#quadry
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beatsforbrothels · 5 months ago
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Archibald Slim - Surviving (ft. Quadry)
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rebu72 · 1 month ago
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modelsof-color · 1 year ago
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Jum Kuochnin and Idris Quadri by Louis Christopher for Glass Magazine June 2023
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klimt7 · 9 months ago
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Opere in Mostra
di Kira Kharchenko
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" SOGNATRICE "
[ 2023 ]
In questo quadro è rappresentata una ragazza sognatrice, che riassume in sè la mia autopercezione. Ha gli occhi chiusi perchè è concentrata sul.proprio mondo interno, sogna ed è seduta su una nuvola, che sottolinea ancora il suo distacco dalla realtà e dal mondo materiale. Sullo sfondo si trovano gli elementi blu, dipinti come i mosaici ed essi sono la raffigurazione dei suoi pensieri-sogni.
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"DANZA DELLA NINFA"
[ 2023 ]
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"SILENZIO DELLE ESPLOSIONI"
[ 2023 ]
La guerra non è solo esplosioni sul campo di battaglia, ma è esplosioni dentro ogni anima che ne soffre. La guerra non scolorisce la vita, ma la rende più acuta e psichedelica, perchè le emozioni sono così forti, da non poter più essere rappresentate a parole. Volevo rappresentare persone diverse: gli amanti, una credente, una mamma con i figli, un'allegoria di un'essenza divina ( colei che protegge la melagrana - il simbolo compattezza della nazione e del sangue versato ) e una bambina (mia cugina di secondo grado) che è morta per davvero all'età di 7 anni, quando la sua città fu bombardata nel 2022.
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AUTORITRATTO CON LILLÀ
[ 2023 ]
Ho realizzato il mio autoritratto con i fiori lillà in mano, perchè vedo me stessa, in questo periodo della mia vita come una immagine di lillà. Questa pianta è melanconica, timida, e in tutti i sensi è particolare. È consuetudine regalare lillà per la prima volta che ti innamori, ed io associo questo a un giovane che sta appena iniziando a capire questa vita. Siccome ho solo 17 anni, penso che questa pianta, al meglio dimostra il mio modo di pensare. Nonchè quì ho lo sguardo ispirato, pensieroso e poetico.
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GUARIGIONE
[ 2023 ]
L'opera rappresenta una donna che sta per entrare nell'acqua, così, simbolicamente lei inizia una nuova pagina nella vita, comincia la sua guarigione dalle sue paure. Quindi il tema principale è il credere nel meglio .
( speranza e futuro )
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R I C O R D I
[ 2022 ]
Questo lavoro rappresenta una persona che soffre dei suoi ricordi che la avvolgono, come una corda tutta intorno (a Lei). La ragazza ha capelli rosa e occhi rosa come simbolo della sua anima delicata, che si manifesta in una visione "romanticizzata" del mondo. L'immagine del cerchio sulla guancia, mostra la sua appartenenza al mondo spirituale ed è simbolo di spirito e carattere forte. Nonostante le emozioni ribollenti provate da lei, nel quadro è presente la fede nella liberazione dal passato
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S E N S I B I L I T Á
[ 2023 ]
Sensibilità come stato d'animo come modo di vedere e percepire le cose.
Apprendere tutto attraverso una forma di pensiero sentimentale, tale è il messaggio di questo lavoro.
Questa giovane ragazza ha un velo di fiori che le copre le spalle e la racchiude in un mondo di sensibilità: ha uno sguardo profondo, tenero e vivaci occhi verdi.
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C I C L I C I T À D E L L' E S S E R E
[ 2023 ]
Ho voluto rappresentare una "vanitas", con l' esempio di questa ragazza bella, lucente, fatta di rettangoli colorati, come simbolo del suo essere multiforme e poliedrica: perchè la sua bellezza e gioventù svaniranno col tempo.
Lei è viva ( è dato dallo sfondo verde dietro le sue spalle) e vede il suo futuro - la morte ( rappresentata dal teschio e dai rettangoli sbiaditi). Nasciamo, moriamo e di nuovo nasce qualcosa e muore: è la ciclicità dell'Essere.
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P E N S I E R I
[ 2022 ]
Il tema è la contrapposizione del mondo materiale con il mondo del pensiero.
La ragazza ha i pensieri cupi, oscuri e deprimenti, che catturano la sua mente, lo si può vedere dal suo sguardo rivolto verso i corvi neri. Allo stesso tempo, lei cerca di restare sulla terra, tenendo la mano sulla spalla. La ragazza si chiede se essere o non essere.
NOTE DI SERVIZIO :
La Mostra di pittura di Kira Kharchenko è aperta fino al 23 marzo 2024, nei locali dietro il Municipio, messi a disposizione dal Comune di Mercato Saraceno.
