#questa canzone è troppo bella
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reblog w the song lyrics in your head NOW. either stuck in yr head or what yr listening to
#sei il crepuscolo di agosto sul lago dopo il temporale#il bosco che rinfresca l'estate#la primavera mia#milagro#madame#l'amore#questa canzone è troppo bella#Spotify
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Dietro queste mura scende un cielo di cobalto 🏙🎶
Buonanotte 💙
#icaro è libero#oh my#questa canzone#davvero#è troppo bella#ghettolimpo#ma poi il testo#🙃#non ho parole per descrivere quanto lo adoro#mahmood#Spotify
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youtube
Ok momento self promotion, ma questo vecchio video trovo che sia una delle cose più belle che io abbia mai fatto, QUINDI ORA VE LO GUARDATE.
#Good Omens#Ineffable husbands#Aziraphale#Crowley#Questa è letteralmente la loro canzone#Con la S2 ci sta anche meglio#Ci sarebbe da farne una nuova versione ma questa è oggettivamente troppo bella e non voglio fare confronti#Parole al vento#Youtube
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lista incompleta di cose che ho pensato guardando parthenope:
ma dove abitano questi ma chi sono e perché sono incestuosi
nascere bellissimi da far girare la testa deve dare un potere e una sicurezza devastanti
sta parthenope è di un'antipatia indicibile ed è troppo ultraterrena
vorrei che qualcuno mi guardasse come sorrentino guarda gli scorci di napoli, ma soprattutto vorrei vedere io personalmente gli scorci di napoli
basta mare basta sole basta vestiti leggeri basta questo odore d'estate. che qui è novembre
perché questa si denuda davanti ad uno che pare minorenne per piacere questo è il meme flirting vs harassment
il colera proprio quando parthenope subisce il lutto? interessante.
ho bisogno di uno spin off su flora malva
qui tutti i personaggi mi incuriosiscono tranne parthenope
celeste dalla porta la nostra ana de armas?
il mistero è davvero racchiuso in ogni persona purtroppo io ossessionata dai primi piani concessi a qualsiasi comparsa
però se mi fai una protagonista che vuole tentare la carriera accademica io non posso empatizzare, mi spiace. la cultura mi piace solo se non sta al gioco
sorrentino io il figlio acqua e sale del professore non te lo perdono sospensione dell'incredulità REVOKED che cavolo significava
"tu hai amato troppo o troppo poco?". allora-
bellissimo questo outfit da papessa salomè e mi sa che io e paolo abbiamo gli stessi suggerimenti su spotify perché sono abbastanza certa che la canzone di sottofondo sia:
detto questo perché questa si concede ai mafiosi e ai religiosi blasfemi in due scene deliranti? è la metafora ingenerosa di una napoli lasciata alla camorra e alla superstizione? fa cose a caso? che cosa sta succedendo io non capisco
era già tutto previsto di cocciante è un capolavoro
non ci ho capito nulla e sto pure vedendo la sandrelli seguire con lo sguardo la nave scudetto del napoli che è oggettivamente esilarante ma low-key tutte le storie che riassumono una vita intera sono commoventi a prescindere perché ti fanno pensare che magari sbatti gli occhi e sei su una seggiolina a ottant'anni a rimpiangere tutto il presente
boh
quel commento su letterboxd che dice "bella baxter per i napoletani del vomero"
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[TRAD ITA] 240504 POST INSTAGRAM DI BTS OFFICIAL:
"Rilascio di 'Come back to me' di #RM il 10/05/2024 alle 6AM* #Comebacktome #RightPlaceWrongPerson"
Traduzione video RM: "Proviamo a cantarla una volta. Sembra troppo piccolo. Ah questa canzone è così bella."
(N/B: *Orario italiano)
Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©Xina) | Trans ©BTStranslation_
#bts#bangtan#bangtan boys#post#instagram#240504#ita#bts official#rm#kim namjoon#namjoon#come back to me
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nostalgia?
poco fa mi sono imbattuta nel profilo ig di una ragazza che ho conosciuto nel 2018/2019:
quel periodo della mia vita era caratterizzato dall’assidua ricerca di un modo per definire il mio orientamento sessuale, i miei gusti, diciamo che semplicemente volevo riconoscermi in qualcosa;
questa ragazza qui, invece, nonostante avesse due anni in meno di me, era già abbastanza sicura di sé.
lei era di torino, ma purtroppo si era trasferita da qualche tempo in sardegna a causa del lavoro dei suoi genitori. Ricordo che questa distanza era straziante.
nel giro di poco tempo mi ero talmente tanto legata a lei che non potevo più far a meno di scriverle ogni secondo, sentirla, sapere come stava e cosa faceva, sentivo il bisogno di averla accanto ogni attimo.
questo valeva anche per lei, ma nello stesso periodo aveva conosciuto una ragazza con cui aveva deciso di intraprendere una relazione (a distanza, durata ben poco).
in realtà io non conoscevo bene le mie emozioni, non sapevo che effettivamente ciò che provavo per lei non era un bene amichevole, ma qualcosa di più, però ovviamente cercavo di incoraggiare la relazione con quell’altra.
fatto sta che ad una certa si lasciano, quindi le nostre conversazioni tornarono ad essere di nuovo costanti e soprattutto affettuose; tanto affettuose.
tra di noi ci chiamavamo “amore”, ci dicevamo “ti voglio bene” ogni 4 messaggi, ci mandavamo spesso foto di cosa facevamo e dove eravamo, purtroppo però non eravamo mai insieme perché troppo distanti, e quindi i “mi manchi” e i “vorrei essere lì con te” diventavano sempre più frequenti.
una cosa che ci accomunava era la musica, in particolare quella di Ultimo: era appena uscito l’album “colpa delle favole” e io da subito le dedicai una frase della canzone “ipocondria”
“a me va bene anche distanti, tanto ti porto con me”
a pensarci bene una delle PRIME cose che le scrissi appena ci eravamo conosciute era stata: “e vorrei essere anche io bella come sei bella tu”
frase sempre di Ultimo della canzone “poesia senza veli”, che le dedicavo ogni volta che lei si vedeva brutta
(ero proprio romantica, self pat pat sulla spalla)
un’altra cosa carina che avevo fatto era videochiamarla qualche volta durante il concerto di Ultimo, sapevo che ci teneva anche lei ad andarci, ma purtroppo non poteva, e quindi in qualche modo volevo farla partecipare.
non so per quale motivo, non ho proprio idea del perché, ma tutto d’un tratto iniziai a scriverle pochissimo: ero andata in vacanza studio in Inghilterra per due settimane, e per tutto quel tempo lei non mi passava MAI per la testa, MAI.
era strano, perché fino a pochi giorni prima sentivo la necessità proprio fisica di averla accanto a me, ma in quelle due settimane cambiò letteralmente tutto, e io non me ne ero nemmeno accorta, in più il mio cuore era stato temporaneamente rapito da un ragazzo che stava con noi nel gruppo della vacanza studio (e porca puttana quel ragazzo non me lo toglierò mai dalla testa).
questa cosa è molto brutta da ammettere perché sembro una persona di merda, ma a me non fregava più granché di lei, e ad oggi mi chiedo quanto avrà sofferto in quel periodo a causa mia; entrambe stavamo vivendo un periodo un po’ del cazzo e fino a quel momento ci eravamo date forza a vicenda.
beh fatto sta che dopo quelle due settimane io le scrivevo ma molto poco, fino a non scriverci più, e io continuavo a non rendermene conto.
