#pronti qua
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perpassareiltempo · 1 year ago
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Quando sei felice bevi per festeggiare. Quando sei triste bevi per dimenticare, quando non hai nulla per essere triste o essere felice, bevi per fare accadere qualcosa.
Charles Bukowski 
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ilpianistasultetto · 8 months ago
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" ma dove vai, vieni qua, ma che fai..."
Il potere che promette una vita piena di benessere e piaceri in cambio dell'anima a cui milioni di Gianna-persone rispondono "ci sto". Milioni di Gianna-Faust pronti a vendere l'anima al diavolo pur di assaporare i piaceri materiali di questo mondo..
Prendi e vai, prendi e vai, tu non prendi se non dai. Vieni qua, ma che fai? Dove vai? 🎺🎸🥁
@ilpianistasultetto
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gregor-samsung · 7 months ago
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“ Tina, nome di battaglia Gabriella, anni diciassette, giovane come tante nella Resistenza. Non ho mai pensato che noi ragazze e ragazzi che scegliemmo di batterci contro il nazifascismo fossimo eccezionali, ed è questo che vorrei raccontare: la nostra normalità. Nella normalità trovammo la forza per opporci all’orrore, il coraggio, a volte mi viene da dire la nostra beata incoscienza. E così alla morte che ci minacciava, che colpiva le famiglie, gli amici, i paesi, rispondemmo con il desiderio di vita. Bastava aprire la porta di casa per incrociare il crepitare delle armi, le file degli sfollati, imbattersi nella ricerca dei dispersi; partecipare dell’angoscia delle donne in attesa di un ritorno che forse non ci sarebbe stato: ma le macerie erano fuori, non dentro di noi. E se l’unico modo di riprenderci ciò che ci avevano tolto era di imbracciare il fucile, ebbene l’avremmo fatto. Volevamo costruire un mondo migliore non solo per noi, ma per coloro che subivano, che non vedevano, non potevano o non volevano guardare. E se è sempre azzardato decidere per gli altri, temerario arrogarsi il diritto della verità, c’erano le grida di dolore degli innocenti a supportare la nostra scelta, c’era l’oltraggio quotidiano alla dignità umana, c’era la nostra assunzione di responsabilità: eravamo pronti a morire battendoci contro il nemico, a morire detestando la morte, a morire per la pace e per la libertà. Vorrei che voi sfogliaste insieme a me l’album di ricordi, con i volti dei miei tanti compagni di grandi e piccole battaglie, fotografie scattate nei giorni della pace ritrovata, quando ci riconoscemmo simili. Mi rivedo, ci rivedo, con i capelli ricci o lunghi, barbe più o meno incolte, vestiti a casaccio, e tuttavia qua e là spuntano una certa gonna più sbarazzina, scarpe basse ma con le calzette colorate, un fermaglio su una ciocca ribelle, la posa ricercata di un ragazzo, e tutti insieme a guardare diritto l’obiettivo, tutti insieme sapendo che il futuro ci apparteneva, tutti insieme: questa era stata la nostra forza, la nostra bellezza. “
Tina Anselmi con Anna Vinci, Storia di una passione politica, prefazione di Dacia Maraini, Chiarelettere (Collana Reverse - Pamphlet, documenti, storie), 2023; pp. 3-4.
Nota: Testo originariamente pubblicato da Sperling & Kupfer nel 2006 e nel 2016.
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blogitalianissimo · 9 months ago
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Ciao. Ultimamente mi sta tornando continuamente alla mente quanto è successo a Genova nel 2001. Ci abbiamo messo anni a processare quanto è successo, nessuno dei responsabili è stato punito (anzi, sono stati pure promossi), è stato fatto pochissimo per cercare di imparare qualcosa da quello scempio e per fare in modo che quello schifo non si ripeta più.
Adesso nonostante tutti gli sforzi mi sembra che stiamo tornando in quella direzione. Hanno caricato manifestanti pacifici, hanno caricato dei ragazzini. Ho paura che siano pronti a caricare di nuovo giornalisti, personale medico, associazioni pacifiche, studenti minorenni, persone assolutamente pacifiche. Ho paura che diano di nuovo l'ordine di sparare, paura che ci scappi di nuovo un morto.
