#raccontarsi favole
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koufax73 · 3 months ago
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Missey: "Raccontarsi favole" è il nuovo singolo
Raccontarsi favole è il nuovo singolo di Missey, in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale per FLUIDOSTUDIO, distribuito da Believe.  Raccontarsi favole è il quarto singolo che anticipa il nuovo album di Missey La ricompensa della mangusta: una canzone nata sotto le stelle dei grandi gruppi di metà anni ’60, che vuole unire le strutture e gli arrangiamenti dei The…
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valentina-lauricella · 5 months ago
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L'albero della conoscenza
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...del bene e del male.
Alcune anime dicono che ogni esperienza è "bene", altre invece ammettono che ci si possa perdere in sentieri sbagliati, quando la ragione non è illuminata dal senso del divino, e si finisca col credere a fantasmi prodotti dalla mente; vedo, purtroppo, che molte delle tue costruzioni filosofiche fanno parte di questi "sentieri sbagliati"…che non sono sbagliati in sé, perché derivano dalla ragione che guarda la Terra, ma sono limitati.
Credo che il tuo percorso filosofico possa essere riassunto dal titolo di un libro su di te: "Spalancare gli occhi sul mondo"; credo che tu abbia fatto esattamente questo: una dolorosa full-immersion nella materia, che hai osservato attentamente, con spirito da scienziato, attraverso la tua ragione; un esperimento di osservazione della materia, che alcune anime non esitano a definire "mondo lontano da Dio", "esilio da Dio"… Quindi, la tua esperienza non è stata in sé sbagliata, e il dolore è stato termine di paragone per la gioia che successivamente ti si è rivelata.
Mi è sembrato che un'anima stesse parlando di te, quando ha detto che non sentirsi amati può portare a considerare sé stessi e il mondo come "nulla", e l'esperienza terrena come non valevole di essere vissuta. Quando affermavi che "tutto è nulla", volevi dire che non sentivi amore, perché la sostanza della realtà è l'amore. Ecco, quando dici che il mondo è fango e miri l'infinita vanità del tutto, nella tua stupenda poesia "A se stesso", ci spieghi indirettamente che l'esistenza è amore. Questa poesia può essere considerata quella conclusiva del ciclo di Aspasia; l'amore rifiutato ha un valore conoscitivo, che tu infatti gli attestavi. Non ti pentivi di aver amato, seppur non ricambiato: sentivi di avere misurato te stesso.   In ambiente spirituale, non si vivono esperienze di amore non ricambiato, e ciò può fare pensare che l'amore sia un fatto scontato, come l'aria che si respira: la sua mancanza ne fa conoscere invece il valore essenziale e la sua natura divina, di dono da parte di Dio. Il fatto che il vero amore in Cielo è sempre ricambiato, è prodigioso, ma posso dirlo da qui, dalla Terra, dove non è così, e dove ho sperimentato più volte il rifiuto. Non sarò tentata di dire che l'incontro con l'altro è un nulla o una vanità… Capirò peso e importanza di tutto… È sulla Terra che sto apprendendo le unità di misura!
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canesenzafissadimora · 1 year ago
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“Lloyd, ma perché la gente tende a raccontarsi delle bugie?”
“Credo perché confonde le favole con le menzogne, sir”
“E tu sai qual è la differenza, Lloyd?”
“Come vanno a finire, sir”
“Grazie, Lloyd”
“Prego, sir”
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ilcercatoredicolori · 1 year ago
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“Lloyd, ma perché la gente tende a raccontarsi delle bugie?”
“Credo perché confonde le favole con le menzogne, sir”
“E tu sai qual è la differenza, Lloyd?”
“Come vanno a finire, sir”
“Grazie, Lloyd”
“Prego, sir”
[Di Lloyd, di sir, di mari di bugie e di oceani di avventure e che avverranno nella penna di Andrea Santonastaso]
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forgottenbones · 3 years ago
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È incredibile come le cose più ordinarie e banali diventino i mattoni della mitopoiesi delle vostre relazioni sentimentali.