(altro che self pat pat, self pugno in faccia)
dopo un po’ di mesi le scrissi ovviamente scusandomi e chiedendole come stesse, e inoltre confessandole il fatto che mi ero resa conto che ciò che provavo per lei andava oltre l’amicizia, e che forse la cosa mi aveva spaventata e di conseguenza fatta allontanare.
e niente, la storia finisce così, con qualche sporadico messaggio nel 2020 durante il covid ma niente di particolare.
il suo account ig, quello di twitter e anche quello di tumblr (perché lo usava pure lei) al momento sono inattivi da tempo, però me li ricordo tutti.
la sua chat di whatsapp è custodita nelle chat archiviate e ogni tanto capita che vada a rileggere qualcosa e credo che il numero sia sempre lo stesso, perché ogni tanto vedo quando cambia foto profilo; in più sul telefono ho una gif del suo viso salvata, era bellissima e lo è tutt’ora.
spero davvero stia bene💔
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VIOLENZA SULLE DONNE
Su tiktok gira questo video di una canzone araba che viene tradotta in italiano. Questa canzone è il massimo del maschilismo, il massimo della tossicità e della violenza sulle donne.
Praticamente dice: “Nessuno ha il diritto di parlare con te, non ti è permesso sorridere a nessuno tranne che a me, se qualcuno ti chiede come ti chiami .. di loro il mio nome”
La cosa che mi ha spinto a scrivere questo post sono i commenti di tantissime donne.
È triste che la maggior parte delle donne (una grande fetta) hanno commentato cose de tipo: “se non è così non lo voglio” “voglio un ragazzo arabo” “uno così LO VOGLIO” o le faccine a cuore: “😍😍” più altre che taggavano le amiche per dire che vorrebbero un uomo così. Tutte meravigliate manco ci fosse scritta la più bella poesia d’amore.
Questo non è amore. Con ciò non dimostra che ci tiene a voi. Con ciò dimostra che vi ritiene una sua proprietà. Gli uomini così vedono voi donne come inferiori e una donna di fronte a loro non è libera. Perché se si oppone rischia anche le botte.
Questo è il primo campanello d’allarme che vi fa capire che si tratta di una relazione tossica e violenta. Se notate queste cose lasciatelo il prima possibile perché se vi ci sposate poi sarà tardi. Quando vi alzerà le mani sarà difficile scappare.
Uomini così vi manipolano facendovi credere che il loro è amore. Ma in realtà non è amore ma possessione. Se vi vieta di vestirvi come volete non è gelosia sana ma possessione. Ma anche solo se vi fa problemi per un vestito dicendo “non te lo sto vietando ma questo vestito è troppo corto” o frasi del tipo “so come sono gli uomini per questo non vorrei che ti vesti così”. Non ha senso perché è la donna che sceglie se rimanere fedele o no. Se dice così non si fida di voi. Perché se si fidasse come dice non si farebbe problemi. Se vi vieta qualsiasi cosa o se vuole decidere per voi non è amore ma un maschilista e violento. Mi ricordo che anche qua su Tumblr c’era un utente che aveva sti pensieri maschilisti ed era pieno di donne corteggiatrici. Ricordo che ti ritrovavi il suo blog pieno di domande di donne e donne che gli mandavano complimenti. Solo perché romantico e per la descrizione in bio ecc… Si può essere romantici anche senza mettere divieti. Il romanticismo non include la possessività. Non faccio nomi, non so se esista ancora questo utente perché non ci andavo d’accordo e mi aveva bloccato. Ma era assurdo come molte si fermavano solo all’apparenza.
Facciamo in modo che uomini così rimangono soli e che nessuna donna ci si metta insieme. Perché meritano di rimanere soli.
Ci sono tante testimonianze di donne ex vittime di violenza, guardatele e capirete che questi sono campanelli d’allarme e che gira tutto attorno alla manipolazione e al maschilismo. Perché vi fa credere che vi ama e vi fa credere che quello che fa sia giusto.
LupoSolitario00 🐺
#luposolitario00🐺#napoli#il ragazzo di napoli#napoletano#napule#femminismo💙#femminismo#parità dei sessi#parità di genere#no violenza sulle donne#violenza sulle donne#violenza domestica#giornata contro la violenza delle donne
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[✎ ITA] The Atlantic : JungKook dei BTS Sta Inseguendo il Suo Sogno d'Essere una Pop-Star | 03.11.2023
JUNGKOOK DEI BTS STA INSEGUENDO IL SUO SOGNO D'ESSERE UNA POP-STAR
“Crescendo, ho dovuto scendere a patti con la realtà”
di LENIKA CRUZ | Twitter
Quando attacco la mia video-chiamata con Jungkook, lui ha lo sguardo di chi è stato strappato troppo presto ad una bella dormita. Oltre la telecamera, il membro più giovane del gruppo pop sud-coreano dei BTS indossa una felpa nera, il cappuccio calato in testa a suggerire che non gli dispiacerebbe un bel pisolino—cosa un po' sorprendente, se consideriamo la sua reputazione tra le/i fan come infaticabile “coniglietto iperattivo”. Mancano meno di due settimane al rilascio del suo primo album solista, Golden, e le sue giornate sono piene di esercitazioni, prove di ballo, riprese ed interviste con la stampa estera. La grande richiesta e le promozioni estenuanti non sono nulla di nuovo, per lui—È più di un decennio che fa parte dei BTS, d'altronde, facendo incetta di album best-seller, No.1 sulla Billboard Hot 100, concerti negli stadi da tutto esaurito e record mondiali. Ma questa è la prima volta che Jungkook rilascia un album completo tutto da solo, ed è pure totalmente in lingua inglese.
Inizialmente, Jungkook non era del tutto sicuro riguardo questa scelta. “Mi son chiesto, Andrà davvero bene che un coreano non rilasci neppure una singola canzone nella sua lingua?”, mi ha confidato l'artista 26enne - con il supporto di un'interprete – dall'ufficio della sua etichetta musicale a Seoul. La fama conquistata dai BTS è merito di una discografia eseguita quasi totalmente nella loro lingua madre, ad eccezione di alcuni successi inglese, quali “Dynamite” e “Butter”. Ma d'altronde, lo scopo di questo suo progetto individuale era mettersi alla prova — e cantare esclusivamente in inglese gli è sembrato il modo migliore per approcciarsi a questa sfida. Ciononostante, Jungkook spera di arrivare al pubblico ad un livello più profondo che quello determinato dalla sola lingua usata. “Quando pensiamo alle star del pop, ci vengono in mente tuttə questə artistə fighissimə che seguiamo come modelli fin dalla nostra infanzia”, ha detto. “Ovviamente, ora il panorama è molto cambiato. Ma io ho ancora sempre quell'immagine delle pop star, la stessa che mi porto dietro da quando ero piccolo. E voglio diventare altrettanto figo, un artista con quel tipo d'aura.”