Dovevamo imparare qualcosa da Genova e invece i governi hanno messo di nuovo la testa sotto la sabbia e siamo di nuovo qui
Ehi ciao a te anon
Quanto vorrei rispondere che stai esagerando, che stai andando in paranoia, e che si tratta di casi isolati, ma mentirei, perché tutti abbiamo pensato al G8 di Genova.
Vorrei rassicurare in qualche modo, ma sinceramente l'aria che si respira non mi piace per nulla, qua sono 2 settimane che continuiamo a parlare di polizia che aggredisce manifestanti pacifici, e non si fermano neanche coi ragazzini e sindaci con la fascia tricolore, praticamente non hanno rispetto di niente e di nessuno ormai.
Spero che si diano una svegliata perché davvero qua presto potrebbe esserci un nuovo g8 di Genova
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jose-rossetti · 3 months ago
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DRAGHI STA PER TORNARE - 1 Minute News
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Ecco qua il personaggio che la Vondercazzen ha chiesto consiglio per farci stare senza gas e senza pace. Mi raccomando dimenticate che ha mentito spudoratamente sul COVID e sui vaccini senza aver mai chiesto scusa, d'altra parte anche il Papa l'ha fatto e di scuse non se n'è parla, spero che chi guarda il video faccia presente a come tutto il parlamento applaude alle sue castronerie (grandissime cazzate) sono sempre lì e sono pronti a dire sì a tutto pur di rivedere quei mucchi di gruzzoli che in era COVID-19 si spargevano a medici politici main stream artisti e Company se sponsorizzavano vaccini e politically correct . Avevamo solo il naso fuori dalla merda ora ci tocca ritornarci sotto un po' alla volta per ciascuna categoria.
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gcorvetti · 9 months ago
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Aggiornamento e novità.
A più di un mese dal mio arrivo in Trinacria è ora di tirare una linea e fare i conti con il presente e con il futuro. Sono venuto qua innanzitutto per rilassarmi e cambiare aria, non mi sono rilassato per niente, anzi, direi che è stato stressante ma in maniera diversa dallo stress estone, i motivi li ho già scritti in alcuni post di questo periodo, la condizione di mia madre che vive da sola da anni e che ha tutta una serie di routine che a lei vanno bene, anche se non sono salutari, e che soprattutto non prevedono la presenza di altre persone, come quella di tenere la tv accesa a qualsiasi ora a un volume esorbitante, sia per il fatto che non ci sente tanto più bene sia perché al piano di sotto e al piano di sopra non c'è nessuno quindi non disturba. Questa cosa a me invece disturba tantissimo perché odio la tv e per il volume, visto che io ci sento fin troppo bene. Ero riuscito quasi a convincerla di evitare la notte anche perché non la fa dormire bene, ma è durato poco, molto poco. Altre piccolezze ma poco rilevanti del suo comportamento perché pazienza è molto anziana le posso anche capire, ma quella della tv no. Poi c'è la città, Catania, che come sempre è bella ma trattata male ma quello che mi ha dato più noia è il comportamento delle persone, c'è anche la mia abitudine a vivere in un posto dove le persone sono così calme e ligie alle regole che qua sembra di vivere in un manicomio a cielo aperto, oltre al caos di automobili a qualsiasi ora, ai clacson che strombazzano quasi continuamente (sembra il Cairo) e a quella strafottenza catanese che c'è sempre stata ma che nel 2024 mi sembra eccessivamente da incivili. Poi la musica, quella è centellinata come a Tartu, poche esibizioni, spesso cover, ma la differenza è che la città è molto più grande quindi almeno uno o due a settimana ci sono, esempio, domani vado ad un concerto rock'a'billy, una vita che non ne vedo uno. Poi c'è il periodo che per me non è il massimo, quindi se miscelo tutto assieme ho la stessa sensazione che avevo nel 1998, cioè di andare via il prima possibile.
