#preoccupata
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Giornate di settembre molto strane.
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#IO NON POSSO VOTARE IN GENERALE PERCHÉ HO UN NUMERO STORTO#PERÒ SONO PREOCCUPATA A#AIUTO#sanremo#sanremo 2024
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ho presentato una proposta per un convegno in Italia a novembre e oggi ho ricevuto una risposta...in italiano. saprò a settembre se la mia proposta verrà selezionata ma il mio italiano non è molto buono... aiutami
#il mio articolo è in inglese e credo che la conferenza sarà principalmente in inglese ma ora sono preoccupata#so leggere l'italiano ma non sono così bravo a parlarlo :(
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Quando ha detto "una persona davvero ispirante" ho guardato la scaletta e ho visto che Achille Lauro è il prossimo e. Uhm.
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quando guardo una partita e sono da sola commento a voce alta come un qualsiasi uomo cis che guarda il napoli seduto al bar
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gentilissimo signor vlaudio cilla potrebbe pubblicare qualche scatto degli scamattesi grazie ??? va bene che in alcune foto li ho visti vicini ma ! ho bisogno di ulteriori conferme per stare tranquilla glielo chiedo per favore signor vlaudio ho passato mesi a chiedermi se fossero ancora vivi vista l'assenza di interazioni social o contenuti di qualsiasi genere grazie !!!
#niente più like niente più commenti niente foto insieme boh io sono ?? ero ?? molto preoccupata !!#vlaudio aiutami tu
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Yeah, being a teenager should means being an hassole at least 10% of your time, that's a given, and grownups should know and remember that when they work with kids of that age. I hope a psychologist that works at schools has that cristal clear in their head and doesn't get caught in schemes and lies too easily. But on other hand, going to talk to the school's psychologist just for fun coud have helped some other kids (or maybe even some of the pranksters) to open up for real, seeing that the door was open.
What is important, imho, it's the transparency: most kids have no idea why they are treated the way they are treated, why they get asked to be "more" something or "less" something else, and that's frustrating (and rightly so, from their point of view). Sometimes the grownups in their life simply want to protect them from ugly truths, sometimes they don't have that answers either and it's just a matter of annoying traditions that we continue mindlessly. That said, being asked about drugs, or family, or sexuality is not the same as being asked about favourite colours or favourite food. Even in anonymous forms, this kind of stuff is potentially problematic to talk about and it's worth an honest answer only if the questions come from a position of honest interest.
If you're planning to offer some services, like another gym or a cafeteria, and you ask about sports and pastries preference, I bet you have no problem being upfront about your intentions. Why are you asking them about their smoking habits? Their sexual life? What are you doing with this kind of information? Are you planning to help them or are you planning to control them better? If you want (or need, for whatever reason) to keep your secret, you should respect that others do the same. And kids and teens have a right to secrets and mischief as much as adults, if not even more.
Every time I see some moral panic article about how some alarming % of teens admit to vaping or smoking or doing drugs or whatever, I think about that time in 9th grade when school handed us a survey on substance use, told us we had to fill it out, and me and a half dozen friends reported that we’d been habitual users of heroin, cocaine, and acid since the age of 9.
#cose mie#sorry for my english#se penso alle cretinate che ho fatto da ragazzina viene fuori una lista troppo lunga XD#ma se penso alle mie nipoti e al mondo che le circonda oggi sono molto preoccupata ×_×#un'indagine sul bullismo o sulle relazioni sentimentali tossiche o sull'autolesionismo potrebbe essere utilissima o completamente superflua#o addirittura pericolosa se l'anonimato non fosse una certezza assoluta#figuriamoci su abusi o problemi domestici#sono strumenti meno innocui di quanto si pensi#spesso costruiti ad minchiam#e allora si meritano risposte adeguate u_u
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Ermenegalda oggi non carbura, mi sa si torna a scrivere domani
#machistuff#son super preoccupata per una mia mutual ma non so se contattarla#forse aspetterò qualche giorno prima di farlo#ho visto adesso che mi ha dato un cenno quindi forse è il caso che aspetti?
