#primo giorno di dieta
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Il collare
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Ti aspetto; porto addosso, come mio adorato accessorio, il collare che mi hai messo. Perché è il segno della mia devozione a te. Perché il mio unico scopo nella vita è farti godere. Curo il mio corpo con ore di esercizio fisico e seguo una dieta rigorosissima. Perché voglio che esso sia bellissimo, pronto, nervoso, magro, guizzante, sodo e attraente per te. Poi mi lavo e mi depilo accuratamente. Cospargo il mio corpo di crema, unguenti e profumi per farmi trovare femmina bellissima a tua disposizione: devi desiderarmi al primo impatto.
Devo provocare la tua immediata erezione. Dovrai volermi usare appena mi vedi: qui, nuda, calda e desiderosa di te. Ho sempre voglia del tuo corpo, del tuo odore e delle tue mani addosso al mio culo. E del tuo uccello desiderato nelle mie parti intime, se e quando vorrai farlo. Tu perciò usami pure: entra in me e prendimi come ti piacerà. Infine, quando avrai finito, fammi abbeverare alla tua fontana. Ordinamelo. Sii imperioso e forza la mia bocca. Ti farò godere di me e di questo vivrò. Ogni giorno.
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RDA
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L'equilibrio che bilancia la mia vita è il mio totale squilibrio. Ci sono giorni in cui sono la persona più produttiva e diligente del mondo: studio, lavoro, mi alleno, pulisco casa, mangio bene (senza neanche uno sgarro), faccio un po' di self-care. Sono volenterosa, propositiva e mi sembra di poter ottenere tutto quello che voglio senza quasi nessuno sforzo.
Ma questi giorni esistono solo perché ce ne sono altri di totale e completa nullafacenza. Dove non ho il coraggio neanche di alzarmi dal letto, di cucinare o di lavare un piatto.
E la cosa più brutta è che a volte questi giorni sono consequenziali. Quindi sono superwoman il giorno prima e troppo pigra per pettinarmi il giorno dopo.
Quindi non riesco mai a raggiungere i miei scopi, perché sono specializzata nell'autosabotaggio, di conseguenza quello che ho costruito il giorno prima sento quasi il bisogno di distruggerlo.
Però comunque è normale, credo, che ci siano queste altalene.
Ammiro tanto quelle persone che sanno essere costanti e se potessi scegliere una qualità del mio carattere che odio è proprio l'incostanza. Se fossi capace di concentrarmi su un obiettivo, senza scoraggiarmi a ogni minimo bump on the road, sarei tutto quello che ho sempre voluto.
Sarei magra, tonica, coraggiosa, in salute e forse anche felice.
Vorrei tanto essere una di quelle persone capaci di stare perennemente a dieta (o comunque per un periodo superiore ai due giorni che è il mio massimo di questi tempi), o una di quelle ragazze perennemente in palestra, capaci di ottenere il fisico che hanno sempre sognato, o quelli che riescono a imparare una lingua studiando giorno per giorno.
Insomma, tutto ciò che riguarda uno step by step non mi appartiene. Sono zero o cento, con poche vie di mezzo.
Ad esempio con il weekend libero potrei fare tutto quello che ho rimandato in settimana. Potrei allenarmi, potrei studiare molto di più, cucinare per la settimana, pulire tutta la casa e anche uscire con gli amici, le giornate sono lunghe. Eppure il 90% delle volte non faccio neanche la metà di quanto preventivato
Ma non ne sono capace
È per questo che da quando ho intrapreso l'università pubblica in concomitanza con il mio lavoro full-time, sono enormemente terrorizzata.
Soprattutto perché non so mai quando possa sentire l'esigenza di buttare tutto nell'immondizia; magari a due esami dalla laurea, magari alla prima bocciatura o al primo professore che mi tratterà uno schifo. Nonostante ciò, nella mia vita lo studio è stata l'unica costante che non ha subito variazioni d'impegno o sabotaggi o distruzioni.
E quindi come si risolve? Come faccio a essere costante? Perché la mia incostanza si riflette anche nella mia vita giornaliera?
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frangettina sporca ma ottime vibes nonostante il primo giorno di ciclo e l'aver conostato che nonostante sia a dieta da mesi rimango comunque l'amica chubby del terzetto✨
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Probabilmente hai ragione tu, non c'è più l'interesse nello scavare oltre al primo impatto, e quindi soffermarsi a quelle che sono le prime impressioni che riceviamo da ciò che vediamo, ma allora perché creare un side "piccante" se i complimenti e le zozzerie non sono ciò che cercavi?
Prima tutti i contenuti che vedi qui erano sul mio blog principale @innamoratadellenuvole perché li scrivo tutto, vi riverso ogni parte di me ed anche io come tutti ho un lato piccante quindi esprimevo anche questo, poi ho deciso di separare e creare un side per raggruppare le foto del mio fisico e i pensieri più hot in un solo posto.
Come già dissi in passato questo side è nato come atto di guerra contro me stessa.
Ho sempre odiato il mio corpo per vari motivi e questa cosa mi fa soffrire costantemente, ci sono cose con cui devo convivere, altre che posso migliorare o almeno provarci, infatti sono a dieta da un anno, durante il quale ho perso più di 20 kg ed il mio percorso di modifica del mio aspetto non è ancora concluso. Proseguo la dieta e faccio esercizio quasi ogni giorno.
Questo blog ha lo scopo di aiutarmi ad aumentare la mia autostima che attualmente è gravemente al di sotto dello 0.
Il concetto di base è: posto una foto ogni volta che una parte del mio corpo mi sembra almeno leggermente carina, in modo da ricordarmi che quello che vedo in quella foto e mi piace, in realtà sono io.