Allora vista la situazione e anche se occupatissima con questa Turandot, ho quasi obbligato la mia compagna a parlare, lo so che non è il massimo ma avevo bisogno di capire e di sapere, dato che sono andato via proprio per il suo comportamento e se qualcuno ha letto alcuni post precedenti la mia partenza parlavo addirittura di una separazione. In realtà siccome sia io che lei siamo cambiati in questo ultimo anno definitivamente in nuove persone non ci siamo ritrovati più, allora ho preso l'iniziativa di ripartire da zero con una nuova vita di coppia. Non è facile, lo so, ma è stata accettata e adesso siamo pronti, con la calma dovuta, a sperimentare questo nuovo futuro. In parole povere ritorno in Estonia, Spock c'è restato un pò male, non tanto perché vado via, ma perché gli dicevo che volevo fare tante cose e che mi serviva tempo, ma francamente non me la sento di stare qua a queste condizioni da manicomio e poi ho una forte mancanza di lei, si si anche lei di me, non sono egoista. Mi prendo questo fine settimana ancora e poi inizio ad organizzarmi per il rientro. Forse l'unica cosa che mi ha fatto bene è stato il sole e il mare e l'Etna, per il resto rimango dell'idea che è una follia vivere in una città che ha ancora una mentalità retrograde in molte cose.
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thebutterfly0 · 1 year ago
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Tutte le volte che mi mancherà lo scriverò qua. Non voglio passare per sdolcinata o da diabete, quindi tenetevi pronti che lo dirò spesso.
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unsuspectable-weirdo · 10 months ago
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Tutti pronti a clippare che qua ci escono le nuove gif di Amadeus ballerino
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et3rnauta · 1 year ago
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Gira da qualche anno sui social un video in cui due cani si abbaiano furiosamente in faccia separati da un cancello. Verrebbe da credere che siano pronti a sbranarsi, se ne avessero l’opportunità. Quando il cancello all’improvviso si apre i due si guardano straniti, abbassano le orecchie e indifferenti se ne vanno ognuno per la sua strada.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, vista al di qua del cancello nel nostro Parlamento e nei giornali che le sono amici, da settimane sbraita contro l’opposizione, contro l’Unione europea, contro i falchi della Bce. Non solo. Da questa parte del cancello ripete da giorni che non ci sono problemi sulle scadenze del Pnrr, non ci sono problemi per il patto sui migranti siglato a Lussemburgo, non ci sono problemi sul Mes. Tutto falso, tutto.
Le è bastato uscire dal comodo recinto di giornalisti amichevolissimi e parlamentari a disposizione per abbassare le orecchie e, di seguito, i toni. La missione Ue di Giorgia è un fallimento su ogni fronte ed è l’inevitabile e impietosa fotografia di un Paese non credibile, isolato e ostaggio della sua stessa propaganda. Hanno voluto i voti dei sovranisti e ora indossano la maschera da europeisti risultando non credibili in entrambi i ruoli.
Meloni è disistimata dall’Europa occidentale e derisa dagli ex amici Morawiecki e Orbán. Non era facile riuscire a scontentare tutti eppure le è riuscita questa formidabile impresa. Ora mogia torna in Italia ma rialzerà subito le orecchie. Tanto un giornale che le dice di avere compiuto un capolavoro lo trova di sicuro.
G. Cavalli
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davidewblog · 1 month ago
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Ieri dopo cena abbiamo preparato insieme i pancakes, io Violetta e Veronica. Annarita era a cena fuori con le amiche ed è rientrata tardi. Li abbiamo fatti per mangiarli poi oggi a colazione.
Infatti, nei giorni scorsi abbiamo pensato che ci piacciono a tutti, e non li avevamo mai fatti da quando siamo qua, li abbiamo solo presi pronti qualche volta.
Io ovviamente non li saprei fare, ma ho partecipato ugualmente alla preparazione, loro mi davano le istruzioni e io mescolavo l'impasto e poi, dopo che me lo hanno insegnato, ne ho disposto alcuni sulla padella.