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dudewayspecialfarewell · 6 years ago
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LA FLOTTA
Il mare è lievemente increspato, tanto da far sentire la sua presenza soltanto quando arriva a sbattere contro la chiglia delle navi, quel suono soffice ed ovattato, difficile da carpire per un orecchio poco esperto, verrebbe carpito da qualcuno alla balaustra , ma nessuno si sporgeva più dalla balaustra per mirare quella vasta distesa chiamata mare o per ascoltare la musica delle onde, nessuno più veniva interrotto nel mezzo di profondi pensieri dallo stormire di un gabbiano, oramai solo poche persone, per sbaglio, si avvicinano alle vecchie balaustre unte di ruggine che tenevano a stento i loro colori originari  e rimanevano lì inutilizzate ad evidenziare un limite scomparso da tempo, inutile segnalazione, visto che nessuno oramai aveva più voglia di guardare il paesaggio, e anche se ogni tanto si sentiva un tonfo sordo venire dalla nebbia, tutti erano presi da un eterno ripetersi di gesti quotidiani, che non gli permetteva di fare altro se non di rifare azioni uguali a quelle che avevano fatto il giorno prima, quasi fosse l’ unico modo per sentirsi vivi in mezzo a quella vastità di mare, questa quotidianità che chiamano vita tranquilla, ma che somiglia più ad una morte.
Si racconta che tutto iniziò in un giorno di sole: molti dei potenti della terra avevano deciso di fare un’ uscita in barca insieme per discutere d’ affari, e se ne stavano a discutere sui loro yatch quando si alzò una un nebbia così fitta, densa, opaca, lattiginosa, da sembrare un muro vero e proprio, ed è logico pensare che con un fenomeno così potente in atto, e con tante migliaia di dollari che galleggiavano sotto forma di navi, nemmeno il più esperto dei marinai avrebbe avuto il coraggio di muoversi a simili condizioni per riportare quella flottiglia a terra, così quegli uomini  chiamarono subito, acidi come non mai, chiedendo ai loro sottoposti di farsi indicare la via del ritorno o semplicemente di essere trainati a riva da qualche draga, ma qualsiasi cosa venisse usata contro quella nebbia niente riusciva a diradarla: le draghe perdevano l’ orientamento delle bussole e la possibilità di comunicare con
l‘ esterno, riuscendo in prossimità della nebbia a parlare, per la durata della batteria, solo con coloro che stavano all‘ interno della nebbia, e per quanto ci si sforzasse quella nebbia sembrava impenetrabile, addirittura un costruttore di climatizzatori giapponese aveva provato a costruire una megalitica ventola per spostare quell’ ammasso grigio, ma la nebbia era rimasta lì e non si era mossa di un millimetro. Così i sottoposti dei miliardari, che non a caso erano sottoposti, pensarono di essere autorizzati a fare recuperi in grande stile, così ignorando i consigli dei capitani di bordo per avvicinarsi e fare entrate trionfali sui ponti delle navi dei loro superiori avevano fatto fare improponibili manovre alle loro navi, rimanendo così bloccati a loro volta e mentre questi rimproveravano i sottoposti che rimproveravano i capitani di bordo per non averli avvertiti, continuavano ad arrivare persone per salvare quelle persone, ma coloro che andavano a salvarli lo facevano di più per una ricompensa di salvataggio che per altruismo, e inesorabilmente tutti quelli che venivano e tentavano di salvare questi rimanevano bloccati o persi a loro volta, e tutti tentavano di accendere un qualsiasi tipo di fonte luminosa a bordo, che dopo un lieve bagliore si spegneva improvvisamente con un piccolo lampo, che non lasciava segni di bruciato, ma solo
l’ ennesima delusione per non riuscire a diradare la nebbia.
E così le persone rimaste all’ interno della nebbia, stanche di tentare e dopo tante delusioni, si organizzarono per riuscire a sopravvivere sulle navi con le derrate alimentari portate da terra, e dormendo per non sprecare energie in attesa di una risposta, di una luce che potesse indicare una qualsiasi direzione, e cosse qualcuno di questi si fosse sporto da una balaustra avrebbe potuto vedere migliaia di navi ferme:canoe, barche a remi, barche a vela, catamarani, battelli, draghe da fiume e draghe da porto, traghetti, pescherecci con reti a strascico e a braccia, petroliere e navi da trasporto, transatlantici, incrociatori, fregate, portaerei,
tutti fermi nella loro placida sorte.
Tanti non sopportando più quella situazione si erano tuffati in mare, qualcuno aveva addirittura staccato delle scialuppe, per tornare, ma pochi ne erano riusciti a rimettere piede su un ponte e chi tornava veniva chiamato pazzo, perché diceva  che la luce per riuscire a far scemare la nebbia non doveva venire dall ‘ esterno, ma  dall ‘ interno, da coloro che stavano all ‘ interno della nebbia e che questa se ne sarebbe andata appena gli uomini sarebbero riusciti ad avere la mene chiara.
