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Festa di San Martino alla Cascina del Sole: Un viaggio tra sapori e tradizioni
Il 10 novembre 2024, Cascina del Sole apre le sue porte per una giornata dedicata al vino novello e alle delizie autunnali.
Il 10 novembre 2024, Cascina del Sole apre le sue porte per una giornata dedicata al vino novello e alle delizie autunnali. La Cascina del Sole, situata in via Bricco San Giovanni, 1 bis, a Isola D’Asti (AT), invita tutti gli amanti della tradizione e del buon cibo a partecipare alla Festa di San Martino il 10 novembre 2024. Un evento imperdibile che celebra il momento magico in cui “il mosto…
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Il significato della vendemmia tra tradizione e passione
Il significato profondo della vendemmia, un rituale antico che affonda le sue radici nei secoli, si trova in quel particolare momento di unione tra la natura e l'umanità. Ogni anno, quando l'estate inizia a cedere il passo all'autunno, le viti cariche di grappoli maturi diventano il palcoscenico di un'attività che va oltre la semplice raccolta dell'uva: è un'esperienza che racchiude tradizione, passione e arte nella produzione del vino. Il significato della vendemmia: il legame profondo con la terra La vendemmia è un atto di connessione tra l'uomo e la terra. L'agricoltore, con le sue mani callose, raccoglie con cura i grappoli, riconoscendo il momento perfetto in cui l'uva ha raggiunto il suo apice di maturazione. Questo legame profondo con la terra è una testimonianza del rispetto e dell'amore per la natura, oltre che della comprensione dell'importanza di assecondare i ritmi naturali. La vendemmia è il punto di partenza per la creazione del vino, una delle bevande più amate e apprezzate al mondo. Dalla scelta delle varietà di uva da raccogliere, all'accuratezza nella selezione dei grappoli migliori, ogni fase della vendita è cruciale per garantire la qualità del prodotto finale. È qui che l'arte dell'enologia entra in gioco: i mastri vinificatori trasformano l'uva in vino, dando vita a un prodotto che incarna il territorio e l'identità di un luogo. Tradizione e celebrazione La vendemmia è anche un'occasione di celebrazione e condivisione. In molte comunità vitivinicole, la raccolta dell'uva è accompagnata da feste e festival. Gli abitanti del luogo si riuniscono per condividere la gioia di un raccolto abbondante, ballando e cantando tra le vigne. Queste celebrazioni non solo onorano l'importanza economica della vendemmia, ma anche il senso di appartenenza e la passione condivisa per il mondo del vino. La vendemmia non è solo una pratica agricola, ma un rito che attraversa i secoli e le culture. Dalle antiche civiltà dell'Egitto e della Grecia fino alle moderne aziende vinicole di tutto il mondo, l'atto di raccogliere l'uva è stato sempre più di un semplice lavoro di campo. È un momento che richiede pazienza, dedizione e un profondo rispetto per la terra ei suoi frutti. Il Futuro della vendemmia Nonostante l'evoluzione della tecnologia nell'agricoltura e nell'enologia, la vendemmia rimane ancorata alle sue radici tradizionali. Tuttavia, l'innovazione ha introdotto nuovi strumenti per ottimizzare il processo senza compromettere la qualità. Droni e sensori possono essere utilizzati per monitorare lo stato di salute delle viti e determinare il momento migliore per la raccolta. In conclusione, la vendita è molto più di una semplice attività agricola. È un rituale che unisce l'uomo alla terra e all'arte della produzione del vino. Questo momento di connessione e celebrazione è un tributo alla natura e alla passione dell'umanità, che continuamente lavora per trasformare semplici grappoli d'uva in un nettare prezioso. Con ogni vendemmia, la tradizione si rinnova, portando avanti un'antica pratica che ha segnato la storia dell'enologia. In copertina foto di Willi Stengel da Pixabay Read the full article
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Invaiatura
Invaiatura
L’invaiatura è un processo importante nel ciclo di vita della vite che si verifica quando le uve iniziano a maturare e ad acquisire zuccheri, acidi e aromi. Durante questo periodo, i grappoli passano dal loro stadio vegetativo a quello riproduttivo, e il loro contenuto di zuccheri aumenta fino a raggiungere il livello ideale per la produzione di vino.