Abbiamo riso un sacco perché, come sempre quando cuciniamo qualcosa, abbiamo creato un incasinamento totale. Ad un certo punto per fare altro impasto ci occorreva più latte, e siccome la confezione era in alto sopra il pensile, Veronica si è arrampicata sul mobile per prenderla salendo sul ripiano della cucina e mentre li sopra cercava di non perdere l'equilibrio stava per mettere il piede nella ciotola con l'impasto già pronto, ma abbiamo fatto giusto in tempo a spostarla, poi Violetta le ha detto che sembrava King Kong, Veronica le ha detto di arrampicarsi lei la prossima volta, ma tutto questo ridendo senza sosta, e abbiamo continuato così tutto il tempo.
Poi, come al solito, abbiamo esagerato con le dosi ma lo abbiamo visto alla fine: ci è venuta una quantità infinita di pancakes, stamattina ne abbiamo mangiati tantissimi ma ce ne sono avanzati, speriamo che siano ancora buoni domani.
E comunque spero che li rifacciamo, ripetendo tutto uguale.
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kon-igi · 1 year ago
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Buongiorni signori e signore. Questo è l’ultimo briefing prima della messa in operatività della missione quindi procederei con un veloce recap con cui i responsabili di ogni gruppo ci ragguaglieranno. Nucleo Automobilisti?
- Buongiorno a tutti. Il Nucleo Automobilisti è suddiviso in due cellule, tutte posizionate e pronte ad agire. I guidatori semplici copriranno un incrocio ogni tre chilometri lungo il tragitto e quando il soggetto si avvicinerà, si butteranno in mezzo alla strada, guidando poi a zig zag e invadendo anche l’altra carreggiata con una velocità non superiore ai 40 km/h. Ogni tentativo di sorpasso sarà ostacolato da brusche frenate alternate ad accelerate improvvise, fino a che non ci sarà la svolta all’incrocio e il cambio con un nuovo operatore; la cellula ‘Mamma con Suv’, invece, si farà trovare dietro alle curve senza visibilità e in prossimità di incroci pericolosi e si adopererà in tentativi infruttuosi di parcheggio a S da ripetere più e più volte finché non lascerà il suv in mezzo alla strada con le quattro frecce e si allontanerà col bambino facendo il segno universale del ‘torno subito!’.
Molto bene. Nucleo Mezzi Pesanti?
- Salve. Il Nucleo Mezzi Pesanti è suddiviso in tre cellule: furgoni, autoarticolati e trattori. I furgoni sono dissimulati da mezzi di consegna, quindi si comporteranno come se non trovassero l’indirizzo a cui lasciare il finto pacco, rallentando improvvisamente e guardando i numeri civici, salvo poi fermarsi e scendere per chiedere al soggetto il nome di una via inesistente; gli autoarticolati, invece, precederanno il soggetto e simuleranno un improvviso imprevisto che gli renderà impossibile disincastrarsi dalla rotatoria di una rotonda minuscola in centro storico e poi scenderanno in strada bestemmiando e dando la colpa al navigatore; i trattori, infine, dovranno stare davanti al soggetto affumicandolo con la nafta appositamente addizionata con plutonio e diossina e inondandogli il parabrezza di paglia che si staccherà da una rotoballa instabile infilzata su rebbi appuntiti che sporgeranno all’altezza del parabrezza del soggetto.
Ottimo. Nucleo Mezzi Leggeri?
- Eccoci, buongiorno. Noi siamo pronti ad agire sia con ciclisti singoli che staranno in mezzo alla carreggiata che con ciclisti in gruppo che tenteranno una volata collettiva tutte le volte che il soggetto proverà a sorpassarli; poi abbiamo alcuni stuntman con monopattini elettrici alimentati da un reattore nucleare sfrecceranno in mezzo alla strada senza preavviso sfiorando il paraurti anteriore del soggetto e infine potremo contare su pedoni travestiti da pensionati con girello che a ogni attraversamento sembreranno indecisi se scendere dal marciapiede o meno, salvo poi impiegare 10 minuti per arrivare dall’altra parte della strada.