Per una persona che odia il proprio corpo puoi immaginare che anche la componente sessuale sia difficile, perciò scrivere qui quelli che io chiamo #pensierini che sono per la maggior parte kink o comunque pensieri di natura sessuale, o che riguardano il mio corpo in sostanza è un atto di ribellione, contro l'odio che provo per esso, un tentativo disperato di dimostrargli amore, accettazione.
(Poi i #pensierini ho scelto di lasciarli rebloggabili, al contrario delle foto, di modo che altre persone che magari hanno le mie stesse voglie li possano condividere sui loro blog, non c'è nulla di male nel dare questa possibilità secondo me, magari dò voce anche a gente che ha certi desideri ma non li metterebbe mai periscritto di suo pugno, la considero una forma d'arte, come dicevi giustamente ieri,per me rientra nella sfera dell'erotismo.
L'ho già detto in passato ad altri prima di te ma lo ribadisco, questo blog serve a me stessa, non è per voi, non sono qui in cerca di avventure sessuali, immagini di peni o attenzioni frivole.
Spero di essermi spiegata al meglio.
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Questo lunedì un pò grigio, per la pioggia e non, così che dopo pranzo mi sono detta "sai che c'è, mò il colore lo metto io" e allora eccomi indossando pantaloni gialli, un filo di trucco dorato sulle palpebre e via a prendere il caffè con P, che non vedevo da settimane e che vederla mi ha fatto bene al cuore. Racconti e aggiornamenti sulle nostre vite, più suoi che miei ma era giusto così. Mi mancavano le nostre sedute (così è come le chiamiamo). Mattinata iniziata con labbra che sorridono (nel letto si sta sempre bene), l'auto portata dal meccanico, scleri ed imprecazioni sul portale INPS e poi con poste italiane, mandato candidature e aperto mezzo secondo il libro per poi richiuderlo subito dopo, che il pranzo non si prepara da solo. Primo giorno di dieta nuova, ritorno del riso basmati e del mio piatto unico: tonno, pomodorini, zucchine. Ridendo e sentendomi poi una pagliaccia per la sera, che con l'arrivo di mia sorella ed il suo ragazzo dopo mesi, vuoi mica rispettarla, E alla pasta con gamberetti e sugo di pesce come puoi dire no? Serata in famiglia, cucinare, dialogare, la casa in rumore e questo mi era mancato. Anche la pastasciutta mi era mancata. Amo questi piccoli momenti di condivisione
In ordine sparso: foto pensando a/ pastasciutta/ macchinetta nuova/ pantaloni gialli/ Yoghi che mi assale e caffè
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POVERO CRISTO
Mia madre si chiama Maria. Mio padre, oggi, è nell'alto dei cieli. Credo. Oppure si è reincarnato in una trave di legno o di cemento armato. Era un carpentiere, gli piaceva tanto esserlo. Mia madre aveva, ha, un utero retroverso. All'epoca le dicevano che era difficile rimanere incinta. Ci vollero 7 anni, sette come i sacramenti, per rimanere incinta. Al settimo anno, come al settimo giorno della Creazione quando Dio si riposò, rimase incinta. Evidentemente mio padre stoicamente non si fermò per riposare. Un miracolo disse il ginecologo. La mano di Dio disse il parroco. Credo che mio padre non ebbe la malizia di pensare a qualcosa d'altro, oltre a Dio dico. Troppo credente mio padre. Venni al mondo dopo dieci ore di travaglio, dieci come le piaghe d'Egitto inflitte da Dio agli egizi.
- L'annunciazione A quel tempo, durante il parto, un messaggero del Primario del reparto di neonatologia, tal Ostetrica la levatrice, annunciò a mio padre che solo uno si sarebbe salvato. Che si doveva scegliere tra la madre o il nascituro. Tipo come se dovessero finire il foglio del censimento, ma c'era spazio per un solo nome. Mio padre scelse sua moglie, come volevasi dimostrare.
- La nascita Dalla terra del reparto neonatale tornò mia madre, con essa il bambino, cioè io. Le voci del paese già raccontavano che il figlio di Maria era bello come Gesù bambino. Primo miracolo, amen.
- Ritrovamento del piccolo povero Cristo al tempio Quando avevo dodici anni i miei genitori traslocarono, non dicendomi nulla. Tornato da scuola trovai la casa vuota. Andai al tempio della focaccia, ne presi un pezzo con i soldi che mi erano avanzati dalla merenda a scuola. La proprietaria del negozio, tal signora Rosina, chiamò mia madre, vedendo che non sloggiavo dal suo negozio e sbavavo guardando focacce e brioche. I miei genitori mi vennero a riprendere, rassegnati. Secondo miracolo.
- I miracoli del povero Cristo Nella vita da povero Cristo riuscii a compiere dei veri e propri miracoli. Riuscii a far risorgere il Big-Jim dopo che era caduto dal terrazzo al quarto piano. Riuscii a non comprendere il desiderio di una ragazza, assai posseduta, che saltò addosso al primo che le capitò, la stessa sera che uscimmo, per disperazione della mia inerzia. Tramutai i soldi in birra, per consolarmi. Moltiplicai i vuoti interiori e le mancanze affettive. Toccai il braccio amputato a un reduce di guerra, dicendo a gran voce "ricresci". L'anziano reduce mi prese a sberle, così veloce che sembrava avesse due mani. Miracolo.
- Trentatré anni Al compimento del trentatreesimo anno mio padre morì. Avevo davvero i capelli lunghi (come nell'immagine). Portai sulle mie spalle la bara che lo conteneva, fu come portare la Croce. La mia Croce. La sua scomparsa mi fece iniziare un lungo calvario. "Elì Elì lemà sabactàni", Padre mio, padre mio, perché mi hai abbandonato?
