col capo reclinato e gli occhi bassi sul torace, l`incertezza di non sapere un po` che farci. Quando però nota Faunya assumere posa finale, lui acchiappa il gambo e, cercata l`attenzione delle altre con gli occhi, lancia il fiore in alto, al centro del cerchio`, così che nella ricaduta - come è andato allenandosi ultimamente - lui possa centrarlo in pieno con il "Diffindo!" che accompagna al `taglio` che imprime col movimento di bacchetta, in modo che l`incantesimo possa beccare la corolla e far cadere scomposti tutti i petali sopra la testolina di Faunya. Le crollerà addosso anche il gambo, ma okay. E alla fine lui è pure fiero del risultato, mentre Emma un po` trattiene il facepalm (sono talmente diversi, questi qua, che vorrà un miracolo per armonizzare), un po` trattiene la commozione (si stanno impegnando tutti e, agguerrita, lei è convinta riuscire a portarli a glorie per ora soltanto sognate).
22/6 Eileen_Walker L’esperimento sembra essere riuscito, anche se Eileen lo ha fatto più per divertirsi che creare qualcosa di puramente artistico. E ogni tanto serve portare del fiero spirito Corvonero, visto che alcuni sembrano dimenticarselo, ma dettagli. Il nastro di Evanna si muove sinuoso in mezzo ai cerchi di fumo ed Eileen ride quando Faunya dà a Davide del noioso, che poi il ragazzo si finge pure offeso e un po’ tradito, suscitando altre risate da parte di Eileen, che se mantiene la concentrazione e non mandi tutto all’aria è già un miracolo. Gli occhi di Eileen si illuminano quando Faunya evoca dei cardi che inizia a dare a tutti. Eileen osserva un po’ malinconica il cardo che riceve –Thistle torna a casa – ma scuote la testa e se lo infila nei capelli, alla base del chignon biondo che ha in testa, anche se poi deve lanciarlo in aria, una volta capito il silenzio messaggio di David mandato tramite gli occhi. Ok, che lui distrugge quel povero fiore con un diffindo, e per questo si riceve un “affettuoso” pugnetto nell’avambraccio vicino ad Eileen, anche se è probabile che non gli fa niente. Anche lei si è allenata con la mira a modo suo e, una volta che avrà lanciato in aria il proprio cardo, prova a prenderlo in aria con una trasfigurazione. Vuole strafare. Si concentra molto bello su quale fiore vuole trasfigurare. Decide in un dente di leone, sperando che la caduta gli faccia perdere i semi. Si immagina come il cardo, si trasformi in uno stelo più minuto, che inizi a perdere i petali e che la parte principale del fiore si ricopra di piccoli semi, ricoperti a loro volta da una peluria che funge da paracadute. Una volta che ha l’immagine ben chiara, con un movimento fluido si sfila il cardo dai capelli, lo lancia in aria e pronuncia <Plansmùto> mentre muove la bacchetta in una spirale oraria, sperando di aver azzeccato il fiore. Se così fosse, il dente di leone trasmutato dovrebbe perdere i suoi semi che cadrebbero intorno a Faunya. Se non fosse così, non succederebbe assolutamente niente, a parte il rimprovero di Emma per non essersi allenata.
1 note
·
View note
Text
s1e97 Il manto della noia
iniziamo benissimo
onesta rappresentare la noia come un mantello grigio è veramente geniale
Ronfo sempre iconico
10/10 sia per Tonio sempre più perso che per aver sottolineato che la noia non è una cosa strettamente negativa ma che anzi può dare delle ottime idee
I will now go full 'tism*
*translation: I started my full Melevisione rewatch
#melevisione#melevisione s1#melevisione rewatch#tonio cartonio#radio gufo#gnomo lampo#gnoma linfa#lupo fosco#gnomo ronfo
121 notes
·
View notes
Text
s1e79 Il vento Matteo
"ciao nuvoletta" 🥺
RADIO GUFO
arte.
HSDHUSHUS che bello fare le bolle raga è così silly
I will now go full 'tism*
*translation: I started my full Melevisione rewatch
121 notes
·
View notes
Text
s1e53 Strega comanda colori
"Uffa nocciola e pigna pignola" yup questa va dritta nel mio lessico
in realtà non ho molto da dire se non che avrei preferito vederlo che leggerlo e che ho voglia di giocare a strega comanda colore (ci sono molti colori in stazione)
I will now go full 'tism*
*translation: I started my full Melevisione rewatch
#melevisione#melevisione s1#melevisione rewatch#tonio cartonio#radio gufo#strega rosarospa#gnoma linfa#gnomo lampo#gnomo ronfo
121 notes
·
View notes
Text
s1e50 I tre gnomettini
no way siamo già a 50 episodi?? (di cui 20 mancano ma comunque 50)
TONIO HAHAHSHAHAHA
once again un episodio che avrei voluto vedere
I will now go full 'tism*
*translation: I started my full Melevisione rewatch
#melevisione#melevisione s1#melevisione rewatch#tonio cartonio#radio gufo#lupo fosco#gnoma linfa#gnomo lampo#gnomo ronfo
121 notes
·
View notes
Text
s1e47 Due soli
il titolo che indica sia il fatto che ci sono due soli quel giorno che il fatto che ci siano due personaggi solitari è pura poesia
HAHSAUHSAHHAHAHA
avrei voluto vederlo :( chi viene a fare una rapina agli archivi Rai con me (for legal reasons this is a joke)
I will now go full 'tism*
*translation: I started my full Melevisione rewatch
#melevisione#melevisione s1#melevisione rewatch#for legal reasons this is a joke#tonio cartonio#radio gufo#lupo fosco#strega rosarospa
121 notes
·
View notes