Sembrava che la terra preoccupata per ciò che poteva scaturire da quelle menti che avrebbero dovuto custodire il mondo lo stavano distruggendo, e distruggevano anche se stessi, e tutto pensando al loro presente, a ciò che stava per accadere loro e non a ciò che sarebbe accaduto, così la terra aveva deciso di imprigionare l’ umanità in quella prigione di grigio, sperando che questo avrebbe reso più responsabili gli uomini, che ora marcivano dormendo, dopo aver perso l‘ ultima speranza .        
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tarditardi · 3 years ago
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5/8 Bianca Atzei, 7/8 Matilde Brandi… E l'8 agosto 2021 Fabiola Sciabbarasi racconta il suo libro su Pino Daniele (…) @ Domina Zagarella Sicily - Santa Flavia (Palermo)
Domenica 8 agosto 2021 al Domina Theatre di  Domina Zagarella Sicily - Santa Flavia (Palermo) dalle 22 Fabiola Sciabbarasi presenta il suo libro "Resta l'amore intorno, la mia vita con Pino Daniele". scritto con Mepi Danna, racconta Pino, il marito, il padre, il figlio Pino Daniele. E racconta l'artista come mai è stato raccontato prima. Lo racconta attraverso lo sguardo intenso e potente di Fabiola Sciabbarasi, sua moglie, mamma di tre dei suoi cinque figli. La serata è condotta da Giovanni Ciacci.
E non è l'unico evento importante con la presenza di celebri personaggi tv al Domina Zagarella Sicily come Justine Mattera o Cecilia Caprotti (nella foto in particolare si vedono da sinistra a destra Cecilia Caprotti, Justine Mattera, Manuel Dallori (corporate entertainment director di Domina) e Giovanni Ciacci.
Infatti, giovedì 5 agosto 2021 sul palco di Domina va la cantante Bianca Atzei, non per cantare ma per raccontarsi, mentre sabato 7 agosto 2021 è la volta della showgirl Matilde Brandi. Il 6 e il 10 agosto invece torna sul palco Giovanni Ciacci da protagonista per presentare prima "Favole Arcobaleno" e poi "La Contessa", due suoi libri decisamente divertenti che hanno però anche un messaggio importante.
Già in programma dal 10 al 13 settembre 2021 un torno internazionale di Beach Soccer di livello assoluto.  Tra le formazioni presenti, quelle di Italia, Perù, Brasile ed un'altra formazione in via di definizione. Tutti i dettagli sono disponibili qui: https://www.italiabeachsoccer.com/.
Possono partecipare agli eventi, oltre agli ospiti del resort, anche coloro che cenano presso uno dei ristoranti di Domina Zagarella Sicily (prezzo medio 25 - 35 euro a persona, info e prenotazioni: 091 909249).
Riassumendo, non è un'estate come tutte le altre, ma divertirsi e rilassarsi di fronte al mare, per gli ospiti di Domina Zagarella Sicily, struttura deluxe situata a Santa Flavia (PA), è facile. Insieme ad un paesaggio che emoziona e ad una struttura d'eccellenza (...), Domina Zagarella Sicily propone ogni sera o quasi propone eventi, presentazioni, divertimento... oltre che dinner show d'eccellenza.  C'è una bella notizia anche per chi non soggiorna all'interno della struttura e abita o è in vacanza in una zona bellissima, ricca di cultura e non solo di splendide spiagge: gli spettacoli ed i dinner show di Domina Zagarella Sicily sono aperti a tutti, non solo agli ospiti del resort.
Domina Zagarella Sicily Via Nazionale, 77 90017 Santa Flavia PA tel. 091909249 https://www.dominasicily.com/
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vefa321 · 4 years ago
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7 Agosto 2020
Ho fatto le ore così piccole che sono diventate grande...
Metti una sera, tre amiche e tanta tanta voglia di raccontarsi. Ecco, un anno e più, un inverno, un lockdown, una primavera incompiuta, un estate sul ciglio di una strada ancora tutta in salita.