L’invaiatura inizia circa 40-50 giorni dopo la fioritura, quando le bacche sono ancora piccole e verdi, e si estende per diverse settimane. Durante questo periodo, la vite richiede una grande quantità di acqua e nutrienti, che devono essere forniti attraverso la corretta gestione del suolo e dell’irrigazione. Inoltre, le condizioni climatiche come la temperatura e l’umidità possono influire sulla velocità dell’invaiatura.
Durante l’invaiatura, le uve passano attraverso diverse fasi di sviluppo. Inizialmente, le bacche si ingrossano e iniziano a cambiare colore, passando dal verde al giallo o al rosa. In seguito, le uve continuano a maturare e il loro contenuto di zuccheri aumenta, mentre l’acidità diminuisce. È durante questa fase che i produttori di vino decidono quando raccogliere le uve per ottenere il livello desiderato di zucchero e acidità per la produzione di vino di alta qualità.
Inoltre, durante l’invaiatura, la pianta della vite richiede particolare attenzione per prevenire malattie e insetti che potrebbero compromettere la qualità delle uve. L’uso di prodotti chimici, come pesticidi e fungicidi, può essere necessario per proteggere le uve dalla muffa e dalle malattie, ma molte aziende vinicole cercano di utilizzare metodi naturali e biologici per proteggere la vite durante questo periodo.
In conclusione, l’invaiatura è un processo importante nella coltivazione della vite e nella produzione di vino di alta qualità. Richiede una corretta gestione del suolo, dell’irrigazione e delle condizioni climatiche, nonché una attenta attenzione alla prevenzione di malattie e insetti. Il successo dell’invaiatura dipende anche dalla capacità del produttore di scegliere il momento ideale per la raccolta delle uve, in modo da ottenere un vino con il giusto equilibrio di zucchero e acidità.
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Invaiatura
Invaiatura
L’invaiatura è un processo importante nel ciclo di vita della vite che si verifica quando le uve iniziano a maturare e ad acquisire zuccheri, acidi e aromi. Durante questo periodo, i grappoli passano dal loro stadio vegetativo a quello riproduttivo, e il loro contenuto di zuccheri aumenta fino a raggiungere il livello ideale per la produzione di vino.
L’invaiatura inizia circa 40-50 giorni dopo la fioritura, quando le bacche sono ancora piccole e verdi, e si estende per diverse settimane. Durante questo periodo, la vite richiede una grande quantità di acqua e nutrienti, che devono essere forniti attraverso la corretta gestione del suolo e dell’irrigazione. Inoltre, le condizioni climatiche come la temperatura e l’umidità possono influire sulla velocità dell’invaiatura.
Durante l’invaiatura, le uve passano attraverso diverse fasi di sviluppo. Inizialmente, le bacche si ingrossano e iniziano a cambiare colore, passando dal verde al giallo o al rosa. In seguito, le uve continuano a maturare e il loro contenuto di zuccheri aumenta, mentre l’acidità diminuisce. È durante questa fase che i produttori di vino decidono quando raccogliere le uve per ottenere il livello desiderato di zucchero e acidità per la produzione di vino di alta qualità.
Inoltre, durante l’invaiatura, la pianta della vite richiede particolare attenzione per prevenire malattie e insetti che potrebbero compromettere la qualità delle uve. L’uso di prodotti chimici, come pesticidi e fungicidi, può essere necessario per proteggere le uve dalla muffa e dalle malattie, ma molte aziende vinicole cercano di utilizzare metodi naturali e biologici per proteggere la vite durante questo periodo.
In conclusione, l’invaiatura è un processo importante nella coltivazione della vite e nella produzione di vino di alta qualità. Richiede una corretta gestione del suolo, dell’irrigazione e delle condizioni climatiche, nonché una attenta attenzione alla prevenzione di malattie e insetti. Il successo dell’invaiatura dipende anche dalla capacità del produttore di scegliere il momento ideale per la raccolta delle uve, in modo da ottenere un vino con il giusto equilibrio di zucchero e acidità.