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ragazzoarcano · 1 year ago
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“Le cose si sfaldano, dice Chatwin, se non le accarezzi ogni tanto. I vasi vogliono acqua e fiori, se no ti cadranno di mano quando li sposti, a me è successo. Guardali, ogni tanto, i quadri appesi a casa tua. Per chi si affaticano se no, aggrappati a quel chiodo per anni? Toccali con la scusa di spolverarli. E fermati, quando si sbilanciano su un lato: lo fanno per attirare l'attenzione.”
— Elvira Seminara, Atlante degli abiti smessi
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satin-carmin · 1 year ago
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Euridice, Euridice, dir. Lora Mure-Ravaud (2022)
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andrea-non-sa-tornare · 1 year ago
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“Occorrono occhi freschi, liberi da ogni pregiudizio.Fortunatamente l'arte ha una grande dote, quella di essere inesauribile. È un processo senza fine, nel quale non si smette mai di imparare.”
-Botero-
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persa-tra-i-miei-pensieri · 3 months ago
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palmiz · 6 months ago
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Con i disegni dei miei figli potevo diventare milionario...
"Questi dipinti sono di Cy Twombly, uno degli artisti contemporanei più costosi. I suoi dipinti vanno da 2 milioni a 75 milioni di dollari"
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fyblackwomenart · 2 years ago
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Agave Quadri
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rebu72 · 1 month ago
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wandererontheseaoffog · 1 month ago
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"Giuditta" - Eglon Hendrik van der Neer - 1678, olio su tavola di quercia dimensioni 32 x 24 cm. "National Gallery", Londra
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klimt7 · 10 months ago
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MAGGIO, COME UNA RADICE
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Io che son nato a Maggio... io che ci ripenso spesso. Io che mi ritrovo a pensare cosa significhi nascere proprio nella stagione dell'esplosione della vegetazione e in quel periodo, così particolare, privilegiato e breve, in cui tutto attorno a noi, sembra accoglierci, abbracciarci, includerci in una specie di bolla di armonia. In una vibrazione di luce, di colore e di aria effervescente.
Un'atmosfera calda come una carezza...
Bene. Questo l'ho sempre ritenuto vero, e tuttora lo penso. In fondo è la storia in cui ho sempre creduto fin da piccolo.
Ecco perchè mi ha disturbato così tanto, l'anno scorso, che l'alluvione in Romagna abbia scelto di scatenarsi, proprio il 16 maggio!
L'ho sentito come un affronto a me stesso, alle mie radici, alla comfort-zone in cui sono cresciuto.
Stanotte facevo di questi pensieri e mi è tornato in mente un brano che ascoltavo da bambino, perchè piaceva a mia sorella.
E Lei, anche ora che siamo grandi, quando si avvicina maggio, finisce quasi sempre per pungermi con una frecciatina!
"Ah.. è vero! Tu, sei un fiore di Maggio"
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FIORE DI MAGGIO
FABIO CONCATO
Tu che sei nata dove c'è sempre il sole
Sopra uno scoglio che ci si può tuffare
E quel sole ce l'hai dentro al cuore
Sole di primavera
Su quello scoglio in maggio è nato un fiore
E ti ricordi, c'era il paese in festa
Tutti ubriachi di canzoni e di allegria
E pensavo che su quella sabbia
Forse sei nata tu
O a casa di mio fratello, non ricordo più
E ci hai visto su dal cielo
Ci hai trovato e piano sei venuta giù
Un passaggio da un gabbiano
Ti ha posata su uno scoglio ed eri tu
Ma che bel sogno, era maggio e c'era caldo
Noi sulla spiaggia vuota ad aspettare
E tu che mi dicevi, "Guarda su quel gabbiano
Stammi vicino e tienimi la mano"
E ci hai visto su dal cielo
Ci hai trovato e piano sei venuta giù
Un passaggio da un gabbiano
Ti ha posata su uno scoglio ed eri tu
Tu che sei nata dove c'è sempre il sole
Sopra uno scoglio che ci si può tuffare
E quel sole ce l'hai dentro al cuore
Sole di primavera
Su quello scoglio in maggio nasce un fiore.