Forse anche la notte si messa seduta insieme a noi, qualche stelle ad origliare, una luna guardiana, tra i sogni usciti dai cassetti e i desideri senza limiti abbiamo dato al buio tutte le nostre risate, molti sorrisi, qualche lacrime di cristallo e una pioggia di parole che sembravano musicare le ombre riflesse nei nostri sguardi, illuminati nella notte.
Come tutte le favole, alla scoccare della mezzanotte... abbiamo fatto finto di niente e l'orologiaio matto non ha insistito.
Così si sono fatto le due e nel silenzio delle vie, ci siamo salutate, le scarpe in mano per non fare rumore.
Le case addormentate ci aspettavano senza rimproveri, il sonno pure.
Stamattina, con ancora nella mente i pensieri spettinati ho messo in tasca un po' di quelle risate, nel caffè un po' di quel profumo d'amicizia e ho dato al giorno, il tempo di farsi giorno nel tempo di quello scompiglio di nuovi ricordi...
@vefa321
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designme2011 · 4 years ago
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🌴 Dovremmo imparare dai bambini a salire un gradino alla volta. Dovremmo imparare a non affannarci, a godere il presente, ad essere felici per quello che ci è stato dato... hanno uno zainetto trasparente pieno di valori e radici, quelle stesse che ci hanno cresciuto e che loro portano col sorriso. Amiamo ogni istante, ogni novità... piano piano si arriva in alto e chissà se questi bambini si fermeranno "sobbra lu pizzulu" a raccontarsi favole, nel cuore di Mesagne. • • • #visitmesagne #visitmesagnecuordisalento #mesagne #designme #minuzzerie #mesagnecentrostorico #lacittadellamore #lacittadelcuore #pugliaintasca #puglia_mania__ #puglia_illife #pugliamylove #sacrificidipuglia #salentolove #salentu_nosciu #sud_addicted #italia_cartoline #puglia_cartoline #salentoland #welcometopuglia #clickfor_brindisi #clickfor_travel #ig_puglia #piu_puglia #igersitalia #igers #top_pugliaphoto #cartolinesalentine #bestpugliapics #verso_sud (presso Mesagne) https://www.instagram.com/p/CD60x0TKA_E/?igshid=136bgu6e7oqq0
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enkeynetwork · 5 years ago
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I podcast per la quarantena
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La quarantena continua, avete videogiocato, guardato film, letto libri, perché ora non provare i podcast? Contrariamente a quanto si possa pensare all'interno di questo termine sono racchiuse tante tipologie di audio. In questo periodo poi è possibile sfruttare le prove gratuite prolungate delle varie app per provare questo nuovo modo di passare il tempo. Prima bisogna fare una precisazione: su Audible e Storytel sono disponibili una selezione molto simile di titoli. Mentre quella Spotify è molto più ridotta, anche se qui è possibile trovare delle chicche che sugli altri due non sono disponibili.
Podcast di libri
Dalle favole per bambini ai grandi romanzi d'autore, sono moltissimi i libri che trovate sulle app come Storytel, Audible o quelli disponibili su Spotify nella sezione apposita. Per esempio è disponibile l'audiolibro dell'ultimo romanzo di Alessia Gazzola (madre della serie L'allieva) Questione di Costanza, o l'ultimo libro di Viola Ardone Il treno dei bambini, ma è possibile anche ascoltare il romanzo che ormai sta spopolando grazie al passaparola sul web I leoni di Sicilia di Stefania Auci.
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Alcuni esempi di libri che si possono trovare su Audible Tra i grandi classici che è possibile trovare in podcast c'è per esempio Orgoglio e pregiudizio letto da Paola Cortellesi o Jane Eyre letto da Alba Rohrwacher. Per i ragazzi è disponibile tutta la saga di Harry Potter interamente letta da Francesco Pannofino, che nei film da la voce ad Hagrid. Ma sono anche disponibili altri titoli inerenti come Il Quidditch attraverso i secoli e Gli animali fantastici: dove trovarli. Sono moltissime anche le storie da ascoltare con i bambini: troverete dai classici come Il principe ranocchio o Il piccolo principe, fino ad arrivare a Storie della buona notte per bambine ribelli. Troverete poi tutti i libri di Geronimo Stilton e le fiabe di Gianni Rodari.