La sua concezione di pop star è quasi disarmante nella sua semplicità: una persona figa con un'aura incredibile. Ma questa è un'immagine cui Jungkook mira già da tanto tempo. Quando era adolescente, ha deciso di unirsi ai BTS perché estremamente impressionato dall'inglese e dalle abilità di rapper di RM, il leader del gruppo. Allora, era solito caricare cover delle sue pop star preferite su Soundcloud e non mancava di entusiasmarsi per artistə quali Justin Bieber, Usher e Ariana Grande. La prima volta che sono andata a vederlo in concerto, lui ha solcato lo stadio, volando - assicurato ad un gancio - sospeso sopra le teste di decine di migliaia di fan, la voce talmente stabile – nonostante tutto – quasi fosse semplicemente rilassato su una sdraio. Ma alla base di questo desiderio di grandezza, c'è una altrettanto antica ossessione per l'eccellenza. Il titolo dell'album, Golden, evoca immediatamente uno dei suoi soprannomi più noti: il 'golden maknae (*maknae d'oro)'. Coniato da RM, unisce il suo status di membro più giovane (“maknae”, in coreano) alle sue doti, apparentemente innate, che lo rendono straordinariamente capace in tutto ciò che fa. Jungkook, infatti, non è solo forte nel ballo ed incredibile nel canto, ma è bravissimo anche nel disegno, nella pittura, nella composizione musicale, nel tiro con l'arco, nel wrestling, nella corsa, nel nuoto ecc.—per dire, una delle compilation YouTube relative alle sue tante doti ha raccolto oltre 18 milioni visualizzazioni. Nella sua carriera di performer, Jungkook è noto per essere un perfezionista, estremamente esigente sul lavoro. Dunque le aspettative per Golden sono alle stelle, ma al suo rilascio sono preceduti due singoli, la canzone in stile U.K. garage, “Seven (feat. Latto)”, che ha stabilito il record come traccia più veloce nel raggiungere il milione di stream su Spotify, e “3D (feat. Jack Harlow)”, che è un po' un omaggio alle sonorità dei primi anni 2000. Però, evidentemente non ero pronta per la magnifica title track, “Standing Next to You”, che mi fa pensare ai Parliament-Funkadelic e a Michael Jackson. Di fatto, è piuttosto diversa da qualsiasi altra canzone mai scritta da Jungkook, con i BTS.
Jungkook racconta che ha talmente adorato la demo di “Standing Next to You” che l'ha registrata tutta subito il giorno successivo al primo ascolto. Per poter meglio sperimentare con le varie sfumature di pop, e farlo cantando in inglese, ha ingaggiato autori, compositori e produttori professionisti. Golden vede infatti la partecipazione dei produttori Andrew Watt e Cirkut, che hanno lavorato a “Standing Next to You”, nonché l'apporto di nomi quali Major Lazer, Ed Sheeran e David Stewart. Le 11 canzoni dell'album sembrano un'ampia carrellata di ciò che potremmo sentire sulle radio americane—del trendy R&B, brani acustici, tormentoni synth-pop e ritornelli da canticchiare insieme—ma in pura chiave Jungkook-iana, con la sua voce liscia, avvolgente e versatile.
Mi ha raccontato che ha sempre pensato fosse importante per un artista scrivere e comporre la propria musica (come hanno scelto di fare alcuni membri dei BTS per i loro album solisti). In precedenza, Jungkook ha già scritto e prodotto canzoni per i BTS, brani che includono ballate più tranquille ma anche veri e propri inni electropop; e, da ciò che sappiamo, almeno due tracce tra quelle scritte per questo progetto, alla fine sono diventate brani di gruppo. “Crescendo, ho dovuto scendere a patti con la realtà ed accettare che ci sono cose in cui non sono bravo o che, comunque, non è obbligatorio io sappia fare”, mi ha confidato. “Ora come ora, non ho niente in particolare di cui scrivere. Quindi mi son chiesto, vale davvero la pena usare il mio tempo per scrivere una canzone di mio pugno dall'inizio alla fine?”. Nel caso di Golden, non ne ha sentito l'urgenza, e forse non era neppure il momento più adatto. (La reunion dei BTS è prevista per il 2025, dopo che tutti e 7 i membri avranno concluso il servizio militare obbligatorio; Jungkook non l'ha ancora iniziato.) Quindi, piuttosto che scrivere testi e comporre melodie, Jungkook ha scelto di sperimentare nuove tecniche canore e perfezionare le sue doti di performer dal vivo.
I brani contenuti in “Golden” presentano riferimenti a tematiche più adulte—ovvero, uso di sostanze [*alcol ecc.] e sesso—molto più espliciti dei suoi lavori precedenti, cosa in parte dovuta al tradizionalismo culturale del suo paese e dell'industria idol. Jungkook non ha fatto segreto di questo cambiamento (e non si è lasciato neppure scalfire dalle reazioni più costernate), però dice che non sta cercando di cancellare il suo passato. “Il Jungkook di allora è quello che è, ma il me stesso di adesso è questo. Colui che ha il potere decisionale sulla mia vita sono solo io, il Jungkook presente, il me stesso di adesso.” ha detto “Ma non penso cose del tipo, Oh, dovrei proprio distanziarmi dalla mia immagine tenera di membro più giovane... I testi sono solo testi e le immagini usate, puramente immagini/metafore.” E ha aggiunto che ha scelto di cantare brani d'amore perché sono universali, ma che non sono da interpretarsi come autobiografici.
Nel corso della nostra conversazione, Jungkook ha mostrato cenni di ciò che le/i fan che lo seguono da anni chiamerebbero come il suo tipico comportamento da maknae: come bere la sua acqua, dopo aver sollevato il tappo e la bottiglia con entrambe le mani – una tatuata e l'altra infossata sotto la manica della sua felpa; fare ciao ciao per 15 buoni secondi con un sorriso gigante in viso, di nuovo con entrambe le mani. Ma il modo in cui parla—il modo in cui si destreggia anche con le domande più complesse, correggendosi o aggiungendo accoratamente pensieri nel corso della risposta—e la sua compostezza sono chiari segni di consapevolezza creativa e di una sudata e meritata maturità.
Sono elementi che possiamo notare anche nel suo album: nella sua enunciazione così limpida, nel modo in cui scivola da un leggiadro falsetto in un registro più basso in “Closer to You” o nei giochi di tonalità e volume che troviamo in “Hate You”. Insomma, il tipo di maturazione che mostrano coloro che non hanno mai smesso di correre.