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Invaiatura
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L’invaiatura è un processo importante nel ciclo di vita della vite che si verifica quando le uve iniziano a maturare e ad acquisire zuccheri, acidi e aromi. Durante questo periodo, i grappoli passano dal loro stadio vegetativo a quello riproduttivo, e il loro contenuto di zuccheri aumenta fino a raggiungere il livello ideale per la produzione di vino.
L’invaiatura inizia circa 40-50 giorni dopo la fioritura, quando le bacche sono ancora piccole e verdi, e si estende per diverse settimane. Durante questo periodo, la vite richiede una grande quantità di acqua e nutrienti, che devono essere forniti attraverso la corretta gestione del suolo e dell’irrigazione. Inoltre, le condizioni climatiche come la temperatura e l’umidità possono influire sulla velocità dell’invaiatura.
Durante l’invaiatura, le uve passano attraverso diverse fasi di sviluppo. Inizialmente, le bacche si ingrossano e iniziano a cambiare colore, passando dal verde al giallo o al rosa. In seguito, le uve continuano a maturare e il loro contenuto di zuccheri aumenta, mentre l’acidità diminuisce. È durante questa fase che i produttori di vino decidono quando raccogliere le uve per ottenere il livello desiderato di zucchero e acidità per la produzione di vino di alta qualità.
Inoltre, durante l’invaiatura, la pianta della vite richiede particolare attenzione per prevenire malattie e insetti che potrebbero compromettere la qualità delle uve. L’uso di prodotti chimici, come pesticidi e fungicidi, può essere necessario per proteggere le uve dalla muffa e dalle malattie, ma molte aziende vinicole cercano di utilizzare metodi naturali e biologici per proteggere la vite durante questo periodo.
In conclusione, l’invaiatura è un processo importante nella coltivazione della vite e nella produzione di vino di alta qualità. Richiede una corretta gestione del suolo, dell’irrigazione e delle condizioni climatiche, nonché una attenta attenzione alla prevenzione di malattie e insetti. Il successo dell’invaiatura dipende anche dalla capacità del produttore di scegliere il momento ideale per la raccolta delle uve, in modo da ottenere un vino con il giusto equilibrio di zucchero e acidità.
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La Vite
La Vite
La vite, nota anche come Vitis Vinifera, è una pianta rampicante che produce l’uva, un frutto utilizzato per la produzione del vino. È una delle piante più coltivate al mondo, con una storia che risale a migliaia di anni fa. La vite appartiene alla famiglia delle Vitaceae e ha una crescita vigorosa, producendo tralci che possono raggiungere anche i 20 metri di lunghezza. Le foglie della vite sono palmate, con cinque lobi, e possono variare in dimensione da pochi centimetri fino a oltre 20 cm. I fiori sono piccoli e poco appariscenti, di solito di colore verde-bianco. I frutti della vite sono le uve, che possono avere diverse forme, dimensioni e colori, in base alla varietà del vitigno. Gli acini di uva sono raggruppati in grappoli, e possono essere utilizzati per produrre il mosto, che a sua volta viene fermentato per produrre il vino. La coltivazione della vite richiede particolare cura e attenzione, con tecniche di potatura, sfogliatura e irrigazione che variano in base al clima, al terreno e alla varietà del vitigno. La raccolta dell’uva avviene solitamente in autunno, in base al grado di maturazione e alla destinazione d’uso del frutto. La vite è stata coltivata in diverse parti del mondo, con regioni come la Francia, l’Italia, la Spagna e gli Stati Uniti che sono tra le principali produttrici di vino al mondo. Il vino è stato utilizzato per scopi religiosi, medici e sociali per secoli, ed è diventato parte della cultura e della gastronomia di molte regioni del mondo. Oltre al vino, le uve possono essere utilizzate anche per produrre succhi di frutta, marmellate, aceto e altri prodotti alimentari. Inoltre, l’estratto di semi di uva è stato oggetto di numerosi studi scientifici per i suoi presunti benefici per la salute, in particolare per la sua alta concentrazione di antiossidanti. In sintesi, la vite è una pianta che ha svolto un ruolo importante nella storia umana, fornendo un frutto versatile e utilizzato in molteplici modi. La coltivazione della vite richiede cura e attenzione, ma può anche portare a risultati gratificanti come la produzione di vino di qualità.