Non solo libri
Ma se i libri preferite leggerli tra i podcast potrete trovare anche corsi d'inglese come quello di John Peter Sloan su Audible, oppure di divulgazione scientifica come Questa è scienza, in cui Massimo Polidoro racconta come la scienza attraversa la nostra vita quotidiana. Su Storytel e su Spotify è possibile invece seguire il podcast giornaliero The essential. In cinque minuti si può ascoltare un resoconto, essenziale appunto, di quello che sta accadendo nel mondo di attualità, economia e politica. The essential è scritto e letto da una ragazza che sta diventando famosa sui social, sopratutto su Instagram: Imen Boulahrajane. Oppure potete ascoltare Da Costa a Costa scritto e letto da Francesco Costa racconta l'america di Trump. O ancora Le parole per farlo di Annamaria Anelli, in cui viene spiegato in ogni puntata come usare le parole per raccontarsi, in ottica lavorativa ma non solo.
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Alcune schermate dell'app Storytel Daily Cogito, su Spotify, è invece filosofia da asporto, Rick DuFer racconta ogni giorno qualche aspetto dell'attualità per stimolare pensieri indipendenti. Sempre su Spotify è possibile ascoltare il podcast di Roberto Saviano per ActionAid. Se vi piacciono le biografie, in ogni puntata di Morgana (disponibile su Spotify e su Storielibere.fm) Michela Murgia e Chiara Tagliaferri raccontano di donne scomode, strane e impopolari. Ascolterete le storie di Margaret Atwood, Tonya Harding, Madonna, Cher passando anche per Shirley Temple. Sempre prodotto per Storielibere.fm c'è Vita tra i paperi. Valentina de Poli, storica direttrice di Topolino (il giornalino) racconta storie degli autori dei fumetti e scopre lati nascosti di Paperino, uno dei personaggi più amati di sempre. Su Storytel c'è anche un podcast ad hoc per questo periodo strano, si intitola Storie dalla quarantena. È scritto e letto da Letizia Bravi ed Elisabetta Carosio, quest'ultima è regista e scenografa e racconta ogni sera  come artisti, scrittori, liberi professionisti affrontano loro quarantena. Read the full article
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coalemo · 4 years ago
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Ma quali poteri forti? Ma quale omicidio, il cadavere del grandissimo governo conte era già freddo.
Se 5pippe e Pd e compagni non vogliono Salvini che vadano in parlamento e non votino la fiducia, così poi si fanno il loro gonde ter e per la gioia del casalino, continuare a raccontarsi le favole del miglior governo del mondo.
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L’hanno presa bene: “I poterih fortih”
Poi dice che i grillini son di destra! Ah, no… Questo è di “Sinistra Italiana”.
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carocinematv · 8 years ago
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Caro Himym,
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so che ti avrei odiato se avessi seguito la storia per ben nove anni, invece ho preso il coraggio di recuperare tutti gli episodi a distanza di due anni dalla conclusione ed evitare lo spoiler non è stato facile. 
C’era un piano sin dall’inizio, uno schema narrativo chiaro che ha permesso a tutte le storie di incastrarsi, di avere un senso e comporre la vita di una persona in tutti gli aspetti logici e complessi. E’ questo che sei stato: una macchina complessa di connessioni logiche, scomposte e rivoluzionate sul più bello dall’emozione vera e travolgente di un nuovo amore o di un senso di colpa o di una debolezza umana. Sei stata una compagnia allegra e sincera, divertente e reale quanto mai ne abbia conosciute fin’ora: intensamente vera dall’inizio alla fine, tanto che mi sono sentita membro partecipante di quel tavolo del McLauren’s Pub del Westside di Manhattan fino a alle conclusioni. Cinque volti, cinque amici che gioiscono e soffrono insieme e pur di farlo trovano sempre del tempo per vedersi e raccontarsi la giornata nonostante i singoli impegni. Sono tra loro diversi, ma tutti necessari. Solo durante l’ultimo episodio mi sono accorta che non fosse come nelle favole in cui il confine tra i personaggi è netto e determinato, ma nelle storie di vita che racconti è come vivere un piccolo sogno e contemporaneamente condividerlo con altri, come non potrebbe mai capitare in altro modo. Ed esattamente come nei sogni - Freud docet - ogni elemento rappresenta qualcosa.