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Pensieri superlega? L’Inter da che parte sta? Sono un po’ fuori
L'Inter era uscita dal progetto, non so se proverà a rientrare (se si può fare). Boh, sono 14 partite in più da giocare e i club possono scegliere se tirarsi fuori dalla CL o dal campionato a cui appartengono e giocare la SuperLega. In qualunque caso, i club che aderiranno non verranno sanzionati in alcun modo. Già i giocatori faticano a giocare ogni 3 giorni, pensa giocare 14 partite in più all'anno, si spaccano tutti.
#anon#sono un po' confusa e preoccupata per i giocatori#davvero qualche club rinuncerebbe allo scudetto o a poter vincere la Champions? mmmm
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Nic ma un po' di sole lo prendi ogni tanto o ti hanno segregato a fare le interne e basta
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being an academic is killing me and im barely one
#devo da il primo esame tra meno di un mese#non sono ancora preoccupata sinceramente sto studiando bene e ho ancora un sacco di tempo sto già ripetendo#però vabb che pesantezza
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ngl ieri sera non avevo voglia di fare nulla ho acceso la tv fatto zapping guardato un pezzetto di temptation island e constatato che veramente not all men but most men
#così divertita a vederli disperati e piagnucoloni#soprattutto quando le fidanzate tiravano fuori le p4ll3 e si dimostravano perfettamente mature e indipendenti senza di loro#ho visto solo un paio di coppie ma penso si possa applicare a tutte questo discorso#in realtà molto preoccupata per la mascolinità tossica che è radicata nella società e nella testa delle persone#per non parlare della misoginia
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It’s actually tmrw and I’m kinda freaking out rn
Domani primo colloquio del progetto tf
#l’altra volta avevamo solo fissato la data#e ora mi fa che parleremo dei miei progressi#CHE PROGRESSI BRO#DEVO PAGA PERÒ PRIMA VOLEVO ASSICURARMI FOSSERO DELLE VERSIONI DI STAMPA GIUSTE#sono un po’ preoccupata perché lui brava anima gentile ma comunque esigente#e ho scoperto che se non ti considera bravo manco ti caga#quindi che mi ha detto che ha pure letto la mia ricerca e la proposta per la nuova ricerca È BUONO#inoltre mi ha ringraziata quattro volte per averlo scelto#STILL I AM WORRIED 😭😭😭#like we have to be in a room alone??? d#amn#this is more for me than for updating anyone else#in the hope that one day I’ll look back and think “how stopid”#wish me luck help-#⚜️.
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L'altro giorno, ero al supermercato a fare la spesa intorno alle 18:30 quando un uomo anziano è entrato nel corridoio della pasta e mi ha messo una mano sulla spalla. Ho sobbalzato. La mia prima reazione è stata quella di arrabbiarmi e chiedergli di non toccarmi. Poi ho notato qualcosa. L'uomo stava piangendo. Sembrava sconvolto e confuso.
Improvvisamente mi ha chiesto: "Sai dov’è mia moglie? La sto cercando." Gli ho risposto che non lo sapevo e gli ho suggerito di chiedere aiuto al banco informazioni per trovarla. Pensavo che l'avesse persa tra le corsie. A chi non è mai capitato? Ma mi sbagliavo.
Ha continuato a chiedere: "Dov'è mia moglie? Era proprio qui." Le lacrime gli riempivano gli occhi. Gli ho detto di nuovo che non ne ero sicura e gli ho proposto di accompagnarlo al banco del servizio clienti, dove avrebbero potuto fare un annuncio tramite gli altoparlanti. Ha accettato.
Lì, la donna al banco ha chiesto un nome. Lui mi ha guardato, come se fossi io ad avere la risposta. La donna ha alzato gli occhi al cielo e si è rivolta a me: "Signorina, ha IL NOME?" Le ho spiegato che non conoscevo quell'uomo e che non avevo più informazioni di lei. "È uno scherzo?" ha chiesto. A quel punto mi sono resa conto che quell'uomo non era semplicemente confuso, ma affetto da Alzheimer. Avendo avuto un nonno con questa condizione, lo riconoscevo fin troppo bene.