- Il tradimento Sono stato tradito da mio fratello, il quale possiede dodici personalità una più borderline dell'altra. Dodici come gli apostoli. Con un delirio di onnipotenza oltre l'umana immaginazione. Sono finito in croce. In verità vi dico che lo perdonai, allora lui saputo questo mi impalò. Allora lo ignorai. Lui mi umiliò lo stesso. Allora giunse il tempo in cui, aprendo gli occhi ciechi, capii che era veramente uno cattivo. Miracolo.
- La resurrezione Mi sono rialzato, non del tutto ma tutto rotto. Questo è un mezzo miracolo. Lotto ogni giorno per arrivare al tramonto. Altro mezzo miracolo. Da qui a dire che sono risorto ce ne vuole ancora. Oggi se vieni messo in croce e ricoperto di melma a carriole, con l'intenzione di lederti, poi per ripulirti e dimostrare la tua buona fede devi davvero sperare nel buon Dio e in un miracolo. La gente preferisce Barabba, che più li fotte e più lo si osanna. Ho fatto una mezza rima. Bravino ve'?
Domenica farò la mia ultima cena, intesa di cena ipercalorica, poi mi metterò a dieta. Tipo quaranta giorni nel deserto. Che oggi sono più un povero Cristo curvy. Se fosse stato così il povero Gesù, oltre a tutto quello che soffri e patì, avrebbe dovuto sopportare anche del body shaming.
Sono un povero Cristo, ma ricco di sentimenti e buone intenzioni. Ma che nel non concedere il mio cuore in amore ha fatto danni, provocato dolori. Delusioni molte.
Pasqua è tempo di risurrezione, ecco questo auguro a tutti voi... di risorgere. Chi invece è già risorto e viaggia alla grande si sposti un po' più in là, che deve far spazio a me, anzi a noi. Che risorgeremo, come diceva mia zia Concettina: come la raba fenice.
Buona resurrezione.
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Dottore sono una ragazza di 25 anni che, in primis, soffre di mal di testa. In secundis ho gli ormoni pazzi e di conseguenza mi ritrovo con alopecia androgenetica ed irsutismo! Ho anche una fantastica vestibolite vulvare che mi perseguita dal 2015 (diagnosticata nel 2018)e che tutti i ginecologi hanno sempre trattato come candida (e, detto fra noi, mi è anche passata la voglia di provare a farmi curare!).
Ora, sono stata da neurologa,dermatologa ed endocrinologo. La dermatologa mi ha consigliato (dopo un fallimentare tentativo con delle fialette per capelli che costavano uno sproposito) di ri-cominciare la terapia con la pillola (prendevo una pillola ma ho fatto wash out per un anno ormai, avevo smesso perché mi venivano crisi emicraniche) per bloccare la perdita di capelli + minoxidil biorga 2% per cercare di mantenere stabile la situazione.
Endocrinologo ha confermato che per questo problema sarebbe ottima la pillola ma Neurologa mi ha detto di stare lontana dalla pillola anticoncezionale perché potrebbe darmi molti problemi aka emicrania con aura che mi è venuta per due volte nel giro di due anni finché prendevo la pillola.
Lei cosa consiglia? Rischio di farmi saltare per aria il cervello ricominciando a prendere la pillola?
Sono molto spaventata, sconsolata e spaesata.
Quel giorno che gli specialisti parleranno fra di loro senza arroccarsi sulle proprie posizioni, sarà il giorno in cui la federazione dei Pianeti Uniti avrà con noi il primo Contatto e ci permetterà di entrare a far parte della loro flotta stellare.
Questo è il caso in cui la somma della ragione di tutti dà come risultato un torto e infatti - cosa che viene ignorata da molti - di solito non devi fare quello che ti dice lo specialista... devi andare dal tuo medico di medicina generale ('di base') che DEVE CONFERMARE O MENO QUANTO DETTO DALLO SPECIALISTA.
È il medico di base a prescriverti la cura, lo specialista LA CONSIGLIA e difatti quella dovrebbe essere la formula: caro Dott.Giansturzio, ho visto il tuo assistito e consiglio una ciclo di.
Il mio consiglio, perciò, è di coinvolgerlo, al netto di attese telefoniche, visite lunghe a ottenersi e frettolose a farsi.
A latere, sebbene sia endocrinologo che neurologo abbiano ragione su riposo ovarico tramite COC ed emicrania, considera che - anche se meno efficaci - esistono COC (Contraccettivi Orali Combinati) a bassi dosaggi pensati non per la contraccezione ma solo per gli effetti 'risposanti' sul ciclo ovulatorio e, addirittura, i POP (Progestogen Only Pill) che contengono solo progesterone e non gli estrogeni responsabili di emicrania, ritenzione idrica e irritabilità.
Ah... immagino che il disturbo ormonale di cui parli sia il PCOS (Poly-Cystic Ovary Syndrome), la famigerata e frequentissima Sindrome dell'Ovaio Policistico, una condizione molto frequente nelle donne con problemi di stress, sedentarietà, peso e dieta equilibrata.
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Cos’è un inizio?
Vorrei sarcasticamente dire a me stesso: “Il primo giorno di Gennaio”, ma poi così non è , ci sono inizi di Settembre che hanno lo stesso sapore o inizi di settimana che portano con se la responsabilità di un cambio di registro…
Insomma pensaci, quanti lunedì di qualche anno fa avrai pensato: “Lunedì inizio la dieta, adesso smetto di fumare, domani mi rimetto in forma, smetto di mangiare le unghie in maniera compulsiva” o addirittura in preda ai miei attacchi d’ansia era un più confortante “Tra qualche secondo starai meglio.”