Lily e Marshall sono la coppia per antonomasia, quella a cui la maggior parte dei romantici aspiriamo e persino Ted li guarda con ammirazione, si strugge e fatica pur di aiutarli a rispettare la loro unione nonostante gli alti e bassi della vita. Sono la mamma ed il papà che tengono unita la famiglia, che conserva le tradizioni e cerca il modo migliore per gestire i cambiamenti, sono coloro che non subiscono l’influenza del gruppo, ma hanno il grande potere di influenzare gli altri e ne fanno un uso saggio e moderato. Gli schiaffi di Marshall, i consigli di Lily, lo sguardo che uccide, l’amore sconfinato di un uomo innamorato.
Barney è il figlio ribelle, l’eterno Peter Pan che non riesce a gestire le responsabilità perché tutto sommato non ha mai avuto una figura paterna, lui non sa cosa significa essere uomo. Lui è il figlio coccolato e viziato da una madre single, conosce l’amore delle donne, ma non il realismo pragmatico di un padre. Barney ed il suo Playbook, il suo appartamento tecnologico, il lavoro misterioso, la fantasia instancabile impiegata in malefatte degne di un Pan che ha fatto di NYC la propria “isola che non c’è” e quando pensi che possa cambiare, che il personaggio abbia raggiunto la maturità necessaria per crescere, la realtà torna a schiaffeggiarti. Ammettilo, NPH ha reso Barney il personaggio di maggior spicco della serie: le sue regole, i motti, il cinque, la gestualità, la mimica e quella dichiarazione infinitamente intima che chiude il sipario su un Peter che finalmente tiene in braccio la ragione per cui crescere e cambiare, l’amore della sua vita.
Con Robin ti hanno fatto raggiungere l’apice della rappresentazione umana e detto così fa ridere lo so, ma lei è l’altra faccia della medaglia: se Lily è “la madre”, Robin è la donna contemporanea armata di uno spirito forte e combattivo, un cavalier servente dei tempi moderni che si trincera dietro le proprie debolezze per farne un motivo di forza, che rispetta sè stessa e le proprie scelte anche se la conducono ad un lungo percorso di sofferenza. Lei rappresenta l’altro volto della donna dimostrando che avere successo a NY non è facile, ma che è possibile. Tutto dipende dalle scelte che si compiono e dalla decisione con cui le insegui. E’ un personaggio estremamente complesso, ma reale fino all’ultima sequenza che richiama una delle prime immagini che la riguardano; perché nonostante tutto lei ritorna a sé stessa, sempre.
Arriviamo a Ted, il padre scassapalle che racconta una storia infinita ai figli partendo da diec’anni prima di quanto fosse l’incipit. Il romantico che nella vita innalza grattacieli e sa farlo meglio di chiunque altro, che vorrebbe appartenere ad un circolo più alto dei suoi amici al pub, ma inevitabilmente finisce sempre lì. Tutte le sere. Ted è l’amico che tutti vorremmo avere, l’anima gemella imperfetta che insegna ad amare l’imperfezione delle persone perché è l’elemento che le rende uniche. Ted è capace di ritagliarsi un posto nel cuore e seppure a tratti avrei voluto odiarlo, alla fine lo custodisco gelosamente. E’ il bravo ragazzo per antonomasia, ma è questo e molto altro! Theodore Evelyn Mosby è il cuore e l’anima di una sit com di successo composta da vezzi e capricci, emozioni e perle di vita che accomunano l’umanità di qualunque generazione e parte del mondo.
Thomas e Bays hanno fatto in modo che fossi il padre di ogni fan che narra ai figli la storia della propria vita e che seleziona i racconti in base all’insegnamento che vuole tramandare, attraverso il quale spiega e giustifica cosa sia quel piccolo grande amore (cit.) che l’ha legato alla loro madre, ma che l’esperienza diretta insegna che l’amore non è unico, non è perfetto, ma è tutto da vivere e da scoprire.
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canesenzafissadimora · 4 months ago
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“Lloyd, ma perché la gente tende a raccontarsi delle bugie?”
“Credo perché confonde le favole con le menzogne, sir”
“E tu sai qual è la differenza, Lloyd?”
“Come vanno a finire, sir”
“Grazie, Lloyd”
“Prego, sir”
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tuseipermelamore-blog · 6 years ago
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Quando ero piccola mi sono sempre domandata a cosa assomigliasse la felicità e mi accontentavo con poco perché mi dicevo che le cose forti sarebbero arrivate soltanto una volta cresciuta. Forse, è stato da quel momento esatto che ho iniziato a vedere le cose veramente così.