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loveisjustawaytodieblog · 11 months ago
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Artemisia Gentileschi
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unfilodaria · 3 months ago
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Avevo, anni fa, un collega d’ufficio, architetto come me (o meglio io lo sarei diventato molti anni dopo) di cui avevo molto stima, tanto da pensare di poter essere suo amico (e così non è stato ma questa è tutta un’altra storia). Grande eloquio, buona cultura, gran conoscitore d’arte, collezionista, anche di opere di un certo valore. Grazie a lui ho conosciuto il mondo dei galleristi napoletani di livello: la galleria Lucio Amelio a Piazza dei Martiri, dove ho visto per la prima volta, da vicino, un Andy Warhol famosissimo - il Vesuvius - rimanendo già allora sbalordito per la sua quotazione; lo Studio Trisorio dove ho conosciuto Ferdinando Scianna, che, a causa della mia ignoranza e una parola sbagliata, mi fanculizzó cordialmente; e altre gallerie minori. Ho conosciuto pittori che dopo sono diventati quotatissimi, ho visto mostre, ho apprezzato la sua piccola ma ben fornita collezione (sapeva spendere con oculatezza e ogni tanto azzeccare il colpo gobbo che in seguito gli avrebbe fatto fruttare bei quattrini). Insomma ci sapeva fare: un pessimo lavoratore, si, della serie potrebbe fare di più ma non si applica, ma dell’arte faceva il suo punto di forza.
Oltre a collezionare, il collega dipingeva pure. Nel suo piccolo studio accumulava tele di “buona speranza” ma scarsa fortuna: non mi dispiacevano affatto anche se peccava di scarsa originalità. Come tutti i pittori, buon conoscitori d’arte, aveva avuto diversi “periodi” artistici, inseguendo ora questa ora quell’altra corrente artistica. I suoi inizi erano stato “elementari” e figurativi, ma il tocco era già buono e l’uso del colore sapiente. C’era un quadro, tra questi, che mi piaceva non poco: uno scorcio di quel che sembrava una stanza con finestra, alla luce del crepuscolo (??), un letto disfatto su cui era (é) distesa una donna nuda, rivolta di spalle, una gran massa di capelli, un sedere sodo ma un po’ sceso. Una cromia tra l’ocra e qualche punta di turchese. Mi colpiva ma non capivo il perché. Quando mi sposai e lo invitai al matrimonio, il collega artista mi chiese cosa volessi per regalo: voglio quel quadro - gli dissi senza indugio e lui me lo regalò.
Questo quadro campeggia da anni nella mia camera matrimoniale, di lato al letto, in posizione discreta. Quando mi giro verso la parete finestrata, me lo ritrovo di fronte, ed ogni volta me lo guardo con attenzione e mi piace come allora. Il perché l’ho capito anni dopo, dopo il divorzio, dopo la convivenza con la mia seconda compagna, il mio amore, dopo esserci lasciati ed essere ritornato nella mia casa e dopo aver provato a riprendere, infruttuosamente i rapporti con lei.
Era estate, un giorno caldo e afoso come questi, stanza in penombra, quel tanto da non essere accecati dalla luce e osservare bene. Eravamo a casa mia, sul mio letto, nudi dopo aver fatto l’amore (non all’amore). Lei adorava, dopo averlo fatto, mettersi di spalle ed io a cucchiaio, incollato a lei, con la testa immersa nella sua massa di capelli. Stavamo bene, non pensavamo a nulla. Era il momento del silenzio, delle coccole. Il ventilatore andava piano ed io mi beavo, come facevo spesso, a seguire il suo profilo con le dita, partendo dal lungo collo, una delle sue parti del corpo migliori, lungo la sagoma delle spalle, poi sul linea della schiena, fin giù alle natiche. Su e giù, solleticandola piano piano mentre lei si agitava lentamente, riprendendo le voglie sopite. Ecco che a un tratto alzo lo sguardo: il quadro è lì, di fronte a me e a lei, dove è sempre stato. Mi soffermo per un attimo sulla massa di capelli ritratta sulla tela, su quel culo sodo ma un po’ sceso, quelle gambe lunghe e sottili, pari pari alla donna che avevo accanto a me.
- M. ma sei tu, nella tela. Cazzarola, non ci avevo mai fatto caso. Sei proprio tu!
- Oddio, è vero, mi somiglia molto
- Si, sei proprio tu. Che assurda coincidenza!
Dopo 25 anni, venticinque santiddio, mi si rivelava ai miei occhi il perché di quel quadro e del perché probabilmente mi fosse sempre piaciuto.
Quel quadro è ancora qui, davanti a me, potrei fotografarvelo volendo: lo guardo sempre e mi piace come il primo giorno. Una delle poche cose che non mi provoca tristezza ma solo un leggero velo di malinconia. Non volendo, Lei, è sempre qui con me, in questa stanza, da trent’anni, o meglio per me un po' meno perché io sono andato via e poi tornato, sempre qui, nella medesima posizione, a vegliare quello che è stato il mio avamposto dei giorni felici. Lui, il quadro, e Lei sono qui accanto a me a vegliare silenziosamente sulle mie notti. E la cosa non mi dispiace affatto.
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