L’inizio non è ben definibile, ma senti che c’è qualcosa, un prurito dietro la schiena… quell’attrito che se ben sfruttato e controllato può accendere una flebile fiamma.
L’inizio è dunque importante, ma è vitale mantenere il moto, ossigenare quella flebile fiamma per creare e alimentare l’ardente desiderio.
Un inizio lo trovi in un tizzone da curare, in un incendio da soggiogare, un inizio è ovunque, basta guardarsi attorno.
Riscaldati se c’è freddo.
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"Affamandomi in dieta perdevo solo 5 chili al massimo... E ora solo grazie a poche gocce sono dimagrita di 16 chili!"
Vorrei condividere il mio modo per perdere peso e anche un’altra bella notizia.
Allora, сarissimi, mi siete mancati? !!;) Scusate che per un lungo periodo non ho scritto niente. Ma ho una bella giustificazione! Pronti per una storia più cool di "Pretty Woman" con Julia Roberts ???
Guardatemi! ...sono io! Non ci posso credere nemmeno io. Mi piaccio così tanto, che non riesco a smettere di guardarmi allo specchio!
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Ora che sono magra, sono così felice! Ho conquistato il ragazzo dei miei sogni ... ahh ... ma non è tutto! Basta avere un po' di pazienza e vi racconto tutto! Vivendo con così tanto peso in eccesso mi ero abituata che gli uomini non mi guardavano nemmeno.
Non posso dire che non mi importava la mia grossa pancia. Sì che mi importava e molto. Avevo molti complessi. Mi metteva molto in imbarazzo a togliermi i vestiti sulla spiaggia o davanti agli altri ed era ancora peggio se erano gli uomini. Per quanto riguarda l’amore, nessuno era interessato a me.
Ora sono una persona diversa! E non mi vergogno di togliermi i vestiti al primo appuntamento. Bene, ora non lo posso fare perché sono una donna impegnata! E no, sto andando avanti di nuovo! Vi racconto tutto gradualmente.
Allora, avevo più di 30 anni, senza marito o famiglia, quando una mia vecchia amica Marisa mi ha scritto su whatsapp per invitarmi al suo matrimonio negli Stati Uniti!!!
Non può essere, pensavo! Cioè naturalmente sapevo che era andata a vivere lì per lavoro. Ma un matrimonio?? Lei era stata tre volte più grassa di me! Chi le potrebbe aver messo gli occhi addosso?!
Quindi mi son detta "Ci vado!" Sicuramente gli amici del suo ragazzo sono anche amanti delle cicciottelle e ci sarà l'opportunità di incontrare qualcuno.
Anch’io voglio un corpo così, quei tacchi e sposarmi. cavolo!
Sono arrivata a New York, mi sono stabilita in un hotel e il giorno dopo ho preso un taxi e sono arrivata all'indirizzo indicato. Quando ho visto la mia amica Marisa ero stupita!! Non era quella ragazza paffuta che conoscevo, sembrava una modella! Allora, non era del tipo 90-60-90, ma quasi. Potevo solo pensare a una cosa: cazzo, come l’hai fatto?! E per completare il tutto quando ho visto suo marito, anche lui era un Apollo. Un uomo bellissimo che era anche ricco e con un business di successo!!
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Aforismi sul Natale
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Aforismi e citazioni sul Natale Aforismi sul Natale, citazioni, massime, idee e pensieri sul Natale, la Natività, le feste natalizie, l'albero di Natale, a cura del blog Aforismi celebri.com Natale è la festa dell'infanzia. Abbiamo il diritto di domandarci se ci saranno ancora per lungo tempo notti di Natale, con i loro angeli e pastori, per questo mondo feroce, così lontano dall'infanzia, così estraneo allo spirito d'infanzia. Georges Bernanos Non c'è niente di più triste in questo mondo che svegliarsi la mattina di Natale e non essere un bambino. Erma Bombeck A Natale dobbiamo essere tutti più buoni, non più deficienti! Carl William Brown È Natale da fine ottobre. Le lucette si accendono sempre prima, mentre le persone sono sempre più intermittenti. Io vorrei un dicembre a luci spente e con le persone accese. Charles Bukowski Buon Natale per diletto, Buon Natale con affetto, Buon Natale con amore, buon natale con tutto il cuore, e quando il Natale passerà, auguri per l'anno che verrà! Anonimo Tante persone sono come gli alberi di Natale. Hanno le palle solo per decorazione. Anonimo Anno del Signore 2023, questo è il primo Natale senza mia mamma che è venuta a mancare lo scorso ottobre, e posso assicurarvi che sono affranto, desolato, angosciato, triste, malinconico, ansioso, arrabbiato, timoroso e senza molta voglia né di festeggiare, né di vivere. Carl William Brown Disponiamoci al Natale con animo indulgente, affettuoso. I nostri denti, che troppo spesso stridono di rabbia, abbiano pace almeno in questi giorni. Fruttero e Lucentini Natale: giorno speciale consacrato allo scambio di doni, all'ingordigia, all'ubriachezza, al sentimentalismo più melenso, alla noia generale e a domestiche virtù. Ambrose Bierce Il Natale, bambini, non è una data. È uno stato d'animo. Mary Ellen Chase Il Natale serve a ricordare a quelli che sono soli che sono soli, a quelli che non hanno soldi che non hanno soldi, e a quelli che hanno una famiglia del cazzo che hanno una famiglia del cazzo! Charles Bukowski Pensiero natalizio farcito con un aforisma biblico. Polvere eravate, e polvere ritornerete. Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris. Per adesso accontentatevi della merda, e del panettone! Carl William Brown Dopo le feste di Natale mia moglie mi mette sempre a dieta, ma quest'anno non ho voglia di farla, e per protesta ho iniziato lo sciopero della fame! Bilbo Baggins Avevo letto da qualche parte che la vigilia e il giorno di Natale c'erano più suicidi che in qualunque altro giorno dell'anno. Evidentemente la vacanza non aveva niente a che fare con la Nascita di Cristo. Charles Bukowski Le feste costituiscono l'aspetto concettuale più importante di qualsiasi religione, e per i cristiani il Natale riveste ovviamente una somma importanza. Carl William Brown Vorrei poter mettere lo spirito del Natale all’interno di un barattolo e poterlo tirare fuori mese per mese, poco alla volta.. Harlan Miller