⠸ Ita : © Seoul_ItalyBTS⠸
#Seoul_ItalyBTS#Traduzione#TradITA#ITA#Intervista#BTS#방탄소년단#Jungkook#전정국#Jungkook_GOLDEN#TheAtlantic#GOLDEN#031123
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Vi consiglio delle canzoni :
Questa canzone è troppo bella , io perche mi ci rivendo tantissimo nelle parole che ha scritto . Vi consiglio di ascoltarla almeno una volta . Fatemi sapere💗
_-_ NIENTE DA PERDERE_-_ È una canzone molto bella , però secondo me bisogna prestare attenzione alle parole , altrimenti non si capisce il vero significato della canzone💗
_-_UN MILIONE DI VOLTE_-_ Questa è molto bella ma come per l'altra bisogna capire bene le parole 💗
Fatemi sapere💗🩷💗
Non sto scrivendo molto perché sto attraversando un periodo di transizione e sto cercando di capire come posso superarlo , scusatemi💗🩷💗
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Questa canzone l’ho scoperta domenica mentre passeggiavo in spiaggia al tramonto, inevitabilmente persa nella riproduzione casuale di Spotify.
“Sarà che lavori troppo e che sorridi a tutti ma non ti ho mai vista così stanca e così logora.”
Inizia così, un po’ per caso, descrivendo la situazione analoga a quella che sto vivendo in questo momento ossia il disagio.
E nel mezzo di una quotidianità strabordante di tempo che è sempre troppo poco, impegni lavorativi estenuanti e ore di sonno decisamente insufficienti, mi chiedo se mai ci sarà qualcuno in grado di farmi nuovamente provare qualcosa.
“A cavallo di una bici il tuo principe verrà e se qualcos'altro vuoi lui te lo darà”.
È un’immagine talmente tanto bella, che mi ha riportato alla mente il ricordo di quando avevo sui quindici anni e il mio fidanzato dell’epoca mi portava in giro per il quartiere sulla sua bicicletta; nella semplicità di quel momento, stretta a lui, con le natiche doloranti e il vento tra i capelli ero davvero felice.
Se oggi penso di poter essere felice allo stesso modo? Con la stessa leggerezza? Senza paure? Decisamente no, ma non mi perdo d’animo.
“Sarà che lavori troppo e che sorridi a tutti ma non ti ho mai vista così bella e così comica.”
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Questo sabato sera ha preso una piega inaspettata, sono entrata a caso al concerto di Gigi D'Alessio in Piazza Plebiscito grazie ad un'amica. E che dire? Tutta la serata mi è parsa una commedia all'italiana, ma anche un meme.
Premetto che non sono fan di Gigi, ma a Napoli è come Beyoncé, dunque impossibile non conoscere le sue canzoni. Blocca tutta la città per il concerto, invita ospiti, fa donazioni all'ospedale pediatrico, ecc. Una super star.
Insomma siamo partite (io e la mia amica) con l'idea di sentire qualche canzone tra le più famose da dietro le transenne, poi andare a fare un giro per la città.
Invece i piani sono totalmente cambiati. Grazie al papà di questa mia amica siamo riuscite ad entrare al concerto, troppo complesso spiegare come, ma non vi preoccupate niente cose illegali.
Un po' abbiamo cantato le canzoni classiche ridendo e un po' ci siamo guardate intorno. Ho notato che quando vai ad un concerto di un cantante che non ascolti, l'esperienza è completamente differente.
Innanzitutto il fan club delle donne dell'età di Gigi è stata la parte migliore. Hanno fatto foto, video e videochiamate. Con una abbiamo anche scambiato qualche parola, lei era carica di amore per il cantante, ci parlava quasi con le lacrime agli occhi. Io e la mia amica abbiamo fatto un po' le ruffiane.
Le torce accese e l'illuminazione della piazza, con questa luna piena erano molto suggestive, ma suggestive erano anche delle maschere con il faccione sorridente di Gigi D'Alessio che un po' tutti avevano. Erano inquietanti in modo singolare, soprattutto quando la gente se l'abbassava sulla faccia e correva sotto al palco per cantare le canzoni preferite. Ne abbiamo parlato anche con svariate persone, scambiando qualche battuta simpatica. (perché ovviamente queste maschere ce le siamo portate anche noi a casa, per il prossimo halloween).
E poi? Ad un certo punto mi sono accorta che c'era un personaggio che cerco di evitare da un anno, che proprio non mi piace ma che insiste per voler uscire. Uno di quelli a cui fai pure i disegnini per spiegare che proprio no, non ti va di avere altro se non una normalissima amicizia.
Comunque in tutta Napoli, questo stasera era proprio dietro di me. Ho sbarrato gli occhi e chiesto alla mia amica di coprirmi, sperando non mi vedesse, ma in realtà poi se n'è accorto e mi ha detto qualcosa che non ho capito perché la musica era troppo alta. A quel punto la situazione pareva diretta dai Fratelli Vanzina.
Fortunatamente ad un certo punto ha smesso di fissarmi come un fesso e ha raggiunto gli amici.
Alla fine torniamo a recuperare la macchina e lasciamo questi faccioni di Gigi sul cruscotto, facendo ridere praticamente chiunque.
In ordine sparso, vedendoci, hanno riso: un passante, una coppia, due carabinieri, un gruppo di ragazzi, un altro gruppo di amici.
Quando dico che la mia vita è un film, non scherzo. Questo ne è un esempio.
Comunque una cosa carina è che in queste occasioni parli veramente con tutti, si è tutti amici. Nonostante fosse un concerto di un cantante che non mi piace, ho trovato bello e potente il fatto che sia stato un motivo di unione tra tante persone che pur non conoscendosi hanno approcciato con altre, hanno riso e fatto battute insieme.
La mia amica ha detto "questo è il bello di questa città, parli con tutti facilmente e ridi come se fossi amica di tutti". Non so se è la gente di qua che è così o il contesto, ma comunque penso di aver passato una bella serata, diversa e per un po' non ho pensato alle mie malinconie.
Bonus momento preferito: una signora che credo fosse georgiana che cantava "nuj napulitaaaaan, vulimmece chiù beeene". Lei che chiaramente napoletana non era. Mi ha fatto pensare che è proprio vero che Napoli è uno stato d'animo.
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moltocarina
Da bambino, e intendo bambino molto piccolo, avevo il simpatico vizietto di dare nuovi nomi alle cose secondo la percezione tutta mia che ne avevo. Per esempio, mio padre aveva una piccola smerigliatrice angolare, la testata era di un colore biancastro, il corpo della macchina era di un grigio intenso e siccome alla fine del corpo spuntava il cavo e a me sembrava più un topo che una smerigliatrice, avevo deciso che si sarebbe chiamata "TOPOSQUÌT". Quindi quando mio padre smerigliava qualcosa dicevo che aveva acceso il TOPOSQUÌT.
C'era una canzone di Gino Paoli che parlava di una casa molto carina, senza soffitto, senza cucina...