Perfetto. Colgo l’occasione per presentarvi dei nuovi membri che ci daranno supporto nella difficile missione che ci apprestiamo a intraprendere. Lì abbiamo il Nucleo Lavori Stradali che si occuperanno di allestire finti cantieri sulla carreggiata del soggetto e poi uno di loro, a torso nudo con abbronzatura da canottiera e visibilmente ubriaco farà segnalazioni sbagliate con la paletta e il soggetto rimarrà bloccato con dieci macchine davanti e dieci dietro che gli suonano tutte assieme. Lì, invece il nucleo Ostacolatori che si adopererà nel posizionare in mezzo alla strada dei dissuasori in adamantio alti 70 cm per distruggere le sospensioni e la coppa dell’olio del soggetto e scavare buche di medesima profondità, mentre là il nucleo Segnalatori che con appositi telecomandi prolungherà spasmodicamente il rosso del semaforo a cui il soggetto si fermerà, salvo poi far scattare subito il giallo dopo tre secondi di verde.
Ah... un’ultima cosa. Non è qua presente con noi perché si sta già preparando all’azione ma avremo anche il prezioso supporto delle Forze Speciali di Assalto Stradale con il loro agente migliore: il vecchio col cappello su pandino del 1986 con la frizione consumata.
Bene, questo è quanto... buona fortuna a tutti voi e da adesso silenzio radio! Fategli cagare sangue a quello stronzo!
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Io: ma che è oggi, diocane? Si sono messi tutti d’accordo per farmi arrivare tardi a lavoro?!
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ilpianistasultetto · 2 years ago
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La Meloni, Salvini e tutto il loro elettorato mi ricordano molto il fare dei Ladri di Pisa. Litigano il giorno per cacciare gli extracomunitari e la notte vanno insieme a rubare. Di giorno vorrebbero spararli tutti, la notte danno il lasciapassare a 250mila di loro. Questo e' successo ieri con il click-day per il decreto flussi. Migliaia di imprenditori agricoli, industriali, commercianti, artigiani e tanta altra bella gente, si e' messa davanti al PC e ha fatto la sua bella richiesta. Questo sciame di miserandi (altro che imprenditori) sono gli stessi a cui giornali e tv davano spazio per criticare chi restava sul divano invece di accettare le loro offerte di lavoro, quelle da 3 euro l'ora. Adesso i loro leader sono pronti ad accontentarli. I migranti non fanno piu' schifo, non danno fastidio alle donne italiane, non rubano qua e la', non spacciano, non islamizzano questo Paese. Qualcuno dira': ma questi vengono per lavorare! E perche' quelli che arrivano illegalmente per cosa vengono? E poi, ma quanta ipocrisia!! Ma chi ci crede che quelli richiesti e' gente che verra' da paesi lontani? Sono 250mila illegali gia'in Italia che questo governo sana per fornire schiavi regolarizzati agli "schiavisti di Pisa". Quello che indispettisce di piu' e' la norma: si puo' richiedere un lavoratore straniero solo dopo aver dimostrato di aver fatto richiesta di un suo pari italiano e andata deserta la richiesta. Pensate che qualcuno controllera'? Quanti di questi 250mila "prenditori" hanno fatto regolare richiesta presso i centri per l'impiego? E questi verranno mai messi alla berlina come i poltronisti del RDC rei di rifiutare il lavoro qualora scoperti di non aver fatto nessuna richiesta prima? Mi sento sommerso da una montagna di letame. Questo Paese ormai puzza, puzza tutto, da certa politica a certa gente.. @ilpianistasultetto
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palmiz · 3 months ago
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Pronti qua, grazie.