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Massime, citazioni e aforismi sul Natale Nel corso del nostro anno triste e razionale, sopravvive una sola festività tra le antiche e allegre ricorrenze un tempo diffuse in tutto il mondo. Il Natale. Gilbert Keith Chesterton Il Papa: l’unico burocrate che non vede mai il proprio boss, nemmeno a Natale. Anonimo Caro, caro Natale, che hai il potere di ricondurci alle illusioni della fanciullezza, che ricordi al vecchio i piaceri della sua gioventù, che riconduci da mille miglia lontano il viaggiatore e il navigante al suo focolare, fra le pareti tranquille della sua casa! Charles Dickens Le nazioni ricche ed in pace vendono armi alle nazioni povere ed in guerra; poi a Natale raccolgono dei giocattoli da mandare ai bambini delle famiglie rovinate dai vari conflitti del pianeta. Carl William Brown Dove sono i bambini che non hanno l’albero di Natale con la neve d’argento, i lumini e i frutti di cioccolata? Presto, presto, adunata, si va nel pianeta degli alberi di Natale, io so dove sta. Gianni Rodari Era prossimo il Natale, in tutta la sua onestà cordiale e gioconda era la stagione dell'ospitalità, dell'allegria, della franchezza di cuore. L'anno vecchio s'andava preparando, come un filosofo dell'antichità, a chiamarsi intorno gli amici, e a morire dolcemente fra il suono delle feste e dei conviti. Charles Dickens E' Natale. Sono indeciso se sentire un grande senso di fratellanza o andare a sciare a Cortina. Altan Un'idea originale per Natale, un bel giubbetto esplosivo. Io li venderei liberamente nei negozi di regali e di articoli sportivi, e negli stores dei cinesi; quelli più potenti invece solo nelle armerie, e lì per acquistarli dovresti avere il porto d'armi! Carl William Brown Colui che ha una grande ricchezza in sé stesso è come una stanza pronta per la festa di Natale, luminosa, calda e gaia in mezzo alla neve e al ghiaccio della notte di dicembre. Arthur Schopenhauer Nietzsche diceva che senza crudeltà non c’è festa, e voi lo sapete bene che i potenti amano le feste, ma anche la gente comune non scherza, vedi l'entusiasmo che coglie più o meno tutti durante il Natale! Carl William Brown Eravamo così poveri che a Natale il mio vecchio usciva di casa, sparava un colpo di pistola in aria, poi rientrava in casa e diceva: sono molto amareggiato, ma Babbo Natale si è suicidato. Jack La Motta E così è Natale, per i deboli e i forti, per i ricchi e i poveri, il mondo è così sbagliato. E così è Natale, per i neri e i bianchi, per i gialli e i rossi, smettiamola di combattere. Buon Natale e felice anno nuovo. Speriamo sia un buon anno senza timori né paure. John Lennon, Yoko Ono Una mela per la vita, un'arancia per la ricerca, una stella di natale per la solidarietà, un uovo di pasqua per sconfiggere la leucemia, un concerto contro il cancro, una sottoscrizione per la sclerosi e una sfilata per sconfiggere l'Aids, ma per carità non dimenticatevi, almeno un penny per Guy Fawkes. (rivoluzionario inglese, un cattolico pacifista che stava per far saltare in aria il parlamento). Carl William Brown Odio il Natale! Soffro di Santa klaus-trofobia... Ciaci Kinder Se Natale è la festa della nascita, Pasqua è quella della rinascita. La promessa e la speranza affiorate di tra lo squallore della bruma invernale si compiono luminose nel rigoglio del verde e dei fiori di cui si veste la primavera nascente. G. Levi Della Vida Ho smesso di credere a Babbo Natale quando avevo sei anni. Mia madre mi portò a vederlo in un grande magazzino e lui mi chiese l’autografo. Shirley Temple Io ho sempre ritenuto il giorno di Natale come un bel giorno, un giorno in cui ci si vuol bene, si fa la carità, si perdona e ci si diverte: il solo giorno del calendario, in cui uomini e donne per mutuo accordo pare che aprano il cuore e pensino alla povera gente come a compagni di viaggio verso la tomba e non già come a un'altra razza di creature avviata per altri sentieri. Charles Dickens Le feste di natale servono soltanto a ricordarmi che non sopporto i miei parenti. Però, bisogna tenerseli buoni; altrimenti, quando muori, loro come foto sulla tomba mettono quella in cui stai facendo i gargarismi. Daniele Luttazzi Non desidero una rosa a Natale più di quanto possa desiderar la neve a maggio: d’ogni cosa mi piace che maturi quand'è la sua stagione. William Shakespeare Babbo Natale è una creatura con la forte vocazione all’azione clandestina. Già soltanto per il fatto che arriva quando noi dormiamo, non c’è alcun modo di vederlo al lavoro. L. Compagnone
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Riflessioni, pensieri e provocazioni sul natale Vi sono molti atteggiamenti riguardo al Natale e alcuni il possiamo trascurare: il torpido, il sociale, quello sfacciatamente commerciale, il rumoroso (essendo il bar aperto fino a mezzanotte), e l’infantile. Ben diverso è quello del bimbo che crede ogni candela una stella, e l’angelo dorato spieganti l’ale alla cima dell’albero non solo una decorazione, ma anche un angelo. Thomas Stearns Eliot L'hai fatto per me! Allora grazie. Vorrà dire che metterò il tuo amante sulla lista di Natale, ma solo se riesco a trovare una lettera-bomba. Woody Allen S’io fossi il mago del Natale farei spuntare un albero di Natale in ogni casa, in ogni appartamento dalle piastrelle del pavimento! Gianni Rodari Il compito di Babbo Natale è quello di alleviare ai bambini il peso della riconoscenza. Non c’è bisogno di ringraziare nessuno se è il Babbo