L'ho portato all'area ristoro e ci siamo seduti. Ora tremava e piangeva piano. "Dov'è il mio amore?" Gli ho preso le mani e gli ho chiesto se avesse un cellulare. Mi si spezzava il cuore per lui. Mi ha detto che non ne era sicuro, così gli ho chiesto se potevo cercare nelle sue tasche. Ha acconsentito. Con attenzione, ho trovato un piccolo cellulare a conchiglia. Ho cercato tra i contatti e ne ho trovato uno chiamato "Figlia Krissy". L'ho chiamata subito. Ha risposto in pochi secondi.
"Pronto?" ha detto, con la voce già preoccupata. Le ho spiegato che ero con un uomo anziano che presumibilmente era suo padre. Che eravamo al supermercato di Lane Street e che lui era molto sconvolto e turbato.
"Sto arrivando," ha detto. "Puoi assicurarti che non si allontani?" Ha continuato: "Grazie, grazie mille. Sto venendo."
Per circa 20 minuti, sono rimasta seduta con uno sconosciuto in lacrime. Gli ho tenuto le mani. Gli ho asciugato le lacrime. Quando ha tremato, gli ho messo la mia giacca in grembo. Gli ho dato le risposte di cui aveva bisogno in quel momento. L'ho tenuto lontano dal vagare. Perché era il minimo che potessi fare.
Improvvisamente, è entrata una giovane donna alta, che sembrava avere circa 28 o 29 anni. Lunghi capelli neri e occhi verdi. Ci siamo scambiati uno sguardo e lei si è precipitata verso di noi. "Grazie. GRAZIE," ha detto. "Dovevo assentarmi solo per un'ora, e questo succede. Sapevo che non avrei dovuto lasciarlo. Mi dispiace tanto." Mi ha spiegato che a volte lui si allontana per cercare sua moglie. L'ha persa 13 anni fa, ma non smette mai di cercarla.
Ha aiutato suo padre ad alzarsi dalla sedia e mi ha ringraziato ancora una volta. Mentre uscivano, l'ho sentito dire di nuovo: "Dov'è mia moglie?" Mi si è stretto il cuore, ma ero così felice di vederlo con la sua famiglia di nuovo.
Condivido questa storia non solo perché quest'uomo mi ha toccato il cuore, ma per dire questo: La maggior parte del mondo sono estranei per te. Lo so. Ma non dimenticare mai che condividiamo tutti questo mondo e, in esso, possiamo condividere gentilezza. È l'unica cosa che può farci andare avanti. Se vedi qualcosa, fai qualcosa. Non sai mai quanto grande può essere il tuo impatto sulla vita di qualcun altro.
Non mi importa che il carrello della spesa che avevo lasciato nel corridoio della pasta durante il trambusto sia stato svuotato e messo a posto. Non mi importa di aver cenato un po' più tardi quella sera. Di essere tornata a casa e di aver pianto in cucina per questo dolce, povero uomo. La gentilezza non costa nulla.
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(Foto: nodrac513 - my edit)
Eri preoccupata, innamorata al midollo. Primo rapporto con lui. Ora però hai anche la conferma: le farfalle si posano sul bello, credimi. Dopo l'amore con quello che ormai è il tuo uomo, adesso puoi riposare tranquilla: è cotto, è tuo. L'hai fatto godere come non aveva mai goduto prima. Tornerà da te. Rilassati.
Aliantis
(foto: hotsmoothlust)
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Chapter Two: The Smell of Copper and Disinfectant
HOSPITAL, BLOOD, PANIC ATTACK, AND GUN MENTION TW:
There was a dense ringing in SMG4’s ears as he floated in a void of numbness, he could hear a distant beep every now and then, and muffled, discombobulated talking…
4 didn’t know where he was, or what was happening… Every time he tried to figure it out, something pulled him into a deeper rest, but he could feel himself getting closer to a light every time he attempted to gather his thoughts.
All he remembered was creating tomato soop, and then… Nothing.
4 tried to get out of whatever state he was in, but he felt trapped and unable to move, as if he was being weighed down by something, almost like…
Sleep paralysis?…
Was he asleep?
The more he thought of it, the more he could hear, the more he could feel, the more he could think.
Just like a knife, memory cut into him.
“I’m sorry, I have to do this…”
BANG!
With a gasp, SMG4 shot up in bed, making Mario almost fall back with a gasp of his own.