..."non si poteva entrarci dentro
perché non c'era il pavimento.
Non si poteva fare pipì
perché non c'era vasino lì.
Ma era bella, bella davvero
in Via dei Matti n° 0"...
Questa casa - immersa tra la campagna e il mare dove vengo a rifugiarmi quanto tutto intorno fa troppo rumore - quando ero molto piccolo io il pavimento non ce l'aveva per davvero e il vasino era veramente fuori, sotto la scala che porta al terrazzo. La cucina era poco più di due fornelli da campo piazzati in un angolo addossati a un muro di blocchi di tufo bianco che non aveva neanche l'intonaco. Per il me bambino quindi questa era la casa MOLTOCARINA. Tutto attaccato. Invece di chiedere "stiamo andando al mare?" chiedevo "stiamo andando alla casa moltocarina?".
Ci andavamo tutti i fine settimana alla casa moltocarina, anche d'inverno. Mio padre lavorava lontano e stava via tutta la settimana. Quando rientrava, il venerdì sera, mia madre si faceva trovare sul cancello di casa coi bagagli pronti. Si caricava subito la macchina e si veniva qui a stare in pace, in mezzo alla natura, al vento che sferza deciso questo colle, al profumo del cisto che ti regala un ottimo buongiorno appena apri il portellone che il sole non è ancora sorto.
Qui ci sono le mie radici, parte della mia storia, anche quella che non ho vissuto. Guardo le colline verdi e me le immagino piene di spighe mature che ondeggiano a luglio: un mare giallo davanti al mare blu. Alla casa moltocarina un'ora di sonno vale tre da qualsiasi altra parte. Risiede qui la pace quando la mia solitudine bussa troppo forte.
Mi piacerebbe portarti qui, c'è un albero di corbezzolo che dovresti proprio vedere in questo periodo o i ginepri, per esempio. Ci sono gli eucalipti che ha piantato mio padre quando qui c'erano solo pietre e vento, mi piace guardarli e mi fanno pensare che chissà se si può piantare un eucaliptus arcobaleno...un albero che secondo me ti assomiglia moltissimo. Ci sono due verande, una per quando fa troppo caldo e una per quando fa troppo freddo. Poi ci sarei io...il ché mica è un dettaglio.
E chissà poi com'è la tua casa moltocarina, con quel pino maestoso, coi tuoi fiori, con te dentro che sei bella, bella davvero...in via dei matti numero zero...
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Ho finito gli esami, per questa sessione. Finalmente. Entro nella mia stanza e chiamo mia madre: “È andato pure questo, mamma. Adesso sistemo le ultime cose e torno dritta dritta a casa. Fra poco ho il treno. Ci vediamo dopo!”. Chiudo la valigia, butto il libretto universitario nello zaino e vado alla stazione.
Fa caldo oggi, molto. È un caldo asfissiante e il vento che soffia leggero mi brucia lentamente la pelle. Questa valigia pesa troppo. Non ce la faccio a trascinarla. E lo zaino mi schiaccia le spalle. Non vedo l’ora di salire sul treno. Sono al binario; mi accendo una sigaretta nell’attesa. Due tiri e la butto. Fa troppo caldo pure per fumare. Prendo il cellulare e scrivo alla mia migliore amica: “Ci vediamo stasera. Organizza un aperitivo: ho voglia di far festa”. Lei mi risponde con una faccetta ridente: “Avverto gli altri”. Sorrido. La mia terra, la mia gente: finalmente. Quante ne faremo st’estate. E poi il lavoro, e la tesi. Sarà un mese di fuoco, letteralmente. Penso troppo alle cose che dovrò fare nei prossimi giorni, tanto da non accorgermi che il treno è arrivato. Quasi lo perdo. Torno con i piedi per terra e salgo. Quanta gente c’è. Oggi è affollatissimo. Spero di trovare un posto. Ah, menomale: c’è l’aria condizionata. Respiro. Attraverso uno, due, tre vagoni. Eccolo là, un sedile vuoto. Accelero il passo: il ragazzo lì in fondo potrebbe rubarmi il posto e io tutto il viaggio in piedi proprio che non me lo voglio fare. Butto la valigia sul portabagagli e mi siedo. Di fronte a me c’è una ragazza, carina ma con una voce troppo stridente per i miei gusti. Ha voglia di chiacchierare ma non sono in vena di socializzare. Mi infilo repentinamente le cuffie nelle orecchie. Sparo il volume al massimo: nessuno mi deve disturbare. Il treno è in corsa: e guardo la terra bruciata dal sole cocente di luglio; e guardo le chiome degli ulivi che si smuovono allo sfrecciare del treno. E guardo la mia terra: cristo, quant’è bella. E cristo quanto sono felice: pure quest’anno è andato. Dai, che la laurea è vicina. E poi? E poi la specialistica. Si, ma dove? Non lo so. Un problema alla volta sennò non risolvo nulla. Uh, devo avvertire il mio ragazzo: “Arrivo alle due. Mi vieni a prendere tu alla stazione?”-“Certo! Alle due, giusto? Tranquilla che mi faccio trovare al binario”. Perfetto. Corre il treno. Corre. Scorrono i minuti sull’ipod. Parte un’altra canzone. E poi un’altra ancora. E poi.
E poi si ferma tutto.
Un boato. Un fischio. La mia testa che rimbalza sul sedile. Una, due, tre volte. Rimbalza forte. Mi fa male. Volo. Volo lontano. Mi ritrovo sbattuta per terra. Schiacciata. Confusa. Stordita. Cadono tutti. E urlano tutti. Ho caldo. Poi, di colpo, ho freddo. Poi di nuovo caldo. Sento qualcosa che mi scorre lungo l’addome. E’ sangue: ho una lamiera conficcata dentro. Ma perché? Che è successo? Chiamate mia madre. Voglio mia madre. Chiamate mia mamma. Non capisco che cosa sta succedendo. Ho paura. Ho tanta paura. Voglio tornare a casa. Chiamate mia mamma. Poi non sento più nulla. Non vedo più nulla. Sono morta così, in un incidente ferroviario. In una calda giornata di luglio. E dopo l’impatto, solo un gran silenzio. Rimangono solo gli ulivi imbrattati di sangue. Rimangono solo le vite spezzate. E i sogni schiacciati. E i programmi annullati. Rimangono solo storie sospese. Non ci sarà nessun aperitivo stasera. Avvertite la mia migliore amica. Non arriverò mai alla stazione alle due. Avvertite il mio ragazzo. Non tornerò mai a casa: ditelo a mamma. È finito tutto così: chè tanto non ci vuole niente.
Vedo che ne parlano in molti, di quello che è successo. Tra due mesi già non si ricorderà più nessuno di noi. Ricordami tu, mamma. Ricordami raccontando quello che ero. Quello che volevo fare. Quelli che erano i miei progetti. Raccontami: raccontami nei difetti e nei pregi. Racconta di come me ne sono andata sotto il sole cocente di luglio, tra le lande della mia amata terra. Ricordami tu, mamma. Mi mancherai.