Natale che fa i regali. B. Bettelheim E’ bene tornar bambini qualche volta e non vi è miglior tempo che il Natale, allorché il suo onnipotente fondatore era egli stesso un bambino. Charkes Dickens A volte penso che ci aspettiamo troppo dal giorno di Natale. Cerchiamo recuperare in quel giorno i lunghi arretrati di bontà e di umanità di tutto l'anno. A me piace prendere il Natale un po' per volta, lungo tutto l'anno, e così mi lascio andare alla deriva fino al periodo delle feste ? lasciando che mi colgano di sorpresa? svegliandomi un bel giorno dicendomi all'improvviso: "Caspita, questo è il giorno di Natale!". David Grayson E' Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare un altro. Madre Teresa di Calcutta Se fossi un filosofo, scriverei una filosofia dei giocattoli per dimostrare che nella vita nient'altro bisogna prendere sul serio, e che il giorno di Natale in compagnia dei bambini è una delle poche occasioni in cui le persone diventano davvero vive. Robert Lynd Da un punto di vista commerciale, se il Natale non esistesse bisognerebbe inventarlo. Katharine Whitehorn Per fare un albero di Natale ci vogliono tre cose: gli ornamenti, l’albero e la fede nel futuro. Proverbio armeno Chi non gioca a Natale, chi non balla a Carnevale, chi non beve a san Martino è un amico malandrino. Proverbio https://www.youtube.com/watch?v=PZqmkNKDOps Se amate il Natale, le feste e la letteratura potete anche leggere i seguenti articoli: Aforismi e citazioni sul Natale Aforismi divertenti sul Natale Mercatini di Natale in Italia Mercatini di Natale in Germania Barzellette sul Natale La favola del pupazzo di neve Aforismi di C.W. Brown sul Natale Pensieri e riflessioni sul Natale Un buon libro per Natale Numeri sul Natale Un Natale surreale Odio il natale (Umorismo) Storielle divertenti sul Natale Una favola per Natale e non solo A Christmas Carol by Charles Dickens Other books by Charles Dickens Fairy tales and other stories by Hans Christian Andersen Best Christmas songs videos and karaoke Christmas markets in England Christmas markets in America Christmas markets in Italy and Germany Christmas quotes 60 great Christmas quotes Christmas tree origin and quotes Christmas jokes Christmas cracker jokes Funny Christmas Stories Amusing Christmas stories Christmas food Christmas thoughts Christmas story Christmas in Italy Christmas holidays Christmas songs Christmas poems An Essay on Christmas by Chesterton Aforismi per argomento Aforismi per autore Pensieri e riflessioni Read the full article
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Benefici del latte: i laboratori di Città della Scienza
Quanto conosciamo i benefici del latte? In occasione della Giornata mondiale del latte, che ricorre il 1° giugno, Città della Scienza ha organizzato anche quest'anno una serie di iniziative rivolte alle famiglie. Le attività inizieranno oggi, 30 maggio, e proseguiranno per tutto il weekend. Città della scienza: l'iniziativa Continua anche quest'anno la partnership tra Città della Scienza e Latte Berna. Lo Science Centre napoletano dedito alla conoscenza ha deciso anche quest'anno di organizzare una serie di iniziative formative rivolte a giovani e famiglie per promuovere l’inclusione e una sana alimentazione con un’attenzione particolare al consumo di latte. Oggi e domani proporrà laboratori didattici interattivi per studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, tra gli 8 e gli 11 anni. I laboratori saranno incentrati sui valori nutrizionali del latte e sull’importanza di una dieta equilibrata. Sabato 1° giugno si svolgeranno altre attività dedicate al pubblico delle famiglie: in programma tante attività ricreative e scientifiche sulle proprietà del latte. In occasione della Giornata Mondiale del Latte, si terranno, infatti, un science show teatralizzato per tutta la famiglia, e, per l’intera mattinata, laboratori scientifici interattivi, due dei quali a cura del Dipartimento di biologia dell'Università di Napoli Federico II. Le attività saranno focalizzate sulla nutrizione sana e i valori nutritivi del latte con degli approfondimenti anche sul riutilizzo dei materiali, nel rispetto dell’ambiente. Il 1° giugno si svolgerà inoltre un'iniziativa a carattere sportivo e sociale. In collaborazione con il gruppo Lactalis Italia e Insuperabili, società sportiva fondata da Giorgio Chiellini che promuove il calcio per persone con disabilità, verrà organizzata l’iniziativa “Provaci tu”. Bambini e ragazzi potranno provare sulla loro pelle cosa significa giocare a calcio con una disabilità. Un’opportunità per sensibilizzare il pubblico sui temi della disabilità fisica e mentale, per promuovere l’inclusione attraverso lo sport. Il calendario delle attività Le attività del 1° giugno si svolgeranno secondo i seguenti orari: "Dal latte ai latticini" Laboratorio tematicoSu prenotazioneOre 10.30, 15.30 "Bottiglie, cartoni e tappi: impariamo a riciclare" Laboratorio tematicoSu prenotazioneOre11.30; 14.30 "Provaci tu! Mettiti nei panni di un calciatore con disabilità"a cura di InsuperabiliSu prenotazioneOre 11.0; 12.15; 15.00 Science Show: "Latte che passione"Ore 12.30 Laboratori tematici a cura del Dipartimento di Biologia dell'Università Federico II "Attività STEM: Dal latte i modelli colorati di DNA a doppia elica""Sfumature bianco latte: Biologi molecolari junior al lavoro con metodo scientifico"Dalle 9.00 alle 14.00 Per tutte le attività del sabato primo giugno, sarà possibile partecipare prenotandosi presso l'infopoint del museo il giorno stesso. In copertina foto di Aline Ponce da Pixabay Read the full article
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Non mi fa impazzire il toast che mi sono fatta, il che è strano perché stanno tutte cose che mi piacciono.