Nella mia vita ho voluto dare un grande valore all'amore perché mi é sempre piaciuta l'idea di una vita colma di bene come quella nelle favole, ma non sono stata così fortunata come speravo..almeno fino a poco prima di conoscere una persona speciale: te.
Sono fiduciosa da quando ti ho conosciuto e, soprattutto, adesso credo ciecamente nel destino e alle storie che sono semplicemente destinate ad essere. Io penso che qualcuno abbia fatto si che io e te ci incontrassimo un giorno e quel giorno doveva essere proprio il 4 settembre 2018. Esistono date che nella vita celebrano ricorrenze e allora sono considerate indimenticabili, ma in questo caso questa data oltre ad essere incancellabile mi farà per sempre ricordare il giorno in cui i miei occhi hanno incrociato quelli di una persona così simile a me e non credevo fosse possibile una cosa del genere.
Ci sono cose che nella vita ignoriamo per pigrizia e cose che ignoriamo perché i nostri occhi sono fissi su altro. Io ho avuto la fortuna, quella sera, di non essere né pigra né distratta così da incontrare il tuo sguardo e vederci dentro un po' di me.
Prima di te non mi era capitato mai di scontrarmi con un'anima così fragile e piena di dolore, non avevo mai visto occhi brillare nel raccontarsi e soprattutto brillare ricordando il passato, ricordando qualcuno che purtroppo ed ingiustamente se n'è andato; nonostante questo hai avuto il coraggio di lasciarti andare ai ricordi e non hai avuto paura nemmeno un attimo, ti sei fidato e io ci ho visto un mondo di cose nei tuoi racconti e discorsi.
La sera del nostro primo bacio mi sono commossa per l'atmosfera che si era creata e per quello che avevamo percepito entrambi, quel quadretto è stato solo il simbolo speciale di un giorno che io non cancellerò e che vorrei non cancellassi nemmeno tu, neanche per un istante.
È da più di due settimane che, grazie a te, respiro aria nuova, pulita. È l'aria di cui avevo bisogno per stare meglio e adesso posso dirlo con certezza: sto bene da quando ti ho accanto. Hai cambiato ogni mia prospettiva ed il modo con cui ero stata abituata a vedere le cose. Grazie a te sono contenta lo stesso del mio difficile passato, tutto questo perché adesso mi ha condotto a te.
Non è vero che nella vita è tutto buio e cupo, c'é sempre quel piccolo spazio attraverso cui filtra luce buona e tu ora sei quella luce che speravo mi irradiasse da tempo, quella luce che mi consente di guardare le cose positivamente e non più con occhi schivi, distanti.
Stringimi le mani, ogni giorno, come se fosse l'ultimo anche se di "ultime volte" io non voglio sentirne parlare. Voglio solo nuovi inizi insieme a te perché è questo ciò che sei per me "il mio vero nuovo inizio".
#tua🖤🥀
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randomnotesonrandomness · 7 years ago
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Nota del traduttore
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La traduzione di questo libro è nata da una catena di gentilezze.
Un amico ha postato la copertina su facebook  e mi ha detto che era 
bellissimo (amico, tu sai). L’ho ordinato, l’ho letto, l’ho proposto a NN e ho scoperto che ne stavano già leggendo un altro, sempre di Megan Mayhew Bergman, e piaceva parecchio.
E poi quando lo leggi scopri che contiene una gran­de quantità di gentilezza. È la gentilezza umanista, quel­la di Vonnegut, ma anche di Saunders, o di Poissant. Per Vonnegut, l’unica regola da sapere quando si viene al mon­do è ricordarsi di essere gentili:
Qui fa un caldo boia d’estate e un freddo cane d’inverno. È un pia­neta tondo, umido e affollato. Se ti va bene, hai un centinaio di anni da vivere. E di regola io ne conosco una sola: bisogna essere gentili, cazzo!
Un altro motivo per cui mi è tornato in mente Vonnegut così spesso è il suo costante riferimento alle nostre responsabilità nei confronti del pianeta e degli animali, che trattiamo sempre con sprezzo: un tema più che mai attuale, purtroppo, e che ricorre spesso anche in Paradisi Minori. “Siamo animali terribili. Penso che il sistema immunitario della Terra stia cercando di sbaraz­zarsi di noi, e farebbe soltanto bene” dice Kurt Vonnegut.
Poi mi sono ricordata di questa sua poesia bellissima:
Alla tigre tocca cacciare
All’uccello tocca volare
All’uomo tocca chiedersi:
“Perché? Perché? Perché?”