12 luglio 2016
per non dimenticare
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“Ci pensi o no?” - Il brano scritto e interpretato da Gabriele Borsato
Disponibile dal 9 giugno 2024, “Ci pensi o no?” è l’ultima pubblicazione discografica di Gabriele Borsato con la collaborazione artistica del progetto Lupus Ludio.
“Non risparmio nessuno in questa canzone.”
La produzione artistica e gli arrangiamenti sono curati da Gabriele, in collaborazione con il progetto elettronico denominato Lupus Ludio, un brano in cui con le parole sfoga il suo disappunto, appoggiandosi su un sound ispirato liberamente agli anni 70 e 80.
“La lingua è peggio di una spada.”
“Ci pensi o no?”, la richiesta (inutile) alle persone che senza alcun rispetto e tantomeno cognizione di causa, si permettono di parlare per niente dei problemi e dei guai che colpiscono altre persone. Si potrebbe tradurre semplicemente con un “che cavolo vuoi? Fatti gli affari tuoi!”, ma troppo lunga come frase per essere percepita fino alla fine.
Storia dell’artista
Gabriele Borsato è un artista della provincia di Treviso. Il suo esordio ufficiale in campo discografico avviene nel 2007, con “Dimmelo Tu”, brano disponibile su tutti i digital store, artisticamente prodotto da Alchemystudio e rieditato dalla Sorridi Music di Jo Conti nell’agosto 2020 e selezionato per le prime fasi online del Festival di Sanremo Giovani 2011 (esibito il 17/02/11 in Piazza Colombo, a Sanremo). Successivamente, nel gennaio 2021, esce il singolo “Segnal”, brano di respiro internazionale, (distribuito in esclusiva mondiale dalla Rehegoo, una etichetta londinese) in cui il Maestro Diego Basso dirige l'Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana ed artisticamente prodotto dal Maestro Francesco Sartori, in occasione della realizzazione del cd “Corde Libere 2013”.
L’inesauribile energia del musicista e la sua voglia di mettersi in gioco, lo portano a partecipare a Casa Sanremo, con il brano “Per Te” (SPCsound).
Tra le varie esperienze importanti per la sua crescita artistica e personale, spicca l'approdo nella prestigiosa finale della 33esima edizione del Sanremo Rock.
Selezionato tra oltre 10 mila partecipanti, infatti, Gabriele sale sul palcoscenico con “Crescendo”, brano che racconta il suo vissuto, in una prospettiva futura, nato quando diviene padre per la seconda volta e si trova ad affrontare nuove sfide.
“Non bisogna mai porsi dei limiti, ma cercare di puntare sempre alto, senza lasciarsi abbattere.”
“Timido” (disponibile su Spotify e le altre piattaforme digitali nell’agosto 2021) e “Venite Fedeli” (nell'ambito della Compilation Natalizia prodotta e distribuita dall'etichetta Sorridi Music) sono le uscite del 2021.
Estate 2022
“L’amaro che mi resta” canzone che racconta un certo tipo di solitudine.
Prima uscita del 2022, a giugno, è il brano di passaggio tra la musica fatta finora e quella a cui sta lavorando per le prossime pubblicazioni.
“Sei bella così”, l’estate, il mare, da portare tutto dentro.
Uscito nell’estate del 2022, è un brano totalmente dance, in cui le situazioni che si intrecciano durante l’estate, tornano sempre nei propri ricordi.
2023
“Online”, questo nuovo modo di comunicare ed interagire con le altre persone, in questi anni vigliacchi di pandemia e ipocrisia, descrive la voglia di poter comunicare con l’interlocutore dall’altra parte, che seppure sia collegato, online appunto, non invia alcun segnale. È la voglia di comunicare ad ogni costo.
“Natale 198*(asterisco)”, il tipo di Natale che non avrebbe mai voluto passare il cantautore per la sua infanzia.
“Non ricordo neanche gli anni a cui mi riferisco. Non c’è nostalgia di un Natale della mia infanzia. Di quella festa che alla fine non è mai stata.”
Ascolta il brano
YouTube: https://youtu.be/F1lPHh3nAzA?si=2QIBt7VCuf0RlDI_
Facebook: https://www.facebook.com/GabrieleBorsatoOfficial
Instagram: https://www.instagram.com/gabriele_borsato_official_page/
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[✎ ITA 📻] Apple Music : SUGA | Agust D Radio Ep.4 - Preferiti | 09.05.23⠸
🍎 Apple Music 🎵
SUGA | Agust D Radio
Episodio 4 : "Preferiti"
🎶 Playlist
Ciao e benvenutə a ‘SUGA | Agust D Radio’ su Apple Music. Ciao, Apple Music, io sono SUGA. Siamo già al 4° episodio. L'argomento di oggi saranno i nostri "Preferiti"! Ciò che ci piace di più! Iniziamo ascoltando una delle mie canzoni preferite: "Talking to the Moon" di Bruno Mars
♪ Talking to the moon – Bruno Mars
State ascoltando ‘SUGA | Agust D Radio’ su Apple Music. [*lo ripete in coreano*] Ah... "Talking to the moon"... del nostro amico Bruno Mars. Ad ogni modo... Alle medie... È stata rilasciata quando ero alle superiori. Quando eravamo trainee, l'ascoltavamo un sacco, "Talking to the moon". Era la mia traccia preferita di quell'album. Ultimamente, ho visto che ci sono molti remix su TikTok... Anzi, in realtà non solo di recente, è già un po' che ce ne sono. Ci sono sempre tanti remix (di quella canzone) e molte versioni diverse. Mi sembra di aver notato questa cosa. Remix che fanno tipo "Talking to the m-m-m moon". Sono fatti bene, oggigiorno. Sono composti di modo che facciano venir voglia di ballare. Per favore, ascoltate tanto "Talking to the moon", è bella! Sapete che non vi consiglierei mai canzoni solo così così.
Ma se parliamo di preferiti, non posso non menzionare i miei hobby. Come sapete, mi piace fare esercizio fisico... dire "mi piace" non sarà un po' troppo? Mi piace guardare la gente che fa esercizio fisico. In particolare, mi piace il basketball, è una disciplina che mi diverte. Sono un uomo... un uomo appassionato di sport. Mi piace seguire lo sport. Guardo anche il baseball. Ma quando una squadra per cui tifo non sta andando molto bene, non la seguo poi molto. Guardo il basket ed il calcio. Seguo la UFC e la NFL. Seguo anche l'hockey su ghiaccio. Beh, diciamo che seguo un po' tutti gli sport, praticamente. A volte guardo anche il judo, i campionati di judo e quelli di pugilato. Però, non guardando molto la tv, seguo solo le partite/incontri principali ed il resto lo guardo su YouTube, se mi compare nella home.