Vabbè.
Ieri è stato il mio primo giorno di dieta e sono davvero proud of me.
Mangiato: un caffè latte, 50 grammi di bresaola, uno yogurt intero senza zuccheri, 70gr di triangolini di legumi con 200gr di hummus.
No alcol, sigarette: 6.
Questi giorni fa freddo comunque.
Il tempo oggi è bello.
Non riesco più a sorridere.
IO, capito?
Non riesco a capire.
Sicuramente non andare a lavoro ha la sua influenza.
Forse è solo una mia paranoia, forse sono selettiva nei confronti di cosa mi fa ridere perché richiede energie.
Oggi è venerdì 19 aprile, mancano 21 giorni allo stipendio, che comunque farà piangere data la malattia, e mancano 13 giorni ai soldi di papà.
Che andranno dritti dritti all'avvocato.
Ho fatto fuori il multivitaminico, proprio insopportabile da mandar giù, ma anche sti BCAA dopo il frullato rovinato di stamattina di cui ero entusiasta, sono nera e nonostante i 25 euro voglio farli fuori. (succederà)
Penso che oggi prenderò una bella amichetta di MOD. e si va carichi, quindi penso che la prenderò più in là, tipo a pranzo sì.
Sto scrivendo la tesi seppur a rilento, capace che oggi scrivo un paio di paragrafi dai, senza paura.
Fa paura questo blocco, fanno paura le tasse universitarie, perdere peso quando sei all'inizio, fare colloqui e non avere subito il responso.
Fa paura, ma possiamo farlo credo.
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Primo giorno di dieta, ce la farò?
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Quindi domani è il mio primo giorno di palestra e sono a dieta da quasi un mese, avevo voglia di dolce e mi sono ricordata che il nutrizionista effettivamente mi ha dato un ricettario per i dolci fit:
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What will you be reading this weekend? Corrado De Rosa - "Quando eravamo felici"
Il 1990 è l’anno che uso, di solito, per orientarmi tra infanzia ed adolescenza. Cosa è successo prima e cosa dopo? Quali avvenimenti importanti mi devo assolutamente ricordare? Il 1990, ed in particolare la sua estate, funzionano come spartiacque. Nessun anno solare ha mai sancito così nettamente l’esistenza di un “prima” e di un “dopo”. Il fatto è che tutti sapevamo, bambini e adulti, anziani e adolescenti, che sicuramente, dopo i Mondiali delle cosiddette "Notti Magiche”, il calcio, per come l’avevamo sempre vissuto a livello sportivo e sociale, non sarebbe stato più lo stesso. Abbiamo vissuto quell’esperienza come un’epifania sulla modernità, assaporandone ogni momento con infantile illusione, respirandone la magia ogni giorno, al lavoro, sui treni, sui divani, alla radio, nelle università, nelle fabbriche, nei supermercati. Eravamo al centro del mondo dopo anni tetri e violenti, dopo mille fatiche ci potevamo prendere una rivincita, almeno sul campo della spettacolarità. Dentro e fuori dal campo. Lo psichiatra De Rosa ci racconta però la fase per noi più drammatica di questo evento, le ore più incredibili di una Prima Repubblica che stava per declinare definitivamente, i momenti più difficili che ogni italiano ricorda, a livello sportivo. Il tre luglio di quell’anno, infatti, andò in scena a Napoli, Italia – Argentina, semifinale del Mondiale. Sappiamo tutti come sia andata finire, ma dato che stiamo parlando di letteratura sportiva, è giusto descrivere come l’autore ci faccia rivivere (o vivere, per chi non c’era), quelle ore. Il libro è diviso in due parti: un “prima” e un “durante”. I due blocchi, però, non sono monolitici, non sono statici. Si mischiano tra loro in un perenne inseguimento, aderendo e distaccandosi. Prima della gara, De Rosa parte da una descrizione di cosa fosse, a livello politico e sportivo, la nostra nazione. Questa sezione è densa quindi di rimandi storici, curiosità, spunti sociali e folkloristici, senza i quali non sarebbe possibile entrare appieno nella narrazione, in sé, dell’evento sportivo. Van De Korput che pensava di essere stato ingaggiato dalla Juventus ed invece si ritrova ad indossare la maglia dei rivali granata; Zahoui, il primo calciatore africano a giocare in Serie A, che non indossava i calzini; Diego Armando Maradona in fase calante dopo la mancata cessione all’Olympique Marsiglia. Perché il calcio è sempre, inesorabilmente, il calcio del tempo che stiamo vivendo. Nel 1990 come ora. E Cossiga che minaccia Matarrese qualora gli Azzurri non fossero arrivati in finale non è altro che la rappresentazione più veritiera del clima che si stava vivendo in quegli anni. Altro che i napoletani che tifavano Argentina.