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Invaiatura
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L’invaiatura è un processo importante nel ciclo di vita della vite che si verifica quando le uve iniziano a maturare e ad acquisire zuccheri, acidi e aromi. Durante questo periodo, i grappoli passano dal loro stadio vegetativo a quello riproduttivo, e il loro contenuto di zuccheri aumenta fino a raggiungere il livello ideale per la produzione di vino.
L’invaiatura inizia circa 40-50 giorni dopo la fioritura, quando le bacche sono ancora piccole e verdi, e si estende per diverse settimane. Durante questo periodo, la vite richiede una grande quantità di acqua e nutrienti, che devono essere forniti attraverso la corretta gestione del suolo e dell’irrigazione. Inoltre, le condizioni climatiche come la temperatura e l’umidità possono influire sulla velocità dell’invaiatura.
Durante l’invaiatura, le uve passano attraverso diverse fasi di sviluppo. Inizialmente, le bacche si ingrossano e iniziano a cambiare colore, passando dal verde al giallo o al rosa. In seguito, le uve continuano a maturare e il loro contenuto di zuccheri aumenta, mentre l’acidità diminuisce. È durante questa fase che i produttori di vino decidono quando raccogliere le uve per ottenere il livello desiderato di zucchero e acidità per la produzione di vino di alta qualità.
Inoltre, durante l’invaiatura, la pianta della vite richiede particolare attenzione per prevenire malattie e insetti che potrebbero compromettere la qualità delle uve. L’uso di prodotti chimici, come pesticidi e fungicidi, può essere necessario per proteggere le uve dalla muffa e dalle malattie, ma molte aziende vinicole cercano di utilizzare metodi naturali e biologici per proteggere la vite durante questo periodo.
In conclusione, l’invaiatura è un processo importante nella coltivazione della vite e nella produzione di vino di alta qualità. Richiede una corretta gestione del suolo, dell’irrigazione e delle condizioni climatiche, nonché una attenta attenzione alla prevenzione di malattie e insetti. Il successo dell’invaiatura dipende anche dalla capacità del produttore di scegliere il momento ideale per la raccolta delle uve, in modo da ottenere un vino con il giusto equilibrio di zucchero e acidità.
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Invaiatura
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L’invaiatura è un processo importante nel ciclo di vita della vite che si verifica quando le uve iniziano a maturare e ad acquisire zuccheri, acidi e aromi. Durante questo periodo, i grappoli passano dal loro stadio vegetativo a quello riproduttivo, e il loro contenuto di zuccheri aumenta fino a raggiungere il livello ideale per la produzione di vino. L’invaiatura inizia circa 40-50 giorni dopo la fioritura, quando le bacche sono ancora piccole e verdi, e si estende per diverse settimane. Durante questo periodo, la vite richiede una grande quantità di acqua e nutrienti, che devono essere forniti attraverso la corretta gestione del suolo e dell’irrigazione. Inoltre, le condizioni climatiche come la temperatura e l’umidità possono influire sulla velocità dell’invaiatura. Durante l’invaiatura, le uve passano attraverso diverse fasi di sviluppo. Inizialmente, le bacche si ingrossano e iniziano a cambiare colore, passando dal verde al giallo o al rosa. In seguito, le uve continuano a maturare e il loro contenuto di zuccheri aumenta, mentre l’acidità diminuisce. È durante questa fase che i produttori di vino decidono quando raccogliere le uve per ottenere il livello desiderato di zucchero e acidità per la produzione di vino di alta qualità. Inoltre, durante l’invaiatura, la pianta della vite richiede particolare attenzione per prevenire malattie e insetti che potrebbero compromettere la qualità delle uve. L’uso di prodotti chimici, come pesticidi e fungicidi, può essere necessario per proteggere le uve dalla muffa e dalle malattie, ma molte aziende vinicole cercano di utilizzare metodi naturali e biologici per proteggere la vite durante questo periodo. In conclusione, l’invaiatura è un processo importante nella coltivazione della vite e nella produzione di vino di alta qualità. Richiede una corretta gestione del suolo, dell’irrigazione e delle condizioni climatiche, nonché una attenta attenzione alla prevenzione di malattie e insetti. Il successo dell’invaiatura dipende anche dalla capacità del produttore di scegliere il momento ideale per la raccolta delle uve, in modo da ottenere un vino con il giusto equilibrio di zucchero e acidità.