Ad ogni modo, ho preparato una canzone che ascolto spesso quando mi alleno e lavoro. Lo sapevate? I veri sportivi ascoltano i gruppi femminili (*ride*). Dico sul serio! Ho chiesto in giro ai miei conoscenti che sono fissati col benessere, e che riescono a sollevare pesi da 120 e 130. Gli ho chiesto cosa ascoltano e loro mi hanno risposto LE SSERAFIM e le New Jeans. Sul serio, dico sul serio! Davvero! Mi han detto che ascoltano "Antifragile" de Le Sserafim. Allora ascoltiamo le Sserafim con "Antifragile" e poi torniamo qui!
♪ Antifragile – Le Sserafim
Bentornatə a ‘SUGA | Agust D Radio’ su Apple Music, insieme a me: SUGA dei BTS. Che? È un a hit? Questa è una canzone che ha avuto molto successo. HYBE, Source Music, Le Sserafim. Sto parlando della canzone delle nostre colleghe (più giovani), "Antifragile". È un brano entusiasmante. Non puoi che elettrizzarti fin dall'inizio, basta riprodurlo.. basta ascoltarlo un paio di volte ed è facile imparare la canzone perché ci sono diverse parti davvero coinvolgenti. È una traccia davvero ben fatta.
Ma se parliamo di preferiti, non posso non menzionare questo film. Ad esser sincero, non ascolto spesso musica né guardo molti film. Dato che non sono proprio un patito di cinema, solitamente mi limito a guardare le pellicole al n.1 del botteghino, di tanto in tanto. Non mi piace molto andare al cinema, quindi guardo poi quando i film vengono rilasciati in streaming, preferisco pagare per vederli on demand. Ma solitamente li guardo sulle piattaforme streaming. Qual è la vostra pellicola preferita in assoluto? Il mio film preferito è "Inception". "Inception", sì, me lo ricordo. Sono già... cosa? 13..? 14 anni che è uscito? Era quando facevo le superiori, ho quest'immagine di me in divisa (in mente), mentre lo guardavo. Aah... "Inception", lo riguardo 2 o 3 volte ogni anno, credo. Ad esser precisi, penso di averlo visto qualcosa come 50 volte. L'ho trovato anche su Netflix, quindi l'ho riguardato. Sapete, ad esempio quando state mangiando qualcosa di buono e avete solo l'imbarazzo della scelta tra le nuove uscite da guardare... Ecco, io invece attacco "Inception". Quando è uscito, è stato sensazionale. Mi è sempre piaciuta la regia di Christopher Nolan e ho visto tutti i suoi film, a partire da "Memento". Ma quando poi è uscito "Inception" ha avuto un successo enorme. L'argomento trattato era tipo... un sogno nel sogno, nel sogno, nel sogno, nel sogno... Avete già sperimentato tuttə qualcosa di simile, vero? Anche io, un sogno nel sogno... Ah, che paura! Quando ti svegli ma stai ancora sognando, allora cerchi di svegliarti davvero, ma è un altro sogno. A me è capitato quando ero piccolo, e ho avuto molta paura. Le trovate tecnologiche [*nel film, i totem] erano davvero fantastiche. La forza di gravità e poi il risveglio. La caduta nell'acqua e poi il risveglio. Aaah... anche visivamente era davvero bellissimo. Quando "Inception" è uscito nelle sale, in Corea si è fatto tanto parlare anche dell'auto [Hyundai] Genesis. Hyundai Motor Company, vi adoro! La Genesis è stata immessa sul mercato (più o meno in quel periodo) e, nella scena del treno, vediamo una Genesis color prugna. Sembra divertente guidarla. Ad ogni modo, uno dei motivi principali per la mia passione per questa pellicola è la musica, che è scritta da un compositore che mi piace molto, Hans Zimmer. Ecco a voi un suo brano: "Time". Ascoltiamolo!
♪ Time – Hans Zimmer
Sono SUGA dei BTS su ‘SUGA | Agust D Radio’. Per parlare ancora un po' di "Time" di Hans Zimmer... Ah, quando la sentite, la riconoscete subito, ed è perché usiamo la stessa sequenza sonora, con Cubic. Wow... davvero fighissima. Hans Zimmer... C'è questo film che si intitola "Score [: La musica nei film]", è una sorta di documentario e vi partecipano tanti direttori musicali diversi... Ve lo consiglio, specialmente per i/le musicistə. Potrei passare tutta la notte a parlare di "Inception". Ma se dovessi parlare del finale, mi direste "Ah, stai di nuovo spoilerando!", "Come hai potuto spoilerarcelo?!". Però, sì, il finale fa riflettere. Ma dobbiamo assolutamente approfondire ancora un po' riguardo la musica di Hans Zimmer, riguardo "Time". Quando l'ascolterete, capirete. Hans Zimmer si occupa di molti aspetti della sua musica. Per spiegarvi la cosa un po' meglio, i/le direttori/trici musicali lavorano sempre con diversə assistenti. Se andate a vedere gli spartiti, noterete che sono segnati un sacco di direttori/trici e autori/trici. Uno dei brani più noti di Hans Zimmer è proprio "Time", ma è anche famoso per le colonne sonore di videogiochi, immagino lo sappiate. La serie (di videogiochi) "Modern Warfare" [*Call of Duty].. Aaaaaaaaaaaaah! Io non sono tanto bravo, ma mi piace guardare le altre persone quando giocano. Mi basta guardare dei gameplay. "Modern Warfare"... davvero sconvolgente. Con i videogiochi sono parecchio sfortunato, quindi non mi ci dedico spesso, ma vi consiglio di darci un'occhiata. È davvero incredibile. Dunque, invece di consigliarvi solo un brano, vi consiglio l'artista. Per favore, andate ad ascoltare tutte le tracce di Hans Zimmer, dalla prima all'ultima.
Ma tornando ai miei film preferiti, un altro regista che mi piace molto è Quentin Tarantino. Tarantino mi ha molto influenzato per i miei video musicali, ma credo sia evidente. Partendo da "Le Iene", mi piace anche molto la colonna sonora di "Django [Unchained]" e "Bastardi Senza Gloria". Ma la mia OST preferita credo sia quella di "Django". La "D" in 'Django' praticamente non si pronuncia... Agust D... No, non mi sono ispirato a quello, quindi, perché in 'Agust D' la 'd' si pronuncia. Ma per parlare ancora un po' dei film di Tarantino, il mio preferito penso sia "Le Iene". "Le Iene" è una pellicola che è stata girata con un budget molto ridotto, cioè, sul serio! Se guardate il film, capirete cosa intendo. Però, davvero, quando lavoravo a "Daechwita", molta dell'ispirazione che è andata nel MV arrivava da Tarantino. Ne ho parlato un sacco anche con il regista Lum [*Lumpens]. La gente si chiede com'è che nel video appare quell'auto e inizia a sgommare girando in circolo e poi, tutto d'un tratto, c'è anche questo re... Ma sì, insomma abbiamo incluso molti dettagli simili perché piacevano ad entrambi e sono frutto dell'influenza che ho tratto da Tarantino. Guardate "Le Iene". Se lo guarderete, noterete che molti video musicali coreani si sono ispirati a quella pellicola. Davvero tantissimi. Vorrei continuare a parlare de "Le Iene", ma immagino moltə di voi non l'abbiano ancora visto. È pure vietato ai minori. Ma, più avanti, se avrete tempo, dategli una possibilità e guardate "Le Iene". È divertente! "Django", "Kill Bill". Aaah, anche "Kill Bill" è davvero ben fatto.