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Durante la partita, invece, dopo aver minuziosamente descritto e raccontato i giocatori che vi presero parte, l’autore ci descrive per filo e per segno, adottando un linguaggio a volte molto più che tecnico, cosa avvenne sul rettangolo di gioco. Le gambe di Burruchaga, i campanili di Giannini, la posizione occupata da Basualdo, l’importanza di Gigi De Agostini nelle dinamiche della squadra, l’atteggiamento di Vicini e del suo omologo argentino Bilardo. L’Argentina non era una squadra programmata per arrivare così in fondo, in quella competizione. Non era più quella del “Tata” Brown, ed aveva vivacchiato troppo nella prima fase del torneo, per poterci far paura. Maradona non aveva ancora segnato un gol e giocava da mediano. L’Italia, invece, aveva tutto per poter trionfare. La dieta di Bergomi, i gol di Schillaci, la devozione di De Napoli, la linea difensiva più forte dell’epoca, le sane rivalità tra le sue stelle nascenti. Cosa avvenne, in fin dei conti, nel mondo, quel tre di luglio? Eccoci serviti. L’effetto dell’anestesia finì di colpo.
“Lo hanno chiamato il << Mondiale avaro>> perché quello in cui sono stati segnati meno gol, in media poco più di due a partita. È quello con la finale più brutta di sempre, con l’inno argentino fischiato, decisa da un rigore che non andava concesso. È rimasto in equilibrio fra due geopolitiche mondiali, fra due Repubbliche italiane. È stato un momento precario, eppure saldissimo, che teneva insieme le consapevolezze, le frustrazioni, le ansie, le attese, le speranze di generazioni diverse che si sono trovate a fare la ola allo stadio Olimpico e a tifare da casa. Italia ’90 è come un fantasma: si nasconde, si insinua. Ti ricorda che, se qualcosa può andar male, andrà male. Si è fatto carico dei nostri sogni e li ha interrotti. Ma dobbiamo essergli grati anche per questo: ci ha preparati con garbo a un’epoca di passioni tristi e disillusioni spietate. Italia ’90 è fra noi, Italia ’90 non muore mai.”
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La Cura della Pelle: Segreti per una Pelle Radiante
La nostra pelle è il più grande organo del nostro corpo e svolge un ruolo fondamentale nella nostra salute e nella nostra bellezza. Prendersi cura della pelle non dovrebbe essere solo una questione di estetica, ma anche di benessere. In questo articolo, esploreremo i segreti per una pelle radiante e come prendersi cura di essa in modo adeguato.
Pulizia Adeguata
Il primo passo per una pelle sana è una pulizia adeguata. La pulizia rimuove lo sporco, l'olio in eccesso e le impurità che si accumulano sulla pelle durante il giorno. È importante utilizzare un detergente delicato che sia adatto al proprio tipo di pelle. La pulizia eccessiva o l'uso di detergenti troppo aggressivi possono danneggiare la barriera protettiva naturale della pelle.
Esfoliazione Periodica
L'esfoliazione è il processo di rimozione delle cellule morte dalla superficie della pelle. Questo aiuta a mantenere la pelle luminosa e previene l'accumulo di cellule morte che possono ostruire i pori. È importante non esfoliare eccessivamente, poiché questo può causare irritazione. L'esfoliazione dovrebbe essere fatta una o due volte a settimana, a seconda del tipo di pelle.
Idratazione Costante
Un'idratazione adeguata è essenziale per una pelle sana. Utilizzare una crema idratante adatta al proprio tipo di pelle può aiutare a mantenere la pelle morbida ed elastica. Inoltre, bere a sufficienza è fondamentale per idratare la pelle dall'interno.
Protezione Solare
La protezione solare è fondamentale per prevenire danni causati dai raggi UV del sole. L'esposizione eccessiva al sole può causare invecchiamento prematuro della pelle e aumentare il rischio di cancro della pelle. Si consiglia di utilizzare una crema solare ad ampio spettro con un fattore di protezione adeguato ogni giorno, anche quando il cielo è nuvoloso.
Alimentazione Equilibrata
Ciò che mettiamo nel nostro corpo influisce sulla salute della nostra pelle. Una dieta equilibrata ricca di vitamine, minerali e antiossidanti può contribuire a mantenere la pelle in buona salute. In particolare, i cibi ricchi di vitamina C, vitamina E, vitamina A e acidi grassi omega-3 sono noti per favorire una pelle radiante.
Riposo Adeguato
Il sonno è fondamentale per il processo di riparazione della pelle. Durante il sonno, la pelle ha l'opportunità di rigenerarsi e guarire. Assicurarsi di avere abbastanza sonno di qualità è essenziale per una pelle sana.
Evitare il Fumo e il Consumo di Alcol
Il fumo e il consumo eccessivo di alcol possono danneggiare la pelle in vari modi. Il fumo può ridurre il flusso sanguigno alla pelle e causare rughe premature, mentre l'alcol può causare disidratazione. Ridurre o evitare queste abitudini può migliorare notevolmente la salute della pelle.
Consultare uno Specialista
Se si hanno problemi cutanei specifici, come acne persistente, psoriasi o eczemi, è importante consultare uno specialista della pelle, come un dermatologo. Questi professionisti possono fornire un trattamento mirato per affrontare le condizioni specifiche della pelle.
In conclusione, prendersi cura della pelle è un investimento nella nostra salute e nella nostra bellezza. Seguire una routine di cura della pelle adeguata e adottare uno stile di vita sano possono contribuire a mantenere la pelle radiante nel corso degli anni. Ricordate sempre che la chiave per una pelle sana è la costanza e l'attenzione ai dettagli nella vostra routine quotidiana.
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