Alla tigre tocca dormire
All’uccello tocca posarsi
E all’uomo raccontarsi
che è ancora in grado di capire.
Ci sono tante persone che si fanno domande e cercano di capire, nei racconti di Megan Mayhew Bergman.
E ci sono tanti animali, come nelle favole classiche, ma le sue non sono favole, e non hanno una morale. Però c’è qualcos’altro, che è una specie di morale del cuore, di rivela­zione, di speranza. Come la frase finale del primo racconto. “La verità è che siamo pazzi, malati d’amore, tutti quanti”.
E Paradisi Minori è popolato di animali veri, pulsanti, ama­ti e odiati, teneri e crudeli, ma non sono sullo sfondo, parte­cipano: mordono, soffrono, attaccano, difendono, cercano calore umano. Però i protagonisti veri sono i rapporti tra ma­dri e figli, tra donne e uomini, tra figlie e padri, insomma tra i poveri umani impegnati nella missione in assoluto più difficile, relazionarsi con chi si ama.
C’è un pennuto, odiato da una giovane donna e amato da sua madre, che è vedova e ora non c’è più. Quel pappagallo africano grigio, che imita chiunque e specialmente la sua adorata padrona, ha dentro la voce di sua madre. E la don­na parte, con il suo bambino, per cercarlo nello squallido zoo dove è finito, perché vuole sentire di nuovo quella voce.
Mi rendo conto di aver disperatamente bisogno di un pezzo di mia madre. Un suono, un odore, un oggetto, qualsiasi cosa.  Rivoglio la persona che mi ha partorito. Il suo corpo, l’ho capito quando sono diventata madre, era una rete di terminazioni nervose che correvano dritte al cuore, finché il cuore non si è intorpidito per l’usura, o forse non ha sentito più nulla.
C’è una donna incinta, il marito è veterinario, lei lo aiuta, vivono circondati di animali malati. Lei sa che diventerà feroce come un giaguaro pur di difendere il bambino che nascerà.
Sarei andata in congedo di maternità e lui sarebbe tornato a casa tardi per cena. Mi sarebbe uscito il latte sentendo il gatto miagolare alla luna dalla finestra sulle scale. Mi sarei svegliata con le lenzuola appicci­cose. Avrei amato e brontolato con uguale intensità.
Io guardavo un cuore piccolo ma veloce battere tra le costole sfocate di nostra figlia. Spero che non ti si spezzi mai, dissi, anche se sapevo che si sarebbe spezzato eccome, mille volte.
C’è un’alcolista che fa la volontaria nel Centro lemuri e riesce ad amare quegli strani animaletti come non è mai riuscita ad amare sua figlia.
Avrei voluto toccarle [le sue dita], ma non mi sentivo all’altezza. Ave­vo paura di passarle qualcosa di brutto, che ereditasse le mie insicurezze, le mie manie.
 E c’è una donna che, nonostante abbia militato per anni contro la procreazione per favorire la salvezza del piane­ta, e nonostante il fatto che il suo compagno non voglia affatto riprodursi, decide di tenere quel bambino arrivato inaspettatamente, anche da sola, e lo farà, come la mamma balena che quando il balenottero nasce lo spinge con un colpetto verso la superficie, per farlo respirare.
Immaginai la mamma balena, stremata dal travaglio, che spingeva il suo piccolo in su, verso la pelle dell’acqua. Il miracolo del respiro nonostante i predatori, il miracolo della vita sulla rotta delle baleniere.
Questo libro non parla di cose gentili e delicate. Parla di persone che sono un po’ animali, e di animali che sono un po’ persone. Parla di cose grandi e forti come una balena o un lupo – maternità, malattia, sopravvivenza, nascita, mor­te – ma anche fragili, che fanno tenerezza, come un lemure infreddolito. Le parole di Megan Mayhew Bergman sono così, forti e delicate insieme, e vanno maneggiate con cura e rispetto. Spero di esserci riuscita.
Anche la scrittrice è una persona gentile, si capisce da come sceglie le parole, non solo nei racconti, ma anche nelle mail. Non gliel’ho ancora chiesto, ma penso che Vonnegut sia tra le sue fonti d’ispirazione. Mi piacerebbe conoscerla e ringraziarla, un giorno, perché le sue storie sono piene di regali.
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