♪ Opening Titles – Hans Zimmer
Dato che stiamo parlando di film, mi piacciono molto i registi Bong Joon-ho e Park Chan-wook, che sono l'orgoglio della Corea. Credo tra me e le trilogie ci sia qualcosa di speciale... Non so se sia perché, fin da piccolo, ne ho sempre guardate, ma c'è decisamente qualcosa [delle trilogie che lo affascina]... La 'Trilogia della Vendetta' di Park Chan-wook... è un must, da guardare assolutamente. La musica di quei film, poi, è davvero pazzesca. Sì, mi piacciono davvero un sacco le colonne sonore dei film di Park Chan-wook. Se ho capito bene, lui stesso partecipa attivamente in ambito musicale per le sue pellicole. Mi pare di aver capito così. Potrei sbagliarmi. Se fosse un'informazione sbagliata, mi scuso, ma so che ha una vera passione sia per i film che per le colonne sonore e fa sul serio in entrambi... Anche il regista Bong Joon-ho, tutti e due. Personalmente, parlando dei lavori di Park Chan-wook, trovo le sue sceneggiature e la musica nei suoi film davvero ottimi, sono tutti davvero belli, ma il mio preferito è "Oldboy". Aaaaaah... è davvero pazzesco, ragazzə! Mi raccomando, guardatelo. Mi chiedo come andrebbe, se fosse uscito oggigiorno, sulle piattaforme on demand. È un film che mi piace davvero un sacco, mi raccomando, guardatelo. Aah, "Oldboy", anche la colonna sonora è pazzesca. Provate ad ascoltarla dall'inizio alla fine.
Ma, dato che stiamo parlando di film.. L'orgoglio di Daegu, il regista Bong Joon-ho. Si è trasferito a Seoul quando era in terza elementare. Io sono arrivato a Seoul quando ero al 2° anno di superiori. Quando si parla di Bong Joon-ho, viene sempre menzionato "Parasite", ma a me viene in mente "Memorie di un Assassino", è davvero sconvolgente, ragazzə... Dovete assolutamente guardarlo. Dà una rappresentazione davvero ottima del periodo storico in cui è ambientato, spero davvero lo guarderete. Anche la colonna sonora è molto bella. È davvero.. Waah... davvero fantastica.
Finora abbiamo menzionato diversi film, ma sono sicuro ci sarà qualcuno che starà dicendo "Non ti sembra di aver parlato solo di film e registi famosi e scontati?" E no, perché a me piacciono questo tipo di persone, famose anche se forse scontate. I gusti son gusti. Ci sono anche diversi attori che ammiro, ma per ora basta parlare di film e musica. In passato mi piacevano parecchio i film francesi. Mi affascinavano, ma non ne ho visti poi tanti. Quelli in stile bianco e nero... un po' come "Le Iene", con quell'atmosfera... C'è questo film, ad esempio, in cui compare uno specchio e poi c'è questo gesto delle mani, del tipo [*? potrebbe forse trattarsi de "La Haine", n.d.t.]. Mi piace un sacco. È molto diverso dai film moderni... cioè... ovviamente... ma.. è bello, davvero bello, molto bello.
♪ The Last Waltz – Shim Hyun Jeong
Ora che sono direttamente coinvolto nella sceneggiatura ed ogni dettaglio dei miei video musicali... è molto difficile sottrarmi all'influenza delle pellicole che ho visto. È quasi uno sforzo collaborativo tra musica e film... Vale lo stesso per i drama, e anche per i video musicali. Quando guardiamo un film e pensiamo "Come avranno fatto a girare quella scena?", non trovate sia davvero divertente? Sì, è un'attività davvero divertente, quel tipo di reazioni. (Quello che ho menzionato) È un film più datato ma molto bello, sarà giusto definirlo "datato"?... È uscito nel 1995, quindi immagino di sì. Quando si gira un film, ci si serve di molta tecnologia ed apparecchiature, come le (video)camere dolly, le steadicam ecc.. ma, tra i film di allora, è difficile trovare una pellicola in cui l'immagine si mantenesse ferma a lungo. Dovevano creare un abbozzo e pensare alla lunghezza delle riprese, in quegli anni... Wow, lo trovo davvero interessante. Magari avrebbero potuto filmare tenendo la telecamera sulle spalle, ma la ripresa sarebbe comunque stata mossa. Vedere come venivano fatte le riprese una volta è davvero divertente, magari dateci un'occhiata, se vi capita.
♪ My Heart Will Go On : Love Theme from "Titanic" – Céline Dion
Stiamo parlando di film e immagino qualcuno di voi starà dicendo "Ma guarda questo, non sa neppure di cosa sta parlando, è tutta finzione". Avete ragione. Non ne so molto, a dire il vero. Vi sto semplicemente menzionando cose di cui ho ricordo e che mi vengono in mente. Ma ora vorrei parlarvi dei miei musicisti preferiti. La prossima canzone che vorrei consigliarvi è di un artista che rispetto davvero molto, il famosissimo Ryuichi Sakamoto. È stato davvero un onore enorme poter collaborare ad una mia canzone con il maestro Sakamoto. Solo di recente, ho saputo che è venuto a mancare e ne sono affranto. Gli sono davvero grato e visto tutto il rispetto che nutrivo per lui, ho scelto tre dei suoi brani da consigliarvi. Sono sicuro moltə di voi li conosceranno bene: "Merry Christmas Mr. Lawrence", "Opus", "Railroad Man". Ascoltiamoli.
♪ Merry Christmas Mr. Lawrence – Ryuichi Sakamoto
♪ Opus – Ryuichi Sakamoto
♪ Railroad Man – Ryuichi Sakamoto
Il quarto episodio sta giungendo al termine. Condividere i miei preferiti con voi, in tutto il mondo, è stata un'esperienza... nuova? È stato nuovo e piacevole anche per voi? Probabilmente avrò scelto dei brani un po' ovvi. La prossima settimana sarà il nostro ultimo episodio. Mi sto già preparando tante nuove storie divertenti da condividere con voi, quindi spero vi e ci divertiremo fino all'ultimo. Se non avete ancora avuto modo di ascoltare gli episodi precedenti, potete andare nella pagina artista di Agust D, su Apple Music, ed ascoltarli. Vi saluto con quest'ultima canzone: "Snooze".
Non perdetevi l'ultimo episodio, la prossima settimana! CIAAAOOO!
♪ Snooze (feat. Ryuichi Sakamoto , Woosung) – Agust D
⠸ eng: © MINSUGAHQ | ita : © Seoul_ItalyBTS⠸ Twitter
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