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blogitalianissimo · 2 years ago
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Tutto si può dire ai cugini d'oltralpe, però che bello vedere che i francesi sono pronti a scendere in piazza in massa a protestare. Da noi stiamo allo sfacelo e se protesti le persone si indignano contro i manifestanti piuttosto che contro il governo o il sistema che glielo sta cortesemente mettendo in quel posto (vale per tutto eh, pensioni, sanità allo sfascio, corruzione, razzismo diritti civili, ambiente, clima, fa**i al governo...).
I francesi sono sempre stati così da quando ne ho memoria, sempre scesi a protestare se qualcosa non andava bene. TBH invidio molto la mentalità del francese medio da questo punto di vista, perché come hai detto tu qua la minima protesta causa indignazione pubblica
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gregor-samsung · 2 years ago
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“ È un referendum bislacco, quello del 1974: bisogna votare no per dire sí al divorzio, e sí per dire di no, chissà i vecchi, non ci capiranno niente. C’è molta preoccupazione, i sondaggi prevedono che vada male. Anche il famoso campione di sci Gustav Thoeni offre la sua immagine ai comitati promotori del referendum, per convincere gli italiani a votare sí. Invece votano no, gli italiani. A sorpresa, in percentuali che nessuno prevedeva, dicono che il divorzio vogliono tenerselo. I sociologi spiegheranno in seguito che il voto delle donne è stato decisivo. Ma lí per lí, a caldo, queste considerazioni non contano. Conta che si è vinto, si è vinta una battaglia difficile che in molti momenti era sembrata senza speranza. La sera del lunedí, quando finalmente i risultati sono definitivi, il Tigre e i suoi amici, sei o sette, vanno a festeggiare in una trattoria a San Pietro Mussolino, in val di Chiampo, nei posti dove il Tigre ha combattuto. La guerra sembra lontana, non ci si pensa quasi piú; nessuno può immaginarsi che, quando saranno seduti e avranno ordinato, riconosceranno nel padrone della trattoria il figlio di un fascista ucciso dai partigiani, un fascista che molti pensano sia stato ucciso personalmente dal Tigre. I piú giovani non sanno niente e non capiscono niente; forse avvertono come l’aria si è fatta tesa d’improvviso, ma probabilmente no, nell'entusiasmo contagioso della vittoria elettorale che fa sperare in vittorie ancora piú grandi, piú risolutive. I vecchi invece sono come corde di violino, stanno seduti sulla punta delle seggiole pronti a scattare in piedi, ma per tutta la durata della cena non succede niente. Solo alla fine, quando hanno pagato il conto, il padrone della trattoria affronta il Tigre. È uno scontro durissimo, solo per miracolo non vengono alle mani, ma se ne dicono di tutti i colori. Poi escono nel piazzale, rimontano in macchina. Tutti sono turbati, tranne lui. Anzi, mi dice a bassa voce il dirigente dell'ANPI, sembra, per la prima volta dopo il suo ritorno, che al Tigre sia passata la malinconia. Ride, scherza ad alta voce, come se non fosse successo niente. Arrivati alla periferia di Arzignano il Tigre propone: Dài ragazzi, adesso andiamo a svegliare tre o quattro dei nostri, torniamo su e gli bruciamo la trattoria. Lo dice come se fosse una cosa normale, routine, non c’è quasi neanche bisogno di spiegarla, è la logica conclusione della serata: ci si rimbocca le maniche e si entra in azione. È cosí contento il Tigre, cosí euforico, che non si rende conto che nessuno risponde, che la macchina non ha rallentato, che nessuno ha chiesto chi sarebbero questi qua di Arzignano che bisognerebbe tirar giú dal letto. Non se ne rende conto e continua: Eh? Allora, si va? Finalmente qualcuno apre bocca. Sono stato io, confessa il dirigente dell'ANPI. Sono stato io a dirglielo. Io ero uno di quelli giovani, ero un bambino durante la guerra, ma il Tigre conosceva bene mio padre e di me si fidava. Stavo sul sedile di dietro, vicino a lui. Gli ho preso il braccio, e gli ho detto, Angelo, perché tutti lo chiamavano Tigre, anche i suoi fratelli, ma era ora di smetterla; Angelo, gli dico, ma cosa ti viene in mente? Cos’hai bevuto? Meglio se ti portiamo a letto, va’ là. Lui si è guardato intorno e sembrava che si fosse appena svegliato. Mi aspettavo che protestasse, che insistesse, ma niente, da quel momento non ha piú aperto bocca. So che poi ha divorziato e allora sono venuti su la moglie nuova e i figli. Stavano poco fuori Vicenza, aveva qualche incarico in Comune o in Tribunale, adesso non mi ricordo bene: roba da poco, tipo usciere. “
Guido Barbujani, Soggetti smarriti. Storie di incontri e spaesamenti, Einaudi (collana Super ET Opera Viva), febbraio 2022¹; pp. 81-83.