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Invaiatura
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L’invaiatura è un processo importante nel ciclo di vita della vite che si verifica quando le uve iniziano a maturare e ad acquisire zuccheri, acidi e aromi. Durante questo periodo, i grappoli passano dal loro stadio vegetativo a quello riproduttivo, e il loro contenuto di zuccheri aumenta fino a raggiungere il livello ideale per la produzione di vino. L’invaiatura inizia circa 40-50 giorni dopo la fioritura, quando le bacche sono ancora piccole e verdi, e si estende per diverse settimane. Durante questo periodo, la vite richiede una grande quantità di acqua e nutrienti, che devono essere forniti attraverso la corretta gestione del suolo e dell’irrigazione. Inoltre, le condizioni climatiche come la temperatura e l’umidità possono influire sulla velocità dell’invaiatura. Durante l’invaiatura, le uve passano attraverso diverse fasi di sviluppo. Inizialmente, le bacche si ingrossano e iniziano a cambiare colore, passando dal verde al giallo o al rosa. In seguito, le uve continuano a maturare e il loro contenuto di zuccheri aumenta, mentre l’acidità diminuisce. È durante questa fase che i produttori di vino decidono quando raccogliere le uve per ottenere il livello desiderato di zucchero e acidità per la produzione di vino di alta qualità. Inoltre, durante l’invaiatura, la pianta della vite richiede particolare attenzione per prevenire malattie e insetti che potrebbero compromettere la qualità delle uve. L’uso di prodotti chimici, come pesticidi e fungicidi, può essere necessario per proteggere le uve dalla muffa e dalle malattie, ma molte aziende vinicole cercano di utilizzare metodi naturali e biologici per proteggere la vite durante questo periodo. In conclusione, l’invaiatura è un processo importante nella coltivazione della vite e nella produzione di vino di alta qualità. Richiede una corretta gestione del suolo, dell’irrigazione e delle condizioni climatiche, nonché una attenta attenzione alla prevenzione di malattie e insetti. Il successo dell’invaiatura dipende anche dalla capacità del produttore di scegliere il momento ideale per la raccolta delle uve, in modo da ottenere un vino con il giusto equilibrio di zucchero e acidità.
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Invaiatura
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L’invaiatura inizia circa 40-50 giorni dopo la fioritura, quando le bacche sono ancora piccole e verdi, e si estende per diverse settimane. Durante questo periodo, la vite richiede una grande quantità di acqua e nutrienti, che devono essere forniti attraverso la corretta gestione del suolo e dell’irrigazione. Inoltre, le condizioni climatiche come la temperatura e l’umidità possono influire sulla velocità dell’invaiatura.
Durante l’invaiatura, le uve passano attraverso diverse fasi di sviluppo. Inizialmente, le bacche si ingrossano e iniziano a cambiare colore, passando dal verde al giallo o al rosa. In seguito, le uve continuano a maturare e il loro contenuto di zuccheri aumenta, mentre l’acidità diminuisce. È durante questa fase che i produttori di vino decidono quando raccogliere le uve per ottenere il livello desiderato di zucchero e acidità per la produzione di vino di alta qualità.