4’s eyes refocused as his mind began to process where he was, as they tiredly scanned the area around him.
All of his friends were here, scattered around in his hospital room.
Just as 4 intended to speak, a sharp, horrible pain made him hiss in reaction. He looked down, seeing a gauze pad that was secured by tight bandages wrapped around his chest and back to hold it in place. 4 could feel how tender his skin was under the medical wraps.
“…wh…” He found his voice as he winced hard.
A gloved hand took his, as Mario looked at him with love in his eyes… And an air of sorrow to them too.
“Miei cari Quattro... ero così preoccupata!” The red plumber embraced him, avoiding his wound.
SMG4 enjoyed the hug for a moment, but wondered what all the fuss was about, he couldn’t remember what happened for some reason… Did he have a kitchen accident or something?
“SMG4!” Meggy exclaimed, coming to hug him too. “You’re awake!”
4 attempted to use his right arm to pat her back, but it hurt far too much for him to move it, so he used his left to do it instead.
“What happened?” 4’s question made almost everyone in the room uncomfortable, as a few of his friends avoided looking at him.
Meggy sighed, willing herself to say… Something bad from what 4 could gather from her face.
“SMG4… Do you… Not remember?” She asked softly.
“No, please tell me..” 4 said. “I can handle it, whatever it is..”
“SMG4.” Meggy began, brows furrowing. “SMG3 shot you…”
4 paled, the ringing in his ears returned as his heart began pounding.
Like a train, feelings of grief, betrayal, and heartbreak came hurtling into him.
Now he could remember.
SMG3’s eyes were cold and empty, the way his face looked was like something straight out of a horror movie.
SMG4 tried to brush it off by mentioning his newest meme, but 3 didn’t care, merely raising his gun with the intention of killing 4.
And he shot him.
Watching him bleed out as he lost consciousness…
SMG4 was hyperventilating as he clutched himself, suffering through a panic attack as the previous day’s events became clear.
The very person he had come to trust, come to love, stabbed him in the back. And why? Because he got bored of being good? Because being evil was much easier for him?
“SMG4, it’s going to be okay…” Meggy tried to vocally help him through his attack, but all of the emotions he felt were relentless.
SMG4’s brain couldn’t register anything as a monsoon of thoughts and questions rendered all of his senses useless.
His fingers were practically digging into his skin as his chest heaved, eyes staring into nothing.
All 4 could see in his mind was SMG3’s terrifying expression as he watched him lay there helpless, his own blood pooling around him.
But suddenly… He was encased in warmth, a safe feeling he had felt many times.
Mario held SMG4 close, letting him clutch at his shirt as to not damage himself anymore, like the other times he helped him through past panic attacks.
The meme guardian rode the aftermath of his attack, coming back to reality with heavy yet softer breaths.
“There we are…” Mario muttered. “I got you.”
4 had pushed his body too hard, his ribs hurt slightly from his rapid sharp breaths, and this didn’t help with his still tender injury.
Mario saw something in 4’s eyes fade.. He didn’t know if it was exhaustion, or… Hope leaving him.
As 4 returned to sleep, Mario still held his hand, his heart breaking as he watched someone who was so full of life feel so defeated…
“Gli farò pagare la pena per averti ferito, Quattro, te lo prometto. Non avrò pace finché non lo troveranno..”
Mario had tried to whisper only loud enough for 4 to hear, but his quiet promise was understood by his green brother.
Luigi looked on in concern, as he watched his twin brother begin a tread down a darker path... Grief considered, he wanted 3 to pay for this too, but this just wasn't right... This wasn't Mario.
"Come on guys." Meggy whispered. "Let's let SMG4 rest."
Their friend group had quietly, one by one, left the room, but Luigi stayed put. He joined his brother's side, placing a kind and comforting hand onto Mario's own.
Hurt, angry, tired eyes glanced down, and then up to Luigi's face.
Luigi looked back with a soft and concerned look in his, as Mario silently brought his hand down to his side, away from Luigi's hand.
It would be a fight to get Mario back, but Luigi was willing to do whatever it took to save his brother from his own rage.
"Sono qui anche per te, Mario. Non dimenticarlo mai..."
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