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susieporta · 10 months ago
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Fante di Bastoni.
"La Materia si prepara al crollo dell'Illusione".
Inizia un nuovo viaggio.
Per molti, non per tutti.
Zaino in spalla dunque. Ci sarà un cammino impegnativo da compiere. Colmo di nuovi panorami e straordinari incontri.
Le chiusure degli ultimi mesi sono state faticose. A tratti davvero spaccanti.
Avevamo ampiamente preparato il terreno. Ma dovevamo affrontare il nostro scoglio più profondo: l'attaccamento al nostro Falso Sè.
Dovevamo rompere l'illusione del nostro antico ruolo e ripeterlo nella Materia in più trance, per essere pronti al rilascio finale.
Così è stato.
Abbiamo rivisto le relazioni del Passato, costruite intorno alle nostre ferite e ai nostri vuoti d'amore.
Abbiamo controllato pervasivamente l'Altro, sognando che fosse diverso, che avrebbe colmato le nostre mancanze, che si sarebbe immolato per la causa del nostro rapporto.
E l'Altro ci ha regalato ambivalenza, evitamento, fuga e rifiuto.
Abbiamo costruito castelli di idealizzazione e menzogna, conditi da giustificazioni e speranze.
La Verità ci faceva soffrire.
Eravamo in preda a sanguinolente Ferite, che non facevano altro che attrarre ulteriori lame fendenti.
Il bagno di realtà ci ha permesso di affrontare le emozioni sottese a questo movimento disfunzionale: ci siamo ritrovati faccia a faccia con i nostri mostri interiori.
Non di rado conditi da un buon contorno di dipendenza affettiva.
A tratti è stato insostenibile.
Ma siamo qua. All'ingresso del Nuovo. Con le braccia spalancate e il cuore vibrante.
In attesa che crolli tutto ciò che ancora nella Materia ci lega al Passato. Senza più addolorarci, senza più opporre alcuna resistenza.
Crollerà.
Nella Materia tutto il "conosciuto" sta per crollare.
Perché non è più sostenuto da alcun aggancio emotivo.
Non ci serve più.
E quando smettiamo di fornire energia ad un'illusione, essa si dissolve, portando con sé anche la manifestazione materica che la sosteneva.
Dopo il "dentro", ora tocca al "fuori" trasformarsi.
Vedremo concludersi tutto ciò che si agganciava tenacemente alle nostre Ferite irrisolte: professioni, abitazioni, relazioni, luoghi.
Ci vorrà qualche mese per passare dalla fine interiore al cambiamento di struttura nella Materia.
Se qualcosa si salverà, sarà solo perché saldamente ancorato alle basi del Nuovo. E dunque sano.
Non ne faremo un dramma stavolta.
Interiormente c'è già stata la parola Fine a chiudere questo passaggio.
Assisteremo con relativo distacco a ciò che verrà spazzato via.
Poiché saremo già ampiamente impegnati a costruire altrove la nostra versione più bella e splendente, circondati da relazioni appaganti e sincere, consapevoli del nostro vero valore, entusiaste di sperimentarsi insieme a noi nella co-creazione di un Mondo Nuovo.
Buon lunedì. Sarà una settimana di grandi sorprese e riconoscimenti. Si viaggia più leggeri d'ora in poi. E meno "drammatici".
Mirtilla Esmeralda
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