Inoltre, durante l’invaiatura, la pianta della vite richiede particolare attenzione per prevenire malattie e insetti che potrebbero compromettere la qualità delle uve. L’uso di prodotti chimici, come pesticidi e fungicidi, può essere necessario per proteggere le uve dalla muffa e dalle malattie, ma molte aziende vinicole cercano di utilizzare metodi naturali e biologici per proteggere la vite durante questo periodo.
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L’invaiatura inizia circa 40-50 giorni dopo la fioritura, quando le bacche sono ancora piccole e verdi, e si estende per diverse settimane. Durante questo periodo, la vite richiede una grande quantità di acqua e nutrienti, che devono essere forniti attraverso la corretta gestione del suolo e dell’irrigazione. Inoltre, le condizioni climatiche come la temperatura e l’umidità possono influire sulla velocità dell’invaiatura.
Durante l’invaiatura, le uve passano attraverso diverse fasi di sviluppo. Inizialmente, le bacche si ingrossano e iniziano a cambiare colore, passando dal verde al giallo o al rosa. In seguito, le uve continuano a maturare e il loro contenuto di zuccheri aumenta, mentre l’acidità diminuisce. È durante questa fase che i produttori di vino decidono quando raccogliere le uve per ottenere il livello desiderato di zucchero e acidità per la produzione di vino di alta qualità.
Inoltre, durante l’invaiatura, la pianta della vite richiede particolare attenzione per prevenire malattie e insetti che potrebbero compromettere la qualità delle uve. L’uso di prodotti chimici, come pesticidi e fungicidi, può essere necessario per proteggere le uve dalla muffa e dalle malattie, ma molte aziende vinicole cercano di utilizzare metodi naturali e biologici per proteggere la vite durante questo periodo.
In conclusione, l’invaiatura è un processo importante nella coltivazione della vite e nella produzione di vino di alta qualità. Richiede una corretta gestione del suolo, dell’irrigazione e delle condizioni climatiche, nonché una attenta attenzione alla prevenzione di malattie e insetti. Il successo dell’invaiatura dipende anche dalla capacità del produttore di scegliere il momento ideale per la raccolta delle uve, in modo da ottenere un vino con il giusto equilibrio di zucchero e acidità.
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Gravner 🇮🇹 Italia, Friuli Venezia Giulia Josko Gravner è il padre degli Orange Wine in Europa. I suoi vini sono i più quotati della sua categoria grazie anche a studi in Georgia sulle vinificazioni naturali e in anfora che hanno iniziato un movimento intero di viticoltori-discepoli. L’azienda Gravner nasce nel 1901 in località Oslavia (frazione di Gorizia, sulle colline del Collio/Brda) vicino alla Slovenia. L’azienda consta di 32 ettari (di cui 15 vitati, 18 a breve) da cui producono 38 mila bottiglie annue. I vigneti sono vari: Dedno (2010 Ribolla Gialla); Hum (1966 impianto Merlot; 1996 Ribolla; 1998 Pignolo; qui vi è anche la casa di 300 anni degli avi); Runk (1998 Ribolla; 2005 Merlot); Godenza (1971 – espianto nel 2011 Pinot Grigio); Polje (1973 -2012 Chardonnay); Pusca (1985 - 2012 Sauvignon Blance e Chardonnay). Ora rimangono solo le varietà locali Ribolla Gialla e Pignolo, dopo l’espianto di tutti gli altri internazionali. In cantina niente tecnologia moderna, il vino viene torchiato e svinato, fermenta e matura in anfore del Caucaso per mesi e poi in botti di rovere di Slavonia per 4-5 anni. Gli affinamenti in bottiglia vanno da pochi mesi a 5-9 anni. Josko è un personaggio mistico, controverso che ha influenzato molti con la sua filosofia. Per questa azienda è importantissima l’influenza della Luna e le sue fasi che condizionano le potature, semina, raccolto, vinificazione e imbottigliamento, utilizzando il calendario di Maria Thun. Tra i vigneti si possono trovare diversi stagni, boschi, voluti per mantenere la biodiversità. L’intervento in vigna è intenso ma particolare e ciò porta alla cura dei suoi vini che o si amano o si odiano. Vini Prodotti (4): Ribolla Gialla (forse il suo vino più famoso); Breg Bianco (Sauvignon, Pinot Grigio, Chardonnay e Riesling Italico); Breg Rosso (da uve locali, 4-5 anni di botte); Rosso Gravner (Merlot e un po' di Cabernet Sauvignon). Poi esistono Riserve Speciali: Rujno (Riserva di Rosso Gravner migliori annate); Ribolla Runk (il cui vigneto è stato espiantato nel 2003); Pinot Grigio; Bianco Sivi (Pinot Grigio); 8.9.10 (Selezione di singoli grappoli di Ribolla botritizzata, raccolta nel 2008, 2009 e 2010). (presso Gravner) https://www.instagram.com/p/Cp2o7t-oKit/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Viaggio alle origini del Vinsanto
Le origini del Vinsanto sono leggendarie, e varie sono le versioni che, di luogo in luogo, si narrano. Si racconta che, agli inizi del Cristianesimo, questo vino sia stato ritenuto particolarmente puro, tanto da rivelarsi adatto al rito della Messa e, pertanto, Santo. Nel senese invece si narra che, nel 1348, quando scoppiò in città un’epidemia di peste, un frate somministrasse questo vino da messa ai moribondi che trovavano sollievo nel berlo; da questo si diffuse la convinzione che questo vino avesse proprietà miracolose e venne chiamato vinsanto. Ancora, a Firenze si dice che nel 1439, durante il Concilio indetto da Eugenio IV per discutere dell’unione tra la chiesa occidentale e quella orientale, fosse presente il vescovo di Nicea, il Cardinal Bessarione che, assaggiando questo vino, esclamò: "Ma questo è Xantos!", intendendo che si trattava di un vino prodotto nell’isola di Xantos. Ma a Firenze, si sa, storpiare le parole è un vero e proprio mestiere: da Xantos a Santus e poi a Santo passò meno del tempo che il Cardinale aveva impiegato a pronunciare quelle parole.
Ancora, il ciclo produttivo del vinsanto era basato attorno alle feste religiose più importanti: chi lo faceva per i Santi, chi per Natale, chi per Pasqua, ma sempre comunque in odor di santità. L’origine meno curiosa è forse quella più probabile: questo vino veniva usato per la messa.
Il vinsanto veniva prodotto utilizzando i migliori grappoli, che venivano fatti appassire su delle stuoie o appesi a dei ganci. Una volta che le uve erano appassite, venivano pigiate ed il mosto veniva trasferito nei caratelli di legno, da cui si era appena tolto il vinsanto prodotto l’anno precedente. In questo modo i sentori presenti nel caratello enfatizzavano il profumo del vinsanto che si stava per produrre. I caratelli venivano poi sigillati e collocati in un luogo soggetto a forti escursioni termiche, che si riteneva giovassero alla fermentazione del vino; l’invecchiamento era di circa tre anni, ma in alcuni casi il caratello veniva aperto anche dopo dieci anni. Ogni 100 kg. di uva raccolta si ricavano circa 25 litri di vinsanto.
La lunga e complessa lavorazione delle uve per ottenere il Vinsanto era all’epoca estremamente onerosa; per questo era un vino destinato alle classi più agiate, che desideravano prodotti esclusivi che si distinguessero dai vini “garbi”, come venivano definiti nel Cinquecento i vini asciutti e di diffusione popolare. Il Vinsanto è un tipo di vino da dessert, può essere sia del tipo amabile che secco; gli abbinamenti suggeriti sono con la pasticceria secca, con la pasta frolla e, ovviamente, con i cantuccini.
Gabriella Bazzani Read the full article
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La Vite
La Vite
La vite, nota anche come Vitis Vinifera, è una pianta rampicante che produce l’uva, un frutto utilizzato per la produzione del vino. È una delle piante più coltivate al mondo, con una storia che risale a migliaia di anni fa.
La vite appartiene alla famiglia delle Vitaceae e ha una crescita vigorosa, producendo tralci che possono raggiungere anche i 20 metri di lunghezza. Le foglie della vite sono palmate, con cinque lobi, e possono variare in dimensione da pochi centimetri fino a oltre 20 cm. I fiori sono piccoli e poco appariscenti, di solito di colore verde-bianco.
I frutti della vite sono le uve, che possono avere diverse forme, dimensioni e colori, in base alla varietà del vitigno. Gli acini di uva sono raggruppati in grappoli, e possono essere utilizzati per produrre il mosto, che a sua volta viene fermentato per produrre il vino.
La coltivazione della vite richiede particolare cura e attenzione, con tecniche di potatura, sfogliatura e irrigazione che variano in base al clima, al terreno e alla varietà del vitigno. La raccolta dell’uva avviene solitamente in autunno, in base al grado di maturazione e alla destinazione d’uso del frutto.
La vite è stata coltivata in diverse parti del mondo, con regioni come la Francia, l’Italia, la Spagna e gli Stati Uniti che sono tra le principali produttrici di vino al mondo. Il vino è stato utilizzato per scopi religiosi, medici e sociali per secoli, ed è diventato parte della cultura e della gastronomia di molte regioni del mondo.
Oltre al vino, le uve possono essere utilizzate anche per produrre succhi di frutta, marmellate, aceto e altri prodotti alimentari. Inoltre, l’estratto di semi di uva è stato oggetto di numerosi studi scientifici per i suoi presunti benefici per la salute, in particolare per la sua alta concentrazione di antiossidanti.
In sintesi, la vite è una pianta che ha svolto un ruolo importante nella storia umana, fornendo un frutto versatile e utilizzato in molteplici modi. La coltivazione della vite richiede cura e attenzione, ma può anche portare a risultati gratificanti come la produzione di vino di qualità.
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La Vite
La Vite
La vite, nota anche come Vitis Vinifera, è una pianta rampicante che produce l’uva, un frutto utilizzato per la produzione del vino. È una delle piante più coltivate al mondo, con una storia che risale a migliaia di anni fa.
La vite appartiene alla famiglia delle Vitaceae e ha una crescita vigorosa, producendo tralci che possono raggiungere anche i 20 metri di lunghezza. Le foglie della vite sono palmate, con cinque lobi, e possono variare in dimensione da pochi centimetri fino a oltre 20 cm. I fiori sono piccoli e poco appariscenti, di solito di colore verde-bianco.
I frutti della vite sono le uve, che possono avere diverse forme, dimensioni e colori, in base alla varietà del vitigno. Gli acini di uva sono raggruppati in grappoli, e possono essere utilizzati per produrre il mosto, che a sua volta viene fermentato per produrre il vino.
La coltivazione della vite richiede particolare cura e attenzione, con tecniche di potatura, sfogliatura e irrigazione che variano in base al clima, al terreno e alla varietà del vitigno. La raccolta dell’uva avviene solitamente in autunno, in base al grado di maturazione e alla destinazione d’uso del frutto.
La vite è stata coltivata in diverse parti del mondo, con regioni come la Francia, l’Italia, la Spagna e gli Stati Uniti che sono tra le principali produttrici di vino al mondo. Il vino è stato utilizzato per scopi religiosi, medici e sociali per secoli, ed è diventato parte della cultura e della gastronomia di molte regioni del mondo.
Oltre al vino, le uve possono essere utilizzate anche per produrre succhi di frutta, marmellate, aceto e altri prodotti alimentari. Inoltre, l’estratto di semi di uva è stato oggetto di numerosi studi scientifici per i suoi presunti benefici per la salute, in particolare per la sua alta concentrazione di antiossidanti.
In sintesi, la vite è una pianta che ha svolto un ruolo importante nella storia umana, fornendo un frutto versatile e utilizzato in molteplici modi. La coltivazione della vite richiede cura e attenzione, ma può anche portare a risultati gratificanti come la produzione di vino di qualità.
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